teaser tuesday

Teaser Tuesday #53

Saaalve!
Il Teaser Tuesday di oggi viene dal primo volume di una serie che abbiamo scoperto per caso e di cui fa parte il libro del Blitz di ieri. Ho iniziato il libro due giorni fa e sono ancora in piena crisi da laurea in arrivo quindi ho letto proprio pochi capitoli, ma per ora sembra davvero carino.
Vi lascio qui sotto un pezzettino di un capitolo dal POV del protagonista maschile, Caleb. Sembra davvero un personaggio interessante!

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I’ve seen enough, ready to turn away and find another pretty tree to bark up, but Aubrey spots me from where she’s gyrating. Rihanna’s Where Have You Been is the song hypnotizing the mob, hypnotizing Aubrey into believing I am indeed the one she’s been searching for. When I think her intense stare might burn a hole right through me, she breaks free of her trance and raises her glass in acknowledgment. I raise mine back, hoping that will be the extent of our conversation tonight, but when I see her whisper to Emma and start dancing her way toward me, I bite my tongue for speaking too soon.
I don’t move. I’m not even giving her the satisfaction of meeting her half way. When she reaches me, she bumps me with her barely-covered ass. “Hey there, handsome. Surprised to see me?”
Ah! And there it is, engrained in her devious smirk, her hooded eyes the proof of her malicious intent. She knew I was coming here and that’s why she’s here. “I thought you were grabbing a bite and a few drinks with the girls? You never mentioned a wild night out.”
“Wild, huh?” She laughs, cocking her head back, never abandoning dramatic. “You haven’t seen anything yet . . . I’m just getting started. Why don’t you join me out there?” She’s pulling my beerless hand, but I’m statue-still.
“No.” Blunt. There are no lines to read between, you can’t possibly read between two letters.
She leans in closer, speaking over the loud music, into my ear. “Caleb, you’re starting to give me a complex. No is not an acceptable response.”
There’s no way I’m going to give her the reaction she’s looking for. Besides, I’m not too shocked by her admission. I’m certain by the looks of her designer clothes and the rest of her designer life she’s not used to taking no for an answer.
“Well, Aubrey, as Mick Jagger so aptly put it, you can’t always get what you want.”
She’s left with a dumbfounded expression. Surely she’s heard the Rolling Stones’ song before? I mean, you’d have to live under a rock, but with this chick anything’s possible.
As I stretch my vision past Aubrey, to another group of barely-dressed girls, I notice her. Long, coffee-brown hair falling down her back and almost touching her perfectly rounded ass. The ass that’s encased in a skin-tight black number and silky legs accentuated by heels that look dangerous. It’s a sin that someone who looks like her should have her eyes focused on the ground. Focus them on me, I will her. A package as beautifully put together as she is deserves attention—my attention. If only she knew she blows every woman in this room away. And not just because of how striking she is. There’s something about her, something different. This woman is a rare find in a room full of cookie-cutter imitations.
Her shiny waves cascade over her shoulders, bouncing as she walks in my direction. The deep chocolate hue compliments her radiant olive skin tone and her glistening green eyes. This woman is fucking gorgeous. Not the kind you take home to screw, the kind you take home to Mom . . . or, er, Grandma.
“Caleb. I was talking to you.”
I snap back to find Aubrey’s hands around my waist. “Conversation’s over. There’s someone I need to talk to.” I walk away, not even glancing back at Aubrey. I need to know who this woman is. I’m not a spiritual man, but she just might be sent from heaven. She’s the type of woman who could change the whole game. At least that’s the vibe I’m getting.

Chapter 5 – FEEL AGAIN by Faith Andrews

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feel againA dare.

A dying wish.

Fate…

After years of loneliness, widowed Gabriella is ready to fill the void—as long as she doesn’t have to give her heart to another man.

Caleb’s screwed himself right into a dead-end existence. Faced with an ultimatum, he’s hell-bound on changing his reckless ways.

A chance meeting has these two instantly attracted to one another, but when their paths cross again—this time as professor and student—the roles reverse on Professor Edwards as Caleb teaches her how to feel again.

