Teaser Tuesday #14

Eccomi qui! Vorrei tanto potervi dire che questo post è un segnale del mio ritorno, ma ancora per un paio di settimane dubito fortemente di farcela. Sto leggendo lo stesso libro da più di un mese e non ho tempo di fare praticamente nulla. Mi dispiace aver mollato così, ma davvero non ce la posso fare. Per questo spero di tornare al più presto. Intanto, visto che il mio libro in lettura non sta cambiando, ho deciso di lasciarvi un teaser tratto da un libro che ho letto l’anno scorso più o meno in questo periodo e che avevo adorato. Se non lo avete ancora letto, ve lo consiglio caldamente.

teaser tuesday

Eddie si avvicina al palco e ci mostra tre dita: «Tre minuti!».
«Oddio, sono nervosissima!» Sì, avrei preferito che Eddie mi restasse accanto.
Andrew mi stringe forte la mano e si china a dirmi all’orecchio: «Ricordati che tutte queste persone sono qui per divertirsi, nessuno ti giudicherà. Non siamo a una gara di canto».
Traggo un lungo respiro e tento di rilassarmi.
Ascoltiamo la fine della canzone e poi la musica si interrompe, seguita dal solito brusio degli strumenti che vengono accordati o che sbattono l’uno contro l’altro. Il chiacchiericcio aumenta di volume ora che non è coperto dalla musica. Una densa cappa di fumo di sigaretta rende l’aria opprimente.
Quando Andrew mi tira verso il palco mi tremano le mani e mi accorgo che sto affondando le unghie nel palmo.
Mi sorride dolcemente e io mi incammino con lui.
«Sono presentabile?» gli sussurro. Sarà un miracolo se arrivo alla fine della serata senza avere un attacco di panico.
«Piccola, sei perfetta.»
Mi bacia la fronte e poi posa la chitarra accanto alla batteria per sistemare il microfono.
«Divideremo il microfono» mi dice. «Non darmi una testata.»
Lo guardo di traverso. «Non fa ridere.»
«Non sto cercando di farti ridere. Sono serissimo» dice con un ghigno.
Alcuni spettatori ci guardano già, ma gli altri si fanno gli affari propri. Non ho altro da fare che restare lì impalata, e già questo mi innervosisce. Almeno Andrew ha la chitarra da accordare, io invece posso solo agitarmi.
«Sei pronta?» mi chiede.
«No, ma togliamoci il pensiero.»
Ci guardiamo e lui mima con le labbra: «Un, due, tre…».
Cantiamo insieme.

Capitolo 38 – IL CONFINE DI UN ATTIMO di J. A. Redmerski

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il confine di un attimoCamryn Bennett, vent’anni, non è certo il tipo da restare ingabbiata in una vita ripetitiva sempre uguale a se stessa. Ma da quando il suo ragazzo è morto, niente sembra più importarle davvero… Quando anche la sua migliore amica le volta le spalle, Camryn salta su un autobus, con solo un telefono cellulare e una piccola borsa, decisa a fuggire da tutti coloro che la vogliono incasellare in una vita che non le appartiene. Quello che trova nel suo viaggio è un ragazzo di nome Andrew Parrish, un tipo non molto diverso da lei, e da cui si sente irrimediabilmente attratta. Andrew vive la vita come se non ci fosse domani. Convince Camryn a fare cose che non avrebbe mai pensato di fare e le insegna ad ascoltare le sue emozioni più profonde, i suoi desideri più proibiti. Ben presto diventa il centro della sua vita. Ma Camryn ha giurato di non lasciarsi andare mai più, di non innamorarsi mai più… E il segreto che Andrew nasconde li spingerà irrimediabilmente insieme o li distruggerà per sempre?

kia firma

Weekly Recap #21

Eccomi qui, tra un’ora di studio e l’altra, a pubblicare uno degli ultimi Weekly Recap. Ricomincerò sicuramente a settembre, ma per questa stagione siamo quasi alla fine.
Non sto a dilungarmi troppo visto che ho scritto un poema per sole due puntate, quindi vi auguro una buona lettura e un buon fine settimana!

