Libri

Recensione: Fish & Chips di Abigail Roux e Madeleine Urban

Ogni volta che mi metto davanti al computer per scrivere una delle recensioni di questa serie, mi stupisco di quanto mi manchino questi personaggi. Ho finito la serie da qualche settimana, eppure mi ritrovo spesso a prendere in mano il Kindle e scorrere le pagine per rileggere un qualche momento che mi ha emozionata. Ci sono personaggi che ti accompagnano per tutta la vita, altri che vengono dimenticati subito, altri ancora che ti fanno compagnia finché ne hai bisogno. Ty e Zane saranno difficili da dimenticare.

fish & chips
Titolo: Fish & Chips
Titolo italiano: Bulli e Pupe
Autore: Abigail Roux e Madeleine Urban
Editore: Dreamspinner Press
Disponibile in italiano:
Goodreads

Special Agents Ty Grady and Zane Garrett are back on the job, settled into a personal and professional relationship built on fierce protectiveness and blistering passion. Now they’re assigned to impersonate two members of an international smuggling ring-an out-and-proud married couple-on a Christmas cruise in the Caribbean. As their boss says, surely they’d rather kiss each other than be shot at, and he has no idea how right he is. Portraying the wealthy criminals requires a particular change in attitude from Ty and Zane while dealing with the frustrating waiting game of their assignment. As it begins to affect how they treat each other in private, Ty and Zane realize there’s more to being partners than watching each other’s backs, and when the case takes an unexpected turn and threatens Ty’s life, Ty and Zane will have to navigate seas of white lies and stormy secrets, including some of their own.

In questo libro Ty e Zane ricevono il primo incarico come partner dopo quello che li ha fatti conoscere. Devono prendere il posto di Del e Corbin Porter, una coppia gay che si pensa traffichi in antichità e altri affari non esattamente legali. I due dovevano imbarcarsi su una crociera nei Caraibi e trattare con altre persone. L’FBI, sfruttando il fatto che gli acquirenti non conoscono di persona Del e Corbin, li arrestano e mandano Ty e Zane al loro posto per indagare.
Questo viaggio, permette ai due protagonisti di lavorare e approfondire il loro rapporto contemporaneamente perché, per la prima volta, possono stare insieme sotto gli occhi di tutti, senza essere giudicati. Negli ultimi due libri era imperativo che nessuno venisse a sapere della loro relazione perché avrebbe messo in pericolo il loro lavoro ma, sulla nave, possono permettersi effusioni e dimostrazioni di affetto in quanto parte della copertura.

Percepiamo il sollievo di Ty nel poter fissare il proprio partner senza farsi problemi o quello di Zane di poter prendere per mano il compagno senza che nessuno li giudichi. Si vede che stanno interpretando una parte riguardo a certe cose, ma nei piccoli gesti emerge la loro voglia di stare insieme senza preoccuparsi degli altri.
Ty è quello a cui viene chiesto di cambiare di più per questo lavoro, ma in camera da letto, quando è da solo con Zane, ritroviamo il caro, vecchio Ty, con le sue battutine e il modo di fare da vero maschio alpha.

“That’s my gun,” Ty said in an offended voice. “They hid my gun in the sex toys? That’s not right, man.”

Fuori dalla camera, però, tinto di biondo platino e obbligato ad usare un accento inglese (tra l’altro molto sexy), Ty deve comportarsi in maniera opposta al suo carattere normale: sottomesso al marito, tranquillo, sempre in secondo piano. È strano vederlo in queste vesti, abituati ad un uomo sicuro di sè, autoritario e mai sottomesso, ma è anche piuttosto divertente. Ty è un bravissimo attore e ad un certo punto, anche Zane, che lo conosce molto bene, fa fatica a distinguere i momenti in cui sta recitando da quelli in cui è di nuovo sè stesso.
Il ruolo di Zane è sicuramente meno complesso, ma l’agente si ritrova ad apprezzare alcune cose che il suo ruolo gli impone. Si scopre possessivo e geloso del suo compagno, desideroso di tenerlo sempre al suo fianco.