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Teaser Tuesday #52

Teaser Tuesday #52!!!!! Eh, già. Oggi la nostra rubrica Teaser Tuesday compie un anno. Mi sembra ieri che facevo delirare la Mon dicendole di quanti millimetri spostare le scritte sul banner. In onore di quei tempi abbiamo fatto al volo un bannerino di compleanno. Giusto per perdere un po’ di tempo tra un pezzetto di tesi, una slide e un insulto ai prof che non correggono.
Bellino vero? 🙂 Mi mancava un sacco questa cosa dei banner.

teaser tuesday compleanno
Adesso però la smetto e vi lascio al teaser che ho estratto dall’ultimo libro letto: Orange is the new black. Se trovo il tempo vedrò di farvi anche una mini recensione. A me è piaciuto molto e a breve guarderò anche la serie TV.

Provavo un rimorso opprimente per il trauma che avevo provocato alle persone che amavo e per le conseguenze che stavo affrontando. Persino quando dovetti consegnare i miei abiti e sostituirli con la divisa arancione avrei riso dell’idea che la «guerra alla droga» fosse qualcosa di più che una barzelletta. Avrei sostenuto che, nel migliore dei casi, le leggi antidroga del governo si dimostravano inefficaci ogni giorno, e che nel peggiore erano proprio sbagliate in partenza: si concentravano sull’offerta piuttosto che sulla domanda, venivano concepite a casaccio e applicate in modo iniquo e discriminatorio in base alla razza e all’estrazione sociale; insomma, erano un totale fallimento intellettuale e morale. E tutto ciò era vero.
Ma adesso, guardando con sgomento Allie che scalpitava per tornare nel suo oblio, chiedendomi se Pennsatucky sarebbe riuscita a rimanere pulita e a dimostrarsi la buona madre che desiderava diventare, preoccupandomi per la salute delle mie tante amiche, compromessa dall’epatite e dall’HIV, e vedendo, in sala visite, come la dipendenza aveva spezzato il rapporto tra madri e figlie, finalmente compresi le vere conseguenze delle mie azioni. Avevo contribuito a far sì che tutte quelle cose tremende accadessero.
Ciò che mi portò a riconoscere l’indifferente crudeltà del mio passato non furono i limiti che mi aveva imposto il governo degli Stati Uniti, né il debito accumulato per le spese legali, né il fatto che non potessi stare insieme all’uomo che amavo. A farmi aprire gli occhi fu conoscere, vivere, parlare e lavorare con persone che soffrivano a causa di quello che aveva fatto gente come me. Nessuna di quelle donne mi biasimava; per la maggior parte, anche loro erano state trascinate nel business delle sostanze illegali. Ma, per la prima volta, compresi davvero che le mie scelte mi avevano reso corresponsabile del loro dolore. Ero complice della loro dipendenza.
Probabilmente un lungo periodo di lavori socialmente utili in comunità mi avrebbe portata alla stessa conclusione e sarebbe stato mille volte più produttivo per la società. Tuttavia, il sistema penale in vigore non prevede misure di giustizia riparativa, in base alle quali chi ha commesso un reato deve cercare di porre rimedio ai danni che ha causato nella vita delle persone coinvolte. (Ero stata fortunata ad arrivarci da sola, con l’aiuto delle mie compagne di carcere.) Al contrario, il nostro sistema «correttivo» è fatto, giorno e notte, di vendette e punizioni inflitte a debita distanza. E poi gli amministratori si meravigliano perché la gente esce di prigione più devastata di quando ci era entrata…

