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That moment when tanti is meglio che one: How to get away with murder #3

Buongiorno e benvenuti al terzo appuntamento di questa visione di gruppo di ‘How to Get Away with Murder’! Se vi siete persi i primi due appuntamenti potete recuperarli cliccando su questi link:

La Karen ce la sta mettendo tutta per mettersi in pari quindi la rivedremo più avanti! Premetto che la serie si sta facendo sempre più incasinata e diventa sempre più difficile rispondere a queste domande! Però mi diverto un sacco a leggere le risposte di tutte le partecipanti e a vedere come le opinioni cambiano da spettatore a spettatore. Buona lettura!
tanti is meglio che one htgawm

Cosa non ti saresti mai aspettata di queste due puntate?

Alessandra: Assolutamente quando dalla webcam lo psicopatico spia Connor e Oliver…l’ansia!
Anna: Quando si vede il cugino psicopatico che spia Connor e Oliver… questo mi fa temere il peggio!
Chiara: Quando a Bonnie viene rivelato di cosa era stata vittima Tiffany.
Federica: Non mi aspettavo il nuovo presunto killer degli Hapstall, inquietante il fatto che stia spiando Oliver. Sono curiosa di vedere come va avanti la storia.
Kia: Oliver e Connor tutti felici perché hanno delle informazioni sul ‘fratello’ e lui che in realtà li sta spiando dalla webcam. Ci sono rimasta troppo male.
Mon: Catherine che si risveglia nel bosco ..pensavo fosse morta.
Silvia: Quando aprono la valigia e.. ci sono soldi. Ma comeeee
Veronica: Il momento WHAT? è stato per me alla fine dell’episodio 6,quando Oliver e Connor parlano davanti al pc.

Chi è il “killer” della stagione? (Abbiamo immaginato che il quasi omicidio che si vede nella scena di ‘2 mesi dopo’ sia il caso della stagione)

Alessandra: Non so, non capisco più nulla! Penso il pazzo psicopatico e poi tutti cercano di coprire la faccenda e riarrangiarla in qualche modo..
Anna: Continuo a pensare ad Asher… purtroppo il ragazzo è troppo bravo a immischiarsi in cose al di fuori della sua portata quindi secondo me potrebbe essere lui.
Chiara: Io continuo a dire Nate, adesso piú che mai.
Federica: Continuo a dire Wes, ma a ‘sto punto ho dubbi su tutti quindi boh.
Kia: Non capisco più nulla. Vorrei dire Frank perché la sua finta ad inizio puntata non mi è piaciuta per nulla. Ma anche Asher non mi piace. E il nuovo sospetto. Boooh.
Mon: Asher.
Silvia: Sempre più convinta di Asher o BonniePsyco.
Veronica: Il killer,a questo punto credo siano due,chi ha tentato di uccidere Annalise e chi ha ucciso il procuratore.

È davvero Bonnie la bambina del video che la Keating mostra ad Asher?

Alessandra: Se non è lei, ha comunque subito un passato malato perché troppe cose del suo comportamento e del suo rapporto con Annalise non si spiegano!
Anna: Ogni volta che ci danno una qualche spiegazione è da prendere con le pinze perché non si sa mai se è vera o no e secondo me non è Bonnie nel video.
Chiara: Per una volta, non avevo dubitato! Peró, effettivamente, rivelare proprio quel tipo di storia passata avrebbe corroborato la versione di Bonnie che uccide per difendersi.
Federica: Secondo me non è Bonnie quella nel video.
Kia: Per me no. Mi è venuto questo dubbio appena finita la puntata, non so come mai. Però mi è rimasto.
Mon: Kia mi ha messo il dubbio che effettivamente non sia lei la bambina del video..per ora dico no.
Silvia: Se fosse lei si spiegherebbero tante cose.. ma dubito. La Keating è fuori controllo chissà dove ha pescato quel video!
Veronica: Non se se sia davvero Bonnie nel video (potrebbe essere lei e spiegherebbe pure il legame con Annalise) però certamente con questa mossa Annalise ha fatto cadere nella sua ragnatela anche Asher.

Oliver durerà fino a fine stagione?

Alessandra: NON DICIAMOLO NEMMENO PER SCHERZO!
Anna: Mi dispiace dirlo ma la prima cosa che ho pensato appena è apparso lo psicopatico è che Oliver ci lascerà prossimamente.
Chiara: Secondo me muore prima della pausa natalizia.
Federica: Diciamo che lo spero, ma non ci giurerei.
Kia: Non voglio nemmeno pensare a uno scenario del genere. Voglio i Coliver insieme e felici. Punto.
Mon: Vorrei dire si, ma conoscendo Shonda non penso accadrà. I Coliver sono troppo felici per durare nella mente della Rhimes.
Silvia: Oliver ha tutte le caratteristiche tipiche del personaggio sacrificabile: fidanzato di uno dei protagonisti, dolcino, occhialuto… La Rhimes, Come mi ha fatto morire James (Scandal), potrebbe anche farlo con Oliver.. crudeltà!
Veronica: Oliver è l’ultimo personaggio pulito di tutto il cast quindi per favore Shonda risparmiacelo!!!!

Ci rivediamo tra due settimane!

anna firma

Weekly Recap #28

Buonasera!
Questa settimana c’è un commento in meno, ma non è colpa mia. Ci ho messo un paio di ore per capire che la puntata di Grey’s Anatomy non era andata in onda e che la stavo cercando per niente in mille siti.
A parte questo piccolo dettaglio, le puntate di questa settimana mi sono piaciute davvero un sacco e sono curiosissima di vedere come andrà avanti la cosa. Già che ci sono faccio un piccolo annuncio riguardante il Weekly Recap della prossima settimana.
Vado in vacanza questa settimana, quindi non riuscirò a vedere le puntate e tanto meno a scrivere il post, che verrà quindi unito a quello della settimana dopo, un po’ come era successo un paio di settimane fa. Mi spiace, ma mi risulta davvero impossibile vederle mentre sono via.

