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Teaser Tuesday #51

Buongiorno a tutti!
Queste settimane si stanno rivelando a dir poco impegnative, lo stress è altissimo e non è facile riuscire a rimanere concentrati. La tesi è una cosa che abbiamo aspettato per anni e non immaginavo sarebbe stato così difficile, ma soprattutto non mi aspettavo che l’avrei vissuta così male. Ad ogni modo, fra qualche settimane sarà tutto finito e il dopo per ora è un grande buco nero. Non sono qui per parlavi dei miei problemi però, quindi vi lascio con un estratto di un libro davvero davvero carino. Ho riso moltissimo e mi ci voleva in questo periodo. I due protagonisti insieme fanno scintille e nonostante la storia parte con un cliché abbastanza usato, lui miliardario e lei l’assistente che lavora per lui, non fatevi ingannare. Fedora è una protagonista con le palle, perdonatemi l’espressione.
Se lo avete letto o deciderete di leggerlo, fatemi sapere che ne pensate!

Un abbraccio ❤
teaser tuesday

Sotto la doccia mi riprendo del tutto dalla fatica della giornata. Sbarbato e pettinato aspetto la mia ospite sorseggiando dell’ottimo whisky. Nel frattempo George entra nel salotto con il carrello.
«Sa, Mr. Stenton, quando ero giovane mi sono innamorato» dice mentre apparecchia.
Resto stupito. Non mi aveva mai parlato di sé prima.
«Lei era una ragazza di nobili natali, figlia della famiglia presso la quale ebbi il mio primo incarico. Bellissima e dolcissima, mi stregò dal primo istante. Non facevamo che guardarci e questo gioco andò avanti per parecchie settimane. Un week-end i suoi genitori partirono e lei diede un paio di giorni di permesso agli altri domestici. Restammo soli e la natura fece il suo corso. Diceva di amarmi, che avrebbe parlato con i suoi e sistemato la situazione. Era giovane e ingenua e non si rendeva conto delle difficoltà a cui saremmo andati incontro. Sa, Mr. Stenton, in Inghilterra le differenze erano molto rigide all’epoca, impensabile che un servo come me potesse ambire alla mano di una fanciulla del suo lignaggio. Tre mesi dopo decise che era giunto il momento di rivelare la nostra relazione e dovetti prendere la decisione più difficile della mia vita. Non ebbi neanche il coraggio di salutarla di persona, le lasciai un biglietto in cui spiegavo per sommi capi il perché non avrebbe mai potuto funzionare. Le augurai tutto il bene del mondo e me ne andai come un ladro. Quello stesso giorno mi imbarcai sulla nave che mi avrebbe condotto a New York. Allora era molto di moda assumere maggiordomi inglesi e trovai subito impiego. Per cinque anni fui impiegato presso la casa di un ambasciatore. Quando questi morì venni assunto da suo nonno con il quale, come ben sa, restai venti lunghi anni.»
Finito di sistemare piatti e bicchieri, inizia a rilucidare le posate, sistemandole con la solita precisione maniacale.
Non posso fare a meno di chiedere: «Ti sei mai pentito della tua decisione?»
Solleva lo sguardo: «Ogni giorno. Non sono più riuscito a ricreare la stessa magia con nessun’altra donna e alla fine ho rinunciato. Nella vita certi treni passano una volta sola, se hai la fortuna di salire su quello giusto non bisogna mai scendervi, per nessun motivo. Non deve permettere che le capiti la stessa cosa, Mr. Stenton.»
Sto per ribattere qualcosa del tipo: “Che cosa intendi dire?”, quando il suono del campanello ci interrompe.

Capitolo 19 – BIG APPLE di Marion Seals

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big appleDora e Lex. Assistente personale e grande capo. Giovane e ambiziosa, lei, miliardario e casanova, lui.
Sì, avete ragione, gli stereotipi ci sono tutti, e… no, non è un romance come quelli che avete letto finora.

“Mi chiamo Dora Monroe, ho venticinque anni e vivo a New York. Che culo, direte voi.
Vivo nella parte brutta di New York: il Bronx.”

