Buongiorno!
Sono a casa ad aspettare il caldaista e mentre aspetto leggo The Hate U Give, libro di cui hanno parlato più o meno tutti nell’ultimo anno. Molti ne hanno parlato bene e spero mi possa piacere. L’ho proprio appena iniziato quindi vi lascio l’incipit in modo da non spoilerare voi e non spoilerarmi da sola.

teaser tuesday

Non sarei dovuta venire a questa festa.
Non sono neanche sicura di appartenere a questo ambiente. E il mio non è un pregiudizio da borghese di merda. È che ci sono certi posti dove essere me stessa non basta. In nessuna delle due versioni. La festa per le vacanze di primavera di Big D è uno di questi.
Mi faccio largo tra i corpi sudati e seguo Kenya, i suoi capelli ricci che ballonzolano fin sotto le spalle. Nella sala aleggia una foschia puzzolente di erba e la musica fa tremare il pavimento. Un rapper incita tutti a ballare il nae nae, seguito dal coro di «Hey» di quelli che si lanciano nelle loro versioni personali. Kenya tiene sollevato il suo bicchiere di plastica e si fa largo tra la calca a passi di danza. Tra il mal di testa per la musica martellante e la nausea per il tanfo di erba, sarà un miracolo se riesco ad attraversare la sala senza versare il mio drink.
Solchiamo la folla. La casa di Big D è piena zeppa di gente. Ho sempre sentito dire che alle sue feste di primavera ci andavano tutti (be’, tutti tranne me), ma cavolo, non immaginavo che ci sarebbe stata una simile ressa. Le ragazze hanno i capelli tinti, arricciati, stirati, fatti su. Mi fanno sentire banalissima con la mia coda di cavallo. I ragazzi, con le loro scarpe nuove e i jeans cadenti, gli si strofinano addosso al punto che farebbero meglio a mettersi il preservativo. Mia nonna dice che in primavera sboccia l’amore. A Garden Heights non sempre fa sbocciare l’amore, ma promette neonati in inverno. Non sarei sorpresa se molti di loro venissero concepiti alla festa di Big D. Lui la organizza sempre il venerdì prima della pausa primaverile, perché c’è bisogno del sabato per riprendersi e della domenica per pentirsi.

Capitolo 1- THE HATE U GIVE di Angie Thomas

magic cover

Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all’uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato.
Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C’è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l’episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C’è una cosa che tutti vogliono sapere: cos’è successo davvero quella notte? Ma l’unica che possa dare una risposta è Starr.
Quello che dirà – o non dirà – può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita.
Un romanzo importante. Una voce straordinariamente autentica. Un travolgente caso editoriale.

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