game of thrones

Game of Thrones 5×09
Non ho parole per descrivere questo episodio. È da quanto Game Of Thrones è cominciato che la nona puntata di ogni stagione diventa leggenda. Tutti ricordiamo gli avventimenti delle varie none puntate perché, in un modo o nell’altro, ci hanno lasciato qualcosa.
Questo episodio non è da meno, ma è stato difficile da guardare. Game Of Thrones si conferma una serie con i fiocchi e sicuramente una serie i cui autori hanno dimostrato estremo coraggio nelle scelte narrative.
La puntata di questa settimana può essere criticata sotto molti punti di vista ma, ricordando che si tratta di una serie tv e quindi di niente di reale, io posso affermare che a me è piaciuta, nonostante le scene mostrate. Non condivido ciò che è successo, vorrei non lo avessero inserito nella trama, ma sono consapevole che si tratta di un’opera di fantasia e che, forse, ciò che è successo darà una piega agli eventi che nessuno di noi ha previsto.
Provo ad andare con un minimo di ordine e parlare un po’ di tutto quello che è successo. Parto dalla storyline di Dorne: Doran è sicuramente un uomo con le idee molto chiare e finalmente c’è un leader che sceglie le parole e la negoziazione invece della forza bruta e della violenza. Riesce ad ottenere tutto ciò che si era prefisso: Myrcella tornerà ad Approdo del Re, ma Trystane andrà con lei e prenderà il posto di Oberyn nel consiglio. Anche Ellaria, dopo aver pubblicamente dimostrato di non condividere le scelte di Doran, deve piegarsi al suo volere. L’intera storyline di Ellaria e delle sue figlie mi è parsa poco sviluppata in questa stagione. Avevo parlato con alcuni amici che hanno letto i libri e mi parlavano molto bene delle tre Vipere, attendendole con impazienza. Purtroppo sembra che gli autori abbiamo deciso di non dedicare loro troppa attenzione.
A Braavos, nel frattempo, Arya continua con la sua missione di spiare l’uomo al mercato. La ragazzina, però, si fa distrarre in fretta nel vedere una vecchia conoscenza. Mace Tyrell è, infatti, arrivato in città e Arya non può fare a meno di seguirlo ovunque. La sua storyline mi annoia da morire e spero davvero che nella prossima stagione le cose cambino. Arya era uno dei miei personaggi preferiti e ora salterei i minuti a lei dedicati senza pensarci due volte.
Jon ritorna alla Barriera e dopo un attimo di esitazione da parte dei Guardiani, il cancello viene aperto e Snow, insieme ai Bruti, ritorna al di là della Barriera. Sono veramente pochi i minuti a lui dedicati in questa puntata, ma si vede che i Guardiano non sono per niente felici di avere i Bruti vicini e temo molto le conseguenza di questa scelta di Jon.
Arriviamo alle due storie principali di questo episodio: Shireen e suo padre al Nord e Daenerys a Meereen. Parto da quella che mi ha fatta piangere disperatamente. Quell’essere infame di Stannis, dopo aver visto in che condizioni si trova il suo piccolo esercito (situazione peggiorata da un attacco dei nemici che gli hanno bruciato viveri e cavalli) arriva a fare una scelta impossibile, che molti spettatori hanno condannato. L’uomo decide di sacrificare sua figlia al Dio in cui credono lui e Melisandre, per cercare di migliorare la situazione. Dopo il bellissimo discorso che aveva fatto alla piccola Shireen qualche puntata fa, non pensavo sarebbe arrivato a tutto ciò e sono rimasta sconvolta nel vederlo impassibile davanti alle urla della figlia mentre veniva bruciata viva. Meno male che Ser Davos non era presente o avremmo assistito ad una strage. Shireen era un personaggio stupendo, vivace e innocente, che sicuramente non meritava una morte simile, tradita dal padre che l’ha sacrificata e dalla madre che non ha fatto nulla per fermarlo. A peggiorare la cosa, c’è il fatto che in un discorso con il padre sul destino e sulle scelte, Shireen abbia dichiarato di essere disposta a tutto per aiutarlo e Stannis l’ha presa in parola. La scena della morte, grazie al cielo, ci viene risparmiata, ma le urla le sentiamo chiaramente e la pelle d’oca ci ha messo parecchio ad andare via dalle mie braccia.
A Meereen, è il giorno finale dei combattimenti e tutti sono presenti nell’arena. Daenerys e Tyrion sono visibilmente a disagio, perché non riescono a comprendere la gioia che il popolo di Meereen prova nel vedere un tale spettacolo. Vediamo la Regina particolarmente turbata quando è Jorah ad entrare nell’arena. Il combattimento non è particolarmente rilevante ma, dopo aver vinto, Jorah salva la vita di Daenerys mentre sta per essere attaccata da un uomo dei Sons of the Harpy. In un attimo, mentre tutti si guardano intorno spaesati, decine di uomini con il volto coperto da maschere emergono dalla folla ed iniziano ad attaccare. Hizdahr viene ucciso e tutti gli altri si spingono verso il centro dell’arena, cercando di difendersi. All’improvviso, ecco arrivare Drogon, in difesa della madre. La scena è epica e vedere Daenerys con il drago è stato un spettacolo. La sorpresa la abbiamo alla fine, quando la Regina, fidandosi nel suo drago, gli sale sul dorso e insieme spiccano il volo.
Ora, mi dispiace che Daenerys abbia lasciato lì tutti gli altri (compresi Missandei e Daario), ma la scena è stata spettacolare. Sono curiosa di vedere come si tireranno fuori dai guai e spero nessuno ci rimetta la pelle, ma è stato un splendido finale di puntata.
Manca solo un episodio alla fine di questa quinta stagione e io non sto più nella pelle dall’emozione.

