Book Blitz: Under A Million Stars by Rita Branches

under a million stars

Buondì! Nuovo Book Blitz e ormai l’avrete capito, io sono perdutamente innamorata della cover. Insomma, è spettacolare. Trovo assurdo che dai noi non riescano a fare cover così, ma siano sempre tutte mielose e zuccherate o con la solita ragazza bellissima in primo piano in copertina. Coomunque, se scorrete in giù troverete un estratto e un giveaway per vincere 15$ di gift card Amazon!

Good morning everyone! We’re back to host another Book Blitz and as usual I’ve fallen completely in love with the cover. Come on, it’s gorgeous. I read the synopsis and I thinks this is going to be a wonderful read. After the excerpt you’ll find a giveaway to win a 15$ Amazon gift card.

under a million stars
Title: Under a Million Stars
Author: Rita Branches
Publication date: August 8th 2016
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Can a beating heart bleed from the shattered pieces?

Her heart cracked when her best friend walked away; it completely shattered when she lost her family in a tragic accident.

Now orphaned at seventeen, Charlotte Peterson is forced to live with her former best friend, Jacob Parker. Charlie, a talented pianist, desperately wants their loving friendship back, but something is holding Jake back. The more she spirals into the darkness of depression, the more she needs him.

Jacob vowed to stay away from her—no matter how much he still loved her. Armed with secrets that would have destroyed both of their families, he chose to end their friendship and walk away, which nearly killed him. As he watches the girl he once knew begin to fade away, however, he realizes that their relationship is more important than the truth he’s hiding.

Now it’s up to Jacob to put the pieces of Charlie’s broken heart back together—even if it means revealing the secrets he so desperately wants to protect her from.

Will Jacob find a way to bring back the carefree, talented girl he once knew, or is it too late for both of them?

 

excerpt

Charlie

The next day, Jacob told me he would have dinner with Noah. I was so mad that I stormed out of the house, too, and headed to the lake house.
The door hinges creaked when I pushed it open, and it echoed through the empty house.
I sat on one of the mattresses and pulled an old, dirty blanket over my legs. The house was a mess, and I realized I should have started planning what I was going to do with it. Maybe I would hire someone to fix the walls, ceiling, roof, electricity, and who knew what else. Maybe the easiest option would be to demolish it completely and rebuild from scratch. I couldn’t do that, though—I couldn’t destroy this house with the memories I had concealed between these walls.
I hugged my legs with my chin resting on my knees, closed my eyes, and let my mind drift to a time when I didn’t have to fear Jacob and his coldness.
***
“My mom asked me yesterday if we had been here again.” I had said, sitting on the floor and hugging my legs.
“What did you tell her?” Jacob had sat next to me, and I’d let my head fall on his shoulder.
“No, of course not. I didn’t want to get in trouble again. Last week with our run away was enough.” I’d giggled, remembering our backpacks full of snacks so we could spend the night camping in the woods. We had been found a little after midnight, and had been forbidden to play outside for a week.
“I’m sorry—it was my idea. I can’t wait for the time we’re old enough to live on our own.” He’d grabbed my hand and set it on his leg.
“Yeah, only seven more years. The day I turn eighteen, right?” I’d asked, holding my breath.
“Sure. I’m going to find a job and start saving money to buy this house.”
“I’ll have to work, too, if we want to buy this place. My parents already told me it was expensive.” I had looked up to see Jacob’s eyes, which were set on the wall in front of us.
“Don’t worry, I’ll take care of you, Charms.” He’d kissed my forehead, while I closed my eyes. I then remembered something that Kylie had told me. It had kind of been a secret, but Jacob was… well, Jacob. I hadn’t needed a diary—I’d had him.
“Do you want to know something?” My smile and gleaming eyes had told him it was something good, so his face had lit up, while he nodded. “You can’t tell anyone, not even Kylie—especially not Kylie, since she asked me to keep it a secret.” He’d nodded again; it was an assurance I hadn’t need to ask for. “She and John kissed today, during recess.” Jacob’s eyes had widened and he’d stepped in front of me, opening his mouth like a fish.
“Really? I thought they didn’t get along? Well, I so wish I could tease John.” He’d sat next to me again, and we had fallen silent for a while. I’d then felt him tensing beside me, and I turned to him, arching my eyebrows.
“I-I was thinking.” He’d swallowed and avoided my gaze. “We never kissed anyone, right?” I’d tilted my head to ask if he was being serious. If I had kissed anyone, he would have known. “What if we kissed? Just-just to know what the fuss is all about.” He asked.

