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Recensione: Minions di Kyle Balda & Pierre Coffin

Buongiorno a voi! Oggi voglio portare un po’ di giallo e luce nel vostro lunedì parlando di un film che sicuramente avete visto: i Minions! Inizialmente avevamo deciso di vederlo insieme con la Mon e la Kia ma purtroppo per una cosa per l’altra non siamo mai riuscite a ritagliarci una sera per guardalo. Ovviamente ero troppo curiosa di vederlo e dopo aver ottenuto il permesso di guardarlo, oggi lo commento con voi 😉

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Titolo: Minions
Titolo originale: Minions
Regia: Kyle Balda, Pierre Coffin
Anno: 2015
Durata: 91 min
IMDB

Comparsi sulla Terra agli albori, i Minions si evolvono attraverso i secoli ma restano sempre al servizio dei più spregevoli padroni. Dopo aver accidentalmente causato l’estinzione di molti di loro, i pochi Minions rimasti in vita si ritrovano senza padrone e cadono nella più cupa depressione. Fortunatamente, Kevin, uno di loro, ha un piano e insieme all’adolescente ribelle Stuart e all’amabile Bob si avventura alla ricerca di un nuovo malefico capo per i suoi fratelli.

Facciamo un passo indietro prima di concentrarci sul film: ‘Cattivissimo me’ è stato decisamente un film di animazione che ha saputo conquistare grandi e piccini ed è il film dove per la prima volta conosciamo queste buffe creaturine gialle. Chi sono? Da dove vengono? Come mai lavorano per Gru? Dopo una lunga attesa le nostre domande hanno trovato risposta quest’estate quando finalmente è uscito il film dedicato interamente a loro!

I Minions hanno sempre servito i signori più cattivi della Terra nel corso degli anni ma, purtroppo, sono talmente pasticcioni che nei modi più assurdi si ritrovano d’improvviso ogni volta senza padrone fino a che, “disoccupati”, non hanno più forza di vivere. Dalla massa però emergono tre Minions che si mettono alla ricerca di un nuovo padrone cattivo. Ma ammettiamolo, anche se vogliono fare i cattivi non ci riescono troppo bene:

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Kevin (quello alto con due occhi) ovvero la mentre del trio e quello che più si adopera perchè vuole essere riconosciuto come eroe dai suoi compagni. Poi c’è Stuart (quello alto con un occhio) che è un musicista e che si ritrova nel gruppo per caso e non per dedizione alla causa. Infine c’è Bob (quello basso) che è il più tenero e dolcissimo e che, nonostante abbia paura dell’avventura, vuole lo stesso unirsi agli altri due. Dopo tante peripezie in cui veramente succedono le cose più assurde e divertenti si ritrovano con una nuova padrona, Scarlett Overkill ma ovviamente anche qui combinano una valanga di guai che mandano all’aria tutto il suo piano malefico. Solo alla fine del film che incontriamo un piccolo Gru, ovvero il futuro nuovo padrone dei Minions.

Ma perchè a tutti piacciono così tanto i Minions? Il segreto sta nell’immediatezza di questi personaggi che comunicano in una lingua composta da parole internazionali prese da più lingue, prima tra tutte ‘banana’. Il secondo motivo è che sono talmente imbranati che anche la cosa più semplice andrà sicuramente storta dando il via a una valanga di risate. La risposta del pubblico ha assunto una portata tale che sono diventati un fenomeno mondiale; quindi diciamo che questo film ha avuto un successo molto più che discreto.

Cos’altro dire… se l’avete già visto sicuramente avete riso un sacco!
gif se invece non l’avete già visto vi consiglio di andarlo subito a guardare 😉
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rating 4
anna firma

That moment when tanti is meglio che one: How to get away with murder #3

Buongiorno e benvenuti al terzo appuntamento di questa visione di gruppo di ‘How to Get Away with Murder’! Se vi siete persi i primi due appuntamenti potete recuperarli cliccando su questi link:

La Karen ce la sta mettendo tutta per mettersi in pari quindi la rivedremo più avanti! Premetto che la serie si sta facendo sempre più incasinata e diventa sempre più difficile rispondere a queste domande! Però mi diverto un sacco a leggere le risposte di tutte le partecipanti e a vedere come le opinioni cambiano da spettatore a spettatore. Buona lettura!
tanti is meglio che one htgawm

Cosa non ti saresti mai aspettata di queste due puntate?

