[5 cose che…] 5 letture che ci hanno fatto ridere

Buongiorno!
Oggi iniziamo a partecipare ad un’iniziativa ideata dal blog Twins Books Lovers, il “5 cose che”. In cosa consiste? Ogni venerdì verrà scelto un argomento e vari blog posteranno le proprie scelte secondo quell’argomento. Come avete visto dal titolo, questa settimana vi elenchiamo i libri che ci hanno fatto ridere. Parlo al plurale perché i libri li ho scelti insieme a Kia. Senza indugiare oltre, ecco la nostra lista!


Don è un professore di genetica all’Università di Melbourne e di recente ha fatto una scoperta incredibile: gli uomini sposati sono mediamente più felici di quelli single. E vivono più a lungo! Per questo ha deciso, da scienziato qual è, di trasformare un problema – il fatto che non ha una compagna e non gli è mai riuscito di trovarne una – in un progetto: il Progetto Moglie. È semplice: basta un questionario di sole sedici pagine per escludere tutte le candidate sbagliate e trovare, finalmente, la donna perfetta per lui, una che risponda a criteri rigorosi: non deve fumare né bere, e non deve mai arrivare in ritardo o in anticipo.
Grazie al Progetto Moglie Don scoprirà che la lunghezza dei lobi delle orecchie non è un indicatore affidabile dell’attrazione sessuale. Che c’è una ragione per cui non ha avuto mai un secondo appuntamento con una donna. Che una giacca sportiva in color giallo catarifrangente, benché si chiami «giacca», non è indicata per entrare in un ristorante elegante. E scoprirà che nonostante un approccio estremamente scientifico al problema, non è così che si trova l’amore. Perché è l’amore a trovarti.

Appena ha sentito un piccolo cuore battere dentro il suo, Giada ha cominciato a essere madre. Ma solo quando l’ha stretta tra le braccia quella vita è esistita davvero. Un attimo prima Giada era una persona, un attimo dopo un’altra e per sempre. Perché quando nasce un figlio si rinasce di nuovo. Si rinasce madri. Da quel giorno ha studiato tutti i manuali esistenti in commercio e ha ascoltato ogni consiglio. Affinché Mya, il suo dono più prezioso, fosse al sicuro, protetta, amata. Eppure non sempre tutto le veniva come era scritto in quei libri o come le avevano detto di fare. Ed è stato allora che ha capito una grande verità: che non esistono regole, leggi, dogmi imprescindibili. Il mestiere di madre si fa ogni giorno, si impara sul campo tra una ninnananna ricca di parole dolci e un rigurgito che rimane su una maglia per giorni. Tra un abbraccio che arriva inaspettato e cambia la giornata e un cartone animato che si odia perché lo si conosce ormai a memoria. Non c’è una ricetta, nessuno la conosce. Le risposte sono dentro ogni madre, sono lì, nel profondo dove risiede l’istinto. Dove vive e cresce l’amore più incondizionato che si possa provare. Dove non c’è bisogno di consultare nessuna enciclopedia per sapere cosa è giusto fare. È l’imperfezione l’unica verità. La morbidezza di un bacio sbavato, la tenerezza di un gioco improvvisato con una mollica di pane, la bellezza di un codino che non riesce a star dritto. Sono queste le magie che scaldano il cuore e fanno un figlio felice. Perché sono loro a insegnare che anche sbagliando si può volare, anzi, si vola ancora più in alto.

Dietro un ciuffo di capelli neri e vestiti altrettanto scuri, Vani nasconde un viso da ragazzina e una innata antipatia verso il resto del mondo. Eppure proprio la vita degli altri è il suo pane quotidiano. Perché Vani ha un dono speciale: coglie l’essenza di una persona da piccoli indizi e riesce a pensare e reagire come avrebbe fatto lei. Un’empatia profonda e un intuito raffinato sono le sue caratteristiche. E di queste caratteristiche ha fatto il suo mestiere: Vani è una ghostwriter per un’importante casa editrice. Scrive libri per altri. L’autore le consegna la sua idea, e lei riempie le pagine delle stesse parole che lui avrebbe utilizzato. Un lavoro svolto nell’ombra. E a Vani sta bene così. Anzi, preferisce non incontrare gli scrittori per cui lavora.
Fino al giorno in cui il suo editore non la obbliga a fare due chiacchiere con Riccardo, autore di successo in preda a una crisi di ispirazione. I due si capiscono al volo e tra loro nasce una sintonia inaspettata fatta di citazioni tratte da Hemingway, Fitzgerald, Steinbeck. Una sintonia che Vani non credeva più possibile con nessuno. Per questo sa di doversi proteggere, perché, dopo aver creato insieme un libro che diventa un fenomeno editoriale senza paragoni, Riccardo sembra essersi dimenticato di lei.
E quando il destino fa incrociare di nuovo le loro strade, Vani scopre che le relazioni, come i libri, spesso nascondono retroscena insospettabili. Proprio ora che ha bisogno di tutta la sua concentrazione. Perché un’autrice per cui sta lavorando è stata rapita e la polizia vuole la sua collaborazione. C’è un commissario che ha riconosciuto il suo talento unico e sa che solo lei può entrare nella mente del sequestratore.
Come nel più classico dei romanzi, Vani ha davanti a sé molti ostacoli. E non c’è nessuno a scrivere la storia della sua vita al posto suo: dovrà scegliere da sola ogni singola parola, gesto ed emozione.

