Recensione: The Heir di Kiera Cass

Non avrei dovuto scrivere questa recensione, ne volevo fare un’altra. L’altra non mi viene – mi impegnerò di più per la settimana prossima e spero di farcela – quindi vi tocca accontentarvi di questa.
Dunque, il libro in questione è The Heir di Kiera Cass, il quarto libro della trilogia di The Selection. Sì, avete letto bene e non sono io che sto dando i numeri. The Selection è nata come trilogia, non la più entusiasmante delle serie che abbia letto, ma secondo me comunque una lettura leggera e disimpegnata. Niente per cui serva l’utilizzo di troppi neuroni, tre libri su cui ridere, scuotere la testa e nei quali odiare un po’ America. Dimenticavo, il terzo libro finisce molto stile ‘E vissero tutti felici e contenti.’. E allora, perché non si poteva finire lì? Bella domanda. Con The Heir si riparte per un’altra Selezione che vede, questa volta, 35 uomini in competizione per la mano della principessa Eadlyn. Un disastro.
Comunque, io parlo e parlo, ma mi sono letta il libro in inglese appena uscito. Sarà la curiosità oppure non lo so, ma non riuscivo a starci lontana.

the heir
Titolo: The Heir (The Selection #4)
Autore: Kiera Cass
Editore: HarperTeen
Disponibile in italiano: No
Goodreads

Princess Eadlyn has grown up hearing endless stories about how her mother and father met. Twenty years ago, America Singer entered the Selection and won the heart of Prince Maxon—and they lived happily ever after. Eadlyn has always found their fairy-tale story romantic, but she has no interest in trying to repeat it. If it were up to her, she’d put off marriage for as long as possible.
But a princess’s life is never entirely her own, and Eadlyn can’t escape her very own Selection—no matter how fervently she protests.
Eadlyn doesn’t expect her story to end in romance. But as the competition begins, one entry may just capture Eadlyn’s heart, showing her all the possibilities that lie in front of her… and proving that finding her own happily ever after isn’t as impossible as she’s always thought.

Avete odiato America? Fantastico. Eadlyn è peggio. È una ragazzina viziatissima, puzzaculo (cit.) e nevrotica, cresciuta con la convinzione di essere superiore a tutti.

I was Eadlyn Schreave. No one was more powerful than me.

Prima di andare avanti, mi scuso da subito per il fatto che sarò un po’ spoilerosa riguardo le trame dei libri precedenti, non riesco a fare altrimenti.
Detto questo, America e Maxon, saliti al potere, hanno abolito le caste e per qualche anno le cose sembrano andare per il meglio. Gli abitanti di Ilea sembrano particolarmente felici di questa nuova organizzazione della società che permette loro di crearsi una propria vita senza essere incatenati alla casta di appartenenza.
Eadlyn ha un gemello, Ahren, con cui condivide qualsiasi cosa. Lui, però, è nato 7 minuti dopo di lei che, per questo, è l’erede designata. Cresce felice, in un periodo di pace e tranquillità, circondata dall’amore della sua famiglia e dal lusso del palazzo. Fin da piccola viene istruita per quello che sarà il suo futuro, ovvero regnare Ilea. Passa buona parte delle sue giornate a lavorare con il padre, aiutandolo nei vari impegni che comporta l’essere re.

