Libri

Teaser Tuesday #71

Buongiorno. Il teaser che vi lascio oggi è tratto dal libro che ho letto nel weekend. Sì, avete letto bene, sono riuscita a leggere un intero libro nel weekend. Quasi quasi non ci credo nemmeno io, non mi sembrava vero. Il libro in questione è Tutti i difetti che amo di te di Anna Premoli che risiedeva da tempo nel mio Kobo in attesa. Libro carino, come tutti quelli di questa autrice. Piacevole, a tratti divertente e sempre leggero, come si richiede ad ogni romanzo rosa. Anche questa volta, quindi, non sono rimasta delusa. 🙂

teaser tuesday

A questo punto sia Eva che Ethan scoppiarono a ridere a crepapelle. Sara reputò che l’unica cosa saggia da fare fosse rifugiarsi in camera sua.
«No, non te ne andare!», la bloccò Eva sulla porta. «Ti ho portato un regalo!».
Il broncio di Sara svanì all’istante. «Ah sì, e cosa?», chiese cercando di non mostrarsi troppo interessata.
«Regalo di compleanno anticipato!», gioì la sorella.
«È il tuo compleanno?», si intromise Ethan.
«Assolutamente no. Tra tre mesi», dovette ammettere Sara, stupita. Era ovvio che ci fosse sotto qualcosa…
«E infatti il mio regalo non è mica casuale. Per il tuo compleanno sarai una ballerina perfetta», le confermò, cercando di mostrarsi il più innocente possibile.
La speranza prese il volo dal volto di Sara, per essere sostituita dalla ben più realista diffidenza. «Eh?», riuscì solo a pronunciare.
«Ti ho iscritto a un corso di ballo! Non trovi che sia un’idea geniale?», batté le mani tutta contenta.
«Tu mi hai iscritto a cosa?!», chiese Sara alzando la voce.
«Credo abbia detto corso di ballo», le ripeté Ethan, che si stava divertendo immensamente a osservare il suo disappunto.
«Zitto tu! A cuccia nudista!», esclamò minacciosa. «Eva! Sai che odio ballare!», si lamentò nervosa.
«Appunto, non si riesce quasi mai a convincerti a venire a ballare nei fine settimana. Sempre a tirare fuori questa scusa che non ti diverti e non sei portata. Ho voluto farti un regalo utile».
«Utile? Un maglione è utile! Non un corso di ballo…», ringhiò Sara.
«Ti divertirai, vedrai. Oggi pomeriggio ci sarà la prima lezione alla palestra HC. Prova ad andare e poi decidi se vuoi continuare o meno. Ti prego, ti prego, ti prego…», la scongiurò con quei suoi occhi da cerbiatta. Era Grimilde travestita da Bambi. Sara non poté che cedere.
«Prima o poi arriverà il giorno in cui riuscirò a dirti di no», borbottò sconfitta.
Eva sorrise con aria di sfida.
«Perché con lei cedi e con me no?», volle sapere Ethan, punto sul vivo.
Sara alzò le spalle. «Si vede che lei sa come prendermi. Non mi sfida mai in maniera aperta. È molto più subdola, la piccola serpe».
Eva rise divertita. «E poi ho vent’anni di esperienza alle spalle. Non puoi mica illuderti di arrivare al mio livello in poco tempo! Sara è un osso duro».
«L’ho notato…», confermò lui.
«Comunque, adesso che ho assolto al mio supremo compito di togliere di mezzo i cadaveri che lasciate lungo la vostra strada, penso anche di potermene andare».
«Certo, un favore e un tiro mancino per oggi sono stati più che sufficienti…», commentò Sara, che doveva ancora digerire la storia delle lezioni di ballo. Era negata, oltre ogni possibile e umana previsione, e sospettava che quattro lezioni difficilmente avrebbero potuto cambiare la cose. Senza contare che stava sudando alla sola idea.
«Ricordati, la palestra HC alle 16!», si raccomandò Eva.
Sara si limitò a emettere un grugnito lamentoso.

