guida galattica per gli autostoppisti

Lettura di gruppo: Ristorante al termine dell’universo

Buongiorno lettori!!
A grande richiesta, dopo la lettura di gruppo di Guida Galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams, sono finalmente riuscita ad organizzare la lettura del secondo volume: Ristorante al termine dell’universo! Un nuovo #leggiconikigai per leggere e commentare insieme un libro che tutti conoscono per sentito dire ma che magari non hanno letto.

Andiamo a vedere qualche dettaglio del libro!
ristorante al termine dell'universo

Titolo: Ristorante al termine dell’universo || Autore: Douglas Adams
Goodreads || Acquisto ebook || Acquisto cartaceo || Serie completa

Una gigantesca autostrada cosmica sta per essere costruita nei pressi del sistema solare. Un’uscita secondaria è prevista vicino a un piccolo pianeta azzurro-verde, abitato da primitive forme di vita intelligente, discendenti dalle scimmie. Un pianeta vecchio e inutile, insomma, che va rimosso. Viene a saperlo Ford Perfect, un alieno in incognito sulla Terra. Che fare? Abbandonare al più presto il pianeta in demolizione alla ricerca di lidi più sicuri. E così, in compagnia dell’amico umano Arthur Dent, dell’ex presidente della galassia Zaphod Beeblebrox, del lunatico androide Marvin e della sensuale profuga Trillian, Ford inizia le sue peregrinazioni attraverso l’universo. Alla ricerca di un ultimo angolo caldo dove poter gustare una buona cena, e dove il cibo “letteralmente” parla. L’irresistibile seguito di Guida galattica per autostoppisti, un capolavoro della science fiction del ventesimo secolo.

Ristorante al termine dell’universo è ancora più mignon di Guida Galattica per gli autostoppisti, sono 170 pagine di non sense. Per questo libro ho pensato di dividere la lettura in blocchi di 3 capitoli al giorno per 11 giorni; l’ultimo ne rimarrebbe uno in più. Tanto lo so che lo finireste comunque!
La mole di lettura quotidiana in questo modo non sarebbe per nulla impegnativa e tutti riuscirebbero a starci dietro.

Non vi metto qui tutta la divisione, per la lettura ci sarà un gruppo Telegram (eh già, ormai ci siamo affezionate) in cui ogni mattina verranno ricordati i i capitoli della giornata ed ogni sera si potrà chiacchierarne. Vorrei partire il 10 giugno e quindi continuare fino al 20. Che ne dite? Vi unite? Avete anche il tempo per recuperare il primo volume se ancora non lo avete letto!

Per iscrivervi basta seguirci sul canale Telegram (o su Bloglovin o via mail) ed entrare in questo GRUPPO…Più semplice di così! Ovviamente anche chi l’ha già letto ma vuole rileggerlo in compagnia è il benvenuto.

Ultima cosa, se durante la lettura volete pubblicare citazioni, pareri, fotografie o altro sui social, mettete l’hashtag #leggiconikigai e se vi va taggateci.

Letture del mese: Aprile 2019

mon firma

Titolo: Prodigy (Legend #2)
Autore: Marie Lu
Genere: Distopia
Pagine: 300
 
Recensione | Goodreads | Amazon
 
Titolo: Guida galattica per gli autostoppisti (Guida galattica per gli autostoppisti #1)
Autore: Douglas Adams
Genere: Fantascienza
Pagine: 212
 
Recensione Kia | Goodreads | Amazon
 

 

Titolo: Champion (Legend #3)
Autore: Marie Lu
Genere: Distopia
Pagine: 324
 
Goodreads | Amazon
 

 
divisore dx

 

kiafirma

Titolo: Novecento
Autore: Alessandro Baricco
Genere: Narrativa, Teatro
Pagine: 62
 
Goodreads | Amazon
 
Titolo: Guida galattica per gli autostoppisti (Guida galattica per gli autostoppisti #1)
Autore: Douglas Adams
Genere: Fantascienza
Pagine: 212
 
Recensione | Goodreads | Amazon
 
Titolo: L’amico di mio fratello (Roommates #2)
Autore: Kendall Ryan
Genere: Romance, New Adult
Pagine: 224
 
Recensione a breve | Goodreads | Amazon
 
Titolo: La ragazza del faro
Autore: Alessia Coppola
Genere: Romance, Contemporaneo
Pagine: 320
 
Recensione giovedì 9 maggio | Goodreads | Amazon
 

Lettura di gruppo: Guida galattica per gli autostoppisti [Recensioni]

Buongiorno lettori!
Come ogni anno, capita un periodo un po’ così, in cui un po’ senza rendercene conto ci prendiamo una pausa dal blog. Sono momenti da cui di solito usciamo cariche come le molle, quindi speriamo sia così anche stavolta. Iniziando a recuperare ciò che ci siamo un po’ perse, ad inizio aprile abbiamo letto con alcune ragazze Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams. Loro sostenevano di rimandarlo da troppo tempo, io lo rileggo volentieri ed eccoci pronti con un #leggiconikigai. La particolarità del libro ha fatto sì che il gruppo di partenza non fosse numeroso e che qualcuno si sia perso per strada mano a mano che la lettura procedeva. Ci siamo però divertite parecchio: ora non resta che recuperare il film e poi, magari, continuare la lettura dei 5 volumi.
Intanto vi lascio i pareri di chi l’ha letto, per trovare il mio vi basta seguire questo link. ♥

