Book Blitz: Confessions of a Wedding Planner by Michelle Jo Quinn

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Buongiorno!
Finalmente abbiamo trovato un altro book blitz che ci ispira. Trovo che la copertina di questo libro sia davvero bella e che anche la trama prometta bene. Voi che ne pensate? Per aiutarvi a decidere vi lascio, oltre ai dati del libro, un piccolo estratto. In fondo trovate anche un giveaway per vincere una giftcard Amazon da 10$ e una copia ebook del libro in questione.

Hello everyone! Today I’m here to leave to you a Book Blitz. I think the cover is very nice and also the synopsis look great. What do you think?
At the end of the post you can find also a giveaway for an ebook copy of Confessions of a Wedding Planner and a 10$ Amazon Giftcard.

confessions of a wedding planner
Title: Confessions of a Wedding Planner (Bliss #1)
Author: Michelle Jo Quinn
Publication date: July 26th 2016
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He may be the best man, but he’s the worst man for her…

Wedding planner, Veronica Soto-Stewart believes everyone deserves a fairy tale–even her ex-boyfriend. Unable to refuse his request, and with the help of Bliss Events motley crew, she finds herself creating the most magical event for the perfect couple.

But nothing is ever perfect…

And not all happy ever afters can be planned…

Levi Laurent can’t believe his luck. Thanks to his best friend’s wedding, he finally has a shot at the woman he’s always wanted–Veronica. From San Francisco to Paris, and back, he pulls out all the stops, so she knows where she really belongs–with him. But Veronica wants nothing to do with the rich, sexy, irresistible playboy.

Can Levi convince Veronica that her perfect happily ever after is closer than she ever realized?

 

excerpt

image1I couldn’t make myself comfortable. As I continued to shrug, he clasped my shoulders tighter. If I leaned against my car, his hips would press against me. I sagged in defeat and avoided direct contact with his eyes. This was worse than him thinking we could be friends.
“Since you’re big, bad boss of this whole operation, what’s going on with the bachelor party?” The man wriggled his eyebrows at me when I looked up. It was such a laughable action.
Levi was the ultimate bachelor…and rebel. He kept his hair long, rarely shaved, and often dressed in button up shirts with the first three buttons undone and sleeves rolled up, showing off his constant tan. He exuded bad-to-the-bone. And he loved it.
No doubt he had particular ideas on what Jake’s bachelor party should be like. I had more than enough of a fight to deal with, why would I add a few more in the way of silicon-filled strippers?
“What bachelor party? I’m not in charge of that. I’ve never planned one, and don’t intend to start. It’s your job as the best man to figure it out.” I poked my finger at his chest. Hard, warm chest, with a steady fluttering from his heart.
“Is it?” He took my hand in his and flattened my palm on his chest, halting my ministrations. I stared at my fingertips touching his exposed skin. “Maybe you and I can get together soon, just us, and you can give me ideas.” A number of salacious scenes flashed in my mind. I gulped, realizing my mistake, but the heat had ebbed up my neck and cheeks.
Drawing back my hand, I replied, “If you need help, you can call Chase.” I spun around to the back of my car, reached in and took out a card from my purse, ignoring the blush on my cheeks and hoping he would, too. The hand that was squeezing my shoulder smoothed its way down to the small of my back when I faced him again. I tried not to focus on the sudden, pleasant warmth in my belly. This was Levi, Casanova of the Bay area…and beyond!
He took the proffered card. “She’s the expert on all things…naughty.” Chase would kill me if she found out I gave him her number. “I have to go.”
He removed his hand from my back and held my door open for me.
image6As I settled in my seat, he stuck his head in my car and surprised me with a swift kiss on my cheek, rendering me speechless with how pleasant it felt. Levi had never been this close to me before. I’d never allowed it.
After shutting the door closed for me, he leaned his arms over the opened window and cocked his head to one side. Playfulness washed over his face. “Veronica, you may not like me, but whether you like it or not, I will be around whenever Jake asks me to be there. So you’ll have to get used to us being together…a lot.” It felt like he was trying to say more, but I simply nodded my head, and started the car. I waited for him to back away, before I sped off. I was flustered enough to accidentally run over the guy.

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ABOUT THE AUTHOR
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Michelle’s love for writing blossomed when her father gave her a diary, but instead of recounting her daily life, she wrote stories of fictional people. Like most of her characters, she believes in Happily Ever After. Naturally, she finds harmony in writing romance. She enjoys creating stories that make readers laugh, cry and fall in love.

An unabashed, self-proclaimed foodie, Michelle loves to try new food whenever she travels. She once had triple crème Brie and duck rillette for lunch on top of Grouse Mountain.

