Teaser tuesday

Teaser Tuesday #34

Buongiorno a tutti.
Il Teaser di oggi l’ho tratto da un libro appena iniziato stamattina e di cui, quindi, non so dirvi ancora nulla. L’ho iniziato perché riesco a inserirlo nella Reading Challenge 2015 ed è uno di quei libri che aspettano da tempo di essere letti. Si tratta de ‘L’allieva’ di Alessia Gazzola. Vi saprò dire se mi è piaciuto.

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Arthur mi sembra così diverso da me. Veniamo da due mondi così distanti da sembrare paralleli e non appartenenti a un universo comune. Non guardavamo nemmeno gli stessi cartoni animati da bambini. Non parliamo la stessa lingua madre. Non abbiamo gli stessi interessi e forse nemmeno gli stessi obiettivi. Eppure, tra di noi si sta creando qualcosa di simile a un incanto.
Da un’autoradio si sente provenire la musica di Severi Seas of Rhye dei Queen. È quasi mezzanotte, l’aria di questa notte fredda pizzica le mie guance, la mia mano finisce col cercare quella di Arthur. Lui la stringe; la sua mano è calda, lievemente screpolata come spesso accade alle mani degli uomini in inverno.
Arthur esercita su di me un’attrazione incontrollabile e non so quanto dipenda dalla sua bellezza e dal suo fascino cosmopolita, e quanto dalla sua personalità un po’ eccentrica. In sua presenza molti sono i pensieri che mi sfuggono e le sensazioni che si mischiano e mi confondono. Rischio seriamente di innamorarmene.

Primo appuntamento – L’ALLIEVA di Alessia Gazzola

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l'allieva
Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

kia firma

Teaser Tuesday #33

Buongiorno a tutti!

Sto leggendo davvero poco in questi mesi, quindi trovare un libro da cui tirar fuori un Teaser non è così semplice. Per fortuna nei mesi precedenti avevo fatto una bella scorpacciata di libri e sono andata a recuperarne uno che mi era piaciuto parecchio. Crossroads è un libro che si legge in fretta e mi è piaciuto particolarmente come è scritto. Spero di incuriosirvi un po’ con questo Teaser e vi auguro una buona lettura!

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Logically, he knew Bryce had a lot on his mind. He was hoping the reason Bryce hadn’t called was that he didn’t want to discuss things while Nick was working, but that didn’t stop him from thinking the worst.

He would just go to Bryce’s house when he got home. That’s all there was to it. Regardless of what happened, Nick needed to know the truth. They could tackle whatever happened head on, or they’d walk away, but at least Nick wouldn’t be in the dark.

A few minutes later he pulled into his driveway. As his lights moved across the garage, he saw Bryce leaning against it. He looked up when Nick parked and their eyes met.

Bryce looked a mess. Nick had never seen him like that before, and just like that, he fucking knew things were about to change. That whatever this was between them could be ending before they even had the chance to really see what it was.

Maybe that was for the better. Though, the weight on his chest didn’t feel like it would be better, and Nick couldn’t make himself move. Not until Bryce nodded toward the house, as if to tell Nick to come here.

He went.

“Hey,” Nick shoved his hands into his pockets.

“Hey,” Bryce pushed a hand through his hair. Great. They were both doing nervous gestures. That didn’t bode well. “Why are you standing out here?” Nick almost reached for him, but didn’t. He couldn’t read Bryce right now and wasn’t sure it was the right thing to do. They were skating a thin line together. In the bedroom, everything was great. Friendship-wise, it was fantastic. It was everything else they still had to figure out.

Bryce shrugged. “I just got home and figured I’d wait for you.”

Fuck it. If it was the wrong thing to do, so be it. Nick stepped forward, right up against Bryce, in the darkness of his driveway. The moon was bright, giving him enough light to make out some of Bryce’s features—the stubble on his face, the curve of his jaw. The frown on his lips and confusion in his eyes. “This okay?” he asked as he leaned close, one of his legs between Bryce’s and the other on the outside. Their bodies touched. Nick cupped his face.

“This is better.”

