Teaser Tuesday #104

Buondì!
Oggi vi posto un pezzetto di Three Dark Crowns, un libro con una trama davvero particolare. Lo avete letto? A me è piaciuto abbastanza e spero di avere presto tra le mani il seguito!

teaser tuesday

In the slanting, indirect light of the parlor, Natalia’s ice-blond bun appears almost silver. But she is not old. Natalia will never be old. She has far too much work and far too many responsibilities to allow it. She is the head of the Arron family of poisoners, and the strongest member of the Black Council. She is raising their new queen.
Genevieve grasps Katharine’s poisoned hand. Her thumb traces the pattern of scabs until she finds a large one and picks it until it bleeds.
“Genevieve,” Natalia cautions. “That is enough.”
“Gloves are fine, I suppose,” Genevieve says, though she still seems cross. “Gloves over the elbows will give shape to her arms.”
She releases Katharine’s hand, and it bounces against her hip. Katharine has been on the block for over an hour, and there is much day still ahead. All the way to nightfall, her party, and the Gave Noir. The poisoner’s feast. Just thinking of it makes her stomach clench, and she winces slightly.
Natalia frowns.
“You have been resting?” she asks.
“Yes, Natalia,” says Katharine.
“Nothing but water and thinned porridge?”
“Nothing.”
Nothing to eat but that for days, and it may still not be enough. The poison she will have to consume, the sheer amounts of it, may still overcome Natalia’s training. Of course, it would be nothing at all if Katharine’s poisoner gift were strong.
Standing on the block, the walls of the darkened parlor feel heavy. They press in, given weight by the sheer number of Arrons inside. They have come from all across the island for this. The queens’ sixteenth birthday. Greavesdrake usually feels like a great, silent cavern, empty save for Natalia and the servants; her siblings, Genevieve and Antonin; and Natalia’s cousins Lucian and Allegra when they are not at their houses in town. Today it is busy and decked with finery. It is packed to purpose with poisons and poisoners. If a house could smile, Greavesdrake would be grinning.
“She has to be ready,” Genevieve says. “Every corner of the island will hear about what happens tonight.”
Natalia cocks her head at her sister. The gesture manages to convey at once how sympathetic Natalia is to Genevieve’s worries and how tired she is of hearing about them.
Natalia turns to look out the window, down the hills to the capital city of Indrid Down. The twin black spires of the Volroy, the palace where the queen resides during her reign, and where the Black Council resides permanently, rises above the chimney smoke.
“Genevieve. You are too nervous.”
“Too nervous?” Genevieve asks. “We are entering the Ascension Year with a weak queen. If we lose . . . I will not go back to Prynn!”
Her sister’s voice is so shrill that Natalia chuckles. Prynn. It was once the poisoners’ city but now only the weakest reside there. The entire capital of Indrid Down is theirs now. It has been for over a hundred years.

Chapter 1  – THREE DARK CROWNS di Kendare Blakedivisore dx

three dark crowns cover

When kingdom come, there will be one.

In every generation on the island of Fennbirn, a set of triplets is born—three queens, all equal heirs to the crown and each possessor of a coveted magic. Mirabella is a fierce elemental, able to spark hungry flames or vicious storms at the snap of her fingers. Katharine is a poisoner, one who can ingest the deadliest poisons without so much as a stomachache. Arsinoe, a naturalist, is said to have the ability to bloom the reddest rose and control the fiercest of lions.

But becoming the Queen Crowned isn’t solely a matter of royal birth. Each sister has to fight for it. And it’s not just a game of win or lose…it’s life or death. The night the sisters turn sixteen, the battle begins.

The last queen standing gets the crown.

mon firma

That moment when tanti is meglio che one: How to get away with murder #8

Buongiorno! Eccoci arrivati, anche per quest’anno, al season finale di How to get away with murder. Ho sentito pareri contrastanti su questa terza stagione, ma quello che va per la maggiore è che non sia stata all’altezza delle prime due. E vi dirò che mi trovo d’accordo. Voi che ne pensate?
Vedremo che fare l’anno prossimo, andremo avanti con le interviste? Chi ci starebbe?
Prima di passare alle risposte vi lascio tutti i link agli appuntamenti di questa stagione.

N.B. Non possiamo garantire lo spoiler free. Leggete a vostro rischio e pericolo.
Ed eccoci alle domande e risposte di questo doppio finale.

Momento che ti ha più sconvolta di queste due puntate.

