lo strano viaggio di un oggetto smarrito

Recensione a 4 mani: Lo strano viaggio di un oggetto smarrito di Salvatore Basile

Buongiorno lettori!
Per il libro di cui vi parliamo oggi, abbiamo deciso di replicare l’esperienza della recensione-intervista a quattro mani. Ci siamo accorte che per alcuni libri ci viene più semplice e, avendolo letto entrambe, riusciamo in questo modo a raccontarvi entrambi i nostri pareri. Il libro di oggi è Lo strano viaggio di un oggetto smarrito di Salvatore Basile, letto in occasione del gruppo di lettura organizzato da Scheggia tra le pagine e Libera tra i libri.

lo strano viaggio di un oggetto smarrito cover
Titolo: Lo strano viaggio di un oggetto smarrito
Autore: Salvatore Basile
Editore: Garzanti
Disponibile in italiano:
Goodreads

Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un po’ ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario, lo ripone nella valigia, ma promette di restituirlo. Poi, sale sul treno in partenza sulla banchina.
Sono passati vent’anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l’unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell’unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano.
Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l’ha lasciato lì. Per lui.
E c’è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.
Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. È la storia di una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai. Salvatore Basile ci regala una favola piena di magia, emozione e speranza. Un caso editoriale che ha subito conquistato il cuore di tutte le case editrici del mondo, che se lo sono conteso acerrimamente alla fiera di Francoforte. Una voce indimenticabile, che disegna un sorriso sul nostro cuore.

 

Cosa ti è piaciuto?

Mon

La storia in generale, nonostante fosse semplice, mi ha intrigata. Michele e la sua ricerca per la madre mi hanno incuriosita e mi hanno spinta a continuare anche quando la lettura si faceva un po’ più lenta.

Kia

È una bella storia, un racconto che mescola un po’ di avventura, con una storia d’amore e un amore famigliare molto intenso anche se visto da punti di vista differenti da quelli più comuni. Michele e Elena, Michele e i ricordi dei suoi genitori, Michele e la famiglia della sorella. È una lettura che nonostante un ultima parte un po’ lenta e un paio di passaggi assurdi invoglia ad andare avanti fino alla fine. Menzione d’onore a Luce – non vi dico chi è per non spoilerare – ma ho adorato il suo personaggio.

Cosa non ti è piaciuto?

Mon

Non ho apprezzato particolarmente Elena come personaggio. Troppo chiacchierona, troppo esuberante, troppo impegnativa da gestire. Lei e Michele sono una coppia particolare, che non ho apprezzato del tutto, ma in generale capisco perché potrebbero funzionare insieme. Ho trovato che il libro fosse un po’ improbabile in alcuni punti, ma alcuni passaggi un po’ forzati hanno sicuramente aiutato la trama.

Kia

Michele mi ha un po’ fatto cadere le braccia. Troppo spaurito, troppo ‘allergico’ al mondo. Alcune parti un po’ assurde ma che nel finale tutto sommto assumono un senso. Penso che la cosa che meno ho apprezzato sia stata la lentezza dell’ultima parte.

Preferisci Elena o Michele? Perché?

Mon

Michele. Elena l’ho retta davvero poco durante la lettura, mentre Michele, con le sue insicurezze e la sua paura di mostrarsi al mondo mi è piaciuto molto. Mi è piaciuta la tenacia, il coraggio con cui ha affrontato questo grosso cambiamento nella sua vita e mi è piaciuta l’evoluzione che ha avuto come personaggio.

Kia

Direi Elena. Nonostante le sue esagerazioni e il suo essere quasi troppo espansiva mi è piaciuta. Michele è troppo chiuso, troppo – come dicevo prima – allergico al mondo, alle relazioni, a qualsiasi cosa sia estraneo al suo mondo. Elena invece dal nulla decide di mettere tutta sè stessa a disposizione di Michele, lo aiuta a ritrovare sua madre, ma soprattutto lo aiuta a ritrovare sè stesso.

Lo consiglieresti? Perché?

Mon

Sì, lo consiglierei, anche se come dicevo prima a volte è forzato. È un libro semplice, di cui si intuiscono molti passaggi importanti, ma riesce comunque a coinvolgere e a far venire voglia di continuare a leggere per capire dove andrà a finire Michele e come andrà avanti la sua storia.

Kia

Lo consiglierei assolutamente. Non è un racconto che riserva colpi di scena o la storia d’amore del secolo. Ma è una lettura piacevole, che emoziona, che ci porta a fare il tifo per i protagonisti nonostante non sia facile impersonarsi nelle loro vite.

Voto finale

Mon

Kia

Letture del mese – Agosto 2017

mon firma

Titolo: The Love Interest
Autore: Cale Dietrich
Genere: Contemporary, Romance
Pagine: 377
 
Goodreads
 
Titolo: One of us is lying
Autore: Karen M. McManus
Genere: Contemporary, Mistery
Pagine: 370
 
Goodreads
 
Titolo: La strada verso Cripple Valley
Autore: Cristina Bruni
Genere: Contemporary, Romance
Pagine: 194
 
Recensione
Goodreads
 
Titolo: Alex, Approximately
Autore: Jenn Bennett
Genere: Contemporary, Romance
Pagine: 388
 
Recensione
Goodreads
 
Titolo: Twice Upon a Time (Unfinished Fairytales #2)
Autore: Aya Ling
Genere: Fantasy, Romance
Pagine: 319
 
