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#8 – 5 motivi per… guardare Shadowhunters

Mentre scrivevo questi 5 motivi per guardare Shadowhunters, serie televisiva tratta dall’omonima serie di Cassandra Clare, mi sono resa conto che mi sembrava di scrivere i 5 motivi per cui non guardarla e sono rimasta un po’ perplessa. Ho poi capito che ogni motivo che ho dato ha un po’ due versioni. Potete quindi decidere di vedere solo il male di ogni punto che vi do ed eliminare dalla vostra mente questo post oppure decidere di dare una possibilità ad una serie che non è assolutamente il capolavoro dell’anno, anzi, ma che può comunque dare un minimo di soddisfazioni a noi lettori che, si sa, con le trasposizioni abbiamo sempre un po’ di problemi.

5 motivi per

  1. Se sei un lettore ti meriti una seconda occasione perché il film era orrido, ma probabilmente avrai le mani nei capelli già dalla prima puntata di questa serie tv, perché è imbarazzante. L’unico consiglio che ho è di non disperare: migliora. Sicuramente aiuta l’accettare che questa serie è liberamente tratta dai libri e cambia notevolmente le cose e che quindi può piacere se affrontata come una storia nuova.shadowhunters logo
  2. Come dicevo prima, la serie ci azzecca poco con i libri e introduce eventi dei libri successivi al primo tentando in qualche modo di far quadrare le cose. Da lettrice in generale, odio quasi tutte le trasposizioni, ma questa mi è sembrata meno tragica di tante altre. Sì, cambia moltissimo la trama e sì, alcuni elementi sono scandalosi, ma una chance gliela si può dare perché sembra che almeno un minimo gli autori sappiano dove andare a parare (se non migliora nella seconda stagione vi do il permesso di partire con i forconi o con arco e frecce insieme ad Alec alla volta di chi sta rovinando una bella storia con film inutili e serie ancora peggio).
    alec
  3. Il problema principale di questa serie, secondo me, è l’hype che era stato creato. I fan volevano giustizia dopo il film che ci hanno dato qualche anno fa e tutti speravano che una serie potesse fare proprio questo. Non è andata esattamente così. I protagonisti sono inguardabili e recitano come me (giuro, non è una bella visione). C’è un ma in tutto questo. Ad un certo punto, circa a metà stagione, pare che abbiano deciso di svegliarsi e almeno tentare di recitare. Quindi piano piano si migliora. Magari nella seconda stagione ci regaleranno grandi interpretazioni e chissà, magari anche degli effetti speciali umani. Io continuo a sperarci, quindi vi invito a sperare con me.clary(in gif un esempio della splendida capacità espressiva della protagonista che regala delle perle durante questi episodi)
  4. Il cast a me piace. Escludiamo per un attimo gli attori che interpretano Clary e Jace e concentriamoci su quanto Matthew, Harry, Emeraude e Alberto siano perfetti nei panni di Alec, Magnus, Isabelle e Simon. Anche Jocelyn e Luke ci stanno, mi piacciono e non trovo che siano OOC (Out Of Character). Tutti loro valgono la pena di dare una possibilità a questo show perché oltre a essere stupendi sanno anche recitare. Stupendo Raphael e anche Camille non mi dispiace.
    Se invece dobbiamo proprio considerare Kat e Dominic (Clary e Jace) allora possiamo mollare tutto ora. Sono terribili, non mi piacciono per niente e hanno una chimica pari a -30.shadowhunters cast
  5. Li ho messi per ultimi quando avrei dovuto metterli per primi, anche perché in realtà vi ho imbrogliato finora. Ho cercato di darvi 5 motivi per guardare la serie, quando l’unica ragione per vederla sono loro due (e gli addominali di Matthew). I Malec riempiono i sogni dei fan e sono LA coppia di questo telefilm, l’unica e vera ship per cui vale la pena soffrire e gli autori, per ora, hanno deciso di farci felici. L’episodio dedicato a loro è uno spettacolo da rivedere in loop.tumblr_o4vqg6NeRs1s96kauo1_500

 

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Teaser Tuesday #56

Buon pomeriggio!
Oggi teaser tuesday tratto da una seria che ho deciso di ricominciare a leggere anche grazie all’uscita della prima stagione della serie tv: Shadowhunters. DI seguito troverete un estratto del primo libro, Città di Ossa.
teaser tuesday

