Buongiorno lettori!
Il Teaser Tuesday di oggi riguarda il primo libro della nostra #allevireadathon. State partecipando? Se volete potete ancora aggiungervi, trovare il post di presentazione qui. Se non conoscete il libro e la serie, vi lascio un pezzettino del primo capitolo per darvi un’idea dello stile dell’autrice. A me piace molto.

teaser tuesday

Ogni microcosmo lavorativo, come un alveare, ha la sua Ape Regina. Noi siamo fieri di avere Ambra Mirti Della Valle, e tutti i miei colleghi, in questo preciso momento, le orbitano attorno come i pianeti del sistema solare. Tutti tranne Lara Nardelli, che è l’unica, forse, a partecipare a questo party con un entusiasmo inferiore al mio. Lara e io abbiamo superato il concorso insieme e siamo colleghe di anno; anziché vivere una competizione che di fatto è nettamente a mio sfavore, abbiamo da sempre impostato il nostro rapporto sulla solidarietà e lei è probabilmente l’unica di cui mi fidi in Istituto. Lara mi sorride dolcemente e si avvicina porgendomi un piattino stracolmo di tartine. Porta i capelli rossicci, tinti maldestramente, raccolti in uno chignon malriuscito e ha un’aria annoiata che mi conforta. Entrambe osserviamo Ambra esibirsi in uno dei suoi migliori monologhi, incapace di cogliere la differenza tra l’essere frizzante e l’essere molesta.
Eppure, l’ecce homo del nostro Istituto sembra apprezzarla.
Claudio Conforti. Classe 1975, segno zodiacale leone, stato civile celibe. Bello, come James Franco nella pubblicità del profumo Gucci by Gucci. Stronzo -sicuramente l’uomo più stronzo che io conosca e, probabilmente, il più stronzo di tutto l’universo. Brillante – è l’acclamato genio dell’Istituto, il miglior allievo del Boss. Ha un curriculum leggendario ed è il paradigma del giovane universitario emergente che, dopo aver tanto unto, recentemente è passato dalla palude informe dei dottori di ricerca al rango di ricercatore.
I suoi occhi, di un intenso verde muschio con qualche pagliuzza dorata, esprimono uno stato di stabile inquietudine. Quando è stanco o affaticato, il sinistro diventa lievemente strabico, ma senza sciupare il quadro complessivo della sua notevole bellezza. È un volto già segnato dagli eccessi ma che, forse proprio per questo, emana un’indefinita aria di dissolutezza che è tutta sua e che secondo me costituisce la chiave del suo fascino. All’occorrenza uomo d’azione, ma per lo più carattere di tipo speculativo-contemplativo, Claudio in Istituto è adorato da tutti perché efficiente e di rappresentanza, ed è adorato da me in maniera particolare perché, sin da quando ho avuto la fortuna di iniziare questo lungo e tormentato percorso professionale, costituisce il mio punto di riferimento assoluto nel mare d’indifferenza e di anarchia che è il tessuto socio-didattico dell’Istituto.
L’Istituto di medicina legale – quello in cui io lavoro – è un luogo deputato principalmente all’attività necroscopica e marginalmente a quella di ricerca universitaria. A tale struttura, resa agghiacciante non tanto da ciò che avviene al suo interno quanto dai membri che la popolano, il neolaureato in Medicina e chirurgia accede mediante accurata selezione per titoli e a seguito di un doppio esame scritto, superato il quale, infine, fa il suo ingresso in questo territorio ostico e nefasto, la cui gerarchia è semplice da riassumere.
Al vertice c’è quello che tutti, me compresa, chiamano semplicemente «il Boss». Anche se, dentro di me, a volte lo ribattezzo in un altro modo, nell’unico modo che mi sembra adatto alla sua statura professionale: «il Supremo». Il Boss è una creatura divenuta ormai leggendaria nell’ambiente medico legale. Anzi, lui è la Medicina legale e se c’è un caso intricato, si può star certi che l’ultima parola è la sua.
Immediatamente al di sotto, una serie di elementi variegati e per lo più mal assortiti, uno peggiore dell’altro quanto a capacità di vessazione; su tutti si erge la Wally, un personaggio il cui credo è riassumibile in un unico teorema: «il tuo pensiero è libero, ovviamente fino a quando non decido io».
Tra gli altri, a suo modo e per particolari talenti, spicca il dottor Giorgio Anceschi, un uomo dalle mille virtù ma troppo debole di carattere per farsi spazio in questa giungla di guerriglieri andini col coltello tra i denti. E così, pur essendo docile e accomodante, come spesso accade ai migliori è purtroppo malvisto dagli alti vertici. Penalizzato nell’aspetto da un’obesità di retaggio infantile, il buon dottore sembra Babbo Natale: tollerante e benigno, è un uomo di rara generosità intellettuale. Forse perché demotivato, il dottor Anceschi considera il lavoro in Istituto una specie di hobby marginale, qualcosa che si fa quando si può, nei ritagli di tempo; tuttavia, quando è presente, è il miglior docente con cui interfacciarsi: non gliene importa nulla di un errore, di una svista, di un problema. È sostanzialmente un epicureo della Medicina legale; per questo sbagliare non è mai troppo grave se capita in sua presenza.

Il sopralluogo – L’allieva di Alessia Gazzola

divisore dx

l'allieva cover
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *