fredrik backman

WWW…Wednesday #23

Buongiorno! Siamo arrivati a metà settimana e non possiamo assolutamente saltare l’appuntamento con il WWW…Wednesday. Andiamo a vedere quali letture ci stanno facendo compagnia in questi giorni 🙂

Letto

In lettura

Da leggere

Ho letto “Obsidio” e sono rimasta in lutto per la fine della serie per una giornata. Poi ho ripreso in mano “La distanza tra le stelle”, libro iniziato almeno un mese fa che non ero riuscita a finire e mi sta piacendo davvero tanto. Conto di continuare la lettura de “L’uomo che metteva in ordine il mondo” considerando che dovrei essere quasi alla fine secondo la Lettura di Gruppo, ma sono indietrissimo.

Letto

In lettura

Da leggere

Domani troverete qui sul blog la recensione de ‘Il profumo del mosto e dei ricordi‘, lettura che ho terminato in anteprima nel weekend e che ho davvero adorato! Ho in lettura ‘L’uomo che metteva in ordine il mondo‘ visto che ero rimasta indietro con i capitoli della lettura di gruppo, in questi giorni mi sto dedicando a quello. Appena mi rimetto in pari, conto di finire ‘Le assaggiatrici‘ di Rosella Postorino.

Lettura di gruppo: L’uomo che metteva in ordine il mondo [Recap #1]

Hola!
Sono settimane parecchio impegnative, ma finalmente sono riuscita a trovare il tempo per fare un primo recap di questa lettura di gruppo. Prima di tutto vorrei ringraziare quelle 11 fantastiche personcine che si sono unite a noi per leggere tutte insieme L’uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman. L’11 marzo c’è stata la prima discussione in cui abbiamo richiesto la prima impressione su libro. In realtà abbiamo un gruppo Telegram – che trovo stia funzionando molto bene allo scopo – in cui si chiacchiera spesso su come sta procedendo la lettura. Tutto rigorosamente senza spoiler tranne le discussioni della domenica sera relative ai capitoli letti. Non vedo l’ora sia domenica: ci sarà infatti la seconda discussione ‘ufficiale’. Tornando a noi, visto che tutte le partecipanti sono nel gruppo Telegram abbiamo deciso di semplificare le consegne: la recensione finale ci sarà per tutte, mentre per le prime due consegne ci limitiamo a parlarne in chat. Alcune ragazze, però hanno deciso di scriverci una mail, un pensiero più concreto e meno frammentato rispetto a quello che si può esprimere in una conversazione di gruppo.

In generale il libro sta piacendo molto, stiamo entrando in sintonia con Ove, protagonista che all’inizio non era risultato troppo simpatico. Stiamo iniziando a capirlo, a comprendere le motivazioni per cui ha un determinato comportamento e quindi iniziamo ad apprezzarlo davvero. Ma vediamo che hanno detto le ragazze, sia le mail di quelle che ci hanno scritto che qualche stralcio della conversazione in chat.

Kia

Avevo sentito parlare molto e molto bene di questo libro ma non mi ero mai decisa a prenderlo in mano. Quando ci è stato proposto come possibile titolo della lettura di grupppo,
l’abbiamo inserito nel sondaggio ed ha raccolto un sacco di voti. Quindi perché non provare? L’inizio non mi sta dispiacendo per nulla, sto iniziando a capire Ove e sento che finirò per affezionarmi un sacco.

Mon

Ove colpisce immediatamente per il suo carattere burbero che lo fa sembrare un novantenne che se la prende con i ragazzini sul bus. Trovo sia impossibile non affezionarsi a lui e credo che nel corso del libro lo comprenderemo meglio. I vicini appena arrivati mi hanno fatta immediatamente sorridere e credo aiuteranno Ove a uscire dal guscio in cui si trova.

