Sono passati 10 giorni dall’inizio dell’anno e ancora non sono riuscita a terminare nulla. Stavo leggendo “Magic”, ma poi ho avuto l’opportunità di leggere “Il suo chiodo fisso”, nuova uscita Triskell di cui vi parlerò la prossima settimana, e “Magic” è slittato. Se vi state chiedendo dove sia finita la lettura di “The Golden Compass”, beh, è stata tragicamente abbandonata perché non riusciva a prendermi.
Mi ricordavo ancora troppo bene la storia e non mi andava di continuare la rilettura.
libri
Teaser Tuesday #147
Buongiorno! Il teaser che vi lascio oggi è tratto dal libro che ho finito proprio questa mattina in treno: Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda. Il libro racconta la storia vera di Enaiatollah Akbari, ragazzo afghano costretto a nascondersi, andarsene da casa e trovare il suo posto nel mondo. Il suo posto, dopo mille peripezie, lo ha trovato in Italia. Sono rimasta commossa e in un certo senso affascinata dalla sua storia: a breve la recensione.
Ci siamo ritrovati in quattro decisi a partire. Poi abbiamo scoperto che Farid, un ragazzo che lavorava in una fabbrica dietro la nostra, aveva anche lui in mente di lasciare Qom. E non solo. Che il trafficante cui si sarebbe rivolto era suo cugino.
Abbiamo ragionato che era un’occasione da non perdere, che se il trafficante era davvero suo cugino c’era da fidarsi, e che se lui partiva con noi, noi diventavamo amici del cugino e come tali saremmo stati trattati.
Un giorno, finito il turno di lavoro, un giorno come tanti, abbiamo raccolto le nostre cose dentro un zainetto di tela, abbiamo salutato il capo della fabbrica, chiesto lo stipendio dovuto e con un pullman di linea (e la solita paura dei posti di blocco) siamo arrivati a Teheran. Alla stazione abbiamo trovato il cugino del nostro amico ad aspettarci. Ci ha portati a casa sua in taxi, uno di quei taxi multipli con un sacco di gente dentro.
Nella sala da pranzo, con una tazza di chay davanti, ci ha detto che avevamo due giorni di tempo per procurarci un po’ di cibo per il viaggio – cibo piccolo ma nutriente, tipo frutta secca, tipo mandorle e pistacchi – e acquistare un paio di scarpe pesanti da montagna e vestiti caldi e impermeabili: È importante che siano impermeabili, ha sottolineato. E anche dei vestiti carini da indossare a Istanbul. Non potevamo certo andare in giro per la città con quelli indossati durante il cammino, stracciati e puzzolenti. Dovevamo comprare tutto questo, sì, ma soprattutto le scarpe. Il cugino del nostro amico ha insistito molto su questo.
Allora siamo andati in giro per i bazar a fare le nostre spese eccetera e c’era un’euforia nell’aria che non saprei dire. Al nostro rientro abbiamo mostrato le scarpe al trafficante per sapere se andavano bene. Le ha sollevate, ha controllato le cuciture, ha piegato la suola, le ha guardate dentro e tutto, e ha detto di sì, che andavano benissimo.
Non era vero.
Lo diceva in buona fede – ne sono certo, a causa del cugino – e lo diceva in buona fede perché credeva di sapere come sarebbe stata la nostra camminata fra le montagne, ma non lo sapeva affatto, perché lui non c’era mai stato. Lui doveva solo consegnarci ad altri. Era un intermediario. Era quello cui, arrivati in Turchia, bisognava telefonare per dire: siamo arrivati. In modo che gli amici cui, lì a Qom, avevamo lasciato i soldi, glieli consegnassero.
Con le scarpe sollevate alla luce, la luce che entrava dalla finestra, ha detto: farete un viaggio di tre giorni. Le scarpe sono robuste e sufficienti. Bravi. Ottimo acquisto.Turchia- Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda
2017 Book Challenge – Punteggi quarto round
Buongiorno lettori!! Con oggi si ricomincia sul serio e noi siamo qui per chiudere un’avventura – la 2017 Book Challenge – in attesa di iniziare quella nuova: la 2018 Ikigai Book Challenge. Per chi non sapesse cos’è, QUI trovate il regolamento completo, un po’ contorto, ma nulla di rigido o complicato: se non vi è chiaro qualcosa, chiedeteci!
Ma oggi siamo qui per vedere i punteggi del QUARTO (e ultimo) ROUND della Challenge 2017.
Riepilogando, per il quarto round appena concluso dovevate leggere libri con copertine verdi che avessero almeno 100 pagine. Quelli scelti da voi (al massimo 12) valevano 1 punto l’uno, Tempo da elfi di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli e Il giorno che aspettiamo di Jill Santopolo, 2 punti l’uno mentre Fractured di Dani Atkins 4 punti.
E adesso vediamo, in ordine alfabetico, le letture dei partecipanti. Pronti ad allungare la ToBeRead List? Cliccando sui titoli verrete rimandati alle schede GoodReads.
- La luce dell’impero – Marco Buticchi
- Quando nascono i desideri – Lucy Dillon
- Il canto delle parole perdute – Andrés Pascual
- Il testamento del Greco – Bruno Morchio
- Una storia quasi perfetta – Mariapia Veladiano
- All’improvviso la felicità – J. Courtney Sullivan
- Tutto quel che è la vita – James Salter
- Quattro etti d’amore, grazie – Chiara Gamberale
- Il silenzio dell’alchimista – Nerea Riesco
- La lampada di Aladino – Luis Sepúlveda
- Il più grande spettacolo del mondo. Botanica e immaginazione – Richard Mabey
- Mio fratello rincorre i dinosauri – Giacomo Mazzariol