Chapter 28 – CROSSROADS di Riley Hart

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crossroadsAfter divorcing the woman he’d been with since he was seventeen, Nick Fuller is starting over. He owns the restaurant of his dreams and he’s determined to meet new people, find new passions, and experience life to its fullest. Easier said than done—that is until he meets his new neighbor, Bryce Tanner…

Bryce is all about a good time. He plans to show Nick how it’s done, help him meet a few women, and enjoy the gift of the single life he’s been given. But things don’t go as planned, and soon they realize they’d rather be together than with anyone else.

Neither man has ever wanted another guy, but there’s a connection between them from the start—a spark they can’t deny. They find themselves navigating an unfamiliar new world and dealing with unforeseen obstacles. Physical desire isn’t enough, and now Nick and Bryce are at a crossroads. They have to decide which way to go: the easy path they’ve always followed, or the one that’s determined to trip them up at every turn.

mon

Teaser Tuesday #32

Eccoci qua col teaser di oggi. Al momento ho due librini in lettura: uno è ‘Un giorno solo, tutta la vita’ che come ormai sapete sto leggendo con le altre ragazze e da cui abbiamo già tratto due Teaser, l’altro è uno dei libri che mi resteranno sempre dentro, il libro che penso che più di tutti abbia contribuito a farmi attaccare alla lettura ovvero ‘L’ultimo elfo’ di Silvana De Mari. Non ho parole per descrivere il mio amore per quel libro, davvero. Ho perso il conto delle volte che l’ho letto e al momento lo sto leggendo per la prima volta in digitale. Ve ne lascio un assaggio, sperando di invogliarvi a leggerlo, a leggerlo ai vostri bimbi e ad amarlo. Buona lettura.

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Yorsh sentì l’orrore riempirlo: aveva trascinato tutti, passo dopo passo, racconto dopo racconto, verso la catastrofe.
Rimase annichilito a fissare l’ultimo sole che scintillava sulle armature.
Li aveva portati a una carneficina. Più forte di tutto era il desiderio di non dover scegliere, non decidere. Più forte di tutto era la voglia di qualcuno che dicesse: ‘Non ti preoccupare, figlio, ci sono io, ci penso io.’.
Yorsh restò in silenzio. Tutti si erano fermati. Il drago risalì la colonna portando il suo mal di testa e il suo male alle zampe fino all’altezza di Fulmine e Macchia. Il sole arrivò sulle cime delle Montagne Oscure e lunghe ombre si disegnarono sul suolo, poi le nuvole inghiottirono tutto.
“Qual è il piano adesso?” si informò asciutto.
“Tu hai qualche idea?” chiese Yorsh speranzoso.
“Io vado a destra e tu a sinistra e li accerchiamo?” propose il drago ironicamente.
“Nella guerra ai troll un drago aveva incendiato la prateria evitando lo scontro. È successo nel quarto secolo della seconda dinastia runica.”
“Nel quinto della terza” corresse il drago. “Ed era estate. Un’estate torrida e secca: era bastato uno starnuto. Adesso siamo alla fine dell’autunno. Vedi quella roba marrone scuro che è per terra tra uno stelo e l’altro di erba? Si chiama fango. F-A-N-G-O. Il fango ha numerose proprietà tra cui quella di essere ignifugo, che è il contrario di ‘combustibile’: non brucia e non prende fuoco. Se vuoi posso fare qualche dischetto di erba bruciata, sempre che non piova, ma dubito che si impressionerebbero.”
Yorsh ed Erbrow restarono a fissarsi. La notte scese e una pioggerellina leggera iniziò a cadere.
Robi chiuse gli occhi: tutto si riempì di azzurro. Contro il mare scintillante vide una lunga serie di figurine: c’erano Yorsh, Cala, Creschio e Moron, quell’uomo alto e sbilenco, la donna piccola che zoppicava… C’erano tutti. Ce l’avrebbero fatta. Tutti.

Libro secondo, Capitolo 21 – L’ULTIMO ELFO di Silvana De Mari

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l'ultimo elfoIn una landa desolata, annegata da una pioggia torrenziale, l’ultimo Elfo trascina la propria disperazione per la sua gente. Lo salveranno due umani che nulla sanno dei movimenti degli astri e della storia, però conoscono la misecordia, e salvando lui salveranno il mondo. L’elfo capirà che solo unendosi a esseri diversi da sé – meno magici ma più resistenti alla vita – non solo sopravviverà, ma diffonderà sulla Terra la luce della fantasia.

kia firma

Teaser Tuesday #31

Buongiorno!

