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That moment when tanti is meglio che one: Un giorno solo, tutta la vita #3

Buongiorno a tutti!
Siamo arrivati alla terza tappa di questa lettura di gruppo che, devo ammettere, mi sta piacendo davvero molto. Come forse si è notato dalla mancanza di mie recensioni, negli ultimi mesi sto facendo davvero fatica a leggere e non pensavo sarei riuscita a tenere il passo con le ragazze nella lettura di questo libro. Ovviamente mi sbagliavo e ‘Un giorno solo, tutta la vita’ è l’unico libro che stia leggendo volentieri.
Per chi è la prima volta che sente parlare di questa iniziativa, vi lascio i link ai post delle scorse settimane:

Provo quindi a spiegarvi in cosa consiste la tappa di questa settimana. Ci siamo divise in coppie (tramite un’estrazione casuale) e abbiamo posto delle domande. Ogni partecipante ha risposto per sé stessa e per la persona in coppia con lei. Abbiamo quindi confrontato le risposte per vedere se combaciavano e per ogni risposta giusta è stato assegnato un punteggio. La coppia vincitrice riceverà una piccola sorpresa.
Ringraziamo come sempre le ragazze che ci seguono nelle nostre piccole pazzie, quindi un abbraccio grande va a Cristina, Karen, Rachele e Veronica.

Che la sfida abbia inizio!

Coppia Rachele/Karen

Risponde Rachele per Karen

Quale pensi sia il personaggio preferito da Karen?

Lenka, sicuramente perché è dolce, sensibile, combattiva e Karen, come Lenka, non avrebbe mai lasciato la sua famiglia. La famiglia prima di tutto. So che le piaceranno anche moltissimo uno o due personaggi secondari. Non vi dico quali perché non me lo avete chiesto, ma uno di sicuro inizia con la F. √ corretta

Per come è fatta Karen, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

No, non visiterebbe mai volentieri un posto del genere, ma lo visiterebbe comunque perché è curiosa e vuole imparare sempre di più ed avere un quadro più dettagliato di tutte le informazioni, luoghi e immagini che quei posti racchiudono √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Sono super indecisa per il colore, ma direi l’arancione perché è una via di mezzo fra il giallo che è un colore brillante e solare e i colori caldi come marrone ecc… dico arancione. Errore!

Karen: L’azzurro, quel bell’azzurro del cielo di primavera e d’estate. Perchè mi dà l’idea della leggerezza, della libertà. Perchè è il colore che associo all’infinito e a tutte le possibilità che abbiamo dinanzi a noi. Nessun limite, nessun ostacolo per il nostro intelletto e le nostre passioni!

Punteggio 2/3

Risponde Karen per Rachele

Quale pensi sia il personaggio preferito da Rachele?

Sono sicura che abbia amato diversi personaggi, ma forse il suo preferito è Lenka, per la sua forza e la sua generosità. Pur tra stenti ha sempre rivolto uno sguardo agli altri, non si è chiusa ed abbandonata alla propria sofferenza. Sottraeva quel poco che poteva per regalare un sorriso e la possibilità di un mondo diverso e colorato ai bambini del ghetto.√ corretta

Per come è fatta Rachele, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Credo che Rachele non solo andrebbe a visitare il campo ma ti porterebbe con sè! Tanta sofferenza non può esser dimenticata.√ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Oh, che indecisione! Inizio col dire che la associo ai colori pastelli. Il rosa, il violetto, l’azzurro, il verdino, il giallino, il bianco sono tutti suoi colori, delicata e dolce com’è non solo nei colori e nei movimenti del viso, ma anche nel tono e nelle sfumature della voce.
Tra tutti, però, il mio preferito è il verde. Nominate Rachele e la prima immagine che mi salta in mente è lei sulla panchina col libro Il cavaliere d’inverno illuminata dalla luce del sole. √ corretta

[Rachele: Non saprei quale colore…proprio no. Il verde? Dice verde perché è quello che mi piace di più in questo momento. il verde mi da tranquillità, e io sono una ragazza tranquilla.]