Ilaria

rating-4

Una cosa è certa, è stata la lettura più sconclusionata, divertente e stralunata che io abbia fatto, ma nel suo essere imprevedibile e fuori da qualsiasi schema mi è piaciuta moltissimo.
I personaggi mi hanno conquistata: ognuno ha una sua peculiarità ed è necessario allo sviluppo della trama, anche se sono arrivata alla fine del libro senza capire assolutamente dove l’autore voglia andare a parare.

Di più non so che dire… tant’è che ancora non sono riuscita nemmeno a scrivere la recensione sul mio blog… ma ce la posso fare!!

Antonella

rating-4

commento? Mmmh, difficile… Dipende dalla pagina. Bello! Fuori di testa! Forte! Pazzesco! Lo pianto lì! Ops, ho sforato i capitoli…
Ecco, una cosa così. Mi è piaciuto molto lo humor, certe riflessioni e Marvin. Ho avuto qualche difficoltà con le storie o descrizioni più inverosimili.

Saya

rating-5

Letta per la prima volta e adorata. Il mio spirito nerd ha inneggiato durante tutto il romanzo delirante e divertente. Ho capito gli spunti letterari di molti altri libri. Arthur mi ha divertito. È il tipico umano che si trova a vivere una tipica situazione catastrofica e la prende con filosofia. Sicuramente leggerò l’intera saga. Devo scoprire perché Zaphod si è cancellato i ricordi….

Emanuela

rating-4

Avevo letto da tanto la trama di questo libro cult ma non avrei mai immaginato fosse così!
Potrebbe a prima vista sembrare demenziale ma in realtà è semplicemente geniale! È disseminato ovunque di battute con doppi sensi sottilissimi, osservazioni sagaci sulla realtà attuale (anche se è stato scritto parecchi anni fa risulta comunque attuale), anticipazioni fantascientifiche che poi in realtà si sono evidentemente realizzate! Delle trovate secondo me poi sono semplicemente geniali, come i fabbricanti di pianeti e la Terra come computer, i topi al comando quali esseri intelligentissimi, i delfini che vorrebbero avvisare gli uomini della fine e la risposta 42 alle domande sul Senso della Vita, alla quale tocca però trovare la risposta giusta.
Io ho apprezzato particolarmente il concetto dell’astronave delle Improbabilità che trova il culmine nella trasformazione dei razzi, il paradosso di Zaphod che si sarebbe cauterizzato dei vasi e delle sinapsi delle sue due teste per non essere consapevole della sua intenzione di rubare la navicella, e l’ironia dei filosofi che vogliono protestare perché il Mega cervellone vuole togliergli il lavoro.
Mi è piaciuto di meno il passaggio sulla navicella dei vogoniani con il discorso delle poesie e della guardia insoddisfatta.
Trovo che si possa leggere tutto a un doppio livello vedendolo come metafora della vita degli uomini e delle questioni più spinose, come per esempio il rapporto con il potere e la libertà di pensiero e la disumanizzazione del lavoro in fabbrica, ma reso in chiave molto più leggera e soprattutto comprensibile solo a chi voglia e riesca ad andare oltre.
Non vedo l’ora di continuare e scoprire cosa succederà al gruppo nel ristorante!!!

Mon

rating-4

Avevo già visto il film quindi avevo una vaga idea della follia dell’autore, ma mai avrei potuto immaginare una cosa simile. Il libro è sconclusionato e confuso, ma conquista insieme ai suoi personaggi. Ogni cosa sembra avere un suo perché e non vedo l’ora di leggere i prossimi per capire dove vuole andare a parare l’autore. L’ho trovata una lettura molto divertente e a tratti inquietante: Adams ha inserito elementi che ora riusciamo a ricollegare a oggetti che usiamo di continuo, ma che quando è stato scritto il libro non esistevano. In generale la consiglio, soprattutto se letta in compagnia.

Recensione: Ristorante al termine dell’universo di Douglas Adams

Buongiorno lettori. Sto leggendo parecchio e spero di riuscire a starci dietro con le recensioni perché mi piacerebbe raccontarvi di ogni singolo libro letto. Oggi ho scelto Ristorante al termine dell’universo, secondo volume della trilogia in cinque volumi di Douglas Adams: Guida Galattica per gli Autostoppisti.

ristorante al termine dell'universo cover

Ristorante al termine dell’universo
di Douglas Adams
Serie:

Guida galattica per gli autostoppisti

~

Editore:

Mondadori

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Pagine:
252

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Uscita:
1984 (in Italia)

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Link:

