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Teaser Tuesday #52

Teaser Tuesday #52!!!!! Eh, già. Oggi la nostra rubrica Teaser Tuesday compie un anno. Mi sembra ieri che facevo delirare la Mon dicendole di quanti millimetri spostare le scritte sul banner. In onore di quei tempi abbiamo fatto al volo un bannerino di compleanno. Giusto per perdere un po’ di tempo tra un pezzetto di tesi, una slide e un insulto ai prof che non correggono.
Bellino vero? 🙂 Mi mancava un sacco questa cosa dei banner.

teaser tuesday compleanno
Adesso però la smetto e vi lascio al teaser che ho estratto dall’ultimo libro letto: Orange is the new black. Se trovo il tempo vedrò di farvi anche una mini recensione. A me è piaciuto molto e a breve guarderò anche la serie TV.

Provavo un rimorso opprimente per il trauma che avevo provocato alle persone che amavo e per le conseguenze che stavo affrontando. Persino quando dovetti consegnare i miei abiti e sostituirli con la divisa arancione avrei riso dell’idea che la «guerra alla droga» fosse qualcosa di più che una barzelletta. Avrei sostenuto che, nel migliore dei casi, le leggi antidroga del governo si dimostravano inefficaci ogni giorno, e che nel peggiore erano proprio sbagliate in partenza: si concentravano sull’offerta piuttosto che sulla domanda, venivano concepite a casaccio e applicate in modo iniquo e discriminatorio in base alla razza e all’estrazione sociale; insomma, erano un totale fallimento intellettuale e morale. E tutto ciò era vero.
Ma adesso, guardando con sgomento Allie che scalpitava per tornare nel suo oblio, chiedendomi se Pennsatucky sarebbe riuscita a rimanere pulita e a dimostrarsi la buona madre che desiderava diventare, preoccupandomi per la salute delle mie tante amiche, compromessa dall’epatite e dall’HIV, e vedendo, in sala visite, come la dipendenza aveva spezzato il rapporto tra madri e figlie, finalmente compresi le vere conseguenze delle mie azioni. Avevo contribuito a far sì che tutte quelle cose tremende accadessero.
Ciò che mi portò a riconoscere l’indifferente crudeltà del mio passato non furono i limiti che mi aveva imposto il governo degli Stati Uniti, né il debito accumulato per le spese legali, né il fatto che non potessi stare insieme all’uomo che amavo. A farmi aprire gli occhi fu conoscere, vivere, parlare e lavorare con persone che soffrivano a causa di quello che aveva fatto gente come me. Nessuna di quelle donne mi biasimava; per la maggior parte, anche loro erano state trascinate nel business delle sostanze illegali. Ma, per la prima volta, compresi davvero che le mie scelte mi avevano reso corresponsabile del loro dolore. Ero complice della loro dipendenza.
Probabilmente un lungo periodo di lavori socialmente utili in comunità mi avrebbe portata alla stessa conclusione e sarebbe stato mille volte più produttivo per la società. Tuttavia, il sistema penale in vigore non prevede misure di giustizia riparativa, in base alle quali chi ha commesso un reato deve cercare di porre rimedio ai danni che ha causato nella vita delle persone coinvolte. (Ero stata fortunata ad arrivarci da sola, con l’aiuto delle mie compagne di carcere.) Al contrario, il nostro sistema «correttivo» è fatto, giorno e notte, di vendette e punizioni inflitte a debita distanza. E poi gli amministratori si meravigliano perché la gente esce di prigione più devastata di quando ci era entrata…