Ora la pianto di blaterare e vi lascio alla lettura!

doctor who

Doctor Who 9×06
È stato un episodio un po’ strano, senza la presenza di Clara se non alla fine. Il Dottore sta viaggiando alla ricerca di un oggetto alieno particolarmente potente che si trova nelle mani di un uomo che lo considera solo un gioiello prezioso. Durante la sua ricerca, però, si imbatte in Ashildr, anni e anni dopo averla salutata nel villaggio vichingo. La ragazza appare fredda, distaccata da ogni cosa, quasi priva di emozioni. Il Dottore non si spiega questo cambiamento, ma solo una volta entrato in casa sua e dopo aver letto alcune delle cose che le sono accadute in quegli anni, inizia a capire. La ragazza ha vissuto mille vite, vedendo ogni persona morire intorno a lei, inclusi i suoi figli. Dopo aver provato tale dolore, ha deciso che stare da sola e non legarsi più a nessuno è la cosa migliore per tutti.
Per anni ha sperato che il Dottore ritornasse per poter andare con lui a vivere avventure. Spiega che questa vita inizia a starle stretta e un po’ la capisco. Costretta a vivere attraverso ogni epoca, senza poter davvero vivere perché la sua situazione verrebbe notata. Una ragazza che non invecchia mai e non cambia con il passare del tempo salterebbe all’occhio.
Ashildr vorrebbe fuggire e cerca l’aiuto di un alieno che vorrebbe usare la pietra che il Dottore sta cercando per aprire un portale su altri mondi. Il Dottore ovviamente lo scopre e cerca di fermarla, ma la ragazza è irremovibile e pronta a sacrificare tutto per andarsene, finché il Dottore non le ricorda di avere un cuore e delle emozioni che vale la pena di vivere.
Mi è piaciuto che lei abbia deciso di spendere la sua vita immortale a difendere il mondo dal Dottore e da ciò che lascia quando se ne va. Non ci si pensa mai molto a quello che succede quando una companion viene lasciata indietro e “sostituita”. Il periodo di Clara dovrebbe essere quasi giunto al termine ma, a meno che non muoia, verrà lasciata a vivere la sua vita, con i ricordi di ciò che ha visto e vissuto come unico legame all’uomo che le ha cambiato la vita. Sono curiosa di vedere chi prenderà il suo posto e aiuterà il Dottore ad andare avanti, ma a chi rimane indietro chi ci pensa? Forse, avere un personaggio coem Ashildr che si prende cura di queste persone non è così male. Mi piacerebbe rivederla prima o poi, ma ci toccherà aspettare e vedere cosa gli autori hanno in serbo per noi.

 

how to get away with murder

How To Get Away With Murder 2×06
Ogni settimana cerco di convincermi che questa serie non potrà sconvolgermi più di così, ma a quanto pare mi sbaglio puntualmente. Il caso della settimana non mi ha coinvolto poi così tanto perché la mia concentrazione è tutta sul caso degli Hapstall e sulla notte in cui Annalise viene attaccata. A inizio puntata vediamo un Frank agitatissimo (fin troppo) che corre dietro ad Annalise in ospedale e supplica i medici di non lasciarla morire. Allontanato, si dirige verso la sua macchina dove, riacquistato un comportamento composto (segno che pochi istanti prima stava fingendo) si mette alla guida. In macchina con lui, però, c’è il corpo di Catherine Hapstall. Torniamo indietro a qualche settimana prima e vediamo Asher preoccupato per la sua sorte e quella del padre, mentre Annalise gli promette di avere tutto sotto controllo. I ragazzi cercano un sospettato per l’omicidio dei genitori Hapstall, ma nel suggerire persone ai fratelli, riescono solo a farli arrabbiare e a rendersi ancora meno degni di fiducia. Alla fine, però, Oliver li aiuta a trovare una pista. Pare che la zia dei fratelli Hapstall (quella morta in una delle prime puntate) abbia avuto un figlio e lo abbia dato in adozione. Questo figlio, che nessuno sa dove si trovi, potrebbe essere il sospettato ideale, in quanto erediterebbe una fortuna se i due fratelli sparissero. In un’inquietantissima scena, vediamo Ollie che rivela a Connor di aver trovato il sospettato e di essere entrato nel suo computer. Non si è accorto però, che l’altro ha fatto lo stesso e li sta osservando dalla webcam del pc.
Spero vivamente che Oliver non si metta nei guai perché non so come la prenderei se gli succedesse qualcosa.
Per quanto riguarda il caso Rebecca, Nate si è tirato indietro dopo aver perso la moglie e aver fatto una scenata a Annalise. Wes non riesce a darsi pace e insieme a Laurel vanno a chiedere spiegazioni a Frank che però continua a mentire sulla cosa con molta nonchalance. Non so quando verrà fuori il tutto, ma prima o poi è destinata a venire fuori la verità e sono curiosa di vedere come si svolgerà la cosa. Mi spiace un po’ per Frank e Laurel perché stanno costruendo qualcosa di bello, ma che non penso possa durare una volta che la ragazza scoprirà di cosa è capace il suo bell’uomo.

