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Weekly Recap #34

Questa settimana il recap non mi risulta semplice, perché non so bene cosa pensare dei due episodi che ho visto ormai una settimana fa. Provo comunque a buttare giù qualche frase di senso compiuto, ma non garantisco sul risultato. Queste settimane sono un incubo e la mia attenzione alle serie tv è praticamente nulla.
Diamo inizio alla lettura del penultimo recap di questo 2015 😉

doctor who

Doctor Who 9×12
È una settimana che cerco senza successo di mettere in ordine le idee su questa puntata. Il problema principale è che mi è piaciuta molto, ma ragionandoci su ci sono cose che fanno acqua da tutte le parti. Come l’ultima volta, voglio evitare di raccontare cosa succede perché voglio che ognuno di voi possa guardare la puntata e poi venire qui e leggere i ragionamenti che ho fatto su di essa, senza doversi leggere un riassunto con in mezzo dei commenti. Il Dottore è arrabbiato. Ha perso Clara, è rimasto rinchiuso in una specie di prigione costruita appositamente per lui per miliardi e miliardi di anni e ora si ritrova a Gallifrey, senza alcuna spiegazione sul perché il presidente di Galifrey imprigionato. Lo vediamo raggiungere il capannone dove durante lo speciale del 50° anniversario il War Doctor decideva se distruggere Gallifrey o meno. In quel capannone, aiutato da Clara e da versioni future di sè stesso (Ten e Eleven) ricomincia ad avere speranza e diventa ufficialmente il Dottore.
Di Gallifrey ci viene mostrato gran poco. Il presidente viene quasi subito abbandonato dai suoi uomini (c’è da dire che non era esattamente in bolla come uomo) che eleggono il Dottore nuovo presidente. Da qui la puntata inizia a non convincermi più. Nel senso, è stata stupenda, epica, ho pianto un sacco e ho provato un miscuglio di emozioni non definibili, ma in fondo alla mia mente c’èra sempre qualcosa che non andava. Il Dottore è a Gallifrey, il suo pianeta, la sua casa, quella che cerca da secoli, ha raggiunto la meta finale del suo viaggio, ma sembra non importargli. Lui è lì per uno scopo preciso, ed è salvare Clara. Perché?!
Ho capito che è morta all’improvviso e che ci eri affezionato, ma perché devi strapparla alla morte, togliendole una morte da eroina, per riaverla con te infrangendo qualsiasi legge dell’universo e praticamente distruggendo la linea temporale?
Clara più avanti dice che la sua morte è un punto fisso nella storia e, nonostante la questione dei punti fissi mi sia poco chiara dopo le vicende di Amy e Rory, presumo sia un evento che deve accadere per forza.
Il Dottore ha perso una quantità indecente di companion, ma non è mai arrivato a questi limiti per salvarli. Nemmeno per River (che è sua moglie e che avrei voluto vedere sempre insieme al suo Dottore) è arrivato a distruggere la linea temporale, anzi, con un trucco le ha chiesto di lasciarlo morire per salvare l’universo (per fortuna è un genio e si è salvato).
Per Clara invece fa cose terribili e poco ragionate, arrivando addirittura ad uccidere. Non riesco a buttarla giù come cosa.
Anche cercando di accettare che il Dottore possa essere così legato a Clara da fare cose che non aveva mai fatto per nessun’altra, mi spiegate quand’è che Clara è diventata brava quanto il Dottore a pilotare il Tardis? Quando il Dottore perde la memoria, vediamo Clara e Ashildr andare in giro con un secondo Tardis (similissimo al Tardis del primo Dottore, ennesimo riferimento ai Dottori passati) e partire per mille avventure prima di tornare a Gallifrey. Clara non è il Dottore e non dovrebbe essere in grado di fare quello che fa. Non è in parte TimeLord come River, è una companion e tale doveva rimanere.
Cercando di terminare, altrimenti non finisco più, mi piace che abbiano concluso la storia di Clara in maniera meno triste, anche se non come avrei voluto. Mi piace che il Dottore abbia ritrovato Gallifrey, ma voglio più spazio per esplorare questa storia. Mi piace che il consigliere su Gallifrey, da uomo si sia rigenerato in donna e che ci faccia sapere di essere sempre stato donna prima di quell’unica rigenerazione da uomo. Significa che daranno un Dottore donna prima o poi?
Ora non mi resta che aspettare lo speciale di Natale come una bambina che aspetta i regali il 25 mattina, perché signore e signori, torna River! Non vedo l’ora di vederla interagire con Capaldi e spero che continuino a riportarla dentro la storia, perché la amo troppo.
Ci risentiremo per lo speciale di Natale penso, quindi a fra qualche settimana!

