rizzoli

Blog Tour: Recensione di Legend di Stephanie Garber

Buongiorno lettori!
Concludiamo la settimana con un’altra recensione e oggi, grazie al Blog Tour organizzato con altre talentuose blogger, vi parlo di Legend, secondo libro nella serie ‘Caraval’, che avevo recensito qui.
Prima di iniziare vi lascio qui le altre tappe del tour:

legend cover

Titolo: Legend
(Caraval #2)
Autore: Stephanie Garber
Editore: Rizzoli

Dopo la travolgente avventura nel mondo magico e misterioso del Caraval, Donatella Dragna è riuscita finalmente a sfuggire al padre e a salvare la sorella Rossella da un disastroso matrimonio combinato. Ma Tella non è ancora libera; per ritrovare la madre Paloma ha stretto un patto disperato con un criminale misterioso, che vuole in cambio qualcosa che solo lei può dargli: il vero nome di Legend, il Mastro di Caraval. L’unica possibilità per scoprire il vero nome di Legend è vincere il nuovo Caraval, che si terrà a Valenda, l’antica capitale dove una volta regnavano i Fati, in occasione del genetliaco di Elantine, la sovrana dell’Impero di Mezzo. Tella dovrà quindi immergersi di nuovo nella competizione magica, tra le attenzioni di un inquietante erede al trono, una storia d’amore impossibile e una ragnatela di segreti, tra cui anche quelli di Rossella. Se fallirà non potrà mantenere il suo patto e rischierà di perdere tutto, compresa forse la vita. Ma se vincerà, Legend e il Caraval saranno distrutti per sempre.

Ero curiosa di continuare la storia di Scarlett (Rossella nella traduzione italiana) e Donatella dal momento in cui ho terminato la lettura di Caraval. Il mondo creato dall’autrice mi aveva stregata e non vedevo l’ora di ri-immergermi in esso. Potete immaginare la mia reazione quando ci è stato chiesto se volevamo partecipare al Blog Tour.

Legend riprende subito dopo la fine del libro precedente, ma subito ci accorgiamo del cambiamento nel POV. A raccontare la storia non è più Rossella, ma sua sorella Donatella, che non avevamo avuto modo di conoscere più di tanto in Caraval. È lei che questa volta si trova a partecipare al gioco misterioso e pericoloso organizzato da Legend, l’uomo di cui nessuno conosce l’identità o la storia. Donatella si ritroverà coinvolta in qualcosa che non riguarda solo Legend, ma anche la sua famiglia e il mondo in generale, perché questa volta c’è qualcosa di diverso nel gioco. Sembra più reale, come se non fosse tutta un’illusione destinata a scomparire alla fine del gioco.

Oltre a cambiare la protagonista, cambia anche il luogo in cui viene presentato Caraval. Siamo a Valenda, capitale dell’Impero e questa volta Caraval è stato indetto come dono per Elantine, sovrana dell’Impero. L’autrice è riuscita a farci scoprire ogni angolino di Valenda e a farcela amare, con i suoi quartieri tutti diversi e i profumi descritti al punto da poterli quasi sentire.

Ho apprezzato Donatella più della sorella come voce narrante. Si piange addosso di meno, è meno titubante e si ingegna al massimo per risolvere gli ostacoli che le si presentano davanti. Non ho apprezzato troppo le dinamiche con gli altri personaggi, perché salvo alcuni rari casi, Donatella non vuole chiedere aiuto, ostinata a cavarsela sempre da sola.

Sugli altri personaggi non so bene cosa dire perché mi sono sembrati un po’ marginali. Avrei voluto vedere di più i vecchi personaggi e vedere un’interazione maggiore tra le due sorelle.
Ho avuto la sensazione che la storia di Rossella sia andata avanti misteriosamente e che non ci sia stata mostrata. Mi sono ritrovata alla fine piuttosto perplessa.
Ho adorato Jacks, ma ho un debole per i personaggi cattivi e un po’ psicopatici quindi non c’è da stupirsi. Continuo a non capire Dante come personaggio, con il suo passare dal dare estreme attenzioni a Donatella all’ignorarla totalmente. Allo stesso modo non capisco Legend, di cui sostanzialmente abbiamo solo sentito parlare. In questo libro ci riserva qualche sopresa, ma niente di troppo convincente.

Mi è mancata un po’ la magia del gioco in questo libro. C’è meno incanto, meno gioco, meno illusione che si mischia alla realtà. Avrei voluto ritrovare l’atmosfera che c’era in Caraval, ma non ci sono riuscita. Confido nel terzo libro per essere travolta dalla magia.

Concludo invitandovi ovviamente a leggere il libro e a farmi sapere che cosa ne pensate.


