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Teaser Tuesday #73

Buongiorno! Mentre voi leggete questo post io sono felicemente in ferie, finalmente. Sto girando un pezzettino di Europa in moto 🙂 Il teaser che vi ho preparato tra un bagaglio e l’altro è lunghetto ma è un passaggio che mi ha fatto sorridere. È tratto dal libro che sto leggendo adesso ovvero Una lunga estate crudele, il quarto libro della serie dell’Allieva di Alessia Gazzola. A propostito di questo tenetevi pronti perché abbiamo in serbo una sorpresina. Voi li avete letti?
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Mentre sono nella mia stanza in Istituto, intenta a finire una relazione di autopsia insieme a Lara – che oggi è particolarmente pedante sulle tonalità di colori con cui descrivere ecchimosi e ipostasi, nemmeno fosse un’allieva d’arte con i suoi rosso carminio e verde fango – ricevo una chiamata dalla Wally.
«Che succede?» chiede la mia collega, al termine della telefonata.
«Qualcosa di terribile. Sono convocata dal Supremo e dalla Wally.»
«Coraggio. Non può essere peggio di quella volta che…» inizia a dire, ma io la interrompo, stanca di essere sempre lo zimbello di qualcuno che ha qualche episodio ignominioso da rivangare sul mio conto. «Torno subito!»
Percorro il corridoio in un lampo, bussando timidamente alla stanza del Supremo.
Tra gli altri, uno dei grandi problemi dell’aver amato tanto profondamente suo figlio, l’Innominabile, è che adesso ho serie, invincibili difficoltà anche solo a guardarlo in viso. Sta per andare in pensione, il che è una grande perdita in senso assoluto, ma per me in minima parte è anche un sollievo.
Il Supremo è seduto alla scrivania. Al suo cospetto, la Wally e una ragazzina.
«Dottoressa Allevi, buongiorno.» Se non altro il direttore, il Supremo Paul Malcomess, è sempre gentile. La Wally, specularmente, ha sul volto una specie di ghigno ferale. «Le presento la signorina Erica Lastella.»
La ragazzina ha l’aria composta, un’espressione molto matura e un fisichino secco e minuto. Mi porge la mano tutta compita e io la stringo mormorando un «Piacere» colmo di curiosità inespressa.
La Wally si lancia in una presentazione da orticaria. «Erica ha appena inoltrato domanda di internato. È una studentessa molto motivata ed è tra le migliori del suo anno. Ma del resto, dati i genitori…» Apprendo così che l’ottima Erica è la figlia della migliore amica della Wally, sua collega ai tempi dell’università e attualmente primario in carica del reparto di Endocrinologia.
«Dimentichi che è appena tornata da una fellowship a Berlino» soggiunge il Supremo, sempre felice di poter inserire termini anglofoni nelle sue frasi. «Inoltre Erica ha appena vinto una borsa di studio per un progetto di ricerca a Baltimora.»
Bene, la odio già.
Aggiungono altri brevi, stomachevoli dettagli prima che la magica Erica sia congedata o, meglio, momentaneamente parcheggiata nell’anticamera della stanza del Supremo.
A questo punto si pongono due quesiti.
Uno: che ci fa qui un elemento del genere?
Due: perché hanno chiamato proprio me a contemplarne la grandezza?
«Dottoressa Allevi, abbiamo pensato…» esordisce il Supremo, ma la Wally lo interrompe e lo corregge freddamente.
«Hai pensato.»
«Be’, sì, ho pensato e ho deciso, finché posso ancora farlo, di affidarle Erica.»
«A me?» trasecolo.
«Ho avuto esattamente la stessa reazione» commenta serafica la Wally.
«La ragione è chiara» interviene il Supremo. «La Lastella è una prima della classe. Non ha bisogno di una guida che sappia tutto.» Questa spiegazione ha qualcosa di vagamente offensivo nei miei confronti, ma sono proprio curiosa di sentire dove andrà a parare. «In tal senso abbinarla a Lara sarebbe stato un errore. Non ho dubbi che Erica Lastella apprenderà in breve tempo tutto lo scibile sulla disciplina. C’è bisogno però di qualcuno che le faccia vedere qualcosa di… diverso. Qualcosa che non può trovare sui libri. Ed ecco perché ho scelto lei, dottoressa. Per farle vedere la passione.»
Ah, be’, posta così è una bella cosa. Forse. Credo.
La Wally esprime tutto il suo ribrezzo con un’espressione perplessa.
«Direttore, preparazione e passione dovrebbero andare di pari passo» commenta con l’aria di chi parla di qualcun altro, ma è evidente che lei considera se stessa la somma vivente di entrambi i requisiti.
«Ci accontentiamo di quel che abbiamo» ribatte il Supremo, facendo spallucce.
«Su, dottoressa, vada a dedicarsi al suo nuovo giocattolo» dice quindi la Wally, che incassa suo malgrado la decisione del Capo.