Capitolo 8 – TUTTI I DIFETTI CHE AMO DI TE di Anna Premoli

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tutti i difetti che amo di teMettere i bastoni tra le ruote alla propria famiglia è una vera arte per Ethan Phelps, perfezionata con cura nel corso degli anni. Quando suo padre muore, senza lasciare alcun testamento, il ragazzo eredita le quote della sua multinazionale. Ma è evidente a tutti che Ethan non ha il pallino per gli affari.Passa le serate tra bar e locali offrendo da bere a chiunque e pagando conti salatissimi, riarreda il suo lussuoso loft senza badare a spese e spreca il tempo in compagnia di individui inutili. Quando però, un bel giorno, fa irruzione completamente ubriaco in una riunione di azionisti, i familiari si convincono che è il momento di prendere drastici provvedimenti, primo fra tutti, nominare un amministratore che tuteli il suo patrimonio. Dopo diversi tentativi falliti viene nominata un’affascinante avvocato specializzato in brevetti aziendali, Sara Di Giovanni. Sara ha il grande vantaggio di essere determinata e di non lasciarsi imbambolare dai modi di Ethan. Tra loro è da subito scontro aperto: lui non vuole ridimensionare il suo stile di vita e lei non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa da un presuntuoso rampollo. E così, poco alla volta, la tensione arriva alle stelle. Anche se il loro rapporto, a suon di dispetti, è destinato a evolversi in qualcosa di ben più complicato ed eccitante…

kiafirma

Recensione: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola

Buon pomeriggio!
Anna ci aveva mandato un recensione, ma alla fine abbiamo deciso di pubblicare la mia oggi, quindi eccomi qui! Libro stupendo, ma scriverne una recensione è stato difficilissimo..non so perché ma trovo sempre difficile scrive di libri che mi sono piaciuti così tanto. Spero di invogliarvi un po’ a leggerlo perché ne vale davvero la pena!

notti in bianco baci a colazione
Titolo: Notti in bianco, baci a colazione
Autore: Matteo Bussola
Editore: Einaudi
Goodreads

– Papà, – ha detto, – quando hai incontrato
la mamma, come hai fatto a sapere che era
la mamma?
– L’ho capito dopo circa dieci minuti.
– E da cosa?
– Quando ci siamo incontrati la prima volta,
si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra
la testa, e si è fatta uno chignon senza
neanche un elastico, solo annodandoli.
– E allora?
– E allora lí ho capito che lei aveva
disperatamente bisogno di un elastico.
E io dei suoi capelli.
Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i «lecconi», i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell’«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.

 

Mi risulta sempre difficile scrivere di un libro che ho amato, ma questa volta voglio provarci. Quando ho preso in mano la prima volta il Kindle con dentro caricato “Notti in bianco, baci a colazione”, non sapevo bene cosa aspettarmi. L’unica cosa che sapevo è che le mie amiche ne avevano parlato benissimo e quindi perché non provare a leggerlo anche io?
Quello che mi sono trovata tra le mani è qualcosa che non mi sarei mai aspettata: una storia semplice, che però insegna molto. Una storia che ha poco di continuativo, ma che racconta tanti piccoli momenti della vita di una famiglia che, vi assicuro, imparerete ad amare. Matteo Bussola è un fumettista e uno scrittore, ma prima di tutto è un padre e questo emerge da ogni parola e da ogni pagina del suo libro in cui ci racconta come affronta la vita insieme alle sue quattro donne.
Ho trovato incredibile la felicità che ci viene mostrata e la gioia con cui questa famiglia affronta ogni cosa, ma soprattutto ho apprezzato come l’autore sia riuscito a rendere ogni situazione e evento in maniera semplice, anche quando non lo erano affatto.
Sono certa che una mamma o un papà apprezzeranno un libro del genere mille volte più di me che non sono mamma, perché loro queste situazioni le hanno vissute o le vivono tutti i giorni e io mi sono resa conto leggendo questo romanzo, di quanto fare i genitori sia difficile e allo stesso tempo gratificante e bellissimo. Matteo Bussola prova a insegnare alle sue figlie tante cose, alcune semplici e alcune molto complesse, ma le bimbe, che sono molto piccole, sono anche molto sveglie e comprendono. Spesso, sono proprio loro a insegnare al loro papà come funzionano le cose e mi sono ritrovata più volte a chiedermi se anche io ho, crescendo, ho aiutato i miei genitori a capire meglio il mondo.
Come genitori, si ha una responsabilità enorme, perché si ha ogni giorno la possibilità di formare delle menti, di aiutarle a comprendere meglio la vita e Bussola, con le sue bambine, fa un lavoro spettacolare. Insegna che l’amore è uguale per tutti, che sia fra uomo e una donna, fra due uomini o fra due donne, ma impara anche che “l’amore non è uno, sono tanti”. Insegna che bisogna essere gentili, che bisogna fare del bene e affronta anche le domande più difficili che le sue figlie gli pongono, come quelle sulla morte. Sto scrivendo la recensione mentre sono in treno ed è il 15 luglio. Non so quando la leggerete voi questa recensione, ma ora, mentre scrivo, mi chiedo come spiegherebbe lui alle sue bambine cosa è successo ieri a Nizza. Trovo che le sue parole siano sempre misurate, ma assolutamente veritiere e probabilmente dopo aver finito di scrivere andrò a cercare su Facebook se ha fatto qualche commento al riguardo. Matteo Bussola è particolarmente bravo a spiegare il mondo, come dovrebbe essere almeno, alle sue bambine, ma pubblicando questo libro, ha spiegato il mondo un po’ a tutti.
Quando ho chiesto a mia mamma di ordinarmi il cartaceo da Amazon, mi ha chiesto di cosa parlasse il libro e ho fatto fatica a risponderle, perché non saprei delineare una trama. Le ho detto, però, che è un libro che racconta la vita, vista dagli occhi di un padre e di un uomo che vede il mondo in maniera meravigliosa, ma che soprattutto vede la vita familiare in un modo unico.
“Notti in bianco, baci a colazione”, alla fine, parla di famiglia e che voi siate genitori o meno, posso solo consigliarvelo caldamente. Mi ha fatta ridere, mi ha fatta piangere ed emozionare e un libro che scatena così tante emozioni può essere solo letto dal maggior numero di persone possibile.
Se lo avete letto fatemi sapere che cosa ne pensate, sono davvero curiosa!

