Libri

Teaser Tuesday #158

Buongiorno! Passata bene questa Pasqua? Noi siamo totalmente sparite per qualche giorno – tranne che su Instagram – ed oggi siamo pronte per ripartire. Essendo marted’, non potevamo che lasciarvi un Teaser. Quello di oggi è l’incipit del libro che dovrei (Kia) leggere per la 2018 Ikigai Book Challenge.

teaser tuesday

Era da poco passata l’ora di pranzo quando il treno entrò in stazione con uno stridio di freni che costrinse Mary a tapparsi le orecchie. Thomas si mise sulla schiena la sacca da viaggio. Entrambi odiavano quel momento, ma lui cercava sempre di non darlo a vedere. L’abbracciò stretta. «Sono certo che il dottore ci darà buone notizie, Mary. Terrò le dita incrociate.» Le sollevò il mento tra le dita e le posò un bacio leggero sulle labbra. «Ti do la mia parola che mi licenzierò non appena nascerà il bambino.»
Mary batté le mani, entusiasta. «Davvero? È una promessa?»
Lui si fece il segno della croce. «Te lo prometto, Mary.»
«Oh, Thomas, è così dolce tristezza il commiato.»
«Eh?»
«Romeo e Giulietta.»
«Mi dispiace, non ti seguo.»
Lei rise, dandogli una pacchetta sulla spalla. «Thomas, sei proprio una capra. Giulietta dice a Romeo che il dolore della separazione è dolce, perché preannuncia il loro prossimo incontro.»
«Ah, ho capito. Immagino sia vero. Sapeva il fatto suo, il vecchio Bill.» Salì sul treno e si sporse dal finestrino. Quindi si baciò le dita e le posò sulla guancia di Mary.
Lei gli accarezzò la mano, cercando di ricacciare indietro le lacrime: Thomas detestava vederla piangere. «Mi raccomando, fai attenzione, Thomas Roberts. Hai capito?» disse, agitando il dito per ammonirlo.
Lui rispose col saluto militare: «Sì, capo».
Al fischio del capotreno, il convoglio iniziò a muoversi lungo il binario. Mary si mise a correre per seguire Thomas che agitava il fazzoletto bianco e se lo premeva sugli occhi. Era evidente che la stesse prendendo in giro e lei non poté fare a meno di sorridere. «Ci vediamo tra un paio di giorni», gridò, mentre il treno acquistava velocità e scompariva in lontananza.

La sala d’aspetto del medico era affollata e c’era un caldo soffocante. La donna seduta alla sua sinistra teneva in braccio un neonato addormentato che, a giudicare dall’odore, aveva bisogno di essere cambiato. L’uomo alla sua destra soffocò nel fazzoletto un potente sternuto, seguito da un violento attacco di tosse. Mary si girò dall’altra parte e prese a sfogliare una vecchia rivista. Il medico era in ritardo di un quarto d’ora e lei si era già rosicchiata le unghie di due dita. Finalmente, da dietro la porta sbucò la testa della segretaria. «Mary Roberts? Il dottore è pronto a riceverla.»
Mary sollevò gli occhi dalla rivista. «Grazie.» Si alzò lentamente e bussò piano alla porta. Tuttavia tutte le sue preoccupazioni svanirono non appena entrò nello studio. Il medico l’aspettava spaparanzato sulla poltrona di pelle dietro la scrivania, con le mani intrecciate in grembo e un sorriso sagace sulle labbra.

Capitolo 1- Il mio segreto di Kathryn Hughes

divisore dx

cover il mio segreto
Quando si deve smettere di sperare? Beth se lo chiede ogni giorno, guardando suo figlio Jake in un letto di ospedale. Jake avrebbe bisogno di un trapianto, ma né lei né Michael, il marito, sono compatibili. Ma ecco che accade il miracolo: frugando tra alcune vecchie carte, Beth scopre di essere stata adottata. E, oltre lo sconcerto e la tristezza, Beth intravede una possibilità: da qualche parte, vicino a lei, potrebbero esserci parenti biologici compatibili con Jake.

Inseguire quella speranza diventa per Beth un’ancora di salvezza in un oceano di dubbi. Armata solo del proprio coraggio e di pochissime informazioni, Beth inizia a combattere contro un muro di silenzi, reticenze e segreti. Ma non si arrende. Perché sa che l’amore è una luce impossibile da spegnere, e sarà quella luce a mostrarle la via. Perché questa è una battaglia che deve vincere a ogni costo. Perché solo ritrovando il proprio passato potrà salvare il futuro di suo figlio.