12. Nuda – ORANGE IS THE NEW BLACK di Piper Kerman

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orange is the new blackPiper ha venticinque anni e si è trasferita da poco a Manhattan. Ha una bella casa, un fidanzato che la adora, sta costruendo una nuova rete di amicizie e ha una marea di progetti di lavoro e di vita. Ma un passato che sembra lontanissimo è ormai pronto a riscuotere il conto sul suo futuro. Il gesto di una ragazzina ribelle che anni prima si era imbarcata per amore e spirito di avventura in una situazione più grande di lei si tramuterà in una condanna definitiva a quindici mesi di detenzione in una prigione federale, e da lì in poi nulla sarà più come prima. Così Piper diventa la detenuta #11187-424. Intorno a lei non c’è più un mondo di opportunità e amore ma la società più varia, disgraziata, cinica, crudele, gerarchica, pettegola. E capace di farla sentire sola come non è mai stata, pur non essendo mai sola un istante. Eppure, un giorno dopo l’altro, imparando a conoscerne i linguaggi e i meccanismi, questo mondo si scopre anche popolato da grandi storie di dolore e solidarietà tra donne che, pur oltre l’ultima ragionevole soglia di speranza, sanno essere cariche di un’umanità senza filtri, capace di sorprendere per tenerezza, simpatia e coraggio. Orange is the new black, memoir autobiografico del periodo di detenzione realmente vissuto da Piper Kerman nel carcere di Danbury, è diventato una serie tv di Netflix che ha scioccato e diviso l’opinione pubblica in America e nel mondo, portando il pubblico per la prima volta nelle viscere del sistema penitenziario statunitense attraverso uno sguardo inedito e diretto.

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Un anno di blog

Sembra ieri che tutte emozionate abbiamo cliccato sul quel tasto ‘Crea blog’. E invece è già passato un anno, un anno pieno di impegni a cui si è aggiunto anche questo, eppure, se anche con qualche momento di difficoltà, siamo riuscite a portare avanti tutto.
Ultimamente le recensioni di libri sono un po’ in calo, soprattutto per mancanza di tempo, non riusciamo infatti nemmeno a leggere molto. La nostra Annina continua invece imperterrita con i suoi film del lunedì – saltandone davvero pochi – e meno male che c’è lei a dare un po’ di regolarità. La Mon ha smesso di scrivere recensioni e si dedica anima e corpo ai Weekly Recap, ma confido nel fatto che prima o poi tornerà più lanciata che mai. Io invece mi sogno le idee di notte, poi le espongo in millanta messaggi whatsapp che non capirei nemmeno io e invece loro due mi danno corda e mi aiutano a portare a compimento più o meno tutto: da sola non andrei da nessuna parte.

Vorrei raccontarvi le emozioni provate per la prima recensione, il primo Blog Tour, il momento in cui ci è arrivata la mail con il materiale del primo Cover Reveal, per la prima volta che abbiamo chiesto ad altre ragazze se andava loro di partecipare ad un’iniziativa di gruppo. Vorrei rendervi partecipi delle mille risate fatte quando era ora di preparare un banner nuovo, la Mon con Photoshop, io che la facevo impazzire per spostamenti di un millimetro continuando a cambiare idea e l’Anna che faceva finta di non conoscerci.
Non penso di riuscire a esprimere tutto ciò, ma forse è stato proprio questo a rendere bellissimo questo anno.

Cos’altro si può dire? Penso sia stato un anno di crescita per tutte tre, iniziamo a vedere la fine del nostro percorso di studi ed è ora passata di decidere cosa fare della nostra vita, perlomeno dei prossimi anni. Sono convinta che in qualche modo il blog ci abbia dato una mano, ci ha sicuramente permesso di svagarci, di provare nuovi modi di organizzarci e di abituarci a lavorare in tre, provando a unire le idee di tutte, senza ignorare nessuna ma senza permettere che nessuna avesse sempre ragione.

Poi ci siete voi, voi che, se anche non siete ancora moltissimi, ci sostenete e ci fate venire voglia di continuare a ritagliarci del tempo prezioso da dedicare a questo piccolo mondo virtuale in cui abbiamo messo le radici esattamente un anno fa.
Un ringraziamento particolare va alle ragazze che ci hanno supportate e sopportate durante le iniziative di gruppo, dalla prima intervista dell’anno scorso alla rubrica That moment when tanti is meglio che one che stiamo portando avanti con entusiasmo.

Un grazie speciale anche a Rachele del blog Di Tutto Cuore per la rubrica Voglia di… che ha visto un momento di stop causa mille impegni, ma che contiamo di riprendere in mano.

E infine, a costo di diventare sentimentale, un grazie davvero enorme alle mie due compagne di avventura – Anna e Mon – perché senza di voi non avrei mai pensato di poter avventurarmi in una cosa simile.