You know I’m here waiting for you – UNA LUNGA ESTATE CRUDELE (L’allieva #4) di Alessia Gazzola

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una lunga estate crudeleAlice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto.
Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda… proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato l’Innominabile dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell’istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore.
E infine, Alice resiste, o ci prova, all’istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa.
Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell’estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo.
Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un’indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all’apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili.
Alice lo sa: nessun segreto è per sempre. E chi non impara a tenere a bada i propri segreti finisce col lasciarsene dominare… fino al più tragico e crudele dei finali.

kiafirma

Teaser Tuesday #72

Buongiorno a tutti 🙂

Oggi arrivo con un teaser che spero vi faccia piacere, tratto dall’ultimo libro di Harry Potter, mooolto particolare. Ieri vi ho detto che lo stavo leggendo, ora l’ho finito e spero di riuscire a scriverne una recensione il prima possibile. Nel frattempo vi lascio una piccola scena del libro.
Buona lettura!

Ovviamente se qualcuno di voi l’ha letto e vuole parlarne io ci sono, anche perché sto provando sentimenti contrastanti riguardo a questo volume.

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HOGWARTS, HEADMISTRESS’S OFFICE

PROFESSOR McGONAGALL is onstage on her own. She looks at the map. She frowns to herself. She taps it with her wand. She smiles to herself at a good decision made.

PROFESSOR McGONAGALL: Mischief managed.

There’s a rattling.

The whole stage seems to vibrate.

GINNY is the first through the fireplace, and then HARRY.

GINNY: Professor, I can’t say that ever gets more dignified.

PROFESSOR McGONAGALL: Potter. You’re back. And you seem to have finally ruined my carpet.

HARRY: I need to find my son. We need to.

PROFESSOR McGONAGALL: Harry, I’ve considered this and decided I want no part of it. Whatever you threaten, I —

HARRY: Minerva, I come here in peace, not war. I should never have spoken to you that way.

PROFESSOR McGONAGALL: I just don’t think I can interfere in friendships and I believe —

HARRY: I need to say sorry to you and sorry to Albus, will you give me that chance?

DRACO arrives behind them with a bang of soot.

PROFESSOR McGONAGALL: Draco?

DRACO: He needs to see his son, and I need to see mine.

HARRY: Like I say — peace — not war.

PROFESSOR McGONAGALL studies his face; she sees the sincerity she needs to see. She takes the map back out of her pocket. She opens it up.

PROFESSOR McGONAGALL: Well, peace is certainly something I can be part of.

She taps it with her wand.

(Sighs.) I solemnly swear that I’m up to no good.

The map is lit into action.

Well, they are together.

DRACO: In the girls’ bathroom on the first floor. What on earth would they be doing there?

ACT TWO, SCENE EIGHTEEN – HARRY POTTER AND THE CURSED CHILD di Jack Thorne

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harry potter and the cursed childBased on an original new story by J.K. Rowling, Jack Thorne and John Tiffany, a new play by Jack Thorne, Harry Potter and the Cursed Child is the eighth story in the Harry Potter series and the first official Harry Potter story to be presented on stage. The play will receive its world premiere in London’s West End on July 30, 2016.

It was always difficult being Harry Potter and it isn’t much easier now that he is an overworked employee of the Ministry of Magic, a husband and father of three school-age children.

