mon

Recensione: Abbastanza da tentarmi di Leila Awad

Buon pomeriggio!
Nella recensione di oggi vi parlerò di un libro che ho deciso di iniziare così, d’impulso, dopo aver sentito alcune amiche parlarne. Ammetto di non aver neanche letto la trama prima di cominciarlo quindi all’inizio ero abbastanza perplessa, ma vi lascio alla recensione per saperne di più.
abbastanza da tentarmi
Titolo: Abbastanza da tentarmi
Autore: Leila Awad
Editore: Self
Link di acquisto: Amazon
Goodreads

Isabella Bendecido ha ventiquattro anni e vive in un paese alle porte di Madrid con una sorella maggiore che adora, un padre amorevole ma poco presente, una madre convinta che la preoccupazione maggiore per una donna debba essere trovare un buon matrimonio o un lavoro fisso – se non entrambi – e una sorella minore che segue le orme materne. Giornalista di professione e blogger per passione, Isabella trova lavoro presso la prestigiosa testata giornalistica di El Paìs, dove incontrerà Liam Adreci, una delle voci più autorevoli nel campo, a cui da sempre si ispira. Peccato che le sue parole siano coinvolgenti e appassionanti almeno quanto lui è odioso e supponente nella vita di tutti i giorni. Tra caratteri orgogliosi e troppi pregiudizi, tra famiglie ingombranti e inopportuni pretendenti, quanto in là si spingeranno Isabella e Liam prima di comprendere dove sia la verità? In fondo, tutte noi sogniamo Mr. Darcy ma quando lo troviamo vorremmo solo ucciderlo.

 

“Abbastanza da tentarmi” mi ha sorpresa fin dall’inizio perché, come una pirla, non avevo letto la trama prima di prenderlo in mano. Ho iniziato a leggerlo e bam, i protagonisti erano spagnoli, il setting era spagnolo e il tutto ricordava vagamente una storia che conosco molto bene.
Ebbene sì, “Abbastanza da tentarmi” è un retelling e di una storia molto famosa e che io adoro alla follia e che leggerei/vedrei in qualsiasi salsa: Orgoglio e Pregiudizio.
Non è uno di quei retelling in cui si cerca di forzare gli elementi della storia per farli combaciare per forza a quelli originali e l’ho apprezzato molto. “Abbastanza da tentarmi” è carino, veloce, si legge che è un piacere e ti lascia con quella sensazione di pace che viene dopo aver letto un libro soddisfacente. Parliamoci chiaro, non è il miglior libro letto nella mia vita, ma mi ha fatto passare ore molto piacevoli e per me tanto basta per considerarlo un buon libro.

Isabella e Liam, i due protagonisti, sono entrambi intelligenti, orgogliosissimi (ma va?!) e insieme fanno scintille. Isabella, in particolare, è caparbia, cerca di farsi sempre valere e ci tiene davvero tanto a fare carriera nel mondo che si è scelta, quello del giornalismo. In più fa la blogger e ha una marea di amiche e sorelle. Cosa si potrebbe volere di più? Ma ovviamente un bel giornalista tenebroso e scorbutico che la odia immediatamente, no? Liam all’inizio è da prendere seriamente a ceffoni, un po’ come Mr. Darcy, ma alla fine non si può che cedere al suo fascino.

Mi è piaciuto molto che la storia non sia completamente identica a “Orgoglio e Pregiudizio”, ma che si sviluppi in maniera piuttosto diversa, pur mantenendo gli elementi originali. Avrei voluto più tensione, più scontro prima del lieto fine, per ricordare di più il viaggio di Elizabeth e Darcy, ma, tutto sommato, nonostante l’amore scoppiato un po’ troppo velocemente, il libro mi è piaciuto davvero molto.

Unica pecca negativa forse: i personaggi di contorno sono un po’ troppo marginali, avrei voluto sapere qualcosa di più di tutti loro, delle famiglie dei protagonisti, delle amiche e così via. Rimane comunque un libro molto bello e che vi consiglio.

WWW…Wednesday #3

Buondì!
Eccoci con il terzo appuntamento sul blog del WWW…Wednesday. Mi diverto sempre un sacco a vedere cosa stanno leggendo le persone intorno a me quindi se volete commentare qui sotto le vostre letture mi farebbe molto piacere. Per quanto riguarda le mie letture non ci sono novità rispetto alla scorsa settimana perché Origin si sta rivelando lungo da leggere. Kia invece ha avuto l’opportunità di leggere un libro in anteprima e ora sta leggendo un altro libro che mi ispira moltissimo.

 

Letto

In lettura

Da leggere

Sto ancora leggendo Origin, che è un po’ lunghetto, ma mi sta piacendo da matti. Dan Brown non ne sbaglia mai una e per ora non posso che consigliarlo.