 

orphan black

Orphan Black 3×08
Puntata complessa, ricca di avvenimenti che hanno sconvolto di nuovo tutta la situazione. Le carte in tavola sono state rimescolate e ora chissà come andrà avanti il tutto.
È spuntato un nuovo clone, Crystal, che però non ha idea di chi sia o di cosa sia parte. È un personaggio particolare, così diversa da tutte le sue sorelle e mi sarebbe piaciuto vederla di più, anche se ora ha assunto un ruolo importante. Crystal, infatti, viene rapita dal dottore che aveva in cura Rachel alla Dyad, in modo da poter prendere il posto di quest’ultima. Rachel, fatta uscire dalla Dyad da Sarah e Felix, con l’aiuto di Cosima e di Mrs S., ha escogitato un bel piano per far credere a tutti di essere andata in coma e non poterli aiutare a decifrare il libro del padre. Bello stratagemma in quando, mentre veniva portata in sala operatoria, è riuscita anche a fare in modo che il dottore prendesse l’unica copia rimasta del libro, dopo che l’originale è stato ribato da Rudy. I nostri protagonisti si ritrovano quindi senza libro, l’unica speranza per capire davvero come risolvere la situazione dei progetti Castor e Leda.
Insomma, questa puntata è stata un insieme di avvenimenti assurdi. Come avevo previsto, nè Rudy nè la dott.ssa a capo del progetto Castor sono morti nell’esplosione causata da Paul. I due sono già ripartiti all’attacco, ma sembra che Rudy non abbia molto tempo prima di ammalarsi come i suoi fratelli. Ancora non si è sentito niente di Mark, anche se spero vivamente non sia morto, considerando che non ha avuto un’occasione per sistemare le cose con la moglie. Gracie e Helena ora lavorano al negozio di Allison e Donnie che, a parte rallegrare l’umore della puntata con qualche battutaccia, non combinano assolutamente nulla.
Non so esattamente cosa pensare di Delphine, che in questa stagione proprio non mi sta piacendo. Non sopporto nemmeno Shay che temo si rivelerà altamente problematica. Cosima, come Sarah, in amore è decisamente sfortunata.
Mancano solo due puntate alla fine di questa terza stagione e non so davvero più cosa aspettarmi. Spero non mi lascino con un enorme cliffhanger, ma le questioni irrisolte sono davvero troppe perché se ne possano risolvere molte in due episodi. Attendo con trepidazione la prossima settimana, nella speranza di scoprire qualcosa di nuovo.