Punteggio 3/3

Punteggio totale Rachele/Karen 5/6

Coppia Veronica/Cristina

Risponde Veronica per Cristina

Quale pensi sia il personaggio preferito da Cristina?

Il suo personaggio preferito è Lenka perchè è dolce,romantica ma anche forte e determinata,sempre pronta a combattere per quello in cui crede. Errore!

Cristina: Non ho un personaggio preferito… tra tutti mi sento più in sintonia con Josef.

Per come è fatta Cristina, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Non lo so,forse se andasse con altre persone si. Affrontare certe brutture umane in compagnia di qualcuno che ti sostiene è sempre di grande conforto. √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Rosso,decisamente,come la passione,perché la prima volta che ho incontrato Cri,in libreria ha stupito tutte dicendo che aveva letto gran parte dei libri della sezione erotica ^____^ l’ho adorata da subito! Errore!

Cristina: Grigio nebbia, temo. Non so spiegarvi il perchè, sinceramente. Credo che la nebbia di stamattina mi sia entrata dentro 😀

Punteggio 1/3

Risponde Cristina per Veronica

Quale pensi sia il personaggio preferito da Veronica?

Umh. Oddio. Non ne ho la più pallida idea…Lenka, forse? Errore!

Veronica: All’inizio del libro mi piaceva la sorella di Josef,perchè è l’unica che sembra capire e accetta la motivazioni di Lenka per non partire.Poi sono affascinata dal personaggio di Amalia,spero nell’ultima parte di sapere di più su di lei.

Per come è fatta Veronica, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Si, credo che riuscirebbe a visitarlo. Temo non volentieri però. √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Verde. Verde bosco, se capite quello che intendo. è un colore che calma, ma che è anche corposo e pieno di vita. Errore!

Veronica: Il mio colore preferito è il viola,mi calma l’umore.

Punteggio 1/3

Punteggio totale Veronica/Cristina 2/6

Coppia Kia/Mon

Risponde Kia per Mon

Quale pensi sia il personaggio preferito da Mon?

Pensando alla Mon penso subito a Lenka, o a sua madre e a Rita . Il collegamento? L’amore per il disegno. Così come questi 3 personaggi cercano in qualche modo una salvezza nel disegno che diventa un modo per aiutare i bambini ma anche sé stesse a vivere una vita migliore, anche lei, spesso, lo usa come valvola di sfogo. Errore!

Mon: Mi piace molto Josef, sia da giovane che da anziano. Mi piace che abbia lottato per portare Lenka via con sé, ma mi piace che abbia capito perché lei abbia deciso di non partire. Nei racconti di lui più anziano mi piace che lei sia sempre nei suoi pensieri e come cerchi in ogni modo di scoprire cosa le sia successo, senza però smettere di pensare a tutte le persone che sono entrate nella sua vita del frattempo. Dalle scene descritte mi sembra un uomo con i suoi difetti e i suoi demoni, ma capace di essere un padre presente e un nonno davvero dolce.

Per come è fatta Mon, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Farebbe fatica,molta. Non per la non volontà di conoscere quello che è stato, anzi, ma proprio per sensibilità personale. √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Il blu. In tutte le sue sfumature a partire dall’azzurro fino al blu notte. Come il suo carattere che va a giornate. Un giorno è un azzurro chiaro gioioso e tutto da vivere. Il giorno dopo blu notte, e occhio a chi si avvicina (ti voglio bene ♥️) √ corretta

[Mon: Dovessi scegliere il mio colore preferito sarebbe il verde o il verde acqua, ma qui stiamo chiedendo quale colore mi rappresenta. Mmm, posso essere a strisce? Un po’ grigio tempesta perché nelle mie giornate no (e sono tante) il mio umore è di quel colore lì e un po’ l’azzurro cielo, perché è un colore che mi rallegra le giornate.]

Punteggio 2/3

Risponde Mon per Kia

Quale pensi sia il personaggio preferito da Kia?

Aiuto. Sono idecisa fra Lenka e Josef, ma vado con la prima, per la sua dolcezza e tenacia. Errore!