rating 5

mon firma

Teaser Tuesday #69

Buongiorno a tutti.
Il libro da cui traggo il teaser oggi, La Danese di David Ebershoff, l’ho appena iniziato, quindi, per evitare spoiler vi lascio l’incipit. È un libro che mi incuriosisce da tempo, da quando l’ho sentito nominare in collegamento al film The Danish Girl tratto da questo romanzo. Non l’avevo mai iniziato ma il l’estrazione per la Book Jar Challenge di ‘un libro da cui è stato tratto un film’ ha spinto me e la Mon a prenderlo finalmente in mano. Vedremo se mi piacerà. Qualcuno di voi l’ha già letto o ha visto il film? Fatemi sapere che ne pensate.

teaser tuesday

Fu sua moglie la prima a saperlo. «Mi faresti un piccolo favore?» chiese Greta dalla camera da letto quel pomeriggio. «Dovresti aiutarmi un attimo con una cosa. Non ci vorrà molto.»
«Certo» disse Einar tenendo gli occhi fissi sulla tela. «Quello che vuoi.»
Il vento del Baltico rinfrescava la giornata di primavera. Erano nel loro appartamento nella Casa delle Vedove, ed Einar, un uomo minuto e quasi trentacinquenne, stava dipingendo a memoria un paesaggio invernale del Kattegat. Sull’acqua nera e crudele, tomba di centinaia di pescatori che ritornavano a Copenaghen con le loro prede sotto sale, era stesa una cappa bianca. Il vicino del piano di sotto era un marinaio con la testa piccola e tonda che insultava la moglie. Quando Einar dipingeva l’increspatura grigia di ogni onda, immaginava il marinaio che annegava, con una mano sollevata a chiedere aiuto, e sentiva la sua voce che sapeva di vodka di patate dare ancora della puttana da porto alla moglie. In questo modo Einar capiva che sfumatura dare ai suoi colori: abbastanza grigia da inghiottire un uomo del genere e richiudersi come pastella sul suo ringhio che affondava.
«Arrivo fra un attimo» disse Greta, più giovane del marito e bella, col viso largo e piatto. «Poi possiamo cominciare.»
Anche in questo Einar era diverso da sua moglie. Lui dipingeva la terra e il mare: piccoli rettangoli illuminati dalla luce obliqua di giugno, o offuscati dal pallido sole di gennaio. Greta dipingeva ritratti, spesso a dimensioni naturali, di personaggi di una certa importanza, con le labbra rosa e i capelli luminosi. Il signor I. Glückstadt, il finanziere del porto franco di Copenaghen. Christian Dahlgaard, pellicciaio del re. Ivar Knudsen, socio dei cantieri navali Burmeister e Wain. Quel giorno doveva dipingere il ritratto di Anna Fonsmark, mezzosoprano dell’Opera reale danese. Direttori e magnati dell’industria commissionavano a Greta ritratti da appendere in ufficio, sopra uno schedario, o alla parete di un corridoio per nascondere i segni lasciati dal carrello di un operaio.
Greta apparve sulla soglia della camera. Si era raccolta i capelli: «Sei sicuro che non ti dispiace interrompere per darmi una mano?» gli chiese. «Non te l’avrei chiesto se non fosse importante; il fatto è che Anna ha di nuovo rimandato la seduta di posa. Perciò… ti dispiacerebbe provarti le sue calze?» chiese Greta «…e le scarpe?»