Fedora Monroe, per gli amici Dora, originaria del Connecticut, lavora in una famosa casa editrice della Grande Mela, come assistente personale del proprietario, in attesa della grande occasione.

“Speravo di farmi notare abbastanza in fretta, ma dopo ben 743 giorni – sì, avete letto bene, SETTE-CENTO-QUARANTA-TRE, li ho contati – ancora nessuno si è inginocchiato ai miei piedi per supplicarmi di correggere le bozze di chicchessia. Chi dovrebbe promuovermi? Il mio capo, ovviamente. Chi è il mio capo?”

Alexander Maximilian Stenton III, rampollo di una delle famiglie più ricche e in vista degli Stati Uniti, tanto bello e intelligente, quanto presuntuoso e dispotico.
“Il mio nome è Alexander Maximilian Stenton III, ma gli amici mi chiamano Lex e la ragione non me la ricordo più. Nasco in una famiglia alto-borghese, con infiltrazioni nobili da parte di madre. La mia bisnonna sposò un conte e questo fa di noi i privilegiati tra i privilegiati. Ovvio che non conterebbe un cazzo se non fossimo anche schifosamente ricchi.”

Ecco che, quando il romanzo di un’autrice di punta della casa editrice rischia di non essere pubblicato nei tempi previsti, Dora ha la possibilità di fare ciò per cui è nata: l’editor.

Da qui, complice un segreto professionale che se rivelato farebbe perdere milioni di dollari, le vicende di Dora e Lex si intrecceranno in un incastro (im)perfetto di emozioni: litigate, sesso sfrenato e un’antipatia reciproca saranno gli elementi costanti del loro rapporto.
A tutto questo si aggiungeranno le vicende dei loro amici e conoscenti che, tra situazioni pericolose e imprevisti comici, faranno da sfondo a un legame che andrà crescendo di giorno in giorno a dispetto dei due protagonisti.

Riusciranno Dora e Lex, così in apparenza inconciliabili, a trovare un punto di incontro? O il loro orgoglio e la diffidenza reciproca li allontaneranno per sempre?

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Letture del mese – Febbraio 2016

letture del mese

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the player
Titolo: The Player (The Wedding Pact #2)
Autore: Denise Grover Swank
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 356
 
Goodreads
 
rating 4

Titolo: Hell & High Water (THIRDS #1)
Autore: Charlie Cochet
Genere: MM Romance, Paranormal, Military, Crime
Pagine: 296
 
Goodreads
 
rating 4

hell & high water
blood & thunder
Titolo: Blood & Thunder (THIRDS #2)
Autore: Charlie Cochet
Genere: MM Romance, Paranormal, Military, Crime
Pagine: 240
 
Goodreads
 
rating 4

Titolo: Rack & Ruin (THIRDS #3)
Autore: Charlie Cochet
Genere: MM Romance, Paranormal, Military, Crime
Pagine: 206
 
Goodreads
 
rating 4

rack & ruin
rise & fall
Titolo: Rise & Fall (THIRDS #4)
Autore: Charlie Cochet
Genere: MM Romance, Paranormal, Military, Crime
Pagine: 236
 
Goodreads
 
rating 4

Titolo: Against the grain (THIRDS #5)
Autore: Charlie Cochet
Genere: MM Romance, Paranormal, Military, Crime
Pagine: 220
 
Goodreads
 
rating 4

against the grain
rise & fall
Titolo: Il ritorno (Outlander #3)
Autore: Diana Gabaldon
Genere: Romance
Pagine: 396
 
Goodreads
 
rating 4

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tatiana e alexander

Titolo: Tatiana e Alexander (Il cavaliere d’Inverno #2)
Autore: Paullina Simons
Genere: Romance, Storico
Pagine: 559
 
Recensione
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rating 5

Titolo: Implosion (Implosion #1)
Autore: M.J. Heron
Genere: Paranormal, Fantasy, Romance
Pagine: 323
 
Recensione
Goodreads
 
rating 3.5

implosion
hania il regno delle tigri bianche
Titolo: Hania: Il regno delle tigri bianche (Hania #0.5)
Autore: Silvana De Mari
Genere: Fantasy
Pagine: 96
 