La pelle di Clary venne sferzata da una doccia fredda di ricordi. Si ricordò di quando era sul marciapiede caldo accanto a Simon cercando di ripor-tare alla mente qualcosa che sembrava sfuggirle… Hai visto qualcosa?
Sembri distratta. No, niente. Era solo il gatto di Dorothea.
Ma Dorothea non aveva un gatto. «Tu eri lì, quel giorno» disse Clary.
«Ti ho visto uscire dall’appartamento di Dorothea. Mi ricordo i tuoi occhi.»
Magnus sembrava sul punto di fare le fusa. «Sono un tipo memorabile, è vero» si vantò. Poi scosse il capo. «Ma tu non dovresti ricordartelo. Appena ti ho visto, ho eretto un incantesimo duro come un muro. Avresti dovuto sbatterci il muso contro… psichicamente parlando.»
Se vai a sbattere il muso contro un muro psichico ti ritrovi dei lividi psi-chici o un naso rotto psichico? , si chiese Clary. «Se mi levi di dosso quell’incantesimo» disse «sarò in grado di ricordare tutte le cose che ho dimenticato? Tutta la mia vita? Tutta la memoria che mi hai rubato?»
«Non posso farlo.» Magnus sembrava a disagio.
«Cosa?» chiese Jace furente. «Perché no? Il Conclave ti impone di…»
Magnus lo guardò gelido. «Non mi piace che mi si dica cosa fare, piccolo Cacciatore…»
Clary vide quanto a Jace non piacesse essere chiamato “piccolo”, ma Alec parlò prima che potesse rispondere. La sua voce era morbida, ragionevole. «Non sai come invertirlo?» chiese. «L’incantesimo, dico.»
Magnus sospirò. «Dissolvere un incantesimo è molto più difficile che crearlo» spiegò. «La complessità di questo incantesimo, la cura che ho messo nel tesserlo… Se facessi anche solo il minimo errore nel disfarlo, la mente di Clary potrebbe restare danneggiata per sempre. E poi» aggiunse
«ha già iniziato a svanire. Gli effetti si dissolveranno da soli con il passare del tempo.»
Clary lo guardò. «E a quel punto riavrò tutti i miei ricordi? Tutto quello che è stato portato via dalla mia testa?»
«Non lo so. Potrebbero tornare tutti insieme, oppure un po’ alla volta.
Oppure potresti non ricordare mai quello che hai dimenticato nel corso degli anni. Ciò che mi chiese di fare tua madre è stata una cosa unica, per quanto mi riguarda. Non ho idea di cosa succederà.»
«Ma io non voglio aspettare.» Clary si strinse forte le mani in grembo, le dita così strettamente intrecciate che le punte divennero bianche. «Per tutta la vita ho sentito che c’era qualcosa che non andava in me. Qualcosa che mancava, qualcosa di danneggiato. Adesso so…»
«Io non ti ho danneggiata. » Questa volta era stato Magnus a interrom-perla, le labbra ritratte rabbiosamente a mostrare denti bianchi e affilati.
«Ogni adolescente del cavolo di questo mondo sente quello che sentivi tu: si sente rotto, fuori posto, diverso, come un principe nato per sbaglio in una famiglia di contadini. La differenza è che nel tuo caso è vero. Tu sei diversa. Forse non migliore… ma diversa. Ed essere diversi non è una passeggiata. Vuoi sapere com’è quando i tuoi genitori sono delle brave persone che vanno in chiesa e tu nasci con addosso il marchio del Diavolo?» Si indicò gli occhi con le dita contratte. «Quando tuo padre rabbrividisce solo a vederti e tua madre si impicca nel fienile, impazzita alla vista di suo figlio? Quando avevo dieci anni mio padre cercò di affogarmi in un torrente.
Io lo colpii con tutta la forza della mia mente. Lo carbonizzai dove si trovava. Alla fine andai a rifugiarmi dai sacerdoti della chiesa. Mi nascosero.
Dicono che la compassione è un cibo amaro, ma è sempre meglio dell’odio. Quando scoprii cos’ero in realtà, un essere solo per metà umano, mi odiai. E qualsiasi cosa è meglio di questo.»
Quando Magnus finì di parlare calò un silenzio assoluto. Con grande sorpresa di Clary, fu Alec a romperlo. «Non è stata colpa tua» disse. «Non si può decidere come nascere.»
L’espressione di Magnus era impenetrabile. «L’ho superato» disse.
«Credo tu abbia capito cosa volevo dire. Essere diversi non è necessariamente un bene, Clarissa. Tua madre stava cercando di proteggerti. Non fargliene una colpa.»
Le mani di Clary si rilassarono un po’. «Non mi importa se sono diversa» disse. «Voglio solo essere quello che sono.»

