libri

Teaser Tuesday #70

Buongiorno a tutti.
Erano mesi che tentavo di leggere questo libro e non capisco davvero cosa mi impedisse di farlo, anche perché l’ho adorato, come i precedenti libri della serie. Se non la conoscete, datele una possibilità perché ne vale davvero la pena. La seria racchiude un sacco di elementi particolarmente interessanti: avrete assassini, principi, re e regine, streghe e il Popolo Fatato. I libri sono particolari e molto ben scritti quindi provate a leggerli e fatemi sapere che ne pensate!

teaser tuesday

She didn’t have a black gown fit for mourning, but Aelin figured Sam would have preferred to see her in something bright and lovely anyway. So she wore a tunic the color of spring grass, its sleeves capped with dusty golden velvet cuffs. Life, she thought as she strode through the small, pretty graveyard overlooking the Avery. The clothes Sam would have wanted her to wear reminded her of life.
The graveyard was empty, but the headstones and grass were well kept, and the towering oaks were budding with new leaves. A breeze coming in off the glimmering river set them sighing and ruffled her unbound hair, which was back now to its normal honey-gold.
Rowan had stayed near the little iron gate, leaning against one of those oaks to keep passersby on the quiet city street behind them from noticing him. If they did, his black clothes and weapons painted him as a mere bodyguard.
She had planned to come alone. But this morning she’d awoken and just … needed him with her.
The new grass cushioned each step between the pale headstones bathed in the sunlight streaming down.
She picked up pebbles along the way, discarding the misshapen and rough ones, keeping those that gleamed with bits of quartz or color. She clutched a fistful of them by the time she approached the last line of graves at the edge of the large, muddy river flowing lazily past.
It was a lovely grave—simple, clean—and on the stone was written:
Sam Cortland
Beloved
Arobynn had left it blank—unmarked. But Wesley had explained in his letter how he’d asked the tombstone carver to come. She approached the grave, reading it over and over.
Beloved—not just by her, but by many.
Sam. Her Sam.
For a moment, she stared at that stretch of grass, at the white stone. For a moment she could see that beautiful face grinning at her, yelling at her, loving her. She opened her fist of pebbles and picked out the three loveliest—two for the years since he’d been taken from her, one for what they’d been together. Carefully, she placed them at the apex of the headstone’s curve.
Then she sat down against the stone, tucking her feet beneath her, and rested her head against the smooth, cool rock.
“Hello, Sam,” she breathed onto the river breeze.
She said nothing for a time, content to be near him, even in this form. The sun warmed her hair, a kiss of heat along her scalp. A trace of Mala, perhaps, even here.

Chapter 39 – QUEEN OF SHADOES [THRONE OF GLASS #4] di Sarah J. Maas

divisore dx

queen of shadowsEveryone Celaena Sardothien loves has been taken from her. But she’s at last returned to the empire—for vengeance, to rescue her once-glorious kingdom, and to confront the shadows of her past . . .

She will fight for her cousin, a warrior prepared to die just to see her again. She will fight for her friend, a young man trapped in an unspeakable prison. And she will fight for her people, enslaved to a brutal king and awaiting their lost queen’s triumphant return.

Celaena’s epic journey has captured the hearts and imaginations of millions across the globe. This fourth volume will hold readers rapt as Celaena’s story builds to a passionate, agonizing crescendo that might just shatter her world.

mon firma

Teaser Tuesday #69

Buongiorno a tutti.
Il libro da cui traggo il teaser oggi, La Danese di David Ebershoff, l’ho appena iniziato, quindi, per evitare spoiler vi lascio l’incipit. È un libro che mi incuriosisce da tempo, da quando l’ho sentito nominare in collegamento al film The Danish Girl tratto da questo romanzo. Non l’avevo mai iniziato ma il l’estrazione per la Book Jar Challenge di ‘un libro da cui è stato tratto un film’ ha spinto me e la Mon a prenderlo finalmente in mano. Vedremo se mi piacerà. Qualcuno di voi l’ha già letto o ha visto il film? Fatemi sapere che ne pensate.

