Teaser Tuesday #108

Buondì!
Ho divorato questo libro nel giro di un giorno credo e devo dire che mi è piaciuto un sacco. Un po’ meno movimentato dei tre libri precedenti, ma è un buon inizio per una nuova storia. Vi lascio un pezzettino per incuriosirvi, ma se non conoscete il mondo di Hyperversum vi consiglio di iniziare dal primo libro, non ve ne pentirete.

teaser tuesday

Sulla gradinata coperta apparvero i servi che dovevano accogliere gli spettatori importanti e la damigella corse a dire qualcosa alla sua signora. Elodie de Ponthieu prese congedo dal suo innamorato, a malincuore. Si coprì di nuovo il viso con il velo e si allontanò, non senza essersi voltata per un ultimo gesto di saluto. Laurent de Bar rimase a guardarla sparire oltre la gradinata, con un sorriso felice, poi tornò in fretta tra i padiglioni.

«Gli conviene correre. È già in ritardo per aiutare mio padre ad armarsi» considerò Marc.

«Avrà messo in conto di prendersi una strigliata per la sua scappatella. Come te» lo punzecchiò Alex.

«Chi, Laurent? Impossibile. Mai disobbedito in vita sua. Di sicuro ha chiesto a mio padre il permesso di assentarsi.»

In effetti, ce l’ha la faccia di uno che non sgarra mai, ammise Alex tra sé.

Intanto la gente arrivava in massa verso la lizza, portando con sé i menestrelli, i giocolieri e gli ambulanti che offrivano le loro merci dalle ceste. I primi ospiti nobili cominciarono a prendere posto sulla gradinata, scortati dai servi. Nel campo di terra battuta della lizza i giudici e i valletti controllavano ancora una volta che il terreno fosse privo di buche. Tre servi si erano accostati allo scudo del Falco e armeggiavano sulla parete a cui era appeso.

All’improvviso, Marc emise un’esclamazione sommessa. I servi appendevano un nuovo scudo in mezzo agli altri: un blasone blu con i pesci e le croci d’oro, identico a quello del conte di Bar, ma attraversato in alto da una striscia dentellata di colore rosso.

«Il lambello» disse Marc e sulle sue labbra si disegnò un sorriso sincero. «Laurent è diventato cavaliere.»

«Il tuo amico non è più scudiero? Lo capisci da quel simbolo?» domandò Alex, incuriosita. Da qualche parte, forse al raduno fantasy, aveva sentito dire che i giovani cavalieri, eredi di casato, portavano sul blasone un simbolo particolare, che li distingueva dal padre o dal legittimo detentore del titolo nobiliare, fintanto che questi era ancora in vita.

«Mio padre deve avergli conferito l’investitura domenica» continuò Marc, troppo assorbito dalla vista di quel nuovo blasone per pensare alla curiosità di Alex. «Ecco perché Elodie gli ha dato il pegno. Oggi Laurent farà il suo primo torneo da cavaliere.» Guardava la parete degli scudi, struggendosi di desiderio, e Alex intuì il suo pensiero prima ancora che fosse pronunciato a voce.

«Darei qualsiasi cosa per vedere anche il mio falco con il lambello su quella parete.» Marc tacque a lungo, prima di aggiungere: «A volte penso che non lo vedrò mai».

«Perché dici così?» Alex era colpita dal tono triste e inusuale.

Marc si appoggiò con i gomiti alla staccionata. «Non sono come mio padre né come il mio tutore. Non sono il cavaliere che vorrebbero. Mi sforzo, ma presto o tardi finisco per fare qualcosa che disapprovano e li deludo in qualche modo. Anche ora: non dovrei essere qui, lo so, eppure ho trasgredito gli ordini e mi sembrava un’idea innocua quando mi è venuta. È per cose come queste che mio padre non mi riterrà mai degno di lui.»

«Cavolate» sbottò Alex. «Non puoi essere la fotocopia di tuo padre. Lui può dire quello che vuole.»

Marc la guardò perplesso.

«Tu sei tu, non puoi essere identico a lui» chiarì Alex, evitando altre parole troppo moderne. «Non può farti a sua immagine e somiglianza. Non avrai tutti i suoi pregi, ma nemmeno tutti i suoi difetti. Come può decidere se sei peggio o meglio di lui? Deve accettarti per quello che sei, punto e basta.»

«Che discorso profondo» commentò Marc, e non era sarcastico.

Alex si sentì a disagio sotto il suo sguardo, all’improvviso tanto serio. «Be’, se non ti ho convinto, possiamo tornare subito al monastero di cui mi parlavi. In fondo, tuo padre non ti ha ancora visto» borbottò.