Capitolo 13: La persistenza della memoria – CITTÀ DI OSSA di Cassandra Clare

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città di ossaLa sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti. Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell’incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri. Per Clary inizia un’affannosa ricerca, un’avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l’amore.

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Weekly Recap #44

Buongiorno 🙂
Ho scritto il Weekly Recap in treno e sto giro sul computer e non sul tablet come l’ultima volta. Il viaggio era lungo e almeno ho fatto qualcosa per tenermi sveglia.
Stasera ricomincia Outlander quindi dalla settimana prossima riavremo Claire e “sedere-meraviglioso” Jamie. Manca ormai sempre meno anche a Game of Thrones e io non vedo l’ora, come immagino anche Kia.
Adesso vi lascio alla lettura e ci ri-leggiamo prossima settimana!

grey’s anatomy

Grey’s Anatomy 12×17
Uhm, non so decidere se mi è piaciuta o meno. Non mi ha annoiata, ma negli ultimi giorni ho riguardato qualche puntata delle prime stagioni e wow, lì ogni episodio era entusiasmante. Non voglio lamentarmi troppo però, anche perché questa dodicesima stagione si sta rivelando nettamente migliore e più interessante della precedente.
In questo episodio è stato dato un minimo più di spazio agli specializzandi che, nonostante rimangano comunque inutili e sempre in mezzo alle scatole, almeno hanno avuto qualche minuto in scena in più. Jo, Stephanie e successivamente Penny si mettono in gioco per vincere un premio che permettera al vincitore di trascorrere un anno in un’altra struttura, imparando molte cose. All’inizio Penny non voleva partecipare, ma dopo aver sentito dei commenti poco piacevoli da parte di Stephanie che si era ingelosita per il rapporto della Blake con Amelia. Penny si sfoga con Callie per poi decidere di partecipare anche lei per dimostrare di poter vincere. Va a finire che alla fine vince sul serio e io non sapevo se essere felice o meno. Penny è un personaggio particolare, nel senso che non mi piace per tutta la questione di Derek, ma mi piace come sia evoluta in questa stagione e vederla andare via significherebbe far soffrire molto Callie e, ora che l’ha conosciuta, potenzialmente anche Sofia. D’altra parte, mandarla via vorrebbe dire dare spazio a Callie e Arizona e, a giudicare dalle sinossi che ho letto per le prossime puntate, pare che tra le due succederà qualcosa, anche se non necessariamente di positivo.
Restando sul personaggio di Arizona, non so bene cosa dire. Lei e April si trovano a lavorare insieme sullo stesso caso e le cose sembrano meno tese dell’ultima volta che le abbiamo viste insieme. Le due si occupano di una ragazzina incinta che ha bisogno di essere operata, ma che non vuole che la madre scopra della gravidanza. Ora, la mia prima idea è stata quella che Arizona avrebbe spinto per rivelare tutto alla madre ripetendo l’errore fatto con April e che invece April avrebbe insistito per rispettare la volontà della ragazza. Invece no. Tutto il contrario. Arizona pare aver capito il suo errore o semplicemente non volerlo ripetere. Alla fine April va contro il parere della collega e rivela tutto alla madre che, per fortuna, reagisce meglio del previsto. Le due alla fine parlano e più o meno inziiano a risolvere perché April ha bisogno di parlare con qualcuno dopo aver origliato una conversazione tra Webber e Catherine in cui parlavano della causa contro la Kepner. April reagisce impulsivamente e decisamente male, senza nemmeno parlare che Jackson che, povero cucciolo, sto giro si è ribellato alla madre. April fa avere a Jackson un ordine restrittivo mentre lui le fa avere una culla dicendole di appoggiarla in ogni decisione. Insomma, il gesto di Jackson ci avrebbe dato nuove speranze, mentre così andrà tutto a rotoli, me lo sento.
Concludo con la storia Owen/Riggs dicendo solo che non ne posso più e che mi sta annoiando a morte. Riggs vorrebbe andare avanti e tentare di riavere un rapporto, ma Owen non ci vuole nemmeno pensare e l’unica cosa che sembra riuscire a fare è urlargli contro e dargli tutte le colpe del mondo. Bah. A questo punto spero davvero che tale Meghan spunti fuori viva e vegeta e sistemi le cose.
Alla prossima puntata, con un episodio di dure ore (prevedo guai).