teaser tuesday

Fu sua moglie la prima a saperlo. «Mi faresti un piccolo favore?» chiese Greta dalla camera da letto quel pomeriggio. «Dovresti aiutarmi un attimo con una cosa. Non ci vorrà molto.»
«Certo» disse Einar tenendo gli occhi fissi sulla tela. «Quello che vuoi.»
Il vento del Baltico rinfrescava la giornata di primavera. Erano nel loro appartamento nella Casa delle Vedove, ed Einar, un uomo minuto e quasi trentacinquenne, stava dipingendo a memoria un paesaggio invernale del Kattegat. Sull’acqua nera e crudele, tomba di centinaia di pescatori che ritornavano a Copenaghen con le loro prede sotto sale, era stesa una cappa bianca. Il vicino del piano di sotto era un marinaio con la testa piccola e tonda che insultava la moglie. Quando Einar dipingeva l’increspatura grigia di ogni onda, immaginava il marinaio che annegava, con una mano sollevata a chiedere aiuto, e sentiva la sua voce che sapeva di vodka di patate dare ancora della puttana da porto alla moglie. In questo modo Einar capiva che sfumatura dare ai suoi colori: abbastanza grigia da inghiottire un uomo del genere e richiudersi come pastella sul suo ringhio che affondava.
«Arrivo fra un attimo» disse Greta, più giovane del marito e bella, col viso largo e piatto. «Poi possiamo cominciare.»
Anche in questo Einar era diverso da sua moglie. Lui dipingeva la terra e il mare: piccoli rettangoli illuminati dalla luce obliqua di giugno, o offuscati dal pallido sole di gennaio. Greta dipingeva ritratti, spesso a dimensioni naturali, di personaggi di una certa importanza, con le labbra rosa e i capelli luminosi. Il signor I. Glückstadt, il finanziere del porto franco di Copenaghen. Christian Dahlgaard, pellicciaio del re. Ivar Knudsen, socio dei cantieri navali Burmeister e Wain. Quel giorno doveva dipingere il ritratto di Anna Fonsmark, mezzosoprano dell’Opera reale danese. Direttori e magnati dell’industria commissionavano a Greta ritratti da appendere in ufficio, sopra uno schedario, o alla parete di un corridoio per nascondere i segni lasciati dal carrello di un operaio.
Greta apparve sulla soglia della camera. Si era raccolta i capelli: «Sei sicuro che non ti dispiace interrompere per darmi una mano?» gli chiese. «Non te l’avrei chiesto se non fosse importante; il fatto è che Anna ha di nuovo rimandato la seduta di posa. Perciò… ti dispiacerebbe provarti le sue calze?» chiese Greta «…e le scarpe?»
Alle sue spalle, il sole di aprile filtrava attraverso la seta che le pendeva floscia dalla mano. Dalla finestra, Einar vedeva il Rundetårn come un’enorme ciminiera di mattoni, e sopra il Deutscher Aero-Lloyd che volava piano piano verso Berlino come ogni giorno.
«Greta» disse Einar «cosa vuoi dire?» Una goccia di colore a olio gli cadde dal pennello sullo stivale. Edvard IV cominciò ad abbaiare muovendo il capo in direzione prima dell’uno e poi dell’altra.
«Anna è ancora in teatro per le prove della Carmen. Ho bisogno di un paio di gambe per finire il suo ritratto, se no non ce la farò mai. E poi ho pensato che le tue potrebbero andare bene.»
Gli si avvicinò tenendo in una mano le scarpe giallo senape con la fibbia di peltro. Indossava il suo grembiule abbottonato sul davanti, con le tasche esterne nelle quali metteva le cose che voleva nascondere a Einar.
«Ma non posso mettermi le scarpe di Anna» disse lui. Poi, guardandole, pensò che in effetti potevano andar bene per i suoi piedi piccoli e arcuati, dai talloni morbidi. Aveva le dita snelle, con pochi peli neri sottili. Immaginò il rotolino sgualcito delle calze che gli scivolava sulla caviglia bianca. Sul cuscinetto del polpaccio. Che si chiudeva con uno scatto nel gancio di una giarrettiera. Dovette chiudere gli occhi.
Le scarpe erano come quelle che avevano visto la settimana prima su un manichino ai grandi magazzini Fonnesbech, abbinate a un vestito blu notte. Si erano fermati ad ammirare la vetrina decorata con una ghirlanda di giunchiglie e Greta aveva detto: «Carine, no?». Poi, siccome lui non aveva risposto ed era rimasto immobile nel riflesso del cristallo con gli occhi sbarrati, lei aveva dovuto strapparlo via dalla vetrina. Lo aveva trascinato giù per la Bremerholm, passando davanti al negozio di pipe, e poi gli aveva chiesto: «Einar, ti senti bene?».