While Harry grapples with a past that refuses to stay where it belongs, his youngest son Albus must struggle with the weight of a family legacy he never wanted. As past and present fuse ominously, both father and son learn the uncomfortable truth: sometimes, darkness comes from unexpected places.

mon firma

Teaser Tuesday #71

Buongiorno. Il teaser che vi lascio oggi è tratto dal libro che ho letto nel weekend. Sì, avete letto bene, sono riuscita a leggere un intero libro nel weekend. Quasi quasi non ci credo nemmeno io, non mi sembrava vero. Il libro in questione è Tutti i difetti che amo di te di Anna Premoli che risiedeva da tempo nel mio Kobo in attesa. Libro carino, come tutti quelli di questa autrice. Piacevole, a tratti divertente e sempre leggero, come si richiede ad ogni romanzo rosa. Anche questa volta, quindi, non sono rimasta delusa. 🙂

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A questo punto sia Eva che Ethan scoppiarono a ridere a crepapelle. Sara reputò che l’unica cosa saggia da fare fosse rifugiarsi in camera sua.
«No, non te ne andare!», la bloccò Eva sulla porta. «Ti ho portato un regalo!».
Il broncio di Sara svanì all’istante. «Ah sì, e cosa?», chiese cercando di non mostrarsi troppo interessata.
«Regalo di compleanno anticipato!», gioì la sorella.
«È il tuo compleanno?», si intromise Ethan.
«Assolutamente no. Tra tre mesi», dovette ammettere Sara, stupita. Era ovvio che ci fosse sotto qualcosa…
«E infatti il mio regalo non è mica casuale. Per il tuo compleanno sarai una ballerina perfetta», le confermò, cercando di mostrarsi il più innocente possibile.
La speranza prese il volo dal volto di Sara, per essere sostituita dalla ben più realista diffidenza. «Eh?», riuscì solo a pronunciare.
«Ti ho iscritto a un corso di ballo! Non trovi che sia un’idea geniale?», batté le mani tutta contenta.
«Tu mi hai iscritto a cosa?!», chiese Sara alzando la voce.
«Credo abbia detto corso di ballo», le ripeté Ethan, che si stava divertendo immensamente a osservare il suo disappunto.
«Zitto tu! A cuccia nudista!», esclamò minacciosa. «Eva! Sai che odio ballare!», si lamentò nervosa.
«Appunto, non si riesce quasi mai a convincerti a venire a ballare nei fine settimana. Sempre a tirare fuori questa scusa che non ti diverti e non sei portata. Ho voluto farti un regalo utile».
«Utile? Un maglione è utile! Non un corso di ballo…», ringhiò Sara.
«Ti divertirai, vedrai. Oggi pomeriggio ci sarà la prima lezione alla palestra HC. Prova ad andare e poi decidi se vuoi continuare o meno. Ti prego, ti prego, ti prego…», la scongiurò con quei suoi occhi da cerbiatta. Era Grimilde travestita da Bambi. Sara non poté che cedere.
«Prima o poi arriverà il giorno in cui riuscirò a dirti di no», borbottò sconfitta.
Eva sorrise con aria di sfida.
«Perché con lei cedi e con me no?», volle sapere Ethan, punto sul vivo.
Sara alzò le spalle. «Si vede che lei sa come prendermi. Non mi sfida mai in maniera aperta. È molto più subdola, la piccola serpe».
Eva rise divertita. «E poi ho vent’anni di esperienza alle spalle. Non puoi mica illuderti di arrivare al mio livello in poco tempo! Sara è un osso duro».
«L’ho notato…», confermò lui.
«Comunque, adesso che ho assolto al mio supremo compito di togliere di mezzo i cadaveri che lasciate lungo la vostra strada, penso anche di potermene andare».
«Certo, un favore e un tiro mancino per oggi sono stati più che sufficienti…», commentò Sara, che doveva ancora digerire la storia delle lezioni di ballo. Era negata, oltre ogni possibile e umana previsione, e sospettava che quattro lezioni difficilmente avrebbero potuto cambiare la cose. Senza contare che stava sudando alla sola idea.
«Ricordati, la palestra HC alle 16!», si raccomandò Eva.
Sara si limitò a emettere un grugnito lamentoso.