 

Come forse già saprete, cari lettori, siamo affiliate Amazon. Se vi piace il nostro blog e volete acquistare il libro recensito, cliccate su questi link e compratelo da qui. Non spenderete di più né noterete differenze, ma ci aiutate a crescere e migliorare sempre di più! Grazie <3

 

Cartaceo | EBook

 

Review Party: Ink di Alice Broadway

Buongiorno lettori!
Esce oggi per Rizzoli “Ink” di Alice Broadway, un libro davvero particolare. Con le altre ragazze del Review Party abbiamo deciso di raccontarvi quale tatuaggio si farebbe ognuna di noi. Raccontateci nei commenti quali tatuaggi vorreste o, se non ne volete, diteci se il libro vi ispira 🙂

ink cover

Titolo: Ink (Skin #1)
Autore: Alice Broadway
Editore: Rizzoli

Immagina un mondo in cui ogni tua azione, ogni evento della tua vita ti viene tatuato sulla pelle, perché tutti lo possano vedere. Immagina se avessi qualcosa da nascondereNon ci sono segreti a Saintstone: dall’istante in cui si nasce, successi e fallimenti vengono tatuati sulla pelle, così che tutti possano vederli e giudicarti, come un libro aperto. E proprio un libro i morti diventano: la pelle viene asportata, rilegata e consegnata ai familiari, come antidoto all’oblio che è ancora più temibile della morte. A patto che le pagine della vita superino il giudizio del consiglio: in caso contrario il libro viene gettato alle fiamme, e con lui il ricordo di un’intera vita. Quando l’amato papà muore, Leora, sedici anni, è convinta che il giudizio su di lui sarà pura formalità, e invece si rende conto che l’uomo nascondeva dei segreti, ma che di segreti ne cela anche il Consiglio.

Ink” è un libro che mi ha attirata immediatamente per la trama. Un mondo in cui ogni cosa viene tatuata sulla pelle in modo che nessuno possa avere segreti è allo stesso tempo intrigante e inquietante. La trama ci introduce ad un mondo particolare, difficile da immaginare e ci racconta qualcosa sulla cultura di queste persone e su Leora, la protagonista.

Il libro si legge molto velocemente, è scritto bene e scorre senza intoppi, riuscendo a trasmettere i dubbi e le emozioni della protagonista mentre vive un momento difficilissimo della sua vita.

Sappiamo che il papà di Leora è morto e insieme a lei aspettiamo che il suo libro di pelle venga giudicato e ritenuto degno di continuare ad esistere, in modo da essere letto e ricordato. Sappiamo anche che qualcosa andrà storto con questo processo e questo punto è la prima cosa del libro che mi ha stupita. Pensavo che gli avvenimenti raccontati nella trama ci venissero raccontati subito all’inizio, per dare il via alla narrazione, invece è come se fossero un punto di arrivo. Leora ci accompagna in tutto ciò che succede prima del giorno del giudizio e insieme a lei cerchiamo di dare un senso a tutto ciò ciò che accade.

Leora è una protagonista facile da apprezzare. È tranquilla, è rispettosa e stranamente non è granchè ribelle. Di solito i protagonisti di questi distopici sono un po’ ribelli e le regole assurde dei mondi in cui vivono non gli vanno a genio, mentre Leora crede ciecamente in ciò che le è stato insegnato, motivo per cui quando scopre alcune cose il mondo le crolla addosso.

La storia mi è piaciuta molto, sono estremamente curiosa di leggere i seguiti perché voglio capire cosa si cela dietro al mistero degli Intonsi e come Leora si incastrerà in questa battaglia tra i due “popoli”, ma non ho apprezzato il fatto che questo primo libro sia, di fatto, un lungo incipit. C’è poca azione, poco che lo faccia risaltare come libro. Sicuramente alla fine di tutti i libri questo primo avrà avuto uno scopo ben preciso, ma a me piace che ogni libro di una serie abbia un senso e un motivo di esistere anche come singolo.

Trovo anche che sia stato leggermente forzato il segreto della protagonista. Scoprirete molte cose su Leora durante la lettura e alcune di queste scoperte mi hanno lasciata un po’ perplessa. Prima di dare giudizi certi però, voglio leggere i seguiti. Il segreto di Leora per ora mi ha lasciata un po’ perplessa e un po’ incuriosita. Vedremo come andrà avanti.

Devo assolutamente concludere la recensione spendendo due parole sulla cover. È assolutamente stupenda e sicuramente cattura l’occhio. È diversa da tutto ciò che si vede ultimamente in libreria e io sono affascinata. Starei a guardarla per ore per cercare tutti i dettagli all’interno del design. Spero che i seguiti saranno simili ma in colori diversi.