12. Nuda – ORANGE IS THE NEW BLACK di Piper Kerman

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orange is the new blackPiper ha venticinque anni e si è trasferita da poco a Manhattan. Ha una bella casa, un fidanzato che la adora, sta costruendo una nuova rete di amicizie e ha una marea di progetti di lavoro e di vita. Ma un passato che sembra lontanissimo è ormai pronto a riscuotere il conto sul suo futuro. Il gesto di una ragazzina ribelle che anni prima si era imbarcata per amore e spirito di avventura in una situazione più grande di lei si tramuterà in una condanna definitiva a quindici mesi di detenzione in una prigione federale, e da lì in poi nulla sarà più come prima. Così Piper diventa la detenuta #11187-424. Intorno a lei non c’è più un mondo di opportunità e amore ma la società più varia, disgraziata, cinica, crudele, gerarchica, pettegola. E capace di farla sentire sola come non è mai stata, pur non essendo mai sola un istante. Eppure, un giorno dopo l’altro, imparando a conoscerne i linguaggi e i meccanismi, questo mondo si scopre anche popolato da grandi storie di dolore e solidarietà tra donne che, pur oltre l’ultima ragionevole soglia di speranza, sanno essere cariche di un’umanità senza filtri, capace di sorprendere per tenerezza, simpatia e coraggio. Orange is the new black, memoir autobiografico del periodo di detenzione realmente vissuto da Piper Kerman nel carcere di Danbury, è diventato una serie tv di Netflix che ha scioccato e diviso l’opinione pubblica in America e nel mondo, portando il pubblico per la prima volta nelle viscere del sistema penitenziario statunitense attraverso uno sguardo inedito e diretto.

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Teaser Tuesday #51

Buongiorno a tutti!
Queste settimane si stanno rivelando a dir poco impegnative, lo stress è altissimo e non è facile riuscire a rimanere concentrati. La tesi è una cosa che abbiamo aspettato per anni e non immaginavo sarebbe stato così difficile, ma soprattutto non mi aspettavo che l’avrei vissuta così male. Ad ogni modo, fra qualche settimane sarà tutto finito e il dopo per ora è un grande buco nero. Non sono qui per parlavi dei miei problemi però, quindi vi lascio con un estratto di un libro davvero davvero carino. Ho riso moltissimo e mi ci voleva in questo periodo. I due protagonisti insieme fanno scintille e nonostante la storia parte con un cliché abbastanza usato, lui miliardario e lei l’assistente che lavora per lui, non fatevi ingannare. Fedora è una protagonista con le palle, perdonatemi l’espressione.
Se lo avete letto o deciderete di leggerlo, fatemi sapere che ne pensate!

Un abbraccio ❤
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Sotto la doccia mi riprendo del tutto dalla fatica della giornata. Sbarbato e pettinato aspetto la mia ospite sorseggiando dell’ottimo whisky. Nel frattempo George entra nel salotto con il carrello.
«Sa, Mr. Stenton, quando ero giovane mi sono innamorato» dice mentre apparecchia.
Resto stupito. Non mi aveva mai parlato di sé prima.
«Lei era una ragazza di nobili natali, figlia della famiglia presso la quale ebbi il mio primo incarico. Bellissima e dolcissima, mi stregò dal primo istante. Non facevamo che guardarci e questo gioco andò avanti per parecchie settimane. Un week-end i suoi genitori partirono e lei diede un paio di giorni di permesso agli altri domestici. Restammo soli e la natura fece il suo corso. Diceva di amarmi, che avrebbe parlato con i suoi e sistemato la situazione. Era giovane e ingenua e non si rendeva conto delle difficoltà a cui saremmo andati incontro. Sa, Mr. Stenton, in Inghilterra le differenze erano molto rigide all’epoca, impensabile che un servo come me potesse ambire alla mano di una fanciulla del suo lignaggio. Tre mesi dopo decise che era giunto il momento di rivelare la nostra relazione e dovetti prendere la decisione più difficile della mia vita. Non ebbi neanche il coraggio di salutarla di persona, le lasciai un biglietto in cui spiegavo per sommi capi il perché non avrebbe mai potuto funzionare. Le augurai tutto il bene del mondo e me ne andai come un ladro. Quello stesso giorno mi imbarcai sulla nave che mi avrebbe condotto a New York. Allora era molto di moda assumere maggiordomi inglesi e trovai subito impiego. Per cinque anni fui impiegato presso la casa di un ambasciatore. Quando questi morì venni assunto da suo nonno con il quale, come ben sa, restai venti lunghi anni.»
Finito di sistemare piatti e bicchieri, inizia a rilucidare le posate, sistemandole con la solita precisione maniacale.
Non posso fare a meno di chiedere: «Ti sei mai pentito della tua decisione?»
Solleva lo sguardo: «Ogni giorno. Non sono più riuscito a ricreare la stessa magia con nessun’altra donna e alla fine ho rinunciato. Nella vita certi treni passano una volta sola, se hai la fortuna di salire su quello giusto non bisogna mai scendervi, per nessun motivo. Non deve permettere che le capiti la stessa cosa, Mr. Stenton.»
Sto per ribattere qualcosa del tipo: “Che cosa intendi dire?”, quando il suono del campanello ci interrompe.