 

quantico

Quantico 1×10
Avevamo lasciato Alex in manette che si dichiara colpevole per l’attacco terrorista, ma soprattutto ci eravamo lasciati la scorsa settimana senza la minima idea di chi fosse realmente il colpevole. Non che in questa settimana abbiano fatto grandi passi avanti i personaggi e, di conseguenza, nemmeno noi.
Alex ha 23 ore (mi pare) per trovare il colpevole o le toccherà abituarsi all’idea di passare la vita in carcere o a subire di peggio. I suoi compagni, Liam e Miranda sono lì per aiutarla, ma scopriamo presto che tradire la fiducia di chi ti sta accanto è sempre troppo facile. Miranda e Liam, infatti, convincono Alex a tenere sotto sorveglianza anche i compagni che la stanno aiutando e quando questi lo vengono a sapere, non la prendono bene, anzi. Shelby si sente di nuovo tradita dall’amica appena ritrovata dopo parecchi scontri e non so come farà Alex a recuperare la fiducia della bionda.
Le novità più grandi, però, questa volta le otteniamo dalle scene passate. A Quantico, infatti, ai ragazzi viene chiesto di valutare i profili di una nuova classe di futuri agenti e tutti iniziano a chiedersi chi sia stato a valutare loro. Nimah non riesce a togliersi dalla mente che ci sia qualcosa che Simon tiene ben nascosto e decide di indagare. Lo stesso fa Alex, ma in maniera molto meno distruttiva, con Natalie. Viene fuori che entrambi hanno qualcosa da nascondere, ma è Natalie quella che si trova nei guai con l’FBI. Scopriamo che ha una cicatrice falsa dietro l’orecchio e viene rivelato che ha avuto una relazione con un uomo violento da cui ha avuto una figlia e per proteggerla ha dovuto creare delle prove di abuso per farsi credere dalla polizia. Scopriamo anche che l’FBI ha sempre saputo del passato di Simon, ma Nimah non riesce a lasciar correre e rivela a tutti che il ragazzo è un criminale di guerra. Simon, umiliato e accusato, inizia a raccontare, mostrando a tutti il dolore che prova per essere stato obbligato a partecipare in azioni che non condivideva. Pensavo fosse questo il motivo per cui era stato cacciato dall’accademia, ma se l’FBI già sapeva allora io, mentre continuavo a guardare, non riuscivo a trovare una ragione per cui fosse stato allontanato. È venuto fuori che nessuno sapeva del giorno in cui Simon aveva minacciata Ryan a inizio anno e, dato che un’azione del genere non è tollerata al’accademia, viene cacciato.
Tornando al presente, Simon confessa a tutti di aver capito che gli attentatori stanno seguendo un piano di attacco ideato da Simon stesso durante il periodo in accademia. Il piano di Simon però era destinato a fallire, perché l’idea era quella di portare pace, non di uccidere gente e di portare paura e altro dolore nel mondo. Pare che però qualcuno abbia rubato il suo piano, l’abbia sistemato e lo stia usando per colpire la città. Non so davvero più cosa aspettarmi e lo dico ad ogni puntata. Non so chi sia il colpevole, non so chi sia innocente, non so più nulla. Domani esce l’ultima puntata e spero avremo delle risposte, anche se temo che concludano la puntata con un enorme cliffhanger.
Incrocio le dita perché non si tratti nè di Shelby nè di Caleb. Sto quasi sperando che si tratti del padre di Caleb o che comunque sia coinvolto perché mi sta antipaticissimo. E voi? chi sospettate?

 

mon firma

Weekly Recap #33

Ma buongiorno!
I Recap qui diventano sempre più corti a causa della pausa invernale che colpisce un po’ tutte le serie, ma non per questo gli episodi rimasti sono meno intensi, anzi. Per Doctor Who si avvicina il finale di stagione e io sono tesissima perché non so cosa aspettarmi. Sono curiosa da matti. Quantico mi intriga sempre di più e sapere che fra poco andrà in pausa mi mette ansia. Già ho reagito male alla pausa di Blindspot, figuriamoci con questo.