Alessandra: Assolutamente quando dalla webcam lo psicopatico spia Connor e Oliver…l’ansia!
Anna: Quando si vede il cugino psicopatico che spia Connor e Oliver… questo mi fa temere il peggio!
Chiara: Quando a Bonnie viene rivelato di cosa era stata vittima Tiffany.
Federica: Non mi aspettavo il nuovo presunto killer degli Hapstall, inquietante il fatto che stia spiando Oliver. Sono curiosa di vedere come va avanti la storia.
Kia: Oliver e Connor tutti felici perché hanno delle informazioni sul ‘fratello’ e lui che in realtà li sta spiando dalla webcam. Ci sono rimasta troppo male.
Mon: Catherine che si risveglia nel bosco ..pensavo fosse morta.
Silvia: Quando aprono la valigia e.. ci sono soldi. Ma comeeee
Veronica: Il momento WHAT? è stato per me alla fine dell’episodio 6,quando Oliver e Connor parlano davanti al pc.

Chi è il “killer” della stagione? (Abbiamo immaginato che il quasi omicidio che si vede nella scena di ‘2 mesi dopo’ sia il caso della stagione)

Alessandra: Non so, non capisco più nulla! Penso il pazzo psicopatico e poi tutti cercano di coprire la faccenda e riarrangiarla in qualche modo..
Anna: Continuo a pensare ad Asher… purtroppo il ragazzo è troppo bravo a immischiarsi in cose al di fuori della sua portata quindi secondo me potrebbe essere lui.
Chiara: Io continuo a dire Nate, adesso piú che mai.
Federica: Continuo a dire Wes, ma a ‘sto punto ho dubbi su tutti quindi boh.
Kia: Non capisco più nulla. Vorrei dire Frank perché la sua finta ad inizio puntata non mi è piaciuta per nulla. Ma anche Asher non mi piace. E il nuovo sospetto. Boooh.
Mon: Asher.
Silvia: Sempre più convinta di Asher o BonniePsyco.
Veronica: Il killer,a questo punto credo siano due,chi ha tentato di uccidere Annalise e chi ha ucciso il procuratore.

È davvero Bonnie la bambina del video che la Keating mostra ad Asher?

Alessandra: Se non è lei, ha comunque subito un passato malato perché troppe cose del suo comportamento e del suo rapporto con Annalise non si spiegano!
Anna: Ogni volta che ci danno una qualche spiegazione è da prendere con le pinze perché non si sa mai se è vera o no e secondo me non è Bonnie nel video.
Chiara: Per una volta, non avevo dubitato! Peró, effettivamente, rivelare proprio quel tipo di storia passata avrebbe corroborato la versione di Bonnie che uccide per difendersi.
Federica: Secondo me non è Bonnie quella nel video.
Kia: Per me no. Mi è venuto questo dubbio appena finita la puntata, non so come mai. Però mi è rimasto.
Mon: Kia mi ha messo il dubbio che effettivamente non sia lei la bambina del video..per ora dico no.
Silvia: Se fosse lei si spiegherebbero tante cose.. ma dubito. La Keating è fuori controllo chissà dove ha pescato quel video!
Veronica: Non se se sia davvero Bonnie nel video (potrebbe essere lei e spiegherebbe pure il legame con Annalise) però certamente con questa mossa Annalise ha fatto cadere nella sua ragnatela anche Asher.

Oliver durerà fino a fine stagione?