Kia: il mio personaggio preferito credo sia Josef, perché mi ritrovo nel suo tenersi dentro le cose che lo fanno stare peggio, pensandoci spesso ma senza lasciar trasparire molto.

Per come è fatta Kia, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Penso riuscirebbe e vorrebbe andare a visitarne. Andare a visitare questi luoghi, dopotutto, è fondamentale per ricordare e cercare di non ripetere gli stessi errori commessi in passato. √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Sono tentata di dire grigio o nero considerato il caratterino della ragazza, ma lei è a strisce (o a pois) grigie e gialle. Le prime per il suo umore nelle giornate no, le seconde per quanto è solare nelle giornate buone. Errore!

Kia: Essendo fissata col fucsia direi quello, ma non saprei davvero il perché.

Punteggio 1/3

Punteggio totale Kia/Mon 3/6

Eccoci quindi alla fine della sfida di questa settimana. È stato sicuramente molto divertente leggere le risposte di ognuna e vedere quanto ci avevamo azzeccato.

Facciamo un applauso virtuale alla coppia vincitrice, con quasi punteggio pieno: Rachele e Karen!

Alla prossima settimana!

Teaser Tuesday #33

Buongiorno a tutti!

Sto leggendo davvero poco in questi mesi, quindi trovare un libro da cui tirar fuori un Teaser non è così semplice. Per fortuna nei mesi precedenti avevo fatto una bella scorpacciata di libri e sono andata a recuperarne uno che mi era piaciuto parecchio. Crossroads è un libro che si legge in fretta e mi è piaciuto particolarmente come è scritto. Spero di incuriosirvi un po’ con questo Teaser e vi auguro una buona lettura!

teaser tuesday

Logically, he knew Bryce had a lot on his mind. He was hoping the reason Bryce hadn’t called was that he didn’t want to discuss things while Nick was working, but that didn’t stop him from thinking the worst.

He would just go to Bryce’s house when he got home. That’s all there was to it. Regardless of what happened, Nick needed to know the truth. They could tackle whatever happened head on, or they’d walk away, but at least Nick wouldn’t be in the dark.

A few minutes later he pulled into his driveway. As his lights moved across the garage, he saw Bryce leaning against it. He looked up when Nick parked and their eyes met.

Bryce looked a mess. Nick had never seen him like that before, and just like that, he fucking knew things were about to change. That whatever this was between them could be ending before they even had the chance to really see what it was.

Maybe that was for the better. Though, the weight on his chest didn’t feel like it would be better, and Nick couldn’t make himself move. Not until Bryce nodded toward the house, as if to tell Nick to come here.

He went.

“Hey,” Nick shoved his hands into his pockets.

“Hey,” Bryce pushed a hand through his hair. Great. They were both doing nervous gestures. That didn’t bode well. “Why are you standing out here?” Nick almost reached for him, but didn’t. He couldn’t read Bryce right now and wasn’t sure it was the right thing to do. They were skating a thin line together. In the bedroom, everything was great. Friendship-wise, it was fantastic. It was everything else they still had to figure out.

Bryce shrugged. “I just got home and figured I’d wait for you.”

Fuck it. If it was the wrong thing to do, so be it. Nick stepped forward, right up against Bryce, in the darkness of his driveway. The moon was bright, giving him enough light to make out some of Bryce’s features—the stubble on his face, the curve of his jaw. The frown on his lips and confusion in his eyes. “This okay?” he asked as he leaned close, one of his legs between Bryce’s and the other on the outside. Their bodies touched. Nick cupped his face.

“This is better.”

Chapter 28 – CROSSROADS di Riley Hart

divisore dx

crossroadsAfter divorcing the woman he’d been with since he was seventeen, Nick Fuller is starting over. He owns the restaurant of his dreams and he’s determined to meet new people, find new passions, and experience life to its fullest. Easier said than done—that is until he meets his new neighbor, Bryce Tanner…

Bryce is all about a good time. He plans to show Nick how it’s done, help him meet a few women, and enjoy the gift of the single life he’s been given. But things don’t go as planned, and soon they realize they’d rather be together than with anyone else.

