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WWW Wednesday #9

Buongiorno lettori!
Continuiamo la settimana con un recap delle letture della settimana. C’è qualche libro che vi ispira fra le nostre scelte? Voi cosa state leggendo?

Letto

In lettura

Da leggere

Ho finito di leggere Il fabbricante di sogni e trovate la recensione qui. Sto leggendo Legend e mi sta prendendo abbastanza. Lo sto leggendo piano piano con un Gruppo di Lettura. Se siete interessati, trovate il post di presentazione qui Leggerò, sempre per un Gruppo di Lettura, L’incanto del buio e sono super curiosa di andare avanti con le avventure di Vaniglia e Pervinca.

Letto

In lettura

Da leggere

WWW identico alla settimana scorsa a causa di un weekend passato tuuuutto fuori casa. Quindi come libro terminato trovate ancora Se ami qualcuno dillo di Marco Bonini di cui vi parlerò a brevissimo qui sul blog. In questi giorni ho letto anche Montreal di Bianca Marconero, la ‘novella’ legata a Un maledetto lieto fine. In lettura La psichiatra di Wulf Dorn che mi sta prendendo parecchio e che conto di finire a breve. Prossima lettura potrebbe essere Tante stelle, qualche nuvola di Mattia Ollerongis.

Teaser Tuesday #1

Buongiorno lettori!
Primo teaser tuesday dell’anno in cui vi parlo del libro che mi ha fatto compagnia per tutte le ferie. Esatto, sono un caso raro, ma quando sono in ferie leggo mooolto meno del normale perché faccio altre mille cose. Il libro in questione è La ragazza del KGB di Jennie Rooney, un libro che mi sta piacendo e interessando nonostante il ritmo piuttosto lento. Lo conscete?

teaser tuesday

La terza notte, Joan viene svegliata da una serie di rapidi colpi alla finestra seguiti da uno scalpiccio sul davanzale, come se un grosso gatto stesse cercando di entrare in camera sua. Si sporge dal letto e afferra una punta della tenda tra pollice e indice per scostarla. La stecca da hockey è appoggiata al muro e la sua vicinanza le infonde sicurezza. Si schiarisce la gola, pronta a gridare, se necessario, e si affaccia.
Sul davanzale c’è un paio di scarpe scarlatte con il tacco.
Joan tira indietro la tenda e alza lo sguardo. Quelle scarpe appartengono a una ragazza, che indossa uno splendido abito nero di seta e una sciarpa bianca e che, quando vede la tenda sollevarsi, sorride e si accosta l’indice alla bocca. Si abbassa per guardare Joan dritto in faccia.
«Sbrigati, fammi entrare» dice muovendo solo le labbra al di là del vetro.
Joan esita un istante, poi scivola fuori dal letto per aprire il chiavistello; la ragazza si siede sul davanzale ed entra nella stanza. «Camera mia è al terzo piano» esordisce la sconosciuta a mo’ di spiegazione, togliendosi le scarpe una alla volta. «Maledetto coprifuoco» mormora massaggiandosi i piedi indolenziti. «Scusa se ti ho svegliato. La finestra della lavanderia era chiusa.»
Joan si stropiccia gli occhi. «Non c’è di che.»
La ragazza si guarda intorno soffermandosi sulle pesanti tende verdi e il divano con la sua collezione di cuscini mal assortiti. Ha i capelli e gli occhi scuri, le guance setose e imbellettate, e sulle labbra uno strato vivace di rossetto rosso. Joan si preoccupa del proprio aspetto, scalza in camicia da notte e con le striscioline di mussola legate ai capelli. Indietreggia verso il letto, così da invitare l’intrusa ad andarsene, ma la ragazza non sembra avere fretta.
«Anche tu sei una matricola?»
La domanda sottintende che anche lei sia un nuovo arrivo, e questo stupisce Joan. Sembra così sicura di sé, così padrona delle regole, che le risulta difficile credere che non sia lì da anni. «Sì.»

