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Recensione: Alex, Approximately di Jenn Bennett

Buongiorno!
Oggi recensione di un libro carino carino che vi consiglio se avete voglia di uno YA dolce e divertente. Mi è piaciuto davvero moltissimo.

alex approximately cover
Titolo: Alex, Approximately
Autore: Jenn Bennett
Editore: Simon Pulse
Disponibile in italiano: No
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Classic movie fan Bailey “Mink” Rydell has spent months crushing on a witty film geek she only knows online as Alex. Two coasts separate the teens until Bailey moves in with her dad, who lives in the same California surfing town as her online crush.

Faced with doubts (what if he’s a creep in real life—or worse?), Bailey doesn’t tell Alex she’s moved to his hometown. Or that she’s landed a job at the local tourist-trap museum. Or that she’s being heckled daily by the irritatingly hot museum security guard, Porter Roth—a.k.a. her new archnemesis. But life is a whole lot messier than the movies, especially when Bailey discovers that tricky fine line between hate, love, and whatever it is she’s starting to feel for Porter.

And as the summer months go by, Bailey must choose whether to cling to a dreamy online fantasy in Alex or take a risk on an imperfect reality with Porter. The choice is both simpler and more complicated than she realizes, because Porter Roth is hiding a secret of his own: Porter is Alex…Approximately.

 

Non so se negli anni che mi conoscete tramite il blog vi ho mai raccontato che non sono una persona da film. Certo, ogni tanto mi capita di guardarne, ma se devo scegliere scelgo sempre serie tv. C’è stato un periodo però, prima di diventare una addicted di serie tv, in cui la sera mi mettevo sul divano con mamma a guardare i film che davano in tv ( e si, una volta ne davano di decenti) e ovviamente, amavo i film romantici. Perché ve ne sto parlando vi chiederete voi…beh, perché in molti hanno paragonato questo libro al film “C’è posta per te” che io amo alla follia.

La trama del libro ci spoilera praticamente tutto, quindi il colpo di scena non è poi stato così un colpo e durante la lettura ho capito perché tante persone lo hanno paragonato al film di cui vi ho parlato poco fa. Ci sono delle somiglianze, ma niente di che secondo me.
Il libro è davvero carino e si legge molto velocemente. Io l’ho veramente divorato.

La trama è ben strutturata, non ha grandi buchi narrativi a parte forse sulla scelta del “cattivo”, ma è davvero adorabile. Bailey è un personaggio piacevole e non risulta antipatica o esagerata. È una ragazzina tranquilla, amante di vecchi film da cui prende ispirazione per i suoi outfits quotidiani. Mi è piaciuta subito perché si definisce una persona che tende a evitare i problemi piuttosto che affrontarli, ma durante il libro ha un enorme percorso di crescita, cosa che apprezzo moltissimo.

L’altro protagonista è Porter ( o Alex, come ci dice la trama) che riempe la vita di Bailey sia di persona che online, senza però sapere che sono la stessa persona. È un personaggio misterioso, divertente e anche leggermente arrogante. L’ho trovato un personaggio davvero ben costruito e mi piace come interagisce con Bailey dimostrando di essere un ragazzo intenso e molto molto interessante.

Se devo trovargli una pecca è sicuramente la scelta del “cattivo” della storia. Non ne ho sentito la necessità e non ha aggiunto molto alla trama. Un altro piccolo punto a sfavore è che Bailey a volte proprio non ce la fa. È una ragazza abbastanza ingenua, che non sa veramente nulla di relazioni e a volte casca dalle nuvole.

Per il resto, ho trovato il libro davvero piacevole, anche se avrei voluto vedere più interazione tra Bailey e Alex, ma soprattutto più conflitto. La trama sembra intendere che ci sarà questo grande dilemma per Bailey sul scegliere uno o l’altro ragazzo, ma non l’ho trovato così intenso. Per fortuna la storia riesce comunque a soddisfare e far passare qualche ora con serenità.