Vi lascio alla lettura ora, alla prossima settimana!

doctor who

Doctor Who 9×11
È stato un episodio sicuramente particolare, ma in senso buono. Anche l’episodio 9 era stato particolare ma, nel mio caso, quello era stato un fallimento, tanto che non sono riuscita a superare i primi 10 minuti. Questo undicesimo episodio, il primo dopo la morte di Clara, ci mostra subito dove viene spedito il Dottore con il teletrasposto di Ashildr.
È un luogo strano, pieno di porte e corridoi e strani televisori sparsi in giro. All’improvviso il Dottore scorge una strana figura che sembra essere uscita dai suoi incubi, che pare inseguirlo ovunque lui vada. Non voglio raccontarvi molto perché questo è un episodio in cui ogni parola può essere considerata spoiler e rovinarvi tutto. Mi limiterò quindi a commenti su attori e avvenimenti in maniera generale perché davvero questo è un episodio che bisogna vedere senza prima aver letto nulla.
Capaldi si dimostra un attore fenomenale, in grado di interpretare in Dottore in una situazione critica, in cui lo vediamo preso dalla paura, dallo sconforto e, per la prima volta, dalla voglia di lasciarsi andare e non dover sempre vincere. Mi è piaciuto moltissimo come hanno rappresentato il “pensare” del Dottore. Nei momenti critici lui si immagina nel Tardis, insieme a Clara e le spiega come si è salvato.
Un applauso va fatto agli sceneggiatori, perché scrivere un episodio in cui compare un solo personaggio non è semplice, ma loro sono riusciti a creare una storia che non permette di distogliere per un secondo lo sguardo, tenendo incollati allo schermo fino agli ultimi secondi.
Rivedere Clara, anche se solo nella mente del Dottore è stato un colpo al cuore, ma la ragazza riesce sempre a spronare il Dottore a fare la cosa giusta e lo obbliga ad alzarsi e lottare per sopravvivere e a non lasciarsi andare.
Alla fine, ovviamente, riesce ad uscire dal luogo in cui era imprigionato e non ci mette poco (2 miliardi di anni non passano in fretta). Ma il punto fondamentale della puntata è dove si ritrova quando finalmente riesce ad uscire.
Signori io avevo la mascella spiaccicata per terra quando ho capito cosa stava succedendo e non voglio spoilerare nulla, ma l’unico commento da fare è: “OMG”.
Il cerchio si sta iniziando a chiudere e forse vedremo la fine di una storia iniziata anni e anni fa. La prossima puntata deve essere qualcosa di epico essendo anche il finale di stagione, quindi preparatevi ad essere sconvolti.

 

quantico

Quantico1x09
Ritorno col botto per Quantico, che la settimana scorsa ci ha lasciato senza puntata. Ho una confusione assurda in testa riguardo a chi possa essere l’attentatore a questo punto. Puntavo su Liam, perché mi è sempre stato sulle scatole e mi è sempre sembrato viscido, ma in questo episodio mi sono dovuta ricredere. Dopo l’arresa di Alex, la ragazza viene presa in custodia da un gruppo di agenti che risponde direttamente al presidente, autorizzati ad ottenere risposte in ogni modo possibile, anche utilizzando metodi non troppo legali. Liam e gli altri agenti cercano in tutti i modi di trovare delle prove che aiutino il caso di Alex prima che le venga fatto del male. Ritorna anche Elias, come avvocato di Alex e pare che all’FBI lo conoscano bene come avvocato, visto che in passato deve avergli dato parecchi problemi. Sono curiosa di vedere cosa succederà con il suo personaggio. Caleb trova le prove necessarie con l’aiuto delle gemelle e scopre come il vero attentatore sia riuscito a rapire e drogare Alex, portandola da casa sua al luogo dell’attentato senza che nessuno lo vedesse. Ha utilizzato i cosiddetti blindspots, ovvero pezzi di strada (di solito piuttosto brevi) che non sono catturati da nessuna telecamera, quindi se vi si resta dentro, non è possibile essere visti. Portate le prove a Liam, anche lui si convince dell’innocenza di Alex e riesce a ottenere indietro il caso, salvando la ragazza e Ryan, che era stato usato per far confessare Alex. La fine della puntata mi ha lasciata sconvolta perché non mi sarei mai aspettata che decidesse di dichiararsi colpevole in tribunale. Sono curiosa di vedere come la tireranno fuori ora.
Nel passato, durante l’addestramento a Quantico, vengono fuori novità e altri sospetti sui nostri agenti. È Simon quello che convince di meno, ma do per scontato che non sia lui il colpevole perché lo stanno cercando di screditare troppo. Dopo aver scoperto che uno degli agenti venuti a insegnare a Quantico ha falsificato delle prove per arrestare e condannare un serial killer, Simon decide di avvisare le autorità e tutti gli altri lo accusano di aver preso una decisione sbagliata. Ora, non so cosa avrei fatto io, ma accusarlo così non ha troppo senso. Dovrebbero aver imparato ormai a fidarsi l’uno degli altri e soprattutto a non sottovalutare l’istinto di ognuno di loro, che si è rivelato spesso corretto.
Il padre di Caleb ha indagato Shelby e pare stia cercando il modo di screditarla agli occhi del figlio, anche se ancora non ho capito perché. A quanto sappiamo dagli eventi futuri, però, pare che alla fine ce l’abbia fatta.
In conclusione, non ho idea di chi sia l’attentatore, non so cosa aspettarmi e mancano solo due episodi al Winter finale..insomma, qui nessuno sa niente!