“You are mine,” he asserted in that sharpened, confident-sounding drawl. “I know it; you know it. And so will anyone else who looks at you.”

Ammetto che il libro mi è piaciuto particolarmente per l’interazione tra i due, piuttosto che per il caso. Ero concentrata su Ty e Zane e su come la loro relazione stesse evolvendo, invece di preoccuparmi di chi volesse ucciderli e perché. Le parti che interpretano permettono a Ty e Zane di essere più sinceri e spontanei, portando ad una maggiore fiducia tra i due. Crescono sia come coppia che come partner, confrontandosi e iniziando a mostrare qualcosa in più di sè stessi.

Iniziamo a vedere le conseguenze dei problemi di alcolismo di Zane che commette un paio di errori piuttosto gravi durante la storia, ma, per fortuna, Ty sa perfettamente come rimetterlo in riga e come aiutarlo. Ci sono momenti di tensione quando appaiono persone pronte a tutto pur di uccidere Ty-Del e i due non sanno più di chi fidarsi. Scopriamo nuove cose sui due agenti, per esempio che Ty sa ballare il tango e Zane è praticamente imbattibile a pocker.
Vediamo anche Ty, che si è sempre dimostrato parecchio dominante nel suo rapportarsi con Zane, accettare definitivamente il fatto che, con il compagno giusto, gli piace anche essere dominato.

Ty smiled and turned his head to fully look at Zane. It was rare to catch Zane in this mood and Ty wanted nothing more right then than to head back to the luxury stateroom, lock the door, and get on his knees.

Mi aspettavo, forse, che in questo libro Zane cominciasse a capire di amare Ty ma, per quanto i suoi sentimenti stiano tendendo in quella direzione, ancora non è arrivato il momento. È Ty, invece, ad ammettere definitivamente i suoi sentimenti per il compagno, regalandoci finalmente quel “Ti amo” che stavamo aspettando dal secondo libro.

È uno dei miei libri preferiti in questa serie, perché ha tutti gli ingredienti giusti: un caso interessante, dinamiche di coppia incredibili, scene estremamente hot e scene dolcissime. C’è uno sviluppo evidente della relazione tra Ty e Zane e iniziano ad esserci le basi solide di una relazione a lungo termine.

rating 5
mon firma

Teaser Tuesday #10

Ciao! Oggi ho deciso di ‘rompere le regole’ e prendere il teaser da un libro letto circa una settimana fa. Prima o poi riuscirò a farvi avere anche una recensione, ma per intanto provo a invogliarvi a leggere questo libro con uno spezzone, estratto rigorosamente a caso. Per intanto, vi dico solo che, nonostante la pelle d’oca, questo libro è tra i migliori che abbia letto ultimamente. Che aspettate?

teaser tuesday

Non era solo la mamma. L’uomo che caricava l’orologio era malato. La madre di Janina era malata. Se solo avessi potuto trovare delle medicine. Detestavo l’idea di chiedere qualcosa
a loro. L’NKVD aveva ucciso il papà. Li odiavo per questo. Non potevo permettere che facessero la stessa cosa alla mamma. Vidi Kretzskij vicino alle caserme dell’NKVD. Era in piedi accanto a Ivanov. Aspettai. Volevo parlare con Kretzskij da solo. Passò il tempo. Dovevo andare a lavorare per avere la mia razione. Avanzai a fatica nella neve verso di loro.
«Guarda, c’è una porcellina», mi schernì Ivanov.
«Mia madre è malata», dissi.
«Davvero?» fece lui fingendosi preoccupato. «Penso di sapere che cosa la farebbe sentire meglio.»
Lo guardai.
«Falle prendere molto sole, frutta fresca e un sacco di verdure.» Rise della sua battuta squallida.
«Ci serve un dottore. Ci servono medicine», dissi rabbrividendo.
«Cos’altro vi serve? Un bagno? Una scuola? Be’, vi conviene cominciare a costruirli. Davai!»
Guardai Kretzskij. «Per favore, mi aiuti. Abbiamo bisogno di un dottore. Abbiamo bisogno di medicine. Mia madre è malata.»
«Non ci sono dottori» disse Kretzskij.