L’amore è un gioco. Ti va di giocare con me?

Cristian Grei ha trentadue anni e una sola, acerrima nemica: E.L. James, che con le sue “50 Sfumature” gli ha rovinato la vita. Tutte le donne, infatti, appena sentono il suo nome, vedono in lui un dominatore in 3D e l’incarnazione delle più proibite fantasie erotiche. Ma se vivi a Prato, fai il becchino nell’agenzia di onoranze funebri di famiglia e sei ipocondriaco, avere il nome “uguale” a quello del più grande amatore di tutti i tempi, che si sposta in elicottero ed è a capo di un’azienda leader mondiale,può creare una costante e fastidiosissima ansia da prestazione.

Solo Antonella, l’amica di sempre, è in grado di divertirsi giocando con lui e tenere a bada le sue mille ansie, ma soprattutto è disposta ad amarlo per quello che è realmente.

Cristian Grei riuscirà finalmente a capire che è lei la donna giusta? E soprattutto sarà “pronto a riceverla”?

Jamie Newman è un attraente copywriter, single da due anni, deciso a dare un taglio a una vita scandita da cene solitarie con monoporzioni surgelate. Ma trovare la donna giusta non è affatto facile, come si intuisce dal suo blog, in cui racconta disastrosi appuntamenti al buio con donne assatanate e top model decisamente fuori dalla sua portata. Anche a Laura McIntyre, ventottenne proprietaria di un negozio di cioccolata, le cose non vanno tanto lisce, stando al suo diario. Squallidi agenti immobiliari dai bollenti spiriti e fanatici della bicicletta vestiti di lycra sono infatti sempre in agguato e la ricerca di un uomo decente sembra senza speranza. Ma quando un giorno i due si incontrano (o scontrano), complici una Vespa impossibile da guidare e una pianta troppo ingombrante da tenere tra le braccia, sembra che la felicità sia a portata di mano. O forse sarà allora che inizieranno davvero i problemi…

Che ne dite della nostra carrellata? Conoscete questi libri? Vi ispirano?

Recensione: Dannate ragazze di Robin Wasserman

Buongiorno!
Siamo già a metà settimana e io non vedo l’ora di arrivare al weekend. Spero di riuscire a rilassarmi e magari leggere un po’ accoccolata sul letto.
Mentre aspetto che arrivi venerdì sera, vi lascio una recensione. Il libro è “Dannate ragazze” di Robin Wasserman e mi aveva colpita principalmente la copertina. Mi piace davvero un sacco. Il libro è molto particolare, ma leggendo la recensione scoprirete voi il perché. Buona lettura!

dannate ragazze cover
Titolo: Dannate ragazze
Titolo originale: Girls on fire
Autore:
Editore: HarperCollins
Disponibile in italiano:
Goodreads

Novembre 1991. La notte di Halloween Craig Ellison, star della squadra di basket della scuola superiore di Battle Creek, si avventura nel bosco da solo e scompare. Tre giorni dopo lo ritrovano con una pallottola in testa e una pistola in mano, e quel gesto all’apparenza inspiegabile sconvolge profondamente i membri di quella tranquilla cittadina della Pennsylvania, già turbati da voci inquietanti sulla presenza di sette sataniche nella zona.

Hannah Dexter, diciassettenne brillante ma solitaria, incontra Lacey Champlain poco tempo dopo la tragedia. Capelli nerissimi, look goth e una passione per Kurt Cobain che sfiora l’ossessione, Lacey è una ragazza carismatica e dal fascino perverso che si insinua nella vita e nella mente dell’impressionabile Dex, plasmandone il carattere a propria immagine e somiglianza fino a risvegliare una parte ribelle e oscura di lei che le trascina in una spirale di violenza sempre più febbrile e pericolosa.