Più o meno all’improvviso, la gente inizia a ribellarsi, a non essere più contenta del sistema senza le caste. E allora che si fa? Una Selezione al maschile, nulla di più logico. L’idea è quella di far convergere l’attenzione della popolazione su qualcosa di apparentemente molto importante, su una distrazione architettata ad hoc.
L’idea è di America e Maxon che, quando la propongono a Eadlyn, si ritrovano a dover quasi litigare per convincerla. Dopo averci pensato un po’, aver pestato i piedi – come si conviene a una vera regina – e aver parlato con Ahren, decide di acconsentire. Con una condizione, però: promette di far durare la Selezione per almeno tre mesi, a patto che, se non si dovesse innamorare di nessuno, non sarà costretta a terminarla con un anello al dito.
Tutti d’accordo, quindi. Si passa alla comunicazione ufficiale e, successivamente, all’estrazione dei 35 candidati.
Vi ricordate Marlee, l’amica di America che alla fine si era sposata con Woodwork, la guardia con la quale era stata colta in flagrante? Bene. Ora loro vivono a palazzo e hanno due figli. Kile, un ragazzo dell’età di Eadlyn, sempre con il naso nei libri e Josie, la ragazzina entusiasta di vivere a palazzo nonostante sia cresciuta nell’ombra della futura regina. Eadlyn e Kile si odiano, non si possono vedere. Indovinate un po’ uno dei nomi dei Selezionati.
Ma nonostante lo smarrimento iniziale tra i due potrebbe anche esserci del tenero. È grazie alla Selezione che riescono a conoscersi meglio e a scoprire e apprezzare le qualità e le capacità l’uno dell’altra. Per Eadlyn è una specie di ancora, qualcuno di conosciuto; per il pubblico è qualcosa di molto romantico: l’amico d’infanzia che sembra diventare qualcosa di più.
Ma se America non si riusciva a decidere tra Aspen e Maxon, la figlia non può essere da meno. Ed è qui che entrano in scena anche il carinissimo Henri e il suo fedele traduttore Erik che, nonostante non faccia parte dei selezionati, potrebbe rubare il cuore della futura regina – sempre che ne abbia uno -.

Eadlyn, comunque, non mette da parte la sua altezzosità nemmeno per un attimo quando ha a che fare con i ragazzi. Dopo nemmeno 24 ore ne elimina più o meno un terzo, qualcuno scappa perché si sente ignorato e maltrattato, altri cominciano a chiedersi se non sia completamente senza cuore. Capisco che sia l’unico modo che ha per salvarsi dal mondo esterno che, nonostante tutto, le si sta ribellando contro. Il suo atteggiamento, però, non fa che peggiorare le cose.
L’ho mentalmente insultata una quantità innumerevole di volte, perché davvero ha una capacità innata nel rendersi antipatica.

A parte la storia, di cui ormai avete capito cosa ne penso, mi è piaciuto come la Cass ha caratterizzato i personaggi (quelli nuovi), secondo me in maniera più approfondita rispetto ai primi libri. Non sono figure sfaccettate – ma nemmeno il calibro del libro ha la pretesa che lo siano – ma sono dell’idea che in questo libro ognuno dei personaggi ‘principali’ abbia un carattere più definito rispetto a chi avevamo incontrato in precedenza.
Un’altra critica che avevo fatto era di aver buttato lì delle cose senza capo nè coda, giusto per fare storia. Sono rimasta piacevolmente sorpresa per non aver trovato nessun passaggio di questo tipo in The Heir.

Detto questo, non è una serie che consiglio spassionatamente. Ma nemmeno mi sento di dirvi di evitarla, anzi. Ok, è un po’ trash, un po’ scontata e esagerata, ma a volte ci stanno anche libri di questo tipo. E poi, si può sempre utilizzare come esercizio di inglese. Se ci sono riuscita io, ce la può fare chiunque. E comunque, io aspetto già il prossimo (*scappa a nascondersi*), perchè le risate, i momenti di perplessità e i commenti con la Mon sono, nonostante tutto, impagabili.

rating 2.5
kia firma

Recensione: Fish & Chips di Abigail Roux e Madeleine Urban

Ogni volta che mi metto davanti al computer per scrivere una delle recensioni di questa serie, mi stupisco di quanto mi manchino questi personaggi. Ho finito la serie da qualche settimana, eppure mi ritrovo spesso a prendere in mano il Kindle e scorrere le pagine per rileggere un qualche momento che mi ha emozionata. Ci sono personaggi che ti accompagnano per tutta la vita, altri che vengono dimenticati subito, altri ancora che ti fanno compagnia finché ne hai bisogno. Ty e Zane saranno difficili da dimenticare.

fish & chips
Titolo: Fish & Chips
Titolo italiano: Bulli e Pupe
Autore: Abigail Roux e Madeleine Urban
Editore: Dreamspinner Press
Disponibile in italiano:
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Special Agents Ty Grady and Zane Garrett are back on the job, settled into a personal and professional relationship built on fierce protectiveness and blistering passion. Now they’re assigned to impersonate two members of an international smuggling ring-an out-and-proud married couple-on a Christmas cruise in the Caribbean. As their boss says, surely they’d rather kiss each other than be shot at, and he has no idea how right he is. Portraying the wealthy criminals requires a particular change in attitude from Ty and Zane while dealing with the frustrating waiting game of their assignment. As it begins to affect how they treat each other in private, Ty and Zane realize there’s more to being partners than watching each other’s backs, and when the case takes an unexpected turn and threatens Ty’s life, Ty and Zane will have to navigate seas of white lies and stormy secrets, including some of their own.