Capitolo 79 – AVEVANO SPENTO ANCHE LA LUNA di Ruta Sepetys

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avevano spento anche la lunaLina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell’università, è sulla lista nera, insieme a molti altri scrittori, professori, dottori e alle loro famiglie. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all’arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno.

kia firma

Recensione: Sticks & Stones di Abigail Roux e Madeleine Urban

Lo ammetto, sto scrivendo la recensione del secondo libro della serie, ma li ho già letti tutti e nove, oltre ai tre spin-off. Cut & Run è una serie incredibile, che non sono riuscita a posare finché non ho raggiunto la parola “Fine” nel nono libro.
sticks & stones
Titolo: Sticks & Stones (Cut & Run #2)
Titolo italiano :Forza e Coraggio
Autore: Abigail Roux e Madeleine Urban
Editore: Dreamspinner Press
Disponibile in italiano:
Goodreads

Six months after nearly losing their lives to a serial killer in New York City, FBI Special Agents Ty Grady and Zane Garrett are suffering through something almost as frightening: the monotony of desk duty. When they’re ordered to take a vacation for the good of everyone’s sanity, Ty bites the bullet and takes Zane home with him to West Virginia, hoping the peace and quiet of the mountains will give them the chance to explore the explosive attraction they’ve so far been unable to reconcile with their professional partnership. Ty and Zane, along with Ty’s father and brother, head up into the Appalachian mountains for a nice, relaxing hike deep into the woods… where no one will hear them scream. They find themselves facing danger from all directions: unpredictable weather, the unrelenting mountains, wild animals, fellow hikers with nothing to lose, and the most terrifying challenge of all. Each other.

 

Quando ho chiuso il primo libro, il mio primo pensiero è stato prendere il secondo ed iniziarlo. Ty e Zane mi avevano conquistata e avevo bisogno di sapere come sarebbe andata avanti la storia. I due uomini si stanno piano piano riprendendo dallo scontro con il killer a Washington e, per aiutarli, viene data loro qualche settimana di vacanza per riprendersi. Nessuno dei due, però, è bravo a stare con le mani in mano e iniziano a non poterne più di stare a casa. Ty decide di tornare a casa e chiede al partner di accompagnarlo.
La famiglia di Ty abita in West Virginia che, a giudicare dalla foto che ho trovato su internet, è tutta montagne e boschi e non potrebbe quindi essere più diversa dal Texas, dove è cresciuto Zane.
Scopriamo che Ty ha un fratello, Deacon, che fa lo psichiatra e che, a parte il fratello, nessuno sa che Ty è gay. Mi è piaciuto molto scoprire finalmente qualcosa della famiglia di Ty, visto che fino a quel momento non si era mai detto niente.
Earl, il padre di Ty, non è un uomo facile con cui relazionarsi e, devo ammetterlo, in questo libro l’ho odiato parecchio. È autoritario, severo e ha educato i figli con fare militare, tanto che ad ogni domanda rispondono “Sì, signore” e non metterno mai in dubbio nessuna decisione del padre. Mi ha stupito vedere Ty quasi sottomesso dalla figura paterna e soprattutto capire che ogni cosa che Ty fa, è per fare in modo che il padre sia fiero di lui. Non è un comportamento tipico dell’uomo che abbiamo conosciuto nel primo libro e anche Zane se ne è accorto.
Mara Grady è la mamma che tutti vorrebbero: affettuosa, sempre pronta a sfamare un esercito e con una parola buona per tutti. Accoglie Zane come un figlio, pretende abbracci anche da lui e gli ricorda cosa vuol dire trovarsi bene in famiglia ed avere una madre che ti apprezza e ti ama.