Abbiamo pensato di festeggiare insieme a voi, quindi abbiamo deciso che ogni 5 persone che ci dimostreranno il loro affetto e ci faranno gli auguri in un commento qui sul blog, ne estrarremo una a cui regalare un piccolo pensierino-sorpresa!

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Carino eh il banner? Stavolta è opera dell’Anna che ci ha fatto una sorpresa senza dirci nulla, anche se in realtà qualche spoiler lo avevamo ed eravamo anche un po’ spaventate per cosa si sarebbe inventata.
Ma dopo tutta questa cosa semi-sentimentale veniamo all’idea geniale che l’Anna ha avuto per festeggiare: un’intervista a tre in stile Iene. Ci siamo quindi autointervistate ed eccovi il risultato.

Chi delle tre pubblica spesso in ritardo?

Anna: Andiamo a momenti, di più direi la Mon.
Kia: La Mooooon. Anche se ci sono delle settimane in cui non scherzo nemmeno io.
Mon: Ehm, io.

La recensione di cui vai più fiera.

Anna: Si alza il vento e Big Hero 6.
Kia: Il circo della notte di Erin Morgenstern, perché credo sia stata la più difficile e, nonostante questo, credo di essere riuscita a trasmettere un po’ della magia contenuta in quel capolavoro.
Mon: I’ll give you the sun di Jandy Nelson.

Chi fa più errori di grammatica?

Anna: Mi sa che sono io ma posso dire che il 99% degli errori sono virgole che mi sa non riuscirò mai ad azzeccare.
Kia: Dico solo che ‘Anna’ e ‘virgole’ non possono stare nemmeno nella stessa frase.
Mon: Anna (sorry :P).

Cosa ti aspettavi dopo un anno di blog?

Anna: Di aver imparato a mettere le virgole…. scherzi a parte ero curiosa di vedere se tra i mille impegni questa cosa del blog sarebbe durata ed infatti oggi compiamo un anno, sono soddisfatta!
Kia: Speravo di essere ancora qui, e ci siamo riuscite. Speravo che qualcuno ci seguisse, e ci siamo riuscite. Speravo che tutto questo lavoro insieme non ci portasse a litigi, e ci siamo riuscite. Meglio di così…
Mon: Non ho mai avuto delle aspettative assurde, se non quella di essere ancora qui dopo così tanto tempo. Speravo di riuscire a mantenere insieme alle altre un posto in cui svagarci e blaterare delle nostre passioni e mi pare che lo scopo sia stato raggiunto.

Pensavi saresti arrivata fin qui?

Anna: Ci speravo molto e ho fatto del mio meglio per arrivare ad oggi, ogni recensione è una sfida per migliorare 🙂
Kia: Ci speravo. Avrei potuto fare di più, ma ce l’abbiamo fatta e sono molto orgogliosa di questa cosa.
Mon: Ci speravo e sono molto soddisfatta di esserci riuscita.

La più disordinata.

Anna: Domanda difficile, direi la Mon…. La Kia è l’ordine fatto a persona tanto che spesso rimango sconvolta 😛
Kia: La Mon, però alla fine riesce a organizzarsi anche nel suo casino, quindi.
Mon: Sempre io temo.

È facile gestire in tre un blog?

Anna: Lavorando in tre più o meno riusciamo sempre ad avere qualcosa da pubblicare e a trovare sempre delle idee per rubriche, banner ed quant’altro, anche se mettere insieme tre persone con gusti diversi richiede dei momenti di confronto.
Kia: Da una parte facilita le cose, perché le idee sono moltiplicate per tre, così come il tempo per scrivere i post. Dall’altra c’è la difficoltà di mettere d’accordo tre persone totalmente diverse. Fortunatamente questo non ci ha mai creato problemi, ma solo qualche sana discussione.
Mon: Non è mai facile gestire un impegno del genere, nemmeno in tre, ma c’è da dire che non essere da sola ha aiutato molto. Da sola non avrei mai avuto la costanza e la forza di continuare per tutto questo tempo.

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Obiettivi futuri per il blog.