In questo libro Ty e Zane ricevono il primo incarico come partner dopo quello che li ha fatti conoscere. Devono prendere il posto di Del e Corbin Porter, una coppia gay che si pensa traffichi in antichità e altri affari non esattamente legali. I due dovevano imbarcarsi su una crociera nei Caraibi e trattare con altre persone. L’FBI, sfruttando il fatto che gli acquirenti non conoscono di persona Del e Corbin, li arrestano e mandano Ty e Zane al loro posto per indagare.
Questo viaggio, permette ai due protagonisti di lavorare e approfondire il loro rapporto contemporaneamente perché, per la prima volta, possono stare insieme sotto gli occhi di tutti, senza essere giudicati. Negli ultimi due libri era imperativo che nessuno venisse a sapere della loro relazione perché avrebbe messo in pericolo il loro lavoro ma, sulla nave, possono permettersi effusioni e dimostrazioni di affetto in quanto parte della copertura.

Percepiamo il sollievo di Ty nel poter fissare il proprio partner senza farsi problemi o quello di Zane di poter prendere per mano il compagno senza che nessuno li giudichi. Si vede che stanno interpretando una parte riguardo a certe cose, ma nei piccoli gesti emerge la loro voglia di stare insieme senza preoccuparsi degli altri.
Ty è quello a cui viene chiesto di cambiare di più per questo lavoro, ma in camera da letto, quando è da solo con Zane, ritroviamo il caro, vecchio Ty, con le sue battutine e il modo di fare da vero maschio alpha.

“That’s my gun,” Ty said in an offended voice. “They hid my gun in the sex toys? That’s not right, man.”

Fuori dalla camera, però, tinto di biondo platino e obbligato ad usare un accento inglese (tra l’altro molto sexy), Ty deve comportarsi in maniera opposta al suo carattere normale: sottomesso al marito, tranquillo, sempre in secondo piano. È strano vederlo in queste vesti, abituati ad un uomo sicuro di sè, autoritario e mai sottomesso, ma è anche piuttosto divertente. Ty è un bravissimo attore e ad un certo punto, anche Zane, che lo conosce molto bene, fa fatica a distinguere i momenti in cui sta recitando da quelli in cui è di nuovo sè stesso.
Il ruolo di Zane è sicuramente meno complesso, ma l’agente si ritrova ad apprezzare alcune cose che il suo ruolo gli impone. Si scopre possessivo e geloso del suo compagno, desideroso di tenerlo sempre al suo fianco.

“You are mine,” he asserted in that sharpened, confident-sounding drawl. “I know it; you know it. And so will anyone else who looks at you.”

Ammetto che il libro mi è piaciuto particolarmente per l’interazione tra i due, piuttosto che per il caso. Ero concentrata su Ty e Zane e su come la loro relazione stesse evolvendo, invece di preoccuparmi di chi volesse ucciderli e perché. Le parti che interpretano permettono a Ty e Zane di essere più sinceri e spontanei, portando ad una maggiore fiducia tra i due. Crescono sia come coppia che come partner, confrontandosi e iniziando a mostrare qualcosa in più di sè stessi.

Iniziamo a vedere le conseguenze dei problemi di alcolismo di Zane che commette un paio di errori piuttosto gravi durante la storia, ma, per fortuna, Ty sa perfettamente come rimetterlo in riga e come aiutarlo. Ci sono momenti di tensione quando appaiono persone pronte a tutto pur di uccidere Ty-Del e i due non sanno più di chi fidarsi. Scopriamo nuove cose sui due agenti, per esempio che Ty sa ballare il tango e Zane è praticamente imbattibile a pocker.
Vediamo anche Ty, che si è sempre dimostrato parecchio dominante nel suo rapportarsi con Zane, accettare definitivamente il fatto che, con il compagno giusto, gli piace anche essere dominato.

