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Teaser Tuesday #22

Eccomi qui, con il Teaser di questa settimana. La scorsa Anna mi ha rubato il posto, ma sto giro tocca davvero a me. Il libro che sto leggendo mi è stato consigliato da un sacco di persone e devo dire che mi sta piacendo davvero moltissimo. Stranamente, pescando a caso tra le pagine, ho trovato un pezzetto davvero bello, ma piuttosto lungo. Spero non vi dispiaccia 😉

teaser tuesday

Il vento le scompigliò i capelli. Li fermò con una mano mentre con la lingua descriveva dei cerchi intorno alla liscia palla di gelato. Accavallava e separava le gambe, dondolando il capo all’indietro.

Lasciò che il gelato le si sciogliesse in gola mentre canticchiava la canzone che, in quel periodo, era sulla bocca di tutti: “Un giorno ci incontreremo a Lvov, io e il mio amore”.
Era un giorno perfetto. Per cinque minuti non ci fu nessuna guerra, in quella magnifica domenica di giugno a Leningrado.
Alzando gli occhi dal gelato, vide un soldato che la fissava dall’altra parte della strada.
Non era una presenza insolita a Leningrado, dove era di stanza una guarnigione. La città era piena di soldati. Vederli per strada era come vedere anziane signore con le borse della spesa, o gente che faceva la fila, o birrerie. Normalmente Tatiana si sarebbe limitata a dargli una rapida occhiata, ma quel soldato la fissava con un’espressione che non aveva mai visto prima. Smise per un attimo di mangiare il gelato.
Il suo lato della strada era già immerso nell’ombra, mentre quello dove si trovava lui galleggiava nella luce del pomeriggio.
Lei lo fissò, e, nell’attimo in cui guardò il suo viso, sentì qualcosa muoversi dentro di lei; muoversi, le sarebbe piaciuto dire, impercettibilmente, ma non era vero. Era come se il cuore pompasse sangue il doppio del normale, inondando tutto il corpo.
Batté le palpebre e il respiro si accelerò. L’immagine del soldato si sciolse sul marciapiede sotto il sole giallo pallido.
L’autobus arrivò e le coprì la visuale. Si alzò, ma non aveva intenzione di prenderlo, bensì di attraversare di corsa la strada, per non perdere di vista il soldato. Le porte si aprirono e il conducente le rivolse uno sguardo impaziente. Tatiana, composta e tranquilla, per poco non gli gridò di andarsene.
“Sale, signorina? Non posso aspettare tutto il giorno.”
Salire? “No, no, non salgo.”
“Allora cosa diavolo ci fa alla fermata?” Le porte si chiusero.
Tatiana indietreggiò verso la panchina e vide il soldato aggirare l’autobus di corsa.
Si fermarono entrambi.
Le porte si aprirono di nuovo. “Prende l’autobus?”
Il soldato guardò prima Tatiana, poi il conducente.
“Per Lenin e Stalin!” gridò l’autista, chiudendo le porte per la seconda volta.
Tatiana rimase in piedi davanti alla panchina. Indietreggiò, inciampò e cadde a sedere.
Con disinvoltura il soldato alzò le spalle e si guardò intorno.
“Pensavo proprio che fosse il mio autobus.”
“Sì, anch’io”, mormorò Tatiana.
“Il gelato si sta sciogliendo”, le fece notare lui sollecito.
E infatti stava colando lungo il cono per gocciolare poi sul vestito.
“Oh, no!”
“Andrà via.”
Tatiana cercò di porvi rimedio, ma la macchia si allargò.
“Fantastico”, borbottò. Si accorse che la mano le tremava mentre puliva il vestito.
“È da molto che aspetti?” chiese il soldato. La sua voce, grave e profonda, aveva un che di… non riusciva a dire cosa. Non è di queste parti, pensò, con gli occhi bassi.
“Non troppo”, rispose a voce bassa. Alzò gli occhi per guardarlo in faccia. Era molto alto.
Indossava l’uniforme, e sul berretto c’era una stella rossa smaltata, proprio sopra la fronte. Rimase colpita dalle mostrine, di cui però ignorava il significato. Era un soldato semplice? Aveva il fucile. I soldati semplici avevano il fucile? Sul cuore portava una medaglia d’argento contornata d’oro.
Sotto il berretto color terra i capelli erano scuri. Sembrava giovane. Gli occhi timidi di Tatiana incontrarono quelli di lui color caramello, di una sfumatura più scura del gelato che stava mangiando. Erano gli occhi di un soldato? Gli occhi di un uomo? La guardavano calmi e sorridenti.
Rimasero a guardarsi per un attimo, ma un attimo di troppo che parve un’eternità. Di solito gli estranei non si guardano mai per più di un breve istante. Tatiana ebbe come l’impressione di aprire la bocca e pronunciare il suo nome. Si voltò di scatto, eccitata, smarrita.