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ABOUT THE AUTHOR
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Rita Branches is an independent YA (young adult) author who enjoys spending every free moment (when she’s not reading) writing emotional stories.

Thanks to XPresso Book Tours for giving us the opportunity to promote this book.

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Recensione: Lezioni di seduzione di Chiara Venturelli

Ho una confessione da fare.
Avevo già scritto questa recensione e mi piaceva anche parecchio, ma non so perché non ho salvato o chissà cosa è andato storto, ma si è cancellata. Nel giro di due secondi, puff recensione. Non mi era mai capitato, ma che fosse successo proprio con questa recensione mi ha fatto talmente arrabbiare che non sono più riuscita a mettermi al pc tranquilla a riscriverla, un po’ per la rabbia e un po’ per la consapevolezza che non verrà mai come l’avevo scritta la prima volta.
In ogni caso, adesso eccola qui. Buona lettura!

lezioni di seduzione
Titolo: Lezioni di seduzione
Autore: Chiara Venturelli
Editore: Centauria
Disponibile in italiano:
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Iscriversi al corso di teatro è stato un errore. Ma vedersi assegnare il ruolo di Catherine, la protagonista, è una vera catastrofe per Elizabeth. Soprattutto perché la «star» maschile è Jack: bello, brillante, popolare. Tutto il contrario di lei, insomma, e come se non bastasse un vero stronzo. Tra i due volano subito le scintille, e la commedia romantica Lezioni di seduzione sembra un disastro annunciato.
Quando ci si mette di mezzo la magia del palcoscenico, però, chi può dire cosa succederà? Pian piano, mentre la dolce e maliziosa Catherine conquista il suo William, le cose tra Elizabeth e Jack cominciano a cambiare, la finzione e la realtà si intrecciano. Complici una visita in famiglia a dir poco pericolosa, un’amica determinata, un ex fidanzato insistente e almeno due scomodi triangoli sentimentali, i colpi di scena sul palco e fuori si susseguono in un crescendo di equivoci. Che porteranno l’eroe e l’eroina a interrogarsi sui propri veri sentimenti, fino alla sera di una prima all’insegna dell’«improvvisazione»…
Un romanzo dolce, trascinante e divertente che mette in scena, è il caso di dirlo, le domande più profonde di ogni relazione: chi siamo quando ci innamoriamo, e di chi ci innamoriamo veramente? Forse anche la passione è un palcoscenico, e gli uomini e le donne soltanto attori? E, soprattutto, cosa sarebbe un grande amore senza qualche colpo di scena?

Il 26 maggio 2016 sono corsa all’interno della Mondadori in centro a Milano e sono uscita stringendo tra le braccia un libro che aspettavo da tempo. Sono una delle tante ragazze che aveva letto e amato l’omonima fanfiction scritta da fallsofarc e quando ho saputo che Chiara avrebbe pubblicato Lezioni, beh, ho saltellato di gioia e sono corsa a prenotare il libro.

Una volta tra le mie mani, vi lascio solo immaginare cosa è accaduto. In poche ore ho divorato la storia e poi sono rimasta un po’ a pensare a ciò che avevo letto. Pensavo, prima di iniziare il libro, che leggerlo sarebbe stato come aprire EFP e prendere in mano la fanfiction, ma quanto mi sbagliavo. Leggere il libro è stato come avere un dejavu perché i personaggi e la trama generale li conoscevo, ma allo stesso tempo è stato come leggere una storia completamente nuova perché Chiara ha riscritto tutto, ogni singola riga, modificando leggermente eventi, cambiando alcuni comportamenti e inserendo nuove scene e personaggi. Tutto è maturato, cresciuto, sicuramente insieme all’autrice che dai tempi di Lezioni su EFP è cresciuta e ha avuto esperienze che sicuramente l’hanno cambiata.