 

mon firma

Recensione: Carry On di Rainbow Rowell

Sono passati mesi dall’ultima recensione che ho scritto e questa non è decisamente quella che avrei voluto scrivere per prima, ma mi è venuta abbastanza di getto, quindi mi sono detta: “Perché no?!”.
Kia fra poco mi mangiava se non le scrivevo almeno una recensione quindi questa è decisamente dedicata a lei 😉

Vi lascio alla lettura senza perdere altro tempo!

carry on
Titolo: Carry On
Autore: Rainbow Rowell
Editore: St. Martin’s Griffin
Disponibile in italiano: No
Goodreads

Simon Snow is the worst chosen one who’s ever been chosen.

That’s what his roommate, Baz, says. And Baz might be evil and a vampire and a complete git, but he’s probably right.

Half the time, Simon can’t even make his wand work, and the other half, he sets something on fire. His mentor’s avoiding him, his girlfriend broke up with him, and there’s a magic-eating monster running around wearing Simon’s face. Baz would be having a field day with all this, if he were here—it’s their last year at the Watford School of Magicks, and Simon’s infuriating nemesis didn’t even bother to show up.

Carry On is a ghost story, a love story, a mystery and a melodrama. It has just as much kissing and talking as you’d expect from a Rainbow Rowell story—but far, far more monsters.

 

Carry On mi ha dato subito l’impressione di essere uno di quei libri che o ami alla follia o non riesci proprio a buttare giù. Nel mio caso è stato un miscuglio delle due cose. Il romanzo nasce dalla penna di Rainbow Rowell che fino ad ora non ha mai deluso le mie aspettative. I suoi libri sono sempre molto scorrevoli e dolci, ricchi di colpi di scena e personaggi che sembrano reali. Carry On è una sorta di spin-off di Fangirl, che io avevo letteralmente divorato e amato. Devo ammettere che, al tempo, non ero stata particolarmente attirata dai mini spezzoni che la Rowell aveva pubblicato su Simon e Baz, perché ero concentrata sulle vicende di Cath e sul suo cercare il proprio spazio nel mondo, ma piano piano la curiosità è salita e, quando ho scoperto che la Rowell avrebbe pubblicato un libro dedicato ai due maghi, ho deciso di provarci.

A distanza di anni dalla fine della saga di Harry Potter, mi ritrovo ancora a storcere il naso ogni volta che inizio una storia che parla di maghi e magia. Ho notato, da quando abbiamo aperto questo blog e da quando ho iniziato a prestare attenzione alle recensioni degli altri, che non è un problema solo mio. Chi ha letto e amato Harry Potter tende a trovarlo un po’ ovunque e Carry On non è escluso da tutto ciò.
Nella prima parte del romanzo, queste affinità erano tremendamente evidenti e a volte sono stata tentata di posarlo e non continuarlo perché mi risultava strano e un po’ anche perché non mi stava coinvolgendo per niente. Il romanzo viene raccontato da una moltitudine di personaggi diversi e piano piano si iniziano a capire gli intrecci tra di loro e potersi immergere nei loro pensieri permette una compresione della storia molto più profonda. Se il romanzo fosse stato raccontato interamente dal POV si Simon, avrei quasi sicuramente mollato a metà.

