mon

Teaser Tuesday #43

Questo Teaser è il mio primo post del 2016 ed è tratto dal libro scelto per il mese di Gennaio della Book Jar Challenge (qui trovate le informazioni e già che ci sono vi ricordo che, se volete, potete ancora iscrivervi commentando sotto il post o mandando una mail al nostro indirizzo).

L’ho iniziato da pochissimo quindi non ho molto da dirvi sul libro se non che è il secondo libro di John Green che leggo (il primo è stato Colpa delle Stelle che mi ha vagamente distrutta) e le aspettative sono molto alte. Speriamo non deluda.

Voi lo avete letto? Vi è piaciuto? Se lo state leggendo con noi per la Challenge, cosa ne pensate finora?

Teaser Tuesday

Colin inspirò profondamente e scivolò giù, immergendo la testa.
Sto piangendo, pensò, e aprì gli occhi per guardare attraverso l’acqua
irritante, piena di bagnoschiuma . Mi viene da piangere, perciò di sicuro sto piangendo, ma non posso saperlo perché sono sott’acqua. Invece non stava piangendo. Stranamente, si sentiva troppo depresso per piangere. Troppo ferito. Era come se lei si fosse portata via la parte di lui che sapeva piangere.
Tolse il tappo dalla vasca, si alzò, si asciugò e si vestì. Quando uscì dal bagno i suoi genitori erano seduti insieme sul suo letto. Non era mai un buon segno quando i suoi genitori si trovavano nella sua stanza nello stesso momento. Nel corso degli anni questo aveva significato varie cose:
1. Tua nonna/ nonno/zia-Suzie-tu-non-l’hai-mai-conosciuta/oh-ma-credimi-era-tanto-buona/ oh-che-peccato, è morta/o.
2.  Stai trascurando lo studio per colpa di una ragazza di nome Catherine.
3.  I bambini nascono da un atto che un giorno troverai molto interessante ma che per ora ti ispirerà un certo disgusto, e inoltre a volte le persone usano gli organi da cui nascono i bambini per compiere atti che non servono a fare bambini, come ad esempio scambiarsi baci su parti del corpo diverse dal viso.
Non aveva mai significato:
4.  Mentre eri nella vasca ha telefonato una ragazza di nome Catherine. Ti chiede scusa. Ti ama ancora, ha commesso un terribile errore e ti aspetta di sotto.
Ciononostante, Colin non poteva fare a meno di sperare che i suoi genitori fossero nella sua stanza per comunicargli notizie del tipo quattro. In genere era un pessimista, ma tendeva a fare un’eccezione per le Catherine: qualcosa gli diceva sempre che sarebbero tornate da lui.

Capitolo 1 – TEOREMA CATHERINE di John Green

Divisore dx

Teorema CatherineDa quando ha l’età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con diciannove Catherine. E tutte l’hanno piantato. Così decide di inventare un teorema che preveda l’esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un’altra volta. Tutto questo nel corso di un’estate gloriosa, passata con l’amico Hassan a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età, ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine.

monfirma

Teaser Tuesday #41

Io e Kia a quanto pare non siamo in grado di alternarci e questa settimana tocca di nuovo a me!

Ho divorato il libro di cui vi lascio il Teaser in due pomeriggio (colpa dello studio, altrimenti lo avrei finito prima). Alessia non delude mai e ci ha regalato un altro piccolo capolavoro ambientato a New York. Ritroviamo i personaggi già conosciuti ne ‘La tentazione di Laura’ ( qui la mia recensione) e ovviamente Alessia ci lascia con un finale che non può fare altro che farci desiderare il terzo libro della serie, con protagonista Seth (personaggio meraviglioso).

Avete letto ‘La favola di Thea’? Vi è piaciuto?

teaser tuesday

Durante gli eventi pubblici, la regola è una: sorridi ai fotografi e agli invitati, facendo credere a tutti che: A. questa è la serata più bella della tua vita; B. non c’è altro posto in cui vorresti essere, se non qui, con loro; C. non vedi l’ora di leggere i loro pezzi, visitare i loro blog, provare i loro prodotti.
Buona parte del mio lavoro consiste nel coltivare relazioni, e Jules, il mio addetto stampa, mi ha addestrata bene negli ultimi mesi. “Ogni persona che incontri sul tuo cammino è una potenziale opportunità, Thea. Sorridi a tutti, perché in questo mestiere tutti potranno esserti utili, e coloro che non si sentono coccolati diventano presto dei nemici.”
Sotto questo aspetto, dunque, il compleanno di Mukoshi non è stato diverso dalle altre serate.
Tuttavia, qualcosa di diverso c’è, ed è Mordecai.
Dopo aver augurato buon compleanno al festeggiato, aver posato per i fotografi e aver chiacchierato con il direttore creativo di un magazine online e con due fotomodelle-blogger-designer emergenti, infatti, mi ha trascinata verso l’ala del club in cui Mukoshi ha fatto esporre le sue fotografie.
E anche se è rimasto in silenzio per tutto il tempo ad osservare gli scatti, è stato come se quei minuti facessero parte di un momento intimo, di un appuntamento tutto nostro.
“So che devi tornare dalle fotomodelle anoressiche,” mi ha detto ad un certo punto, guardandomi negli occhi.
“Non devo fare proprio nulla, invece.”
“Sul serio?”
“Sul serio.”
Mordecai ha preso di nuovo la mia mano. “Allora vieni con me.”
Mi ha portata verso la pista, a suo agio come se conoscesse bene il club, ed è qui che siamo adesso, in mezzo ad altre decine di persone.
Non so se ci muoviamo a tempo con la musica. Non so se lui è bravo a ballare. Quello che so è che i suoi occhi sono nei miei, ed è come se questo fosse sufficiente a trasformare tutto in una realtà parallela in cui gli altri invitati non esistono più.
I nostri corpi sono vicini. La mia guancia destra è accanto alla sua guancia destra. Le sue mani sono sulla mia vita, e le mie sono sulle sue spalle.
“Non so cosa sto facendo,” gli dico ad un certo punto. “Con te non so mai cosa sto facendo.”