Neither man has ever wanted another guy, but there’s a connection between them from the start—a spark they can’t deny. They find themselves navigating an unfamiliar new world and dealing with unforeseen obstacles. Physical desire isn’t enough, and now Nick and Bryce are at a crossroads. They have to decide which way to go: the easy path they’ve always followed, or the one that’s determined to trip them up at every turn.

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Un anno di blog

Sembra ieri che tutte emozionate abbiamo cliccato sul quel tasto ‘Crea blog’. E invece è già passato un anno, un anno pieno di impegni a cui si è aggiunto anche questo, eppure, se anche con qualche momento di difficoltà, siamo riuscite a portare avanti tutto.
Ultimamente le recensioni di libri sono un po’ in calo, soprattutto per mancanza di tempo, non riusciamo infatti nemmeno a leggere molto. La nostra Annina continua invece imperterrita con i suoi film del lunedì – saltandone davvero pochi – e meno male che c’è lei a dare un po’ di regolarità. La Mon ha smesso di scrivere recensioni e si dedica anima e corpo ai Weekly Recap, ma confido nel fatto che prima o poi tornerà più lanciata che mai. Io invece mi sogno le idee di notte, poi le espongo in millanta messaggi whatsapp che non capirei nemmeno io e invece loro due mi danno corda e mi aiutano a portare a compimento più o meno tutto: da sola non andrei da nessuna parte.

Vorrei raccontarvi le emozioni provate per la prima recensione, il primo Blog Tour, il momento in cui ci è arrivata la mail con il materiale del primo Cover Reveal, per la prima volta che abbiamo chiesto ad altre ragazze se andava loro di partecipare ad un’iniziativa di gruppo. Vorrei rendervi partecipi delle mille risate fatte quando era ora di preparare un banner nuovo, la Mon con Photoshop, io che la facevo impazzire per spostamenti di un millimetro continuando a cambiare idea e l’Anna che faceva finta di non conoscerci.
Non penso di riuscire a esprimere tutto ciò, ma forse è stato proprio questo a rendere bellissimo questo anno.

Cos’altro si può dire? Penso sia stato un anno di crescita per tutte tre, iniziamo a vedere la fine del nostro percorso di studi ed è ora passata di decidere cosa fare della nostra vita, perlomeno dei prossimi anni. Sono convinta che in qualche modo il blog ci abbia dato una mano, ci ha sicuramente permesso di svagarci, di provare nuovi modi di organizzarci e di abituarci a lavorare in tre, provando a unire le idee di tutte, senza ignorare nessuna ma senza permettere che nessuna avesse sempre ragione.

Poi ci siete voi, voi che, se anche non siete ancora moltissimi, ci sostenete e ci fate venire voglia di continuare a ritagliarci del tempo prezioso da dedicare a questo piccolo mondo virtuale in cui abbiamo messo le radici esattamente un anno fa.
Un ringraziamento particolare va alle ragazze che ci hanno supportate e sopportate durante le iniziative di gruppo, dalla prima intervista dell’anno scorso alla rubrica That moment when tanti is meglio che one che stiamo portando avanti con entusiasmo.

Un grazie speciale anche a Rachele del blog Di Tutto Cuore per la rubrica Voglia di… che ha visto un momento di stop causa mille impegni, ma che contiamo di riprendere in mano.

E infine, a costo di diventare sentimentale, un grazie davvero enorme alle mie due compagne di avventura – Anna e Mon – perché senza di voi non avrei mai pensato di poter avventurarmi in una cosa simile.

Abbiamo pensato di festeggiare insieme a voi, quindi abbiamo deciso che ogni 5 persone che ci dimostreranno il loro affetto e ci faranno gli auguri in un commento qui sul blog, ne estrarremo una a cui regalare un piccolo pensierino-sorpresa!