Alle sue spalle, il sole di aprile filtrava attraverso la seta che le pendeva floscia dalla mano. Dalla finestra, Einar vedeva il Rundetårn come un’enorme ciminiera di mattoni, e sopra il Deutscher Aero-Lloyd che volava piano piano verso Berlino come ogni giorno.
«Greta» disse Einar «cosa vuoi dire?» Una goccia di colore a olio gli cadde dal pennello sullo stivale. Edvard IV cominciò ad abbaiare muovendo il capo in direzione prima dell’uno e poi dell’altra.
«Anna è ancora in teatro per le prove della Carmen. Ho bisogno di un paio di gambe per finire il suo ritratto, se no non ce la farò mai. E poi ho pensato che le tue potrebbero andare bene.»
Gli si avvicinò tenendo in una mano le scarpe giallo senape con la fibbia di peltro. Indossava il suo grembiule abbottonato sul davanti, con le tasche esterne nelle quali metteva le cose che voleva nascondere a Einar.
«Ma non posso mettermi le scarpe di Anna» disse lui. Poi, guardandole, pensò che in effetti potevano andar bene per i suoi piedi piccoli e arcuati, dai talloni morbidi. Aveva le dita snelle, con pochi peli neri sottili. Immaginò il rotolino sgualcito delle calze che gli scivolava sulla caviglia bianca. Sul cuscinetto del polpaccio. Che si chiudeva con uno scatto nel gancio di una giarrettiera. Dovette chiudere gli occhi.
Le scarpe erano come quelle che avevano visto la settimana prima su un manichino ai grandi magazzini Fonnesbech, abbinate a un vestito blu notte. Si erano fermati ad ammirare la vetrina decorata con una ghirlanda di giunchiglie e Greta aveva detto: «Carine, no?». Poi, siccome lui non aveva risposto ed era rimasto immobile nel riflesso del cristallo con gli occhi sbarrati, lei aveva dovuto strapparlo via dalla vetrina. Lo aveva trascinato giù per la Bremerholm, passando davanti al negozio di pipe, e poi gli aveva chiesto: «Einar, ti senti bene?».

Capitolo 1 – LA DANESE di David Ebershoff

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la daneseCopenaghen, anni Venti. Greta è una giovane americana iscritta all’Accademia delle Belle Arti. Lì conosce Einar, il suo timido e taciturno insegnante, di cui si invaghisce. I due giovani si sposano e dedicano la loro vita comune alla pittura. Greta si specializza nei ritratti e quando una sua amica non può posare per gli ultimi ritocchi, Einar si presta come modello. Indossati gli abiti femminili, il pittore finisce per immedesimarsi a tal punto da assumere un’altra identità e il nome di Lili. Da quel giorno Lili compare sempre più spesso nella vita privata e sociale della coppia fino alla decisione definitiva di Einar di affrontare un’operazione chirurgica per diventare donna.

kiafirma

Book Jar Challenge 2016 – Recap di Giugno

Salve 🙂 Giugno finito, iniziato luglio. Siamo arrivati a metà della Book Jar Challenge. Mi sembra ieri che cercavamo di spiegare in modo potabile il regolamento. Perché il tempo passa così veloce?? Dimenticavo, siete nuovi? Non sapete di cosa sto parlando? Eccovi la spiegazione qui; siete ancora in tempo per partecipare, magari non per vincere ma per leggere insieme assolutamente sì.
Visto che sono in vena di link, vi lascio anche quelli dei recap dei primi 5 mesi dell’anno.