Ty’s knee occasionally brushed against his under the table as they ate, but the conversation died down as the food was passed around. It was an odd, remarkable feeling, to be eating breakfast with Ty and his family and feel not only welcome, but like he might belong there.

Mi è piaciuto tantissimo Deauce, che sa del fratello e capisce immediatamente che tra lui e Zane c’è qualcosa. È attento ai dettagli e durante l’intero libro aiuterà Zane a capire e superare ciò che lo turba e gli impedisce di dormire la notte. Riuscirà anche a far ragionare Ty sui suoi sentimenti e iniziamo a vedere l’uomo aprirsi a quei sentimenti e forse sperare davvero in un lieto fine con Zane.

Il mio personaggio preferito però, almeno in questo libro, rimane Nonno Grady. Giuro, quell’uomo è un portento. Dorme con una pala che non lascia mai, usata per colpire eventuali nemici e, anche se non sembra, è uno dei più svegli della famiglia.
La cosa che mi è piaciuta molto di questo secondo libro, è stato che la storia non è iniziata con un caso da risolvere e i due protagonisti inviati ad indagare. Questa serie non è un insieme di casi in cui ci sono due uomini che hanno una relazione, ma è la storia della vita di due uomini, che vivono giorno per giorno e svolgono il loro lavoro che, per caso, è particolarmente eccitante. Ammetto che, se alla fine del primo libro avessero deciso di ritirarsi dall’FBI e iniziare a vendere orchidee sul mercato nero come aveva proposto Ty, io avrei letto comunque tutti i 9 libri, contenta di poter leggere di loro.
Ovviamente, siccome parliamo di Ty e Zane, le cose non potevano sicuramente andare bene fino alla fine. Partiti per una gita in montagna di un paio di giorni, si ritrovano in mezzo a parecchi guai. Scoprono che ci sono degli uomini in cerca di un tesoro sulla montagna, pronti a uccidere persone pur di non farsi scoprire. Da bravi agenti, Ty e Zane non si tirano indietro, anche se il motivo principale per cui hanno dato la caccia a tali uomini invece di chiamare rinforzi, è stato Earl che ha dato del codardo al figlio. La mia reazione è stata più o meno quella di Zane: sangue che ribolle nelle vene e una voglia matta di saltargli al collo. Si può dire tutto a Ty, tranne che sia un codardo. La situazione degenera in fretta, ma alla fine tutto si sistema per il meglio e Earl inizia a vedere il figlio sotto una luce diversa, capendo di averlo valutato male.
Ty e Zane condividono momenti bellissimi, pieni di passione e a volte anche di romanticismo, perché, soprattutto Ty, si rende conto di essere ormai innamorato e, ogni tanto, fa fatica a trattenere commenti dolci.

Ty sbatté le palpebre e fece per dire la prima cosa che gli veniva in mente. Ti amo. Richiuse di colpo la bocca e lo fissò, senza poter né voler rispondere.

Libro meraviglioso, che mi ha immersa ancora di più nell’atmosfera della serie, facendomi desiderare il terzo libro immediatamente. Ringrazio ancora le ragazze che mi hanno fatto conoscere Ty e Zane, mi avete fatto un regalo bellissimo!

rating 4.5
mon firma

#BookTag – 25 domande sui libri

Eccoci qui! Causa impegni vari ce la siamo prese molto comoda nel rispondere alle domande, ma finalmente ce l’abbiamo fatta. Essendo in due, l’articolo verrà un po’ lungo, ma abbiamo provato ad essere sintetiche.

25 domande sui libri

Prima di tutto un grazie particolare a Chiara di Diario di pensieri sparsi che ci ha nominate per partecipare a questo tag creato, qui su WordPress, da Racconti dal passato.

Considerando che moltissime persone hanno già risposto, abbiamo deciso di non nominare nessuno, invitando però chiunque passi di qui e ne abbia voglia a rispondere alle domande.