Capitolo 1 – LA DANESE di David Ebershoff

divisore dx

la daneseCopenaghen, anni Venti. Greta è una giovane americana iscritta all’Accademia delle Belle Arti. Lì conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante, di cui si invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro vita comune alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e quando una sua amica non può posare per gli ultimi ritocchi, Einar si presta come modello. Indossati gli abiti femminili, il pittore finisce per immedesimarsi a tal punto da assumere un’altra identità e il nome di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più spesso nella vita privata e sociale della coppia fino alla decisione definitiva di Einar di affrontare un’operazione chirurgica per diventare donna.

kiafirma

Book Jar Challenge 2016 – Recap di Giugno

Salve 🙂 Giugno finito, iniziato luglio. Siamo arrivati a metà della Book Jar Challenge. Mi sembra ieri che cercavamo di spiegare in modo potabile il regolamento. Perché il tempo passa così veloce?? Dimenticavo, siete nuovi? Non sapete di cosa sto parlando? Eccovi la spiegazione qui; siete ancora in tempo per partecipare, magari non per vincere ma per leggere insieme assolutamente sì.
Visto che sono in vena di link, vi lascio anche quelli dei recap dei primi 5 mesi dell’anno.

Book Jar Challenge 2016

Questo mese è toccato a un genere che non tutti leggono normalmente, eppure mi sembra di aver notato un certo entusiasmo. Cos’abbiamo chiesto di leggere? Una biografia o un libro tratto da una storia vera. Devo dire che sono rimasta stupita da come siamo riuscite a sparpagliarci su storie provenienti da ogni epoca e da ogni parte del mondo. #tuttomoltobello, devo dire.
Io e la Mon abbiamo letto – io l’ho finito, lei non ancora – La teoria del tutto di Jane Hawking. Lo avevo lì da un po’, volevo leggerlo prima di vedere il film e finalmente mi è capitata l’occasione perfetta. Devo dire che mi è molto piaciuto nonostante qualche parte un po’ lenta. Se riesco nei prossimi giorni scriverò qualcosa di più articolato su questa lettura.
Ma veniamo al dunque e quindi alla carrellata dei libri letti dalle partecipanti e ai loro punteggi giunti a metà sfida.

divisore dx

AIRALS BOOKS del blog Airals World. Se ne leggon di libri
Punti precedenti: 7,5
Punti del mese: 0
PUNTI TOTALI: 7,5

divisore sx

un anno sull altipiano
ANTONELLA
Punti precedenti: 15,5
Lettura del mese: Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 17,5

divisore dx

CATE
Punti precedenti: 15
Lettura del mese: Augustus di John E. Williams
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 17
augustus

divisore sx

notti in bianco baci a colazione
CHIARA
Punti precedenti: 11,25
Lettura del mese: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 13,25

divisore dx

CORINNE
Punti precedenti: 6,5
Punti del mese: 0
PUNTI TOTALI: 6,5

divisore sx

notti in bianco baci a colazione
CRISTINA
Punti precedenti: 12,25
Lettura del mese: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 14,25

divisore dx

DANIELA
Punti precedenti: 12,5
Lettura del mese: Le figlie perdute della Cina di Xinran
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 14,5
le figlie perdute della cina