Alessandra: Penso la fine come al solito che mi lascia lì appesa come una fessa ma uno dei momenti peggiori è stata Laurel che sclerava contro Connor dicendo di uccidersi.
Chiara: La rivelazione su Charles e Wes. Charles mi sembrava avere al massimo dieci anni più di Wes, non lo avrei mai e mai poi immaginato.
Ilaria: Vedere tutti i collegamenti che portano al mandante dell’omicidio.
Kia: Il finale, il killer. Non sono ancora convinta della cosa.
Mon: Laurel che dice su a Connor. Da brividi.
Veronica: Mi ha sconvolto la scelta di Annalise…mi ha lasciato anche l’amaro in bocca….

GIF che esprime il tuo stato d’animo a fine stagione

Alessandra Chiara
Ilaria Kia
Mon Veronica

Un voto da 1 a 5 alla stagione appena finita

Alessandra: Direi complessivamente 3,5 stelline. Alla fine mi è piaciuta ma tra la morte di Wes trovo che sia stato tutto che è stato un po’ sottotono rispetto alle altre stagioni.
Chiara: Tra due e tre, non mi ha pienamente convinta. Magistrale Viola Davis, però, lei merita cinque.
Ilaria: 3.
Kia: 3.5. Come per tanti altri, mi è piaciuta ma non mi ha convinta, ci sono state delle puntate troppo ferme, quasi noiose. E comunque in generale non c’è stato lo stesso hype delle altre due stagioni.
Mon: Uhm 3.
Veronica: Voto alla stagione 3 perché ci sono state troppe puntate altalenanti.

Cosa ti aspetti dalla quarta stagione?

Alessandra: Sicuramente più Laurel/suo padre/l’amico pazzo di famiglia.
Chiara: Francamente non lo so, non ho idea di dove andranno a parare a questo punto.
Ilaria: Scoprire e processare il papà di Laurel quindi noiaaa.
Kia: Di capire la terza? Vale. Sinceramente non lo so, Laurel sarà probabilmente al centro dell’attenzione e non so se esserne felice. Ah, voglio sapere dei Coliver!!!!
Mon: Non ne ho idea. La scelta del killer di Wes non mi è piaciuta e non mi è chiara, ma soprattutto non so quanto si possano inventare ancora per andare avanti. Stavolta non è morto nessuno quindi il mistero ora quale è? Capire perché papà Castillo ha ucciso Wes? Non mi convince, ma vedremo a settembre!
Veronica: Non lo so, sicuramente scopriremo di più sulla famiglia di Laurel.

Personaggio…

Alessandra
…preferito: Michaela.
…che non sopporti: Bonnie.
…più insulso: Frank.
Chiara
…preferito: Asher per le sue battute.
…che non sopporti: Laurel.
…più insulso: Nate.
Ilaria
…preferito: Asher.
…che non sopporti: Laurel.
…più insulso: Bonnie.
Kia
…preferito: Michaela, l’ho rivalutata tantissimo.
…che non sopporti: Bonnie, secondo me nasconde qualcosa.
…più insulso: Nate, boh, sembra voglia riscattarsi ma non c’è ancora riuscito.
Mon
…preferito: Michaela.
…che non sopporti: Nate.
…più insulso: Frank.
Veronica
…preferito: Ash.
…che non sopporti: non ho sopportato invece Laurel, soprattutto nella seconda parte della stagione.
…più insulso: Nate….è come Matt Donovan in Vampire Diaries.

Ti aspettavi il killer di Wes? Cosa ne pensi della scelta?

Alessandra: No, non me lo aspettavo e mi ha lasciata un po’ così. Ma ci sta perché era necessario inserire nuovi segreti e nuovi personaggi per la prossima stagione!
Chiara: Non me lo aspettavo ma non mi ha soddisfatta onestamente, non è stata una di quella rivelazioni shock, piuttosto un “ma perché?!”
Ilaria: Non me l’aspettavo per niente, quindi dai può anche andare bene però non mi soddisfa al 100%.
Kia: B-O-H. Non me l’aspettavo e la scelta non mi convince. Mi sfuggono i collegamenti, il motivo. Personaggi che risaltano fuori, non saprei.
Mon: Come detto sopra no, non me l’aspettavo e non mi entusiasma, soprattutto perché non capisco il motivo. Sono sicura che a settembre scopriremo tutto però.
Veronica: Non mi aspettavo assolutamente il killer, e ancora non capisco perché hanno fatto quella scelta….vedremo con la quarta.

