Recensione: La teoria del tutto di James Marsh

Ciao a tutti! Questa settimana non è iniziata nel migliore dei modi quindi chiedo scusa se non ho pubblicato. Abbiate pazienza, sono davvero presa con le bombe (che per chi non sapesse cosa vuol dire, significa che sono incasinata). Detto ciò settimana scorsa ho visto questo film recente che forse avete già avuto occasione di vedere: “La teoria del tutto”.

la teoria del tutto
Titolo: La teoria del tutto
Titolo originale: The theory of everything
Regia: James Marsh
Anno: 2014
Durata: 123 min
IMDB

La teoria del tutto racconta la storia del più grande e celebrato fisico della nostra epoca, Stephen Hawking, e di Jane Wilde, la studentessa di Arte di cui si è innamorato mentre studiavano insieme a Cambridge negli anni 60.

Quello che mi ha veramente incuriosito del film era sapere un po’ di più sulla vita di questo scienziato. La storia è romanzata, forse per alcuni un po’ troppo, ma a me onestamente non è dispiaciuta. Assistere alla rappresentazione della sua vita è stato molto interessante. L’attore che ha interpretato Stephen Hawking è stato davvero bravo nel riprodurre i vari stati della malattia degenerativa, tanto che quest’interpretazione gli è valsa l’Oscar.

Quello che mi ha colpito è stato vedere come Hawking sia passato da studente normale a scienziato di fama internazionale e costretto a comunicare attraverso un computer. Ma se è arrivato fino a dove si trova oggi è anche grazie a colei che è stata sua moglie per molto tempo, che nonostante la malattia l’ha sempre sostenuto e spronato a non arrendersi alle difficoltà che si presentavano. Ed effettivamente lui c’è riuscito, nonostante ormai possa muovere solo pochi muscoli, continua la sua ricerca per quanto riguarda le teorie sulla nascita dell’universo.

Spesso quando vediamo queste storie, rimaniamo stupiti dalla forza di volontà di questi personaggi e in un certo qual modo li sentiamo distanti da noi, ma posso dire che, in certo modo, questo non è propriamente vero. È un essere umano come noi, magari con un patrimonio di conoscenze scientifiche più ampio, ma comunque una persona con coraggio, paura e debolezze. Forse questo aspetto nel film non si è stato messo in risalto perché il regista ha voluto dare più importanza alla malattia e al ruolo chiave della moglie, ma ogni tanto assistiamo a dei momenti di crisi che fanno vedere come non sia stato un percorso semplice e roseo.

Il film si concentra più sul rapporto tra Hawking e Jane che sulle sue ricerche e teorie elaborate nella sua carriera. Mi dispiace deludere chi si aspetta grandi discorsi sui massimi sistemi, ma ci sono solo un paio di scene in cui si parla di fisica pura e cruda. Detto questo, il film sicuramente merita una visione per la brillante interpretazione dei due protagonisti.

rating 3.5
anna firma

Teaser Tuesday #15

Di corsissima visto che poi mi devo mettere a studiare, pubblico il Teaser di questa settimana. Libro bellissimo, che spero di riuscire a recensire nelle prossime settimane. Lo avete già letto?

