Libri

Letture del mese: Febbraio 2018

mon firma

Titolo: The hate U give. Il coraggio della verità
Autore: Angie Thomas
Genere: Contemporary
Pagine: 416
 
Recensione
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Titolo: L’onda perfetta
Autore: Federica Alessi
Genere: Contemporary romance
Pagine: 121
 
Recensione
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Titolo: The Cruel Prince (The Folk of the Air #1)
Autore: Holly Black
Genere: Fantasy
Pagine: 384
 
Recensione
Goodreads
 
Titolo: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome (Vani #1)
Autore: Alice Basso
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 280
 
Goodreads
 
l'imprevedibile piano della scrittrice senza nome cover

 
divisore dx

 

kiafirma

un amore dolcemente complicato cover
Titolo: Un amore dolcemente complicato
Autore: Miranda Dickinson
Genere: Chick Lit
Pagine: 295
 
Recensione
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Titolo: Una più Uno
Autore: Jojo Moyes
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 372
 
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una più uno cover
caraval cover
Titolo: Caraval (Caraval #1)
Autore: Stephanie Garber
Genere: Fantasy
Pagine: 432
 
Recensione (della Mon)
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Titolo: L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome (Vani #1)
Autore: Alice Basso
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 280
 
Goodreads
 
l'imprevedibile piano della scrittrice senza nome cover

Recensione: The Cruel Prince di Holly Black

Ciao!
Oggi vi lascio la recensione di “The Cruel Prince” di Holly Black, libro che mi è piaciuto molto anche se qualche pecca la ha. Era il primo libro della Black che leggevo e il tuo stile di scrittura non mi è affatto dispiaciuto.

the cruel prince cover

Titolo: The Cruel Prince (The Folk of the Air #1)
Autore: Holly Black
Editore: Little, Brown Books for Young Readers
Link di acquisto: Amazon | Kobo

Of course I want to be like them. They’re beautiful as blades forged in some divine fire. They will live forever.
And Cardan is even more beautiful than the rest. I hate him more than all the others. I hate him so much that sometimes when I look at him, I can hardly breathe.Jude was seven years old when her parents were murdered and she and her two sisters were stolen away to live in the treacherous High Court of Faerie. Ten years later, Jude wants nothing more than to belong there, despite her mortality. But many of the fey despise humans. Especially Prince Cardan, the youngest and wickedest son of the High King.To win a place at the Court, she must defy him–and face the consequences.

In doing so, she becomes embroiled in palace intrigues and deceptions, discovering her own capacity for bloodshed. But as civil war threatens to drown the Courts of Faerie in violence, Jude will need to risk her life in a dangerous alliance to save her sisters, and Faerie itself.

I libri con tanto hype sono sempre quelli che mi preoccupano di più. Non so mai cosa aspettarmi e ho sempre paura di rimanere delusa. ‘The Cruel Prince’ di Holly Black è stato un libro chiacchieratissimo nel mese di gennaio e alla fine ho deciso di dargli una possibilità perché non so dire di no ad un fantasy pieno di magie. Ero anche curiosissima di conoscere la Black come autrice perché ho letto pochissimo di suo e tendenzialmente in coppia con altri autori.

Il libro parte decisamente in sordina e al 50% non ero convinta di dove volesse andare a parare, ma la seconda metà del romanzo è dinamica, veloce, piena di colpi di scena e azione. È decisamente valsa la pena aspettare di arrivare oltre le prime 150 pagine. La storia è complessa, piena di sotterfugi e segreti, battaglie e giochi di potere e politica. Insomma, alla fine ho apprezzato decisamente la storia che la Black ha creato. Ci vengono presentati un sacco di personaggi, ma solo alcuni vengono sviluppati come si deve e questo è uno dei punti dolenti. Spero davvero che nei prossimi libri si dia spazio a tutti gli altri personaggi perché sono convinta che alcuni di loro meritino un ruolo più centrale nella storia.

