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Teaser Tuesday #40

Buondì!

La giornata è iniziata decisamente male, ma mi consolo leggendo qualche pagina di un bel libro tra un’ora di studio e l’altra. Il periodo che precede gli esami è stressante da morire e dopo 3 anni di università ancora non ho imparato a gestirlo come dovrei.
Accantonando questi discorsi, vi lascio con il Teaser di questa settimana, ringraziando Kia per avermi coperta la settimana scorsa.

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She’s next to a car, fumbling around in her purse. By the time she retrieves her keys, I’m standing next to her. I yank the keys out of her hands and walk toward my car, which is parked right next to hers.
“Ben!” she yells. “Give me my keys!”
I unlock my car and crank it. I roll down the windows and then move to the backseat and strap Oliver in his car seat. When I’m positive he’s still asleep, I walk back to her car.
“You can’t leave hating me,” I say, putting the keys back in her hand. “Not after everything we’ve been—”
“I don’t hate you, Ben,” she interjects. Her voice is offended and there are still tears streaming down her cheeks. “This was part of the deal, wasn’t it?” She wipes at her eyes, almost angrily, and then she continues. “We live our lives. We date other people. We fall in love with our dead brother’s wives. And in the end, we see what happens. Well, we’ve reached the end, Ben. A little early, but it’s definitely the end.”
I look past her, too ashamed to make eye contact with her. “We still have two more years, Fallon. We don’t have to end it today.”

Fourth November 9th (Ben) – NOVEMBER 9 di Colleen Hoover

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november 9Fallon meets Ben, an aspiring novelist, the day before her scheduled cross-country move. Their untimely attraction leads them to spend Fallon’s last day in L.A. together, and her eventful life becomes the creative inspiration Ben has always sought for his novel. Over time and amidst the various relationships and tribulations of their own separate lives, they continue to meet on the same date every year. Until one day Fallon becomes unsure if Ben has been telling her the truth or fabricating a perfect reality for the sake of the ultimate plot twist.

mon firma

Teaser Tuesday #39

Eccoci qui, un po’n in ritardo in questa giornata di vacanza. Non so voi ma io mi perdo il calendario quando ho una giornata ‘libera’. Tra il resto il Teaser di oggi doveva essere della Mon, che però è a zonzo e avrebbe pubblicato tardissimo.
Il libro che ho scelto oggi è il terzo della saga di Outlander che, piano piano, sto leggendo.
Chi li ha letti?
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«Ehi!» lo chiamai, scrutandogli la schiena. «E quello cos’è?»
«Che cosa?» sussultò allarmato, cercando di sbirciarsi dietro la spalla.
«Questo!» Tracciai con le dita la sagoma fangosa che avevo individuato sopra il plaid, stampata sul lino sudicio della camicia con la chiarezza di uno stencil. «Sembra un ferro di cavallo», esclamai incredula.
«Oh, quello lì», replicò stringendo le spalle.
«Ti ha calpestato un cavallo?»
«Be’, non lo ha fatto apposta», spiegò, sulla difensiva. «Ai cavalli non piace calpestare la gente: immagino che gli dia una sensazione molliccia sotto gli zoccoli.»
«E ci credo», concordai, ostacolando i suoi tentativi di fuga con una salda presa sulla sua manica. «Sta’ fermo. Come diavolo è successo?»
«Non è niente», protestò. «Non mi sento le costole rotte: giusto un filo ammaccate.»
«Oh, giusto un filo», commentai sarcastica. Dopo averla liberata del sudicio tessuto, vidi chiaramente l’impronta netta e ricurva di un ferro di cavallo impressa nella pelle chiara della sua schiena, appena sopra la vita. «Cristo, si vedono persino i chiodi.» Sussultò involontariamente al tocco del mio dito.

Parte seconda – IL RITORNO di Diana Gabaldon

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il ritornoNell’Amuleto d’ambra Claire Randall, viaggiatrice nel tempo e nello spazio, aveva incominciato a spiegare una difficile verità alla figlia Brianna: negli anni in cui era ufficialmente data per dispersa, fra il 1945 e il 1946, era in realtà precipitata, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, nella Scozia del Settecento, dove si era innamorata follemente del nobile James Fraser. In un susseguirsi di avventure palpitanti, tra campi di battaglia e manieri misteriosi, i due amanti consumano la loro ardente passione, consapevoli che Claire, prima o poi, si sarebbe trovata di fronte a una difficile e dolorosa decisione: seguire il suo uomo perdendosi definitivamente nel passato, o tornare a un presente che ormai non le appartiene più, con la sola speranza di portare con sé una traccia del suo amato…

Sullo sfondo di una Scozia settecentesca magica ed evocativa, Diana Gabaldon ci regala un romanzo intenso e appassionante che offre immagini suggestive di un passato lontano visto attraverso lo sguardo di una donna del ventesimo secolo.

kia firma

Teaser Tuesday #38

Buongiorno! Oggi devo fare mille cose, ma ho comunque trovato il tempo di lasciarvi il tesaser della settimana. Anche questa volta si tratta di uno di quei libri, ‘La biblioteca dei morti’ di Glenn Cooper, che avrei dovuto leggere un sacco di tempo fa. Devo riconoscere, infatti, che grazie alla Reading Challenge 2015 sto recuperando parecchi libri che in un modo o nell’altro erano finiti nel dimenticatoio. E finora, nel ripescaggio, mi è pure andata di lusso. 🙂
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In quel preciso istante, Will e Nancy erano seduti nell’ufficio di Will e, davanti a loro, c’era una montagna spaventosa di sceneggiature. Ne avevano già lette parecchie e, per quel che valeva, erano tutte pessime. Ma la cosa più importante era che si erano sobbarcati quel compito senza avere la minima idea della sua utilità.
«Perché eri così sicuro durante la conferenza stampa? » gli chiese lei.
« Ho esagerato? » disse Will con aria assonnata.
« Eccome. Voglio dire… cos’è ‘sta roba? »
Will fu costretto ad alzare le spalle. « Battere una pista sbagliata è sempre meglio che stare con le mani in mano. »
«Avresti dovuto dirlo alla stampa. Che intendi raccontargli la prossima settimana? »
« Ci penserò la prossima settimana. »

