libri

Teaser Tuesday #39

Eccoci qui, un po’n in ritardo in questa giornata di vacanza. Non so voi ma io mi perdo il calendario quando ho una giornata ‘libera’. Tra il resto il Teaser di oggi doveva essere della Mon, che però è a zonzo e avrebbe pubblicato tardissimo.
Il libro che ho scelto oggi è il terzo della saga di Outlander che, piano piano, sto leggendo.
Chi li ha letti?
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«Ehi!» lo chiamai, scrutandogli la schiena. «E quello cos’è?»
«Che cosa?» sussultò allarmato, cercando di sbirciarsi dietro la spalla.
«Questo!» Tracciai con le dita la sagoma fangosa che avevo individuato sopra il plaid, stampata sul lino sudicio della camicia con la chiarezza di uno stencil. «Sembra un ferro di cavallo», esclamai incredula.
«Oh, quello lì», replicò stringendo le spalle.
«Ti ha calpestato un cavallo?»
«Be’, non lo ha fatto apposta», spiegò, sulla difensiva. «Ai cavalli non piace calpestare la gente: immagino che gli dia una sensazione molliccia sotto gli zoccoli.»
«E ci credo», concordai, ostacolando i suoi tentativi di fuga con una salda presa sulla sua manica. «Sta’ fermo. Come diavolo è successo?»
«Non è niente», protestò. «Non mi sento le costole rotte: giusto un filo ammaccate.»
«Oh, giusto un filo», commentai sarcastica. Dopo averla liberata del sudicio tessuto, vidi chiaramente l’impronta netta e ricurva di un ferro di cavallo impressa nella pelle chiara della sua schiena, appena sopra la vita. «Cristo, si vedono persino i chiodi.» Sussultò involontariamente al tocco del mio dito.

Parte seconda – IL RITORNO di Diana Gabaldon

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il ritornoNell’Amuleto d’ambra Claire Randall, viaggiatrice nel tempo e nello spazio, aveva incominciato a spiegare una difficile verità alla figlia Brianna: negli anni in cui era ufficialmente data per dispersa, fra il 1945 e il 1946, era in realtà precipitata, attraverso il magico cerchio di pietre di Craigh na Dun, nella Scozia del Settecento, dove si era innamorata follemente del nobile James Fraser. In un susseguirsi di avventure palpitanti, tra campi di battaglia e manieri misteriosi, i due amanti consumano la loro ardente passione, consapevoli che Claire, prima o poi, si sarebbe trovata di fronte a una difficile e dolorosa decisione: seguire il suo uomo perdendosi definitivamente nel passato, o tornare a un presente che ormai non le appartiene più, con la sola speranza di portare con sé una traccia del suo amato…

Sullo sfondo di una Scozia settecentesca magica ed evocativa, Diana Gabaldon ci regala un romanzo intenso e appassionante che offre immagini suggestive di un passato lontano visto attraverso lo sguardo di una donna del ventesimo secolo.

kia firma

Recensione: Carry On di Rainbow Rowell

Sono passati mesi dall’ultima recensione che ho scritto e questa non è decisamente quella che avrei voluto scrivere per prima, ma mi è venuta abbastanza di getto, quindi mi sono detta: “Perché no?!”.
Kia fra poco mi mangiava se non le scrivevo almeno una recensione quindi questa è decisamente dedicata a lei 😉

Vi lascio alla lettura senza perdere altro tempo!

carry on
Titolo: Carry On
Autore: Rainbow Rowell
Editore: St. Martin’s Griffin
Disponibile in italiano: No
Goodreads

Simon Snow is the worst chosen one who’s ever been chosen.

That’s what his roommate, Baz, says. And Baz might be evil and a vampire and a complete git, but he’s probably right.

Half the time, Simon can’t even make his wand work, and the other half, he sets something on fire. His mentor’s avoiding him, his girlfriend broke up with him, and there’s a magic-eating monster running around wearing Simon’s face. Baz would be having a field day with all this, if he were here—it’s their last year at the Watford School of Magicks, and Simon’s infuriating nemesis didn’t even bother to show up.