Dopo il successo della Lettera, per mesi in classifica in Italia e all’estero, Kathryn Hughes torna con un nuovo romanzo in cui s’intrecciano i fili del coraggio, dell’amore e del destino, dando vita a una storia forte ed emozionante, in cui ogni donna si può identificare.

Review Party: Il profumo del mosto e dei ricordi di Alessia Coppola

Buongiorno lettori!
Ultimamente ci sono un sacco di uscite interessanti ed anche se il tempo è sempre poco e non riusciamo a seguire tutto, oggi sono qui per festeggiare insieme a voi l’uscita de Il profumo del mosto e dei ricordi di Alessia Coppola, edito Newton Compton Editori.

il profumo del mosto e dei ricordi cover

Titolo: Il profumo del mosto e dei ricordi
Autore: Alessia Coppola
Link di acquisto: Amazon | Kobo

Ogni famiglia ha i suoi segreti
I legami familiari non si spezzano mai

Lavinia vive a Firenze, dove studia e lavora come restauratrice. Quando un telegramma le annuncia la morte del nonno, che non ha mai conosciuto, sarà proprio lei a partire per la Puglia per valutare l’eredità ricevuta. Al suo arrivo trova un’antica masseria da ristrutturare, terre e vigneti in stato di abbandono, ma trova anche una grande famiglia pronta ad accoglierla. Abituata alla città, Lavinia si sente quasi a disagio in quell’ambiente rustico, e mal sopporta le premure e l’affetto che tutti le riservano, convinti che lei sia lì per risollevare le sorti della tenuta. E invece Lavinia è pronta a venderla, anche se non ha il coraggio di confessarlo. Quel viaggio in una terra sconosciuta, selvaggia e vigorosa, ha però in serbo delle sorprese. Alessandro, il giovane agronomo che lavorava a fianco del nonno, le farà conoscere ogni angolo della proprietà, la guiderà alla scoperta delle sue radici, narrandole storie che nessuno le ha mai raccontato. Ripercorrere insieme a lui quel passato, avvolto nel mistero e capace di risvegliare tanti ricordi, le farà cambiare idea su molte cose…

Un’eredità inattesa
Un viaggio alla scoperta di legami familiari sconosciuti
Un amore capace di vincere le ombre del passato

Parto col dirvi che ho adorato questo libro, molto semplicemente.
Avevo un buon presentimento, una trama interessante, non nuovissima come idea, ma accattivante. Quando mi sono tuffata tra le pagine di questo libro, non volevo più staccarmene. Mi ha coinvolta, catturata nella sua semplicità, nel suo essere reale eppure a volte quasi magico. Nella sua dolcezza, nel suo amore per la famiglia e per la propria terra.
Nelle sue descrizioni, concrete, ma allo stesso tempo estremamente poetiche e talmente reali da entrare negli occhi e nel cuore del lettore.

Lavinia è una normalissima ragazza, poco più che ventenne. È cresciuta con la madre a Firenze, grazie a lei si è appassionata all’arte fin da piccola e adesso studia per fare la restauratrice. È solitaria, non adora la compagnia, tranne quella della sua migliore amica Ornella.
Un giorno scopre, tramite un telegramma, che il suo nonno materno, pugliese, è morto. Peccato che la madre le avesse detto che era morto parecchi anni prima. Queste bugie, insieme alla mancanza di coraggio di mamma Bianca che non ha le forze per andare lei stessa in Puglia, minano ulteriormente il rapporto tra le due. Ed è così che Lavinia parte per la sua terra d’origine, senza sapere che cosa aspettarsi e cosa fare.

«Perché è la memoria a donarci un senso di appartenenza al mondo. Facciamo parte di questa o quella realtà, poiché ricordiamo. La memoria costituisce la nostra identità».

Si entra così nel pieno della storia, è alla Rosa Bianca che Lavinia incontra coloro che ci faranno compagnia per il resto del libro, una serie di personaggi ben caratterizzati che ci sembra di conoscere da sempre. Allo stesso modo ci vengono raccontati i paesaggi, i profumi, i sapori, le sensazioni. L’impressione di essere lì, nelle vesti di Lavinia, è fortissima. Viviamo i suoi dubbi, le sue incertezze, le sue paure ed infine le sue gioie, la sua commozione.