Alessandra: NON DICIAMOLO NEMMENO PER SCHERZO!
Anna: Mi dispiace dirlo ma la prima cosa che ho pensato appena è apparso lo psicopatico è che Oliver ci lascerà prossimamente.
Chiara: Secondo me muore prima della pausa natalizia.
Federica: Diciamo che lo spero, ma non ci giurerei.
Kia: Non voglio nemmeno pensare a uno scenario del genere. Voglio i Coliver insieme e felici. Punto.
Mon: Vorrei dire si, ma conoscendo Shonda non penso accadrà. I Coliver sono troppo felici per durare nella mente della Rhimes.
Silvia: Oliver ha tutte le caratteristiche tipiche del personaggio sacrificabile: fidanzato di uno dei protagonisti, dolcino, occhialuto… La Rhimes, Come mi ha fatto morire James (Scandal), potrebbe anche farlo con Oliver.. crudeltà!
Veronica: Oliver è l’ultimo personaggio pulito di tutto il cast quindi per favore Shonda risparmiacelo!!!!

Ci rivediamo tra due settimane!

anna firma

Recensione: American Sniper di Clint Eastwood

Buongiorno a tutti! Venerdì scorso ho finito tirocinio quindi da oggi posso dedicarmi full-time alla tesi visto che il tempo stringe. Ieri sera come al solito non sapevo che genere di film avessi voglia di guardare e alla fine ho scelto ‘American Sniper’, un filmetto giusto leggero per concludere la settimana. Nuovo lunedì, un anno in più per me oggi (eh già, la vecchiaia colpisce anche me) e mille cose ancora da fare. Ma basta parlare di me e concentriamoci sul film.

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Titolo: American Sniper
Titolo originale: American Sniper
Regia: Clint Eastwood
Anno: 2014
Durata: 133 min
IMDB

Il film racconta la storia del Navy SEAL Chris Kyle (Cooper), che registrò il più alto numero di uccisioni come cecchino americano. Fu così temuto dagli insurrezionalisti iracheni da ricevere il soprannome al-Shaitan (“il diavolo”). Nel 2013 Kyle è stato ucciso in un poligono di tiro, da un altro veterano. Il film è tratto dal libro “American Sniper: The Autobiography of the Most Lethal Sniper in U.S. Military History”.

 

La prima cosa che ho pensato appena sono iniziatii titoli di coda è stata: “Hey man, this was tough!” perdonatemi l’espressione inglese ma dopo due ore in cui i protagonisti continuano a riferirsi tra di loro usando ‘man’, sono stata anch’io contagiata. Il film si basa sull’autobiografia di Chris Kyle, ovvero uno dei migliori cecchini dell’esercito americano e sulle sue missioni in Iraq. Di conseguenza non si tratta di un film facile da guardare ma soprattutto da recensire: il rischio è quello di iniziare un lungo dibattito sulla guerra. Siamo tutti sensibili a questo tema e di conseguenza un film che parla di un qualcuno che ha partecipato attivamente ad una guerra che dura tutt’ora, ci vuole ricordare che non si tratta di storia ma del presente e ovviamente questo non è facile da digerire.

Diretto da Clint Eastwood che a mio parere si conferma sempre un ottimo regista qualsiasi storia diriga, il film racconta in maniera viva le scene di guerra. Quello che più secondo me cattura l’attenzione e la partecipazione dello spettatore l’alternarsi di inquadrature di villaggi iracheni provati dalla guerriglia e scene in cui si vede attraverso il mirino di Chris gli obiettivi da abbattere. Soprattutto nelle seconde, la tensione sale esponenzialmente in quanto hai gli occhi fissi sull’obiettivo del cecchino e non senti nessun rumore se non il fruscio dell’aria e quello del respiro di chi sta sparando.

Il film comunque vuole cercare non solo di riportare i fatti ma anche dimostrare le due facce di chi va in guerra ovvero il senso di dovere verso la causa e verso i compagni e la voglia di stare con la propria famiglia. Diciamo che il film trasmette bene questo conflitto personale che ogni soldato chiamato in guerra affronta. L’unica cosa che secondo me si poteva modificare sarebbe stato dare un po’ più di spazio raccontando degli anni successivi al suo ritiro definitivo dal campo di battaglia e di come sia stato difficile reinserirsi nella società.