Carry On is a ghost story, a love story, a mystery and a melodrama. It has just as much kissing and talking as you’d expect from a Rainbow Rowell story—but far, far more monsters.

 

Carry On mi ha dato subito l’impressione di essere uno di quei libri che o ami alla follia o non riesci proprio a buttare giù. Nel mio caso è stato un miscuglio delle due cose. Il romanzo nasce dalla penna di Rainbow Rowell che fino ad ora non ha mai deluso le mie aspettative. I suoi libri sono sempre molto scorrevoli e dolci, ricchi di colpi di scena e personaggi che sembrano reali. Carry On è una sorta di spin-off di Fangirl, che io avevo letteralmente divorato e amato. Devo ammettere che, al tempo, non ero stata particolarmente attirata dai mini spezzoni che la Rowell aveva pubblicato su Simon e Baz, perché ero concentrata sulle vicende di Cath e sul suo cercare il proprio spazio nel mondo, ma piano piano la curiosità è salita e, quando ho scoperto che la Rowell avrebbe pubblicato un libro dedicato ai due maghi, ho deciso di provarci.

A distanza di anni dalla fine della saga di Harry Potter, mi ritrovo ancora a storcere il naso ogni volta che inizio una storia che parla di maghi e magia. Ho notato, da quando abbiamo aperto questo blog e da quando ho iniziato a prestare attenzione alle recensioni degli altri, che non è un problema solo mio. Chi ha letto e amato Harry Potter tende a trovarlo un po’ ovunque e Carry On non è escluso da tutto ciò.
Nella prima parte del romanzo, queste affinità erano tremendamente evidenti e a volte sono stata tentata di posarlo e non continuarlo perché mi risultava strano e un po’ anche perché non mi stava coinvolgendo per niente. Il romanzo viene raccontato da una moltitudine di personaggi diversi e piano piano si iniziano a capire gli intrecci tra di loro e potersi immergere nei loro pensieri permette una compresione della storia molto più profonda. Se il romanzo fosse stato raccontato interamente dal POV si Simon, avrei quasi sicuramente mollato a metà.

Simon è il Prescelto, il ragazzo destinato a sconfiggere il cattivo di turno e salvare il mondo dei maghi, ma se avete mai pensato che Harry Potter fosse un Prescelto ignobile, Simon vi sembrerà una barzelletta. È il mago più potente mai nato, racchiude in sé poteri inimmaginabili, ma è assolutamente incapace di utilizzarli. I poteri di Simon hanno solo due modalità: zero assoluto o bomba atomica. Snow è sempre affamato, non pensa mai prima di agire e non si rende minimamente conto che ogni azione ha una conseguenza. Dipende dal suo mentore in tutto e per tutto e mi ha dato l’idea di non riuscire a prendere una decisione di testa sua. Come ogni eroe che si rispetti, ha al suo fianco amici disposti a tutto per aiutarlo, o quasi. Penelope è una Hermione meno saccente, ma ugualmente determinata a fare la cosa giusta per il mondo magico e per proteggere i suoi amici. Ha una famiglia tutta strana e mille domande senza risposta, che cerca in ogni modo di risolvere. Agatha, la ragazza di Snow, non sono riuscita ad inquadrarla bene. Mi ha dato la sensazione di essere alla disperata ricerca di normalità, senza poterla mai ottenere davvero. Si è sempre comportata come ci si aspettava da lei, uscendo con Simon e cercando di essere la fidanzata perfetta, finché non capisce che non è quello che desidera davvero.

