Buonasera lettori!
Nuovo Teaser Tuesday, ma siamo sempre in compagnia di un libro edito Longanesi. Ho iniziato oggi “Il cielo è tutto nostro” di Luke Allnutt e ho grandi aspettative. Vi farò sapere presto, ma intanto vi lascio un piccolo estratto dal primo capitolo.

teaser tuesday

Nell’ultimo periodo leggeva tantissimo. Sull’amata poltrona a schienale rigido, oppure a letto, con una pila di cuscini dietro la schiena. Sul comodino non c’era più posto per i libri, che si accatastavano sul pavimento. In particolare amava i gialli stranieri, che divorava con concentrazione, il volto teso e immobile.
A volte la notte mi capitava di aprire gli occhi e trovare l’abat-jour ancora acceso: una sagoma tutta spigoli, Anna sedeva con la schiena dritta, nella postura che le avevano insegnato. Del mio risveglio non si accorgeva affatto, nemmeno se mi giravo verso di lei, ma continuava invece a fissare le pagine e a sfogliarle con la frenesia di chi tenta un ripasso all’ultimo minuto prima dell’esame.
Aveva cominciato dai soliti noti della Scandinavia – Henning Mankell, Stieg Larsson –, ma poi era andata oltre: noir tedeschi degli anni Quaranta, una saga thailandese ambientata negli anni Sessanta a Phuket. Se dapprima sulle copertine riconoscevo i titoli e le grafiche dell’editoria generalista, ben presto caratteri e rilegature mi erano parsi sempre più eccentrici.
Poi un giorno se n’era andata. Non so che fine abbiano fatto tutti quei libri. Qualche volta li ho cercati sugli scaffali, ma invano. Immagino che se li sia portati via con sé, chiusi dentro uno dei suoi sacchetti di plastica divisi per colore.
Quel periodo è avvolto nella foschia. La mia memoria è anestetizzata. Vodka liscia e tende chiuse. Una calma strana, come il silenzio degli uccelli prima di un’eclisse. Mi ricordo che una volta ero seduto in soggiorno e, a forza di guardare un bicchiere di cristallo, mi sono chiesto se la vodka si misurasse in dita orizzontali o verticali.
In casa c’erano spifferi. Filtravano da sotto le porte, dalle crepe dei muri. Credo che già allora sapessi da dove veniva tutta quell’aria, ma lì non potevo arrivare. Non potevo salire al primo piano, perché non era più casa nostra. Le stanze oltre le scale avevano smesso di esistere, come se adulti dai segreti terribili me ne avessero proibito l’accesso. Perciò mi accontentavo di rimanere seduto al piano terra, in quella vecchia casa fatiscente, con il vento che mi artigliava il collo. Se n’erano andati per sempre e ovunque ormai incombeva il silenzio.

Capitolo 1 – Il cielo è tutto nostro di Luke Allnutt

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il cielo è tutto nostro cover
Rob Coates ha tutto ciò che avrebbe potuto desiderare: Anna, una moglie fantastica, la loro bella casa a Londra e, soprattutto, suo figlio Jack, che rende ogni giorno una straordinaria avventura.
Ma tutto cambia quando una terribile malattia irrompe nelle loro vite.
Ritrovatosi improvvisamente solo, Rob si abbandona a una spirale di disperazione e alcolismo, anche se nei momenti di lucidità cerca conforto fotografando i grattacieli e le scogliere che aveva visto con Jack. Ed è proprio da quelle foto che si dipana un filo di speranza, seguendo il quale Rob intraprende un viaggio straordinario all’interno di se stesso, alla ricerca del perdono e di un nuovo inizio.Il cielo è tutto nostro è una storia di amore e sofferenza, ma soprattutto una storia piena di vita che entrerà nel cuore dei lettori che hanno affrontato gli ostacoli dell’esistenza. Un esordio travolgente e una testimonianza indimenticabile sul potere della speranza.

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