teaser tuesday

Le parole sono veloci, ma lui riesce a capirle.
“Co-Come?”
“C’è un altro uomo. Da circa un mese esco con qualcuno.”
La mano di William si allontana veloce dal mio sesso.
Chiudo le gambe, cercando di non spostare lo sguardo dal suo. Inspiro profondamente.
William unisce le sopracciglia. Sembra confuso. “Con… Con un uomo?”
“Sì.”
Il suo viso è ancora più confuso. “Perché? Chi è?” Mi guarda come se non riuscisse a capire cosa ho detto. “Stai mentendo,” sussurra. “Vero?”
“Perché dovrei mentire?” Scendo dal bancone quando lui arretra di un passo. “Usciamo da circa un mese,” continuo, “e non-”
“È uno chef?” domanda, gesticolando verso la cucina.
“No,” rispondo, e ora quella confusa sono io.
William unisce di nuovo le sopracciglia, come se ancora non riuscisse a capire.
“Non ti credo. Stai mentendo.”
“Perché dovrei?” insisto. E poi, senza pensarci, aggiungo: “Se c’è uno che mente, fra noi due, quello sei tu.”
William accusa il colpo. Si pizzica la punta del naso, abbassando lo sguardo sul pavimento. Resta così per un lungo momento.
“E così tu non menti,” mormora ad un tratto. “Non menti a te stessa quando usi l’uomo con cui esci da circa un mese per nascondere ciò che provi per me. Ho capito bene, Laura?”
Mi sento nuda di fronte a lui, e non posso tollerarlo. Non posso permettergli di leggermi dentro.

Capitolo 11 – LA TENTAZIONE DI LAURA di Alessia Esse

divisore dx

la tentazione di laura

Lei è una nerd. Lui pure.
Si conoscono per caso.
Si piacciono immediatamente.
Finiscono a letto per una notte.
Ma lui è sposato. E lei non lo sa.

Laura Draper ha ventisei anni e lavora come babysitter. Non è il lavoro dei suoi sogni, ma prima o poi riuscirà ad aprire un ristorante, o almeno così dice a se stessa.
Laura è una nerd, e come tale coltiva diverse passioni: legge e cataloga fumetti, prendendosene cura come fossero suoi figli; segue più serie televisive di quante possa contarne su due mani, cercando di indottrinare clienti e amici; decora il suo appartamento newyorkese con LEGO e riproduzioni in scala, e frequenta le convention con cadenza religiosa.
È ad uno di questi eventi, il Comic-Con di New York, che – intenzionata a buttarsi alle spalle il tradimento del suo ex e la possibilità di un nuovo dramma familiare – conosce un ragazzo travestito da Batman. Complici i gusti in comune in fatto di faccende nerd e l’attrazione che provano immediatamente l’uno per l’altro, Laura e Batman finiscono in una camera d’albergo per una notte che diventerà importante per le vite di entrambi.

mon firma

Weekly Recap #22

Ultimo Recap signore e signori. È un po’ strano da dire, perché ormai era diventata routine guardare gli episodi e pensare a come avrei potuto condividere con voi le sensazioni provate, ma non sono mai stata una persona da serie estive, quindi non riuscirei a mantenere viva la rubrica. D’estate tendo a guardare serie qua e là ed è capitato poche volte che una serie mi prendesse davvero. Se dovesse capitare, scriverò un paio di post per farvi sapere cosa ne penso. A settembre, comunque, con l’inizio delle nuove stagioni, il Weekly Recap ripartirà alla grande.
Bene, vi lascio alla lettura 😉