Banner 1 year

Carino eh il banner? Stavolta è opera dell’Anna che ci ha fatto una sorpresa senza dirci nulla, anche se in realtà qualche spoiler lo avevamo ed eravamo anche un po’ spaventate per cosa si sarebbe inventata.
Ma dopo tutta questa cosa semi-sentimentale veniamo all’idea geniale che l’Anna ha avuto per festeggiare: un’intervista a tre in stile Iene. Ci siamo quindi autointervistate ed eccovi il risultato.

Chi delle tre pubblica spesso in ritardo?

Anna: Andiamo a momenti, di più direi la Mon.
Kia: La Mooooon. Anche se ci sono delle settimane in cui non scherzo nemmeno io.
Mon: Ehm, io.

La recensione di cui vai più fiera.

Anna: Si alza il vento e Big Hero 6.
Kia: Il circo della notte di Erin Morgenstern, perché credo sia stata la più difficile e, nonostante questo, credo di essere riuscita a trasmettere un po’ della magia contenuta in quel capolavoro.
Mon: I’ll give you the sun di Jandy Nelson.

Chi fa più errori di grammatica?

Anna: Mi sa che sono io ma posso dire che il 99% degli errori sono virgole che mi sa non riuscirò mai ad azzeccare.
Kia: Dico solo che ‘Anna’ e ‘virgole’ non possono stare nemmeno nella stessa frase.
Mon: Anna (sorry :P).

Cosa ti aspettavi dopo un anno di blog?

Anna: Di aver imparato a mettere le virgole…. scherzi a parte ero curiosa di vedere se tra i mille impegni questa cosa del blog sarebbe durata ed infatti oggi compiamo un anno, sono soddisfatta!
Kia: Speravo di essere ancora qui, e ci siamo riuscite. Speravo che qualcuno ci seguisse, e ci siamo riuscite. Speravo che tutto questo lavoro insieme non ci portasse a litigi, e ci siamo riuscite. Meglio di così…
Mon: Non ho mai avuto delle aspettative assurde, se non quella di essere ancora qui dopo così tanto tempo. Speravo di riuscire a mantenere insieme alle altre un posto in cui svagarci e blaterare delle nostre passioni e mi pare che lo scopo sia stato raggiunto.

Pensavi saresti arrivata fin qui?

Anna: Ci speravo molto e ho fatto del mio meglio per arrivare ad oggi, ogni recensione è una sfida per migliorare 🙂
Kia: Ci speravo. Avrei potuto fare di più, ma ce l’abbiamo fatta e sono molto orgogliosa di questa cosa.
Mon: Ci speravo e sono molto soddisfatta di esserci riuscita.

La più disordinata.

Anna: Domanda difficile, direi la Mon…. La Kia è l’ordine fatto a persona tanto che spesso rimango sconvolta 😛
Kia: La Mon, però alla fine riesce a organizzarsi anche nel suo casino, quindi.
Mon: Sempre io temo.

È facile gestire in tre un blog?

Anna: Lavorando in tre più o meno riusciamo sempre ad avere qualcosa da pubblicare e a trovare sempre delle idee per rubriche, banner ed quant’altro, anche se mettere insieme tre persone con gusti diversi richiede dei momenti di confronto.
Kia: Da una parte facilita le cose, perché le idee sono moltiplicate per tre, così come il tempo per scrivere i post. Dall’altra c’è la difficoltà di mettere d’accordo tre persone totalmente diverse. Fortunatamente questo non ci ha mai creato problemi, ma solo qualche sana discussione.
Mon: Non è mai facile gestire un impegno del genere, nemmeno in tre, ma c’è da dire che non essere da sola ha aiutato molto. Da sola non avrei mai avuto la costanza e la forza di continuare per tutto questo tempo.

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Obiettivi futuri per il blog.

Anna: Conquistare il mondo! Nell’attesa portare avanti il blog anche negli anni prossimi, dovunque saremo.
Kia: Continuare a portarlo avanti anche una volta che, finita l’Università, non saremo più fisicamente insieme ogni giorno.
Mon: Ehm, ricominciare a scrivere recensioni di libri? No vabbè, scherzi a parte, l’obiettivo è sempre quello: continuare a scrivere e a parlare delle nostre passioni il più possibile, anche quando saremo lontane.