 

blindspot

Blindspot 1×16
My ship has sailed!
Per chi ancora non lo sapesse io sto gongolando da ieri quando ho visto la puntata e la mia ship ha fatto passi avanti (anche se ce ne saranno almeno altri mille indietro dopo sta cosa). No, non shippo Jane e Kurt, ma Jane e sono-troppo-figo-per-esistere Oscar. Oh yeah.
Ma concentriamoci un attimino sulla puntata. Un camion viene attaccato e le guardie al suo interno uccise. Il logo della ditta a cui appartiene il camion viene riconosciuto da Patterson come uno dei tatuaggi di Jane, quindi la squadra inizia ad indagare. I tipi uccisi sono coreani e stanno praticamente vendendo all’estero gas chimici letali che in teoria sarebbero dovuti essere distrutti dal governo americano. Come al solito viene fuori che è tutta una questione di corruzione e la squadra riesce a catturare i colpevoli, anche se Jane e Kurt se la vedono un po’ brutta.
Oggi non ho molto da dire, anche perché ormai lo schema delle puntate è ovvio e non è che si stiano facendo grandi passi avanti nella questione tatuaggi/chi è Jane. Quest’ultima parla con Oscar che le comunica la sua nuova missione: separare Kurt e nuova morosa perché hanno bisogno che lei sia la persona di cui Weller si fida di più. Jane non è troppo d’accordo e spara giù un discorsone all’uomo in cui gli chiede cosa sacrifica lui in tutto questo “gioco” e volevo veramente tirarle qualcosa. Cristo santo, se eravate fidanzati sicuramente non gi fa piacere spingerti nelle braccia di un altro no?! Jane non sembra capirlo troppo bene e quindi lui decide di farle capire direttamente cosa c’era tra loro e parte il limone selvaggio. Ovviamente non si fermano lì e beh, diciamo che entrambi hanno passato una serata piacevole. Non bene come continuerà la loro relazione.
Patterson riceve una telefonata da un ristorante che le chiede la conferma per un tavolo prenotato da David per il loro anniversario e dopo aver parlato con lo psicologo, decide di andare e commemorare la memoria di David, risolvendo anche l’ultimo suo cruciverba pubblicato proprio quel giorno sul giornale. Ecco la sopresa però: David le dà un indizio e ammette proprio nel cruciverba di aver risolto un altro tatuaggio. Insomma, David sei utile anche da morto e un po’ mi manchi.

 

quantico

Quantico 1×16
Mi sto iniziando ad annoiare. Siamo al sedicesimo episodio e qui non stiamo facendo nemmeno un passo avanti, nonostante Alex sia convinta del contrario. Hannah è arrivata e se ne è andata nel giro di un episodio e questa cosa mi turba un po’. Mi piaceva come personaggio e sarebbe riuscita a tenere a bada un Ryan che ora ce l’ha enormemente con Alex per nascondergli cose e, secondo lui, per essere la causa della sospensione di Hannah. D’altra parte la bionda era un po’ paranoica e continuava a fare cavolate.
Gli altri non si sa bene dove siano finiti nel frattempo e qui tutti continuano a fregarsene che Natalie sia morta. Possibile che nessuno abbia contatattato Alex o Simon per vedere se sanno qualcosa? Vabbè. Insomma, pare che il target fosse la senatrice Haas e le pillole che Hannah e Alex le hanno dato le hanno alzato la temperatura corporea reandendola individuabile al buio tramite scanner a calore. Le due riescono a sventare l’attacco ma scoprono che il terrorista ha rubato un chip parecchio pericoloso. Giuro non riesco a capire di chi si tratti.
Nel passato intanto vediamo tutti i ragazzi insieme a Miranda e Liam che tentano di riprendersi dagli eventi che abbiamo visto la scorsa settimana. Charlie è morto e Perales ha ucciso un uomo, ma non sembra particolarmente colpito dalla cosa.
Liam, per insegnarli che non si può sempre vincere e che ci sono situazioni che sfuggono al nostro controllo fa eseguire ai ragazzi una simulazione di un attacco su un aereo da parte di un certo numero di terroristi che i ragazzi però non conoscono. Per tutto il giorno provano metodi per risolvere la situazione cercando di non ferire i passeggeri, ma sembra impossibile. Quando sembra che Shelby e Alex ce l’abbiano fatta, ecco che tutto va a rotoli di nuovo. Non so bene cosa pensare dell’episodio, nel senso che non mi è dispiaciuto, ma inizio a non poterne più di non fare passi avanti. Questi sembrano tutti episodi filler che non portano da nessuna parte. Mi sembra continuamente di ritrovarmi in un vicolo cielo e a questo punto non so veramente più chi ritenere colpevole o cosa succederà più avanti. Spero davvero che la prossima puntata si smuova qualcosa.

