Buongiorno!
Prima di lasciarvi al teaser di oggi vi svelo un segreto. Durante l’anno sono soggetta a degli attacchi di impellente bisogno di cose trash, e allora mi metto a leggere libri di dubbia provenienza, libri che sono lì perché ormai fanno parte della collettività. Libri come 50 sfumature di nero che ho appena finito ieri sera, per capirci. E non ho nessuna intenzione di lasciarvi il teaser da quello. Detto tra noi, dovrei pure recuperare il primo film per poi vedere il secondo, vedremo come finirà questa mia missione. Fine confessione.
Il teaser di oggi è quindi un incipit del libro che ho deciso di leggere, uno dei libri consigliati per la 2017 Book Challenge: La specialista di Stephenie Meyer. Sono curiosa di vedere com’è, considerando i pareri contrastanti che ho letto in giro.
Le incombenze di quel giorno erano diventate ormai la norma per la donna che al momento si faceva chiamare Chris Taylor. Si era alzata molto prima di quanto le piacesse, poi aveva smantellato e riposto i dispositivi di sicurezza notturni. Era una seccatura sistemare tutto la sera per poi smontarlo il mattino seguente, ma non valeva la pena di rischiare la vita per pigrizia.
Terminata la routine mattutina, Chris era entrata nella sua anonima berlina – con qualche anno di troppo ma senza grossi danni che attirassero l’attenzione – e aveva guidato per ore. Aveva superato tre confini e innumerevoli altre linee disegnate sulla cartina, ma anche dopo aver coperto una certa distanza continuava a escludere le città che incontrava lungo il percorso. Questa era troppo piccola, quella aveva solo due strade per entrare e uscire, l’altra aveva l’aria di attrarre così pochi visitatori che le sarebbe stato impossibile non farsi notare, malgrado l’apparenza ordinaria con cui cercava di mimetizzarsi. Si segnò alcuni posti che prima o poi avrebbero potuto tornarle utili: un negozio di prodotti per saldatura, uno spaccio di materiali dell’esercito e un mercato agricolo. A breve sarebbe tornata la stagione delle pesche: doveva farne scorta.
Finalmente, nel tardo pomeriggio arrivò in un posto movimentato dove non era mai stata prima. Perfino la biblioteca pubblica era piuttosto affollata.
Le piaceva usare le biblioteche, quand’era possibile. I luoghi pubblici erano più difficili da rintracciare.Capitolo 1 – THE CHEMIST. LA SPECIALISTA di Stephenie Meyer