libri

Recensione: Un brivido nelle ossa di Jane Seville

Giravo dietro a questo libro da un po’ dopo averlo trovato nella lista dei libri letti di un’amica appassionata di MM Romance. Negli anni ho scoperto di avere un piccolo problema con certi generi: mi appassiono ad una storia e dopo averla terminata tutti gli altri libri dello stesso genere mi sembrano troppo simili. Mi è capitato con Harry Potter che mi ha rovinato un sacco di altre saghe di magia solo perché sono profondamente innamorata di quel mondo e per un po’ ho pensato che stesse succedendo lo stesso con gli MM dopo aver letto la serie Cut & Run. Ma non è successo perché questo libro mi è piaciuto quindi la smetto di blaterare e iniziamo con la recensione.

zero at the bone cover
Titolo: Un brivido nelle ossa
Titolo originale: Zero at the bone
Autore: Jane Seville
Editore: Dreamspinner Press
Disponibile in italiano:
Goodreads

Dopo aver assistito a un delitto di mafia, il chirurgo Jack Francisco viene messo in custodia protettiva per tenerlo al sicuro fino al giorno in cui testimonierà.
Un killer, conosciuto solo come D, viene ricattato e obbligato a uccidere Jack, ma quando lo trova, la sua seppur stanca coscienza non gli permette di uccidere un uomo innocente.
I due trovano un improbabile alleato l’uno nell’altro, e ben presto si vedono costretti a dover scappare dai nemici che li attendono nell’ombra. Obbligati a collaborare per sopravvivere, sviluppano un legame che si tramuta in una passione inaspettata. Jack vede l’anima ferita dietro la freddezza distaccata di D, e D trova in Jack la persona che può aiutarlo a tornare l’uomo che era una volta.
Mentre il giorno del processo si avvicina, Jack e D non solo si ritrovano a lottare per le loro vite… ma anche per il loro futuro. Un futuro insieme.

Zero at the Bone è un libro abbastanza lungo, ma ben articolato. Ha due POV, quindi è facile entrare nella mente di entrambi i protagonisti per capirli meglio. Ho letto il libro in inglese e ho trovato difficoltà, a volte, a stare dietro al POV di D. Non perché usasse parole troppo complicate, ma proprio perché lo hanno creato con un chiamiamolo accento che gli fa mangiare le parole o le fa pronunciare in maniera un po’ diversa, quindi non lo consiglio in lingua per chi è alle prime armi con l’inglese.

“Real fuckin’ close. Too fuckin’ close. Ta think I almos’ put a bullet between them eyes, and took that life that now I’d die ta save, and I never woulda known what he was in the world, and who he was or could be, and I woulda never even known what I was missin’, nor known how right it could feel just ta lay my fingers alongside his.”

Fatta questa piccola parentesi sulla lingua e leggendo la citazione potete capire meglio, posso parlarvi un po’ di Jack e D. Tralasciando il fatto che ogni volta che leggevo la lettera che fa da nome a uno dei due protagonisti pensavo a D. di Trentatré (libro incredibile di Mirya, se non lo avete letto fatelo immediatamente), entrambi i personaggi mi sono piaciuti molto.

Jack è quasi troppo perfetto. È un dottore, è sempre calmo anche sotto pressione e in situazioni tutt’altro che comuni e si impegna in ogni modo per fare la cosa giusta. Ha assistito ad un omicidio e per la sua testimonianza ora è la sua vita in pericolo, ma lui non si fa spaventare e pur di rendere giustizia alla donna che ha visto morire davanti ai suoi occhi fa davvero di tutto. Lo stavo quasi per giudicare troppo perfetto per essere reale, ma l’autrice è davvero brava ad equilibrare e ci vengono comunque mostrati alcuni “difetti” di Jack in modo da renderlo umano e quindi un personaggio piuttosto credibile.
D è un uomo particolare. Ha un passato difficile che lo ha reso quello che è, ma sotto sotto si può vedere l’uomo che è davvero. È sarcastico, ma sa essere estremamente dolce. È incredibile quanto sia sveglia e quanto si metta subito nell’ordine delle idee di dover proteggere un’altra persona oltre a sè stesso. È molto chiuso e anche parecchio burbero, ma è chiaro fin da subito che è disposto a qualunque cosa per le persone a cui tiene, che sono davvero davvero poche. Amo questi personaggi tutti da scoprire, sepolti sotto strati di diffidenza e spaventati a morte di fidarsi di qualcuno ed essere traditi.