Teaser Tuesday #127

Buongiorno e buon martedì. Come tutte le settimane siamo qui col nostro Teaser Tuesday, l’appuntamento in cui vi lasciamo uno stralci di un libro in lettura per incuriosirvi e magari farlo entrare nelle vostre TBR. Questa settimana tocca a Lo strano viaggio di un oggetto smarrito di Salvatore Basile, che sto (stiamo) leggendo insieme ad altre ragazze in occasione del gruppo di lettura organizzato da Scheggia tra le pagine e Libera tra i libri.
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Nella luce del giorno, i primi viaggiatori si avviavano verso il treno che da lì a poco sarebbe partito. Erano quasi tutti pendolari che si recavano al lavoro, qualche sparuto turista occasionale, una scolaresca in gita con le maestre. Michele vide il macchinista salire sulla locomotiva, mentre il controllore, con aria svogliata, invitava i passeggeri a prendere posto sul treno. Alle 7.15 in punto, come ogni mattina, l’interregionale iniziò a snodarsi lungo le rotaie, poi, dopo il rettilineo iniziale, affrontò la prima curva fischiando contro il vento e si infilò nell’orizzonte delle montagne lontane, dal quale sarebbe riapparso verso sera.
Durante l’intera giornata, Michele assaporò una solitudine nuova. Sbrigò il suo lavoro al terminale informatico, controllò il corretto funzionamento della biglietteria automatica, fece un breve giro del mondo leggendo le notizie di cronaca sul vecchio computer dell’ufficio, respirò l’aria umida della sala d’attesa che, dopo il ridimensionamento del traffico ferroviario in transito a Miniera di Mare, era diventata del tutto inutile. Il tempo trascorse lento, lineare, vuoto. Fino al tramonto.
Immerso in questo vuoto programmato, Michele riprese fiducia. Sentì il ricordo delle emozioni della sera precedente sbiadirsi insieme ai contorni dei pioppi che circondavano la stazione e che, a mano a mano che la luce del sole compiva il suo arco nel cielo, allungavano la loro ombra sul selciato e sull’ennesimo pomeriggio di solitudine.
Il treno tornò. Giunse a destinazione in perfetto orario, insieme al buio. Michele vide la scolaresca allontanarsi frettolosa verso l’uscita della stazione insieme alle maestre, i pendolari guardarsi intorno con la solita aria da arrivo, il macchinista e il controllore tornare alle rispettive case dopo averlo salutato appena.
Poi, finalmente, salì a bordo. Cercò nell’aria l’odore di ferro e similpelle e quell’odore gli corse incontro, invadendo le sue narici, come un amico ritrovato.
Mentre procedeva verso la testa del treno, cominciò a raccogliere qua e là carte appallottolate e rifiuti di vario genere. Ma era distratto, avanzava lungo i vagoni più velocemente del solito e il motivo gli era chiaro, anche se cercava di negarlo perfino a sé stesso: aveva fretta di arrivare alla terza carrozza, al posto 24. Cercò di non fare caso al battito del suo cuore che accelerava a mano a mano che si avvicinava alla meta, poi, appena raggiunse il vagone e ne varcò la soglia, avvertì un profumo particolare che si insinuava tra gli odori del treno. Era il profumo della pelle di Elena. Michele si fermò. Il profumo era diventato quasi palpabile. Teso, incredulo, riprese ad avanzare e a quel punto intravide un’ombra, proprio in corrispondenza del posto 24. Sentì un brivido, quando scorse i contorni di una persona seduta di spalle. Trattenne il fiato. Avanzò ancora.
Poi la vide.

Cap 2 – LO STRANO VIAGGIO DI UN OGGETTO SMARRITO di Salvatore Basile

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Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un po’ ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario, lo ripone nella valigia, ma promette di restituirlo. Poi, sale sul treno in partenza sulla banchina.
Sono passati vent’anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l’unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell’unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano.
Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l’ha lasciato lì. Per lui.
E c’è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.
Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. È la storia di una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai. Salvatore Basile ci regala una favola piena di magia, emozione e speranza. Un caso editoriale che ha subito conquistato il cuore di tutte le case editrici del mondo, che se lo sono conteso acerrimamente alla fiera di Francoforte. Una voce indimenticabile, che disegna un sorriso sul nostro cuore.