Simon è il Prescelto, il ragazzo destinato a sconfiggere il cattivo di turno e salvare il mondo dei maghi, ma se avete mai pensato che Harry Potter fosse un Prescelto ignobile, Simon vi sembrerà una barzelletta. È il mago più potente mai nato, racchiude in sé poteri inimmaginabili, ma è assolutamente incapace di utilizzarli. I poteri di Simon hanno solo due modalità: zero assoluto o bomba atomica. Snow è sempre affamato, non pensa mai prima di agire e non si rende minimamente conto che ogni azione ha una conseguenza. Dipende dal suo mentore in tutto e per tutto e mi ha dato l’idea di non riuscire a prendere una decisione di testa sua. Come ogni eroe che si rispetti, ha al suo fianco amici disposti a tutto per aiutarlo, o quasi. Penelope è una Hermione meno saccente, ma ugualmente determinata a fare la cosa giusta per il mondo magico e per proteggere i suoi amici. Ha una famiglia tutta strana e mille domande senza risposta, che cerca in ogni modo di risolvere. Agatha, la ragazza di Snow, non sono riuscita ad inquadrarla bene. Mi ha dato la sensazione di essere alla disperata ricerca di normalità, senza poterla mai ottenere davvero. Si è sempre comportata come ci si aspettava da lei, uscendo con Simon e cercando di essere la fidanzata perfetta, finché non capisce che non è quello che desidera davvero.

Più o meno nel momento in cui mi stavo decidendo a mollare il romanzo perché non riuscivo a farmi coinvolgere, è apparso il personaggio che ha cambiato tutto. Chi mi conosce sa che ho una passione per i bad boys in generale e che il bad boy per eccellenza nel mio cuore risponde al nome di Draco Malfoy. Il suo alter ego in Carry On si chiama Tyrannus Basilton ‘Baz’ Pitch ed è un vampiro. Dal momento della sua comparsa, con tanto si portone spalancato mentre tutti lo guardano entrare, Baz è diventato il mio personaggio preferito in questo libro. È un ragazzo aristocratico, cresciuto nel lusso e nella convinzione che ci siano maghi migliori di altri e che questi meritino di più degli altri. La sua famiglia vorrebbe che fosse lui a sconfiggere Snow perché cercano vendetta contro il suo mentore, “The Mage”.
Destino vuole che Baz e Simon siano compagni di stanza dal primo anno di scuola e che siano costretti ogni giorno a fare i conti con la propria rivalità e, per quanto riguarda Baz, anche con sentimenti che non si sarebbe mai aspetto di provare dei confronti dell’altro ragazzo.

Uniti da un patto che mette da parte le loro rivalità per un po’, i due si ritrovano ad affrontare non solo il cattivo della storia (un mostro che pare eliminare la magia ed ha le sembianze di un giovane Simon), ma anche i propri sentimenti, che li spingono inevitabilmente uno verso l’altro. La Rowell ha una delicatezza incredibile nel descrivere storie d’amore, rendendole sempre dolcissime e realistiche. Devo ammettere che, nonostante il romanzo non sia esattamente corto, avrei voluto che certi aspetti venissero approfonditi meglio, come il futuro che aspetta i ragazzi alla fine della battaglia, il passato di personaggi come “The Mage” o Lucy, che emergono piano piano dalla lettura, senza che gli sia dedicato il giusto spazio.

Carry On mi ha dato la sensazione che non ci siano buoni e cattivi in questa storia, ma che ognuno abbia delle convinzioni che lo portano a commettere azioni diverse che hanno conseguenze diverse a seconda della situazione. Baz non è cattivo, come Simon non è sempre buono. Ognuno commette errori e, chi più chi meno, ognuno cerca di risolverli.

Mi è piaciuto davvero tanto come la Rowell abbia deciso di creare gli incantesimi utilizzati all’interno della storia a partire da filastrocche e modi di dire, perché rende il tutto un po’ più divertente e particolare.
Non mi ha convinto del tutto il finale così aperto e avrei voluto qualche indicazione in più su ciò che i personaggi avrebbero dovuto affrontare più avanti, ma mi è piaciuto molto che il finale abbia mostrato che a volte, anche se si pensa di aver perso tutto, ci sono persone al nostro fianco che possono aiutarci a rialzarci e ad andare avanti.