 

blindspot

Blindspot 1×06
Episodio davvero carino, anche se a tratti un po’ inquietante. Jane fa il suo primo sogno e sogna un uomo, con un tatuaggio sul braccio. Ne parla con il suo psicologo e lui fa tutta un’interpretazione sul significato del tatuaggio e sul desiderio di stabilità di Jane, mentre io ero fermamente convinta si trattasse di Weller e del desiderio represso della puntata prima. Il bacio, tra i due, non ce lo vogliono ancora regalare e a noi shippatori incalliti la cosa non piace. Salto direttamente alla fine ignorando il caso della settimana, per ora, perché negli ultimi secondi della puntata scopriamo che il misterioso uomo con cui Jane si è data da fare in sogno non è Weller, ma un altro manzo che la sta osservando dalla strada. Giusto un pelo inquietante, ma vabbè.
Il caso della settimana mi è piaciuto un sacco. Una ragazza di 17 anni, nota hacker, viene portata in FBI perché ha creato un software in grado di tracciare i GPS installati nelle macchine del governo. La ragazza credeva di lavorare per una divisione del governo, ma purtroppo non era vero e scopre di aver sempre aiutato i “cattivi”. Jane si sente particolarmente vicina alla situazione della ragazza, che vive da sola e non ha nessuno a cui appoggiarsi. Fino ad ora non era stato mostrato, ma Jane sta avendo dei problemi a trovare il suo posto nel mondo al di fuori della squadra. Quando tutti tornano a casa da qualcuno o hanno persone da chiamare nel momento del bisogno, Jane si rende conto di essere sola. Weller, accusato di avere poca obiettività nel caso di Jane, cerca di mantenere le distanze dalla donna, forse esagerando.
Grazie alla hacker scopriamo anche che ogni tatuaggio potrebbe avere altri significati e la squadra si ritrova a dover riguardare tutti i tatuaggi già “usati” per vedere se nascondono altri indizi.
Sono davvero curiosa di vedere se l’uomo misterioso sarà un amico o un nemico e se c’è una nuova coppia da shippare in arrivo.

 

quantico

Quantico 1×05
Bella bella bella! La storia riprende da dove era stata interrotta la scorsa settimana. Alex è a casa di Shelby e la tiene in ostaggio. La bionda non sembra volerle credere e cerca di convincerla a consegnarsi alle autorità, ma Alex non vuole arrendersi. Ryan e Simon non possono fare granché da lontano e iniziano a preoccuparsi quando viene dato l’ordine di non prendere in custodia Alex, ma di ucciderla se qualcuno dovesse vederla.
I vari giornali e telegiornali, intanto, iniziano a parlare della cosa e vengono divulgate storie sulla ragazza per convincere la gente che si tratta di una terrorista (usando una foto di lei in costume in cui sembra una modella, non si sa bene come la cosa dovrebbe convincere la popolazione di avere davanti una persona pericolosa, ma vabbè). Alex, a questo punto, decide di provare a dire la sua sulla faccenda, con l’aiuto di un gruppo di hacker, conosciuto come The Unknown.
L’FBI riesce a rintracciare il luogo da cui viene trasmesso il messaggio di Alex e si ritrovano davanti ad una moschea piena di gente in preghiera. Alex a quanto pare aveva pensato proprio a tutto e riesce a fuggire sotto gli occhi di tutti vestita da una delle donne presente nella moschea. Nessuna la vede e la ragazza riesce ad andarsene e raggiungere una stanza d’albergo in cui The Unknown le consegna documenti nuovi per potersene andare.
Shelby, lasciata sotto la moschea, viene recuperata dagli agenti dell’FBI, ma non rivela niente che possa compromettere Alex, Ryan o Simon. Si è convinta dell’innocenza dell’amica. I tre, insieme, recuperano una lista degli agenti presenti sulla scena al momento dell’attentato per capire chi, della loro classe, si trovava lì e scoprono che Caleb era lì. Nuovo sospettato?
Piccola menzione per quello che succede durante il training, perché un pochino merita! La classe viene allenata per andare sotto copertura e la maggior parte se la cava piuttosto bene. Lasciati soli, Alex e Ryan si danno alla pazza gioia per somma soddisfazione di chi li shippa senza via di ritorno. Altra coppia che ci spingono a volere dalla prima puntata e che ci regala un bel po’ di movimento è quella formata da Shelby e Caleb. In questo episodio i due continuano a punzecchiarsi e alla fine la cosa si trasforma in un bel po’ di sana azione. Sono davvero curiosa di vedere come andrà avanti la cosa!

 

mon firma

Weekly Recap #27

Buongiorno a tuttti!
Spero che questo weekend sia iniziato al meglio. Le puntate di questa settimana mi sono piaciute tutte, nessuna esclusa e spero di essere riuscita a commentarle in maniera adeguata.
Risulta sempre complicato guardare le puntate durante la settimana, tra studio e altri impegni, ma sto cercando di fare il massimo per non ritardare.
Vi lascio alla lettura ora, alla prossima settimana!

