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Blog Tour: Tutto questo o nulla di Mari Thorn e Anne Went [Personaggi]

Buon pomeriggio lettori! Oggi parliamo ancora di Tutto questo o nulla di Mari Thorn e Anne Went, dopo la recensione della scorsa settimana che potete trovare QUI. L’argomento della nostra tappa sono i personaggi!

Noah è un vigile del fuoco. Un lavoro aspro che lo costringe a non lasciarsi sopraffare dalle emozioni, ma dentro è segnato dalla guerra che gli ha lasciato più cicatrici di quante non ne abbia sulla pelle. Noah conosce solo un modo per vivere, il suo. Non pretende che la sua filosofia vada bene a tutti, pretende di essere lasciato libero di decidere per se stesso.
Carrie è la sua donna, o almeno lei si considera tale anche se lui non le ha mai promesso nulla più di quello che le ha dato fin’ora. Però Carrie non è come immagina lui, Carrie è esattamente come tutte le altre donne e vuole di più. Lo implora di accompagnarla da una consulente di coppia e Noah non riesce a trattenere il suo fastidio. Come è possibile che la donna con cui divide quei pochi momenti di vita fuori dalla tensione, non abbia capito che per lui tra uomo e donna deve esserci esclusivamente un dare e avere, onesto e senza alibi, fatto sì di rispetto ma limitato ad un sesso soddisfacente e appagante? Eppure la segue in quello studio così accogliente e formale dove li attende Lillian.
Lillian sa tutto sull’amore, sulle sue crisi, le sue debolezze, sa come riconoscere i segnali di allarme di un rapporto ormai logoro e sa cosa dire e far dire per provare a ricostruire.
Lillian. Noah. Lillian e Noah, e Carrie, che vuole costruire qualcosa che abbia un futuro. Ma quale futuro visto che Noah non crede nel futuro? Quale futuro se Noah tenta da sempre di dimenticare il passato? Per Noah esiste solo il presente.
Ma allora perché un uomo che nega ogni legame, che rifiuta ogni coinvolgimento, si ritrova a preoccuparsi per un ragazzino che ha perso tutto nell’incendio della sua casa? E perchè quella donna affascinante quanto insopportabile diventa la sua ossessione?
Lillian e Noah. Noah e le sue contraddizioni, Lillian e le sue paure.
Tra di loro si accenderà qualcosa a cui entrambi faticheranno a dare un nome. Qualcosa di tanto forte da non poter essere ignorato. La vita li metterà davanti a scelte spesso sbagliate, ma la passione li unirà nonostante le distanze, anche se il cuore faticherà a capire cosa li tiene vicini. Uniti e divisi fino al giorno in cui dovranno decidere se per tutto questo vale la pena di buttarsi nelle acque scure del futuro.
Un tuffo nell’ignoto, in un amore mai provato prima da entrambi, tanto spaventoso quanto inevitabile.

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Noah

Noah è il nostro protagonista, un pompiere reduce dalla guerra in Iraq. Un uomo che nella vita si è visto togliere tutto, a partire dalla sua famiglia. Cresciuto convinto che fosse la violenza a fare la differenza, ha trovato una famiglia affidataria che gli ha dato un sacco d’amore che però non è bastato a ‘riaggiustarlo’. È convinto di non essere in grado di amare, non si vuole impegnare, ha paura di soffrire e far soffrire. Non ha un bel carattere, ma nel romanzo affronta un cambiamento enorme, crescendo nonostante l’età già adulta.

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Lillian

Lillian è una delle due protagoniste femminili. È una donna ‘spigolosa’, di professione consulente di coppia. Abituata a stare sola e piuttosto disillusa dall’amore, è certa del fatto che non troverà mai l’uomo adatto a lei. Nonostante il suo lavoro la porti ad analizzare relazioni umane, è molto restia ad aprirsi a quelle che coinvolgono lei. Come Noah, nel corso del romanzo affronta un forte cambiamento che la porterà a rivalutare alcuni suoi comportamenti ed a vivere più felice.