Amazon

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GoodReads

Una gigantesca autostrada cosmica sta per essere costruita nei pressi del sistema solare. Un’uscita secondaria è prevista vicino a un piccolo pianeta azzurro-verde, abitato da primitive forme di vita intelligente, discendenti dalle scimmie. Un pianeta vecchio e inutile, insomma, che va rimosso. Viene a saperlo Ford Perfect, un alieno in incognito sulla Terra. Che fare? Abbandonare al più presto il pianeta in demolizione alla ricerca di lidi più sicuri. E così, in compagnia dell’amico umano Arthur Dent, dell’ex presidente della galassia Zaphod Beeblebrox, del lunatico androide Marvin e della sensuale profuga Trillian, Ford inizia le sue peregrinazioni attraverso l’universo. Alla ricerca di un ultimo angolo caldo dove poter gustare una buona cena, e dove il cibo “letteralmente” parla. L’irresistibile seguito di Guida galattica per autostoppisti , un capolavoro della science fiction del ventesimo secolo.

 

Libri nella serie:
[#1] Guida galattica per gli autostoppisti
[#2] Ristorante al termine dell’universo
[#3] La vita, l’universo e tutto quanto
[#4] Addio e grazie per tutto il pesce
[#5] Praticamente innocuo

 

Ho letto Guida Galattica per autostoppisti nella primavera di due anni fa; mi ero avvicinata al libro un po’ scettica ma alla fine mi era piaciuto molto. Non so bene per quale motivo, non avevo mai continuato la serie ed ora, finalmente, ho letto il secondo libro.

Ristorante al termine dell’universo riprende esattamente da dove avevamo terminato guida Galattica per gli Autostoppisti.

«Ehi, terrestre, non hai fame?» disse la voce di Zaphod.
«Ehm, be’, sì, ho un certo languorino» rispose Arthur.
«E allora tieniti forte, bello» lo invitò Zaphod. «Andiamo a mangiare un boccone al Ristorante al Termine dell’Universo.»

Zaphod, Arthur ed il resto della compagnia si dirigono al Ristorante al termine dell’universo e lì iniziano le loro avventure del secondo libro.

In questo volume conosciamo meglio Zaphod Beeblebrox e devo dire che nonostante in Guida Galattica non fosse il mio preferito, mi è piaciuto molto questo focus su di lui. Zaphod è un personaggio strambo (Ma va?!), molto pieno di sè ma a modo suo interessante.

Non mancano ovviamente gli altri personaggi conosciuti nel primo volume, d’altronde chi avreste abbandonato tra Marvin, Arthur, Ford e Trillan? La scelta sarebbe stata durissima. I teatrini tra loro sono come sempre esilaranti e l’essere terrestre di Arthur viene esaltato in maniera esponenziale. La sua estraneità ‘alle cose della galassia’, il suo stupore davanti a pianeti, astronavi e avvenimenti vari è sempre divertente e condito dai suoi commenti disarmanti.

Marvin è il migliore, oltre alla depressione si inizia a intravedere quel grande cervello che lui nomina spesso. Risolve problemi con semplicità, annoiandosi e sentendosi sprecato come sempre.

Se in Guida galattica ci eravamo limitati a viaggiare in lungo e in largo per la galassia, in Ristorante al termine dell’universo Arthur (e i lettori) deve fare i conti con i viaggi nel tempo e con tutti i problemi di tempi verbali che ne conseguono [una delle parti in cui ho riso di più in assoluto].

Il problema fondamentale del viaggio nel tempo è, molto semplicemente, un problema di grammatica, e l’opera principale da consultare a questo riguardo è il Manuale dei milleuno tempi grammaticali utili al viaggiatore del tempo, del dottor Dan Streetmentioner. Leggendo questo libro si impara per esempio a descrivere un avvenimento che stava per accaderci in passato, prima che riuscissimo a evitarlo saltando avanti nel tempo di due giorni.
L’evento si può descrivere in modo diverso a seconda che se ne parli dal punto di vista del tempo in cui ci si trova oppure di un altro tempo (passato o futuro), ed è ancora più difficile da descrivere se uno sta conversando durante il viaggio che lo porterà a diventare padre o madre di sé stesso.

Non mancano i momenti di follia fine a sè stessa anche se non rimpiangeremo mai la poesia del prostetnico Vogon Jeltz e nemmeno l’improbabilità che alimenta la Cuore d’Oro.

Anche in questo secondo libro, come in Guida Galattica, ho trovato diversi riferimenti ad oggetti che oggi sono di uso comune, ma che nel 1980 rendevano ancora più fantascientifico il libro. Rimane in assoluto uno dei particolari che mi sconvolgono di più. Insieme a questo particolare, ritorna anche il fatto che il pianeta Terra non sia esattamente elogiato, anzi. Diciamo pure che ci fa una figura molto magra.

Ho letto Ristorante al termine dell’universo già sapendo cosa aspettarmi dallo stile di Douglas Adams, ma tutto il resto era ovviamente una sorpresa. Questo autore riesce infatti a rimanere sempre in equilibrio su una sottile linea che separa il reale dall’assurdo ed è questa la chiave che rende i suoi libri divertenti e leggeri anche se non si è abituati al genere.