Più o meno nel momento in cui mi stavo decidendo a mollare il romanzo perché non riuscivo a farmi coinvolgere, è apparso il personaggio che ha cambiato tutto. Chi mi conosce sa che ho una passione per i bad boys in generale e che il bad boy per eccellenza nel mio cuore risponde al nome di Draco Malfoy. Il suo alter ego in Carry On si chiama Tyrannus Basilton ‘Baz’ Pitch ed è un vampiro. Dal momento della sua comparsa, con tanto si portone spalancato mentre tutti lo guardano entrare, Baz è diventato il mio personaggio preferito in questo libro. È un ragazzo aristocratico, cresciuto nel lusso e nella convinzione che ci siano maghi migliori di altri e che questi meritino di più degli altri. La sua famiglia vorrebbe che fosse lui a sconfiggere Snow perché cercano vendetta contro il suo mentore, “The Mage”.
Destino vuole che Baz e Simon siano compagni di stanza dal primo anno di scuola e che siano costretti ogni giorno a fare i conti con la propria rivalità e, per quanto riguarda Baz, anche con sentimenti che non si sarebbe mai aspetto di provare dei confronti dell’altro ragazzo.

Uniti da un patto che mette da parte le loro rivalità per un po’, i due si ritrovano ad affrontare non solo il cattivo della storia (un mostro che pare eliminare la magia ed ha le sembianze di un giovane Simon), ma anche i propri sentimenti, che li spingono inevitabilmente uno verso l’altro. La Rowell ha una delicatezza incredibile nel descrivere storie d’amore, rendendole sempre dolcissime e realistiche. Devo ammettere che, nonostante il romanzo non sia esattamente corto, avrei voluto che certi aspetti venissero approfonditi meglio, come il futuro che aspetta i ragazzi alla fine della battaglia, il passato di personaggi come “The Mage” o Lucy, che emergono piano piano dalla lettura, senza che gli sia dedicato il giusto spazio.

Carry On mi ha dato la sensazione che non ci siano buoni e cattivi in questa storia, ma che ognuno abbia delle convinzioni che lo portano a commettere azioni diverse che hanno conseguenze diverse a seconda della situazione. Baz non è cattivo, come Simon non è sempre buono. Ognuno commette errori e, chi più chi meno, ognuno cerca di risolverli.

Mi è piaciuto davvero tanto come la Rowell abbia deciso di creare gli incantesimi utilizzati all’interno della storia a partire da filastrocche e modi di dire, perché rende il tutto un po’ più divertente e particolare.
Non mi ha convinto del tutto il finale così aperto e avrei voluto qualche indicazione in più su ciò che i personaggi avrebbero dovuto affrontare più avanti, ma mi è piaciuto molto che il finale abbia mostrato che a volte, anche se si pensa di aver perso tutto, ci sono persone al nostro fianco che possono aiutarci a rialzarci e ad andare avanti.

Come dice la trama, Carry On è una storia di fantasmi, d’amore e di mistero con un pizzico di comicità e varie scene che fanno ridacchiare sotto i baffi. I personaggi, insieme, creano un mix da cui, superato il primo quarto di libro, è difficile staccarsi. Avrei voluto poter dare il massimo dei voti a questo romanzo, perché a modo suo fa tornare bambini, immersi in una magia che non potremo mai avere ma che continuiamo a sognare, ma per colpa dell’inizio un po’ lento non mi è stato possibile.

Se avete amato Fangirl, e in generale i libri della Rowell, fate un tentativo con questo romanzo e cercate di non farvi scoraggiare dall’inizio.

rating 4

mon firma

Teaser Tuesday #38

Buongiorno! Oggi devo fare mille cose, ma ho comunque trovato il tempo di lasciarvi il tesaser della settimana. Anche questa volta si tratta di uno di quei libri, ‘La biblioteca dei morti’ di Glenn Cooper, che avrei dovuto leggere un sacco di tempo fa. Devo riconoscere, infatti, che grazie alla Reading Challenge 2015 sto recuperando parecchi libri che in un modo o nell’altro erano finiti nel dimenticatoio. E finora, nel ripescaggio, mi è pure andata di lusso. 🙂
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In quel preciso istante, Will e Nancy erano seduti nell’ufficio di Will e, davanti a loro, c’era una montagna spaventosa di sceneggiature. Ne avevano già lette parecchie e, per quel che valeva, erano tutte pessime. Ma la cosa più importante era che si erano sobbarcati quel compito senza avere la minima idea della sua utilità.
«Perché eri così sicuro durante la conferenza stampa? » gli chiese lei.
« Ho esagerato? » disse Will con aria assonnata.
« Eccome. Voglio dire… cos’è ‘sta roba? »
Will fu costretto ad alzare le spalle. « Battere una pista sbagliata è sempre meglio che stare con le mani in mano. »
«Avresti dovuto dirlo alla stampa. Che intendi raccontargli la prossima settimana? »
« Ci penserò la prossima settimana. »