Karen

Per quanto riguarda Ove, sono molto contenta di poterlo rileggere. Quante cose sfuggono ad una prima lettura?? Adoro Ove, adoro che i suoi tentativi di suicidio vengono tutti mandati all’aria dai quei vicini così maledettamente incompetenti, come direbbe Ove.
In realtà tutti i personaggi sono ben costruiti, perfino il gatto!

Daniela

Avendo già visto il film, in realtà mi è difficile dare le ‘prime’ impressioni sul libro….. Ove, burbero e a prima vista antipatico in realtà si dimostra ben presto dal cuore d’oro. Ha varie ‘manie’ che lo fanno sembrare strano ma alla fine i personaggi che lo circondano sono altrettanto strani e strambi per cui….
Posso dirvi che il film, seppur con qualche differenza e inevitabilmente qualche dettaglio in meno, è abbastanza corrispondente.
È simpaticissimo il gatto (nel libro forse si nota meno ma nel film viene sottolineato anche di più), che ha capito perfettamente che Ove non è pericoloso. Can che abbaia non morde!

Cris di Chronicles of a Bookaholic

I primi tre capitoli mi hanno fatta preoccupare, ho pensato che non sopportando Ove non sarei riuscita ad apprezzare il libro. Invece, andando avanti e scoprendo sempre nuovi elementi della vita di Ove, non solo ho cominciato a volergli bene ma mi si è spezzato il cuore a pensare quanto abbia dovuto affrontare da solo. Non vedo l’ora di conoscere la storia d’amore di Ove e Sonja, non so perchè ma penso sarà qualcosa di commovente come in Up, il film della Pixar.

Alice

Sono contentissima di partecipare a questa lettura di gruppo. Essendo io amante soprattutto di thriller non mi sono mai veramente buttata su altro (se non il fantasy). Non conoscevo questo titolo ma devo ringraziarvi per avermi fatto scoprire questo bellissimo libro. Devo dire che nel primo capitolo Ove non mi era particolarmente simpatico (forse perché faccio la commessa e conosco queste scene), poi da quando ho letto il capitolo dedicato al padre ho iniziato ad apprezzarlo maggiormente.

Alessandra

Lui è sicuramente così sia per carattere che per tutto quello che ha passato, ma ammiro i suoi principi morali solidi e il fatto che nonostante le persone lo esasperino decida comunque di aiutare. Ma certe perle di frasi, come quelle che avete citato me lo fanno adorare già e sono sicura che entro la fine de libro gli vorrò super bene!

Cate

A me sta piacendo, il personaggio di ove è molto interessante, voglio proprio vedere come cambia nel corso del libro. Poi vabbè i nuovi vicini sono il top!

Teaser Tuesday #155

Buongiorno!! È martedì e non poteva mancare il solito appuntamento con il teaser tuesday. Al momento, dopo meeeesi che non accadeva più, ho in lettura due libri. Uno super segretissimo di cui vi parlo qui sul blog nei prossimi giorni che però vi posso dire che mi sta piacendo molto. L’altro è quello della lettura di gruppo, L’uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman. Il teaser verrà proprio da quest’ultimo. A proposito, siete ancora in tempo per unirvi alla lettura (QUI il regolamento)
teaser tuesday

