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WWW…Wednesday #12

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Sono passati 10 giorni dall’inizio dell’anno e ancora non sono riuscita a terminare nulla. Stavo leggendo “Magic”, ma poi ho avuto l’opportunità di leggere “Il suo chiodo fisso”, nuova uscita Triskell di cui vi parlerò la prossima settimana, e “Magic” è slittato. Se vi state chiedendo dove sia finita la lettura di “The Golden Compass”, beh, è stata tragicamente abbandonata perché non riusciva a prendermi.
Mi ricordavo ancora troppo bene la storia e non mi andava di continuare la rilettura.

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Ho terminato Nel mare ci sono i coccodrilli, un libro che mi sento di consigliare a chiunque e di cui vi lascerò la recensione a breve! In lettura ho un thriller iniziato giusto ieri sera, quindi ancora non vi so dire nulla…poi, se riesco, prendo in mano Caraval.

Teaser Tuesday #147

Buongiorno! Il teaser che vi lascio oggi è tratto dal libro che ho finito proprio questa mattina in treno: Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda. Il libro racconta la storia vera di Enaiatollah Akbari, ragazzo afghano costretto a nascondersi, andarsene da casa e trovare il suo posto nel mondo. Il suo posto, dopo mille peripezie, lo ha trovato in Italia. Sono rimasta commossa e in un certo senso affascinata dalla sua storia: a breve la recensione.

teaser tuesday

Ci siamo ritrovati in quattro decisi a partire. Poi abbiamo scoperto che Farid, un ragazzo che lavorava in una fabbrica dietro la nostra, aveva anche lui in mente di lasciare Qom. E non solo. Che il trafficante cui si sarebbe rivolto era suo cugino.
Abbiamo ragionato che era un’occasione da non perdere, che se il trafficante era davvero suo cugino c’era da fidarsi, e che se lui partiva con noi, noi diventavamo amici del cugino e come tali saremmo stati trattati.
Un giorno, finito il turno di lavoro, un giorno come tanti, abbiamo raccolto le nostre cose dentro un zainetto di tela, abbiamo salutato il capo della fabbrica, chiesto lo stipendio dovuto e con un pullman di linea (e la solita paura dei posti di blocco) siamo arrivati a Teheran. Alla stazione abbiamo trovato il cugino del nostro amico ad aspettarci. Ci ha portati a casa sua in taxi, uno di quei taxi multipli con un sacco di gente dentro.
Nella sala da pranzo, con una tazza di chay davanti, ci ha detto che avevamo due giorni di tempo per procurarci un po’ di cibo per il viaggio – cibo piccolo ma nutriente, tipo frutta secca, tipo mandorle e pistacchi – e acquistare un paio di scarpe pesanti da montagna e vestiti caldi e impermeabili: È importante che siano impermeabili, ha sottolineato. E anche dei vestiti carini da indossare a Istanbul. Non potevamo certo andare in giro per la città con quelli indossati durante il cammino, stracciati e puzzolenti. Dovevamo comprare tutto questo, sì, ma soprattutto le scarpe. Il cugino del nostro amico ha insistito molto su questo.
Allora siamo andati in giro per i bazar a fare le nostre spese eccetera e c’era un’euforia nell’aria che non saprei dire. Al nostro rientro abbiamo mostrato le scarpe al trafficante per sapere se andavano bene. Le ha sollevate, ha controllato le cuciture, ha piegato la suola, le ha guardate dentro e tutto, e ha detto di sì, che andavano benissimo.
Non era vero.
Lo diceva in buona fede – ne sono certo, a causa del cugino – e lo diceva in buona fede perché credeva di sapere come sarebbe stata la nostra camminata fra le montagne, ma non lo sapeva affatto, perché lui non c’era mai stato. Lui doveva solo consegnarci ad altri. Era un intermediario. Era quello cui, arrivati in Turchia, bisognava telefonare per dire: siamo arrivati. In modo che gli amici cui, lì a Qom, avevamo lasciato i soldi, glieli consegnassero.
Con le scarpe sollevate alla luce, la luce che entrava dalla finestra, ha detto: farete un viaggio di tre giorni. Le scarpe sono robuste e sufficienti. Bravi. Ottimo acquisto.

Turchia- Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda

divisore dx

nel mare ci sono i coccodrilli cover
Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore ha inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l’incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l’Iran, la Turchia e la Grecia. Un’odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l’ironia, né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah alla fine ha trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia.