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Carrie

Carrie è la seconda protagonista. Tutto l’opposto di Lilian, Carrie ha i capelli rossi, un viso dolce e forme femminili. Innamorata alla follia di Noah, spera che la relazione con lui incontri presto una svolta, che possa evolversi e darle ciò che ha sempre sognato dalla vita. È convinta, in un certo senso, che l’amore che prova lei sia sufficiente per entrambi e vorrebbe solo vedere Noah davvero felice. Si rivolge a Lillian per provare a risolvere i suoi problemi con il fidanzato…ed è qui che le cose cambiano per sempre.

Blog Tour: Recensione di Legend di Stephanie Garber

Buongiorno lettori!
Concludiamo la settimana con un’altra recensione e oggi, grazie al Blog Tour organizzato con altre talentuose blogger, vi parlo di Legend, secondo libro nella serie ‘Caraval’, che avevo recensito qui.
Prima di iniziare vi lascio qui le altre tappe del tour:

legend cover

Titolo: Legend
(Caraval #2)
Autore: Stephanie Garber
Editore: Rizzoli

Dopo la travolgente avventura nel mondo magico e misterioso del Caraval, Donatella Dragna è riuscita finalmente a sfuggire al padre e a salvare la sorella Rossella da un disastroso matrimonio combinato. Ma Tella non è ancora libera; per ritrovare la madre Paloma ha stretto un patto disperato con un criminale misterioso, che vuole in cambio qualcosa che solo lei può dargli: il vero nome di Legend, il Mastro di Caraval. L’unica possibilità per scoprire il vero nome di Legend è vincere il nuovo Caraval, che si terrà a Valenda, l’antica capitale dove una volta regnavano i Fati, in occasione del genetliaco di Elantine, la sovrana dell’Impero di Mezzo. Tella dovrà quindi immergersi di nuovo nella competizione magica, tra le attenzioni di un inquietante erede al trono, una storia d’amore impossibile e una ragnatela di segreti, tra cui anche quelli di Rossella. Se fallirà non potrà mantenere il suo patto e rischierà di perdere tutto, compresa forse la vita. Ma se vincerà, Legend e il Caraval saranno distrutti per sempre.

Ero curiosa di continuare la storia di Scarlett (Rossella nella traduzione italiana) e Donatella dal momento in cui ho terminato la lettura di Caraval. Il mondo creato dall’autrice mi aveva stregata e non vedevo l’ora di ri-immergermi in esso. Potete immaginare la mia reazione quando ci è stato chiesto se volevamo partecipare al Blog Tour.

Legend riprende subito dopo la fine del libro precedente, ma subito ci accorgiamo del cambiamento nel POV. A raccontare la storia non è più Rossella, ma sua sorella Donatella, che non avevamo avuto modo di conoscere più di tanto in Caraval. È lei che questa volta si trova a partecipare al gioco misterioso e pericoloso organizzato da Legend, l’uomo di cui nessuno conosce l’identità o la storia. Donatella si ritroverà coinvolta in qualcosa che non riguarda solo Legend, ma anche la sua famiglia e il mondo in generale, perché questa volta c’è qualcosa di diverso nel gioco. Sembra più reale, come se non fosse tutta un’illusione destinata a scomparire alla fine del gioco.

Oltre a cambiare la protagonista, cambia anche il luogo in cui viene presentato Caraval. Siamo a Valenda, capitale dell’Impero e questa volta Caraval è stato indetto come dono per Elantine, sovrana dell’Impero. L’autrice è riuscita a farci scoprire ogni angolino di Valenda e a farcela amare, con i suoi quartieri tutti diversi e i profumi descritti al punto da poterli quasi sentire.