Suonano ancora. Ove si volta e fissa la porta come se quella dovesse vergognarsi. Avanza di alcuni passi verso l’ingresso, sentendosi rigido come un gessetto; si chiede se gli scricchiolii provengano dalle assi del parquet, o dalle sue articolazioni.
«E adesso, cosa c’è?» chiede alla porta ancora chiusa, come se potesse rispondergli.
«Adesso cosa c’è?» ripete, spalancando l’uscio con tale violenza che la bimbetta di tre anni viene spinta indietro e finisce con il sedere a terra, sbalordita.
Accanto a lei c’è un’altra bambina, di sette anni, dall’aria terrorizzata. Hanno entrambe i capelli neri ed enormi occhi scuri.
«Be’?» domanda Ove.
La bambina di sette anni è sul chi va là. Allunga un contenitore di plastica. Ove lo prende in mano controvoglia. È caldo.
«Riso!» grida la sorellina giuliva, e si affretta a rimettersi in piedi.
«Al curry, con pollo» conferma la più grande, diffidente.
«Non compro nulla, grazie.»
La bambina di sette anni pare offesa.
«Siamo le tue vicine!»
Ove rimane in silenzio per alcuni secondi. Poi fa un cenno di assenso, quasi avesse deciso di accettare quella premessa come spiegazione.
«Ah.»
La bimba di tre anni annuisce soddisfatta e agita le maniche troppo lunghe della felpa.
«Mamma ha detto che tu fame!»
Ove considera per un istante quella piccola imperfezione grammaticale.
«Eh?»
«La mamma ha detto che sembravi affamato, così ti abbiamo portato qualcosa da mangiare per cena» spiega la bambina di sette anni, un po’ seccata.
«Vieni, Nasanin. Andiamo a casa» aggiunge. Prende la sorella per una mano, lancia uno sguardo accusatorio a Ove e si volta, allontanandosi.
Ove rimane sulla soglia e le guarda andare via. Vede la donna incinta con i capelli neri sorridergli dall’altro lato della strada, mentre le bambine corrono in casa. La bimba di tre anni si gira e lo saluta felice. Anche la donna incinta lo saluta. Ove richiude la porta.

CAPITOLO – L’uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman

divisore dx

l'uomo che metteva in ordine il mondo
Ove ha 59 anni. Guida una Saab. La gente lo chiama “un vicino amaro come una medicina” e in effetti lui ce l’ha un po’ con tutti nel quartiere: con chi parcheggia l’auto fuori dagli spazi appositi, con chi sbaglia a fare la differenziata, con la tizia che gira con i tacchi alti e un ridicolo cagnolino al guinzaglio, con il gatto spelacchiato che continua a fare la pipì davanti a casa sua. Ogni mattina alle 6.30 Ove si alza e, dopo aver controllato che i termosifoni non stiano sprecando calore, va a fare la sua ispezione poliziesca nel quartiere. Ogni giorno si assicura che le regole siano rispettate. Eppure qualcosa nella sua vita sembra sfuggire all’ordine, non trovare il posto giusto. Il senso del mondo finisce per perdersi in una caotica imprevedibilità. Così Ove decide di farla finita. Ha preparato tutto nei minimi dettagli: ha chiuso l’acqua e la luce, ha pagato le bollette, ha sistemato lo sgabello… Ma… Ma anche in Svezia accadono gli imprevisti che mandano a monte i piani. In questo caso è l’arrivo di una nuova famiglia di vicini che piomba accanto a Ove e subito fa esplodere tutta la sua vita regolata. Tra cassette della posta divelte in retromarce maldestre, bambine che suonano il campanello offrendo piatti di couscous appena fatti, ragazzini che inopportunamente decidono di affezionarsi a lui, Ove deve riconsiderare tutti i suoi progetti. E forse questa vita imperfetta, caotica, ingiusta potrebbe iniziare a sembrargli non così male…

Teaser Tuesday #154

Buongiorno!
Sono in una settimana un po’ strana, in cui non riesco a leggere molto. Spero di riprendere. Intanto vi lascio l’inizio del primo capitolo del libro scelto per la nostra Lettura di Gruppo. Non ho ancora letto molto, ma queste prime pagine mi sembrano un’ottima partenza.

teaser tuesday

Ove ha cinquantanove anni. Guida una Saab. È il tipo di uomo che indica le persone che non gli piacciono un po’ come se fossero dei topi d’appartamento e il suo indice una torcia della polizia. È in piedi davanti al banco di uno di quei negozi frequentati da patiti d’informatica che guidano auto giapponesi. Ove osserva il commesso per un bel pezzo prima di agitargli davanti al naso una scatola bianca di medie dimensioni.

«Dunque, questo sarebbe un… aaiPadd?» vuol sapere.

Il commesso, un giovane dall’indice di massa corporea a una sola cifra, sembra a disagio. Sta evidentemente lottando contro l’impulso di strappare di mano la scatola a Ove.