«E perderci il torneo proprio adesso che sta per iniziare?» L’espressione di Marc impiegò meno di un secondo per illuminarsi con il consueto sorriso da impunito. «Stai scherzando?!»

Alex non rispose, ma sorrise e si riappoggiò alla staccionata.

Capitolo 10  – HYPERVERSUM NEXT di Cecilia Randalldivisore dx

hyperversum next cover

Phoenix, Arizona, futuro prossimo.
Alexandra Freeland, furiosa perché l’ennesimo brutto voto in fisica la costringe sui libri, rinunciando al primo agognato appuntamento con Brad, si aggira come un animale in gabbia nella biblioteca del padre Daniel, fino a che un antico volume miniato non attrae la sua attenzione. Non l’ha mai visto, come fosse un segreto attentamente custodito. All’interno, un enigmatico biglietto firmato da Ian, il migliore amico di Daniel, e una password.
Alex accende il vecchio computer del padre, che non gli ha mai visto usare, e scopre un’antiquata versione di un videogioco di culto: Hyperversum, celebre per la veridicità con cui sa ricreare l’ambientazione medievale.
La tentazione è forte. Alex si crea un avatar e avvia la sessione di gioco.
Clois, Francia nord-occidentale, XIII secolo: Alex si aggira nel cuore di un animato villaggio, ammirando stupita la ricostruzione in dettaglio di botteghe, vicoli e personaggi, ma presto il gioco si trasforma in un incubo.
Il medioevo 3D ricreato da Hyperversum si fa vero e tangibile e Alex non sa come tornare nel proprio tempo.
Testimone involontaria di un delitto, scoprirà di essere lei stessa in pericolo di vita, giovane donna che deve imparare a muoversi in mezzo a intrighi e scontri all’arma bianca, ma anche a gestire il proprio rapporto con Marc, figlio inquieto e affascinante del Falco del Re.

mon firma

Recensione: Sai tenere un segreto? di Sophie Kinsella

Buoongiorno, oggi vi lascio una recensione di un libro iniziato e finito in due giorni grazie a un viaggio per lavoro che mi ha vista diverse ore in treno. Fantastico direi. 😉
(Spero arrivino anche le recensioni dei libri di cui ho saltato la recensione, ci sto lavorando.)
Si tratta di ‘Sai tenere un segreto?’ di Sophie Kinsella. È il il secondo libro suo che leggo (il primo era stato I love shopping) e questo mi è piaciuto decisamente di più. L’ho trovato più romantico, meno portato all’esasperazione e mooolto piu scorrevole e piacevole in generale.

sai tenere un segreto cover
Titolo: Saii tenere un segreto?
Titolo originale: Can You Keep a Secret?
Autore: Sophie Kinsella
Editore: Mondadori
Disponibile in italiano:
Goodreads

Emma Corrigan è una ragazza normale, lavora in una multinazionale ed ha un fidanzato simpatico. E come tutte le ragazze normali coltiva i suoi sogni, i suoi segreti e le sue paure. E proprio cercando di fronteggiare una delle sue più grandi paure, quella di volare, si trova a raccontare tutti i suoi più intimi segreti al suo compagno di viaggio, un simpatico americano. Che altri non è che… Abbandonata Rebecca, la protagonista del ciclo «I love shopping», Sophie Kinsella regala ai suoi lettori un nuovo divertente personaggio femminile.

Durante la lettura ho pensato, in maniera quasi automatica al libro ‘È solo una storia d’amore’ di Anna Premoli, un romanzo in cui l’autrice fa dell’autoironia sui clichè contenuti nei romanzi rosa. E qui dentro, in ‘Sai tenere un segreto?’ i clichè del romanzo rosa, del chick lit, sono portati al loro massimo splendore.
Si apre il libro e si sente ‘odore di rosa’, così come, secondo mia sorella, i fagiolini surgelati sanno di verde, il concetto è quello.

Conosciamo i due protagonisti, Emma e Jack, che, come da copione hanno un colpo di fulmine. E poi ovviamente litigano e quando tutto sembra sistemato litigano ferocemente un’altra volta. Ma vi lascio indovinare il finale <3

Esatto, perché la Kinsella non si allontana di una virgola dalla nostra comfort zone, da quello che cerchiamo quando apriamo un romanzo rosa, con tanto di copertina fucsia. Ma, diciamocelo, non vorremmo nemmeno altro, quando iniziamo un libro così. Almeno io ne rimarrei destabilizzata.

Il bello di questo genere, secondo me, non è l’essere originali in senso assoluto. La bravura dell’autore sta nel costruire dei personaggi veri, in cui il lettore si possa impersonare per farsi prendere dalla storia. E nel crearci intorno una storia che sia realistica pur amplificando i nostri sentimenti e facendoci emozionare. E lo deve fare il più possibile. Perché quando prendiamo in mano un romanzo rosa vogliamo innamorarci noi per primi, mentre si innamorano i protagonisti.