She lives in Ontario, Canada with her husband, two kids and a pup named Scarlet.

Thanks to XPresso Book Tours for giving us the opportunity to promote this book.

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Teaser Tuesday #71

Buongiorno. Il teaser che vi lascio oggi è tratto dal libro che ho letto nel weekend. Sì, avete letto bene, sono riuscita a leggere un intero libro nel weekend. Quasi quasi non ci credo nemmeno io, non mi sembrava vero. Il libro in questione è Tutti i difetti che amo di te di Anna Premoli che risiedeva da tempo nel mio Kobo in attesa. Libro carino, come tutti quelli di questa autrice. Piacevole, a tratti divertente e sempre leggero, come si richiede ad ogni romanzo rosa. Anche questa volta, quindi, non sono rimasta delusa. 🙂

teaser tuesday

A questo punto sia Eva che Ethan scoppiarono a ridere a crepapelle. Sara reputò che l’unica cosa saggia da fare fosse rifugiarsi in camera sua.
«No, non te ne andare!», la bloccò Eva sulla porta. «Ti ho portato un regalo!».
Il broncio di Sara svanì all’istante. «Ah sì, e cosa?», chiese cercando di non mostrarsi troppo interessata.
«Regalo di compleanno anticipato!», gioì la sorella.
«È il tuo compleanno?», si intromise Ethan.
«Assolutamente no. Tra tre mesi», dovette ammettere Sara, stupita. Era ovvio che ci fosse sotto qualcosa…
«E infatti il mio regalo non è mica casuale. Per il tuo compleanno sarai una ballerina perfetta», le confermò, cercando di mostrarsi il più innocente possibile.
La speranza prese il volo dal volto di Sara, per essere sostituita dalla ben più realista diffidenza. «Eh?», riuscì solo a pronunciare.
«Ti ho iscritto a un corso di ballo! Non trovi che sia un’idea geniale?», batté le mani tutta contenta.
«Tu mi hai iscritto a cosa?!», chiese Sara alzando la voce.
«Credo abbia detto corso di ballo», le ripeté Ethan, che si stava divertendo immensamente a osservare il suo disappunto.
«Zitto tu! A cuccia nudista!», esclamò minacciosa. «Eva! Sai che odio ballare!», si lamentò nervosa.
«Appunto, non si riesce quasi mai a convincerti a venire a ballare nei fine settimana. Sempre a tirare fuori questa scusa che non ti diverti e non sei portata. Ho voluto farti un regalo utile».
«Utile? Un maglione è utile! Non un corso di ballo…», ringhiò Sara.
«Ti divertirai, vedrai. Oggi pomeriggio ci sarà la prima lezione alla palestra HC. Prova ad andare e poi decidi se vuoi continuare o meno. Ti prego, ti prego, ti prego…», la scongiurò con quei suoi occhi da cerbiatta. Era Grimilde travestita da Bambi. Sara non poté che cedere.
«Prima o poi arriverà il giorno in cui riuscirò a dirti di no», borbottò sconfitta.
Eva sorrise con aria di sfida.
«Perché con lei cedi e con me no?», volle sapere Ethan, punto sul vivo.
Sara alzò le spalle. «Si vede che lei sa come prendermi. Non mi sfida mai in maniera aperta. È molto più subdola, la piccola serpe».
Eva rise divertita. «E poi ho vent’anni di esperienza alle spalle. Non puoi mica illuderti di arrivare al mio livello in poco tempo! Sara è un osso duro».
«L’ho notato…», confermò lui.
«Comunque, adesso che ho assolto al mio supremo compito di togliere di mezzo i cadaveri che lasciate lungo la vostra strada, penso anche di potermene andare».
«Certo, un favore e un tiro mancino per oggi sono stati più che sufficienti…», commentò Sara, che doveva ancora digerire la storia delle lezioni di ballo. Era negata, oltre ogni possibile e umana previsione, e sospettava che quattro lezioni difficilmente avrebbero potuto cambiare la cose. Senza contare che stava sudando alla sola idea.
«Ricordati, la palestra HC alle 16!», si raccomandò Eva.
Sara si limitò a emettere un grugnito lamentoso.