Capitolo 8 – TUTTI I DIFETTI CHE AMO DI TE di Anna Premoli

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tutti i difetti che amo di teMettere i bastoni tra le ruote alla propria famiglia è una vera arte per Ethan Phelps, perfezionata con cura nel corso degli anni. Quando suo padre muore, senza lasciare alcun testamento, il ragazzo eredita le quote della sua multinazionale. Ma è evidente a tutti che Ethan non ha il pallino per gli affari.Passa le serate tra bar e locali offrendo da bere a chiunque e pagando conti salatissimi, riarreda il suo lussuoso loft senza badare a spese e spreca il tempo in compagnia di individui inutili. Quando però, un bel giorno, fa irruzione completamente ubriaco in una riunione di azionisti, i familiari si convincono che è il momento di prendere drastici provvedimenti, primo fra tutti, nominare un amministratore che tuteli il suo patrimonio. Dopo diversi tentativi falliti viene nominata un’affascinante avvocato specializzato in brevetti aziendali, Sara Di Giovanni. Sara ha il grande vantaggio di essere determinata e di non lasciarsi imbambolare dai modi di Ethan. Tra loro è da subito scontro aperto: lui non vuole ridimensionare il suo stile di vita e lei non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da un presuntuoso rampollo. E così, poco alla volta, la tensione arriva alle stelle. Anche se il loro rapporto, a suon di dispetti, è destinato a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante…

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Teaser Tuesday #70

Buongiorno a tutti.
Erano mesi che tentavo di leggere questo libro e non capisco davvero cosa mi impedisse di farlo, anche perché l’ho adorato, come i precedenti libri della serie. Se non la conoscete, datele una possibilità perché ne vale davvero la pena. La seria racchiude un sacco di elementi particolarmente interessanti: avrete assassini, principi, re e regine, streghe e il Popolo Fatato. I libri sono particolari e molto ben scritti quindi provate a leggerli e fatemi sapere che ne pensate!

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She didn’t have a black gown fit for mourning, but Aelin figured Sam would have preferred to see her in something bright and lovely anyway. So she wore a tunic the color of spring grass, its sleeves capped with dusty golden velvet cuffs. Life, she thought as she strode through the small, pretty graveyard overlooking the Avery. The clothes Sam would have wanted her to wear reminded her of life.
The graveyard was empty, but the headstones and grass were well kept, and the towering oaks were budding with new leaves. A breeze coming in off the glimmering river set them sighing and ruffled her unbound hair, which was back now to its normal honey-gold.
Rowan had stayed near the little iron gate, leaning against one of those oaks to keep passersby on the quiet city street behind them from noticing him. If they did, his black clothes and weapons painted him as a mere bodyguard.
She had planned to come alone. But this morning she’d awoken and just … needed him with her.
The new grass cushioned each step between the pale headstones bathed in the sunlight streaming down.
She picked up pebbles along the way, discarding the misshapen and rough ones, keeping those that gleamed with bits of quartz or color. She clutched a fistful of them by the time she approached the last line of graves at the edge of the large, muddy river flowing lazily past.
It was a lovely grave—simple, clean—and on the stone was written:
Sam Cortland
Beloved
Arobynn had left it blank—unmarked. But Wesley had explained in his letter how he’d asked the tombstone carver to come. She approached the grave, reading it over and over.
Beloved—not just by her, but by many.
Sam. Her Sam.
For a moment, she stared at that stretch of grass, at the white stone. For a moment she could see that beautiful face grinning at her, yelling at her, loving her. She opened her fist of pebbles and picked out the three loveliest—two for the years since he’d been taken from her, one for what they’d been together. Carefully, she placed them at the apex of the headstone’s curve.
Then she sat down against the stone, tucking her feet beneath her, and rested her head against the smooth, cool rock.
“Hello, Sam,” she breathed onto the river breeze.
She said nothing for a time, content to be near him, even in this form. The sun warmed her hair, a kiss of heat along her scalp. A trace of Mala, perhaps, even here.

Chapter 39 – QUEEN OF SHADOES [THRONE OF GLASS #4] di Sarah J. Maas

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queen of shadowsEveryone Celaena Sardothien loves has been taken from her. But she’s at last returned to the empire—for vengeance, to rescue her once-glorious kingdom, and to confront the shadows of her past . . .

She will fight for her cousin, a warrior prepared to die just to see her again. She will fight for her friend, a young man trapped in an unspeakable prison. And she will fight for her people, enslaved to a brutal king and awaiting their lost queen’s triumphant return.

Celaena’s epic journey has captured the hearts and imaginations of millions across the globe. This fourth volume will hold readers rapt as Celaena’s story builds to a passionate, agonizing crescendo that might just shatter her world.

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