“Yeah, it’s just that… well, most of the time in names, D is followed by some more letters. Like –onald, or –avid.”

Il libro è piacevole e scorre abbastanza veloce, ma devo ammettere che in alcuni punti avrei potuto saltare qualche pagina. Certe situazioni potevano forse essere stringate un pochino, ma alla fine non mi lamento. A livello di trama non mi aspettavo di certo il colpo di scena finale, quindi bonus per avermi sorpresa e il tutto è stato spiegato abbastanza bene quindi non mi vedete qui a morire per avere il seguito. Dico seguito perché stando a GoodReads questo è il primo volume di una seria, ma per quanto mi riguarda uno si pò anche fermare dopo aver letto questo. Ho visto che ci sono delle novelle pubblicate che probabilmente leggerò, ma non ho visto segni del secondo volume quindi forse ho male interpretato io. Se sapete qualcosa ditemi pure.

Visto che penso sarà l’ultima recensione prima del nuovo anno, vi auguro un bel Capodanno e tante lettura per il 2017 🙂

rating 4
mon firma

Teaser Tuesday #93

Buongiorno! Ultimo Teaser di questo 2016. Vi lascio un passaggio tratto dalle prime pagine di I love shopping di Sophie Kinsella. Non ho mai letto nulla di suo e stamattina ho deciso di buttarmi su qualcosa di leggero mentre facevo colazione. Vi farò sapere. Voi l’avete letto?
teaser tuesday

C’è una cosa che devo assolutamente comperare prima di andare alla conferenza stampa, ed è il “Financial Times”. É in assoluto il miglior accessorio che una ragazza possa sfoggiare. I suoi principali vantaggi sono:

1) Ha un bel colore;

2) costa solo 85 penny;

3) se entri in una stanza con una copia del “FT” piegato sotto il braccio, la gente ti prende sul serio. Con il “FT” sotto il braccio puoi parlare degli argomenti più frivoli del mondo e, invece di considerarti un’oca, la gente pensa che sei una molto intelligente che ha anche interessi più vasti.

Al colloquio per “Far fortuna risparmiando” mi sono presentata con una copia del “Financial Times” e dell’“Investor’s Chronicle” e non mi hanno fatto neppure una domanda di economia. Se ben ricordo abbiamo passato tutto il tempo a chiacchierare di case per le vacanze ed a sparlare degli altri direttori.

Così mi fermo a un’edicola, acquisto una copia del “FT” e me la metto sotto il braccio, ammirando la mia immagine riflessa in una vetrina.

Niente male, penso. Indosso la gonna nera di French Connection e una T-shirt bianca semplicissima di Knickerbox con sopra un golfino di angora che ho preso da Marks and Spencer ma che potrebbe anche passare per Agnes B. Più le nuove scarpe a punta squadrata di Hobbs. E, cosa principale anche se nessuno può vederlo , so che sotto porto il meraviglioso coordinato nuovo di mutandine e reggiseno con le roselline gialle ricamate. É il pezzo migliore che ho addosso. Quasi quasi vorrei che mi investissero, così che tutti potessero vederlo.

Cap 2 – I LOVE SHOPPING di Sophie Kinsella

divisore dx

i love shopping coverBecky è una giornalista carina e determinata, con una irrefrenabile passione: lo shopping. Irrefrenabile al punto da diventare una mania, che la spinge a comprare tutto: abiti, casalinghi, dolciumi, un paio di scarpe al posto di un litro di latte. In un susseguirsi di situazioni paradossali ma per nulla improbabili, “I love shopping” propone sorta di vademecum delle piccole manie del nostro tempo.

kiafirma

2017 Book Challenge!!

Ciaooo!
Esattamente un anno fa pubblicavamo il regolamento della prima Book Challenge firmata Ikigai. Le partecipanti sono alle prese con l’ultimo libro, quindi aspetto che sia davvero finita per dirvi le mie sensazioni riguardo questa esperienza.

Nel frattempo, oggi siamo qui a presentarvi l’iniziativa che abbiamo pensato per il 2017, una Challenge tutta nuova, per leggere e stare insieme in questo nuovo anno!