Voglio provare a non parlare delle differenze che ci sono trale due versioni, perché sono qui per parlarvi del libro, quindi ce la metterò tutta anche se ho trovato la mancanza di alcune scene un peccato e la presenza di una scena superflua, ma ne ho parlato con l’autrice che mi ha spiegato le motivazioni dietro a tali scelte e ho quindi compreso e accettato la cosa.

Jack si avvicinò e il suo sguardo tagliente mi lasciò senza fiato. «Ti fa comodo credere che io non sia mai me stesso, così puoi avere sempre la scusa pronta.»
«Che cavolo stai dicendo?» Stavo tremando per la quantità di emozioni che non riuscivo più a contenere. Sgomento, incredulità, rabbia… desiderio. Quando lui mi era così vicino, perdevo sempre la capacità di ragionare lucidamente.
Scosse la testa, esasperato. «Tu con chi credi di avere avuto a che fare in questi ultimi giorni? Con William?»
«Non lo so!» urlai.
«Questo sono io, dannazione!» alzò la voce a sua volta.

Liz è una studentessa modello, una di quelle ragazze che vengono definite “della porta accanto”. È una ragazza timida, una di quelle che un po si nasconde sempre per non farsi notare, ma se viene messa alla prova tira fuori gli artigli, come una tigre..o una miciotta.
La cosa che la mette in crisi più di tutto, nel libro, è il ruolo da protagonista che il professore pazzo di teatro le ha assegnato. Liz deve interpretare Catherine, una nobildonna che dopo aver incontrato il bel William, acconsente a prendere da quest’ultimo lezioni di seduzione appunto. Già il ruolo mette ansia a Liz, che non si sente assolutamente in grado di rendere giustizia al personaggio, ma a peggiorare le cose ecco che il ruolo di William viene assegnato a Jack, il bello e dannato di turno.
Ho apprezzato particolarmente come Liz affronti ogni cosa che Jack, il professore o anche sua madre le mettano in mezzo alla strada per ostacolarle il cammino. Mi piace che sia testarda e che sia determinata, ma allo stesso tempo che sia vulnerabile, che soffra anche per piccole cose, perché la rende un personaggio umano e a cui è facile relazionarsi.

Jack è un ragazzo incredibile. È bello, bravo e soprattutto sa di esserlo, il che lo rende sempre sicuro di sè e pronto a tutto per ottenere ciò che vuole. Chiara, però, è riuscita in qualcosa che a poche autrici riesce ultimamente: è riuscita a non rendere Jack perfetto. Il ragazzo ha i suoi difetti e le sue debolezze che, a mio parere, lo rendono molto apprezzabile e un personaggio di cui innamorarsi facilmente. Certo, quando uno è un dispensatore così abile, è difficile non cadere ai suoi piedi.

«Miciotta? Sul serio? Perché non orsacchiotta o pasticcino?»
«Perché quando vuoi hai davvero gli artigli.»

È stato bello veder interagire i due perché anche se la storia in sè non è particolarmente innovativa (sfido qualunque autore a scrivere un romanzo romance senza cadere almeno in un clichè), ma Chiara rende tutto reale e credibile, facendo in modo che il libro sia, di fatto, qualcosa di speciale e assolutamente non banale.

Ho amato il personaggio di Rick, che odiavo nella precedente versione, quindi grazie Chiara per averlo reso amabile e ho apprezzato anche il nuovo personaggio introdotto, Daniel. Una bella scelta narrativa che ha reso tutto molto più “avventuroso”. Ci sono moltissimi altri personaggi, anche se appena accennati, che vale la pena di scoprire, come la mamma di Liz, o il fratello di Jack, quindi posso solo consigliarvi caldamente questo libro, perché se nella marea di libri romance che ci sono in libreria ora volete qualcosa che risalti nella sua semplicità e credibilità, allora Lezioni di seduzione è il libro che cercate. Se non avete trovato un buon motivo per leggere questo libro, cerco di darvene ancora uno: andate a scoprire perché i cactus sono importanti. Andiamo, a chi non piacciono i cactus?!