Ho apprezzato Donatella più della sorella come voce narrante. Si piange addosso di meno, è meno titubante e si ingegna al massimo per risolvere gli ostacoli che le si presentano davanti. Non ho apprezzato troppo le dinamiche con gli altri personaggi, perché salvo alcuni rari casi, Donatella non vuole chiedere aiuto, ostinata a cavarsela sempre da sola.

Sugli altri personaggi non so bene cosa dire perché mi sono sembrati un po’ marginali. Avrei voluto vedere di più i vecchi personaggi e vedere un’interazione maggiore tra le due sorelle.
Ho avuto la sensazione che la storia di Rossella sia andata avanti misteriosamente e che non ci sia stata mostrata. Mi sono ritrovata alla fine piuttosto perplessa.
Ho adorato Jacks, ma ho un debole per i personaggi cattivi e un po’ psicopatici quindi non c’è da stupirsi. Continuo a non capire Dante come personaggio, con il suo passare dal dare estreme attenzioni a Donatella all’ignorarla totalmente. Allo stesso modo non capisco Legend, di cui sostanzialmente abbiamo solo sentito parlare. In questo libro ci riserva qualche sopresa, ma niente di troppo convincente.

Mi è mancata un po’ la magia del gioco in questo libro. C’è meno incanto, meno gioco, meno illusione che si mischia alla realtà. Avrei voluto ritrovare l’atmosfera che c’era in Caraval, ma non ci sono riuscita. Confido nel terzo libro per essere travolta dalla magia.

Concludo invitandovi ovviamente a leggere il libro e a farmi sapere che cosa ne pensate.


 

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Blog Tour: Città sospesa di Eduardo Mendoza ~ Recensione

Buongiorno lettori! Diamo il via oggi a questo Review Tour/Blog Tour un po’ particolare dedicato a Città sospesa – Madrid 1936 di Eduardo Mendoza, edito da DeA Planeta. Per tre giorni troverete due recensioni e un diverso approfondimento su alcuni blog. Vi lascio il calendario in fondo al post.

Un grazie di cuore anche a Lily’s bookmark per le grafiche stupende <3

città sospesa cover

Titolo: Città sospesa
Autore: Eduardo Mendoza
Editore: DeA Planeta

Uno storico dell’arte sulle tracce di un capolavoro perduto del Siglo de Oro nella Madrid violenta ed esplosiva della metà degli anni Trenta.
Nella primavera del 1936, il critico d’arte inglese Anthony Whitelands arriva in treno nella convulsa Madrid sull’orlo della Guerra civile. Lo scopo del viaggio è verificare l’autenticità di un presunto Velázquez appartenente a un amico di José Antonio Primo de Rivera, figlio del generale già dittatore di Spagna. Un’opera il cui immenso valore potrebbe influenzare gli scenari politici in un momento tanto drammatico per il paese. Ma distratto da problemi personali e dai turbolenti incontri amorosi con donne di diversa estrazione sociale, Whitelands non fa troppo caso ai nemici – poliziotti, politici, diplomatici, spie – che sempre più numerosi gli si affollano intorno. Le tragedie della Storia e l’insostenibile leggerezza della commedia umana si mescolano in questo romanzo pessimista e ironico, ambizioso e godibilissimo sulla nascita del fascismo, il potere dell’arte, l’amore e l’avventura. Vincitore del prestigioso Premio Planeta 2010 e per la prima volta tradotto in Italia, Città sospesa seduce il lettore attraverso le straordinarie doti narrative di un protagonista della letteratura spagnola.

Libro gentilmente fornito dalla casa editrice.
Città sospesa – Madrid 1936 è un libro diverso da quello che mi aspettavo. Avevo previsto qualcosa pieno di intrighi amorosi e politici, qualcosa di super veloce e dinamico. Ho trovato gli intrighi, gli amori difficili, la politica, ma non la dinamicità. Città sospesa, il titolo, rende in realtà benissimo l’idea della situazione di Madrid nel 1937, una città piena di lotte politiche, ancora chiusa e all’antica ma con una parte pronta a cambiare che deve fare i conti con convinzioni e politiche radicate da anni. Una città sull’orlo della Guerra civile.