Book Jar Challenge 2016

Questo mese è toccato a un genere che non tutti leggono normalmente, eppure mi sembra di aver notato un certo entusiasmo. Cos’abbiamo chiesto di leggere? Una biografia o un libro tratto da una storia vera. Devo dire che sono rimasta stupita da come siamo riuscite a sparpagliarci su storie provenienti da ogni epoca e da ogni parte del mondo. #tuttomoltobello, devo dire.
Io e la Mon abbiamo letto – io l’ho finito, lei non ancora – La teoria del tutto di Jane Hawking. Lo avevo lì da un po’, volevo leggerlo prima di vedere il film e finalmente mi è capitata l’occasione perfetta. Devo dire che mi è molto piaciuto nonostante qualche parte un po’ lenta. Se riesco nei prossimi giorni scriverò qualcosa di più articolato su questa lettura.
Ma veniamo al dunque e quindi alla carrellata dei libri letti dalle partecipanti e ai loro punteggi giunti a metà sfida.

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AIRALS BOOKS del blog Airals World. Se ne leggon di libri
Punti precedenti: 7,5
Punti del mese: 0
PUNTI TOTALI: 7,5

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un anno sull altipiano
ANTONELLA
Punti precedenti: 15,5
Lettura del mese: Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 17,5

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CATE
Punti precedenti: 15
Lettura del mese: Augustus di John E. Williams
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 17
augustus

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notti in bianco baci a colazione
CHIARA
Punti precedenti: 11,25
Lettura del mese: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 13,25

divisore dx

CORINNE
Punti precedenti: 6,5
Punti del mese: 0
PUNTI TOTALI: 6,5

divisore sx

notti in bianco baci a colazione
CRISTINA
Punti precedenti: 12,25
Lettura del mese: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 14,25

divisore dx

DANIELA
Punti precedenti: 12,5
Lettura del mese: Le figlie perdute della Cina di Xinran
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 14,5
le figlie perdute della cina

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DI TUTTO CUORE del blog Di tutto cuore
Punti precedenti: 0
Punti del mese: 0
PUNTI TOTALI: 0

divisore dx

GIADA – Il segnalibro dimenticato
Punti precedenti: 6
Lettura del mese: Dracula: La vera storia di Vlad III l’Impalatore di Matei Cazacu
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 8
dracula

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la teoria del tutto
ILARY.MUSIC
Punti precedenti: 8,5
Lettura del mese: La teoria del tutto di Jane Hawking
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 10,5

divisore dx

KAREN
Punti precedenti: 16
Lettura del mese: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 18
notti in bianco baci a colazione

divisore sx

notti in bianco baci a colazione
KIKKA del blog Testa e piedi tra le pagine dei libri
Punti precedenti: 8
Lettura del mese: Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola
Goodreads
Recensione della lettura del mese: [LINK]
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 10

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ROSA
Punti precedenti: 12
Lettura del mese: Pesce d’aprile: Lo scherzo del destino che ci ha reso più forti di Daniela Spada e Cesare Bocci.
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 14
pesce d aprile

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cento lacrime mille sorrisi
ROSSELLA
Punti precedenti: 10
Lettura del mese: Cento lacrime, mille sorrisi di Chiara Pelossi
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 12

divisore dx

SARA
Punti precedenti: 8
Lettura del mese: La masseria delle allodole di Antonia Arlsan
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 10
la masseria delle allodole

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la mia africa
SILVIA
Punti precedenti: 15,25
Lettura del mese: La mia Africa di Karen Blixen
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 17,25

divisore dx

VERONICA
Punti precedenti: 6,5
Lettura del mese: Fossi in te io insisterei: lettera a mio padrea sulla vita ancora da vivere di Carlo G. Gambardini
Goodreads
Punti del mese: 2
PUNTI TOTALI: 8,5
fossi in te io insisterei

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Ed eccoci in fondo, pronti a scoprire il libro di questo mese. Luglio è un mese dispari quindi il biglietto è verde e vi diamo anche il titolo del libro su cui, a fine mese, vi interrogheremo. Stavolta tocca a UN LIBRO DA CUI È STATO TRATTO UN FILM. Dopo una lunga indecisione, abbiamo optato per LA DANESE DI DAVID EBERSHOFF. Spero apprezzerete la nostra scelta, io sono proprio curiosa.

kiafirma