Mi dispiace non aver postato la scorsa settimana, ma ero via. Purtroppo sto leggendo pochissimo e quindi il Teaser l’ho tirato fuori dallo stesso libro che ha usato Kia la scorsa settimana, cioè quello che stiamo leggendo tutte insieme per la rubrica ‘Tanti is meglio che one’.

I capitoli della settimana scorsa mi sono piaciuti molto e spero di poter continuare presto la lettura. Intanto vi lascio con un altro spezzone, decisamente meno allegro di quello postato da Kia.

teaser tuesday

Io lavoravo alla cartolina di un mulino ad acqua con un paesaggio montano sullo sfondo. Messaggi cifrati, al suo interno, non ce n’erano di sicuro.
Rita mi si avvicinò, gli occhi animati da un’idea. «E se ti raccontassi che ho sentito dire che un gruppetto di artisti sta cercando di documentare quello che succede realmente qui?… Alcuni colleghi, nello studio accanto al nostro, fanno anche dei quadri per sé… e poi li nascondono all’interno del ghetto. Qualcuno mi ha detto che hanno perfino dei contatti con dei non ebrei particolarmente sensibili, fuori, che vogliono farli pubblicare all’estero.»
Spalancai gli occhi. «Non ti credo. Si rischia la vita.»
Giusto tre settimane prima un blocco intero aveva subito un’irruzione perché di lì era uscita una lettera, poi intercettata, che conteneva tre parole proibite: «Muoio di fame».
«Pensa a cosa ci farebbero se trovassero disegni, che so, delle brande di legno piene di mezzi scheletri, dei mucchi di cadaveri che vediamo tutti i giorni» dissi io, scettica. Proprio quel mattino avevo scansato una donna morta appena fuori dal portone del blocco. Tutti quelli che morivano durante la notte venivano messi fuori della porta e portati via la mattina dopo.
«Tu non correresti il rischio, Lenka?» Rita levò un sopracciglio. «Io sì, ne sono certa. Non avrei il minimo dubbio.»

Capitolo 28  – UN GIORNO SOLO, TUTTA LA VITA di Alyson Richman

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un giorno solo tutta la vitaQuesta storia inizia a New York nel 2000, quando, alle nozze del nipote, Josef Kohn scorge tra gli invitati una donna dall’aria familiare: gli occhi azzurro ghiaccio, l’ombra di un tatuaggio sotto la manica dell’abito. Rischiando di essere scortese, le chiede di mostrargli il braccio. La certezza è lì, sulla pelle: sei numeri blu, accanto a un piccolo neo che lui non ha mai dimenticato. E allora le dice: “Lenka, sono io. Josef. Tuo marito”. Perché questa storia, in realtà, inizia a Praga nel 1938, quando Lenka e Josef sono due studenti. Ebrei, si conoscono poco prima dell’occupazione nazista, si innamorano, diventano marito e moglie per lo spazio di una notte. Il giorno dopo, al momento di fuggire negli Stati Uniti, Lenka decide di restare, perché non ci sono i visti per la sua famiglia. Si separano con la promessa di ricongiungersi al più presto, ma Lenka finisce in un campo di concentramento. In mezzo all’orrore, dipinge: l’unico modo per dare colore a ciò che è privato di luce, per dare forma a ciò che non si può descrivere. Mentre Josef, in America, si specializza in ostetricia; solo aiutare a dare la vita gli impedisce di essere trascinato a fondo dalle voci di chi non c’è più. Quando ormai si crederanno perduti per sempre, ci sarà un nuovo inizio per entrambi. Ed entrambi impareranno che l’amore può anche essere gratitudine per chi ti ha salvato la vita, affinità tra anime alla deriva, rispetto di silenzi carichi di dolore. E di confini da non valicare, perché al di là si celano – intatti e ostinati – i ricordi di una passione assoluta, di quelle che basta un istante per accendere, ma non è sufficiente una vita per cancellare. Questa storia inizia e non ha mai fine. Come i grandi amori.

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