Domenica, ore 11.17 – La ragazza del KGB di Jennie Rooney

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la ragazza del kgb cover

La ragazza del KGB
di Jennie Rooney
Editore:

Piemme

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Pagine:
420

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Uscita:
4 dicembre 2018

~

Link:

Amazon

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GoodReads

È una fredda mattina di gennaio quella in cui vengono a prendere Joan Stanley nella sua piccola casa alla periferia di Londra. Chi l’avrebbe mai detto. Joan è stata una mamma amorevole, una deliziosa nonna, un’amante del giardinaggio, e perfino un’occasionale allieva del corso di pittura con l’acquerello. E poi, quella mattina, qualcuno bussa alla porta. D’altra parte doveva aspettarselo. Perché, anche a ottantacinque anni, al passato non si sfugge.

Cambridge, 1937. Nella cittadina universitaria brulicante di idee, Joan può finalmente respirare a pieni polmoni e studiare come avrebbe sempre voluto. E quando conosce l’affascinante Leo, russo di origine e appassionato di politica, per lei è l’inizio di un viaggio che non avrebbe mai pensato di compiere. Perché Joan Stanley – la deliziosa nonnina inglese – ha un segreto inimmaginabile: è stata per anni una spia britannica del KGB, in grado, grazie agli studi scientifici, inusuali all’epoca per una donna, di conoscere e passare di nascosto informazioni sulla bomba atomica. Eppure, per lei, vincere la guerra ha significato perdere molto, molto altro.

Basato sull’incredibile storia vera di Melita Norwood, la spia inglese di più lungo servizio del KGB scoperta solo nel 1999, La ragazza del KGB è un’indimenticabile storia di spionaggio e amore, ma soprattutto è una storia che ci parla delle scelte che si fanno nella vita, e delle loro inevitabili conseguenze. Da questo romanzo, il film con Judi Dench, presto nelle sale italiane.

Recensione: Dentro l’acqua di Paula Hawkins

Buongiorno lettori. Non pensavo ce l’avrei fatta, ma alla fine sono riuscita a spuntarla contro una recensione anche questa settimana. Oggi vi parlo di un libro uscito da un po’ di tempo ma che ho appena finito. Si tratta di Dentro l’acqua di Paula Hawkins, libro che avevo in TBR da un po’ e che ho letto grazie all’iniziativa #igiallicondestinodicarta. Prima di passare alla recensione vorrei rigraziare Afra di Destino di carta per questa iniziativa che mi ha riavvicinata a thriller e gialli dopo qualche anno che ne leggevo davvero pochi. Ammetto di non essere stata super partecipe al gruppo di lettura causa un sacco di impegni, ma mi ha fatto piacere avere qualcuno con cui commentare a caldo nei punti salienti dei libri letti insieme. Ma vediamo com’è andata la lettura.

dentro l'acqua cover

Titolo: Dentro l’acqua
Autore: Paula Hawkins
Editore: Piemme

Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell’Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l’hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n’è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine – donne “scomode”, difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l’ha trascinata con sé dentro l’acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l’acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.

Dentro l’acqua è un libro che, come era successo per La ragazza del treno tempo fa, mi lascia con sentimenti contrastanti.

Il libro parte confusionario, molto confusionario. Ci ritroviamo catapultati in mezzo alla situazione, con capitoli in prima o terza persona, ognuno dedicato ad un personaggio differente. A volte gli archi temporali si sovrappongono, altre volte ci sono dei buchi o dei salti indietro. I nomi sono tanti, imparentati e associati nei modi più disparati e per questo davvero difficili da riordinare in testa. Al primo terzo di romanzo non si riesce a dare un senso. Si legge, si cerca di capire qualcosa, ma la confusione, anziché dipanarsi, sembra aumentare sempre di più. Ad un certo punto le cose iniziano ad allinearsi, a collegarsi tra loro. Ed è a quel punto che automaticamente parte il detective che è in ogni lettore di thriller per cercare di capire l’assassino, il colpevole, la verità.