Capitolo 8 – TUTTI I DIFETTI CHE AMO DI TE di Anna Premoli

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tutti i difetti che amo di teMettere i bastoni tra le ruote alla propria famiglia è una vera arte per Ethan Phelps, perfezionata con cura nel corso degli anni. Quando suo padre muore, senza lasciare alcun testamento, il ragazzo eredita le quote della sua multinazionale. Ma è evidente a tutti che Ethan non ha il pallino per gli affari.Passa le serate tra bar e locali offrendo da bere a chiunque e pagando conti salatissimi, riarreda il suo lussuoso loft senza badare a spese e spreca il tempo in compagnia di individui inutili. Quando però, un bel giorno, fa irruzione completamente ubriaco in una riunione di azionisti, i familiari si convincono che è il momento di prendere drastici provvedimenti, primo fra tutti, nominare un amministratore che tuteli il suo patrimonio. Dopo diversi tentativi falliti viene nominata un’affascinante avvocato specializzato in brevetti aziendali, Sara Di Giovanni. Sara ha il grande vantaggio di essere determinata e di non lasciarsi imbambolare dai modi di Ethan. Tra loro è da subito scontro aperto: lui non vuole ridimensionare il suo stile di vita e lei non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da un presuntuoso rampollo. E così, poco alla volta, la tensione arriva alle stelle. Anche se il loro rapporto, a suon di dispetti, è destinato a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante…

kiafirma

Recensione: Kung Fu Panda 3 di Jennifer Yuh e Alessandro Carloni

Buongiorno a tutti! Rieccomi finalmente con una recensione di un film di animazione. Pur essendo grande fan Disney, devo dire che anche la Dreamworks ha sfornato negli anni alcuni grandi film, tra cui, appunto, ‘Kung Fu Panda’. Ricordo ancora quando è uscito il primo film che è stato un fenomeno di massa tant’è che tutt’ora ogni volta che sentiamo la canzone ‘Kung fu fighting’, pensiamo a questo film. Ammetto di aver amato il primo capitolo, in cui Po scopre che il suo destino è molto di più che aiutare il padre alla tavola calda, perché proprio lui è il tanto atteso Guerriero Dragone. Il secondo film devo dire che mi ha un po’ deluso in realtà e come tutti i seguiti di solito, tende a soccombere alla genialità del primo film. Quando è uscito il terzo ero un po’ preoccupata ma devo felicemente ammettere che conclude in maniera epica le avventure del nostro amato Po.

kung fu panda
Titolo: Kung Fu Panda 3
Regia: Jennifer Yuh e Alessandro Carloni
Anno: 2016
Durata: 95 min
IMDB

In Kung fu Panda 3, dopo essersi ricongiunto con il papà Li, che non vedeva da lungo tempo, Po raggiunge con lui il suo villaggio d’origine: un paradiso segreto dei panda in cui incontra una serie di esilaranti nuovi personaggi. La minaccia tuttavia è dietro l’angolo, quando il potente spirito maligno Kai inizia a terrorizzare l’intera Cina sconfiggendo tutti i maestri di kung fu, ci vorrà tutta l’abilità e l’audacia di Po per insegnare ai suoi maldestri e festaioli compagni panda l’arte del kung fu, e trasformarli così in una vera e propria squadra da combattimento.

 

In questo film troviamo un Po più “maturo” e capace di padroneggiare l’arte del Kung Fu ma sempre sbadato e affamato. Per crescere come guerriero deve imparare a insegnare l’arte del Kung Fu e in questo modo acquisire il ‘chi’, ovvero la propria forza interiore. Ma c’è sempre un pericolo in agguato e la minaccia che questa volta lui e gli altri maestri devono affrontare è Kai, un leggendario guerriero che ha fatto ritorno dal Regno degli Spiriti e vuole vendicarsi rubando il ‘chi’ di tutti i maestri di kung fu della Cina.
In questo capitolo finale conosciamo il padre di Po. Scopriamo le sue origini e ovviamente che il padre anatra è solo il genitore adottivo e non quello biologico (Po ovviamente non l’aveva capito nonostante fosse abbastanza evidente xD). Mi piace che in questo film ritroviamo la leggerezza e la genialità di certi espedienti che rendono esilaranti il susseguirsi di avvenimenti. Ho riso un sacco quando il padre di Po gli insegna a comportarsi come un panda, cosa che dovrebbe risultare scontata ma non lo è dato che Po non ha mai vissuto con qualcuno della sua specie. Comicità, dramma, azione sono fusi e bilanciati in maniera da rendere questo film un degno finale di una saga che amo profondamente.