game of thrones

Game of Thrones 5×10
I finali di stagione mi devastano. Non ero pronta la settimana scorsa per vedere questa puntata, non sono pronta ora per commentarla.
Inizio con il dire che la decima puntata di questa quinta stagione, sembra un enorme inizio. Niente è stato concluso, anzi: ogni storyline è stata completamente stravolta e ora non so davvero più cosa aspettarmi.
Da qualche parte devo cominciare, quindi comincio dalla più facile: Daenerys è scappata dall’area in cui si disputavano le lotte sul dorso di uno dei suoi draghi, che la porta lontana. A Meereen, il governo della città viene affidato a Tyrion, Missandei e Verme Grigio, che dovranno mantenere l’ordine fino al ritorno della regina. Jorah e Daario, che decisamente non vanno d’accordo, partono per cercare Daenerys. La bionda, nel frattempo, si ritrova in mezzo ad una praterie e quando il drago si rifiuta di ascoltarla e riportarla a casa, si incamina da sola, per ritrovarsi poi circondata da un intero khalasar. Non so quanti problemi verranno fuori ora, ma sinceramente sono curiosa di vedere cosa succederà. È troppo ormai che Daenerys sta ferma senza fare nulla, aspettando che qualcosa cambi. Ora la situazione è decisamente diversa e voglio vedere come la affronterà.
Spostiamoci a Grande Inverno. Stannis, dopo la difficilissima scelta della scorsa puntata, pensa che ormai la sua presa di Grande Inverno sarà una passeggiata, ma si sbaglia. Molti uomini hanno disertato e sua moglie si è impiccata. Melisandre fugge dall’accampamento e Stannis rimane solo. Dopo aver deciso di affrontare comunque la battaglia con i soldati dei Bolton, lo ritroviamo ferito e solo nel bosco, dopo aver perso ogni cosa. È così che lo trova anche Brienne, che lo uccide per vendicare Renly. Impegnata nella sua vendetta, Brienne non vede la candela che Sansa accende sulla torre. La maggiore delle Stark sta cercando di fuggire, ma viene bloccata da Myranda e da Theon. La ragazza è sadica quanto il suo amato Ramsey ed è determinata ad uccidere Sansa. Per fortuna Theon decide di svegliarsi un po’ fuori e la ferma, gettandola oltre il parapetto verso la morte. Insieme, Sansa e Theon saltano dalle mura di Grande Inverno e io spero davvero che sotto ci fossero come minimo 6 metri di neve, altrimenti quel salto li ha ammazzati entrambi. Purtroppo non ci viene mostrato nulla e resteremo in ansia riguardo alla loro sorte fino ad aprile 2016.
Arya, piccola Arya. Mi ha annoiato così tanto la sua storyline che quasi non ci credevo quando ho visto cosa è successo. La piccola Stark si è vendicata egregiamente di Meryn Trant, ma ha disubbidito alle regole di Jaqen e del Dio dalle Molte Facce. quando ritorna a casa, Jaqen le dice che dovrà essere punita per ciò che ha fatto e, mentre una della ragazze la tiene ferma, lui tira fuori una fialetta contenente l’acqua che usano per uccidere. Avevo il cuore a mille, non sapevo cosa sarebbe successo, ma penso di aver tirato un gridolino orribile quando ho visto che, invece di fare bere l’acqua ad aria, è Jaqen stesso a berla. Sconvolta, Arya inizia a piangere la morte del suo amico, per poi rimanere basita di fronte a ciò che succede. La magia che sta dietro al culto del Many Face God mi sfugge e spero davvero che venga approfondito meglio nella prossima stagione. Colpo di scena finale per Arya: diventa cieca. Non so cosa aspettarmi ora, ma spero che l’anno prossima la sua storia riesca a coinvolgermi di più.