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Titolo: Lo strano viaggio di un oggetto smarrito
Autore: Salvatore Basile
Genere: Contemporary, Romance
Pagine: 250
 
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lo strano viaggio di un oggetto smarrito cover
Titolo: Shatter me (Shatter me #1)
Autore: Tahereh Mafi
Genere: Distopia
Pagine: 338
 
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divisore dx

 

kiafirma

paper princess cover
Titolo: Paper Princess (The Royal #1)
Autore: Erin Watt
Genere: Romance, New adult
Pagine: 297
 
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Titolo: Quello che i tuoi occhi nascondono (5 sensi #1)
Autore: Serena Nobile
Genere: Romance
Pagine: 234
 
Recensione
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quello che i tuoi occhi nascondono cover
nerve cover
Titolo: Nerve
Autore: Jeanne Ryan
Genere: Young Adult, Romance (Distopico)
Pagine: 256
 
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Titolo: Lo strano viaggio di un oggetto smarrito
Autore: Salvatore Basile
Genere: Contemporary, Romance
Pagine: 250
 
Goodreads
 
lo strano viaggio di un oggetto smarrito cover

Teaser Tuesday #127

Buongiorno e buon martedì. Come tutte le settimane siamo qui col nostro Teaser Tuesday, l’appuntamento in cui vi lasciamo uno stralci di un libro in lettura per incuriosirvi e magari farlo entrare nelle vostre TBR. Questa settimana tocca a Lo strano viaggio di un oggetto smarrito di Salvatore Basile, che sto (stiamo) leggendo insieme ad altre ragazze in occasione del gruppo di lettura organizzato da Scheggia tra le pagine e Libera tra i libri.
teaser tuesday

Nella luce del giorno, i primi viaggiatori si avviavano verso il treno che da lì a poco sarebbe partito. Erano quasi tutti pendolari che si recavano al lavoro, qualche sparuto turista occasionale, una scolaresca in gita con le maestre. Michele vide il macchinista salire sulla locomotiva, mentre il controllore, con aria svogliata, invitava i passeggeri a prendere posto sul treno. Alle 7.15 in punto, come ogni mattina, l’interregionale iniziò a snodarsi lungo le rotaie, poi, dopo il rettilineo iniziale, affrontò la prima curva fischiando contro il vento e si infilò nell’orizzonte delle montagne lontane, dal quale sarebbe riapparso verso sera.
Durante l’intera giornata, Michele assaporò una solitudine nuova. Sbrigò il suo lavoro al terminale informatico, controllò il corretto funzionamento della biglietteria automatica, fece un breve giro del mondo leggendo le notizie di cronaca sul vecchio computer dell’ufficio, respirò l’aria umida della sala d’attesa che, dopo il ridimensionamento del traffico ferroviario in transito a Miniera di Mare, era diventata del tutto inutile. Il tempo trascorse lento, lineare, vuoto. Fino al tramonto.
Immerso in questo vuoto programmato, Michele riprese fiducia. Sentì il ricordo delle emozioni della sera precedente sbiadirsi insieme ai contorni dei pioppi che circondavano la stazione e che, a mano a mano che la luce del sole compiva il suo arco nel cielo, allungavano la loro ombra sul selciato e sull’ennesimo pomeriggio di solitudine.
Il treno tornò. Giunse a destinazione in perfetto orario, insieme al buio. Michele vide la scolaresca allontanarsi frettolosa verso l’uscita della stazione insieme alle maestre, i pendolari guardarsi intorno con la solita aria da arrivo, il macchinista e il controllore tornare alle rispettive case dopo averlo salutato appena.
Poi, finalmente, salì a bordo. Cercò nell’aria l’odore di ferro e similpelle e quell’odore gli corse incontro, invadendo le sue narici, come un amico ritrovato.
Mentre procedeva verso la testa del treno, cominciò a raccogliere qua e là carte appallottolate e rifiuti di vario genere. Ma era distratto, avanzava lungo i vagoni più velocemente del solito e il motivo gli era chiaro, anche se cercava di negarlo perfino a sé stesso: aveva fretta di arrivare alla terza carrozza, al posto 24. Cercò di non fare caso al battito del suo cuore che accelerava a mano a mano che si avvicinava alla meta, poi, appena raggiunse il vagone e ne varcò la soglia, avvertì un profumo particolare che si insinuava tra gli odori del treno. Era il profumo della pelle di Elena. Michele si fermò. Il profumo era diventato quasi palpabile. Teso, incredulo, riprese ad avanzare e a quel punto intravide un’ombra, proprio in corrispondenza del posto 24. Sentì un brivido, quando scorse i contorni di una persona seduta di spalle. Trattenne il fiato. Avanzò ancora.
Poi la vide.

Cap 2 – LO STRANO VIAGGIO DI UN OGGETTO SMARRITO di Salvatore Basile

divisore dx

lo strano viaggio di un oggetto smarrito cover
Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un po’ ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario, lo ripone nella valigia, ma promette di restituirlo. Poi, sale sul treno in partenza sulla banchina.
Sono passati vent’anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l’unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell’unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano.
Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l’ha lasciato lì. Per lui.
E c’è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.
Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. È la storia di una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai. Salvatore Basile ci regala una favola piena di magia, emozione e speranza. Un caso editoriale che ha subito conquistato il cuore di tutte le case editrici del mondo, che se lo sono conteso acerrimamente alla fiera di Francoforte. Una voce indimenticabile, che disegna un sorriso sul nostro cuore.