Lavinia inizialmente è davvero la persona più odiosa sulla faccia della terra. Spocchiosa, antipatica, saccente. Ma è chiara fin da subito la volontà di farla crescere, partendo da un carattere davvero terribile e rendendo così ancora più evidente il suo cambiamento.

Ho amato alla follia Alessandro – e vi sfido a non innamorarvi di lui – con la sua dolcezza e la sua visione ottimistica delle cose.
Ho adorato il personaggio di nonno Umberto nella sua assenza così presente, passatemi l’espressione. Il nonno non c’è più, ma ogni cosa e ogni persona permettono a Lavinia di conoscerlo un po’ meglio, di sentirlo un pochino più suo e più vicino.

È una storia dove i veri protagonisti non sono i personaggi, ma i loro caratteri, i loro pensieri, ciò che li lega uno all’altro. Sono i profumi e i sapori a farla da padroni, i ricordi, i sentimenti.

Alessia Coppola ne Il profumo del mosto e dei ricordi ci accompagna in un viaggio pieno di emozioni e sensazioni, alla scoperta di ciò che è davvero importante, di noi stessi. E infine alla scoperta dell’amore, per le proprie radici, per il proprio passato, per la terra e per le persone che ci stanno intorno, più o meno vicine.


WWW…Wednesday #23

Buongiorno! Siamo arrivati a metà settimana e non possiamo assolutamente saltare l’appuntamento con il WWW…Wednesday. Andiamo a vedere quali letture ci stanno facendo compagnia in questi giorni 🙂

Letto

In lettura

Da leggere

Ho letto “Obsidio” e sono rimasta in lutto per la fine della serie per una giornata. Poi ho ripreso in mano “La distanza tra le stelle”, libro iniziato almeno un mese fa che non ero riuscita a finire e mi sta piacendo davvero tanto. Conto di continuare la lettura de “L’uomo che metteva in ordine il mondo” considerando che dovrei essere quasi alla fine secondo la Lettura di Gruppo, ma sono indietrissimo.

Letto

In lettura

Da leggere

Domani troverete qui sul blog la recensione de ‘Il profumo del mosto e dei ricordi‘, lettura che ho terminato in anteprima nel weekend e che ho davvero adorato! Ho in lettura ‘L’uomo che metteva in ordine il mondo‘ visto che ero rimasta indietro con i capitoli della lettura di gruppo, in questi giorni mi sto dedicando a quello. Appena mi rimetto in pari, conto di finire ‘Le assaggiatrici‘ di Rosella Postorino.

Recensione: Una ragazza inglese di Beatrice Mariani

Buongiorno!
Oggi oltre al Teaser Tuesday che dovrebbe arrivare nel pomeriggio vi lascio una recensione. Esce oggi per Sperling & Kupfer “Una ragazza inglese”, libro che mi è piaciuto, ma per certi versi non mi ha convinta. Spero di riuscire con questa recensione a trasmettervi le mie sensazioni su questo libro, ricordando che sono ovviamente opinioni personali e che un libro che non ha pienamento convinto me potrebbe piacere da matti a voi 🙂

una ragazza inglese cover

Titolo: Una ragazza inglese
Autore: Beatrice Mariani
Link di acquisto: Amazon | Mondadori

È un tardo pomeriggio di giugno quando Jane raggiunge il cancello della villa dove passerà l’estate. Per lei, diplomata a pieni voti in Inghilterra, lavorare come ragazza alla pari per una ricca famiglia romana è un modo per mettere da parte qualche soldo, ma soprattutto il primo passo verso un futuro che intende scegliere da sola. Gli zii, unici parenti rimasti, la vorrebbero indirizzare a studi di economia, un percorso sensato che garantisce un solido avvenire. Ma lei non può dimenticare che i suoi genitori hanno seguito la loro passione a costo della vita, e la passione di Jane è il disegno, non i numeri. A nemmeno vent’anni, ha imparato a dar retta più al cuore che alla ragione. Il cuore, fin dal loro primo rocambolesco incontro, la spinge verso il suo datore di lavoro, Edoardo Rocca, un uomo d’affari dal fascino misterioso, zio del bambino di cui lei si deve occupare. È bello, sicuro di sé, sfuggente. Jane ne è intimorita, ma al tempo stesso attratta. Lui appartiene a un altro mondo, lo sa bene, eppure sente un’affinità che nessuna logica può spiegare. Basta una notte insonne perché si accenda una passione che sfida il buonsenso e la convenienza, non solo per la differenza di età, ma anche perché c’è qualcosa che Edoardo nasconde, segreti ed errori che stanno per travolgerlo. E, quando questo accadrà, per Jane sarà troppo tardi per mettersi in salvo.

