Nuovo libro, nuova recensione: oggi tocca a Tutta colpa di un libro di Shelly King. È ormai passata una settimana da quando l’ho finito ed è quindi giunta l’ora di scriverne qualcosa.
tutta colpa di un libro
Titolo: Tutta colpa di un libro
Titolo originale: The Moment of Everything
Autore: Shelly King
Editore: Garzanti
Disponibile in italiano:
Goodreads

È venerdì pomeriggio e, come ogni giorno, Maggie è andata a rifugiarsi nel suo posto preferito, la libreria Dragonfly di Mountain View, California. Accoccolata nella grande poltrona di liso velluto verde, circondata da pile di vecchi libri usati e con un romanzo d’avventura in grembo, Maggie legge di eccitanti scorribande e amori tempestosi. Fra gli scaffali polverosi riesce quasi a dimenticare di avere perso il lavoro e di avere il conto in banca quasi a secco. E oggi le capiterà fra le mani qualcosa di veramente speciale: una copia logora e ingiallita dell'”Amante di Lady Chatterley”. Non si tratta di un libro qualsiasi, perché i margini delle pagine nascondono la corrispondenza di un uomo e una donna che non si conoscono, Henry e Catherine. Parole d’amore e corteggiamento, frasi piene di gentilezza e passione, fino all’ultimo messaggio, una richiesta di appuntamento… Chi sono i due? Saranno riusciti a trovare il coraggio di guardarsi negli occhi e rivelare la loro identità? Maggie si appassiona alla loro storia e vorrebbe saperne di più. Perché quelle parole piene di emozione lei le ha sempre lette nei libri, ma non immaginava che si potessero dire veramente. 0 almeno, lei non l’ha mai fatto. Ma la vita è pronta a sorprenderla, perché la libreria Dragonfly è in pericolo. All’angolo della strada si è aperta una nuova libreria di catena e i suoi libri intonsi e luccicanti minacciano di cancellare per sempre il segreto fascino delle pagine di un tempo…

 

Come dicevo, è passato un po’ da quando ho finito questo libro e da allora ho continuato a pensare cosa potrei scrivere nella recensione. Non che abbia ben chiare le idee, ma è meglio che mi dia una mossa prima di dimenticarmelo. Sì, avete letto bene, questo sarà uno di quei libri che, seppur molto piacevoli da leggere, finiranno nel mio dimenticatoio personale. E mi dispiace quando succede così con un libro, soprattutto con un libro come questo che aspettavo di leggere da mesi (mi dimenticavo sempre di prenderlo in biblioteca).
C’è anche da dire che quando l’ho aperto, nonostante fosse parecchio che lo avevo in mente, non avevo idea della trama. Ormai lo sapete, ho un debole per le copertine, non riesco proprio a resistere al loro fascino. E questa mi ha presa e non mi ha lasciato scampo.

Ma perché questo povero libriccino carino finirà per essere dimenticato? Non mi ha presa, o meglio, mi ha presa durante la lettura ma senza farmi innamorare. Trovo ci siano spunti interessanti, ma tutto secondo me sarebbe stato da approfondire meglio. I personaggi a parte Maggie, la protagonista, trovo che siano lasciati un po’ a loro stessi nonostante siano fondamentali alla storia. E anche Maggie non l’ho sentita mia, non sono stata in grado né di impersonarmi né, come a volte succede, di odiarla.
Il libro in realtà mi è piaciuto, si tratta di una lettura scorrevole che raccoglie al suo interno due storie d’amore, una nata sui libri e un’altra nata per caso. Racconta la storia di Maggie, una ragazza che se n’è andata di casa per andare a vivere in California, nella Silicon Valley, per trovare il lavoro che ha sempre sognato. Nel momento, però, in cui la sua azienda sposta la sede di lavoro in India, lei perde il lavoro e, non volendo tornare a casa, si avvicina alla Draagonfly, una libreria di libri usati vicino casa sua.
Ed è qui che si svolge la storia, un racconto che ha, secondo me, delle potenzialità, ma non è stato sviluppato appieno.
Maggie scopre un libro, L’amante di Lady Chatterley, sui cui margini è riportata una conversazione – una storia d’amore – tra due persone, Henry e Catherine che però non sembrano essersi mai incontrate di persona. La data riportata sulla copertina, nella stessa calligrafia di uno dei due amanti è però risalente a moltissimo tempo prima e quindi Maggie decide di utilizzare queste brevi lettere romantiche per riportare in luce la Dragonfly. Non poteva ovviamente essere tutto così semplice, ma non vi racconto altro per evitare gli spoiler.
Oltre a questo amore platonico, fatto di lettere a margine di un libro e attese che l’altro – o l’altra – risponda, c’è la storia d’amore di Maggie. Entrambe, però, come vi dicevo, sono convinta che non siano state sviluppate troppo bene.
La storia è piacevole, si fa leggere e apprezzare, ma nulla di più.
Ad un certo punto mi sono resa conto che gli avvenimenti raccontati mi avrebbero fatto fare uno dei miei piantini librosi, se fossi stata davvero presa. E invece ero solo un pochino triste.

Gli ultimi giorni erano passati in modo confuso nel tentativo di recuperare un briciollo di normalità quando non c’era più niente di normale. Nei film questo lasso di tempo viene reso con il montaggio di alcune scene insieme a una canzone sciropposa come colonna sonora, immagini di persone che si rigirano fra le mani oggetti appartenuti ai propri cari che hanno peso. Finisce tutto nel giro di un paio di minuti, un tempo compresso, perché altrimenti tutti uscirebbero dalla sala. Nessuno vuole spendere dei soldi per sperimentare quel genere di dolore.

Vero è che forse anche io mi aspettavo tantissimo, da quando l’ho visto in libreria a quando finalmente mi è venuto in mente di recuperarlo in biblioteca è passato un sacco di tempo in cui mi ero fatta viaggioni mentali.

Detto questo, fossi in voi una possibilità gliela darei, senza pretendere di star leggendo il libro dell’anno ovvio, ma non è assolutamente male.

rating 3

kiafirma

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