2017 Book Challenge – Punteggi quarto round

Buongiorno lettori!! Con oggi si ricomincia sul serio e noi siamo qui per chiudere un’avventura – la 2017 Book Challenge – in attesa di iniziare quella nuova: la 2018 Ikigai Book Challenge. Per chi non sapesse cos’è, QUI trovate il regolamento completo, un po’ contorto, ma nulla di rigido o complicato: se non vi è chiaro qualcosa, chiedeteci!
Ma oggi siamo qui per vedere i punteggi del QUARTO (e ultimo) ROUND della Challenge 2017.

Riepilogando, per il quarto round appena concluso dovevate leggere libri con copertine verdi che avessero almeno 100 pagine. Quelli scelti da voi (al massimo 12) valevano 1 punto l’uno, Tempo da elfi di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli e Il giorno che aspettiamo di Jill Santopolo, 2 punti l’uno mentre Fractured di Dani Atkins 4 punti.

E adesso vediamo, in ordine alfabetico, le letture dei partecipanti. Pronti ad allungare la ToBeRead List? Cliccando sui titoli verrete rimandati alle schede GoodReads.











Ed eccoci, purtroppo o per fortuna, arrivati in fondo.
Prima di chiudere vediamo la classifica!

1 Karen 20 punti
2 Antonella 16 punti
2 Cristina 16 punti
4 Cate 13 punti
5 Daniela 12 punti
6 Ila 6 punti
7 Maria Cristina 1 punti
7 Veronica 1 punti
9 Rosa 0 punti
9 Rossella 0 punti

Complimenti quindi a Karen che si aggiudica questo round! <3

Per quanto riguarda la classifica finale, invece, nemmeno un parimerito. Complimenti alle tre vincitrici, nei prossimi giorni ci sentiremo per i premi <3 Karen si aggiudica un libro cartaceo – ci sentiamo per i dettagli -, Antonella un classico cartaceo e un segnalibro e Cristina un buono Amazon (o Kobo) da 5 euro <3

1 Karen 72 punti
2 Antonella 64 punti
3 Cristina 63 punti
4 Cate 61 punti
5 Daniela 57 punti
6 Ila 39 punti
7 Maria Cristina 29 punti
8 Veronica 26 punti
9 Rosa 18 punti
10 Rossella 14 punti

Concludo con una cosa che mi ero immaginata ad inizio anno, ma che, una volta completata, ha superato ogni aspettativa. Ecco le vostre letture <3

In vetrina. La filosofia di Zorba di Francesca V. Capone

Buongiorno e buon inizio settimana. Per molti oggi significa rientro e anche noi abbiamo deciso di partire alla grande. Questo è il primo post di oggi, la segnalazione di un libro italiano che sembra davvero carino: La filosofia di Zorba di Francesca V. Capone. Lo conoscevate già?


la filosofia di zorba cover
Titolo: La filosofia di Zorba
Autore: Francesca V. Capone
Editore: Youcanprint
Goodreads
Link di acquisto: Amazon

Zorba è un gatto antipatico e geloso, ma è anche il protagonista di un’importante metafora di vita, quella che Tom, professore di filosofia sui generis, sta cercando di spiegare a Valeria, studentessa all’ultimo anno di liceo classico. La filosofia di Zorba è chiara e semplice: smettila di avere paura e comincia a vivere le emozioni che ti scorrono dentro. Vale ci prova ma è inevitabile: odia Massi e, purtroppo, la cosa è reciproca. I due ragazzi, tra alti e bassi, e grazie all’aiuto dei migliori amici Amy, Marti e Marco, riusciranno ad avvicinarsi. Complice anche una passione in comune: il sogno di diventare grandi scrittori. In un clima di amore/odio, si troveranno a dover partecipare insieme a un concorso letterario indetto dalla Golden Feather, una delle accademie d’arte più prestigiose del paese. Vale e Massi metteranno da parte le loro emozioni per raggiungere il sogno più grande? Vale riuscirà, trovando il vero significato della metafora di Zorba, a scavare dentro di sé e a credere finalmente nell’amore?

 

Francesca V. Capone

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Francesca Valeria Capone è nata a Galatina (Lecce) il 19 febbraio del 1990, ha vissuto con i genitori a Lequile, un paesino in provincia di Lecce. Durante gli anni del liceo si dedica alla scrittura amatoriale sul sito internet EFP, riscuotendo consensi da migliaia di lettori. Nel 2009 si trasferisce a Roma per gli studi universitari. Comincia a collaborare con la Baburka Production, casa di produzione cinematografica indipendente. Nel 2013 inizia a lavorare con la Baburka a un ambizioso progetto che porterà alla nascita di “Dead Blood”, una saga Neo-gothic articolata in film, fumetti e romanzi. Vive a Roma con il compagno e il figlio.