Cambiamo di nuovo luogo e andiamo a Dorne. Myrcella e Trystane sono pronti a partire con Jamie e Bronn per Approdo del Re. Prima di partire, Ellaria saluta la bionda Lannister con un bacio sulle labbra e il mio primo pensiero è stato: veleno! Signore e signori, avevo ragione. Proprio quando Jamie decide di rivelare alla figlia di essere suo padre e Myrcella gli dice di saperlo già e di esserne fiera, ecco che la ragazza inizia a perdere sangue dal naso. La scena cambia, mostrandoci Ellaria e le sue tre figlie. La donna sorride malignamente e prende l’antidoto, il che mi fa pensare che Myrcella è ormai spacciata.
Eccoci alle ultime due storyline, quelle che mi hanno colpita di più. Abbiamo Cersei ad Approdo del Re, che confessa i suoi crimini e si prepara per la punizione che l’Alto Passero ha in serbo per lei. La Regina Madre viene lavata, le vengono tagliati i capelli e, completamente nuda, cammina per tutta la città la Walk of Shame. È stata una scena devastate e straziante, potentissima. La dignità di Cersei viene completamente distrutta e, alla fine della camminata, nella fiera Regina non è rimasto più nulla. Un applauso a Lena per l’incredibile performance e alla modella che le ha regalato il corpo. Insieme hanno fatto davvero uno splendido lavoro.
Cersei arriva a palazzo distrutta e somiglia terribilmente ad un pulcino terrorizzato. Sono certa che si riprenderà più cattiva e perfida che mai e sinceramente non vedo l’ora. Sarei curiosa di vedere anche cosa è successo a Margaery visto che non ne abbiamo più sentito parlare.
Siamo arrivati alla fine, alla scena che ha spezzato il mio cuoricino. Jon concede a Sam e a Gilly di partire e allontanarsi dalla Barriera, permettendo a Sam di diventare un Maestro, come ha sempre sognato. Così facendo, però, perde l’ultimo amico che aveva alla Barriera e subito i suoi fratelli ne approfittano. Attirato all’esterno con l’inganno, Jon si ritrova in trappola, tradito e senza possibilità di fuggire. Uno alla volta i suoi confratelli lo pugnalato, affermando che sia per i Guardiani. Jon cade in ginocchio e io stavo piangendo come una fontana. L’ultimo è Olly, che non si ferma nemmeno quando Jon lo guardo con gli occhi da cucciolo, sapendo che quello sarà il colpo mortale. Il ragazzino sembra combattuto, ma alla fine la rabbia per le ultime decisioni di Jon prende il sopravvento e Olly pianta il pugnale come tutti gli altri.
La stagione si conclude così, con una scena sileziosa, senza grandi battaglie. C’è solo neve e Jon, disteso che fissa il vuoto, morente. Vediamo il sangue che si allarga sotto di lui, in contrasto netto con il candore della neve. In quel momento, buio e titoli di coda.
Game of Thrones termina così, con una scena shock che ci lascerà in ansia fino ad aprile e nessuna risposta. Le teoria sul web sono già cominciate e io passerò questi mesi a leggerle tutte per capire quale mi piace di più.
Mi inchino alla grandezza di questa serie e vi saluto. Ci rivediamo ad Aprile 2016!