rating 4.5

mon firma

Teaser Tuesday #73

Buongiorno! Mentre voi leggete questo post io sono felicemente in ferie, finalmente. Sto girando un pezzettino di Europa in moto 🙂 Il teaser che vi ho preparato tra un bagaglio e l’altro è lunghetto ma è un passaggio che mi ha fatto sorridere. È tratto dal libro che sto leggendo adesso ovvero Una lunga estate crudele, il quarto libro della serie dell’Allieva di Alessia Gazzola. A propostito di questo tenetevi pronti perché abbiamo in serbo una sorpresina. Voi li avete letti?
teaser tuesday

Mentre sono nella mia stanza in Istituto, intenta a finire una relazione di autopsia insieme a Lara – che oggi è particolarmente pedante sulle tonalità di colori con cui descrivere ecchimosi e ipostasi, nemmeno fosse un’allieva d’arte con i suoi rosso carminio e verde fango – ricevo una chiamata dalla Wally.
«Che succede?» chiede la mia collega, al termine della telefonata.
«Qualcosa di terribile. Sono convocata dal Supremo e dalla Wally.»
«Coraggio. Non può essere peggio di quella volta che…» inizia a dire, ma io la interrompo, stanca di essere sempre lo zimbello di qualcuno che ha qualche episodio ignominioso da rivangare sul mio conto. «Torno subito!»
Percorro il corridoio in un lampo, bussando timidamente alla stanza del Supremo.
Tra gli altri, uno dei grandi problemi dell’aver amato tanto profondamente suo figlio, l’Innominabile, è che adesso ho serie, invincibili difficoltà anche solo a guardarlo in viso. Sta per andare in pensione, il che è una grande perdita in senso assoluto, ma per me in minima parte è anche un sollievo.
Il Supremo è seduto alla scrivania. Al suo cospetto, la Wally e una ragazzina.
«Dottoressa Allevi, buongiorno.» Se non altro il direttore, il Supremo Paul Malcomess, è sempre gentile. La Wally, specularmente, ha sul volto una specie di ghigno ferale. «Le presento la signorina Erica Lastella.»
La ragazzina ha l’aria composta, un’espressione molto matura e un fisichino secco e minuto. Mi porge la mano tutta compita e io la stringo mormorando un «Piacere» colmo di curiosità inespressa.
La Wally si lancia in una presentazione da orticaria. «Erica ha appena inoltrato domanda di internato. È una studentessa molto motivata ed è tra le migliori del suo anno. Ma del resto, dati i genitori…» Apprendo così che l’ottima Erica è la figlia della migliore amica della Wally, sua collega ai tempi dell’università e attualmente primario in carica del reparto di Endocrinologia.
«Dimentichi che è appena tornata da una fellowship a Berlino» soggiunge il Supremo, sempre felice di poter inserire termini anglofoni nelle sue frasi. «Inoltre Erica ha appena vinto una borsa di studio per un progetto di ricerca a Baltimora.»
Bene, la odio già.
Aggiungono altri brevi, stomachevoli dettagli prima che la magica Erica sia congedata o, meglio, momentaneamente parcheggiata nell’anticamera della stanza del Supremo.
A questo punto si pongono due quesiti.
Uno: che ci fa qui un elemento del genere?
Due: perché hanno chiamato proprio me a contemplarne la grandezza?
«Dottoressa Allevi, abbiamo pensato…» esordisce il Supremo, ma la Wally lo interrompe e lo corregge freddamente.
«Hai pensato.»
«Be’, sì, ho pensato e ho deciso, finché posso ancora farlo, di affidarle Erica.»
«A me?» trasecolo.
«Ho avuto esattamente la stessa reazione» commenta serafica la Wally.
«La ragione è chiara» interviene il Supremo. «La Lastella è una prima della classe. Non ha bisogno di una guida che sappia tutto.» Questa spiegazione ha qualcosa di vagamente offensivo nei miei confronti, ma sono proprio curiosa di sentire dove andrà a parare. «In tal senso abbinarla a Lara sarebbe stato un errore. Non ho dubbi che Erica Lastella apprenderà in breve tempo tutto lo scibile sulla disciplina. C’è bisogno però di qualcuno che le faccia vedere qualcosa di… diverso. Qualcosa che non può trovare sui libri. Ed ecco perché ho scelto lei, dottoressa. Per farle vedere la passione.»
Ah, be’, posta così è una bella cosa. Forse. Credo.
La Wally esprime tutto il suo ribrezzo con un’espressione perplessa.
«Direttore, preparazione e passione dovrebbero andare di pari passo» commenta con l’aria di chi parla di qualcun altro, ma è evidente che lei considera se stessa la somma vivente di entrambi i requisiti.
«Ci accontentiamo di quel che abbiamo» ribatte il Supremo, facendo spallucce.
«Su, dottoressa, vada a dedicarsi al suo nuovo giocattolo» dice quindi la Wally, che incassa suo malgrado la decisione del Capo.