 

mon firma

Teaser Tuesday #13

 

Gli esami ci stanno ammazzando e leggere sembra essere diventato un lusso da concedersi per pochi minuti al giorno. Riuscire a trovare un nuovo libro da cui trarre il Teaser ogni settimana si sta rivelando più complicato del previsto. Kia, che doveva pubblicare oggi, non è riuscita ad iniziare un nuovo libro, allora vi propongo uno spezzone di uno di quelli che ho letto io. La settimana scorsa non riuscivo a dormire e ho dovuto fare 4 ore di treno in due giorni (totalmente inaspettate), quindi ne ho approfittato per leggere un po’.
Non so se è il vostro genere di libro, ma se pensate vi possa interessare, provate a leggerlo, ne vale la pena.

teaser tuesday

“Morgan seems very pleasant.” She kept her face lowered as she spoke. Theo thought for a moment before speaking. “He argues a lot. He can’t cook. He’s as messy as hell. Sometimes he’ll say the opposite of what he believes just to test you. He’s slow to trust but quick to offer help. He has the hugest heart, and he’ll support people—complete strangers—who might turn around and hurt him. Sometimes he’s a little shit, usually right when he needs someone to lean on.” His mom stopped grating, looking up, her mouth open in a perfect O. “You might as well know right from the start, Mom. I have no idea what will happen between us. I have no idea how long we’ll last or if he even wants something long-term with me. But you need to know this: I want him in my life for as long as he’ll have me.” He sat opposite her, wrapping his hands around her bowl of cheese to stop them from shaking. “He’s younger than me. A lot younger than me.” He snorted, then added, “He thinks he knows more than me about everything.” He lowered his voice. “I think he’s probably right.” “Theo….” “No, Mom. Don’t say anything. I just had to tell you. It’s not like I’m a kid anymore, right? I’m old enough to make my own mistakes. I always was, and I’m more than old enough to recognize a good thing when I see it.” He watched her lips tighten. She looked up, her dark gray eyes mirror images of his own. “I think you have a pretty good track record of choosing well, Theo.” She wrapped her fingers around his. They sat in silence until the timer pinged. Chapter 19 – AFTER BEN di Con Riley

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after ben A year after the sudden death of his longtime partner, Ben, Theo Anderson is still grieving. The last thing he’s looking for is a new lover. But as Theo soon discovers, sometimes life has other plans. While Theo experiences a powerful physical attraction to fellow gym member Peter, it’s his new online friend, Morgan, who provides the intellectual challenge to make him come alive. Morgan is witty, brave, and irreverent, and Theo is ready to take the plunge… until he discovers Morgan might be half his age. Theo’s late partner was significantly older-enough to strain Theo’s relationship with his family-and the potential of another relationship being cut short leaves him gunshy. Theo needs to lay Ben’s memory to rest, reconcile with his family, and rekindle neglected friendships if he’s to start afresh with a new lover. But Theo isn’t the only one with a past. His biggest challenge, in living after Ben, might not be his to face.

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Recensione: Yoshino’s barber shop di Naoko Ogigami

Buondì a tutti! Pardon se oggi sono un po’ in ritardo con la recensione. Dovevo scriverla ieri sera, ma ho iniziato un nuovo manga e mi sono persa via, sorry. Dopo film coreani e cinesi, finalmente è l’occasione giusta per raccontarvi di questo film giapponese: “Yoshino’s Barber shop”.

yoshino's barber shop
Titolo inglese: Yoshino’s Barber Shop
Titolo originale: Barber Yoshino
Regia: Naoko Ogigami
Anno: 2004
Durata: 96 min
IMDB

Nel piccolo villaggio di Kaminoe la vita degli abitanti scorre serena e un altra generazione di bambini si esercita per celebrare la festa shintoista della divinità della montagna. L’arrivo di un bambino di Tokyo alla scuola elementare, Yasuke Sakagami, turberà la pacifica e monotona quotidianità della piccola comunità, innescando una piccola rivoluzione che tenterà di cancellare l’obbligo imposto a tutti i bambini maschi del villaggio di portare i capelli “Yoshino-gari”, ovvero col taglio a caschetto detto Yoshino.