La prima telefonata alla Writers Guild of America, il sindacato americano degli autori e sceneggiatori, era stata un disastro. Avevano preso Will a male parole riguardo al Patriot Act, la legge antiterrorismo, e avevano promesso di lottare con tutte le loro forze per impedire al governo di mettere le zampe anche soltanto su una sceneggiatura custodita nei loro archivi. « Non stiamo cercando dei terroristi, ma un serial killer », aveva protestato Will. Ma la WGA non aveva intenzione di mollare senza combattere, perciò Will aveva ottenuto un’ingiunzione dai suoi superiori.

Gli sceneggiatori – aveva scoperto Will – erano tipi eccentrici, terrorizzati che i produttori, i registi e soprattutto gli altri sceneggiatori copiassero le loro idee. La WGA dava loro un minimo di tutela, registrando le sceneggiature e archiviandole in formato sia elettronico sia cartaceo, in caso bisognasse attestarne la proprietà. Non era necessario essere iscritti alla WGA: chiunque poteva registrare la propria sceneggiatura. Era sufficiente versare una tassa d’iscrizione, inviare una copia dell’opera e il gioco era fatto. Inoltre c’erano uffici della WGA sia sulla East sia sulla West Coast. E soltanto questi ultimi gestivano oltre cinquantamila sceneggiature all’anno.

Il dipartimento di Giustizia aveva avuto non poche difficoltà a motivare la sua richiesta, anche perché, a detta dei superiori di Will, era quantomeno « bizzarra ». Alla fine, era stata accolta dalla Corte d’Appello del 9° Distretto, grazie al fatto che il dipartimento aveva presentato un’istanza in cui la richiesta d’informazioni era espressa in modo meno diretto. Come risultato, l’FBI avrebbe rice

vuto soltanto le sceneggiature degli ultimi tre anni provenienti da Las Vegas e da un « cerchio » di codici di avviamento postale del Nevada, senza i nomi né gli indirizzi degli autori. Se, da quella valanga di materiale, fosse spuntata una pista, sarebbe stato necessario avanzare un’ulteriore richiesta per ottenere l’identità dell’autore.

Capitolo 18 – LA BIBLIOTECA DEI MORTI di Glenn Cooper

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la biblioteca dei mortiQuesto romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.
Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo.
Perché non esiste nulla di casuale.
Perché la nostra strada è segnata.
Perché il destino è scritto.
Nella Biblioteca dei Morti.

kia firma

Teaser Tuesday #37

Buongiorno!
Oggi è una giornata importante un po’ per tutte, ma soprattutto per Anna, quindi probabilmente se ci seguite su Facebook vedrete spuntare delle foto riguardanti questo particolare evento.

Nell’attesa di iniziare la giornata, vi lascio con il Teaser di questa settimana, preso da un libro che ho letto in un pomeriggio da quanto scorre bene.
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I’m left with George. He sucks on his Popsicle meditatively for a few minutes, then asks, “Did you know that in space it’s very, very cold? And there’s no oxygen? And if an astronaut fell out of a shuttle without his suit he’d die right away?”
I’m a fast learner. “But that would never happen. Because astronauts are really, really careful.”
George gives me a smile, the same dazzling sweet smile as his big brother, although, at this point, with green teeth. “I might marry you,” he allows. “Do you want a big family?”
I start to cough and feel a hand pat my back.
“George, it’s usually better to discuss this kind of thing with your pants on.” Jase drops boxer shorts at George’s feet, then sets Patsy on the ground next to him.
She’s wearing a pink sunsuit and has one of those little ponytails that make one sprout of hair stick straight up on top, all chubby arms and bowed legs. She’s, what, one now?
“Dat?” she demands, pointing to me a bit belligerently.
“Dat is Samantha,” Jase says. “Apparently soon to be your sister-in-law.” He cocks an eyebrow. “You and George move fast.”
“We talked astronauts,” I explain, just as the door opens and in comes Mrs. Garrett, staggering under the weight of about fifty grocery bags.
“Gotcha.” He winks, then turns to his mother.

Chapter 5 – MY LIFE NEXT DOOR di Huntley Fitzpatrick

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my life next door
“One thing my mother never knew, and would disapprove of most of all, was that I watched the Garretts. All the time.”

The Garretts are everything the Reeds are not. Loud, messy, affectionate. And every day from her rooftop perch, Samantha Reed wishes she was one of them . . . until one summer evening, Jase Garrett climbs up next to her and changes everything.

As the two fall fiercely for each other, stumbling through the awkwardness and awesomeness of first love, Jase’s family embraces Samantha – even as she keeps him a secret from her own. Then something unthinkable happens, and the bottom drops out of Samantha’s world. She’s suddenly faced with an impossible decision. Which perfect family will save her? Or is it time she saved herself?

A transporting debut about family, friendship, first romance, and how to be true to one person you love without betraying another.

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