You know I’m here waiting for you – UNA LUNGA ESTATE CRUDELE (L’allieva #4) di Alessia Gazzola

divisore dx

una lunga estate crudeleAlice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto.
Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda… proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato l’Innominabile dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell’istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore.
E infine, Alice resiste, o ci prova, all’istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa.
Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell’estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo.
Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un’indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all’apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili.
Alice lo sa: nessun segreto è per sempre. E chi non impara a tenere a bada i propri segreti finisce col lasciarsene dominare… fino al più tragico e crudele dei finali.

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Recensione: Tutti i difetti che amo di te di Anna Premoli

Buongiorno. Ebbene sì, ogni tanto torno anche io con una recensione. Bei tempi ad inizio anno quando per ogni libro che finivo riuscivo a scrivere una recensione. Se vi avanza qualche ora, e qualche decimo di vista, se volete regalarmeli tra un mesetto faccio gli anni, così eh, tanto per dire.
Ok, la smetto. Oggi vi parlo di un libretto di cui vi ho lasciato il teaser settimana scorsa: Tutti i difetti che amo di te di Anna Premoli.

tutti i difetti che amo di te
Titolo: Tutti i difetti che amo di te
Autore: Anna Premoli
Editore: Newton Compton
Disponibile in italiano:
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Mettere i bastoni tra le ruote alla propria famiglia è una vera arte per Ethan Phelps, perfezionata con cura nel corso degli anni. Quando suo padre muore, senza lasciare alcun testamento, il ragazzo eredita le quote della sua multinazionale. Ma è evidente a tutti che Ethan non ha il pallino per gli affari.Passa le serate tra bar e locali offrendo da bere a chiunque e pagando conti salatissimi, riarreda il suo lussuoso loft senza badare a spese e spreca il tempo in compagnia di individui inutili. Quando però, un bel giorno, fa irruzione completamente ubriaco in una riunione di azionisti, i familiari si convincono che è il momento di prendere drastici provvedimenti, primo fra tutti, nominare un amministratore che tuteli il suo patrimonio. Dopo diversi tentativi falliti viene nominata un’affascinante avvocato specializzato in brevetti aziendali, Sara Di Giovanni. Sara ha il grande vantaggio di essere determinata e di non lasciarsi imbambolare dai modi di Ethan. Tra loro è da subito scontro aperto: lui non vuole ridimensionare il suo stile di vita e lei non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da un presuntuoso rampollo. E così, poco alla volta, la tensione arriva alle stelle. Anche se il loro rapporto, a suon di dispetti, è destinato a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante…

 

Cheddire? Bellino da matti, come tutti i suoi libri. Dico davvero, devo ancora trovarne uno che non mi piaccia. Il mio preferito credo che rimanga L’amore non è mai una cosa semplice – recensione qui -, ma nessuno mi ha delusa.