Di contro l’autrice ha fatto un lavoro secondo me stupendo. Porta il lettore quasi all’esasperazione, ad un punto di confusione che è abbastanza al limite, per poi dargli gli elementi necessari a far collegare tutto, cambiando però le carte in tavola, senza cadere mai nello scontato. Il suo modo di scrivere mi piace: molti pov molto differenti tra loro che rispecchiano pensieri e personalità dei vari protagonisti. Tutto il libro è costruito su un gioco di supposizioni, salti temporali e segreti dei vari protagonisti. Tutti, chi più chi meno, hanno un ruolo fondamentale all’interno della storia, anche chi sembra messo lì per confondere ulteriormente, per ‘dare fastidio’.

I protagonisti sono tutti molto ‘surreali’, non sono riuscita a sentirli vicini e concreti nonostante la Hawkins li caratterizzi molto bene, sia dal punto di vista caratteriale che fisico. Probabilmente il gioco di segreti costruito dall’autrice, la sensazione dei protagonisti di non sapere chi hanno realmente davanti si riflette sul lettore che non riesce a renderli reali. Non lo considero un punto negativo, anzi sono convinta che un po’ sia voluto. Non è un romance dove per emozionarci ci dobbiamo immedesimare nei protagonisti, in questo caso siamo degli osservatori esterni che hanno la possibilità di cogliere solo stralci della vita dei vari personaggi.

In conclusione, Dentro l’acqua è un thriller che secondo me, nonostante sia un po’ contorto, merita di essere letto. Unico consiglio, prendetevi il tempo di leggere: non è un libro da un capitolo al volo quando capita, altrimenti la confusione la farà decisamente da padrona.


 

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Teaser Tuesday #189

Buongiorno lettori! Oggi vi lascio il teaser tratto dall’ultimo libro che sto leggendo per l’iniziativa #giallicondestinodicarta: Dentro l’acqua di Paula Hawkins. Uno tra i libri più confusionari letti nell’ultimo anno, ma la cosa è evidentemente voluta, visto che pian piano le cose si stanno incastrando davvero davvero bene. Avete letto questo libro?

teaser tuesday

Non sei mai cambiata. Avrei dovuto saperlo. Anzi, in realtà lo sapevo. Hai sempre amato il mulino e il fiume, ed eri ossessionata da quelle donne, dalle cose che avevano fatto, da ciò che si erano lasciate alle spalle. E adesso questo. Oh, Nel, sei davvero arrivata a tanto?
Al piano di sopra, ho esitato prima di entrare in camera da letto. Il pugno stretto intorno alla maniglia, mi sono fermata e ho respirato a fondo. Sapevo cos’era successo, me lo avevano detto, ma sapevo anche chi eri tu. E non riuscivo a crederci. Ero sicura che, se avessi aperto la porta, ti avrei trovata lì: alta, magra e non troppo felice di vedermi.
La stanza era vuota. Sembrava che tu l’avessi lasciata solo un attimo prima, magari per andare di sotto a farti un caffè, e che da un momento all’altro dovessi tornare. C’era ancora il tuo profumo nell’aria: dolce e persistente, una fragranza classica, come quelle che usava la mamma, Opium o Yvresse.
«Nel?» Ho sussurrato il tuo nome, come per evocarti, ma non ha risposto nessuno.
In fondo al corridoio c’era la “mia” stanza, quella in cui avevo dormito ogni estate: la stanza più piccola della casa per la più piccola della famiglia. Era ancora più angusta e buia di quel che ricordavo, e più triste. Dentro c’era solo un letto singolo, senza lenzuola. Puzzava di umidità e di terra. Non ho mai dormito bene in quella camera, mi sentivo a disagio: non è strano, se ripenso al modo in cui eri solita spaventarmi. Ti sedevi sul pavimento dall’altro lato della parete e graffiavi l’intonaco con le unghie, facendo strani rumori; disegnavi simboli inquietanti sulla porta con lo smalto rosso; scrivevi il nome delle donne morte sui vetri appannati delle finestre. E poi c’erano le storie che mi raccontavi: streghe trascinate in acqua, donne disperate che si lanciavano dal promontorio, e un ragazzino terrorizzato che, nascosto nel bosco, aveva visto la madre gettarsi nel fiume.

Jules – Dentro l’acqua di Paula Hawkins

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dentro l'acqua cover
Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell’Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l’hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n’è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine – donne “scomode”, difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l’ha trascinata con sé dentro l’acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l’acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.


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