Letto

In lettura

Da leggere

Ho finito l’altro giorno Arabesque che ho avuto l’immensa fortuna di leggere in anteprima. A proposito, state seguendo il Blog Tour? Lunedì recensione. La corte dei leoni è in lettura e mi sta incuriosendo molto. It è sempre lì che aspetta di essere finito,
poverino.

Teaser Tuesday #138

Buongiorno!
Settimana scorsa ho iniziato a leggere “Origin” e mamma mia, mi sta piacendo un sacco. Dan Brown non mi ha mai delusa e spero che questo libro continui ad essere così intrigante come lo è stato finora. Vi lascio un pezzettino del primo capitolo che spero vi incuriosirà e vi spingerà a leggere Origin.

teaser tuesday

Il professor Langdon sollevò lo sguardo verso il cane alto una quindicina di metri seduto nella piazza. Il pelo dell’animale era un tappeto vivente d’erba e fiori profumati.
“Io ce la sto mettendo tutta per trovarti bello” pensò. “Ci sto davvero provando.”
Osservò la creatura ancora per qualche istante, poi proseguì lungo una passerella sospesa e scese una larga rampa di scalini la cui superficie discontinua aveva lo scopo di costringere il visitatore ad alterare il ritmo dell’andatura. “E ci riesce benissimo” decise Langdon, rischiando di cadere per ben due volte sui gradini irregolari.
Arrivato in fondo alla scalinata, si fermò di botto, fissando l’enorme oggetto che incombeva minaccioso più avanti.
“Ora posso dire di averle viste proprio tutte.”
Davanti a lui si ergeva un ragno gigantesco, una vedova nera, le cui sottili zampe di ferro sostenevano un corpo tondeggiante a un’altezza di almeno dieci metri. Sotto l’addome del ragno era sospeso un sacco ovigero di rete metallica pieno di sfere di vetro.
«Si chiama Maman» disse una voce.
Langdon abbassò lo sguardo e vide un uomo snello in piedi sotto il ragno. Indossava uno sherwani di broccato nero e sfoggiava un paio di baffi arricciati alla Salvador Dalí al limite del ridicolo.
«Mi chiamo Fernando» proseguì l’uomo «e sono qui per darle il benvenuto al museo.» Esaminò una serie di targhette di riconoscimento posate sul tavolo davanti a lui. «Posso avere il suo nome, per favore?»
«Certamente. Robert Langdon.»
L’uomo alzò lo sguardo di scatto. «Ah, mi scusi! Non l’avevo riconosciuta, signore!»
“Faccio fatica a riconoscermi io” pensò Langdon, avanzando impacciato in frac nero con farfallino e gilet bianchi. “Sembro un Whiffenpoof.” Il classico frac di Langdon aveva quasi trent’anni e risaliva ai tempi in cui lui era membro dell’Ivy Club di Princeton ma, grazie al costante regime di nuotate quotidiane, gli andava ancora alla perfezione. Nella fretta di fare i bagagli, aveva preso il portabiti sbagliato dall’armadio, lasciando a casa lo smoking che indossava di solito in quelle occasioni.
«L’invito diceva “bianco e nero”. Spero che il frac sia adatto.»
«Il frac è un classico! Lei è elegantissimo!» L’uomo gli si avvicinò a passi svelti e gli appiccicò una targhetta con il nome sul risvolto della giacca. «È un onore conoscerla, signore» aggiunse. «Sicuramente sarà già stato da noi?»
Langdon osservò da sotto le zampe del ragno l’edificio scintillante davanti a loro. «In realtà mi vergogno a dirlo, ma non ci sono mai stato.»
«No!» L’uomo finse di cadere all’indietro. «Non è un amante dell’arte moderna?»
Langdon aveva sempre apprezzato la sfida dell’arte moderna… in particolare gli piaceva cercare di capire il motivo per cui determinate opere erano considerate dei capolavori: i quadri di Jackson Pollock realizzati con la tecnica del dripping, i barattoli di zuppa Campbell di Andy Warhol, i semplici rettangoli di colore di Mark Rothko. Detto questo, Langdon si sentiva molto più a proprio agio a discutere del simbolismo religioso di Hieronymus Bosch o delle pennellate di Francisco Goya.
«Ho gusti più classici» rispose. «Me la cavo meglio con da Vinci che con de Kooning.»
«Ma da Vinci e de Kooning sono così simili!»
Langdon sorrise, paziente. «Allora è evidente che ho parecchio da imparare su de Kooning.»
«Be’, è nel posto giusto!» L’uomo indicò con il braccio l’enorme edificio. «In questo museo troverà la miglior collezione d’arte moderna sulla terra! Spero se la goda.»
«È quello che intendo fare» rispose Langdon. «Vorrei solo sapere perché mi trovo qui.»
«Lei come tutti gli altri!» L’uomo si fece una bella risata, scuotendo la testa. «Il suo ospite è stato molto misterioso sullo scopo dell’evento di questa sera. Neppure il personale del museo sa cosa succederà. Il mistero è metà del divertimento… Girano un sacco di voci! Ci sono centinaia di ospiti dentro, molte facce famose, e nessuno ha la minima idea di cosa ci aspetti stasera!»
Langdon sorrise divertito. Poche persone al mondo avrebbero avuto la sfrontatezza di spedire degli inviti all’ultimo minuto dicendo in sostanza: “Presentati qui sabato sera. Fidati di me”. E ancora meno sarebbero riuscite a convincere centinaia di VIP a mollare tutto e a saltare su un aereo per il Nord della Spagna per partecipare all’evento.