 

orphan black

Orphan Black 3×09 – 3×10
Che due puntate incredibili! Per una volta sono estramamente soddisfatta di come è finita la stagione. Non capita spesso, con serie del genere, che una stagione finisca bene. Certo, c’è sempre chi è meno fortunato, ma in generale, la terza stagione di Orphan Black è finita alla grande.
Devo parlare delle ultime due puntate oggi, quindi conviene iniziare. Il nono episodio ci prende e ci porta a Londra, dove Sarah e Felix sono cresciuti. Mrs S. entra immediatamente in contatto con un paio di vecchi amici che dovrebbero aiutarla a trovare il Castor originale. La cosa che mi è piaciuta di più di tutta la storyline a Londra è che non è solo lavoro. I tre stanno cercando l’originale per fare in modo che non lo trovino Rudy e la Dott.ssa, ma allo stesso tempo si divertono un po’ (Mrs S. ha una bellissima voce e faceva parte di un gruppo) e scoprono piccole cose sulla loro permanenza in Inghilterra quando erano piccoli.
Sarah è testarda, le sembra non fare abbastanza e si sente messa da parte. Per questo, disubbidisce a Siobhan e forse crea più danni che altro. Mrs S. perde alcuni dei suoi più vecchi amici e ho paura che situazioni del genere prima o poi la faranno crollare.
Alla fine, arriva la rivelazione più grande: la madre di Siobhan è l’originale sia di Castor che di Leda. È da lei che sono stati generati tutti i cloni ed è sempre lei la chiave per curare entrambi i gruppi. Mi è sembrata un po’ troppo forzata come coincidenza il fatto che Sarah fosse stata affidata proprio alla figlia del campione originale, ma nel finale di stagione viene spiegato tutto. È stata proprio un’idea della mamma di Mrs S affidare alla figlia la piccola Sarah, per farsi perdonare alcuni errori.
Cambiando momentaneamente storyline, Donnie e Helena affrontano gli uomini che avevano venduto le pillole ad Allison e al marito. Questi, dopo aver rischiesto le pillole indietro, si portano via i “bambini” di Helena, quelli contenuti nella tanica che aveva nascosto nel retro del negozio. La bionda, ovviamente, non prende bene la cosa e, beh, diciamo che per gli spacciatori non va a finire troppo bene. Mi piace molto come si sta sviluppando il rapporto tra Donnie e Helena. Lui inizia a tenere alla ragazza e le fa un po’ da padre, mentre lei sta iniziando a capire come comportarsi senza sembrare una pazza omicida. Nel finale di stagione Donnie le fa una sopresa, ritrovando il ragazzo che Helena aveva conosciuto a inizio stagione, Jessie.
Vi ricordate della situazione di Rachel? Delphine scopre tutta la questione dello scambio tra Rachel e Crystal e cerca di risolvere la situazione. Affronta il dottore e, anche se non si vede, spero abbia portato la povera Crystal fuori dalla Dyad.
Rachel, nel frattempo, si risveglia in un posto sconosciuto e scopre di poter vedere di nuovo, grazie ad uno strano occhio. Non riesce a capire dove si trova, finché non la raggiunge una bambina. Charlotte, questo il nome della piccola, è la ragazzina che abbiamo conosciuto a inizio stagione, figlia della donna che aveva aiutato Sarah a scappare dalla Dyad. La bambina è esattamente identica a Rachel da piccola, infatti, secondo me, è un altro clone. Nessuna delle due sa dove si trovano, ma scopriamo chi le tiene lì: la Dtt.ssa Duncan, la madre di Rachel che, sinceramente, pensavo fosse morta (un po’ come tutti temo). Ecco quindi entrare in scena un nuovo potenziale cattivo. Sono curiosissima di vedere come si svilupperà la cosa. Terminiamo parlando della storyline centrale, il cui fine è porre fine al progetto Castor. Sarah fa un accordo con Ferdinand: lei gli fornirà dei campioni del tessuto originale, in modo che possano creare i loro cloni, lui la aiuterà a liberarsi di Rudy e della Dott.ssa. Il piano funziona e, mentre Ferninand si occupa della dottoressa, Helena si occupa di Rudy. Il tutto è stato possibile grazie all’aiuto di Mark, il quale è di nuovo con Gracie, che nella nona puntata aveva tradito le sorelle. Scopriamo, infatti, che non è stata Shay a informare Castor, ma Gracie. La ragazza, ingenua come poche, voleva solo ritornare da suo marito. Mi spiace un po’ che li abbiano sfruttati poco come personaggi e spero che Mark non muoia, ma tempo sia improbabile.
Castor è stata quindi smantellata e le sorelle, insieme agli amici più cari, si trovano a casa Hendrix per festeggiare l’elezione di Allison e la fine dei loro problemi.
Ovviamente non sarebbe un finale di stagione senza un cliffhanger, quindi mentre tutti festeggiano, Delphine è da sola in un parcheggio. All’improvviso si volta e sentiamo uno sparo. Chi le abbia sparato non si sa, ma se morisse sarebbe un peccato.
Rivediamo anche la piccola Kira quando Sarah, Mrs S e sua madre vanno in Islanda a trovarla.
Insomma, grande finale per una grande serie. Adesso serve solo la nuova stagione il prima possibile!

 

Eccoci alla fine dei Recap e di queste due serie stupende. Non mi resta che augurarvi una splendida domenica e spero di tornare presto a scrivere di qualche serie tv estiva.

mon firma

Recensione: Testament of youth di James Kent

Buongiorno a tutti! Eccomi anche se un po’ in ritardo con il nostro appuntamento settimanale con il mondo del cinema. Fino a ieri ero convinta di parlarvi di un altro film, ma all’ultimo momento ho cambiato idea e la scelta è caduta su questo film della BBC che deve ancora essere doppiato in italiano.

testament of youth
Titolo originale: Testament of Youth
Regia: James Kent
Anno: 2014
Durata: 129 min
Non ancora disponibile in italiano.
IMDB

La storia di Vera Brittain, che ha rinviato i suoi studi presso l’Università di Oxford durante la prima guerra mondiale per prestare servizio come infermiera volontaria a Londra, Malta e in Francia, per poi diventare scrittrice e pacifista.