Recensione
Goodreads
 
rating 3

Titolo: Hania: Il cavaliere di luce (Hania #1)
Autore: Silvana De Mari
Genere: Fantasy
Pagine: 256
 
Recensione
Goodreads
 
rating 3.5

hania il cavaliere di luce
guidaagliappuntamentiperimbranate

Titolo: Guida agli appuntamenti per imbranate
Autore: Tracy Brogan
Genere: Romance, Chick Lit
Pagine: 328
 
Recensione
Goodreads
 
rating 3.5

Recensione: Hania. Il Cavaliere di Luce

Con la laurea alle porte e la tesi da scrivere, se si lavora bene durante il giorno, la sera sono quasi convinta che si possa leggere senza avere troppi rimorsi. Ovviamente, nel momento in cui posso leggere, inizio a storcere il nasino davanti a tutto. Ah, la vita dei lettori. Questa volta ho deciso di buttarmi sul primo capitolo di una serie per bambini. Sì, avete letto bene. Vi do due indizi: adoro alla follia l’autrice di questa serie e ho già recensito un suo libro. È proprio lei, Silvana De Mari, e il libro di oggi è Hania: Il Cavaliere di Luce, il primo libro della sua nuova trilogia.
hania
Titolo: Hania: Il Cavaliere di Luce (Hania #1) & Hania: Il Regno delle Tigri Bianche (Hania #0.5)
Autore: Silvana De Mari
Editore: Giunti Junior
Disponibile in italiano:
Goodreads

Il Cavaliere di Luce è il primo romanzo di Hania, la trilogia di libri fantasy per ragazzi che racconta le avventure di Haxen, la principessa del regno delle Sette Cime, e di sua figlia Hania.

L’Oscuro Signore decide di dannare l’umanità e sceglie Haxen per dare alla luce la sua creatura. Per far sopravvivere la figlia Hania, Haxen è costretta a fuggire lontano, nel deserto.
La sua bambina, infatti, è una creatura straordinariamente intelligente e con capacità fuori dal comune, ma pur sempre una figlia del demonio. Per questo motivo le due sono braccate da inseguitori che vogliono la morte della figlia dell’Oscuro Signore.
Dalla loro parte c’è Dartred, un valoroso guerriero da sempreinnamorato della principessa.
Riusciranno il coraggio di Haxen e il valore di Dartred a tenere testa a chi vuole la morte di Hania e all’Oscuro Signore?

 

Partiamo da presupposto che adoro come scrive questa autrice. Ho riletto la serie dell’Ultimo Elfo alla noia, in particolare il primo volume. Amo le sue descrizioni, la sua capacità di farci sentire all’interno del suo libro. Ogni ambientazione è descritta nei minimi dettagli ma questo non rende minimamente noioso il racconto, anzi. Così come i paesaggi, anche i personaggi sono descritti molto bene, sia fisicamente che caratterialmente. È vero, è un libro per bambini, quindi i caratteri non hanno chissà quali sfaccettature complesse, si identificano senza grossi problemi buoni e cattivi, azioni giuste e sbagliate. Nonostante questo, come vi avevo già detto per l’Ultimo Elfo, sono convinta che le storie di questa autrice siano pienamente apprezzabili anche da parte di persone adulte. Trovo che la De Mari sia fantastica nel descrivere le emozioni e nel riuscire a farle provare a chi legge.
In termini di emozioni, secondo me, in questo libro ha dato moltissimo. L’amore di Haxen per la figlia, nonostante sia figlia del Male, che la porta a provare ad aiutarla. La bambina che nasce conoscendo solo il male e conosce tutte le altre emozioni mano a mano che cresce, vedendole in chi la circonda, soprattutto in sua madre.

Il libro racconta del percorso di Hania e sua madre, Haxen, attraverso il Regno delle Sette Cime. Fisicamente è questo. Ma in realtà è un percorso in un certo senso spirituale, in primis per la bimba, ma anche per la madre. Nata principessa, in mezzo agli agi, si ritrova presto senza il padre e con il nonno che muore lasciando dietro di sè solo una profezia oscura. Da lì in poi tutto va a rotoli, ovviamente, per poi, altrettanto ovviamente, riprendersi nel finale per dare una specie di lieto fine. Dico ‘una specie’ perché il finale è aperto al punto giusto da lasciarci sospesi in attesa del prossimo volume.