divisore sx

DI TUTTO CUORE del blog Di tutto cuore
Punti precedenti: 0
Punti del mese: 0
PUNTI TOTALI: 0

divisore dx

GIADA – Il segnalibro dimenticato
Punti precedenti: 6
Lettura del mese: Dracula: La vera storia di Vlad III l’Impalatore di Matei Cazacu
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 8
dracula

divisore sx

la teoria del tutto
ILARY.MUSIC
Punti precedenti: 8,5
Lettura del mese: La teoria del tutto di Jane Hawking
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 10,5

divisore dx

KAREN
Punti precedenti: 16
Lettura del mese: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 18
notti in bianco baci a colazione

divisore sx

notti in bianco baci a colazione
KIKKA del blog Testa e piedi tra le pagine dei libri
Punti precedenti: 8
Lettura del mese: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola
Goodreads
Recensione della lettura del mese: [LINK]
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 10

divisore dx

ROSA
Punti precedenti: 12
Lettura del mese: Pesce d’aprile: Lo scherzo del destino che ci ha reso più forti di Daniela Spada e Cesare Bocci.
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 14
pesce d aprile

divisore sx

cento lacrime mille sorrisi
ROSSELLA
Punti precedenti: 10
Lettura del mese: Cento lacrime, mille sorrisi di Chiara Pelossi
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 12

divisore dx

SARA
Punti precedenti: 8
Lettura del mese: La masseria delle allodole di Antonia Arlsan
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 10
la masseria delle allodole

divisore sx

la mia africa
SILVIA
Punti precedenti: 15,25
Lettura del mese: La mia Africa di Karen Blixen
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 17,25

divisore dx

VERONICA
Punti precedenti: 6,5
Lettura del mese: Fossi in te io insisterei: lettera a mio padrea sulla vita ancora da vivere di Carlo G. Gambardini
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 8,5
fossi in te io insisterei

divisore sx

Ed eccoci in fondo, pronti a scoprire il libro di questo mese. Luglio è un mese dispari quindi il biglietto è verde e vi diamo anche il titolo del libro su cui, a fine mese, vi interrogheremo. Stavolta tocca a UN LIBRO DA CUI È STATO TRATTO UN FILM. Dopo una lunga indecisione, abbiamo optato per LA DANESE DI DAVID EBERSHOFF. Spero apprezzerete la nostra scelta, io sono proprio curiosa.

kiafirma

Teaser Tuesday #68

Buongiorno, posto il Teaser nel mezzo dell’esame che sto facendo per lavoro, quindi scusate se mancano pezzi o se mi dilungo poco. Il libro da cui è tratto è stupendo, l’ho amato alla follia e sarà sicuro uno dei libri che rileggerò presto. Se ancora non lo avete letto, ve lo consiglio caldamente!
teaser tuesday

– Papà, ma perché la mamma va sempre a Milano per lavorare?
– Ma non ci va mica sempre, Ginevra. Andrà una volta al mese.
– E perché tu invece sei sempre qua?
– Be’, perché io faccio i disegni da casa e poi li spedisco in redazione, non ho bisogno di andare fino a Milano per cose di lavoro. E poi cosí posso stare con voi, no?
Mi fissa con insistenza.
– A te non ti vuole vedere nessuno, vero, papà?
– Già.
– Stasera prendiamo la pizza?
– Va bene, Ginevra. Fra un pochino telefono.
– Speriamo che ti rispondano.

Perché la mamma – NOTTI IN BIANCO, BACI A COLAZIONE di Matteo Bussola

divisore dx

notti in bianco, baci a colazione– Papà, – ha detto, – quando hai incontrato
la mamma, come hai fatto a sapere che era
la mamma?
– L’ho capito dopo circa dieci minuti.
– E da cosa?
– Quando ci siamo incontrati la prima volta,
si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra
la testa, e si è fatta uno chignon senza
neanche un elastico, solo annodandoli.
– E allora?
– E allora lí ho capito che lei aveva
disperatamente bisogno di un elastico.
E io dei suoi capelli.Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i «lecconi», i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell’«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.

mon firma