Capitolo 2 – IL CAVALIERE D’INVERNO di Paullina Simons

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il cavaliere d'inverno

Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d’estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell’Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta subito un’attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l’assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo,Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.

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Recensione: La tentazione di Laura di Alessia Esse

I’m back! Sono dovuta andare indietro nel Kindle per trovare un libro da recensire, perché ultimamente, tra esami e poca ispirazione, inizio tanti libri e non ne finisco nessuno. È più o meno la stessa sindrome che mi colpisce ogni anno intorno a gennaio, che mi impedisce di trovare un libro che mi soddisfi. Ma non importa, perché l’ho trovato il libro e quindi mettiamoci all’opera.

la tentazione di laura
Titolo: La tentazione di Laura (Nel Cuore di New York #1)
Autore: Alessia Esse
Editore: Self
Disponibile in italiano:
Goodreads

Lei è una nerd. Lui pure.
Si conoscono per caso.
Si piacciono immediatamente.
Finiscono a letto per una notte.
Ma lui è sposato. E lei non lo sa.

Laura Draper ha ventisei anni e lavora come babysitter. Non è il lavoro dei suoi sogni, ma prima o poi riuscirà ad aprire un ristorante, o almeno così dice a se stessa.
Laura è una nerd, e come tale coltiva diverse passioni: legge e cataloga fumetti, prendendosene cura come fossero suoi figli; segue più serie televisive di quante possa contarne su due mani, cercando di indottrinare clienti e amici; decora il suo appartamento newyorkese con LEGO e riproduzioni in scala, e frequenta le convention con cadenza religiosa.
È ad uno di questi eventi, il Comic-Con di New York, che – intenzionata a buttarsi alle spalle il tradimento del suo ex e la possibilità di un nuovo dramma familiare – conosce un ragazzo travestito da Batman. Complici i gusti in comune in fatto di faccende nerd e l’attrazione che provano immediatamente l’uno per l’altro, Laura e Batman finiscono in una camera d’albergo per una notte che diventerà importante per le vite di entrambi.

La tentazione di Laura è un romanzo autoconclusivo. Dato il contenuto di certe scene, la lettura è consigliata ad un pubblico adulto.

 

Alessia Esse è una certezza ormai. Ho amato la Trilogia di Lilac e un po’ temevo il cambio di genere, ma mi sono voluta fidare di Alessia e dei consigli di varie amiche; di conseguenza mi sono buttata nella lettura di questo romanzo e mi sono innamorata.

Sono una persona a cui piace provare a immaginare come andrà avanti la storia e adoro quando leggendo scopro di aver indovinato. In questo modo mi sembra di riuscire a comprendere i personaggi e di aver capito un po’ come ragionano, se sono in grado di indovinare la loro prossima mossa. Alessia è riuscita a tessere una storia intricata, in cui indovinavo alcune cose, ma subito dopo arrivava qualcosa che sconvolgeva il tutto.

In una New York da favola, la città viene praticamente messa in sottofondo, dando spazio a tante scene casalinghe e all’interazione tra i personaggi.

Laura è molto simile alla persona che mi aspetto di essere io alla sua età (anche se non manca troppo ormai). È una nerd incredibile, addicted (scusate, ma drogata è veramente brutto da dire) di serie tv, fumetti e cosplaying. Come tante persone, ha un sogno nel cassetto e ogni cosa nella sua vita è finalizzata alla realizzazione di quel sogno. Vorrebbe diventare una cuoca e aprire un ristorante tutto suo ed è incredibile come il lettore riesca a percepire questo suo desiderio, grazie ad una meticolosa caratterizzazione del suo personaggio. È una sognatrice, di quelle che, nonostante sappiano che uomini del genere siano difficili, se non impossibili, da trovare, sogna il principe azzurro, o al limite un eroe della Marvel. Il suo modello di vita è Carrie Mathison, della serie tv “Homeland” e ogni volta che deve prendere una decisione importante si chiede “Cosa farebbe Carrie?”. Non è una persona impulsiva ma, dopo essere stata tradita dal suo ragazzo ed essere fuggita al Comic-Con per distrarsi, decide di lasciarsi andare e di seguire un affascinante ragazzo vestito da Batman nella sua camera d’albergo.

