Buondì!
L’estratto di oggi viene da un libro che ultimamente sta facendo parecchio parlare di sè, soprattutto grazie alla grande pubblicità a cura di molte blogger. Se seguite un po’ il giro delle book blogger italiane sicuramente ne avete sentito parlare. La sfida tra i ragazzi Royal su Facebook si è decisamente fatta sentire. Personalmente sono indecisa se essere #TeamReed o #TeamEaston, ma vedrò di decidermi prima o poi. Spero di farvi avere presto le mie impressione sul libro, che ammetto non mi ha entusiasmata, ma intanto vi lascio un estratto (che vi ricordo essere random) così potete vedere se vi incuriosisce.
Mi mordo il labbro mentre esco dall’ufficio. Non so come mi sento riguardo a questa scuola. Dal punto di vista accademico, mi è stato detto che è eccellente. Ma tutto il resto… le uniformi, il campus figo… non mi sembra adatto a me. I miei timori trovano conferma nel momento in cui incontro la mia guida.
Indossa la gonna blu navy e la camicia bianca dell’uniforme, e tutto di lei grida: sono ricca; dai capelli con la messa in piega perfetta alle unghie con la french. Si presenta come Savannah Montgomery, «Sì… quei Montgomery», mi dice con aria d’intesa, come se dovesse significare qualcosa per me. Proprio non ho idea di chi lei sia.
È al terzo anno, come me, e passa venti secondi buoni a squadrarmi. Tutto di me sembra farle schifo: i jeans stretti, la canottiera, gli anfibi logori, i capelli, le unghie senza manicure e il mio trucco frettoloso.
«Le uniformi ti verranno consegnate a casa questo fine settimana», mi comunica. «La gonna è obbligatoria, ma sulla lunghezza ci si può lavorare.» Mi fa l’occhiolino e liscia l’orlo della sua, che a stento le copre la coscia. Le altre ragazze che ho visto nel corridoio, in effetti, la portavano al ginocchio.
«Come? Succhiandolo all’insegnante?» chiedo con gentilezza.
I suoi occhi blu ghiaccio si spalancano, allarmati. Poi, ride a disagio.
«Ehm, no. Basta rifilare un centone a Beringer se uno degli insegnanti si lamenta, e lui fa finta di non vedere.»
Dev’essere bello vivere in un mondo dove puoi rifilare centoni alle persone. Io sono una che di solito gira con banconote da un dollaro, perché quelle mi venivano infilate nel perizoma.Capitolo 6 – PAPER PRINCESS d Erin Watt