Non mi dilungo oltre e vi lascio alle domande (abbiamo risposto solo io e Mon, perchè Anna ha detto che in tema di domande librose ha già dato rispondendo a quelle del Liebster Award).

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1) Come scegli i libri da leggere?

Kia: Nei giri in libreria mi faccio attrarre dalle copertine, altrimenti consigli delle amiche o libri che trovo navigando su Goodreads o internet in generale (blog..)
Mon: Tramite GoodReads, consigli di amiche o gli innumerevoli giri in libreria.

2) Dove compri i libri: in libreria o online?

Kia: Principalmente online, se però devo prendere un cartaceo preferisco la libreria.
Mon: Negli ultimi anni ho letto quasi solo libri digitali, quindi direi online, anche perché i costi dei cartacei rendono l’acquisto in libreria proibitivo.

3) Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?

Kia: Ho una scorta. Sia mai che in un momento in cui posso leggere non abbia qualche libro a disposizione.
Mon: Ho una scorta che non finisce più. Tendo a comprare troppi libri convinta di leggerli a breve e poi, inevitabilmente, rimangono in fondo al Kindle perché nel frattempo ne ho comprati altri mille.

4) Di solito quando leggi?

Kia: Comincio mentre faccio colazione, poi mentre vado a prendere il bus (schiantandomi contro le persone) e poi in quasi ogni momento libero. La sera, prima di dormire, sento la necessità di leggere almeno qualche pagina per staccare la testa.
Mon:  Sul treno, di sera, sul divano, per strada, in coda al supermercato, di mattina, mentre cucino o mi lavo i denti. Diciamo appena posso.

5) Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?

Kia: Generalmente no. Ho però dei periodi in cui ho un rifiuto verso i libri troppo grossi.
Mon: No, non direi.

6) Genere preferito?

Kia: Anche questo dipende dal periodo, ma principalmente leggo Romance in qualsiasi salsa, qualche distopico e thriller e, ogni tanto, mi piace leggere dei romanzi basati su fatti storici reali o direttamente non-fiction. In sostanza, basta che siano parole messe in fila con criterio.

Mon: Fantasy, distopico e romantico.

7) Hai un autore preferito?

Kia:  In realtà no. Me ne piacciono molti. Quando trovo un autore che mi piace molto, però, tendo a fare delle consistenti maratone.
Mon: Ho un paio di autori che amo, come la Rowling o Jeffery Deaver, ma è difficile definirne uno “preferito”.

8) Quando è iniziata la tua passione per la lettura?

Kia: Da molto piccola, quando mamma mi leggeva i librini, soprattutto prima di andare a dormire. Appena imparato a leggere, comunque, sono stata avvicinata alla lettura e non ho mai smesso. Negli ultimi due anni sono diventata un caso clinico.
Mon: Non ricordo esattamente, perché nei ricordi che ho, ci sono sempre stati libri. I miei genitori non mi hanno mai letto nulla, se non forse i librottini quando ero proprio molto molto piccola, ma ascoltavo le cassette della Disney seguendo la storia sul libricino, quindi direi verso i 3-4 anni.

9) Presti i libri?

Kia: A malincuore, ma li prestavo, pur di far leggere un bel libro, questo ed altro. Ora, con gli e-book è impossibile.
Mon: Una volta sì, anche se mi piangeva il cuore ogni volta. Avevo l’ansia che tornassero rovinati o qualche pagina piegata. Ora che leggo quasi solo in digitale, prestare libri non è più un’opzione.

10) Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?

Kia: Spesso ne ho più di uno in lettura, di generi diversi e ultimamente, se riesco, uno è in lingua originale.
Mon: Se i generi sono diversi riesco a leggerne anche più di uno per volta. Quando ho iniziato a leggere in inglese tendevo ad avere un libro in entrambe le lingue in lettura, per poter cambiare, mentre adesso capita solo se un libro non mi prende e decido di iniziarne un altro.