Amiamo i mondi di fantasia perché il mondo in cui viviamo non ci soddisfa completamente. Troviamo conforto e rifugio nelle pagine di un fumetto, o nell’episodio di un telefilm epico, perché nella fantasia altrui troviamo ciò che la nostra realtà non ci ha ancora dato. Perché vorremmo di più dal mondo reale, e da noi stessi. Grazie a loro ci sentiamo diversi, migliori, forse più forti. Se Iron Man riesce a salvare il pianeta, allora anch’io potrò salvare gli alberghi di mio padre. Se Carrie Mathison riesce ad uccidere un terrorista, allora anche tu potrai fare un lavoro che non ti piace. Non c’è nulla di più immaturo, me ne rendo conto. Un uomo e una donna in età adulta che investono tempo e denaro in faccende da adolescenti. In molti la considerano una follia.

È con una semplice decisione che comincia questa storia d’amore. Con una tessera di un albergo e la voglia di fare qualcosa per sè stessa e, per una volta, non dover pensare alle conseguenze. Ma si sa, la vita gioca brutti scherzi o, forse, al destino non si può fuggire. Laura, che di lavoro fa la babysitter per un’agenzia, si trova, dopo una notte di passione insieme a Batman, a dover fare una seconda scelta decisiva: diventare o meno la governante del figlio di Batman, il cui nome è William, e di sua moglie.

Capiamo fin da subito che qualcosa non va nella famiglia di William. L’uomo sensibile e divertente che Laura ha conosciuto al Comic-Con è scomparso, lasciando spazio ad un imprenditore freddo e distante. Mi aspettavo che si presentasse una situazione del genere, altrimenti sarebbe stato tutto rose e fiori e qualcosa tra i due protagonisti doveva succedere. Non voglio raccontare troppo della trama, perché questo romanzo va assaporato pagina per pagina per scoprire ogni piccola cosa e godersela appieno.

William è un puzzle, che va studiato e analizzato per un sacco di tempo prima di capire dove si incastrano tutti i pezzi. È ovvio che qualcosa gli impedisce di essere sè stesso e Laura farà davvero fatica a comprenderlo e a permettersi di innamorarsi. È un padre meraviglioso e un marito perfetto, ma qualcosa non quadra. È anche lui, come Laura, un nerd a livelli inimmaginabili e la sua stanza nerdosa è il mio sogno: divano comodissimo, schermo enorme e migliaia di DVD di ogni serie. Nel mio caso basterebbe aggiungere una libreria immensa e sarebbe il paradiso.

I personaggi secondari ci sono e sono sicuramente importanti, ma in questo libro l’attenzione principale è su Laura e William, senza possibilità di distrazione. Alessia non ci permette di distogliere gli occhi dalle pagine o di provare a conoscere meglio le amiche di Laura o il migliore amico di William. Sono certa che impararemo a conoscerli meglio nei prossimi libri, ma in questo primo volume l’unica cosa che conta sono i protagonisti.

La magia non sta solo nella storia, ma anche nel come è scritta. Non leggo molti libri di autrici o autori italiani, ma Alessia ormai la conosco e si conferma grandiosa. Ha una delicatezza e una leggerezza nello scrivere che rende ogni cosa una poesia. Il romanzo scorre che è una meraviglia e nel giro di poche righe ci ritroviamo a New York, a fianco dei protagonisti.

Esistono tante scuole di pensiero per capire che tipo di partner avrai fra le lenzuola: fai attenzione a come cammina, fai attenzione a come mangia, fai attenzione a come muove il bacino quando balla. Per me è il primo bacio quello che conta. Dimmi come baci e ti dirò come sarai a letto.

L’unico punto che mi ha lasciata un po’ perplessa perché l’ho trovato un po’ forzato, è il segreto della famiglia di William, di cui però non voglio dire nulla per non rovinarvi la sorpresa. Se avete letto il libro sono curiosa di sapere cosa ne avete pensato voi.

Non vedo l’ora di avere fra le mani il prossimo volume della trilogia, per potermi immergere di nuovo nell’atmosfera di New York e del mondo che Alessia ha creato.

rating 4
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Teaser T-T-Wednesday #19

Buongiorno a tutti!
Il teaser di oggi è preso da un libro che ho scoperto per caso spulciando il web ed è una storiella semplice, ma davvero carina. Cosa succederebbe se i personaggi dei libri esistessero davvero e continuassero a vivere anche dopo che abbiamo richiuso la copertina? Cosa succederebbe se una ragazza del mondo reale scoprisse questa cosa e si innamorasse del protagonista della sua favola preferita?
Chi non si è mai messo a fantasticare su un personaggio desiderando che questo diventasse realtà?
Between the Lines prova a rispondere a queste domande e è una piacevole lettura per accompagnare un pomeriggio di relax.
teaser tuesday