Come dice la trama, Carry On è una storia di fantasmi, d’amore e di mistero con un pizzico di comicità e varie scene che fanno ridacchiare sotto i baffi. I personaggi, insieme, creano un mix da cui, superato il primo quarto di libro, è difficile staccarsi. Avrei voluto poter dare il massimo dei voti a questo romanzo, perché a modo suo fa tornare bambini, immersi in una magia che non potremo mai avere ma che continuiamo a sognare, ma per colpa dell’inizio un po’ lento non mi è stato possibile.

Se avete amato Fangirl, e in generale i libri della Rowell, fate un tentativo con questo romanzo e cercate di non farvi scoraggiare dall’inizio.

rating 4

mon firma

Weekly Recap #32

Buonasera!
Mi scuso per non aver pubblicato ieri, ma mi mancava ancora da vedere Blindspot e ho passato il pomeriggio al buio sul letto causa un mal di testa assurdo che non se ne andava più. Mi rendo conto che è tardissimo,  ma non ho davvero giustificazioni per l’ora tarda se non quella di essere distrattissima in questi giorni. Mi dispiace molto e vi lascio alla lettura del weekly recap senza farvi perdere altro tempo!

doctor who

Doctor Who 9×10
‘Face the Raven’ è uno di quegli episodi che danno emozioni contrastanti. Da una parte non vorresti mai vederlo, dall’altra la curiosità è al massimo perché sai che sarà un episodio fondamentale. Inizia allegro, con Clara e il Dottore al ritorno dall’ennesima avventura, felici e stanchi. In quel momento, suona il telefono del Tardis e tutto inizia a precipitare. Rigsy (ve lo ricordate il ragazzo che aveva aiutato Clara in uno degli episodi dell’ottava stagione) si è svegliato la mattina con uno strano tatuaggio sul collo che pare essere un countdown e non ricorda di averlo fatto. Ovviamente i due non riescono a dire di no ad un mistero e iniziano ad indagare.
Grazie ad un’intuizione brillante della ragazza, i tre riescono a trovare una via di Londra che nessuno riesce a vedere grazie ad un sistema di copertura alieno e lì trovano Ashildr. La ragazza, sempre immortale, ha mantenuto la promessa di difendere il mondo dal Dottore e ha creato un luogo in cui gli alieni possano rifugiarsi e ricevere asilo. Mantiene le regole in maniera ferrea e chiunque trasgredisca viene condannato a morte tramite un’Ombra, rappresentata da un corvo. Scopriamo quindi quello che è successo: pare che Rigsy abbia ucciso una donna e per questo Ashildr lo ha condannato. Scaduto il countdown, il corvo verrà a portare la morte e non vi è modo di sfuggirgli.
Clara non è una persona che si arrende facilmente e inizia ad indagare per trovare il vero colpevole e salvare Rigsy. Mi è piaciuto come le abbiano dato molto spazio in questo episodio, permettendole di dimostrare di essere sveglia e di aver imparato molto dal Dottore negli anni. È lei che trova il figlio della donna uccisa che li aiuta a capire molte cose ed è sempre lei che, coraggiosa e ottimista, scopre che la condanna può essere passata ad un’altra persona se questa è consapevole e consenziente. Nel momento in cui è venuta fuori quell’informazione ho capito come sarebbe andata e ho iniziato a piangere. Clara accetta di prendere il posto di Rigsy, convinta di poter trovare una soluzione nel tempo rimanente e salvare tutti, ma on ha messo in conto che qualcosa non quadrava dall’inizio in quella storia e il Dottore se ne accorge quando ormai è troppo tardi. Mentre Ashildr spiegava, sentivo la stretta sul petto aumentare e quando ha detto che non poteva aiutarla ho sperato, per un attimo, che il Dottore se ne arrivasse con un’ idea geniale a salvare la situazione, ma così non è stato. Mi sono sentita come Clara, disorientata, confusa, stupita che per la prima volta il Dottore non avesse soluzioni e devo ammettere che è l’unica pecca dell’episodio. Mi è sembrato che ci abbiano provato troppo poco, che non abbiano nemmeno tentato di fare qualcosa, accettando gli eventi perché era così che doveva andare. Sappiamo che il Dottore ha fatto così assurde per i suoi compagni e ha sempre tentato l’impossibile, quindi perché questa volta si è semplicemente rassegnato a vedere la sua amata Clara morire?
Clara, però, dopo un attimo di crisi, fa quello che le riesce meglio, quello per cui è un’ottima compagna: salva il Dottore. Nei suoi ultimi minuti, il suo pensiero principale è lui e il suo futuro e voglio riportare le parole che, giuro, mi hanno portata ad assomigliare ad una piccola fontana.