“Una ragazza inglese” è un libro che non so bene come inquadrare. Quando l’ho concluso non riuscivo a decidermi sul voto da dargli perché mi è piaciuto moltissimo fino a poco più della metà e poi qualcosa ha iniziato non convincermi più.

Jane è una ragazza giovanissima, metà italiana metà inglese, che si ritrova colpita molto giovane da una tragedia che la segnerà per molti anni a venire. Timida, insicura, molto introversa, dopo anni dietro le mura del collegio che ha sempre frequentato, Jane decide di affrontare il mondo e inizia a fare la baby sitter di Nick, un bimbo romano. Ci vengono presentati numerosi personaggi, tutti con un ruolo preciso, ma ben poco caratterizzati. La nostra attenzione e quella di Jane si posano inevitabilmente sul padrone di casa, Edoardo.

L’attrazione tra i due, almeno da parte di Jane, è innegabile. Ha poco meno di vent’anni e questo primo amore la travolge con tutta l’emozione e la passione che si provano quando si è così giovani. Non so se è stato così solo per me, ma mentre leggevo di Jane che si innamorava di Edoardo, ho avuto la sensazione che questo amore spuntasse un po’ dal nulla. Quando si è così giovani ogni gesto, ogni parola, viene amplificata e rivissuta finché l’amore che si prova non arriva a sfiorare l’ossessione. Jane si ritrova immersa in questo vortice di sensazioni mai provate prima che la travolgono e che non sa gestire. L’unica parola che mi è venuta in mente per descrivere l’amore e le altre emozioni che questa ragazza prova è “grande”. Ama in grande, soffre in grande, si fa un sacco di grandi paranoie.

La storia ha un suo filone abbastanza definito anche se di azione, almeno per la prima parte del libro, ce ne è poca. Jane ci racconta le sue giornate abbastanza monotone e poi fantastica un po’ su Edoardo, il tutto senza perdere d’occhio Nick. Avrei voluto vedere più approfondimento di tutti i personaggi. Marina l’abbiamo vista poco e di sfuggita, Nick nonostante sia rimasto sempre al fianco di Jane lo conosciamo poco, Lea e suo marito sono poco più che comparse. Ivana, unica amica di Jane, è uno dei pochi personaggi che ci viene concesso di conoscere un po’ meglio, anche per il ruolo che ha nella vita di Jane: amica, confidente, quella che cerca di raccogliere i pezzi quando le cose non vanno come dovrebbero e che tifa per lei anche quando fa qualcosa che non ritiene corretto.

Ad un certo punto succede un evento che non posso raccontare perché sarebbe uno spoiler grande quanto me, ma a quel punto le cose hanno iniziato a non convincermi più. Jane non riesce ad affrontare le cose come vorrebbe e la situazione mi è sembrata tutta un po’ surreale. In generale sono arrivata oltre a questo evento pensando che la storia tra Jane e Edo sia avvenuta principalmente nella mente di Jane perché di azione seria io ne ho percepita davvero poco. Non c’è crescita come coppia, non c’è evoluzione.

Passato questo evento si arriva più o meno al finale in cui inizio a credere che la storia viri verso una crescita di Jane come personaggio, che si parli di superare ostacoli difficili e che ti segnano per la vita, ma che ti aiutano ad affrontare meglio il mondo. Invece no. Mon non hai capito una cippola. Mi sono ritrovata con un finale affrettato dopo un libro piuttosto dettagliato e “lento” quando si sarebbe potuto tagliare corto in mezzo e spiegare meglio il finale. Non è il finale che avrei voluto, ma tutto sommato non mi è dispiaciuto.

“Una ragazza inglese” è davvero un libro che mi ha lasciata perplessa perché riflettendoci mi è piaciuto, ma ci sono state tante cose che non mi hanno convinta. L’ho letto davvero volentieri, è scritto bene, si legge in fretta, ma alcune cose le avrei volute diverse. Tutto sommato, però, è un libro che consiglio se si vuole affrontare il tema di un primo amore, se piacciono le storie relativamente tranquille e se si amano i finali felici.