Titolo: Origin (Robert Langdon #5)
Autore: Dan Brown
Editore: Mondadori
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Origin è il quinto libro della serie con protagonista Robert Langdon, l’eccentrico professore creato dalla penna di Dan Brown. Ricordo la prima volta che ho preso in mano “Il Codice Da Vinci” perché ne sono rimasta stregata. Era intrigante, pieno di mistero e di informazioni che assorbivo come una spugna. Ho letto qualsiasi libro pubblicato in Italia di Brown e “Il Codice Da Vinci” rimane uno dei miei preferiti, anche se “Inferno”, che ho letto l’anno scorso, è quasi a parimerito.
Vorrei poter dire che “Origin” è alla stessa altezza dei suoi precedenti, ma purtroppo non è così. Nonostante io abbia apprezzato immensamente il libro e la trama, qualcosa non mi ha convinta. In “Origin” Langdon si trova in Spagna, al Guggenheim, dove il suo amico, Edmond Kirsch, sta per rivelare la sua ultima scoperta che, a quanto pare, sconvolgerà il mondo intero. L’autore è riuscito a creare parecchia hype intorno a questa scoperta e il lettore, come il protagonista, non vede l’ora di scoprire di che si tratta. La serata non va assolutamente come previsto e Langdon si ritrova, come al solito, invischiato in qualcosa di troppo grande e complicato. Insieme alla direttrice del museo, Ambra Vidal, dovrà effetturare una corsa contro il tempo (e parecchi nemici) per rivelare la scoperta di Kirsch.
Nonostante la premesse, ho trovato “Origin” molto meno dinamico rispetto ai precedenti libri di Brown. Ho amato il fatto che la storia sia principalmente ambientata a Barcellona, città che ho visitato e quindi ho riconosciuto nelle descrizioni dell’autore. Lo stesso mi era successo con tutti gli altri libri, con la differenze che in tutti gli altri non conoscevo le città. Ovviamente tutte le varie scene descritte mi hanno fatto venire ancora più voglia di viaggiare.
Come detto in precedenza, “Origin” risulta poco dinamico e i personaggi non soddisfano. Sono piatti, senza grandi emozioni o distinzioni fra loro. Langdon è un uomo estremamente intelligente che a volte sembra faccia finta di essere ignorante per permettere all’autore di spiegare un passaggio. Sarebbe stato più gradito che invece di elencare le cose al lettore venissero dimostrate con le azioni.
Considerando le premesse mi aspettavo qualcosina in più, ma ho divorato il libro e Brown rimane uno degli autori che leggo sempre volentieri. Ho apprezzato molto il personaggio di Winston, che mi ha ricordato molto Aidan di “Illuminae” sia per comportamento che per ragionamenti che fa. Winston fa paura a tratti e ti fa ragionare sul futuro che ci aspetta nei prossimi anni.
Mi aspettavo un finale diverso, ma quello che ho letto mi ha lasciata soddisfatta, con una sensazione di dolce/amaro addosso. È un finale giusto e che fa pensare quindi non posso che accettarlo così com’è.
“Origin” è un libro che non convince appieno, ma allo stesso tempo è piacevole da leggere e non lascia mai annoiati (almeno per quanto mi riguarda). Fatemi sapere se lo avete letto o lo leggerete che sono sempre curiosa di conoscere la vostra opinione.