E trovo che la Kinsella in ‘Sai tenere un segreto?’ ci riesca in pieno. Se la trama, portata all’osso, è un po’ sempre la stessa minestra, secondo me è stata poi sviluppata molto bene. Conclusa un po’ troppo velocemente, ma succede spesso. Ma la storia prende. Se fin dalla prima pagina sappiamo come sarebbe andata a finire, l’autrice riesce comunque a trascinarci appieno nel vortice della vita di Emma, facendoci emozionare, nel bene e nel male, con lei.

Emma dalla prima pagina ci svela i suoi segreti, tutti. Quale modo migliore per capirla e impersonarci in lei?
Emma è ‘una comune ragazza qualunque, niente di speciale’. Emma è una ragazza come ognuna di noi potrebbe essere. Una famiglia un po’ disastrata, un lavoro che non è convinta che sia quello che le piaccia, un capo e una collega che non sopporta, il sogno di fare carriera per dimostrare che vale, la testa un po’ tra le nuvole. Odia i perizomi, il jazz e i film di Woody Allen. Ama il gelato, i peperoni arrostiti e prendere in prestito di nascosto i vestiti chic della sua coinquilina. No, non vi sto rovinando il libro, tutto questo è scritto già nella prima pagina.

E, purtroppo o per fortuna, non siamo gli unici a scoprire questi dettagli della sua vita. Insieme a noi li scopre qualcuno che non dovrebbe assolutamente sapere nulla di tutto ciò. E da qui iniziano le disavventure della nostra Emma.

Il protagonista maschile è invece Jack, un multimilionario affascinante che, a differenza di Emma, ha ancora dei segreti che la gente non sa e non deve sapere.
È moro, è bello, alto, simpatico. Per il resto la sua figura resta, in termini di descrizione, piuttosto misteriosa. Ma ci sta bene così.

Tira il fiato e mi guarda. I suoi occhi non sono mai stati così scuri. “Ho conosciuto una ragazza in aereo. E…da allora la mia vita è cambiata.”

Oltre loro due, abbiamo una famiglia piuttosto odiosa, ma che sa farsi perdonare, e un ambiente di lavoro non proprio sano. Tutto per rendere un po’ più sfigata, passatemi il termine, la nostra protagonista.

Per concludere, questo libro mi è capitato tra le mani per caso e mi ha permesso di dare una seconda possibilità a questa autrice che con I love shopping mi era piaciucchiata ma non mi aveva lasciato nulla di concreto. Dopo aver letto questo credo proprio di aver trovato un’altra autrice da infilare quando sono stanca, quando ho bisogno di un libro leggero, divertente, emozionante e scorrevole allo stesso tempo. Consigliato vivamente, quindi. E fatemi sapere la vostra.

kiafirma

2017 Book Challenge – Punteggi primo round

Buongiorno!! Secondo post della settimana dedicato alla 2017 Book Challenge. Ad inizio settimana abbiamo pubblicato il regolamento per il SECONDO ROUND e oggi, dopo aver lasciato qualche giorno in più per compilare il form, siamo di nuovo qui per tirare le somme del PRIMO ROUND.

Dunque dunque. Ricapitolando rapidamente, le regole del primo round richiedevano di leggere libri con copertine bianche, nere o grigie che avessero almeno 100 pagine. Quelli scelti da voi (al massimo 12) valevano 1 punto l’uno, La specialista di Stephenie Meyer e Il trono di ghiaccio di Sarah J Maas, 2 punti l’uno mentre All the ugly and wanderful things di Bryn Greenwood 4 punti.

Detto questo vediamo, in ordine alfabetico, le letture dei partecipanti. Pronti con carta e penna per prendere appunti? Cliccando sui titoli verrete rimandati alle schede GoodReads.











E adesso che avete segnato bene, la classifica.
E vi ricordo che i punti non valgono solo per la fine della challenge. Ogni round premieremo il miglior lettore! (Vi lascio anche la follia che mi sono inventata ieri sera, ci sono tutte, eh.)