Siete curiosi di saperne di più? Per prima cosa il banner. Eh già, la Mon si è messa all’opera ed ha tirato fuori una delle sue chicche. Io sono innamorata di questo banner. Voi che ne pensate??

2017-color-challenge-banner
Amore, signori. Puro amore <3

Cooomunque, veniamo a noi. Per quest’anno abbiamo pensato a qualcosa di più semplice in termini di impegni e scadenze. Ci siamo rese conto che iniziando a lavorare e considerando i cambiamenti nella vita di entrambe, per noi è diventato un po’ più complicato essere precise con le scadenze del blog, a volte la vita ha la precedenza. Idem – immagino – per voi che partecipate. Inoltre da metà anno in poi c’è stato, almeno secondo me, un po’ di calo dell’interesse. Lo voglio attribuire alla ripetivitità (uhm, c’è qualcosa che non va. Avete capito il concetto). Per questo abbiamo deciso di semplificarla, mantenendo comunque il senso di una challenge, ovvero di qualcosa che non è scontato riuscire a fare.

divisore dx

Regolamento

  • Il filo conduttore saranno i colori. Parliamo tanto del fatto che le copertine ci attraggono da morire: diamo loro l’importanza che meritano.
  • L’anno sarà diviso in 4 round, quindi ciascuno della durata di 3 mesi.
  • Ogni round avrà un colore come obiettivo:
    • Gennaio – Febbraio – Marzo -> Bianco, Nero e Grigio
    • Aprile – Maggio – Giugno -> Rosso, Rosa
    • Luglio – Agosto – Settembre -> Blu e Azzurro
    • Ottobre – Novembre – Dicembre -> Verde
  • In ogni round di tre mesi, per la 2017 Book Challenge, la richiesta è quella di leggere libri la cui copertina abbia come colore predominante il tema del mese.
  • Nello specifico, per ogni round avrete a disposizione un massimo di 20 punti così suddivisi:
    • 2 libri in italiano scelti da noi del valore di 2 punti l’uno (max 4 punti)
    • 1 libro in inglese scelto da noi del valore di 4 punti (max 4 punti)
    • 12 libri in italiano scelti da voi del valore di 1 punto l’uno (max 12 punti)

    Ovvio che se ne leggete meno non muore nessuno.

  • Ad inizio del mese di apertura di ogni round troverete sul blog un post con il recap del round precedente (tranne per il primo) e l’elenco dei libri scelti da noi. Ai partecipanti, visto che siamo buone, manderemo anche una mail di riepilogo.
  • Per raccogliere i punti, abbandoniamo il metodo mail di quest’anno. Raga siamo impazzite! Nel post dove troverete l’elenco ad inizio round, troverete anche un form Google da compilare a fine round con i titoli dei libri letti. È molto semplice anche per chi non sa di cosa sto parlando, ve lo assicuro. E almeno noi non diamo di matto. Resta comunque che se avete dubbi siamo sempre contattabili via mail o su Facebook 🙂

Mi sembra di aver detto tutto, per quanto riguarda il regolamento.

divisore dx

Cosa si vince?

Allora allora.
Alla fine di ogni round verrà premiato il vincitore di quel round, una sorpresina, qualcosa di piccino piccino, giusto per complimentarci 🙂

A fine anno, invece, si determinerà il vincitore per somma dei punteggi dei 4 round.
Primo premio: un cartaceo!
Secondo premio: un classico cartaceo e un segnalibro
Terzo premio: un buono Amazon da 5 euro

divisore dx

Come ci si iscrive?

  • Seguite via mail il nostro blog. Occhio che vi arriva una mail di conferma da accettare, noi non vi vediamo in lista finché non avrete fatto entrambi i passaggi 🙂
  • Commentate lasciando un nome con cui vi identificheremo durante la 2017 Book Challenge e una mail a cui essere contattati
  • Ci farebbe un sacco piacere se, nel caso aveste un blog, metteste nella vostra barra laterale o da qualche parte il banner dell’iniziativa. Vi lascio il codice qui
  • Come sopra, ci fa piacere se condividete l’iniziativa sui social 🙂
  • Non è obbligatorio, ma se ci seguite sulla nostra pagina Facebook si riesce a interagire un po’ di più.