Capitolo 12 – LA FAVOLA DI THEA di Alessia Esse

divisore dx

la favola di theaLei pensa che lui sia un cafone.
Lui pensa che lei sia superficiale e frivola.
Non potrebbero essere più diversi.
Non potrebbero essere più attratti l’uno dall’altra.

In apparenza, Thea Harrison vive una favola: la sua carriera è in ascesa, i suoi amici l’adorano, e un folto esercito di fotomodelli è pronto a regalarle notti di sesso passionale. Negli ultimi cinque anni, infatti, la ventisettenne è diventata una delle fashion blogger più richieste e apprezzate al mondo.
Thea tocca il cielo con un dito quando riceve un invito per partecipare al Gala annuale del Metropolitan Museum. Si tratta del coronamento di un sogno, e di un’opportunità professionale senza pari.
È al museo che Thea conosce Mordecai Reed, un ragazzo cinico e scorbutico che non si fa problemi a dirle ciò che pensa. Nonostante questo, tra i due nasce un legame sorprendente, che cresce quando Thea si rende conto che lei e Mordecai non sono così diversi come sembra.
Ma la ragazza sa che aprire il suo cuore vorrebbe dire rivelare a Mordecai un segreto nascosto per anni. Un segreto capace di distruggere tutto ciò che lei ha costruito a New York.
Finora Thea è stata brava a fingere. Riuscirà a farlo ancora, quando Mordecai le farà dubitare della maschera che indossa? E cosa accadrà quando il passato tornerà a minacciare la sua nuova vita?

La favola di Thea è un romanzo autoconclusivo. Dato il contenuto di certe scene, la lettura è consigliata ad un pubblico adulto.

mon firma

Weekly Recap #35

È sempre brutto finire una parte di un progetto e dover attendere un bel po’ prima di poterlo riprendere in mano, ma ci sono momenti in cui proprio non si può andare avanti. Il tempo è quello che è, gli impegni sono tanti e io non riesco più a gestire tutto, quindi a malincuore pubblico l’ultimo Recap e lascio il blog.

 

 

No, ovviamente scherzo. Semplicemente le serie sono quasi tutte andate in pausa invernale e quindi niente più Recap fino a febbraio. Lo so che ci sono serie che iniziano a gennaio e si, ne guardo qualcuna, ma non penso aggiungerò serie al Recap quindi vi toccherà attendere che tornino in onda quelle di cui parlo. Magari spunterò ogni tanto a consigliarvi qualcosa o a farmi consigliare qualcosa da voi. Sarò sotto esami ma qualche puntata qua e là si può ben guardare, no?

Vi lascio quindi alla lettura dell’ultimo Recap che parla solo di Quantico. Ci si rivede (?) a febbraio!

quantico

Quantico1x11

Non so esattamente cosa mi aspettassi da questo finale di metà stagione, ma non mi ha pienamente convinta. La parte che riguarda Quantico mi è piaciuta più del solito ci ha permesso di capire meglio alcuni personaggi, come Caleb. Il biondo ha una famiglia vagamente disastrata, ma già si era capito guardando il padre. La madre è una persona particolare e sembra pronta a tutto per arrivare in alto con la sua carriera anche se sembra davvero preoccuparsi per il figlio. Abbiamo visto, però, che Caleb ha una vera e propria fissazione per la verità, vuole che la gente (soprattutto la sua famiglia) la smetta di mentire e inizi a raccontare la verità. Peccato che i suoi metodi non siano sempre corretti e Shelby non riesce ad accettarlo. Gli fa un discorso piuttosto bello, ma il succo è che Caleb è disposto a fare di tutto perché tutti vedano la sua di verità. Che in questa frase sia nascosto un indizio riguardante il terrorista? Non so se riuscirei ad accettare Caleb terrorista, mi piace come personaggio, mi piace con Shelby e mi piace che abbia continuato a fare le sue scelte nonostante suo padre gli abbia messo più volte i bastoni fra le ruote. Sempre nel passato, prima di essere tutte trascinate alla festa a casa Haas, Natalie, Alex, Shelby e Nimah si trovano all’accademia da sole, avendo tutte mentito sull’andare a casa a festeggiare Capodanno. Le ragazze festeggiano, si divertono e tentano di risolvere dei casi, che vengono poi abbandonati quando arriva Caleb e le porta via. Mi è piaciuto vedere le ragazze così, un po’ spensierate, godersi la vita. Mi è piaciuto moltissimo anche il discorso che Nimah fa a Miranda quando la trova nel suo ufficio e scopre che la donna dorme in accademia per non tornare a casa perché si sente in colpa per il figlio. Non crede che sia stato rapito e pensa sia colpevole di qualcosa, ma Nimah le fa capire che non bisogna mai perdere la sperando nell’umanità delle persone, perché è il quel momento che si diventa dei mostri. Gran bel discorso, davvero.