 

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Weekly Recap #43

Buongiorno a tutti e buon sabato!
Eccovi qui il nuovo Weekly Recap. Fra un paio di settimane riavremo Orphan Black, Outlander e Game of Thrones e in teoria dovrei riuscire a includere tutte e tre le serie nel Recap, passando a 6 mini-recensioni alla settimana.
Non so voi, ma non vedo l’ora che ricomincino queste tre serie che meritano davvero tantissimo. Intanto buona lettura 😉

grey’s anatomy

Grey’s Anatomy 12×16
La puntata non mi è piaciuta, anzi, mi ha annoiata parecchio. Non è uno di quegli episodi ricchi di avvenimenti, ma sicuramente è uno di quelli che ci permettono di capire meglio i personaggi. Protagonista assoluta è Meredith, che vediamo in atteggiamenti romantici con Thorpe. I primi minuti riguardano proprio loro e io ammetto di aver storto il naso parecchio. Non mi piacciono insieme e non so bene perché. I due si scambiano un bacio, ma poco dopo c’è un cambio di scena e assistiamo a Meredith che, urlando, caccia Will dalla stanza, rinchiudendosi poi dentro, il tutto sotto lo sguardo di Maggie e Amelia. Nessuno riesce a spiegarsi cosa stia succedendo, nemmeno gli spettatori e il primo pensiero di tutti è che Wil le abbia fatto qualcosa di male. Non ho mai creduto a questa possibilità, se devo essere sincera, per prima cosa perché lui non mi sembra per niente il tipo e come secondo motivo per il fatto che Meredith stava iniziando ad aprirsi alla possibilità di una nuova relazione, quindi lasciare che il primo uomo a cui decide di dare fiducia le faccia del male significava abbandonare l’idea di un altro uomo per sempre. Dopo il fattaccio Meredith si dà alle pulizie di primavera, senza apparentemente nessun motivo e le due sorelle, seppur con poca convinzione, decidono di aiutarla. Amelia e Maggie stanno cercando di affrontare i loro problemi amorosi e mentre la prima lo fa evitando Owen, la seconda cerca di affrontare De Luca, senza troppo successo. Alle tre, dopo un po’, si aggiunge Alex, che fa proprio quello che ci si aspetta da lui: si siede da parte con una birra e aspetta che Meredith sia pronta per parlare di quello che le è successo.
Meredith infine trova la coperta di Derek, quella marrone orrida, e capisce di non essere pronta per una nuova relazione, ma che vuole esserlo e ne parla con Thorpe. Lui capisce, le concede tempo e promette di aspettarla. Non so se questa cosa mi piace o meno.
In ospedale, nel frattempo, vengono portate avanti due storyline: abbiamo Callie e la sua paura di inserire ufficialmente Penny nella famiglia (speravo non succedesse mai, lo ammetto) e i Japril che cercano di capire come procedere, anche considerando che Uragano Catherine è in città e ovviamente ha già fatto danni.
Partiamo da Callie. Quando Sofia viene portata al pronto soccorso e né Callie né Arizona sono presenti, l’infermiera chiama Penny e la donna si occupa della bimba, per poi chiamare Callie una volta terminata la visita. Quando l’altra arriva però, le due hanno una discussione, in cui Callie usa Arizona come scusa per non affrontare le sue paure. Vediamo Penny parlare con la bionda, assicurarle che non si metterà in mezzo al suo rapporto con la bimba e, devo essere sincera, sono rimasta colpita dalla maturità di Arizona. Ha parlato con Penny, ma soprattutto ha messo bene in chiaro la sua posizione all’interno della famiglia con Callie e l’ha spinta ad affrontare i suoi timori. La spinta finale la dà la Bailey, ma il risultato non è stato quello che mi aspettavo. Partendo dal presupposto che rivoglio Callie e Arizona insieme, ho sperato fino all’ultimo che, dopo il discorso della Bailey, Callie capisse di voler almeno tentare di tornare con l’ex-moglie, ma così non è andata. Callie ha scelto Penny per la sua visione del futuro fra 20 anni e a me questa cosa non va giù. Mi piace Penny, mi piace come sta evolvendo il suo personaggio, ma la voglio lontana dalle Calzona.
Per quanto riguarda i Japril, invece, non bene cosa dire se non “qualcuno uccida Catherine Avery-Webber”. Quella donna è il male. Si avvicina ad April nonostante Jackson le avesse chiesto di non farlo e lo fa fingendo di esserle amica, di volerle stare accanto in questo percorso difficile e io, come April, le ho creduto. Anche Jackson, nonostante fosse stupito, le ha creduto e l’ha ringraziata. Invece ecco arrivare la mazzata. Catherine vuole far causa ad April per aver nascosto informazioni importanti prima di firmare le carte del divorzio e immagino che una causa del genere porterebbe April a perdere per sempre i suoi diritto sul bambino in favore di Jackson. Il punto è che Jackson non farebbe mai una cosa del genere (spero) e sto quindi iniziando a pensare che questo sia il modo per riunire la coppia..una lotta contro la madre? Jackson che protegge April da sua madre? Non so bene, ma spero non faccia la cavolata di ascoltare Catherine, perché diventerebbe imperdonabile.
Speriamo la prossima puntata vada meglio e che ci siano degli sviluppi interessanti per quanto riguarda le varie relazioni.