1 Karen 20 punti
2 Antonella 16 punti
2 Cate 16 punti
4 Cristina 15 punti
5 Daniela 13 punti
6 Veronica 12 punti
7 Maria Cristina 11 punti
7 Rosa 11 punti
9 Ila 6 punti
9 Ilary.Music 6 punti
11 Rossella 5 punti

Quindi, Karen, ci sentiamo in privato per il premio. 🙂 Per tutti gli altri, forza con le letture, il prossimo round sarà decisamente più colorato <3

kiafirma

Recensione: Three Dark Crowns di Kendare Blake

Buongiorno!
Come ben sapete non dico mai di no ad un bel fantasy e soprattutto non mi sarei mai lasciata sfuggire un libro con queste premesse. Se non lo conoscete leggetevi la trama che vi lascio qui sotto e ditemi che non vi sembra un’idea intrigante.

three dark crowns cover
Titolo: Thre Dark Crowns (Three Dark Crowns #1)
Autore:
Editore: HarperTeen (HarperCollins)
Disponibile in italiano: Prossimamente
Goodreads

When kingdom come, there will be one.

In every generation on the island of Fennbirn, a set of triplets is born—three queens, all equal heirs to the crown and each possessor of a coveted magic. Mirabella is a fierce elemental, able to spark hungry flames or vicious storms at the snap of her fingers. Katharine is a poisoner, one who can ingest the deadliest poisons without so much as a stomachache. Arsinoe, a naturalist, is said to have the ability to bloom the reddest rose and control the fiercest of lions.

But becoming the Queen Crowned isn’t solely a matter of royal birth. Each sister has to fight for it. And it’s not just a game of win or lose…it’s life or death. The night the sisters turn sixteen, the battle begins.

The last queen standing gets the crown.


Three Dark Crowns è un libro che attira da subito, con la sua copertina misteriosa e la trama particolare. Appena iniziato veniamo subito gettati in un mondo che non riusciamo a comprendere del tutto, ma piano piano qualcosa si chiarisce.

“Three dark queens
Are born in a glen,
Sweet little triplets
Will never be friends

Three dark sisters
All fair to be seen,
Two to devour
And one to be Queen”

Ci viene presentato un mondo diviso in tre “fazioni” che cercano di guadagnare potere allevando ognuna una di tre gemelle in modo da farla diventare Regina. Da subito ci viene detto che le tre ragazze non si considerano sorelle, sanno che il loro destino è quello di combattersi e uccidere le altre in modo da diventare sovrane. Ognuna ha poteri particolari e viene allenata dal gruppo di persone che condivide quel potere.
Abbiamo Katharina, destinata ad essere una poisoner (giuro ci ho provato a tradurlo in italiano ma mi venivano cose come velenista quindi ho evitato), Arsinoe è una naturalista e ha quindi un potere sugli animali e Mirabella, una elementale con il controllo sugli elementi.

Idea geniale, ma il problema principale per me è stata la caratterizzazione dei personaggi, pressocché nulla, e la deviazione dallo scopo finale. Dovrebbe essere un addestramento continuo, invece abbiamo le paranoie delle persone che dovrebbero aiutare le tre ragazze e mi è sembrato che le sorelle non siano effettivamente spinte a odiarsi. Hanno troppi dubbi e se non sono convinte di potersi salvare tutte, sono comunque spinte da una rassegnazione piuttosto che dall’odio. Non so bene come spiegarmi perché se da una parte mi aspettavo un cambio di opinione su questa cosa della lotta all’ultimo sangue, non pensavo sarebbe stata una cosa già presentata all’inizio. Mi aspettavo un odio incredibile all’inizio e uno sviluppo verso la tolleranza e al miglioramento. Così è tutto un po’ più noioso.

Trovo che la storia avrebbe tranquillamente potuto essere raccolta in un libro unico, soprattutto perché si ha la sensazione che l’autrice abbia allungato un po’ il brodo giusto per pubblicare un libro in più. Spero però di sbagliarmi e che il secondo volume ci regali tantissimi sviluppi e colpi di scena.

Le tre sorelle sono davvero molto diverse e spero vengano caratterizzate meglio perché non le conosciamo per niente. Sappiamo pochissimo di ognuna di loro ed è difficile capire le loro scelte se non si conosce la psicologia del personaggio. Per una di loro c’è un grande colpo di scena alla fine del libro e non vedo l’ora di vedere come la cosa verrà sfruttata.

Ci sono due personaggi maschili nella storia e se uno l’ho trovato ridicolo, l’altro non l’ho proprio capito. Non si capisce dove voglia andare a parare e cosa lo abbia spinto a comportarsi in determinati modi e spero venga tutto spiegato nel prossimo volume.

Il finale è un po’ confusionario, ma lo si può accettare considerando che la storia andrà avanti. Come avrete capito ripongo ancora grandi sperande nel seguito e spero di non rimanere delusa. Three Dark Crowns non è stato un libro entusiasmante, ma ha gettato le basi, un po’ tremolanti, per un bel seguito. Spero che questo potenziale venga sfruttato al meglio.

Se avete dimistichezza con l’inglese ve lo consiglio per leggere qualcosa di diverso e vi invito ad attendere settembre con me che avremo il seguito.

mon firma