Nel piccolo villaggio di Kaminoe la vita degli abitanti scorre serena e un altra generazione di bambini si esercita per celebrare la festa shintoista della divinità della montagna. L’arrivo di un bambino di Tokyo alla scuola elementare, Yasuke Sakagami, turberà la pacifica e monotona quotidianità della piccola comunità, innescando una piccola rivoluzione che tenterà di cancellare l’obbligo imposto a tutti i bambini maschi del villaggio di portare i capelli “Yoshino-gari”, ovvero col taglio a caschetto detto Yoshino.

Qual è il nucleo del film? Tutto si concentra attorno al taglio alla Yoshino. Per tradizione infatti, tutti i ragazzini maschi del paese devono obbligatoriamente portare questo taglio a caschetto (mettendo una scodella in testa e tagliando lungo il bordo, otterrete lo stesso effetto). Questa acconciatura è una profonda tradizione e simbolo del villaggio ma, nonostante il taglio sia vagamente ridicolo, vedere tutti questi bambini con questo buffi capelli mette davvero di buon umore. La signora Yoshiko è l’unica parrucchiera del villaggio ed è lei che si assicura che tutti i bambini abbiano il taglio Yoshino.

Ma, come ogni film che si rispetti, la minaccia di un pericolo sopraggiunge anche in questo paesino sperduto. Nella scuola arriva un nuovo studente da Tokyo: Yosuke. Tutto sembra andare per il verso giusto fino a quando Yosuke rifiuta a tutti i costi di farsi fare il taglio alla Yoshino. Provenendo da una grande città è abituato a portare i capelli come vuole lui, ma la signora Yoshiko tenta in tutti i modi di tagliarglieli. Lo spirito di indipendenza di Yosuke contagia un gruppetto di suoi compagni, tra i quali c’è il figlio della parrucchiera, Keita. Nonostante la diffidenza iniziale, sempre per via dei capelli, alla fine Keita e i suoi amici accettano Yosuke e insieme tentano di ribellarsi alla tradizione del taglio Yoshino.

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Seguire questi ragazzini nella loro impresa di ribellarsi al taglio a caschetto è stato davvero divertente. Stanchi di essere presi in giro dai bambini degli altri paesi e volendo essere più “cool”, cercano di ottenere il diritto di portare i capelli come vogliono loro. Chi più di tutti soffre di questo fatto è la signora Yoshiko, che non accetta queste sovversioni (soprattutto dal figlio) perché ha paura del cambiamento. Ma dietro quest’apparenza dura e rigida (il pensiero di avere una mamma così mi mette un po’ d’ansia) si nasconde una madre amorevole e premurosa. Tutti i bambini infatti, andando a scuola si fermano a salutarla e tutti la chiamano familiarmente “zia”.

Questo film ti cattura e ti trascina in una realtà parallela – sembra infatti che loro vivano in un altro mondo. Una delle scene che più mi è rimasta impressa è all’inizio, quando i bambini maschi con il loro taglio a funghetto e le tuniche bianche, cantano l’Halleluja del Messiah di Handel in onore al dio della montagna. Una scena del tutto surreale che ti fa capire fin da subito che la storia che stai per vedere ti lascierà senza parole.

Gli eventi vengono raccontati con quella calma che si può respirare nel paesino (almeno all’inizio) e la scelta delle musiche è davvero curiosa. Il vero motivo per cui mi è piaciuto questo film, però, sono i bambini (soprattutto quelli paffutelli) con questo taglietto: li trovo adorabili.

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So che vi starete chiedendo se alla fine Keita, Yosuke e i loro amichetti riescono a far valere i diritti sui loro capelli, ma sappiate che la signora Yoshiko non è una persona che si arrende facilmente. Quindi il mio unico consiglio è di guardare il film e vi auguro quindi buona visione 🙂

rating 3.5
anna firma