Ed eccoci in fondo. Lasciateci nei commenti un vostro parere su questa stagione o su tutta la serie tv, e magari anche delle proposte su come potremmo organizzare queste interviste per la quarta stagione.

kiafirma

Recensione: Melt di Deborah Bladon

Buongiorno!
Oggi nuova recensione, purtroppo di un libro che non mi ha entusiasmato, ma si sa che le opinioni sono sempre personali, quindi se a voi ispira dateci dentro 😉
Ora vi lascio alla lettura, ma se lo avete letto o se avete intenzione di leggerlo ditemi che sono curiosa di sapere la vostra opinione.

melt cover
Titolo: Melt
Autore: Deborah Bladon
Editore: Self
Disponibile in italiano: No
Goodreads

I saw my boss naked.

Actually, most of the women who work at Matiz Cosmetics have. It’s understandable since the pictures went viral almost immediately after being posted online. Ryker Moore and his social media star girlfriend were photographed on a private beach in the Caribbean.

No swimsuits, no hats, and no bad camera angles.

Ryker’s back in New York City and his relationship is over.

The fact that he’s single shouldn’t matter to me, but it does. It’s not because I’ve secretly wanted him since I landed this job. It has absolutely nothing to do with that one kiss we shared under the mistletoe at the holiday party last year.
It matters because of the way he looks at me when he doesn’t think I’m paying attention. That melts my heart but I know enough about Ryker to realize he’s trouble.

He’s the last thing I need, but that has nothing to do with what I want, does it?

 

Leggo parecchi romance, soprattutto negli ultimi anni e da quando ho superato una fissa per i fantasy non indifferente. Nonostante io legga parecchi libri di questo genere, trovo che ci sia modo e modo di scriverli e Melt finisce nel cesto dei libri scritti male.
Il libro è cortissimo, che a questo punto è una nota positiva, ma non lascia nulla dopo averlo finito. Sto scrivendo questa recensione dopo qualche settimana da quando l’ho finito e non mi ricordo nemmeno i nomi dei protagonisti o metà della storia, quindi potete immaginare quanto mi sia rimasto impresso.

Melt è pieno di clichè a livelli imbarazzanti, a partire dall’instalove tra i due personaggi che, dopo aver spulciato un po’ in giro per internet perché non trovavo il Kindle, ho scoperto chiamarsi Lark e Ryker. Lark lavora nell’azienda di suo fratello, nel dipartimento che ha come capo Ryker e pare avere una cotta per il bell’uomo da un bel po’. Ci viene ripetuto più volte di come sia avvenuto il primo bacio tra i due e di come sia stato indimenticabile, ma la povera Lark si sente comunque messa da parte perché Ryker dopo questo famoso primo bacio, si mette con un’altra.

Non so neanche come spiegarvi qualcosa della trama senza spoilerarvi metà del libro, quindi dico solo che dopo il primo incontro tra i due, dove già percepiamo scintille, parte questa storia piena di sdolcinerie e coccole e dolcezza che neanche una torta piena di nutella riuscirebbe a darmi.

I personaggi tutto sommato non sarebbero neanche stati male, ma c’è stato pochissimo sviluppo e non posso accettare che uno che sembra un donnaiolo nel giro di tre pagine cambi completamente. Lark è piacevole, non esagerata in nessun senso e credo che se si fosse dato più spazio all’evoluzione di una trama sensata e con un senso logico, il libro sarebbe potuto anche essere carino.

Detto questo non lo consiglio a meno che non vogliate una dose massiccia di zucchero in un libro veramente corto.


mon firma

Teaser Tuesday #103

Buongiorno. Premessa: sono un disastro. Sto ancora finendo Il Principe di Cassandra Clare, e non perché non mi piaccia, ma davvero non ho il tempo materiale. Le settimane mi scappano via che non me ne rendo nemmeno conto. Ma voi come diavolo fate a leggere millemila libri? Non sapete l’invidia. Coooomunque. Visto che non ho intenzione di lasciarvi il terzo teaser riguardante lo stesso libro, vado col prossimo in TBR. Poi magari tra un paio di giorni, appena finisco Il Principe, mi saltano i 5 minuti e cambio libro, ma l’intenzione è quella di inziare Lion. La strada verso casa di Saroo Brierley. Vengo da 50 shades, un thriller e un fantasy. Ho bisogno di qualcosa di un po’ più forte emotivamente: staremo a vedere. Intanto vi lascio l’incipit. Qualcuno di voi l’ha letto? O avete visto il film?
teaser tuesday