“When ships don’t make it around the Cape of Passing Tides, we collect what’s left behind.” She picks up a diamond tiara. “You just never know when the stuff is going to come in handy.”
Kyrie dives into a pile of gleaming coins, sending them spinning in slow motion in the water. She emerges a moment later, holding a swath of indigo velvet. “I think this one will bring out her eyes,” she says, shaking out a gown with lace at the neckline and sleeves. Golden embroidery crisscrosses the bodice. It’s prettier than anything I’ve ever seen.
Ondine unlaces the back of the gown as Kyrie helps me out of my clothes. I step into the puddle of billowing fabric. The mermaids pull it up around me and tie me in tight. They swim back, examining me.
“What?” I say. “Is it awful?”
“There’s something missing…” Marina muses. She reaches into a wooden chest beside her and pulls out a rope of pearls, fastening it around my neck. “There. Perfect.”
“You think?” I ask shyly, and in response, they reach for my arms again and swim me out of the watery cave, up to the surface. I find myself balanced on the same rock where I’d been sitting earlier, crying.
I look at my reflection in the water. I’m stunning. If a little damp.
The mermaids bob in the waves, the sleek caps of their hair glistening in the sunlight. “This time,” Marina says, “that guy will never let you out of his sight.”
That’s what I’m hoping. I want to go home, but I want Oliver to come with me. Which means we both owe each other an apology.
I look at each of the mermaids in turn. “I can’t thank you enough,” I say.
They all sigh, or maybe that’s just the sound of the ocean crashing against the rocks, because when I look back they’ve disappeared, and if not for the fact that I’m wearing a very pretty, very soggy gown, I would think I’ve imagined the whole thing.
I am halfway back to the castle when the ground beneath my feet starts rumbling. I look overhead, expecting a thunderstorm, but all I can see are the dangling bits and pieces of words. Suddenly, there is a cloud of rising dust and a distant whinny, and I can make out the figure of Oliver riding his horse at a breakneck pace in my direction.
When he sees me, he pulls back on the reins, and Socks rears, his front legs pawing at the air in front of him. Oliver dismounts and rushes toward me. Before I can even apologize, he grabs me and hugs me tight. “I’m so sorry,” he says. “I wasn’t thinking of how much you had to lose. Only of how much I had to gain.”
I hug him back. “I know. We’ll find a way to get me home. But you’re coming with me.”

BETWEEN THE LINES (Between The Lines #1) di Jodi Picoult e Samantha van Leer

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between the linesDelilah is a bit of a loner who prefers spending her time in the school library with her head in a book—one book in particular. Between the Lines may be a fairy tale, but it feels real. Prince Oliver is brave, adventurous, and loving. He really speaks to Delilah.
And then one day Oliver actually speaks to her. Turns out, Oliver is more than a one-dimensional storybook prince. He’s a restless teen who feels trapped by his literary existence and hates that his entire life is predetermined. He’s sure there’s more for him out there in the real world, and Delilah might just be his key to freedom.
A romantic and charming story, this companion novel to Off the Page will make every reader believe in the fantastical power of fairy tales.

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Recensione: The Dreamer di E. J. Mellow

Sono tornata con una recensione di un libro e non mi sembra vero. Negli ultimi mesi non ho letto tanto e questo si è visto dal fatto che le recensioni sono svanite di punto in bianco. Spero possiate perdonarmi, ma la sessione estiva di quest’anno si sta rivelando davvero intensa. Per fortuna fra poco dovrebbe terminare la prima parte e potrò tornare a scrivere qualche recensione prima di ributtarmi nello studio matto e disperato per settembre.
Il libro di oggi mi è stato inviato da Xpresso Book Tours in cambio di un’onesta opinione ed è veramente bello.

the dreamer
Titolo: The Dreamer (Dreamland #1)
Autore: E. J. Mellow
Editore: Self
Disponibile in italiano: No
Goodreads

It’s night. Always night. Dreams guard against the evil forged by nightmares. Infinite shooting stars illuminate a moonless sky. A city stands alone, surrounded by a darkened field. On its fringes, a man watches one star separate from the masses and fall. What survives the crash will unveil a secret centuries long hidden.

Molly hasn’t slept well since the night of her twenty-fourth birthday. Being struck by lightning might have something to do with it, but then again, her chicken did look a little undercooked at dinner. Whatever the culprit, her life quickly catapults from mundane to insane as, night after night, Molly is transported through her once dreamless sleep to a mysterious land illuminated by shooting stars.