 

Dannate ragazze non è il libro che mi aspettavo. Non so perché quando ho visto la copertina e la trama mi aspettavo qualcosa di totalmente diverso. Pensavo che sarebbe stato un libro incentrato sul suicidio di Craig, che Lacey e Hannah sarebbero state protagoniste di qualcosa riguardante questo suicidio e in qualche modo ne sarebbero poi uscite trionfanti. Sì, sono una che pensa subito al lieto fine. Ovviamente tutto quello che pensavo sarebbe successo è stato preso e gettato via nel momento in cui ho iniziato a leggere davvero.

Dannate ragazze è un libro inquietante, crudo come penso di non averne quasi mai letti prima e fa paura. Se fossi madre sarei estremamente spaventata, ma per ora provo una genuina paura perché questo libro ti mostra un lato dell’adolescenza che pochi comprendono. La storia è ambientata negli anni ‘90, anni in cui io ero appena nata quindi non riesco a immedesimarmi né con i luoghi né con la musica che le protagoniste nominano. Sarò pessima, ma Cobain lo conosco di nome e non penso di aver mai sentito nulla di suo, quindi ho fatto fatica a capire l’ossessione di Lacey per il cantante, ma mi ricordo come l’adolescenza rende facile ossessionarsi con qualcosa.

Ossessione è forse la parola che per me rappresenta al meglio questo libro. L’ossessione del paese per Dio e per Satana, l’ossessione per la perfezione della madre di Hannah, quella di Nikki per il controllo, di Lacey per Cobain e per la ribellione e infine, quella di Hannah per Lacey e una vita che cerca disperatamente di fare sua.

Fa scontrare le due particelle giuste nel modo giusto,e otterrai una bomba. E’ questo che siamo, Dex. Una fusione accidentale

Hannah è una ragazza sveglia, intelligente e normale, forse un po’ solitaria, finché non incontra Lacey. La nuova arrivata nella scuola di Hannah è la ragazza che tutte le mamme temono diventi amica della propria figlia. Con i suoi capelli neri, atteggiamento da dura e passione per la musica di Kurt Cobain, Lacey soprannomina subito Hannah con il nome Dex e la trascina con sè in un mondo violento, crudele e pericoloso. Le due hanno un’amicizia che va oltre il buon senso, sconfinando nell’illegalità, nell’ossessione, nel doversi proteggere l’un l’altra a qualsiasi costo. In un mondo in cui non è il terrorismo a fare paura, ma l’andare contro Dio e la religione, Dex e Lacey infrangono ogni regola per cercare una libertà che sognano, ma non riescono mai a raggiungere.

Dannate ragazze è un libro che non consiglierei ad un’adolescente innanzitutto, ma non lo consiglierei nemmeno a chi è sensibile a tematiche come il satanismo o ad argomentI sessuali trattati con volgarità e schiettezza incredibile.
Il libro è lento a volte, ma la voglia di scoprire cosa è successo veramente a Craig, cosa ne sarà di Dex e Lacey ti porta ad andare avanti. Nikki, altro personaggio della storia, odiata dalle due protagoniste, ha un ruolo importantissimo e durante la lettura si fa fatica a capire come sia intrecciata all’interno della storia delle due ragazze.
L’ultimo centinaio di pagine è un vortice di violenza che continua a crescere fino a quando ti rendi conto che non riesci ad immaginare come andrà a finire.

Non posso dire che il libro mi sia piaciuto, ma posso dire che mi ha colpita. Non mi aspettavo una cosa del genere e non lo rileggerei, ma ho apprezzato l’aver avuto la possibilità di leggere qualcosa di diverso dal solito. Sono uscita dalla mia confort zone con questo romanzo e la schiettezza con cui è scritto mi ha ricordato il modo che le adolescenti hanno di essere crude e esagerate nel modo di comportarsi e esprimersi. Se lo leggete fatemi sapere i vostri commenti che sono curiosissima.

Teaser Tuesday #118

Buondì!
L’estratto di oggi è tratto da uno degli ultimi libri che ho terminato, Dannate ragazze di Robin Wasserman. Il libro è molto particolare e devo ancora capire se è un libro che posso definire bello. Cercherò di spiegarmi meglio nella recensione che dovrebbe arrivare a breve, intanto vi lascio questo piccolo assaggio, giusto per farvi vedere lo strano stile di questa autrice.

teaser tuesday

Per tutta la vita avevo potuto contare sul fatto che a Battle Creek non succedesse nulla. La cosa strana quell’anno non fu che finalmente fosse successo qualcosa ma che, come se la città condividesse un cervello rettiliano primordiale in grado di prevedere il futuro, trattenemmo il fiato in attesa che succedesse qualcos’altro.