 

Ho amato un sacco questo film! Mi sono talmente immersa nella storia che mi sembrava di vivere tutti gli eventi sulla mia pelle. Il film racconta la storia della gioventù di Vera Brittain, anche se in realtà penso che a grandi linee rispecchi la vita di moltissime altre persone vissute in quegli anni difficili. Il film inizia con un primo piano di Vera in mezzo ad una folla che festeggia la fine della Prima Guerra Mondiale ma lei è tutt’altro che felice. Ha gli occhi lucidi, come se per lei la guerra non fosse realmente terminata. Successivamente veniamo portati indietro di quattro anni e vediamo una più giovane e spensierata Vera che gioca con il fratello e i suoi amici. È una persona ambiziosa che non vuole diventare solo la moglie di qualcuno, ma vuole diventare una scrittrice. Nonostante la personalità indipendente, si innamora di Roland, amico del fratello, con cui condivide la passione per la scrittura. Purtroppo gli eventi storici prendono il sopravvento e le vite dei protagonisti vengono completamente sconvolte.

La storia d’amore che coinvolge Vera e Roland è davvero intensa: un amore così profondo e struggente davanti al quale non puoi far altro che commuoverti. I due non però non fanno in tempo a invecchiare insieme e il presagio di una tragedia si avvera. Ma, nel poco tempo che i due passano insieme, capiamo che se la guerra non li avesse coinvolti, un giorno sarebbero diventati quella coppietta di vecchietti che cammina felice mano per la mano al parco.

Vera si vede costretta a mettere da parte gli studi per fare l’infermiera al fronte, alla ricerca del fratello e degli amici. La brutalità della guerra, però, la segnerà profondamente, al punto che diventerà un’attiva pacifista. Tra vedere un film sulla guerra e viverla di persona c’è una bella differenza ed è in questi momenti che mi viene sempre da chiedermi “cos’avrei fatto al suo posto? come mi sarei comportata? sarei stata forte come lei?”
Una scena in particolare mi ha colpito: Vera è all’interno di una baracca che corre avanti e indietro per curare i malati che si trovano all’interno. Poi, ad un certo punto, lei esce e andando a prendere delle bende dell’acqua pulita, vede che per terra nell’accampampamento sono sdraiati centinaia e centinaia di feriti che necessitano di cure. In quel momento Vera viene inquadrata e non riesco neanche lontanamente ad immaginare come si sia sentita lei a vedere che, per quanto uno si affanni per fare la cosa giusta, non basta.

“Testamento di gioventù” penso sia il titolo davvero più azzeccato. Una gioventù che questi giovani non hanno vissuto e che non è più tornata indietro. La guerra ha spezzato molte vite, distrutto sogni e portato un sacco di miseria; questo in un certo senso è il testamento che, quella che viene definita la “lost generation”, ci ha lasciato. Ma come ben sappiamo e come la storia ha dimostrato, molti hanno preferito dimenticare e commettere gli stessi errori. Quando sento dire ‘la storia si ripete’ mi si stringe il cuore e penso “abbiamo imparato dalle esperienze delle generazioni precedenti? cosa lascerà la nostra generazione?”

Il film mi è piaciuto molto e offre l’opportunità di vedere rappresentati dei sentimenti travolgenti e l’occcasione di riflettere su quello che è stato. Concludo con le parole pronunciate da Vera nell’ultima scena del film:

They’ll want to forget you. They’ll want me to forget. But I can’t. I won’t. This is my promise to you now. All of you.

rating 4
anna firma