Un ringraziamento a chi ti segue.

Anna: Grazie, grazie, grazie. Voi non lo sapete ma ad ogni mi piace e commento che riceviamo sono sempre lì a saltellare di gioia. Sapere che ci seguite e quello che pubblichiamo vi interessa e piace è per me, come anche per la Kia e la Mon, fonte di grande soddisfazione! Senza di voi non saremmo arrivate fino a qui, quindi voglio fare un grande abbraccio di gruppo con tutti voi e spero continuerete a sostenerci come state facendo!
Kia: Senza voi che ci seguite non ci saremmo neanche noi, e senza le ragazze che ci supportano con le iniziative di gruppo il blog sarebbe molto meno bello. Quindi grazie davvero, perché se non ci foste stati voi probabilmente avremmo già dovuto chiudere la nostra casetta sul web.
Mon: Credo di poter affermare con certezza che l’esperienza di blogger non sarebbe la stessa senza tutti voi che ci seguite. Quando abbiamo iniziato non ci aspettavamo di avere il supporto di persone come voi, che ogni giorno ci aiutate a migliorare e a realizzare idee meravigliose. Tutto questo per dire un semplice grazie. Senza di voi non esisterebbe Ikigai così com’è e sarebbe tutto meno divertente.

Hai mai riletto una tua vecchia recensione?

Anna: Ahhh… ci ho provato una volta ed è stato strano. In genere non mi piace rileggere/rivedere/riascoltare qualcosa che ho fatto io.
Kia: Raramente. Qualche volta se qualcuno mi dice di aver letto un libro che ho recensito la rileggo per vedere cosa avevo scritto su quel libro.
Mon: Sì, molto spesso.

La tua recensione preferita non scritta da te.

Anna: Della Mon mi è piaciuto un sacco la recensione del’episodio di Natale dell’ottava stagione di Doctor Who e la recensione di ‘Con un poco di zucchero’. Della Kia invece ‘Il circo della notte’.
Kia: Per quanto riguarda l’Anna ‘La custode di mia sorella’ o ‘Il colore viola’, perché trovo che quando scrive recensioni di film che trattano temi delicati assuma lei stessa una delicatezza particolare nello scrivere. Per quanto riguarda la Mon scelgo la recensione di ‘La tentazione di Laura’, che magari non è la sua più bella recensione, ma so che ha superato il blocco che aveva per scriverla. Penso che nel momento in cui supererà di nuovo il blocco che ha ormai da qualche mese, quella che scriverà diventerà la mia nuova recensione preferita scritta da lei.
Mon: ‘Padri e figlie’, una delle ultime che ha scritto, per quanto riguarda Anna, perché dopo averla finita ho pensato: “Wow, davvero davvero bella”. Per Kia, scelgo la prima in assoluto, ‘La straniera’ perché ancora me la ricordo con lo sguardo fisso davanti a un file word bianco che non sapeva cosa scrivere. Quella prima recensione è stato un ostacolo bello grosso, ma l’ha superato alla grande.

Avresti mai pensato di metterti a scrivere su un blog?

Anna: Onestamente? Mai, non sono mai stata brava a scrivere parlando delle mie impressioni su qualcosa quindi l’ultima cosa che avrei immaginato di fare è mettermi a scrivere recensioni. Ma si sa, la vita è imprevedibile e devo dire che ogni tanto qualche recensione carina viene pure a me 🙂
Kia: Assolutamente no, e ancora oggi quando fisso un file bianco prima di scrivere una recensione mi chiedo il perché. Però mi piace.
Mon: Sì, ma da sola sapevo che non sarei riuscita a mantenerlo. Avere loro due al mio fianco è stata una manna dal cielo.

Dopo una lunga convivenza hai imparato a conoscere pregi e difetti delle altre, ti sfido a scegliere un pregio e un difetto da condividere con il pubblico.