Ovviamente potete iscrivrervi in ritardo e/o in corso d’opera, ma le iscrizioni ufficiali chiudono il 31 dicembre!

Se avete dubbi o perplessità, contattateci sulla pagina FB o via mail a [email protected].
Altrimenti, sotto con le iscrizioni <3 <3 kiafirma

Teaser Tuesday #92

Buongiorno!
Oggi vi posto un pezzettino di un libro che ho iniziato ieri e che sto letteralmente divorando. Mi ricorda un po’ Notti in bianco, baci a colazione. Lo sto leggendo altrettanto piacevolmente e mi sta piacendo davvero molto. Queste storie di vita vera raccontate in maniera semplice, senza fronzoli sono meravigliose.

teaser tuesday

Iniziai a pedinarlo. Ero stramaledettamente affascinato dal mio fratello speciale e tentavo di capire in cosa consistesse davvero la faccenda. Appena mia madre lo abbandonava un secondo sul passeggino o in qualche altro aggeggio predisposto per contenerlo, appena lei si voltava per fare qualcosa, riordinare un cassetto o chessò io, calavo su di lui come un satellite spia di Guerre Stellari.
– Posso farti una domanda? – chiesi a mamma un pomeriggio che fuori stava nevicando. Lei era nel bagno blu – il bagno dei grandi, il bagno proibito ai figli, quello dove papà si sbarbava e lei si metteva le creme – io ero sdraiato sul letto, la mano a sostenere la guancia, a osservare Gio come al solito.
– Certo.
– Ma perché lo avete fatto cosí?
– Cosí come?
– Cinese.
– È che ce l’hanno offerto sudamericano o orientale, e oggi, sai, vanno di moda le lanterne rosse, i motivi floreali, il sushi –. Mamma si affacciò dal bagno. – Lo preferivi messicano?
Mi lasciai crollare sul cuscino, sbuffando.
– E poi, scusa, – continuò lei, – non hai condotto quella ricerca sul perché Gio era speciale? Ti ricordi? Le domande che hai rivolto a me e a papà… cos’avevo mangiato il giorno prima, se ero andata a passeggiare con la mamma di Antonio… Allora?
– Allora cosa?
– Non hai scoperto nulla?
– Poco, – dissi.
Mamma uscí dal bagno e aprí la cassapanca per prendere gli asciugamani. – Giacomo… – disse, con quella voce dolce e profonda al tempo stesso che mette su quando c’è della verità vera in quello che sta per dire, – nella vita ci sono cose che si possono governare, altre che bisogna prendere come vengono. È talmente piú grande di noi, la vita. È complessa, ed è misteriosa… – Mentre lo diceva aveva gli occhi che luccicavano: lei ha sempre questi occhi pieni di stelle quando parla della vita, anche oggi. – L’unica cosa che si può sempre scegliere è amare, – disse. – Amare senza condizioni.

Centottanta pupazzi – MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI di Giacomo Mazzariol

divisore dx

mio fratello rincorre i dinosauri cover

Mi chiamo Giacomo Mazzariol, ho diciotto anni. Vivo in una cittadina del Veneto con i miei genitori, le mie sorelle Chiara e Alice e mio fratello Giovanni. Io sono il secondogenito, Giovanni è il più piccolo; ci togliamo sei anni. Ci sono alcune cose che dovete sapere, di Giovanni. Lui è uno che, se va a prendere il gelato e gli chiedono: “Cono o coppetta?”, risponde: “Cono!”, e se io gli faccio notare che poi il cono non lo mangia dice: “Be’, neanche la coppetta la mangio!” Giovanni è uno che paga, prende il resto e lo butta via con lo scontrino. È uno che ruba il cappello a un barbone e scappa. Che ama i dinosauri e il rosso. Che va al cinema con una compagna di classe, torna a casa e annuncia che si è sposato. Che balla in mezzo alla piazza, da solo, al suono della musica di un artista di strada, e uno dopo l’altro i passanti cominciano a imitarlo: Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Per lui il tempo è sempre venti minuti, mai più di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle, e se è inverno e non ne trova, porta loro foglie secche. Giovanni sa essere estenuante, logorante. Giovanni ha dodici anni e un sorriso più grande dei suoi occhiali. È molto meno bravo di me in matematica, però è più simpatico. Giovanni ha un cromosoma in più.

mon firma