“You finally became the panda
you were always meant to be.
But, how’d you know I could?
On the first day we met,
I saw the future of kung fu.
And the past.
I saw the panda
who could unite them both.
That is why I chose you, Po.
Both sides of a Yin and Yang.
And my true successor.”

rating 4

anna firma

Recensione: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola

Buon pomeriggio!
Anna ci aveva mandato un recensione, ma alla fine abbiamo deciso di pubblicare la mia oggi, quindi eccomi qui! Libro stupendo, ma scriverne una recensione è stato difficilissimo..non so perché ma trovo sempre difficile scrive di libri che mi sono piaciuti così tanto. Spero di invogliarvi un po’ a leggerlo perché ne vale davvero la pena!

notti in bianco baci a colazione
Titolo: Notti in bianco, baci a colazione
Autore: Matteo Bussola
Editore: Einaudi
Goodreads

– Papà, – ha detto, – quando hai incontrato
la mamma, come hai fatto a sapere che era
la mamma?
– L’ho capito dopo circa dieci minuti.
– E da cosa?
– Quando ci siamo incontrati la prima volta,
si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra
la testa, e si è fatta uno chignon senza
neanche un elastico, solo annodandoli.
– E allora?
– E allora lí ho capito che lei aveva
disperatamente bisogno di un elastico.
E io dei suoi capelli.
Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i «lecconi», i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell’«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.

 

Mi risulta sempre difficile scrivere di un libro che ho amato, ma questa volta voglio provarci. Quando ho preso in mano la prima volta il Kindle con dentro caricato “Notti in bianco, baci a colazione”, non sapevo bene cosa aspettarmi. L’unica cosa che sapevo è che le mie amiche ne avevano parlato benissimo e quindi perché non provare a leggerlo anche io?
Quello che mi sono trovata tra le mani è qualcosa che non mi sarei mai aspettata: una storia semplice, che però insegna molto. Una storia che ha poco di continuativo, ma che racconta tanti piccoli momenti della vita di una famiglia che, vi assicuro, imparerete ad amare. Matteo Bussola è un fumettista e uno scrittore, ma prima di tutto è un padre e questo emerge da ogni parola e da ogni pagina del suo libro in cui ci racconta come affronta la vita insieme alle sue quattro donne.
Ho trovato incredibile la felicità che ci viene mostrata e la gioia con cui questa famiglia affronta ogni cosa, ma soprattutto ho apprezzato come l’autore sia riuscito a rendere ogni situazione e evento in maniera semplice, anche quando non lo erano affatto.
Sono certa che una mamma o un papà apprezzeranno un libro del genere mille volte più di me che non sono mamma, perché loro queste situazioni le hanno vissute o le vivono tutti i giorni e io mi sono resa conto leggendo questo romanzo, di quanto fare i genitori sia difficile e allo stesso tempo gratificante e bellissimo. Matteo Bussola prova a insegnare alle sue figlie tante cose, alcune semplici e alcune molto complesse, ma le bimbe, che sono molto piccole, sono anche molto sveglie e comprendono. Spesso, sono proprio loro a insegnare al loro papà come funzionano le cose e mi sono ritrovata più volte a chiedermi se anche io ho, crescendo, ho aiutato i miei genitori a capire meglio il mondo.
Come genitori, si ha una responsabilità enorme, perché si ha ogni giorno la possibilità di formare delle menti, di aiutarle a comprendere meglio la vita e Bussola, con le sue bambine, fa un lavoro spettacolare. Insegna che l’amore è uguale per tutti, che sia fra uomo e una donna, fra due uomini o fra due donne, ma impara anche che “l’amore non è uno, sono tanti”. Insegna che bisogna essere gentili, che bisogna fare del bene e affronta anche le domande più difficili che le sue figlie gli pongono, come quelle sulla morte. Sto scrivendo la recensione mentre sono in treno ed è il 15 luglio. Non so quando la leggerete voi questa recensione, ma ora, mentre scrivo, mi chiedo come spiegherebbe lui alle sue bambine cosa è successo ieri a Nizza. Trovo che le sue parole siano sempre misurate, ma assolutamente veritiere e probabilmente dopo aver finito di scrivere andrò a cercare su Facebook se ha fatto qualche commento al riguardo. Matteo Bussola è particolarmente bravo a spiegare il mondo, come dovrebbe essere almeno, alle sue bambine, ma pubblicando questo libro, ha spiegato il mondo un po’ a tutti.
Quando ho chiesto a mia mamma di ordinarmi il cartaceo da Amazon, mi ha chiesto di cosa parlasse il libro e ho fatto fatica a risponderle, perché non saprei delineare una trama. Le ho detto, però, che è un libro che racconta la vita, vista dagli occhi di un padre e di un uomo che vede il mondo in maniera meravigliosa, ma che soprattutto vede la vita familiare in un modo unico.
“Notti in bianco, baci a colazione”, alla fine, parla di famiglia e che voi siate genitori o meno, posso solo consigliarvelo caldamente. Mi ha fatta ridere, mi ha fatta piangere ed emozionare e un libro che scatena così tante emozioni può essere solo letto dal maggior numero di persone possibile.
Se lo avete letto fatemi sapere che cosa ne pensate, sono davvero curiosa!

rating 5

mon firma