 

blindspot

Blindspot 1×15
La puntata mi è piaciuta un sacco. C’era mistero, c’era azione e ci sono stati dei minimi passi avanti. All’inizio dell’episodio vediamo Reed che riprende i sensi dopo essere stato colpito la scorsa puntata e, insieme a lui, c’è un uomo che minaccia di far del male a Sarah e al figlio se non smetterà di investigare la morte di Carter. Reed decide quindi di mentire a Mayfair, affermando di non pensare che Jane abbia qualcosa a che fare con la scomparsa dell’agente della CIA, ma la donna non è particolarmente convinta. Nel frattempo Patterson trova un nuovo indizio collegato ai tatuaggi di Jane. Un dipinto, raffigurante “la rosa in fiamme”, uno dei tatuaggi, è stato rubato da una galleria d’arte in cui si stava allestendo la mostra di uno degli artisti emergenti della città, ZOMO. La squadra va ad indagare e mentre sono lì una bomba esplode e colpisce Weller. Parte la confusione da parte della squadre (e mia) perché fino a quel momento i tatuaggi avevano portato alla soluzione di crimini, non al tentato omicidio della squadra, quindi sono entrata in modalità “che-cavolo-sta-succedendo”. Dopo un po’ si capisce che il target reale è Jane, al che la nostra tatuata preferita decide di fare la cavolata del secolo (cosa che però probabilmente avremmo fatto tutti): scappa per mettere in salvo la squadra. Prima di fuggire, però, Jane capisce chi è l’uomo che sta cercando di ucciderla, o meglio, si ricorda di lui dalla sua vita pre-amnesia. Oscar (inizio a ricordarmi il nome del tipo tatuato figo) le spiega di chi si tratta e la convince che l’unico modo di liberarsi di Cade è quello di ucciderlo. I due si recano quindi da un altro loro vecchio amico (bellissima la scena di incontro tra i tre) che gli procura una macchina e delle armi. Peccato che Cade arrivi insieme a loro e faccia fuori il nuovo tipo simpatico. Giuro, non ce la posso fare con i nomi. Ci vengono regalate anche risposte a caso, che sembrano un po’ piovere dal cielo, ma almeno stiamo arrivando da qualche parte: è stato Cade ad attaccare casa di Jane la notte che l’uomo barbuto era entrato per avvisarla di non fidarsi dell’FBI e Oscar l’aveva fatto fuggire prima che potesse uccidere anche lei oltre che all’uomo barbuto.
Jane e Oscar continuano la caccia all’uomo, perché pare che ammazzare Cade sia l’unico modo per non dover abortire la missione di Jane all’interno dell’FBI. Peccato che nel frattempo Weller abbia deciso di dare la caccia a Cade senza sapere di chi si tratti e alla fine finiscono per trovarlo e trovare Jane (Oscar ha fatto una scena stile Harry e Voldemort che si buttano dal balcone in HP8 insieme a Cade) che si deve inventare una balla colossale e non troppo credibile per giustificare la sua presenza lì. Weller si arrabbia perché era scomparsa (giustamente) e Reed ricomincia a sospettare di lei insieme a Mayfair. Alla fine Reed decide di mollare Sarah per poterla tenere al sicuro mentre indaga Jane (seriously?!).
Insomma, puntata ricca di avvenimenti e io non vedo l’ora di continuare questo viaggio.