Anna: Conquistare il mondo! Nell’attesa portare avanti il blog anche negli anni prossimi, dovunque saremo.
Kia: Continuare a portarlo avanti anche una volta che, finita l’Università, non saremo più fisicamente insieme ogni giorno.
Mon: Ehm, ricominciare a scrivere recensioni di libri? No vabbè, scherzi a parte, l’obiettivo è sempre quello: continuare a scrivere e a parlare delle nostre passioni il più possibile, anche quando saremo lontane.

Un ringraziamento a chi ti segue.

Anna: Grazie, grazie, grazie. Voi non lo sapete ma ad ogni mi piace e commento che riceviamo sono sempre lì a saltellare di gioia. Sapere che ci seguite e quello che pubblichiamo vi interessa e piace è per me, come anche per la Kia e la Mon, fonte di grande soddisfazione! Senza di voi non saremmo arrivate fino a qui, quindi voglio fare un grande abbraccio di gruppo con tutti voi e spero continuerete a sostenerci come state facendo!
Kia: Senza voi che ci seguite non ci saremmo neanche noi, e senza le ragazze che ci supportano con le iniziative di gruppo il blog sarebbe molto meno bello. Quindi grazie davvero, perché se non ci foste stati voi probabilmente avremmo già dovuto chiudere la nostra casetta sul web.
Mon: Credo di poter affermare con certezza che l’esperienza di blogger non sarebbe la stessa senza tutti voi che ci seguite. Quando abbiamo iniziato non ci aspettavamo di avere il supporto di persone come voi, che ogni giorno ci aiutate a migliorare e a realizzare idee meravigliose. Tutto questo per dire un semplice grazie. Senza di voi non esisterebbe Ikigai così com’è e sarebbe tutto meno divertente.

Hai mai riletto una tua vecchia recensione?

Anna: Ahhh… ci ho provato una volta ed è stato strano. In genere non mi piace rileggere/rivedere/riascoltare qualcosa che ho fatto io.
Kia: Raramente. Qualche volta se qualcuno mi dice di aver letto un libro che ho recensito la rileggo per vedere cosa avevo scritto su quel libro.
Mon: Sì, molto spesso.

La tua recensione preferita non scritta da te.

Anna: Della Mon mi è piaciuto un sacco la recensione del’episodio di Natale dell’ottava stagione di Doctor Who e la recensione di ‘Con un poco di zucchero’. Della Kia invece ‘Il circo della notte’.
Kia: Per quanto riguarda l’Anna ‘La custode di mia sorella’ o ‘Il colore viola’, perché trovo che quando scrive recensioni di film che trattano temi delicati assuma lei stessa una delicatezza particolare nello scrivere. Per quanto riguarda la Mon scelgo la recensione di ‘La tentazione di Laura’, che magari non è la sua più bella recensione, ma so che ha superato il blocco che aveva per scriverla. Penso che nel momento in cui supererà di nuovo il blocco che ha ormai da qualche mese, quella che scriverà diventerà la mia nuova recensione preferita scritta da lei.
Mon: ‘Padri e figlie’, una delle ultime che ha scritto, per quanto riguarda Anna, perché dopo averla finita ho pensato: “Wow, davvero davvero bella”. Per Kia, scelgo la prima in assoluto, ‘La straniera’ perché ancora me la ricordo con lo sguardo fisso davanti a un file word bianco che non sapeva cosa scrivere. Quella prima recensione è stato un ostacolo bello grosso, ma l’ha superato alla grande.

Avresti mai pensato di metterti a scrivere su un blog?

Anna: Onestamente? Mai, non sono mai stata brava a scrivere parlando delle mie impressioni su qualcosa quindi l’ultima cosa che avrei immaginato di fare è mettermi a scrivere recensioni. Ma si sa, la vita è imprevedibile e devo dire che ogni tanto qualche recensione carina viene pure a me 🙂
Kia: Assolutamente no, e ancora oggi quando fisso un file bianco prima di scrivere una recensione mi chiedo il perché. Però mi piace.
Mon: Sì, ma da sola sapevo che non sarei riuscita a mantenerlo. Avere loro due al mio fianco è stata una manna dal cielo.