doctor who

Doctor Who 9×05
Bella bella bella. La storia non è particolarmente diversa da tutte le altre. C’è un mondo/un villaggio in pericolo, il Dottore arriva e lo salva. Cosa c’è di diverso quindi? Questo è uno dei pochi episodi in cui vediamo il Dottore, sempre così sicuro di sè e pronto a tutto pur di fare del bene, avere paura ed essere quasi rassegnato all’idea di perdere. Saranno Clara ed una ragazza presente nel villaggio vichingo ad aiutarlo ad uscire da questo suo stato di demoralizzazione. Dopo che gli alieni hanno rapito e ucciso i migliori guerrieri del villaggio, Ashildr, la ragazza di cui parlavo sopra, li sfida e promette di vendicare gli amici morti. Peccato che la razza aliena contro cui si sta mettendo sia una delle più potenti e mortali nell’universo. Il Dottore non ha idea di come aiutarli, non sa come trasformare un gruppo di uomini che non hanno mai tenuto in mano una spada in soldati. La disperazione della situazione ci viene mostrata anche attraverso i pensieri e il pianto di una neonata, le cui parole ci vengono tradotte dal Dottore che parla la lingua dei neonati. Le parole mi hanno quasi fatta piangere, perché davvero commoventi. Alla fine, proprio grazie alla piccola, al Dottore viene un’idea e riescono ad ottenere una vittoria, ma ad un prezzo. Ashildr muore e il Dottore sente che avrebbe potuto fare di più.
In quel momento capisce una cosa, grazie anche a dei ricordi che ci vengono mostrati con l’apparizione di Ten e Donna. Il Dottore capisce perché ha questa faccia in questa rigenerazione, capisce perché il problema della sua faccia lo turbava così tanto (ricordate il primo episodio dell’ottava stagione?). Il Dottore ha delle regole, regole che gli impediscono di modificare in maniera grossa gli eventi. Gli è permesso cambiare piccole cose, ma non eventi importanti perché chissà quali sarebbero le conseguenze, ma in questo episodio si ricorda anche che “I’m the Doctor and I save people!”. Per una volta decide di ignorare le regole ed essere egoista, scegli di ignorare le coincidenze e salva Ashildr. La ragazza rivive grazie ad un congegno alieno che continuerà a “ripararla” per sempre, non potrà quindi mai morire. Il Dottore sa cosa significa e le fa un regalo. Un altro congegno, per quella persona che Ashildr deciderà di volere al suo fianco per l’eternità.
Vi lascio con una piccola perla del Dottore: “Immortality is not living forever, that’s not what it feels like. Immortality is everybody else dying”.

 

grey's anatomy

Grey’s Anatomy 12×05
Puntata ricca di emozioni, ma decisamente all’altezza delle precedenti. In questo episodio l’ospedale non lo vediamo se non per qualche secondo e tutta l’azione si svolge in casa di Meredith. Temevo che l’episodio riportasse a galla l’incazzatura per la morte di Derek e invece mi ha messo solo una gran tristezza. Tristezza perché tutti abbiamo commesso degli errori nella vita, eppure viene mostrato chiaramente come ci risulta difficile accettare e perdonare gli errori degli altri quando coinvolgono qualcuno che amiamo.
Meredith ha gestito la situazione a modo suo, ignorando e cercare di tirare avanti senza pensarci troppo, ma Penny è determinata a impedirglielo. Vuole chiederle scusa per essere lì, vuole scusarsi per la morte del marito, vorrebbe riuscire a spiegarsi, ma Meredith non vuole ascoltarla e, alla fine, sfinita da tutti che cercano di parlarle, si rinchiude in camera con Alex e una bottiglia di Tequila.
All’inizio non pensavo avrebbe detto chi era a tutti gli altri, ma quando è venuto fuori che la donna sarebbe venuta a lavorare al Grey-Sloan Memorial Hospital e ha temporeggiato nel dire dove lavorava prima, Meredith è scattata e ha sganciato la bomba. Il silenzio calato sulla tavola è stato una cosa terribile, pesante al punto che mi sembrava di essere lì con loro. Sono tutti sconvolti, ma la prima a reagire è Amelia, che ovviamente gestisce la cosa a modo suo, ovvero non riflettendo e lasciandosi portare dalle emozioni. Amelia è arrabbiata e vorrebbe capire com’è andata quella notte di quasi un’anno e mezzo prima, ma Penny è bloccata e non riesce a spiegarsi. Si sente sotto processo e vorrebbe solo andarsene e un po’ la capisco. Da tutto questo ne esce ferita anche Callie, rientrata alla festa insieme ad Owen poco dopo la diffusione della notizia.
Mi ha stupito lo scatto di ira di Meredith verso Amelia, ma spero si riappacifichino presto, perché non mi piace proprio vederle litigare. Sono unite da un affetto profondo e dal dolore della perdita di una persona che entrambre amavano terribilmente, eppure vedono le cose in maniera opposta. Owen per Amelia è una manna dal cielo, riesce sempre a tranquillizzarla e ad essere il suo punto ferma in un mondo che la sta travolgendo. Per quanto mi manchi Cristina, questi due mi piacciono davvero tanto e vorrei fossero meglio sviluppati come coppia.
Passando ad altri personaggi, Jo non la reggo più, si sta comportando in maniera assurda e sembra che l’unico motivo per cui è presente è per fare la fidanzatina gelosa o per creaer casini (vedi la litigata con Stephanie, dopo che avevano appena chiarito). Arizona ubriaca è uno spettacolo e vederla così, mentre blaterava cose a caso, mi ha fatto sorridere. Mi mancano lei e Callie insieme e sono una delle persone che non riesce a vederle con nessun altro.
April e Jackson mi sono piaciuti in questo episodio. April ha smesso di rompergli le scatole in ogni maniera possibile e lui si è leggermente rilassato. È evidente dal loro discorso mentre lavano e asciugano i piatti che ci tengono terribilmente uno all’altra e spero proprio riescano a risolvere in qualche modo.
Piccola menzione per Maggie che va in panico pensando che lo specializzando gli abbia passato non so quale malattia venerea e si rifugia in ospedale dove il medico a lei assegnato è proprio lo specializzando di cui sopra.
Insomma, puntata ricca di emozioni e tensione e la prossima si prevede sarà anche peggio. Penny inizierà a lavorare all’ospedale insieme a tutti gli altri e ne vedremo delle belle.

