Buon pomeriggio lettori!
Il Teaser Tuesday di oggi riguarda un libro che ho finito di leggere ieri sera, ma ci tenevo comunque a lasciarvene un estratto. Pubblicata dopo un attenta revisione, “Linea 97” è l’ultimo lavoro di Chiara Venturelli, che non delude mai. Le sue storie d’amore sono sempre dolcissime e ben scritte.
Fu una brusca frenata a riscuotere Danielle dai ricordi, costringendola ad appoggiarsi di riflesso al sedile anteriore.
Cominciò a levarsi un brusio di protesta, che sfociò in imprecazioni indignate all’annuncio della gomma bucata. Tra una lamentela e l’altra, i passeggeri si rassegnarono a scendere per attendere il mezzo sostitutivo che sarebbe arrivato il prima possibile dal deposito.
Anche sul bordo della strada il ragazzo se ne stava in disparte, accanto a un albero secco. Il sole filtrava dietro le sue spalle creando strani giochi di luce e l’albero morente conferiva un che di decadente e malinconico. Distogliere gli occhi da lui non era mai semplice, in quell’occasione ancora meno del solito.
Era uno studente come lei? Oppure lavorava nel centro commerciale vicino alla fermata da cui saliva ogni sera? Perché non si sedeva mai e non calava mai il cappuccio?
Dopo venti minuti, arrivarono due minibus da una trentina di posti l’uno. Distratta dalle ipotesi fantasiose sullo sconosciuto, Danielle raggiunse la fila troppo tardi per accaparrarsi l’agognato sedile accanto al finestrino. Il corridoio centrale era sufficiente a malapena per muoversi, perciò anche il ragazzo era stato costretto a sedersi.
A due passi dal posto vuoto, lei si fermò, indecisa. Lui guardava, incurante, fuori dal finestrino.
«Signorina?» L’uomo dietro di lei la richiamò all’ordine, spazientito.
Prese quindi, d’istinto, la decisione di sedersi. Il ragazzo non si girò a guardarla, però si mosse a disagio nel sedile come se non gradisse la sua presenza. Oppure era solo un’impressione, la mente gioca strani scherzi, soprattutto dopo una giornata intera di studio.
Con la coda dell’occhio, osservò i movimenti alla sua sinistra. La mano del ragazzo era poggiata contro il finestrino, con l’indice tracciava strani segni come se stesse scrivendo qualcosa, impossibile capire se fossero lettere o un disegno. Aveva gli auricolari nelle orecchie, come sempre.
Capitolo 1 – Linea 97 di Chiara Venturelli