Dopo una lunga convivenza hai imparato a conoscere pregi e difetti delle altre, ti sfido a scegliere un pregio e un difetto da condividere con il pubblico.

Anna: Oh miseria. Partiamo dalla più anziana e quindi dalla Kia: un pregio è che è sempre super organizzata, quindi ci ricorda sempre tutti i post delle iniziative a cui partecipiamo e delle rubriche, la sua organizzazione è l’ancora di salvezza alla mia memoria volatile. Difetto: In passato ha bocciato delle mie idee a mia detta geniali ma non è detto che non le approverà in futuro. Pregio della Mon: la creatività e la pazienza nell’occuparsi della grafica della pagina (grazie per il banner con i pinguini). Difetto: a volte è un po’ insicura su quello che scrive ma ci siamo noi ad incoraggiarla!

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Kia: Partiamo dalla Mon: pregio principale credo sia la sua capacità di capirmi e la pazienza che dimostra nei miei confronti quando me ne esco con qualche follia atomica, la faranno santa per questo. è in grado di spostare un pezzo di banner avanti e indietro di qualche millimetro per mezz’ora per farmi felice (per esempio adesso mi ha appena creato l’intestazione del profilo Instagram del blog in maniera piuttosto divina) Difetto direi la predisposizione a scoraggiarsi e rinunciare: se qualcosa non viene come dice succede spesso che se ne esca con un ‘vabbè chissenefrega va bene così’. C’è da dire che qualche giorno dopo riprende tutto in mano e ci riprova.

Per quanto riguarda l’Anna direi che il pregio è l’entusiasmo che dedica ad ogni cosa, anche alla più piccola e poco significativa. Vederla emozionarsi anche per le piccole cose fa bene anche a noi. Il difetto dipende anche quello dal’entusiasmo, vorrebbe fare sempre mille cose, più di quante sia fisicamente possibile. E questa cosa fa a pugni con le mie manie organizzative e con la mia ansia.
Mon: Alur, partiamo da Anna! Un pregio direi l’essere sempre allegra, è incredibile. Difetto..ha fretta, per esempio mentre scrive. Le idee non vengono con la fretta 😉
Kia ha come pregio di essere l’organizzazione fatta a persona. Il nostro blog è così ordinato grazie a lei. Difetto..l’ansia? Io non sono da meno, ma lei ha settato un nuovo record come livello di stress a cui una persona può essere sottoposta. Vi voglio bene

Una fissazione (che in qualche modo c’entra anche col blog) di almeno una delle altre due.

Anna: Allora entrambe hanno la fissa per le virgole (non mi spiego che nessuna delle mie virgole vada bene). La Kia decisamente ama le cose giustificate e poter abusare della parola ‘basicamente’ (per ulteriori dettagli chiedete a lei). La Mon invece non mette gli articoli davanti ai nomi femminili e con gli articoli in generale secondo me ha un rapporto tutto suo. Io invece sono qui a chiedermi perché non possiamo fare 15 domande visto che 14 non è una cifra tonda.

Kia: L’Annina ha una malattia brutta che le impedisce di accettare interviste o elenchi con numeri che lei non considera ‘tondi’. Infatti avrà sicuramente qualcosa da ridire su queste 14 domande. La Mon è fissata nel togliere gli articoli da davanti ai nomi, so che avrebbe perfettamente ragione, ma mi fa un sacco ridere quando si riconosce un post scritto da lei perché nomina qualcuna di noi senza articoli. E poi insulta me perché li metto. 😉
Mon: Mmm Anna ha una mania per quelli che lei definisce “numeri tondi”. Le domande di un’intervista, per esempio, devono essere multipli di 5, altrimenti non vanno bene. Kia ha una fissazione (che condivido pienamente) per i testi giustificati. Se per caso ci si dimentica partono fuochi e fiamme (non dico cosa succede quando legge un post non giustificato su un altro blog/sito).

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Ed eccoci arrivate in fondo, un post un po’ eterno ma ci tenevamo a condividere un pezzetto di noi con tutti voi che ci supportate e ci seguite.
Grazie per essere arrivati fino a qui, speriamo di rivederci tra un anno.