Anna: Oh miseria. Partiamo dalla più anziana e quindi dalla Kia: un pregio è che è sempre super organizzata, quindi ci ricorda sempre tutti i post delle iniziative a cui partecipiamo e delle rubriche, la sua organizzazione è l’ancora di salvezza alla mia memoria volatile. Difetto: In passato ha bocciato delle mie idee a mia detta geniali ma non è detto che non le approverà in futuro. Pregio della Mon: la creatività e la pazienza nell’occuparsi della grafica della pagina (grazie per il banner con i pinguini). Difetto: a volte è un po’ insicura su quello che scrive ma ci siamo noi ad incoraggiarla!

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Kia: Partiamo dalla Mon: pregio principale credo sia la sua capacità di capirmi e la pazienza che dimostra nei miei confronti quando me ne esco con qualche follia atomica, la faranno santa per questo. è in grado di spostare un pezzo di banner avanti e indietro di qualche millimetro per mezz’ora per farmi felice (per esempio adesso mi ha appena creato l’intestazione del profilo Instagram del blog in maniera piuttosto divina) Difetto direi la predisposizione a scoraggiarsi e rinunciare: se qualcosa non viene come dice succede spesso che se ne esca con un ‘vabbè chissenefrega va bene così’. C’è da dire che qualche giorno dopo riprende tutto in mano e ci riprova.

Per quanto riguarda l’Anna direi che il pregio è l’entusiasmo che dedica ad ogni cosa, anche alla più piccola e poco significativa. Vederla emozionarsi anche per le piccole cose fa bene anche a noi. Il difetto dipende anche quello dal’entusiasmo, vorrebbe fare sempre mille cose, più di quante sia fisicamente possibile. E questa cosa fa a pugni con le mie manie organizzative e con la mia ansia.
Mon: Alur, partiamo da Anna! Un pregio direi l’essere sempre allegra, è incredibile. Difetto..ha fretta, per esempio mentre scrive. Le idee non vengono con la fretta 😉
Kia ha come pregio di essere l’organizzazione fatta a persona. Il nostro blog è così ordinato grazie a lei. Difetto..l’ansia? Io non sono da meno, ma lei ha settato un nuovo record come livello di stress a cui una persona può essere sottoposta. Vi voglio bene

Una fissazione (che in qualche modo c’entra anche col blog) di almeno una delle altre due.

Anna: Allora entrambe hanno la fissa per le virgole (non mi spiego che nessuna delle mie virgole vada bene). La Kia decisamente ama le cose giustificate e poter abusare della parola ‘basicamente’ (per ulteriori dettagli chiedete a lei). La Mon invece non mette gli articoli davanti ai nomi femminili e con gli articoli in generale secondo me ha un rapporto tutto suo. Io invece sono qui a chiedermi perché non possiamo fare 15 domande visto che 14 non è una cifra tonda.

Kia: L’Annina ha una malattia brutta che le impedisce di accettare interviste o elenchi con numeri che lei non considera ‘tondi’. Infatti avrà sicuramente qualcosa da ridire su queste 14 domande. La Mon è fissata nel togliere gli articoli da davanti ai nomi, so che avrebbe perfettamente ragione, ma mi fa un sacco ridere quando si riconosce un post scritto da lei perché nomina qualcuna di noi senza articoli. E poi insulta me perché li metto. 😉
Mon: Mmm Anna ha una mania per quelli che lei definisce “numeri tondi”. Le domande di un’intervista, per esempio, devono essere multipli di 5, altrimenti non vanno bene. Kia ha una fissazione (che condivido pienamente) per i testi giustificati. Se per caso ci si dimentica partono fuochi e fiamme (non dico cosa succede quando legge un post non giustificato su un altro blog/sito).

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Ed eccoci arrivate in fondo, un post un po’ eterno ma ci tenevamo a condividere un pezzetto di noi con tutti voi che ci supportate e ci seguite.
Grazie per essere arrivati fino a qui, speriamo di rivederci tra un anno.