Grazie a un ambiguo nesso causale che la direzione della scuola individuò tra depressione ed empietà, una nuova regola impose tre minuti di preghiera silenziosa dopo ogni appello. Craig era nella mia classe, seduto in diagonale alla mia destra, a un banco che ora evitavamo con cura di guardare direttamente. Anni prima, durante un’eclisse solare, avevamo costruito piccoli visori di cartoncino per scrutare il buio, dopo essere stati avvertiti che assistendo al fenomeno a occhio nudo ci saremmo bruciati le retine. Il lato fisico dell’evento non ha mai avuto senso per me, ma quello poetico sì, il bisogno di convincersi con l’inganno a guardare qualcosa senza vederlo davvero. È ciò che feci ora, sbirciando il banco solo durante quei tre minuti di preghiera silenziosa, quando il resto della classe aveva gli occhi chiusi e la testa china, come se spiare di nascosto in qualche modo non contasse.

Le cose continuavano così da un paio di mesi quando qualcosa – nulla di sfrontato quanto un rumore, qualcosa di più simile a un colpetto impercettibile sulla spalla, a un sussurro inudibile che prometteva da questa parte c’è il destino – distolse il mio sguardo dalla superficie laccata, sfregiata dalle numerose incisioni di cazzi e testicoli fatte da Craig, e mi indusse a spostarlo sulla ragazza nell’angolo opposto dell’aula, la ragazza che consideravo ancora estranea benché fosse con noi da settembre. I suoi occhi spalancati erano fissi sul banco di Craig, finché all’improvviso si puntarono su di me. Mi osservava come se aspettasse l’inizio di uno spettacolo, e fu solo quando li alzò al cielo e l’opportunità svanì che mi resi conto che era proprio un’opportunità che stavo aspettando. Poi il suo dito medio si rizzò, rivolto verso il soffitto, verso le nuvole – inequivocabilmente, verso Signore Nostro Dio in cielo – e, quando i suoi occhi si abbassarono a incrociare di nuovo i miei, il mio dito si sollevò da solo in un saluto identico. La ragazza sorrise. Quando il professore annunciò Il tempo è scaduto, tornò a unire educatamente le mani sul banco… finché ne alzò una per dire che le preghiere a scuola, anche quelle silenziose, erano illegali.

Capitolo 2 DEX – Prima di Lacey  – DANNATE RAGAZZE di Robin Wassermandivisore dx

dannate ragazze cover

Novembre 1991. La notte di Halloween Craig Ellison, star della squadra di basket della scuola superiore di Battle Creek, si avventura nel bosco da solo e scompare. Tre giorni dopo lo ritrovano con una pallottola in testa e una pistola in mano, e quel gesto all’apparenza inspiegabile sconvolge profondamente i membri di quella tranquilla cittadina della Pennsylvania, già turbati da voci inquietanti sulla presenza di sette sataniche nella zona.

Hannah Dexter, diciassettenne brillante ma solitaria, incontra Lacey Champlain poco tempo dopo la tragedia. Capelli nerissimi, look goth e una passione per Kurt Cobain che sfiora l’ossessione, Lacey è una ragazza carismatica e dal fascino perverso che si insinua nella vita e nella mente dell’impressionabile Dex, plasmandone il carattere a propria immagine e somiglianza fino a risvegliare una parte ribelle e oscura di lei che le trascina in una spirale di violenza sempre più febbrile e pericolosa.

mon firma

Recensione: Geek Girl di Holly Smale

geek girl cover
Titolo: Geek Girl (Geek Girl 1)
Autore: Holly Smale
Editore: Il castoro
Disponibile in italiano:
Goodreads

Harriet Manners, quindici anni, ha una vera passione per le liste, gli schemi e le definizioni, ha un quoziente intellettivo fuori dal comune e mangia pane tostato solo tagliato a triangoli. In generale, si sente come un orso polare nella foresta amazzonica. Sarà per questo che tutti a scuola sembrano odiarla? Quando nel modo più imprevedibile viene selezionata da una prestigiosa agenzia per modelle, Harriet afferra l’occasione al volo: è il momento di cambiare! Anche se questo significa rubare il sogno della sua migliore amica e precipitare in un mondo vertiginoso fatto di set fotografici, vestiti incomprensibili e tacchi molto, molto pericolosi. Fra cadute rovinose, colleghi affascinanti e viaggi segreti lontano da casa, l’imbranatissima Harriet scoprirà che la vera sfida è una sola: capire ciò che conta davvero.