La prima telefonata alla Writers Guild of America, il sindacato americano degli autori e sceneggiatori, era stata un disastro. Avevano preso Will a male parole riguardo al Patriot Act, la legge antiterrorismo, e avevano promesso di lottare con tutte le loro forze per impedire al governo di mettere le zampe anche soltanto su una sceneggiatura custodita nei loro archivi. « Non stiamo cercando dei terroristi, ma un serial killer », aveva protestato Will. Ma la WGA non aveva intenzione di mollare senza combattere, perciò Will aveva ottenuto un’ingiunzione dai suoi superiori.

Gli sceneggiatori – aveva scoperto Will – erano tipi eccentrici, terrorizzati che i produttori, i registi e soprattutto gli altri sceneggiatori copiassero le loro idee. La WGA dava loro un minimo di tutela, registrando le sceneggiature e archiviandole in formato sia elettronico sia cartaceo, in caso bisognasse attestarne la proprietà. Non era necessario essere iscritti alla WGA: chiunque poteva registrare la propria sceneggiatura. Era sufficiente versare una tassa d’iscrizione, inviare una copia dell’opera e il gioco era fatto. Inoltre c’erano uffici della WGA sia sulla East sia sulla West Coast. E soltanto questi ultimi gestivano oltre cinquantamila sceneggiature all’anno.

Il dipartimento di Giustizia aveva avuto non poche difficoltà a motivare la sua richiesta, anche perché, a detta dei superiori di Will, era quantomeno « bizzarra ». Alla fine, era stata accolta dalla Corte d’Appello del 9° Distretto, grazie al fatto che il dipartimento aveva presentato un’istanza in cui la richiesta d’informazioni era espressa in modo meno diretto. Come risultato, l’FBI avrebbe rice

vuto soltanto le sceneggiature degli ultimi tre anni provenienti da Las Vegas e da un « cerchio » di codici di avviamento postale del Nevada, senza i nomi né gli indirizzi degli autori. Se, da quella valanga di materiale, fosse spuntata una pista, sarebbe stato necessario avanzare un’ulteriore richiesta per ottenere l’identità dell’autore.

Capitolo 18 – LA BIBLIOTECA DEI MORTI di Glenn Cooper

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la biblioteca dei mortiQuesto romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante.
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria.
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo.
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile.
Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo.
Perché non esiste nulla di casuale.
Perché la nostra strada è segnata.
Perché il destino è scritto.
Nella Biblioteca dei Morti.

kia firma

Book Blitz: Love Found by Caylie Marcoe

Love Found BannerCiao a tutti. In questo periodo causa mille impegni sto leggendo pochissimo e quel poco che leggo non ho il tempo o l’ispirazione di recensirlo. Siccome di smettere di pubblicare non se ne parla, mi ritrovo a gironzolare su XPresso Book Tours alla ricerca di qualche libro interessante per allungare la vostra (e la mia) TBR. Che ve ne pare di questo? Vi lascio un piccolo estratto per incuriosirvi maggiormente e, in fondo al post, anche un giveaway per una giftcard Amazon da 20$. Dura pochissimo, che aspettate a partecipare?

Hi all! Lately, I’m reading few books and I haven’t the time to review them. So I check the XPresso Book Tours’ site very often searching for new interesting books to add to your (and mine) TBR. This one looks nice. What do you think?
I leave you a little excerpt and also a giveaway for a 20$ Amazon Gift Card.

Love Found
Title: Love Found
Author: Caylie Marcoe
Publication date: November 13th 2014
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Haley Cavanaugh’s heart is broken.