Ty smiled and turned his head to fully look at Zane. It was rare to catch Zane in this mood and Ty wanted nothing more right then than to head back to the luxury stateroom, lock the door, and get on his knees.

Mi aspettavo, forse, che in questo libro Zane cominciasse a capire di amare Ty ma, per quanto i suoi sentimenti stiano tendendo in quella direzione, ancora non è arrivato il momento. È Ty, invece, ad ammettere definitivamente i suoi sentimenti per il compagno, regalandoci finalmente quel “Ti amo” che stavamo aspettando dal secondo libro.

È uno dei miei libri preferiti in questa serie, perché ha tutti gli ingredienti giusti: un caso interessante, dinamiche di coppia incredibili, scene estremamente hot e scene dolcissime. C’è uno sviluppo evidente della relazione tra Ty e Zane e iniziano ad esserci le basi solide di una relazione a lungo termine.

rating 5
mon firma

Teaser Tuesday #10

Ciao! Oggi ho deciso di ‘rompere le regole’ e prendere il teaser da un libro letto circa una settimana fa. Prima o poi riuscirò a farvi avere anche una recensione, ma per intanto provo a invogliarvi a leggere questo libro con uno spezzone, estratto rigorosamente a caso. Per intanto, vi dico solo che, nonostante la pelle d’oca, questo libro è tra i migliori che abbia letto ultimamente. Che aspettate?

teaser tuesday

Non era solo la mamma. L’uomo che caricava l’orologio era malato. La madre di Janina era malata. Se solo avessi potuto trovare delle medicine. Detestavo l’idea di chiedere qualcosa
a loro. L’NKVD aveva ucciso il papà. Li odiavo per questo. Non potevo permettere che facessero la stessa cosa alla mamma. Vidi Kretzskij vicino alle caserme dell’NKVD. Era in piedi accanto a Ivanov. Aspettai. Volevo parlare con Kretzskij da solo. Passò il tempo. Dovevo andare a lavorare per avere la mia razione. Avanzai a fatica nella neve verso di loro.
«Guarda, c’è una porcellina», mi schernì Ivanov.
«Mia madre è malata», dissi.
«Davvero?» fece lui fingendosi preoccupato. «Penso di sapere che cosa la farebbe sentire meglio.»
Lo guardai.
«Falle prendere molto sole, frutta fresca e un sacco di verdure.» Rise della sua battuta squallida.
«Ci serve un dottore. Ci servono medicine», dissi rabbrividendo.
«Cos’altro vi serve? Un bagno? Una scuola? Be’, vi conviene cominciare a costruirli. Davai!»
Guardai Kretzskij. «Per favore, mi aiuti. Abbiamo bisogno di un dottore. Abbiamo bisogno di medicine. Mia madre è malata.»
«Non ci sono dottori» disse Kretzskij.

Capitolo 79 – AVEVANO SPENTO ANCHE LA LUNA di Ruta Sepetys

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avevano spento anche la lunaLina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell’università, è sulla lista nera, insieme a molti altri scrittori, professori, dottori e alle loro famiglie. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all’arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno.

kia firma

#3 – 5 motivi per… leggere One Piece

5 motivi per

Buongiorno a tutti! Come forse saprete, adoro leggere fumetti, in particolare i manga. È una passione che ho sviluppato dopo aver letto l’intera collezione dei manga di Dragon Ball che mio fratello maggiore aveva messo insieme. Questa mia passione è cresciuta poi negli anni ed ha raggiunto il massimo picco quando ho iniziato l’università ed il mio lato nerd è sbocciato. Ma non siamo qui per parlare di me, bensì di uno dei manga più belli e avvincenti si sempre: “One Piece” (che in realtà è anche il mio preferito!). È difficile riassumere in 5 punti perché io lo ami tanto e perché secondo me valga davvero la pena leggerlo (o in caso guardare l’anime), ma ci voglio provare.
one piece

Di cosa parla?