Nel presente, invece, dopo aver capito che Simon è stato rapito, Alex, Natalie e Nimah corrono a cercarlo e trovano indizi che puntano a lui come il terrorista. Alex però pensa che sia stato incastrato anche lui e lo difende fino alla fine, senza dubitare mai. Mi piace questa fiducia che la ragazza ha per Simon, ma non sono ancora certa che sia ben riposta. Veniamo a sapere che è stato Elias a rapire Alex e a portarla a Grand Central, ma non è mai stata una sua idea. Veniva infatti ricattato ed essendo abbastanza un codardo (ricordiamo la puntata della bomba all’accademia) ha fatto tutto quello che gli veniva chiesto, compreso incastrare sia Alex che Simon. Non ha però idea di chi ci sia dietro il tutto e noi spettatori rimaniamo a bocca asciutta. Elias fa un salto giù dalla finestra (come se non lo avessi sospettato da inizio puntata che non sarebbe durato molto il ragazzo) e la squadra di Liam e Miranda trova la bomba nell’albergo in cui si trovano e la disinnescano. Peccato che di bombe ce ne fossero due e quando Simon, Alex, Nimah e Natalie escono in strada scoprono con orrore (e io con loro) che il quartier generale dell’FBI dove si stavano svolgendo le indagini è saltato per aria. È la voce di Simon l’ultima che sentiamo prima della fine della puntata e chiede con voce scossa chi ci fosse dentro l’edificio. Nella mia testa c’era solo il nome di Shelby e spero vivamente che stia bene perché non mi possono distruggere una ship così. Sto quasi sperando che stia bene e che Caleb capisca che ha rischiato di perderla e la perdoni, anche se la bionda l’ha combinata grosso. Ora ha anche mamma Haas contro visto che la donna le ha dichiarato guerra per aver ferito il figlio. Ora che ci penso era anche lei lì dentro..magari non ce l’ha fatta. Non so davvero, ma non vedo l’ora che finisca la pausa invernale per scoprire come procederà la vicenda.

 

mon firma

Teaser Tuesday #40

Buondì!

La giornata è iniziata decisamente male, ma mi consolo leggendo qualche pagina di un bel libro tra un’ora di studio e l’altra. Il periodo che precede gli esami è stressante da morire e dopo 3 anni di università ancora non ho imparato a gestirlo come dovrei.
Accantonando questi discorsi, vi lascio con il Teaser di questa settimana, ringraziando Kia per avermi coperta la settimana scorsa.

teaser tuesday

She’s next to a car, fumbling around in her purse. By the time she retrieves her keys, I’m standing next to her. I yank the keys out of her hands and walk toward my car, which is parked right next to hers.
“Ben!” she yells. “Give me my keys!”
I unlock my car and crank it. I roll down the windows and then move to the backseat and strap Oliver in his car seat. When I’m positive he’s still asleep, I walk back to her car.
“You can’t leave hating me,” I say, putting the keys back in her hand. “Not after everything we’ve been—”
“I don’t hate you, Ben,” she interjects. Her voice is offended and there are still tears streaming down her cheeks. “This was part of the deal, wasn’t it?” She wipes at her eyes, almost angrily, and then she continues. “We live our lives. We date other people. We fall in love with our dead brother’s wives. And in the end, we see what happens. Well, we’ve reached the end, Ben. A little early, but it’s definitely the end.”
I look past her, too ashamed to make eye contact with her. “We still have two more years, Fallon. We don’t have to end it today.”

Fourth November 9th (Ben) – NOVEMBER 9 di Colleen Hoover

divisore dx

november 9Fallon meets Ben, an aspiring novelist, the day before her scheduled cross-country move. Their untimely attraction leads them to spend Fallon’s last day in L.A. together, and her eventful life becomes the creative inspiration Ben has always sought for his novel. Over time and amidst the various relationships and tribulations of their own separate lives, they continue to meet on the same date every year. Until one day Fallon becomes unsure if Ben has been telling her the truth or fabricating a perfect reality for the sake of the ultimate plot twist.

mon firma