Buongiorno!
Oggi vi lascio il teaser tratto da un libro un po’ particolare, un libro che molto probabilmente non avrei mai scoperto, fosse stato per me. Qualche tempo fa mi è arrivata via mail una segnalazione. Uno di quei regali che non ti aspetti. E quindi ho deciso di dargli una possibilità. Non riesco ancora a dirvi nulla, l’ho appena iniziato. Ma per il momento scorre proprio bene, si legge volentieri. Si tratta di Vietato leggere all’inferno di Roberto Gerilli. Lo conoscete??
teaser tuesday

Sono in macchina, stravaccato sul sedile. Motore spento, finestrino abbassato, radio sintonizzata su Virgin. L’orologio digitale indica che Eleonora è in ritardo di sette minuti, la mia pazienza è disposta a concederle altri centottanta secondi.
Guardo la gente entrare e uscire dall’enorme capannone blu e giallo. I miei odiano questo posto. Dicono che l’Ikea tenta di standardizzare il nostro ambiente domestico. L’arredamento usato per imbrigliare l’espressione personale. Tutte stronzate.
La Mini nera entra nel parcheggio e si ferma proprio sotto il cartello del settore D. Chiudo tutto e scendo. Ci incontriamo a metà strada, accanto a una pozzanghera che riflette l’onnipresente logo Ikea.
Guardo Eleonora e noto che ha lasciato a casa il suo travestimento da Gola Profonda (penso al Watergate, non al film porno). Avrà ventisei-ventisette anni, non di più, lunghi capelli castani stretti in una coda di cavallo, occhi verdi. Madre natura non le ha fatto mancare nulla. A parte le tette.
«Sei in ritardo» dico.
«Può essere.»
«Può essere un cazzo. Sei in ritardo.»
«Tesò calmati, per favore.» Con Eleonora sono tutti “tesò” o “darling”, bisogna abituarsi alla sua paraculaggine. «Okay, sono in ritardo. Scusami. C’era traffico.»
«Non m’interessano le tue scuse. Io faccio affari solo con gente affidabile e chi arriva in ritardo non lo è.»
«Non succederà di nuovo.»
«Bene. Che ti serve?»
Lei inarca le sopracciglia e si guarda intorno. Manca solo un rotolacampo in stile western per farvi capire la desolazione che ci circonda.
«Ne vuoi parlare qui?» chiede.
«Perché no?»
«Pensavo fossi un paranoico della sicurezza.»
«Io?»
«Mi hai fatto sprecare tre euro per un martello.»
«Quella è stata prudenza.»
«Sì, certo gioia. Come ti pare.»
Mi volto e torno verso la macchina. Non ho intenzione di farmi prendere per il culo da una ragazzina viziata.
«Dove te ne vai?» chiede.
«Via.»
«Va bene, va bene. Scusami. In realtà avevo proprio bisogno di un martello.»
La guardo e resto in silenzio. Lei mi fa cenno di avvicinarmi. «Ho un affare da proporti.»
«Allora parla, datti una mossa. Mi sto rompendo le palle.»
«Sono la coordinatrice di un gruppo di lettura e avrei bisogno d’aiuto per un progetto.»
«Un gruppo di lettura?»
«Sì, c’incontriamo, condividiamo i nostri libri e ci sballiamo.»
«Quanti siete?»
«Venti, compresa me.»
«Una mandria di sniffa-inchiostro.»
Si stringe nelle spalle. «All’inizio eravamo solo cinque, poi si sono aggiunte le altre.»
«Siete tutte donne?»
«Sì. Ti sembra strano?»
«Non mi sembra, lo è. A meno che non siate le Pony Women.»
«Per carità di Dio!»
«Vabbè, cosa c’entro io con il vostro gruppo?»
«Beh, avremmo un’idea e ci serve qualcuno con i contatti per realizzarla.»
Le chiedo dettagli ed Eleonora mi riversa addosso un’ondata gargantuesca di parole. Parla, parla e parla ancora, entusiasta. Gesticola, sorride. Gli occhi le brillano come ai ragazzini quando parlano di… cosa va di moda adesso? Vabbè insomma, immaginatevi una bambina che parla del suo cartone animato preferito: sguardo sognante, guance imporporate e fiato corto. Eleonora è così, solo che parla di un fottuto progetto criminale.

Capitolo 2 – VIETATO LEGGERE ALL’INFERNO di Roberto Gerilli

divisore dx

vietato leggere all'inferno coverMi chiamo Amleto Orciani e sono un libromane. Ho trentacinque anni e mi faccio dall’età di dodici, quando la lettura era ancora legale. Ho iniziato per scherzo con L’isola del tesoro e non ho più smesso.
Leggere è la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l’ultima prima di andare a dormire. Sono talmente assuefatto da conoscere il significato di parole come paradosso, pennivendolo e opulenza. Insomma, uno sniffa-inchiostro senza speranza.
Vivo vicino ad Ancona, lavoro come inserviente in un discount di bricolage e arrotondo spacciando romanzi alla gente della zona. La mia vita non è un granché, ma mi ci trovo. Il problema è che vorrei avere più soldi, per questo accetto di aiutare Eleonora.
La ragazza è brava, ma così folle da voler cambiare il mondo dell’editoria da sola. Per seguirla mi tocca coinvolgere amici discutibili e incontrare gente che preferirebbe vedermi morto (il Bibliotecario ti dice niente?). Meno male che ho dalla mia Caterina, una camgirl con un secondo lavoro ancora meno presentabile del primo, però non sono sicuro mi possa salvare il culo, stavolta. Se ne esco vivo, giuro che smetto di leggere. Forse.
Vietato leggere all’inferno racconta la mia storia. Non insegna qualcosa che vale la pena conoscere, non ci sono buoni sentimenti o altre cazzate ma per sballarsi con gli amici è perfetto. Provalo, e fammi sapere se funziona.

kiafirma

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