 

how to get away with murder

How To Get Away With Murder 2×05
Io giuro non ci capisco più nulla. Partiamo dalla fine, cioè da quello che sappiamo succederà nel futuro di tutti i personaggi. Non sappiamo niente di più sulla sorte della Keating o sul coinvolgimento dei ragazzi, ma sappiamo che praticamente mezzo mondo era lì quella notte. Vediamo Bonnie uscire dalla casa di corsa, scavalcare il cadavere della Sinclaire e arrivare in macchina, dove uno sconvoltissimo Asher la sta aspettando. Che sia stato proprio lui a tentare di uccidere Annalise e per questo si trova quasi in stato di shock? Alla fine ci viene mostrato che Bonnie è coperta di sangue, probabilmente di Annalise. Ha cercato di salvarla? Perché allora non è rimasta lì fino all’arrivo dei paramedici? Asher nel frattempo scappa e va alla polizia. Non so davvero cosa pensare, non ho teorie, solo una gran confusione.
Passo indietro al presente. Dopo aver parlato con Bonnie di Sam, Asher cerca di temporeggiare la sua testimonianza davanti al giudice e nel frattempo cerca di capire cosa sia realmente successo quella notte e chi è coinvolto realmente. La Keating e Frank non possono fare a meno di appoggiare la storia che Bonnie si è inventata, anche se sanno che il castello di carte che hanno costruito rischia di crollare da un momento all’altro. I ragazzi sono spaventati e all’oscuro di tutto e cercando in tutti i modi di capire cosa stia succedendo.
Levi mi piace sempre di meno e Wes rischia di mettersi in seri guai continuando a stargli accanto. Michaela e gli altri scoprono che i due sono in contatto e la ragazza è, giustamente, sconvolta. Frank, nel frattempo, sta gestendo le cose per conto di Annalise. Fa arrestare Levi mettendogli della droga nel bagagliaio della macchina e poi chiamando la polizia e depista Wes nella sua ricerca del corpo di Rebecca. Mi spiace un po’ come stanno “giocando” con Wes, però il ragazzo ha perso ogni fascino. È smorto, malinconico e fondamentalmente inutile. Connor in crisi mi fa un po’ ridere, è terribilmente melodrammatico. Temo solo possa spifferare tutto a Oliver, il che li metterebbe tutti nei guai.
Il problema principale in questa puntata rimane Asher, che deve decidere se testimoniare o meno contro la Keating, il che li colpirebbe tutti, nessuno escluso. Sono curiosa di vedere cosa succederà e spero ci facciano capire presto qualcosa. Stando a questo episodio mancano due tre settimane al “quasi omicidio” di Annalise e quindi non penso aspettino fino a fine stagione per farci scoprire cosa è successo. Insomma, domani è di nuovo giovedì, giusto?!

 

blindspot

Blindspot 1×05
Puntata davvero carina ma mi ha coinvolta meno del solito. Partiamo dal fatto che da alcuni test è risultata una contraddizione con il test del DNA e Patterson non è più convinta che Jane e Taylor siano la stessa persona. Kurt ovviamente non vuole nemmeno considerare la possibilità che ci sia stato un errore e decide di non dire niente alla donna. L’episodio si apre con una cena tra Jane, Kurt e sua sorella, dove però le cose non vanno troppo bene. Sia l’agente dell’FBI che la sorella sembrano aspettarsi che Jane ricordi all’improvviso cosa le è successo o che ritorni ad essere Taylor nel giro di un paio di giorni, ma nessuno sa cosa è successo a quella bambina così tanti anni fa e temo che Taylor non tornerà più ad esistere. La storia torna a concentrarsi sul caso di questa settimana: due uomini armati sono entrati in quello che loro dichiarano essere il loro vecchio posto di lavoro e tengono in ostaggio parecchio persone.
Kurt e il resto della squadra arrivano sul luogo, perché l’indirizzo dell’ufficio è indicato in uno dei tatuaggi di Jane. Kurt cerca di negoziare, ma quando uno dei due criminali acconsente a modificare le sue richieste senza nemmeno provare a discutere, scatta il campanello di allarme. Stanno per entrare quando l’uomo inizia a sparare agli ostaggi, apparentemente a caso. L’FBI entra e neutralizza i due uomini, ma a quel punto Weller si rende conto che qualcosa non torna. Insieme a Jane scopre una sorta di caveau in cui ci sono alcuni cadaveri. In quel momento arriva il direttore della CIA, che abbiamo già incontrato nelle scorse puntate. Scopriamo quindi che quel luogo è noto come ‘black site’, un luogo dove la CIA si mette a interrogare illegalmente i criminali. Jane viene allontanata durante la spiegazione e Zapata la accompagna. Le due donne insieme scoprono che uno degli uomini morti non è l’uomo che la CIA sta cercando, ma uno che ha preso il suo posto, permettendo a quello vero di fuggire. In pochi attimi viene quindi rivelato un attacco alla città di New York da parte di un gruppo terroristico tramite una bomba. La squadra capisce dove sono diretti gli attentatori e tra uno scontro a fuoco e l’altro riescono a fermarli. Ma la cosa che mi ha lasciato perplessa di questa puntata è l’astio palese tra FBI e CIA. Io sono come Jane, molto ingenua in questo caso e pensavo andassero d’accordo tra di loro e non che si odiassero e cercassero di ostacolarsi in ogni modo possibile. Il direttore della CIA cerca anche di far fuori Jane, perché secondo lui è al corrente di qualcosa che potrebbe danneggiare entrambe le agenzie ed entrambi i direttori in maniera grave. Per fortuna il direttore dell’FBI lo ferma e tutto si risolve più o meno per il meglio. L’ultima scena è stata coperta di insulti per Zapata, che sapevamo essere nei guai e aver bisogno di soldi, ma parlare alla CIA di Jane così è una bastardata. Spero scoprano in fretta che qualcuno ha parlato e che lei si riprenda e torni dalla parte giusta.