Città sospesa è un libro molto particolare. Ambientato a Madrid a metà degli Anni Trenta, in un periodo in cui in Europa si affermavano i totalitarismi mentre in Spagna sopravviveva ancora, seppure con qualche difficoltà, la Repubblica. Anthony Whitelands, inglese esperto d’arte, viene mandato in Spagna per valutare alcuni quadri appartenenti ad una ricca famiglia, quella del duca de la Igualda. Improvvisamente e a sua insaputa, si ritrova coinvolto in qualcosa di decisamente più grande, tra intrighi politici e amorosi, giovani falangisti e spie sovietiche.

Eduardo Mendoza ci catapulta in un mondo ed un’epoca di cui conosciamo poco, in un periodo storico delicato in cui le fazioni politiche sopravvivevano tra sgarbi e scontri armati. E lo fa tirando in mezzo l’arte, un patrimonio artistico che a causa della povertà e della voglia di riscattarsi delle persone rischia di essere venduto all’estero e perso per sempre.
È Velazquez con i suoi dipinti a farla da padrone in città sospesa. L’autore ci racconta i suoi dipinti con la voce del protagonista, Anthony, rendendoli parte integrante della storia, arricchendola senza appesantirla, rendendola curiosa e culturalmente ricca e interessante. La stessa cosa la fa con la politica, inserendo nel racconto personaggi indissolubilmente legati a una o all’altra fazione, con idee che condizionano il loro comportamento e le loro relazioni con gli altri.

Insieme alle divagazioni artistiche e politiche abbiamo le descrizioni, non solo ambientali ma anche dei comportamenti e della mentalità del tempo. Comportamenti che cambiano ovviamente a seconda dell’estrazione sociale e delle idee personali, comportamenti che ovviamente condizionano il corso della storia in maniera inaspettata e curiosa. Una famiglia, nel suo piccolo, può condizionare il corso della storia e Mendoza ce lo mostra chiaramente.

Ho apprezzato anche gli intrighi amorosi, l’attrazione tra Anthony e Paquita, anche se da buona amante del rosa ne avrei voluto un po’ di più.

In breve: Città sospesa è un libro in cui, nonostante la politica tenda a rallentare un po’ tutto, arte e storia la fanno da padroni regalandoci un romanzo diverso dal solito e a suo modo affascinante.


 

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Blog Tour: L’amica perfetta di E. Lockhart | I luoghi del romanzo

Buongiorno!
Dopo avervi presentato questo romanzo qualche giorno fa, ecco finalmente la nostra tappa. La protagonsita ha visto e vissuto in posti davvero meravigliosi. Mi è venuta una voglia incredibile di prendere e mollare tutto per partire verso un posto a caso fra questi mentre cercavo le foto per la tappa.
Prima di passare all’elenco dei luoghi vi lascio di nuovo le info del libro e il calendario con tutte le tappe del Blog Tour.

Clicca qui per il calendario


cover l'amica perfetta
Titolo: L’amica perfetta
Autore: E. Lockhart
Editore: DeA Planeta
Data di pubblicazione: 8 maggio 2018
Goodreads
Link di acquisto: Amazon

È furba, decisa, determinata. Jule West Williams nella vita ha subito tante ingiustizie e sa che cosa significa non avere niente. È per questo che ora nulla la spaventa. Jule non ha paura di scappare, innamorarsi, reinventarsi in mestieri e vite sempre nuovi, ma anche sempre più pericolosi. Ed è proprio tra una vita e l’altra che incontra Imogen. Le due ragazze non hanno praticamente niente in comune. Immie è ricca, di buona famiglia, vive tra New York, Londra e Martha’s Vineyard. Ha tutto ciò che Jule ha sempre desiderato. Eppure tra loro c’è subito intesa. L’intesa diventa amicizia e poi ossessione: improvvisamente a Jule la vicinanza di Imogen non basta più. Lei vuole essere Imogen. In un attimo, il legame tra loro diventa un vortice che gira sempre più veloce. E da cui, una volta risucchiati, è impossibile uscire vivi.