Un’interpretazione da parte d Bradley Cooper davvero intensa e capace di arrivare allo spettatore (ultimamente ha fatto dei film in cui ricopre dei ruoli di spessore in cui possiamo sperimentare la sua bravura). Nonostante abbia avuto molte nomination per gli Oscar, ha vinto solo quello per miglior montaggio sonoro, anche se Bradley secondo me se lo meritava tutto a mio modesto parere. Un film davvero interessante e raccontato attraverso l’esperienza diretta di persone che erano in prima linea e che offre un’occasione per riflettere su quello che accade intorno a noi.

rating 4
anna firma

Recensione: Kyoukai no Kanata – I’ll be here: Mirai-hen

Buongiorno a tutti! Ultima settimana di tirocinio per me e ancora una tesi da finire. Ma oggi non siamo qui per parlare di me, bensì di un film che ho atteso per mesi e mesi. Non so se vi ricordate ma un po’ di tempo fa avevo recensito il primo film tratto da un anime giapponese. Ebbene, oggi finalmente riesco a fare la recensione della seconda parte del film. Nonostante il film sia uscito in Giappone a metà aprile, l’ho trovato nel web solo una decina di giorni fa, il punto è che tanto sognavo di sapere come si sarebbe conclusa la storia che praticamente ogni giorno controllavo se era uscito su Internet. La Mon conosce ben quanto io abbia atteso questo momento e oggi scopriremo insieme come prosegue la storia.
(La recensione della prima parte la trovate qui)

Kyoukai no Kanata - I'll be here: Mirai-hen
Titolo originale: Gekijouban Kyoukai no Kanata – I’ll be here: Mirai-hen
Regia: Taichi Ishidate
Anno: 2015
Durata: 92 min
MyAnimeList

Seconda e ultima parte del film. Capitolo futuro.

Allora, nello scorso film ci eravamo lasciati con Mirai che ricompare ma non si ricorda più né chi sia né dei suoi amici. La perdita della memoria è infatti il prezzo da pagare per essere tornata indietro dopo lo scontro con il kyoukai. Quando Akihito scopre che Mirai non si ricorda più niente, decide di mentirle dicendo che tra di loro non è mai successo niente e che lei è una normale ragazza umana. Il dover far finta di niente lo fa soffrire e mantenere un comportamento distaccato nei confronti di Mirai che invece, in qualche modo, si sente incuriosita dal ragazzo. Quindi, per tutta la prima metà abbondante del film ci sono loro due che non riescono mai a confrontarsi liberamente e Akihito si comporta un po’ da codardo e piagnucolone (capisco il trauma di scoprire che la ragazza che ti piace non si ricorda più di te ma non puoi tu decidere di nasconderle la verità e continuare a svignartela quando lei cerca di scoprire giustamente qualcosa). Infatti, ad un certo punto, lei non ce la più e fa una sfuriata che finalmente aiuta il fragile Akihito a darsi una svegliata.

Ovviamente incontriamo anche i personaggi che abbiamo conosciuto nel capitolo scorso e un nuovo pericolo si scatena contro i nostri protagonisti: la diffusione di uno youmu progettato da Miroku, il tipo del Dipartimento di Osservazione degli spiriti guerrieri, che sfrutta la negatività e l’oscurità nell’animo delle persone per controllarle. Non voglio scendere oltre nel dettaglio, ma se vi state chiedendo se Mirai recupera la memoria la risposta è ‘si!’. Se invece volete sapere se alla fine si metteranno insieme questo non posso dirvelo.

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Ritroverete nel film tutto quello che ci ha fatto innamorare dell’anime, una sigla spettacolare ed emozionante, scene di combattimenti esaltanti, dei casini assurdi che non vi aspettereste e, in più, abbiamo l’onore di vedere alcune scene dell’infanzia di Mirai e Akihito anche se si tratta di infanzie non troppo felici. Gli avvenimenti in questo capitolo finale ci fanno conoscere tutti i nostri protagonisti più in profondità e molti dei misteri e delle cose che non erano mai state spiegate acquisiscono un qualche senso logico.

I’ll be here ovvero ‘io sarò qui’ è la promessa tacita che Mirai e Akihito si scambiano, una scelta che li renderà più sinceri l’un l’altro e che li porterà verso una nuova strada insieme. Spero di non avervi svelato troppo però, mi raccomando, non perdetevi la scena dopo i titoli di coda che è il momento che tutti noi fan della serie aspettiamo!
rating 4
anna firma