Se ne sono andati.
Penso a questo giorno da venticinque anni. Sono cresciuto dall’altra parte del mondo, con un nuovo cognome e una nuova famiglia, e mi sono sempre chiesto se avrei mai rivisto mia madre, i miei fratelli, mia sorella. E adesso eccomi qui: davanti a una porta, all’angolo di un edificio diroccato nel quartiere povero di una polverosa cittadina dell’India centrale – il posto in cui vivevo da bambino –, e non c’è nessuno. La casa è vuota.
L’ultima volta che sono stato qui avevo cinque anni.
La porta, con i cardini rotti, è molto più stretta e bassa di quanto ricordassi: ora dovrei abbassarmi per riuscire a passarci. Non ha senso bussare. Dalla finestra e dalle crepe nel muro di mattoni sbrecciati, a me così familiare, riesco a vedere la stanzetta in cui vivevamo tutti e cinque. Il soffitto è poco più alto di me.
Era questa la mia paura più grande, il terrore paralizzante che, in anni e anni di ricerche, avevo ricacciato nell’angolo più remoto della mia mente: che una volta ritrovata la mia casa, la mia famiglia non ci sarebbe stata.
Mi sento perso e non so che fare. Non è la prima volta che mi succede. Eppure, anche se ora ho trent’anni, un po’ di soldi in tasca e un biglietto per tornare da dove sono venuto, mi sento esattamente come tanti anni fa, quando ero solo e perso su quel binario. Faccio fatica a respirare e la mia mente continua a correre. Vorrei poter cambiare il passato.
Una porta si apre. Dall’abitazione accanto, in condizioni migliori della mia, esce una giovane donna con una vestaglia rossa e un bambino in braccio. È curiosa, ovviamente. Anche se ho tratti indiani, i miei vestiti da occidentale sono forse un po’ troppo nuovi e i miei capelli troppo ben pettinati: che cosa ci faccio qui? Devo essere uno straniero. In più non so parlare la sua lingua, così, quando si rivolge a me, riesco solo a intuire che mi sta chiedendo qualcosa. Non conosco che poche parole in hindi, e comunque non sono sicuro di come pronunciarle. «Non parlo hindi, solo inglese» dico, e sono sorpreso quando lei mi risponde: «Io parlo inglese, un po’». Faccio un cenno verso la casa abbandonata ed elenco i nomi delle persone che ci abitavano tanto tempo fa: «Kamla, Guddu, Kallu, Shekila». Poi indico me stesso e aggiungo: «Saroo».
La donna resta in silenzio e mi osserva. Mi torna in mente una cosa che mi ha dato la mamma, in Australia, da usare in casi come questo. Frugo nello zaino e tiro fuori un foglio A4 con alcune fotografie di me da bambino. Indico di nuovo me stesso, poi dico: «Piccolo», e punto il dito sul bambino nella foto. «Saroo.»
Quando vivevo qui, nella casa dei vicini c’era una bambina: potrebbe essere lei la donna che ora mi guarda in silenzio?

Prologo – LION. LA STRADA VERSO CASA di Saroo Brierley

divisore dx

lion coverImmagina di avere cinque anni, di vivere in India, di conoscere a malapena il tuo nome e di non aver mai oltrepassato i confini del piccolo villaggio in cui vivi. Immagina di salire per sbaglio su un treno e che all’improvviso le porte si chiudano. Immagina di viaggiare per un tempo che sembra infinito e, alla fine del viaggio, di ritrovarti catapultato nella più povera, caotica e pericolosa metropoli del mondo, Calcutta. Questa è la vera storia di Saroo, resa ancora più straordinaria da ciò che accade venticinque anni più tardi, quando, cresciuto in Australia da una famiglia adottiva, decide di provare a rintracciare sua madre e i suoi fratelli. Nonostante non ricordi il nome del suo villaggio, con pazienza e determinazione infinite, trascorre il suo tempo a esaminare attraverso Google Earth ogni linea ferroviaria indiana, fino a trovare un luogo familiare. Ma per scoprire se quell’immagine sfocata è veramente casa sua c’è un solo modo. Andarci di persona.
Lion. La strada verso casa è una storia commovente e intensa che ha conquistato il mondo e ora è diventata un grande film prodotto dalla Weinstein Company e diretto da Garth Davis con Nicole Kidman, Rooney Mara, David Wenham e Dev Patel nei panni di Saroo Brierley.

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