Haxen non è la solita principessa delle fiabe, però. Lei è un po’ stupida, non gliene va mai bene una e il cavaliere non arriva proprio subito a salvarla. Anzi, quando arriva le crea anche qualche problemino in più. Il tutto si fa più divertente perché visto dagli occhi malvagi ma allo stesso tempo ironici della figlia, Hania.

Quella che parlava quindi era una donna anziana e con una corona sulla testa. Quindi, quella era una regina. Da cui si deduceva che la donna in cui la bimba era stata concepita, Haxen si chiamava, essendone la figlia, doveva essere una principessa.
Perlomeno suo padre aveva scelto gente del fior fiore del patriziato, l’apogeo dell’aristocrazia: apprezzò la cortesia. Era già un’ignominia per lei, figlia dell’Oscurità più alta, essere esiliata in mezzo a quell’umanità lagnosa e fondamentalmente demente, che almeno ci si potesse stare con qualche comodità.
Haxen era in piedi, davanti alla propria madre, la regina. La bambina usò senza difficoltà la parola “madre” per l’anziana femmina, quella cioè che aveva concepito e partorito la femmina dentro cui lei si trovava.
Dovette invece fare uno sforzo per usarla per quest’ultima. Lei aveva un padre, un Padre e basta. Alla fine decise di chiamarla Haxen e pensare a lei come madre, con la prima lettera assolutamente minuscola.

La bambina mette un po’ d’ansia, a dirla tutta. Ok che è figlia del male in persona. Ma una bimba muta che piange e si dispera per le coccole della madre e che trova soddisfazione e divertimento nel catturare, scuoiare e mangiare i ratti ancora caldi un po’ di perplessità la lascia. Ma fa tutto parte del personaggio. Non fosse stata dipinta in maniera un po’ esagerata all’inizio tutto il processo di trasformazione che da un senso al libro sarebbe molto meno evidente e meno profondo. Quindi, pensandoci bene, ci sta.
E poi la bambina è uno spasso, perché d’accordo, è malvagia e dipinta come tale, però resta sempre un libro per bambini. E di un’autrice che sono convinta che sappia quello che fa. Quindi il tutto è portato un po’ al limite ma non un limite cattivo, un limite che sconfina nell’assurdo e nel divertente. Hania è un personaggio, insomma, un caratterino tutto suo ma in grado di farsi amare dai lettori così come, in fin dei conti, dalla madre.

Mi sento in dovere rendervi nota la necessità di leggere il prequel della serie ‘Hania: Il regno delle Tigri Bianche’, altrimenti si rischia di rimanere perplessi davanti a certi particolari della storia. È uno di quei prequel che secondo me potrebbero tranquillamente essere i primi capitoli del libro in sè, ma sono scelte.

hania il regno delle tigri bianche

Che altro dire? Il libro non mi ha entusiasmato tanto quanto la serie del piccolo Yorsh, ma devo dire che mi ha affascinata. Non so se il merito è della storia in sé o semplicemente dello stile unico dell’autrice, ma resta il fatto che non vedo l’ora che esca il secondo capitolo di questa serie.

rating 3.5

kiafirma

Teaser Tuesday #50

Buongiorno a tutti!
Posso finalmente dirlo, fino ad ora non mi ero pronunciata per scaramanzia, ma ormai è ufficiale. Sono sotto tesi, anzi, SIAMO sotto tesi. Il tempo era poco prima, adesso non esiste proprio più. Per qualche settimana temo rimarremo solo con le rubriche e in formato ridotto anche quelle. Poi torneremo, più lanciate di prima, si spera.
Comunque, nelle mie ore di treno Trento-Rimini della scorsa settimana mi sono divorata quasi (purtroppo) tutto un libriccino che da un po’ attendeva nel Kobo: ‘Guida agli appuntamenti per imbranate’. Finora l’ho proprio apprezzato, scorre bene, è leggero e divertente ma non eccessivamente stupido e scontanto. Meglio di così, o no?
teaser tuesday