Geek Girl è un libro che ho scoperto per caso quando Ilaria di Airals World – Se ne leggon di libri… lo ha comprato durante Tempo di Libri a Milano. La trama mi aveva incuriosita e ho deciso di dargli una possibilità. Non lo avessi mai fatto. Ila, mi dispiace e già lo sai, ma non mi è proprio piaciuto.

La protagonista è Harriet, una ragazzina di 15 anni che viene definita una geek e quindi derisa da tutta la scuola. Personalmente non ho mai capito l’avversione verso quelle persone definite geek, ma Harriet è tutto un altro discorso. Nel libro della Smale sembra che essere una geek significhi sapere a memoria cose a caso totalmente inutili e allo stesso tempo avere qualche strana forma di OCD.
Harriet è fastidiosa, irritante e un po’ so tutto io con un sottofondo di autocommiserazione e stupidità. Sembra vantarsi di sapere un sacco di cose e le sbrodola in faccia a più o meno ogni persona che incontra senza apparente motivo (forse pensa sia utile o piacevole) e poi non comprende perché la gente la trova strana. Si ritrova catapultata in un mondo che non è il suo totalmente per caso e riesce a farsi mille paranoie totalmente inutili che vengono poi stroncate con due parole per passare alla paranoia successiva.

I personaggi secondari nel libro sono totalmente random, inutili e estremizzati cercando di renderli simpatici senza riuscirci. Il padre di Harriet è un concentrato di battutine che ti fa venire voglia di strangolarlo. A quanto pare pensa che sua moglie sia un lupo mannaro e lo ripete un bel po’ di volte (la prima ammetto che è stata divertente, poi è diventata noiosa). La suddetta moglie è un avvocato nerd che tenta di essere la figura genitoriale seria e responsabile e da una parte le viene bene, ma dall’altra a volte tira fuori delle argomentazioni totalmente senza senso. Tutto sommato uno dei personaggi che mi è piaciuto di più. Nat e Toby non so come commentarli. La prima poteva avere del potenziale, totalmente sprecato, però, perché non è molto presente e Toby è uno stalker (lo dice Harriet stessa), ma la cosa viene non so come fatta passare e diventa un quasi amico. Io giuro che non capisco e non voglio capire. Wilbur è l’agente di Harriet e l’ho adorato semplicemente perché è così fuori di testa e pazzo che gli si vuole bene per forza.
Nick, un modello che lavora per l’agenzia che ingaggia Harriet, appare due volte in tutto il libro, dicendo forse 5 frasi ma ovviamente è instalove con la protagonista. Per farvi capire quanto la cosa sia campata per aria vi dico solo che io, shippatrice seriale che di solito riesce a piazzare insieme anche i sassi, qui non ho percepito nulla.

Mi rendo conto di essere stata particolarmente distruttiva e forse ho esagerato o ho una soglia di sopportazione bassa perché non mi ritrovata nella protagonista. Non ho più 15 anni e non mi sono mai sentita così fuori posto e grazie al cielo non sono mai stata vittima di bullismo, quindi non riesco a immaginare il voler stravolgere totalmente la propria vita per essere accettati. Ho imparato, crescendo, che ok ci sono delle dinamiche al liceo difficili da capire e da superare, ma c’è una vita dopo e migliora. Harriet ha una leggera evoluzione nel corso del volume e comincia a capire che è in grado di farsi valere e di far sentire la propria voce. Ho apprezzato questa sua crescita ed essendo una serie, mi aspetto che continui e migliori sempre di più come persona.

Il libro dovrebbe teoricamente essere divertente, ma evidentemente ho un problema con lo humor inglese perché non ho praticamente neanche sorriso durante la lettura. L’unico che mi ha fatto scappare un sorriso è “Wilbur con bur e non iam” giusto perché è totalmente ridicolo. Ma di nuovo, come sopra, il problema potrei essere io visto che ci sono pochissime serie tv comiche che mi fanno ridere e lo stesso per i libri.
Insomma, il libro l’ho bocciato e non penso leggerò i prossimi della serie, ma se la trama vi incuriosisce vi invito a provarlo e se vi piace, scrivetemi. Mi piacerebbe molto sapere cosa vi ha catturato e magari riuscirete a farmi vedere un lato di questa storia che ho perso.