11) I tuoi amici/famigliari leggono?

Kia: Mia mamma e la mia sorellina piccola leggono quanto o più di me. Ho amici che leggono molto (amiche, soprattutto) e altri che mi guardano come fossi un alieno quando nomino la lettura.
Mon: Amici gran pochi, familiari si. Le amiche che leggono le ho trovate nell’ultimo anno tramite Internet ed è bellissimo poter condivedere una passione del genere. I miei genitori leggono, anche se molto meno di me, mentre mia sorella divora parecchi libri.

12) Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?

Kia: Dipende da moltissimi fattori: pagine, genere, tempo e disposizione mentale mia del momento. Almeno un libro a settimana, però, lo devo leggere.
Mon: Dipende dal libro, da quanto mi prende, dal genere, da come è scritto e da varie altre cose. In italiano sono molto più veloce, ma ormai ho una buona velocità di lettura anche in inglese.

13) Quando vedi una persona che legge (ad esempio sui mezzi pubblici) ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?

Kia: Sempre e comunque, sono curiosa come una scimmia.
Mon: Ovviamente, anche se l’essera mezza cieca rende la cosa piuttosto complessa.

14) Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto quale sarebbe?

Kia: Domanda difficilissima, credo che salverei ‘L’Ultimo Elfo’ di Silvana De Mari, il libro che mi ha definitivamente fatto amare la lettura, che mia ha fatto ridere e piangere.
Mon: Indecisa tra uno dei libri di Harry Potter, che mi hanno accompagnata per anni e Orgoglio e Pregiudizio in lingua originale, il mio libro preferito.

15) Perché ti piace leggere?

Kia: È una delle pochissime cose che mi permette di staccarmi totalmente dal mondo esterno, di svuotare la testa e ritrovare il buonumore. Mi piace scoprire cose nuove o immergermi in mondi inventati, innamorarmi di un personaggio e odiarne un altro, emozionandomi insieme a queste personcine di carta che mi fanno compagnia ogni volta che voglio.
Mon: Questa è sempre una delle domande che mi creano più problemi, perché mi sembra sempre di dire cose prevedibili, scontate. La lettura è un viaggio, come la vita. Incontri personaggi diversi, che puoi amare o odiare, che ti fanno innamorare e ti portano con loro a vivere avventure incredibili. I libri ti portano in mondi nuovi, ti portano nel futuro e nel passato, ti insegnano a crescere, pagina dopo pagina. I personaggi commettono errori e ti mostrano le conseguenze, dandoti il senso di giusto e sbagliato. Leggere aiuta a sognare, aumenta la fantasia, fa staccare completamente la mente da ogni problema, perché mentre leggi ci siete solo tu e un intero universo tra le tue mani, stampato su un foglio.

16) Leggi libri in prestito (da amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?

Kia: La Me-pre-Kobo era sempre in biblioteca, ora che sono passata al digitale sfrutto molto meno questa risorsa. Resta comunque che se ci entro per cercare un libro per l’Università o per studiare, la probabilità che ne esca a mani vuote è molto bassa.
Mon: In prestito da amici gran pochi perché ho pochi amici che leggono, ma fino a qualche anno fa andavo in biblioteca almeno una volta la settimana. Ormai ci vado molto meno, sempre per il fatto che leggo in digitale, ma qualche volta capita ancora di prenderne in prestito dalla biblioteca.

17) Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?

Kia: Le ultime lettere di Jacopo Ortis. Mamma mia. Ah, ‘Un giorno, forse’ di Lauren Graham l’ho finito a forza leggendo una pagina sì e tre no.
Mon: Mi vergogno parecchio a dirlo, ma mi tocca: Il signore degli anelli. Ci ho provato almeno sei volte e conto di riprovare ancora, ma non riesco a superare le prime cento pagine.

18) Hai mai comprato un libro solo perché aveva una bella copertina, e cosa ti attrae nella copertina di un libro?