«Sì, esatto. Un iPad. Ma sarebbe meglio che non lo scuotesse in quel modo…»

Ove osserva la scatola quasi fosse di un genere estremamente inaffidabile. Come se guidasse una Vespa con addosso una tuta da ginnastica fucsia, e avesse urlato a Ove: “Ciao, amico!” e poi avesse cercato di vendergli un orologio.

«Mm. Quindi è un computer?»

Il commesso annuisce. Poi tentenna un momento e fa un rapido cenno con il capo.

«Sì… cioè, è un iPad. C’è chi lo chiama “tablet”, chi “tavoletta per navigare su Internet”. Ci sono diversi modi di vederla…»

Ove guarda il commesso come se gli avesse appena parlato al contrario.

«Ah!»

Il commesso annuisce, esitante.

«Eh, sì.»

Ove sbatacchia di nuovo la scatola.

«E va bene?»

Il commesso si gratta la testa.

«Ma certo… Cioè, sarebbe a dire?»

Ove sospira e inizia a sillabare le parole lentamente, come se il commesso avesse problemi di udito.

«Va-be-ne? È un buon computer?»

Il commesso si gratta il mento.

«Be’… sì… è ottimo. Ma dipende dal tipo di computer che le serve.»

Ove gli lancia un’occhiata truce.

«Mi serve un computer! Un normale computer!»

Tra i due uomini cala un silenzio lungo alcuni istanti. Il commesso si schiarisce la voce.

«Vede, in realtà questo non è un normale computer. Forse per lei sarebbe meglio un…»

Fa una pausa, cercando un termine con cui immagina che l’uomo davanti a lui possa avere una qualche familiarità. Poi si schiarisce di nuovo la voce.

«Un laptop?»

Ove scuote il capo con foga e si sporge minaccioso sul banco.

«No, non voglio un CAVOLO di lapptopp. Voglio un computer!»

Il commesso fa un cenno di assenso.

«Un laptop è un computer.»

Ove lo fissa offeso e punta con ostentazione il suo indice-torcia sul banco.

«Lo so perfettamente!»

Il commesso annuisce di nuovo.

«Okay…»

Un uomo che si chiama Ove
compra un computer che non è un computer- L’uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman

l'uomo che metteva in ordine il mondo cover

Ove ha 59 anni. Guida una Saab. La gente lo chiama “un vicino amaro come una medicina” e in effetti lui ce l’ha un po’ con tutti nel quartiere: con chi parcheggia l’auto fuori dagli spazi appositi, con chi sbaglia a fare la differenziata, con la tizia che gira con i tacchi alti e un ridicolo cagnolino al guinzaglio, con il gatto spelacchiato che continua a fare la pipì davanti a casa sua. Ogni mattina alle 6.30 Ove si alza e, dopo aver controllato che i termosifoni non stiano sprecando calore, va a fare la sua ispezione poliziesca nel quartiere. Ogni giorno si assicura che le regole siano rispettate. Eppure qualcosa nella sua vita sembra sfuggire all’ordine, non trovare il posto giusto. Il senso del mondo finisce per perdersi in una caotica imprevedibilità. Così Ove decide di farla finita. Ha preparato tutto nei minimi dettagli: ha chiuso l’acqua e la luce, ha pagato le bollette, ha sistemato lo sgabello… Ma… Ma anche in Svezia accadono gli imprevisti che mandano a monte i piani. In questo caso è l’arrivo di una nuova famiglia di vicini che piomba accanto a Ove e subito fa esplodere tutta la sua vita regolata. Tra cassette della posta divelte in retromarce maldestre, bambine che suonano il campanello offrendo piatti di couscous appena fatti, ragazzini che inopportunamente decidono di affezionarsi a lui, Ove deve riconsiderare tutti i suoi progetti. E forse questa vita imperfetta, caotica, ingiusta potrebbe iniziare a sembrargli non così male…