Shattered into a million pieces, and that’s just how she’d like it to stay.

She doesn’t believe she deserves happiness. She doesn’t understand how to move on while her life is falling apart and her reality is destroyed.

Enter Eli Park.

Eli is someone Haley thought she knew, but who turned out to be so much more than she remembered. He sees through her pain and refuses to be pushed away, even when she lashes out.

Eli’s patience is both frustrating and surprising. Haley was so sure she wanted to go on feeling nothing, but Eli stirs emotions she can’t deny.

Will Haley allow Eli to help her through this horrific time so she can find herself again? Or will she lose the only person who can help heal her heart?

 

excerpt

I swung back and forth for a while, letting the breeze settle my nerves. I don’t know how long I was out there for, but eventually, I heard a car pull up. The door shut and footsteps thumped up the stairs.
“Hello,” a masculine voice drifted towards me.
I opened my eyes and was greeted with crystal blue eyes, messy brown hair, a lopsided smirk and six feet of tall, lean man.
“Er…um…hi,” I croaked out. Okay…the man was gorgeous. Pretty sure I was blushing.
“Haley?” gorgeous mystery man asked.
I nodded. I didn’t know who this guy was, but he seemed to know me. And if I opened my mouth to ask him, I’m sure I would sound like an idiot again.
He gave me that adorable lopsided grin again. “Eli.” He pointed at himself, like I should know who he was. Eli was leaning against the porch railing, staring at me with amusement in his eyes. Maybe if he wasn’t so damn attractive I could get my brain to start working again. But for now, I could only stare.
“You don’t remember me, do you?” he asked. “The four of us hung out together when I roomed with Noah in the dorms.”
Holy shit. This man in front of me couldn’t be Noah’s roommate. There was no possible way he was the same guy. I hung out with the kid all the time, and this guy…no, not him. Not him at all.
“You look nothing like you did freshman year.” I blurted out. Then quickly turned red and clamped my hand over my mouth.
Oh God, he’s going to think you are the biggest idiot.
Eli laughed. “I was a lot scrawnier back then. Had longer hair. Wore thick framed glasses all the time.” His voice still sounded the same. That was something at least. “When I moved back home to help my mom, I worked with my uncle at his construction company. I guess that helped me gain a little muscle.” He shrugged like he was not confident with how he looked.
The more I stared at him, the more he was becoming familiar. Freshman year, he was this quiet, slightly nerdy kid. He always wore comic book t-shirts. He had spent most of his time on his computer or playing video games with Noah. Kyler had kept telling me that he had a crush on me, and she even begged me to go out with him a few times, but I always came up with reasons I couldn’t. Mostly those excuses dealt with my crush at that time—Drew. Blah. I was so not going to think about that douche when Eli was standing in front of me.
I mean, I enjoyed hanging out with him as a friend, but dating? He was definitely not what I thought my type was. Though, what I thought my type was turned out to be a bunch of jerks, so maybe I should have given the nice guy a chance.
“You okay?” he asked gently, pushing off the railing and taking a seat next to me on the swing. “You seem lost in thought.”
I shrugged, not knowing what to say.
“You don’t remember me, do you?”
“Oh no, I do.”

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ABOUT THE AUTHOR
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Born and raised in the frozen tundra of Wisconsin, Caylie fell in love with reading at a young age. With her lively imagination, she created numerous stories in her head throughout her childhood and teenage years.

Her first novel, Choose Us, released in April 2014 and became an Amazon Bestseller.

When she isn’t slaving away at the keyboard, Caylie is an avid reader, and lover of coffee… copious amounts of coffee. She also has an unhealthy addiction to coffee mugs, chapstick, water bottles, football, and tv shows–binge watching is her favorite.

She chases her two kids around the house all day, and has a husband whom she adores.

If you want to stay tuned in to all of the new release news, sign up for Caylie’s spam-free newsletter. It only comes out when something exciting is happening…promise!

Thanks to XPresso Book Tours for giving us the opportunity to promote this book.

kia firma