Kia: Prima di comprarlo leggo anche la sinossi. A Goodreads aggiungo senza pietà anche solo per la copertina.
Mon: La copertina, per me, è sempre stata un’arma a doppio taglio. Su GoodReads, ogni giorno aggiungo troppi libri ai to-read solo per la copertina, senza nemmeno leggere la trama, in libreria tendo a leggere la sinossi per farmi un’idea di cosa vorrei comprare. Spesso, però, mi è capitato di scartare libri magari bellissimi solo perché la copertina (o il titolo) erano terrificanti.

19) C’è una casa editrice che ami particolarmente, e perché?

Kia: Onestamente, non presto attenzione alle case editrici.
Mon: Sinceramente non la guardo nemmeno la casa editrice.

20) Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni “al sicuro” dentro casa?

Kia: I cartacei, a volte, li lasciavo a casa per mancanza di spazio. Il Kobo lo porto ovunque e sempre.
Mon: Ne ho sempre almeno uno in borsa. Con i libri cartacei era più difficile, perché tendevo (e tenderei ancora) a comprare il formato con copertina rigida che è piuttosto ingombrante, mentre ora, con il Kindle, ho tutti i libri che voglio con poco peso e poco spazio. L’unico problema è che, puntualmente, quando sono fuori decido di voler leggere l’unico libro che non ho caricato sull’eReader.

21) Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito maggiormente?

Kia: Mi vengono gli occhi a cuoricino per qualsiasi regalo libroso. Quello che mi ha lasciato più felice penso sia stato ‘Di Carne e Di Carta’ d Mirya, regalatomi a sorpresa da moroso che vive in un universo dove i libri non esistono (argh).
Mon: Al tempo non lo avrei mai detto, perché guardavo quel libretto di cui avevo letto i primi capitoli e mi aveva solo annoiato, mentre ora sono convinta sia uno dei regali più belli: Harry Potter e la Pietra Filosofale. Mia cugina me lo ha regalato che avevo 8 anni e non mi era proprio piaciuto. Non l’avevo nemmeno finito. Qualche tempo dopo ci ho riprovato e mi si è aperto un mondo. Non me lo avesse regalato forse non lo avrei mai letto e ci avrei solo rimesso.

22) Come scegli un libro da regalare?

Kia: Cerco di incrociare i gusti della persona con i libri che mi sono piaciuti di più.
Mon: È sempre difficile regalare un libro, a meno che non si conosca l’altra persona molto molto bene. Tendenzialmente tendo a guardare i generi che piacciono a quella persona e cerco fra i libri che mi sono piaciuti qualcosa che si avvicini a quei generi.

23) La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri in ordine sparso?

Kia: Sono maniaca, rigorosamente per ordine di altezza. L’ordine alfabetico, da lontano non si vede, gli scalini tra un libro e l’altro sì.
Mon: Sono una persona molto disordinata, ma la mia libreria è sempre a posto. Cambio disposizione abbastanza spesso, a volte per altezza, a volte in ordine alfabetico.

24) Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?

Kia: Dipende se sono necessarie per capire il testo. Con i libri digitali, se le note sono raggruppate in fondo al libro, preferisco usare Google. Trovo parecchio scomodo andare avanti e indietro.
Mon: Dipende se servono ai fini della storia. Ci sono note che spiegano da dove viene una determinata citazione o un verso di una canzone e quelle, a meno che proprio non mi interessi, le salto.

25) Leggi eventuali introduzioni, prefazioni e postfazioni dei libri o le salti?

Kia: Ringraziamenti e dediche sempre, introduzioni e prefazioni se mi interessano o se sono direttamente collegate con la storia.
Mon: Ringraziamenti finali e dediche sempre, introduzioni dipende se mi interessano.

Sperando di non avervi annoiati troppo, rinnoviamo l’invito a rispondere alle domande a chiunque ne abbia voglia!

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