I tatuaggi che vorrei

Parlare di un tatuaggio che vorremmo farci e del motivo per cui vorremmo farlo non è facile perché trovo sia una cosa estremamente personale. Io ne vorrei due. Il primo ce l’ho in mente da anni, ma devo trovare il coraggio di farlo, mentre il secondo è un’idea concettuale, ma che non ha ancora un’immagine. Parto dal secondo che è più facile. Mi piacerebbe qualcosa che rappresentasse il mio amore per i libri, ma vorrei qualcosa di appositamente disegnato per me che includa i libri che mi hanno accompagnata negli anni e che in qualche modo mi hanno cambiata o aiutata a crescere. Non ho ancora nessuna idea, ma ci arriverò prima o poi.
L’altro invece è ben definito nella mia mente, ma non l’ho ancora fatto perché sono una perfezionista e ho il terrore che qualcosa poi non venga come nella mia mente. Vorrei la scritta “C’è neve ovunque” circondata da due o tre fiocchi di neve. La neve per me ha molteplici significati ed è stato il primo pensiero che mi è venuto in mente quando ho pensato per la prima volta di volere un tatuaggio. La scritta è stata aggiunta dopo aver letto un libro e il modo migliore di spiegarvi perché l’ho aggiunta alla mia idea è riportarvi il passaggio che l’ha ispirata.

«A volte quel che facciamo è un fiocco di neve, minuscolo e destinato a sciogliersi in niente. Ma se cade nel posto giusto al momento giusto, quel fiocco di neve ne sposta altri, si unisce a loro e tutto diventa sempre più grosso e potente e alla fine ottieni una valanga. Se il fiocco da cui sei partito era un male, hai un disastro immenso. Ma se quel fiocco era un bene, allora hai dato una mano di bianco al mondo.» – Trentatré (Sedicesimo giorno
In cui Dio c’è ma non Si sveglia), Mirya


Come forse già saprete, cari lettori, siamo affiliate Amazon. Se ti piace il nostro blog e vuoi acquistare il libro recensito, clicca su questi link e compralo da qui. Tu non spenderai di più né noterai differenze, ma ci aiuti a crescere e migliorare sempre di più! Grazie <3

Cartaceo | EBook

Teaser Tuesday #153

Buongiorno! Iniziata bene la settimana? Oggi vi lascio il Teaser tratto da un libro che ormai conoscete tutti e che finalmente sono riuscita ad iniziare anche io: Caraval di Stephanie Garber. Nonostante il fantasy non sia il mio genere preferito, mi trovo a mio agio quando i mondi sono ben costruiti e entra anche un pizzico di romance…quindi, per il momento, voto assolutamente positivo 🙂
teaser tuesday

Essere stretta in un angolo da un ragazzo come quello, in un corridoio semibuio, avrebbe dovuto metterla a disagio, ma la sua espressione era più preoccupata che minacciosa.
“Non ci dovete una spiegazione” disse lui. “Sono sicuro che avete le vostre buone ragioni per dormire fuori, ma non credo dovreste rimanere qui, Io alloggio nella stanza numero undici. Potete dormire lì.”
Dal modo in cui lo disse, Rossella ebbe la netta sensazione che non intendesse condividere la stanza con lei (al contrario di un altro giovane di sua conoscenza), ma era talmente abituata ai pericoli nascosti che non poté fare a meno di esitare.
lo studiò ancora alla luce della lanterna. Guardò la rosa nera tatuata sul dorso della mano, bella, elegante e un po’ malinconica. Rossella non sapeva perché, ma le sembrava che quel tatuaggio in qualche modo lo descrivesse. La bellezza e l’eleganza avrebbero dovuto spaventarla (aveva imparato a sue spese che spesso nascondevano ben altro), ma il lato malinconico l’attirava. “E voi dove andrete a dormire?”
“Nella stanza di mia sorella.” Il giovane fece un cenno verso la ragazza accanto a lui. “Ci sono due letti, e a lei non servono entrambi.”
“Invece sì” ribatté la ragazza. Malgrado Rossella non riuscisse ancora a distinguerla bene, era sicura la stesse guardando con disprezzo.
“Non essere scortese” disse il giovane. “Insisto” aggiunse, prima che sua sorella avesse modo di protestare ancora. “Se mia madre sapesse che ho lasciato dormire per terra una giovane donna infreddolita, mi ripudierebbe e non potrei biasimarla.” Le porse una mano tatuata per aiutarla ad alzarsi. “A proposito, sono Dante, e lei è mia sorella, Valentina. Possiamo darci del tu.”