Capitolo 19 – BIG APPLE di Marion Seals

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big appleDora e Lex. Assistente personale e grande capo. Giovane e ambiziosa, lei, miliardario e casanova, lui.
Sì, avete ragione, gli stereotipi ci sono tutti, e… no, non è un romance come quelli che avete letto finora.

“Mi chiamo Dora Monroe, ho venticinque anni e vivo a New York. Che culo, direte voi.
Vivo nella parte brutta di New York: il Bronx.”

Fedora Monroe, per gli amici Dora, originaria del Connecticut, lavora in una famosa casa editrice della Grande Mela, come assistente personale del proprietario, in attesa della grande occasione.

“Speravo di farmi notare abbastanza in fretta, ma dopo ben 743 giorni – sì, avete letto bene, SETTE-CENTO-QUARANTA-TRE, li ho contati – ancora nessuno si è inginocchiato ai miei piedi per supplicarmi di correggere le bozze di chicchessia. Chi dovrebbe promuovermi? Il mio capo, ovviamente. Chi è il mio capo?”

Alexander Maximilian Stenton III, rampollo di una delle famiglie più ricche e in vista degli Stati Uniti, tanto bello e intelligente, quanto presuntuoso e dispotico.
“Il mio nome è Alexander Maximilian Stenton III, ma gli amici mi chiamano Lex e la ragione non me la ricordo più. Nasco in una famiglia alto-borghese, con infiltrazioni nobili da parte di madre. La mia bisnonna sposò un conte e questo fa di noi i privilegiati tra i privilegiati. Ovvio che non conterebbe un cazzo se non fossimo anche schifosamente ricchi.”

Ecco che, quando il romanzo di un’autrice di punta della casa editrice rischia di non essere pubblicato nei tempi previsti, Dora ha la possibilità di fare ciò per cui è nata: l’editor.

Da qui, complice un segreto professionale che se rivelato farebbe perdere milioni di dollari, le vicende di Dora e Lex si intrecceranno in un incastro (im)perfetto di emozioni: litigate, sesso sfrenato e un’antipatia reciproca saranno gli elementi costanti del loro rapporto.
A tutto questo si aggiungeranno le vicende dei loro amici e conoscenti che, tra situazioni pericolose e imprevisti comici, faranno da sfondo a un legame che andrà crescendo di giorno in giorno a dispetto dei due protagonisti.

Riusciranno Dora e Lex, così in apparenza inconciliabili, a trovare un punto di incontro? O il loro orgoglio e la diffidenza reciproca li allontaneranno per sempre?