Monkey D. Rufy è un giovane pirata sognatore che da piccolo ha inavvertitamente mangiato il frutto del diavolo Gom Gom che lo rende un “uomo di gomma”, permettendogli di allungarsi e deformarsi a piacimento, a scapito, però, della capacità di nuotare. L’obiettivo che lo ha spinto in mare è quello ambizioso di diventare il Re dei pirati. Dovrà, dunque, ritrovare il leggendario “One Piece”, il magnifico tesoro lasciato dal mitico pirata Gol D. Roger probabilmente sull’isola di Raftel, alla fine della Rotta Maggiore, mai ritrovato e sogno di ogni pirata. Nella sua avventura, Rufy riunirà intorno a sé una ciurma e si troverà in mezzo a situazioni bizzarre e stravaganti, tanto almeno quanto lo sono i personaggi, amici o nemici, presenti nell’universo che lo circonda, che raggiungono spesso livelli assurdi e grotteschi e che donano all’opera un’atmosfera surreale e divertente.

5 buoni motivi per cui qualcuno dovrebbe leggere One Piece.

  1. Ci sarà un motivo se One Piece è il manga più venduto di sempre! Ha infatti tutti gli ingredienti necessari per renderlo una storia avvincente e capace di conquistare chiunque: una trama semplice, personaggi davvero originali e unici nel suo genere, molte avventure e un mondo tutto da scoprire. Non mancano ovviamente pathos, battaglie e poteri fuori dal comune!
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  3. Capitolo dopo capitolo, Oda è riuscito a creare un mondo immenso: durante le avventure si scoprono man mano isole e regni nuovi e del tutto fuori dal comune. Non esiste un posto uguale ad un altro ed ogni terra ha la sua storia. Ma se la caratterizzazione geografica del fumetto è vastissima, altrettanto lo sono gli equilibri politici. Esistono infatti organi come la Marina e il Governo Mondiale che vogliono contrastare l’era della pirateria a tutti i costi. Ma, come avviene nella realtà, la giustizia non è tutta rose e fiori e, andando avanti con il manga, nuovi risvolti alterano sensibilmente questi equilibri tra marina e pirati dando vita a scontri memorabili.
  4. Molto spesso si tende a minimizzare i fumetti e i cartoni come opere per bambini, ma affermo a testa alta che questo non è per niente vero. One Piece, oltre ad essere una storia straordinaria, molto spesso diventa anche una scuola di vita. La ciurma di Cappello di Paglia mi ha trasmesso molti insegnamenti importanti attraverso le sue varie avventure, per esempio a prendermi cura dei miei compagni, il valore dell’amicizia, come aiutare il prossimo e l’importanza di mantenere una promessa. Effettivamente, pur essendo dei pirati, si schierano sempre dalla parte delle persone in difficoltà: non vogliono essere degli eroi, ma non possono essere indifferenti alle ingiustizie che si trovano davanti agli occhi.
  5. Il primo capitolo venne pubblicato nel lontano 1997 e dopo 77 volumetti cartacei la domanda sorge spontanea: questi pirati non sono ancora riusciti a trovare il tesoro lasciato da Gold Roger?! Ebbene no, in realtà siamo appena a metà storia. Ma il mistero riguardo a cosa sia lo One Piece (il tesoro da cui prende nome il manga) e dove si trovi, sono solo due dei numerosi misteri ancora irrisolti che lasciano noi fans sulle spine. Cosa significa la D. nel nome di alcuni personaggi? Dopo la saga di Dressarossa cosa ci aspetta? Quali isole ci attendono? Si aggiungeranno nuovi membri? Riusciranno a sconfiggere i quattro imperatori? L’infame Barbanera verrà sconfitto? E molti altri… ma lo scopriremo solo leggendo xD
  6. Non c’è nulla da fare, One Piece è epicità e passione a livelli inimmaginabili e sotto tutti i punti di vista! Ho pianto quando alcuni personaggi sono venuti a mancare, ho esultato quando hanno sconfitto molti nemici e riso nelle situazioni esilaranti. Le varie battaglie sono incredibili, un concentrato di pura andrenalina! Sei pervaso da una voglia assurda di essere lì presente e combattere al loro fianco: ti senti un nakama e non puoi far altro che fare il tifo per loro, condividendo gioie e dolori.

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Un voto da 1 a 5 cupcakes?

5 cupcakes con lode!

Nel caso in cui voi siate dei fans di One Piece, spero possiate condividere ciò che ho scritto. Se invece non l’avete letto, o semplicemente non leggete fumetti o manga, spero di avervi incuriosito e dato una spinta per approcciarvi a questa storia meravigliosa 🙂

anna firma