 

 

 

 

I luoghi del romanzo


CABO SAN LUCAS, MESSICO

Cabo San Lucas, una località balneare situata sulla punta meridionale della penisola messicana di Bassa California, è famoso per le spiagge, le attività acquatiche e la vita notturna.

Nel minibar della camera di Jule c’erano patatine e quattro tipi diversi di barrette al cioccolato. La vasca da bagno era dotata di idromassaggio. C’era una scorta infinita di soffici asciugamani e sapone liquido alla gardenia

LONDRA

Londra, capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito, è una città estremamente contemporanea con una storia che risale all’antica Roma. Nel suo centro sorgono l’imponente Palazzo del Parlamento, l’iconica torre dell’orologio nota come Big Ben e l’abbazia di Westminster, dove hanno luogo le incoronazioni dei monarchi britannici.




Sette settimane prima, alla fine di aprile, Jule si svegliò in un ostello della gioventù alla periferia di Londra. C’erano otto posti letto per stanza: materassi sottili coperti da anonime lenzuola bianche, su cui erano posati dei sacchi a pelo. Alle pareti erano allineati degli zaini e nell’aria aleggiava un leggero sentore di corpi sudati e patchouli.




SAN FRANCISCO, CALIFORNIA

San Francisco, nel nord della California, è una città collinare situata sulla punta di una penisola. Oltre alla nebbia perenne, è celebre anche per il Golden Gate Bridge, i tram e le case vittoriane dai mille colori.

Due giorni prima di arrivare a Londra, Jule stava arrancando lungo una strada in salita di San Francisco con una pesante statuina a forma di leone nello zaino.
Adorava quella città. Era proprio come aveva detto Immie, collinosa e pittoresca, e al tempo stesso costosa ed elegante.

ISOLA DI CULEBRA, PORTO RICO

Sull’isola c’è un’incredibile spiaggia a mezzaluna dove si prende il sole fra i carri armati. O almeno, quello che ne resta.




Culebra è un arcipelago al largo delle coste di Porto Rico. Sull’isola principale pascolano liberi i cavalli selvatici. Sulla spiaggia si affaccia una sequenza ininterrotta di hotel costosi, ma il centro non offre molte attrattive per i turisti. L’isola, paradiso dello snorkeling, è abitata da una piccola comunità di americani espatriati.


MARTHA’S VINEYARD, MASSACHUSETTS

Martha’s Vineyard è un’isola vicino alla costa meridionale di Cape Cod. È nota per essere stata il set di celebri film, per esempio “Lo squalo” di Spielberg e puntate di serie tv come “Una Mamma per Amica”.

La piscina e la vasca idromassaggio avevano bisogno di manutenzione. La casa era esposta al vento e piena di finestre, con soffitti a doppia altezza nel salotto e nella sala da pranzo. Sei lucernari, cinque camere da letto. Una veranda davanti e una sul retro. Cespugli di rose e altre piante. Era molto, da tenere pulito.

NEW YORK

È la città più “popolosa” degli Stati Uniti. Tra i luoghi più caratteristici della metropoli ci sono i grattacieli come l’Empire State Building e l’estesa zona di Central Park. Il teatro di Broadway è illuminato dai neon di Times Square.




Indossava un abito di cotone nero con lo scollo squadrato che le donava molto. Aveva le scarpe dello stesso colore, a punta, col tallone scoperto. Erano troppo piccole per lei. Nella borsa aveva un paio di scarpe da ginnastica. Aveva scelto un trucco leggero, da studentessa di college. I capelli erano raccolti in una crocchia.