E Tutti i i difetti che amo di te non è da meno. Era da tempo sul Kobo, non è infatti una nuova uscita, che aspettava uno di quei momenti in cui ho bisogno di staccare la testa completamente e di leggere solo e unicamente per rilassarmi. Quale momento migliore del rientro dall’ufficio nel bel mezzo di un autobus puzzolente e stipato di gente? E in quel momento, che era precisamente un venerdì sera, è finito il mio weekend. Qualsiasi istante libero l’ho passato con il nasino incollato al Kobo per finirlo. Perchè i libri della Premoli sono così, ti prendono e non ti lasciano. Per quanto siano pieni di clichè e non contengano nulla che ti faccia pensare ‘Ommmioddio questo proprio non me lo aspettavo’, riescono a farsi amare. Tutti i difetti che amo di te è esattamente questo. Un romanzo rosa in tutto e per tutto, completo di qualsiasi cosa associamo al genere. La ragazza normalissima che si trova per caso e per lavoro a contatto col figaccione ricco di turno e, ovviamente, si innamora. Ma davvero quando apriamo un romanzo rosa cerchiamo altro? Io no.
Quindi, non lamentiamoci. La storia scorre benissimo ed è in grado di tenere il lettore incollato alle pagine, fa ridere e anche scendere qualche lacrimuccia.

Sara è una ragazza come tante, forse un pelo più intelligente della media, autoironica e divertente. Single e disordinata. Con una sorella che è tutto un programma e un pacchetto di patatine sempre in dispensa.

Ethan è un caso perso. O almeno così sembra. Proviene da una famiglia sfacciatamente ricca e non riesce a dare un senso alla sua vita. La soluzione? L’alcol, una vita all’insegna dello sballo e delle spese folli.

“Le riassumo i punti salienti, avvocato Di Giovanni”, le stava spiegando il giudice poco dopo. “Il signor Phelps avrà diritto a spendere autonomamente trentamila dollari al mese, inclusi i bonifici, gli assegni e le carte. Spetterà a voi due decidere come ripartire la somma. Mi raccomando, non più di trentamila al mese!”
Sara per poco non cadde dalla sedia, sentendo quella cifra. “Trentamila al mese?”, osò ripetere incredula.
“Visto come mi trattano?”, ebbe la presunzione di aggiungere il fenomeno da baraccone alla sua destra. “Con quella cifra non riesco nemmeno a coprire le spese vive…”.

Come si incontrano? Ethan ha in mano delle azioni dell’azienda di famiglia, e la paura è che faccia danni. Ha già fatto scappare 3 amministratori di sostegno. Sara, ora, ha l’ingrato compito di fargli spendere SOLO trentamila dollari al mese. Ovviamente ci scappa qualche sentimento di troppo, complice soprattutto la vicinanza forzata. Il rapporto tra i due è esilarante. Cresciuti in ambienti e con abitudini ed educazioni completamente diverse sembrano viaggiare su due binari paralleli. Sara non perde occasione per prendere in giro Ethan che si rende conto di aver a che fare con una persona diversa da chi frequenta di solito. E decide che, se vuole tenerle testa, deve darsi una mossa.

“Dove diavolo sono finite le donne che accettano al volo la proposta di uno dall’aspetto discreto e dal portafoglio non così sgonfio?”
“Estinte”, fu categorica Sara. “Insieme ai dinosauri”.
“Devo essermi perso l’ultimo meteorite, allora”, borbottò Ethan.

La Premoli, anche in questo caso, è in grado di conquistarci con la leggerezza e la dolcezza delle sue storie, con i suoi personaggi ben sfaccettati e reali. In particolare, arrivati a fine libro, ci sembra di conoscere Ethan di persona da sempre. La sua trasformazione è resa benissimo, un po’ veloce forse, ma si sa, l’amore fa miracoli. Apprezzo molto il fatto che non ci siano molti personaggi. In un romanzo così breve trovo che si sarebbero persi un po’ tutti. Quella di limitarsi ai due protagonisti e pochissime altre figure necessarie trovo che sia una scelta azzeccata.

Quindi, per farla breve, libro fortemente consigliato per passare qualche ora di leggerezza accompagnata da sorrisi.

rating 3.5
kiafirma