 

quantico

Quantico 1×04
Mi sconvolge come ogni persona in questa serie sembri nascondere qualcosa di grosso. So che è proprio quello lo scopo della storia, far sospettare di tutti e di nessuno, ma mi da fastidio non riuscire a fare nessun progresso nel capire chi è effettivamente l’attentatore. Mi piacerebbe fosse Liam, perché mi sta altamente sulle scatole o Elias perché non mi piace come personaggio (o forse semplicemente non mi piace l’attore perché mi ricorda quando era in The Flash), ma temo non sia nessuno dei due. Eravamo rimasti con Simon che fa il doppio gioco e sta lavorando con l’FBI per far catturare Alex, ma all’ultimo momento decide di fidarsi di lei e salvarla. I due vanno a cercare informazioni riguardanti l’unica prova che hanno, il cavo che Alex ha recuperato da casa sua. Scoprono che c’è solo una ditta che fabbrica quel tipo di cavo e, non troppo sorprendentemente, quella ditta appartiene a Shelby. I due corrono quindi a casa della bionda, che però non si rivela troppo amichevole. Ci ritroviamo in un gioco di pistole non troppo piacevole, in cui ognuno sta tenendo sotto tiro un altro. Ryan e Simon se ne vanno perché l’FBI ha rintracciato il cellulare di Simon e lasciano le due ragazze sole. Shelby però non vuole far fuggire quella che crede una terrorista (come mai non lo so visto che qualche mese prima erano amicissime). Alla fine, dopo un po’ di lotta e qualche livido Shelby è ammanettata alla ringhiera di casa e Alex la tiene in ostaggio. Non ho idea di quali siano le sue intenzioni, ma sono piuttosto curiosa di scoprirlo.
Qualche mese prima, invece, all’accademia, vediamo tutti i ragazzi intenti con un’esercitazione sugli ostaggi. Alex, da quando ha saputo del padre, cerca di eccellere in tutto, pensando che forse essere la migliore, le perdonerà il fatto di aver ucciso un eroe.
Liam chiede a Ryan di convincerla a lasciare l’accademia e né Booth né abbiamo capito il perché di questa richiesta. Per fortuna Ryan decide di contraddire gli ordini e, anzi, convince Alex a rimanere quando lei, scoraggiata dal fallimento di una missione, vorrebbe mollare. Non so cosa nasconda Liam, ma spero ci venga svelato presto. Ho bisogno di qualcuno da odiare!

 

mon firma

Un anno di blog

Sembra ieri che tutte emozionate abbiamo cliccato sul quel tasto ‘Crea blog’. E invece è già passato un anno, un anno pieno di impegni a cui si è aggiunto anche questo, eppure, se anche con qualche momento di difficoltà, siamo riuscite a portare avanti tutto.
Ultimamente le recensioni di libri sono un po’ in calo, soprattutto per mancanza di tempo, non riusciamo infatti nemmeno a leggere molto. La nostra Annina continua invece imperterrita con i suoi film del lunedì – saltandone davvero pochi – e meno male che c’è lei a dare un po’ di regolarità. La Mon ha smesso di scrivere recensioni e si dedica anima e corpo ai Weekly Recap, ma confido nel fatto che prima o poi tornerà più lanciata che mai. Io invece mi sogno le idee di notte, poi le espongo in millanta messaggi whatsapp che non capirei nemmeno io e invece loro due mi danno corda e mi aiutano a portare a compimento più o meno tutto: da sola non andrei da nessuna parte.

Vorrei raccontarvi le emozioni provate per la prima recensione, il primo Blog Tour, il momento in cui ci è arrivata la mail con il materiale del primo Cover Reveal, per la prima volta che abbiamo chiesto ad altre ragazze se andava loro di partecipare ad un’iniziativa di gruppo. Vorrei rendervi partecipi delle mille risate fatte quando era ora di preparare un banner nuovo, la Mon con Photoshop, io che la facevo impazzire per spostamenti di un millimetro continuando a cambiare idea e l’Anna che faceva finta di non conoscerci.
Non penso di riuscire a esprimere tutto ciò, ma forse è stato proprio questo a rendere bellissimo questo anno.

Cos’altro si può dire? Penso sia stato un anno di crescita per tutte tre, iniziamo a vedere la fine del nostro percorso di studi ed è ora passata di decidere cosa fare della nostra vita, perlomeno dei prossimi anni. Sono convinta che in qualche modo il blog ci abbia dato una mano, ci ha sicuramente permesso di svagarci, di provare nuovi modi di organizzarci e di abituarci a lavorare in tre, provando a unire le idee di tutte, senza ignorare nessuna ma senza permettere che nessuna avesse sempre ragione.

Poi ci siete voi, voi che, se anche non siete ancora moltissimi, ci sostenete e ci fate venire voglia di continuare a ritagliarci del tempo prezioso da dedicare a questo piccolo mondo virtuale in cui abbiamo messo le radici esattamente un anno fa.
Un ringraziamento particolare va alle ragazze che ci hanno supportate e sopportate durante le iniziative di gruppo, dalla prima intervista dell’anno scorso alla rubrica That moment when tanti is meglio che one che stiamo portando avanti con entusiasmo.

Un grazie speciale anche a Rachele del blog Di Tutto Cuore per la rubrica Voglia di… che ha visto un momento di stop causa mille impegni, ma che contiamo di riprendere in mano.

E infine, a costo di diventare sentimentale, un grazie davvero enorme alle mie due compagne di avventura – Anna e Mon – perché senza di voi non avrei mai pensato di poter avventurarmi in una cosa simile.

Abbiamo pensato di festeggiare insieme a voi, quindi abbiamo deciso che ogni 5 persone che ci dimostreranno il loro affetto e ci faranno gli auguri in un commento qui sul blog, ne estrarremo una a cui regalare un piccolo pensierino-sorpresa!

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Carino eh il banner? Stavolta è opera dell’Anna che ci ha fatto una sorpresa senza dirci nulla, anche se in realtà qualche spoiler lo avevamo ed eravamo anche un po’ spaventate per cosa si sarebbe inventata.
Ma dopo tutta questa cosa semi-sentimentale veniamo all’idea geniale che l’Anna ha avuto per festeggiare: un’intervista a tre in stile Iene. Ci siamo quindi autointervistate ed eccovi il risultato.