[5 cose che…] 5 libri che non sono il mio genere ma mi incuriosiscono

Buongiorno lettori!
Nuovo venerdì che significa nuovo appuntamento con la rubrica “5 cose che” ideata da Twins Books Lovers. In cosa consiste? Ogni venerdì verrà scelto un argomento e vari blog posteranno la propria top 5 su quell’argomento. Come avete visto dal titolo, questa settimana tocca a 5 libri che non sono il mio genere ma mi incuriosiscono. Non è stato semplice sceglierli perché mi sono resa conto che la mia TBR si allontana di poco dalla mia comfort zone librosa, ma vi lascio quello che ho scovato.



vietato leggere all'inferno cover

Vietato leggere all’inferno
Roberto Gerilli

Inizio con un libro che oltre ad incuriosirmi mi è anche piaciuto molto. Inizialmente non ero troppo convinta, la trama non mi diceva troppo, la copertina nemmeno. Mi ci sono buttata ed è stata davvero una piacevole scoperta. Una specie di distopia che ha dell’assurdo dentro ed ha come protagonisti i libri. Consigliatissimo.

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La strada
Cormac McCarthy

La strada è un libro che mi attira da tanto, ma non ho mai trovato la spinta giusta. È un distopico, quindi credo mi piacerà, ma ha qualcosa che lo tiene fuori dai libri che sono abituata a leggere e quindi mi fa scegliere altre letture. Me lo consigliate?

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Ai piani bassi
Margaret Powell

È un racconto vero, la storia di una ragazza che, negli anni ’30, si ritrova a soli 15 anni ad essere aiuto cuoca in una famiglia di ricchi aristocratici. Le storie vere mi piacciono, ma quello degli anni 30 è un periodo che non ho mai affrontato e non riesco a convincermi del tutto a leggerlo.

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Yoro
Marina Perezagua

Questo libro mi ha presa da subito per la copertina e il titolo così breve, senza un significato preciso a prima vista. Sempre a sfondo storico, questa volta si parla del 1945. Dove? A Hiroshima. Ho sempre letto molto su quel periodo, ma legato prettamente al nazismo ed ai campi di concentramento. È decisamente ora di ampliare il raggio…

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il peso dei segreti

Il peso dei segreti
Aki Shimazaki

Idem come sopra, Hiroshima, 1945. Storia totalmente diversa, stesso periodo storico. Così come Memorie di una Geisha (devo ancora leggere anche quello, mannaggia a me) mi attira molto il fatto di scoprire qualcosa di più sulle usanze e la cultura giapponesi.

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E voi? Quali libri vi affascinano, ma per qualche motivo non riuscite a prendere in mano? Ditecelo nei commenti!

In vetrina: Still me di Jojo Moyes

Buongiorno 🙂
Oggi ho meditato a lungo sul libro da mettere nell’In vetrina di oggi. Nulla che mi ispirasse particolarmente…E poi mi è venuto in mente lui. Ve l’avevamo già detto in pagina, ma lo rivediamo qui con qualche dettaglio in più. Ad inizio anno uscirà il seguito di Io prima di te e Dopo di te di Jojo Moyes: Still me. Non si hanno ancora notizie della traduzione ed ammetto di non aver ancora letto Dopo di te, ma a quanto pare ho il tempo di recuperare! Siete curiosi?

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Titolo: Still me (Me before you #3)
Autore: Jojo Moyes
Data di pubblicazione: 23 gennaio 2018 (non si hanno ancora notizie di una data italiana)
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Louisa Clark arrives in New York ready to start a new life, confident that she can embrace this new adventure and keep her relationship with Ambulance Sam alive across several thousand miles. She is thrown into the world of the superrich Gopniks: Leonard and his much younger second wife, Agnes, and a never-ending array of household staff and hangers-on. Lou is determined to get the most out of the experience and throws herself into her job and New York life within this privileged world.

Before she knows what’s happening, Lou is mixing in New York high society, where she meets Joshua Ryan, a man who brings with him a whisper of her past. In Still Me, as Lou tries to keep the two sides of her world together, she finds herself carrying secrets–not all her own–that cause a catastrophic change in her circumstances. And when matters come to a head, she has to ask herself Who is Louisa Clark? And how do you reconcile a heart that lives in two places?

 

Jojo Moyes

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Jojo Moyes is a British novelist.
Moyes studied at Royal Holloway, University of London. She won a bursary financed by The Independent newspaper to study journalism at City University and subsequently worked for The Independent for 10 years. In 2001 she became a full time novelist.

Moyes’ novel Foreign Fruit won the Romantic Novelists’ Association (RNA) Romantic Novel of the Year in 2004.

She is married to journalist Charles Arthur and has three children.