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Teaser Tuesday #50

Buongiorno a tutti!
Posso finalmente dirlo, fino ad ora non mi ero pronunciata per scaramanzia, ma ormai è ufficiale. Sono sotto tesi, anzi, SIAMO sotto tesi. Il tempo era poco prima, adesso non esiste proprio più. Per qualche settimana temo rimarremo solo con le rubriche e in formato ridotto anche quelle. Poi torneremo, più lanciate di prima, si spera.
Comunque, nelle mie ore di treno Trento-Rimini della scorsa settimana mi sono divorata quasi (purtroppo) tutto un libriccino che da un po’ attendeva nel Kobo: ‘Guida agli appuntamenti per imbranate’. Finora l’ho proprio apprezzato, scorre bene, è leggero e divertente ma non eccessivamente stupido e scontanto. Meglio di così, o no?
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La migliore amica di Dody, Anita Parker, arrivò con un paio di occhiali da sole viola e una birra in un portabottiglia con le piume. Era scheletrica, lentigginosa e non la smetteva mai di parlare.
«Ciao Anita» la salutai. «È un piacere rivederti.»
«Anche per me, Sadie. Dody mi ha tenuta aggiornata. Mi è dispiaciuto sapere del tuo pessimo marito.» Aspirò un sonoro sorso di birra con la cannuccia.
Scambiai un’occhiata con Fontaine. «Grazie. A me è dispiaciuto sentire che il gatto ti ha mangiato il pappagallo.»
«Oh, è stato terribile, lascia che te lo dica. Una vera carneficina! Piume e pelo ovunque e non ho potuto fare niente. Non do la colpa al gatto, bada bene. È stata pura autodifesa. Birdie è sempre stato meschino, ma non mi sarei mai aspettata che si aggredissero così. Un attimo prima ero seduta sul divano a guardare il mio show e quello dopo un uccello impazzito assaliva la mia povera vecchia micina.»
Fontaine sgranò gli occhi, ma prima che potesse formulare un’osservazione che senz’altro sarebbe stata disgustosamente inappropriata, lo afferrai per la maglietta e lo trascinai sui gradini della veranda, dove ci sbellicammo dalle risate.
«Cosa c’è di così divertente?» sentii la voce di Des domandare alle mie spalle.
La mia allegria si dissolse. Quando accidenti era apparso? Non l’avevo nemmeno visto arrivare! D’un tratto fui profondamente consapevole della necessità di tirare in dentro alcune mie parti e cacciarne fuori altre. Anche se ero furibonda con lui, non volevo sembrare rotondetta in costume.
Fontaine starnazzò come un uccello e iniziò di nuovo a ridere a crepapelle, ma per me il divertimento era finito.
Mi schermai gli occhi e guardai in su verso Des. «Oh, non è niente. Il gatto della signora Parker le ha mangiato il pappagallo. Ma come l’ha raccontato lei era più divertente.»
«Mhm.» Si grattò la testa con aria assente e si guardò attorno. Sembrava voler evitare il contatto visivo. «Fontaine, immagino che tu possa concederci un minuto.»
«Sicuro, cowboy.» Fontaine balzò in piedi e sparì prima che potessi afferrargli di nuovo la maglietta. Era un pessimo compagno di squadra.
Des si sedette sui gradini della veranda accanto a me, schiarendosi la gola. Incrociò le dita, battendo rapidamente i pollici uno contro l’altro.

Capitolo 15 – GUIDA AGLI APPUNTAMENTI PER IMBRANATE di Tracy Brogan

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guida agli appuntamenti per imbranateSe c’è una cosa che Sadie Turner sa fare benissimo è mettere ordine nelle cose. Perciò quando si rende conto che la sua vita “perfetta” è nel caos più completo, decide di trascorrere le vacanze estive nella casa al lago della zia, con la speranza che tutto torni al suo posto. Sadie vuole rilassarsi e curare le ferite che le ha lasciato l’ex marito infedele. E per questo ha bisogno di tempo, lontana dagli uomini. Da tutti gli uomini.

È difficile però trovare un momento di pace nel cottage dell’eccentrica zia Dody, con due cani sbavanti e due cugini impiccioni (di cui uno è un esuberante arredatore d’interni intenzionato a rimettere a nuovo la povera Sadie). Senza contare che sono tutti decisi a farla uscire con Desmond, il nuovo vicino sexy.

Alto, abbronzato e muscoloso, Des è anche meraviglioso con i bambini di Sadie. Ma deve avere per forza un difetto (è un uomo!) e per questo lei deve mantenere le distanze.

Con il trascorrere dell’estate, la vita che Sadie stava cercando di semplificare diventa sempre più complicata: le si presenta una nuova opportunità di lavoro, il perfido ex torna a tormentarla e zia Dody rivela un tragico segreto. Ma forse un po’ di caos è proprio ciò di cui una ragazza imbranata ha bisogno per rimettere ordine nella sua vita.

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