Capitolo 1 – ORIGIN di Dan Brown

origin cover

Robert Langdon, professore di simbologia e iconologia religiosa a Harvard, è stato invitato all’avveniristico museo Guggenheim di Bilbao per assistere a un evento unico: la rivelazione che cambierà per sempre la storia dell’umanità e rimetterà in discussione dogmi e principi dati ormai come acquisiti, aprendo la via a un futuro tanto imminente quanto inimmaginabile. Protagonista della serata è Edmond Kirsch, quarantenne miliardario e futurologo, famoso in tutto il mondo per le sbalorditive invenzioni high-tech, le audaci previsioni e l’ateismo corrosivo. Kirsch, che è stato uno dei primi studenti di Langdon e ha con lui un’amicizia ormai ventennale, sta per svelare una stupefacente scoperta che risponderà alle due fondamentali domande: da dove veniamo? E, soprattutto, dove andiamo? Mentre Langdon e centinaia di altri ospiti sono ipnotizzati dall’eclatante e spregiudicata presentazione del futurologo, all’improvviso la serata sfocia nel caos. La preziosa scoperta di Kirsch, prima ancora di essere rivelata, rischia di andare perduta per sempre. Scosso e incalzato da una minaccia incombente, Langdon è costretto a un disperato tentativo di fuga da Bilbao con Ambra Vidal, l’affascinante direttrice del museo che ha collaborato con Kirsch alla preparazione del provocatorio evento. In gioco non ci sono solo le loro vite, ma anche l’inestimabile patrimonio di conoscenza a cui il futurologo ha dedicato tutte le sue energie, ora sull’orlo di un oblio irreversibile. Percorrendo i corridoi più oscuri della storia e della religione, tra forze occulte, crimini mai sepolti e fanatismi incontrollabili, Langdon e Vidal devono sfuggire a un nemico letale il cui onnisciente potere pare emanare dal Palazzo reale di Spagna, e che non si fermerà davanti a nulla pur di ridurre al silenzio Edmond Kirsch. In una corsa mozzafiato contro il tempo, i due protagonisti decifrano gli indizi che li porteranno faccia a faccia con la scioccante scoperta di Kirsch… e con la sconvolgente verità che da sempre ci sfugge.

5 cose che: 5 libri che vorremmo rileggere

Buongiorno!
Eccoci di nuovo qui con la rubrica “5 cose che…” ideata da Twins Books Lovers. In cosa consiste? Ogni venerdì verrà scelto un argomento e vari blog posteranno le proprie scelte relative a quell’argomento. L’argomento di questa settimana riguarda i libri che vorremmo rileggere quindi ecco le nostre scelte.


L’Ordine della Spada
Virginia De Winter

Quando sono usciti i libri della De Winter mi avevano conquistata subito. Ha uno stile di scrittura meraviglioso e particolare e vorrei rileggere l’intera saga.
~Mon

La bussola d’oro
Philip Pullman

Mi è venuta voglia di rileggere la trilogia di Pullman considerando che è uscito da poco il quarto libro legato alla serie. Ricordo di averli letti tutti forse all’inizio del liceo e mi piacerebbe vedere se li apprezzerei allo stesso modo adesso.
~Mon

Il cavaliere d’inverno
Paullina Simons

Il cavaliere d’inverno è un libro di cui mi sono innamorata perdutamente alla prima lettura. Da poco ho trovato una bellissima edizione in libreria e mi sono regalata l’intera trilogia cartacea che non vedo l’ora di rileggere.
~Kia

Qualcosa
Chiara Gamberale

Altro libro, Qualcosa, letto in digitale e poi comprato cartaceo un po’ perché mi è piaciuto davvero molto e un po’ per rendere giustizia ai disegni a colori che accompagnano l’intera storia. Lo vorrei quindi rileggere per apprezzare appieno i disegni che sul Kobo perdono un po’.
~Kia

Il circo della notte
Erin Morgenstern

Non c’è molto da dire. Uno dei miei libri preferiti, consigliato a chiunque che presto mi regalerò nella nuova edizione di Rizzoli per l’ennesima rilettura.
~Kia