Jude, la protagonista e voce narrante del libro è geniale. Se fossimo ad Hogwarts sarebbe una Serpeverde probabilmente messa in coppia con Draco Malfoy. È intelligente, ambiziosa, sa sfruttare al meglio le occasioni che le vengono offerte e non si fa intimidire da niente. È una persona che verrebbe tranquillamente definita calcolatrice perché vive la vita come una partita di scacchi. Sa che ci sono determinate mosse che la porteranno a vincere la partita ed è disposta a tutto pur di riuscirci.
L’unico punto negativo di Jude, ma è ovviamente un mio gusto personale, è stato quello di usarla come voce narrante. I libri narrati in prima persona sono terribilmente limitanti come gestione dei caratteri dei personaggi che circondano il/la protagonista e in termini di world building. Ogni cosa è filtrata dagli occhi del protagonista ed è una cosa che non mi va mai giù nei libri.

Cardan è un personaggio che viene sfruttato poco, ma mi ricorda molto Rhysand. Rappresentato come un cattivone pieno di rabbia che però forse nasconde qualcosa di più. Sono curiosissima di sapere cosa ci riserverà nei prossimi libri.

Gli altri personaggi sono abbastanza marginali, ma come detto in precedenza spero vengano sfruttati di più. Mi è piaciuta molto Vivi, sorella maggiore di Jude, mentre non mi ha entusiasmata Taryn, sorella gemella di Jude, che però credo ci riserverà qualche sorpresa in futuro. Non ho ancora deciso se spero sia una sorpresa positiva o negativa. Oriana, Madoc, Oak e tutti gli altri sono personaggi appena appena accennati, ma con un grandissimo potenziale. Spero verrà sfruttato.

Insomma, ‘The Cruel Prince’ è un primo libro interessante, pieno di politica e tradimenti, ma è anche un libro che fa sperare bene per i seguiti. Trovo che il titolo non sia azzeccatissimo, ma credo sia solo una mia impressione. Mi aspettavo tutt’altro con quel titolo ma, d’altronde, anche la trama mi aveva mandata completamente fuori strada. Vedremo dove la Black andrà a parare con il secondo volume.


WWW…Wednesday #19

Buongiorno lettori!
Siamo arrivati a mercoledì e come sempre siamo pronte a condividere con voi le nostre letture correnti, appena finite e quelle che probabilmente ci faranno compagnia nei prossimi giorni! Voi cosa state leggendo?

Letto

In lettura

Da leggere

Uhm, questa settimana sono in pieno blocco del lettore, quindi il mio WWW è sempre uguale. Ho iniziato a leggere, oltre a “La distanza tra le stelle”, il libro per la Lettura di Gruppo: “L’uomo che metteva in ordine il mondo”
e per ora mi sta piacendo, ma sono solo ai primi capitoli. Conto ancora di leggere “Nient’altro al mondo” appena finito “La distanza tra le stelle”.

Letto

In lettura

Da leggere

Finito Caraval, che mi è decisamente piaciuto,
mi sono finalmente buttata su ‘L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome’. Lo sto adorando, un po’ stile Allieva della Gazzola, questo libro è leggero, frizzante e davvero ben scritto. Prossima lettura Le assaggiatrici di Rossella Postorino, in previsione di partecipare ad un incontro con l’autrice a Tempo di Libri!

Recensione: La libreria dove tutto è possibile di Stephanie Butland

Buongiorno lettori. Torno dopo un po’ di tempo con una nuova recensione. In realtà ho letto il libro un po’ di tempo fa, ma complice il blog tour (qui la nostra tappa), ho pensato di non continuare a parlarvi dello stesso libro e di aspettare un po’. Ma di quale romanzo sto parlando? De ‘La libreria dove tutto è possibile’ di Stephanie Butland.

la libreria dove tutto è possibile cover

Titolo: La libreria dove tutto è possibile
Autore: Stephanie Butland
Editore: Garzanti
Link di acquisto: Amazon | Kobo