 

quantico

Quantico 1×15
Ahia che casino. Non stiamo facendo nemmeno un passo avanti, ma adesso c’è un alleato in più. Hanna, la ex di Ryan, si è unita alla squadra dopo aver scoperto Alex che cercava di eserguire gli ordine del terrorista. Sono sempre più confusa perché ormai nessuno mi sembra sospetto, ma qualcuno deve essere per forza. Alex e Simon stanno cercando di decriptare la voce del terrorista al telefono, ma è un lavoro complicato e lungo quindi Alex, nel frattempo, continua a eseguire gli ordine. Questa volta si tratta di scambiare due bottigliette di pillole all’interno della borsa di Claire Haas. Alex fa analizzare le pillole che le manda il terrorista, ma sembrano innocue. Alla fine, quando Hanna la scopre mentre tenta per l’ennesima volta di avvicinare la senatrice, Alex decide di rivelarle tutto. Ovviamente la bionda non le crede, ma alla fine pare che qualcosa sia cambiato perché Hanna esegue lo scambio e ora è dentro la squadra con Alex e Simon. In tutto ciò, adesso Hanna sa che Natalie è morta, ma nessuna fa niente per, non so, dirlo alla figlia o comunicarlo a qualcuno. Bah, non capisco. Cioè, capisco che sarebbe complicato spiegare la sua morte, ma è saltata in aria e meritava molto di più.
Nei flashback, intanto, abbiamo più fortuna con le scoperte. Iris e il tipo pazzo in camera con Caleb non riescono a pensare ai fatti loro e consegnano a Shelby una lettera che Caleb teneva nascosta. La bionda scopre così che i suoi genitori sono vivi e che proprio loro avevano assunto una tipa per fingere di essere sua sorelle e prendersi i soldi. Non so dove vogliono arrivare con questa storyline, ma ci sono rimasta malissimo anche io.
L’altra grande storyline del passato riguarda Miranda, Raina e Charlie. Quelli della cella terroristica attaccano Quantico e Charlie inizia a spaventarsi e a parlare con Raina. Scopriamo quindi che non era stato rapito, ma che era d’accordo con i terroristi. Pentitosi, aveva cercato di scappare e per quello l’avevano ridotto come l’avevamo visto un paio di episodi fa. Giunti a casa di Miranda, aspettano la donna per poter chiarire la faccenda, ma uno dei terroristi li raggiunge e la situazione degenera. Lottano tutti, ma alla fine il terrorista viene ucciso da Charie che si ritrova la pistola in mano. Miranda tenta di tutto per farsi consegnare l’arma, ben sapendo che ormai fuori da casa ci sono agenti e cecchini pronti a sparare su chi ha in mano un’arma. Il ragazzo però è terrorizzato e non vuole assolutamente tornare in prigione e si fa prendere dal panico, finendo per essere ammazzato da un cecchino, sotto ordine di Liam. Sono decisamente curiosa di vedere come si svilupperà la cosa, perché non sarà facile da superare né per Miranda, né per Liam.
In tutto ciò io mi sto stufando dei flashbacks e voglio azione nel presente, voglio passi avanti, novità, indizi. Ora come ora non c’è niente di tutto ciò, nonostante le puntate siano carine e io non veda l’ora di avere tra le mani la successiva.
Spero che andando verso il finale di stagione le cose cambino un minimo, ma staremo a vedere.

 

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