That moment when tanti is meglio che one: Un giorno solo, tutta la vita #2

Buona sera a tutti!
È già passata una settimana ed eccoci qui con il secondo appuntamento di questa settimana dedicato al libro ‘Un giorno solo, tutta la vita’.
Se qualcuno si trova a passare di qui per caso, qui può trovare di cosa si tratta.

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Per questa settimana l’idea iniziale era un guest post. Ma siccome l’organizzazione è un optional e le giornate da 48 ore non sono ancora riuscita a ottenerle – giuro che ci sto provando – è saltato tutto. Quindi, in una notte più o meno insonne mi è venuta un’idea un po’ stramba. La mattina l’ho comunicata alla Mon e quella santa donna l’ha approvata a pieni voti. Mi aspettavo gli insulti delle ragazze che invece sono sembrate entusiaste nonostante, secondo me, qualche maledizione mi sia arrivata.
Per farla breve, ho chiesto a ognuna delle partecipanti di scegliere un passaggio, una frase, che avevano apprezzato particolarmente e riportarla su un foglio nella maniera che preferivano. Non ho dato altre indicazioni, un po’ perché ero curiosa di vedere cosa ne sarebbe uscito, un po’ perché anche le mie trovate ‘geniali’ hanno dei limiti.
Mano a mano che mi arrivavano i loro file, io sbrilluccicavo, rendendomi conto che in effetti non era stata un’idea così malvagia. Non era mai stata così evidente la nostra diversità, l’emergere in qualche modo della nostra personalità. E non potrei esserne più felice. Perché alla fine la magia delle letture di gruppo è questa, un gruppo di persone completamente diverse che si trovano a discutere su uno stesso argomento, confrontandosi e forse anche crescendo. Quindi, come sempre, GRAZIE a Cristina, Karen, Rachele e Veronica, oltre, ovviamente, alla Mon. ♥♥

(Se avete difficoltà a leggere le citazioni è sufficiente cliccare sulle immagini per ingrandirle.)

Cri

cri


karen
Karen

Mon

mon


kia
Kia

Rac

rachele


veronica
Veronica

Prima di abbandonarvi volevo però tediarvi con un paragrafo di storia. Nel libro si parla del ghetto/campo di concentramento di Terezín. Se devo essere sincera, in 22 anni lo avevo solo sentito nominare. Quindi sono andata ad informarmi un po’ sul web e, per chi fosse interessato, vi lascio, in qualche riga, quello che ho scoperto.

Terezín è una città della Repubblica Ceca che si trova circa 60 km a nord di Praga e nacque alla fine del XVIII secolo come città-fortezza. Nel 1938, l’invasione tedesca in Repubblica Ceca, la città di Terezín viene presentata dalla propaganda nazista come esemplare insediamento ebraico: la realtà è che si tratta di un vero e proprio campo di concentramento, noto per aver ospitato artisti, intellettuali e un numero molto elevato di bambini.

Tra il 1941 e il 1945 vennero deportati a Terezín più di 140.000 ebrei, un quarto dei quali morì nel campo, mentre un’altra parte consistente venne deportata verso altri campi di sterminio.

Di questi deportati circa 15.000 erano bambini, con un’età compresa tra i 12 e i 16 anni: ne sono sopravvissuti circa un centianio. Terezín era un campo di passaggio e prevedeva quindi uno spazio anche per loro. Sotto la guida degli ebrei adulti, i bambini frequentarono lezioni e parteciparono a molte iniziative culturali. Tra gli animatori anche Dicker Brandejsovà, artista e progressista morta, proprio come la maggior parte dei bambini, nel campo di Auschwitz nell’autunno del ’44. Di questi bambini ci rimangono circa 4000 disegni e un grande numero di poesie.

Se vi interessa approfondire in internet è pieno di notizie di tutti i tipi, io volevo solo darvi qualche informazione 🙂

E anche per questa settimana siamo arrivate alla fine, ci vediamo la prossima con un’altro post tutto diverso. Fatemi sapere se questa idea delle ‘citazioni personalizzate’ vi è piaciuta e buone letture!!