Nel cuore di York c’è una piccola libreria. È il rifugio preferito della giovane Loveday Cardew. L’unico luogo che sia mai riuscita a chiamare casa. Solo qui si sente al sicuro. Solo qui può prendersi cura dei libri proprio come loro si prendono cura di lei. Perché è attraverso le loro pagine che riesce a comunicare le sue emozioni. Fino al giorno in cui comincia a ricevere misteriosi pacchi ricolmi dei libri con cui è cresciuta. E inizia a pensare che qualcuno stia cercando di mandarle un messaggio. Qualcuno che forse la conosce bene e conosce anche la sua infanzia, piena di ricordi difficili. Loveday sa che non può più nascondersi e far finta di niente. Deve affrontare quel passato che ha fatto di tutto per lasciarsi alle spalle. Al suo fianco, pronto ad aiutarla a raccogliere tutto il coraggio di cui ha bisogno, c’è il dolcissimo Nathan, poeta in erba, l’unico che sembra conoscere la strada per arrivare al suo cuore.

Parto col dirvi che il mio giudizio su questo libro è un nì. Il motivo principale per cui non mi ha convinta è la lentezza della storia. Vero è che questo aspetto ha più o meno impatto a seconda del periodo e dello stato d’animo in cui stiamo leggendo, ma cercavo più azione, o almeno più trama. Con questo non voglio assolutamente dire che non ci sia storia, ma poteva sicuramente essere condensata in meno pagine, con meno dettagli ‘inutili’ sia alla trama che al rapporto col lettore.

Nelle ultime 20-30 pagine, poi, succede tutto quello che non è successo nel libro: colpo di scena, modifica e definizione dei ruoli dei protagonisti, un po’ di hype, un po’ di romanticismo. Si tratta di un finale che, come il resto della storia, avrebbe avuto un grande potenziale, ma – secondo me – non è stato sviluppato appieno. Avrei voluto che mi emozionasse di più, per gli avvenimenti descritti, per i sentimenti fortissimi sia provati dai protagonisti che suscitati nel lettore. Il problema è che a causa soprattutto di questa lentezza non ero entrata in piena sintonia con i personaggi, facendomi così scivolare addosso anche la parte più bella del libro, quella in cui tutto trova il suo posto, nel bene e nel male.

La storia è raccontata in prima persona – forse è stato questo a farmi rimanere più distaccata? Vi giuro che non lo capisco bene nemmeno io – da Loveday, la protagonista, su tre piani temporali: lei bambina, lei adolescente che si scontra con il mondo, lei un po’ più grande che si scontra con l’amore, anche se lo nega perfino a sé stessa.
Loveday in realtà è una bella protagonista. È un’Eroina, una ragazza poco più che adolescente che ha perso tutto ma che, nonostante la sua giovane età, è riuscita a rimettere insieme i pezzetti della sua esistenza trovando un suo posto nel mondo. Un posto ancora da definire, ma che si delinea mano a mano che Loveday cresce e si racconta. È una personcina riservata e scorbutica, non si fida di nessuno, rifiuta qualsiasi sentimento positivo; considerando quello che ha passato direi che però non si può biasimarla.

Archie, il padrone della libreria in cui Loveday lavora, poteva essere un personaggio fantastico, così come Nathan. Nella storia vediamo però tutto filtrato dagli occhi e dal carattere di Loveday, che parla poco, non si confida e quindi ci racconta molto poco di chi gli sta intorno. Ci lascia dettagli e descrizioni molto oggettivi, che non aiutano a entrare in sintonia con questi protagonisti.

E poi c’è Rob, l’”antagonista”, che per quanto possa essere filtrato è e rimane una brutta persona.

Come dicevo all’inizio, la storia ha effettivamente del potenziale e si fa leggere in maniera scorrevole. È una storia particolare e curiosa che, nonostante non mi abbia completamente soddisfatta, mi sento di consigliarvi: potreste non soffrire così tanto la prima persona, per esempio, è una cosa puramente soggettiva. A me, purtroppo, è mancato quel qualcosa in più, quello che ti fa tenere il naso incollato alle pagine, quello che ti fa emozionare per e con i personaggi.