Chi delle tre pubblica spesso in ritardo?

Anna: Andiamo a momenti, di più direi la Mon.
Kia: La Mooooon. Anche se ci sono delle settimane in cui non scherzo nemmeno io.
Mon: Ehm, io.

La recensione di cui vai più fiera.

Anna: Si alza il vento e Big Hero 6.
Kia: Il circo della notte di Erin Morgenstern, perché credo sia stata la più difficile e, nonostante questo, credo di essere riuscita a trasmettere un po’ della magia contenuta in quel capolavoro.
Mon: I’ll give you the sun di Jandy Nelson.

Chi fa più errori di grammatica?

Anna: Mi sa che sono io ma posso dire che il 99% degli errori sono virgole che mi sa non riuscirò mai ad azzeccare.
Kia: Dico solo che ‘Anna’ e ‘virgole’ non possono stare nemmeno nella stessa frase.
Mon: Anna (sorry :P).

Cosa ti aspettavi dopo un anno di blog?

Anna: Di aver imparato a mettere le virgole…. scherzi a parte ero curiosa di vedere se tra i mille impegni questa cosa del blog sarebbe durata ed infatti oggi compiamo un anno, sono soddisfatta!
Kia: Speravo di essere ancora qui, e ci siamo riuscite. Speravo che qualcuno ci seguisse, e ci siamo riuscite. Speravo che tutto questo lavoro insieme non ci portasse a litigi, e ci siamo riuscite. Meglio di così…
Mon: Non ho mai avuto delle aspettative assurde, se non quella di essere ancora qui dopo così tanto tempo. Speravo di riuscire a mantenere insieme alle altre un posto in cui svagarci e blaterare delle nostre passioni e mi pare che lo scopo sia stato raggiunto.

Pensavi saresti arrivata fin qui?

Anna: Ci speravo molto e ho fatto del mio meglio per arrivare ad oggi, ogni recensione è una sfida per migliorare 🙂
Kia: Ci speravo. Avrei potuto fare di più, ma ce l’abbiamo fatta e sono molto orgogliosa di questa cosa.
Mon: Ci speravo e sono molto soddisfatta di esserci riuscita.

La più disordinata.

Anna: Domanda difficile, direi la Mon…. La Kia è l’ordine fatto a persona tanto che spesso rimango sconvolta 😛
Kia: La Mon, però alla fine riesce a organizzarsi anche nel suo casino, quindi.
Mon: Sempre io temo.

È facile gestire in tre un blog?

Anna: Lavorando in tre più o meno riusciamo sempre ad avere qualcosa da pubblicare e a trovare sempre delle idee per rubriche, banner ed quant’altro, anche se mettere insieme tre persone con gusti diversi richiede dei momenti di confronto.
Kia: Da una parte facilita le cose, perché le idee sono moltiplicate per tre, così come il tempo per scrivere i post. Dall’altra c’è la difficoltà di mettere d’accordo tre persone totalmente diverse. Fortunatamente questo non ci ha mai creato problemi, ma solo qualche sana discussione.
Mon: Non è mai facile gestire un impegno del genere, nemmeno in tre, ma c’è da dire che non essere da sola ha aiutato molto. Da sola non avrei mai avuto la costanza e la forza di continuare per tutto questo tempo.

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Obiettivi futuri per il blog.

Anna: Conquistare il mondo! Nell’attesa portare avanti il blog anche negli anni prossimi, dovunque saremo.
Kia: Continuare a portarlo avanti anche una volta che, finita l’Università, non saremo più fisicamente insieme ogni giorno.
Mon: Ehm, ricominciare a scrivere recensioni di libri? No vabbè, scherzi a parte, l’obiettivo è sempre quello: continuare a scrivere e a parlare delle nostre passioni il più possibile, anche quando saremo lontane.

Un ringraziamento a chi ti segue.

Anna: Grazie, grazie, grazie. Voi non lo sapete ma ad ogni mi piace e commento che riceviamo sono sempre lì a saltellare di gioia. Sapere che ci seguite e quello che pubblichiamo vi interessa e piace è per me, come anche per la Kia e la Mon, fonte di grande soddisfazione! Senza di voi non saremmo arrivate fino a qui, quindi voglio fare un grande abbraccio di gruppo con tutti voi e spero continuerete a sostenerci come state facendo!
Kia: Senza voi che ci seguite non ci saremmo neanche noi, e senza le ragazze che ci supportano con le iniziative di gruppo il blog sarebbe molto meno bello. Quindi grazie davvero, perché se non ci foste stati voi probabilmente avremmo già dovuto chiudere la nostra casetta sul web.
Mon: Credo di poter affermare con certezza che l’esperienza di blogger non sarebbe la stessa senza tutti voi che ci seguite. Quando abbiamo iniziato non ci aspettavamo di avere il supporto di persone come voi, che ogni giorno ci aiutate a migliorare e a realizzare idee meravigliose. Tutto questo per dire un semplice grazie. Senza di voi non esisterebbe Ikigai così com’è e sarebbe tutto meno divertente.

Hai mai riletto una tua vecchia recensione?

Anna: Ahhh… ci ho provato una volta ed è stato strano. In genere non mi piace rileggere/rivedere/riascoltare qualcosa che ho fatto io.
Kia: Raramente. Qualche volta se qualcuno mi dice di aver letto un libro che ho recensito la rileggo per vedere cosa avevo scritto su quel libro.
Mon: Sì, molto spesso.

La tua recensione preferita non scritta da te.