Capitolo 12 – Caraval di Stephanie Garber

divisore dx

caraval cover
Ricorda, è solo un gioco…
Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l’imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l’aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall’isola e dal suo destino… Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l’edizione di Caraval che sta per iniziare ruota intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perdere Tella per sempre…

Recensione: Ignite Me di Tahereh Mafi

Ciao!
Il post di oggi va a concludere le recensioni della serie “Shatter Me”. Il libro conclusivo mi è piaciuto, ma alcune cose non mi hanno convinta. In generale la serie mi è piaciuta molto, quindi spero che le varie recensioni vi abbiano convinti a darle una possibilità se ancora non l’avete letta.

ignite me cover
Titolo: Ignite Me (Shatter Me #3)
Autore: Tahereh Mafi
Editore: Rizzoli
Disponibile in italiano:
Goodreads

Niente sarà più come prima. Non si sa che fine abbia fatto il Punto Omega. Tutti i compagni di Juliette potrebbero essere morti. Forse la guerra è finita ancora prima di cominciare. Juliette comunque non si arrende: affronterà la Restaurazione. Se vuole sopravvivere, deve sconfiggerla. Ma per abbattere la Restaurazione e l’uomo che l’ha quasi uccisa, le servirà l’aiuto di qualcuno che non avrebbe mai pensato di avere al suo fianco: Warner. E mentre si preparano insieme ad affrontare il loro nemico comune, Juliette scoprirà che tutte le sue certezze – su Warner, sui propri poteri, e perfino su Adam – erano sbagliate.

 

“Ignite Me” è il terzo e fino a qualche tempo fa si credeva ultimo libro della serie “Shatter Me”. Ovviamente ormai sappiamo tutti che non è così e che uscirà presto un quarto libro che andrà a continuare le avventure di Juliet, Warner, Adam e tutti gli altri, tra cui il mio amato Kenji.

Il libro si legge in pochissimo, io credo di averlo finito in una giornata massimo e riprende la scrittura scorrevole e un po’ particolare che aveva caratterizzato gli scorsi volumi.
È difficile parlare di un libro che conclude la serie senza spoilerare quindi temo che questa recensione sarà piuttosto breve, ma cercherò comunque di spiegarvi perché mi è piaciuto.

Juliet, che nei primi due libri era rimasta piuttosto statica come emozioni e come crescita personale, in questo capitolo spicca il volo. Mette ordine tra i suoi pensieri, capisce di aver fatto delle scelte discutibili in passato, capisce cosa vuole fare della sua vita e più o meno dov’è il suo posto nel mondo, ma soprattutto mette ordine tra le sue emozioni e impara di chi le importa davvero. Juliet capisce cos’è l’amore, capisce che non è solo protezione e sicurezza, ma anche passione e rischio. Capisce che per l’amore deve combattere e deve essere pronta ad andare contro tutto e tutti.

Warner è il personaggio che probabilmente amo di più, dopo Kenji ovviamente. È complicato, rigido e freddo quando è in compagnia di altre persone, ma insieme a Juliet ci mostra un lato totalmente diverso di sé stesso. È premuroso, gentile e passionale e per lei è disposto a rischiare tutto. La cosa che mi è piaciuta di più è la sua disponibilità ad aiutare persone di cui non gli importa nulla solo perché importa a Juliet. È una forma di generosità difficile da raggiungere.

Adam vince il premio “Cretino dell’anno”. Pensavo avesse dato il meglio di sé durante “Unravel Me”, ma mi sbagliavo. Sono convinta che il suo comportamento non sia stato apprezzato da molti, me compresa, perché va un po’ contro a tutto quello che Adam è stato nei libri precedenti. Certo, a volte gli venivano gli scatti nervosi, ma in questo ultimo libro sembra soffrire di bipolarismo. Non mi è proprio piaciuto.

Kenji illumina come sempre ogni pagina in cui appare e il suo rapporto con Juliet è meraviglioso. Sono curiosissima di vedere come sarà il suo rapporto con Warner. Il triangolo ragazza, fidanzato e migliore amico è sempre pericoloso quando le cose non sono ben definite per tutti. Sono sicurissima che tra Kenji e Juliet non ci sarà mai nulla, il punto è vedere se ne è convinto Warner.

Due parole sul finale che ho trovato assolutamente troppo veloce e facile. Tre libri sulle mille cose che non vanno e sui pericoli e quanto sarà difficile e poi nel giro di 20 pagine finisce tutto. Nope, non lo accetto. Meno male che è venuta fuori la notizia del quarto libro, altrimenti mi sarebbe rimasto il nervoso. Mi è piaciuto l’andamento del finale, ma la velocità con cui è stato trattato non mi ha permesso di apprezzarlo del tutto.