You. Listen to me. You’re going to be alone now and you’re very bad at that. You’re going to be furious and you’re going to be sad, but listen to me. Don’t let this change you. I now what you’re capable of. Don’t be a warrior. Promise me. Be a Doctor.

Nell’ottava stagione non la potevo vedere, ma in questa nona mi è piaciuta tantissimo e vederla uscira dalla casa, camminare a testa alta verso la sua fine, mi ha vagamente distrutta. Il Dottore la guarda senza poter fare nulla e la scena è stata terribile. Rientrato in casa, lo vediamo alle prese con Ashildr, che deve teletrasportarlo in qualche luogo sconosciuto per conto di certi “loro” con cui ha fatto un patto, ma il Dottore non le perdonerà ciò che è successo a Clara facilmente e temo seriamente che possa succedere qualcosa di brutto. Non so come saranno i prossimi episodi di Doctor Who o se conosceremo presto la nuova companion, ma so che Clara ha fatto un viaggio lunghissimo insieme al Dottore e insieme a noi e non verrà dimenticata facilmente, che uno l’abbia amata o odiata.

 

blindspot

Blindspot 1×10
Pensavo che l’episodio più sconvolgente di questa settimana sarebbe stato quello di Doctor Who per ovvi motivi e fino alla fine di Blindspot ero certa di aver avuto ragione, ma no, gli ultimi 5 minuti della puntata hanno ribaltato tutte le carte in tavola.
Cerco di andare con un minimo di ordine però. L’episodio inizia già nel pieno delle ricerche dell’assassina di David e mi sono stupita nel vedere Patterson così impegnata nel caso, per poi capire che lo faceva per tenere la mente occupata e non pensare alla morte del fidanzato. La squadra è più determinata che mai a catturare la donna responsabile dell’omicidio e inizia subito a trovare indizi che aiutino a capire di chi si tratta. Grazie all’indagine viene rivelata una cella di spie russe che sono state posizionate in America e che hanno sposato persone particolarmente influenti per carpire informazioni. Devo ammettere che la storia non mi ha entusiasmata particolarmente, ma l’ho seguita volentieri. Alla fine, Weller e Jane riescono a trovare la donna che ha ucciso David, ma questa muore nella colluttazione.
A quel punto Patterson crolla del tutto rivelando a Jane di aver sperato che trovare l’asssassina alleviasse un po’ il dolore, ma si rende conto di non provare più nulla e di sentirsi vuota. Ci vorrà del tempo perché la donna riesca a riprendersi, ma ha l’intera squadra al suo fianco pronta a sostenerla. Jane, riflettendo sulle parole dell’amica sul aver perso tempo prezioso, si allontana dagli uomini incaricati di proteggerla e fa quello che aspettavamo da settimane: prendere Weller e sbatterlo contro un muro. No, scherzo, non è andata esattamente così, ma il concetto è che abbiamo avuto il tanto agognato bacio, con tanto di nipotino che interrompe il momento. Ovviamente le cose non potevano finire bene e Jane viene rapita dal tipo pazzo della CIA di cui non ricordo il nome. Dopo averla torturata un po’ (non so bene perché decidano sempre il waterboarding e soprattutto perché lo facciano vedere che a me da fastidissimo) e averle fatto ricordare il nome Orion (è un progetto? una missione?), succede il finimondo. Il tipo senza nome sente degli spari, va verso la porta e bam, viene ammazzato dal tipo figo con il tatuaggio sul braccio dei sogni di Jane. Tale manzo si chiama Oscar e invece di liberare la povera Jane le fa vedere un video in cui Jane stessa rivela di essere lei l’ideatrice del piano che la coinvolge direttamente. Ok, non penso di essere riuscita a spiegarmi. Sostanzialmente Jane ha ideato il piano di farsi coprire di tatuaggi dai significati nascosti e di cancellarsi la memoria. Perché non è ancora dato sapere. Sappiamo che Oscar e Jane erano sposati però e ora parte il dilemma che c’è in ogni serie tv che si rispetti: quale manzo sceglierà?! Lo scopriremo dopo la pausa invernale.

 

Con questo io vi saluto e vi aspetto qui la settimana prossima a commentare Doctor Who e l’ultima puntata di Quantico.