Anna: Della Mon mi è piaciuto un sacco la recensione del’episodio di Natale dell’ottava stagione di Doctor Who e la recensione di ‘Con un poco di zucchero’. Della Kia invece ‘Il circo della notte’.
Kia: Per quanto riguarda l’Anna ‘La custode di mia sorella’ o ‘Il colore viola’, perché trovo che quando scrive recensioni di film che trattano temi delicati assuma lei stessa una delicatezza particolare nello scrivere. Per quanto riguarda la Mon scelgo la recensione di ‘La tentazione di Laura’, che magari non è la sua più bella recensione, ma so che ha superato il blocco che aveva per scriverla. Penso che nel momento in cui supererà di nuovo il blocco che ha ormai da qualche mese, quella che scriverà diventerà la mia nuova recensione preferita scritta da lei.
Mon: ‘Padri e figlie’, una delle ultime che ha scritto, per quanto riguarda Anna, perché dopo averla finita ho pensato: “Wow, davvero davvero bella”. Per Kia, scelgo la prima in assoluto, ‘La straniera’ perché ancora me la ricordo con lo sguardo fisso davanti a un file word bianco che non sapeva cosa scrivere. Quella prima recensione è stato un ostacolo bello grosso, ma l’ha superato alla grande.

Avresti mai pensato di metterti a scrivere su un blog?

Anna: Onestamente? Mai, non sono mai stata brava a scrivere parlando delle mie impressioni su qualcosa quindi l’ultima cosa che avrei immaginato di fare è mettermi a scrivere recensioni. Ma si sa, la vita è imprevedibile e devo dire che ogni tanto qualche recensione carina viene pure a me 🙂
Kia: Assolutamente no, e ancora oggi quando fisso un file bianco prima di scrivere una recensione mi chiedo il perché. Però mi piace.
Mon: Sì, ma da sola sapevo che non sarei riuscita a mantenerlo. Avere loro due al mio fianco è stata una manna dal cielo.

Dopo una lunga convivenza hai imparato a conoscere pregi e difetti delle altre, ti sfido a scegliere un pregio e un difetto da condividere con il pubblico.

Anna: Oh miseria. Partiamo dalla più anziana e quindi dalla Kia: un pregio è che è sempre super organizzata, quindi ci ricorda sempre tutti i post delle iniziative a cui partecipiamo e delle rubriche, la sua organizzazione è l’ancora di salvezza alla mia memoria volatile. Difetto: In passato ha bocciato delle mie idee a mia detta geniali ma non è detto che non le approverà in futuro. Pregio della Mon: la creatività e la pazienza nell’occuparsi della grafica della pagina (grazie per il banner con i pinguini). Difetto: a volte è un po’ insicura su quello che scrive ma ci siamo noi ad incoraggiarla!

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Kia: Partiamo dalla Mon: pregio principale credo sia la sua capacità di capirmi e la pazienza che dimostra nei miei confronti quando me ne esco con qualche follia atomica, la faranno santa per questo. è in grado di spostare un pezzo di banner avanti e indietro di qualche millimetro per mezz’ora per farmi felice (per esempio adesso mi ha appena creato l’intestazione del profilo Instagram del blog in maniera piuttosto divina) Difetto direi la predisposizione a scoraggiarsi e rinunciare: se qualcosa non viene come dice succede spesso che se ne esca con un ‘vabbè chissenefrega va bene così’. C’è da dire che qualche giorno dopo riprende tutto in mano e ci riprova.

Per quanto riguarda l’Anna direi che il pregio è l’entusiasmo che dedica ad ogni cosa, anche alla più piccola e poco significativa. Vederla emozionarsi anche per le piccole cose fa bene anche a noi. Il difetto dipende anche quello dal’entusiasmo, vorrebbe fare sempre mille cose, più di quante sia fisicamente possibile. E questa cosa fa a pugni con le mie manie organizzative e con la mia ansia.
Mon: Alur, partiamo da Anna! Un pregio direi l’essere sempre allegra, è incredibile. Difetto..ha fretta, per esempio mentre scrive. Le idee non vengono con la fretta 😉
Kia ha come pregio di essere l’organizzazione fatta a persona. Il nostro blog è così ordinato grazie a lei. Difetto..l’ansia? Io non sono da meno, ma lei ha settato un nuovo record come livello di stress a cui una persona può essere sottoposta. Vi voglio bene

Una fissazione (che in qualche modo c’entra anche col blog) di almeno una delle altre due.

Anna: Allora entrambe hanno la fissa per le virgole (non mi spiego che nessuna delle mie virgole vada bene). La Kia decisamente ama le cose giustificate e poter abusare della parola ‘basicamente’ (per ulteriori dettagli chiedete a lei). La Mon invece non mette gli articoli davanti ai nomi femminili e con gli articoli in generale secondo me ha un rapporto tutto suo. Io invece sono qui a chiedermi perché non possiamo fare 15 domande visto che 14 non è una cifra tonda.

Kia: L’Annina ha una malattia brutta che le impedisce di accettare interviste o elenchi con numeri che lei non considera ‘tondi’. Infatti avrà sicuramente qualcosa da ridire su queste 14 domande. La Mon è fissata nel togliere gli articoli da davanti ai nomi, so che avrebbe perfettamente ragione, ma mi fa un sacco ridere quando si riconosce un post scritto da lei perché nomina qualcuna di noi senza articoli. E poi insulta me perché li metto. 😉
Mon: Mmm Anna ha una mania per quelli che lei definisce “numeri tondi”. Le domande di un’intervista, per esempio, devono essere multipli di 5, altrimenti non vanno bene. Kia ha una fissazione (che condivido pienamente) per i testi giustificati. Se per caso ci si dimentica partono fuochi e fiamme (non dico cosa succede quando legge un post non giustificato su un altro blog/sito).

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Ed eccoci arrivate in fondo, un post un po’ eterno ma ci tenevamo a condividere un pezzetto di noi con tutti voi che ci supportate e ci seguite.
Grazie per essere arrivati fino a qui, speriamo di rivederci tra un anno.