La migliore amica di Dody, Anita Parker, arrivò con un paio di occhiali da sole viola e una birra in un portabottiglia con le piume. Era scheletrica, lentigginosa e non la smetteva mai di parlare.
«Ciao Anita» la salutai. «È un piacere rivederti.»
«Anche per me, Sadie. Dody mi ha tenuta aggiornata. Mi è dispiaciuto sapere del tuo pessimo marito.» Aspirò un sonoro sorso di birra con la cannuccia.
Scambiai un’occhiata con Fontaine. «Grazie. A me è dispiaciuto sentire che il gatto ti ha mangiato il pappagallo.»
«Oh, è stato terribile, lascia che te lo dica. Una vera carneficina! Piume e pelo ovunque e non ho potuto fare niente. Non do la colpa al gatto, bada bene. È stata pura autodifesa. Birdie è sempre stato meschino, ma non mi sarei mai aspettata che si aggredissero così. Un attimo prima ero seduta sul divano a guardare il mio show e quello dopo un uccello impazzito assaliva la mia povera vecchia micina.»
Fontaine sgranò gli occhi, ma prima che potesse formulare un’osservazione che senz’altro sarebbe stata disgustosamente inappropriata, lo afferrai per la maglietta e lo trascinai sui gradini della veranda, dove ci sbellicammo dalle risate.
«Cosa c’è di così divertente?» sentii la voce di Des domandare alle mie spalle.
La mia allegria si dissolse. Quando accidenti era apparso? Non l’avevo nemmeno visto arrivare! D’un tratto fui profondamente consapevole della necessità di tirare in dentro alcune mie parti e cacciarne fuori altre. Anche se ero furibonda con lui, non volevo sembrare rotondetta in costume.
Fontaine starnazzò come un uccello e iniziò di nuovo a ridere a crepapelle, ma per me il divertimento era finito.
Mi schermai gli occhi e guardai in su verso Des. «Oh, non è niente. Il gatto della signora Parker le ha mangiato il pappagallo. Ma come l’ha raccontato lei era più divertente.»
«Mhm.» Si grattò la testa con aria assente e si guardò attorno. Sembrava voler evitare il contatto visivo. «Fontaine, immagino che tu possa concederci un minuto.»
«Sicuro, cowboy.» Fontaine balzò in piedi e sparì prima che potessi afferrargli di nuovo la maglietta. Era un pessimo compagno di squadra.
Des si sedette sui gradini della veranda accanto a me, schiarendosi la gola. Incrociò le dita, battendo rapidamente i pollici uno contro l’altro.

Capitolo 15 – GUIDA AGLI APPUNTAMENTI PER IMBRANATE di Tracy Brogan

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guida agli appuntamenti per imbranateSe c’è una cosa che Sadie Turner sa fare benissimo è mettere ordine nelle cose. Perciò quando si rende conto che la sua vita “perfetta” è nel caos più completo, decide di trascorrere le vacanze estive nella casa al lago della zia, con la speranza che tutto torni al suo posto. Sadie vuole rilassarsi e curare le ferite che le ha lasciato l’ex marito infedele. E per questo ha bisogno di tempo, lontana dagli uomini. Da tutti gli uomini.

È difficile però trovare un momento di pace nel cottage dell’eccentrica zia Dody, con due cani sbavanti e due cugini impiccioni (di cui uno è un esuberante arredatore d’interni intenzionato a rimettere a nuovo la povera Sadie). Senza contare che sono tutti decisi a farla uscire con Desmond, il nuovo vicino sexy.

Alto, abbronzato e muscoloso, Des è anche meraviglioso con i bambini di Sadie. Ma deve avere per forza un difetto (è un uomo!) e per questo lei deve mantenere le distanze.

Con il trascorrere dell’estate, la vita che Sadie stava cercando di semplificare diventa sempre più complicata: le si presenta una nuova opportunità di lavoro, il perfido ex torna a tormentarla e zia Dody rivela un tragico segreto. Ma forse un po’ di caos è proprio ciò di cui una ragazza imbranata ha bisogno per rimettere ordine nella sua vita.

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