There she meets the captivating but frustrating Dev, and together they discover Molly possesses a power coveted by his people—the ability to conjure almost anything she desires into existence. Seduced by the possibilities of this gift, Molly shifts her attention from waking life toward the man, the magic, and the world found in her dreams.

But Molly must ask herself—does something truly exist if you only see it when you close your eyes?

Faced with the threat of losing everything—her job, best friend, boyfriend, and most importantly, that little thing called her sanity—Molly will learn just how far she’ll go to uncover what is real and what is merely a figment of her imagination.

us I want to thank XPresso Book Tours for giving me the opportunity to read this book in exchange for my honest opinion.

It’s not a mystery that I have a thing for dreams and all the things dream-related. I find fascinating how the mind wanders at night, while we’re sleeping. I dream a lot and I can’t remember anything the morning after. Sometimes I wake up with an emotion or a feeling I can’t really explain, but that is the only thing that I have left after hours of sleep.
When I got an email from Xpresso Book Tours with the available review opportunities, I fell in love with the cover of The Dreamer. I read the synopsis and that was it: I had to get my hands on that book. They accepted my request and here it is, my first review in English. I hope you will forgive the mistakes I’m sure I’m going to make, but I will try my best to write correctly (Anna and Kia will read this until we get it as correct as possibile) 😉

The story is quite simple at the beginning. We have this woman, Molly, who’s out with her boyfriend Jared to celebrate her birthday. At the end of the evening, she goes home alone and that’s where the story begins. She’s struck by lightning and as soon as she wakes up, she realizes something has changed.

And then there are the dreams that feel as authentic as reality itself, that seem to exist just as your own life does. Where the emotions you experience there carry over to when you’re awake. They are so real, so genuine, that you begin to question your own sanity. And you know that when the day comes that you finally stop dreaming them, you will never stop remembering

I’m not a fan of love triangles. I actually kind of hate them, but in this book I found it appropriate. The main character is attracted by two differen men, but one of them seems to exist only in her dreams and she’s unable to understand if Dev is real or if she’s just going crazy. Jared and Dev, sort of represent the two worlds she’s torn between: the real one and the dream one. I hope in the next books Molly will decide which of the two she wants, because I wouldn’t like the love triangle to be carried along for long.
The characters are all well portrayed, although the focus is always on Molly and we are not allowed to know the other characters better. Her friends, Jared, Devlin and the other people are there, but not as present as Molly. I liked the relationship Molly has with her best friend, because it shows that they really care for each other.

The book is well written and not too difficult if English isn’t your language. I found it easy to read and I couldn’t put it down, which is a good thing. I really liked how descriptive the whole story was and I was surprised because, usually, in books narrated from the main character’s perspective, the world and all the people in it are seen through a filter, made of the character’s emotions and ideas.

There’s no need to say that my favourite parts were those in which Molly was in the “Dreamland”. The author described the place so well and made it all sound so magical, I wished more than once that I could hop into the pages and go have adventures myself. I found fascinating the way the world was organized with the people and the buildings. I loved the way they move in that place, from building to building, sliding on a line. I feel like it would be scary but amazing.

Of course, it couldn’t be a perfect world and we discover that there are creatures that crawl in the dark, creating our nightmares. These creatures have to be defeated and it seems Molly is the one that will help the people in “Dreamland” do it. I’m curious about the power that Molly has in that world, because she seems to be able to change it and use the energy inside her to fight and trasform things. In this first book this ability of hers is poorly explained, but I hope it will be fully developed in the next books.

So, if you are a dream-fanatic like me and you have the courage to jump into another trilogy (because we know that lately there seem to exist only trilogies) this could be a perfect book for you.

rating 4

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it   La storia è abbastanza semplice. Abbiamo Molly che esce a cena con il fidanzato Jared a festeggiare il compleanno. Alla fine della serata, mentre sta andando a casa, viene colpita da un fulmine e appena si risveglia, capisce che qualcosa è cambiato.
È facile relazionarsi a Molly, perché è una persona normale, come chiunque altro. Non è perfetta, non è estramamente buona, dolce o carina e non è nemmeno la cattiveria fatta persona. È semplicemente umana. Sono riuscita a relazionarmi molto ma, a differenza mia, Molly non ha mai sognato nulla, fino ad ora. Dopo l’incidente inizia ad avere questi strani sogni in cui si ritrova in questo mondo incredibile, dove il cielo è illuminato da migliaia di stelle cadenti e dove incontra Devlin.

And then there are the dreams that feel as authentic as reality itself, that seem to exist just as your own life does. Where the emotions you experience there carry over to when you’re awake. They are so real, so genuine, that you begin to question your own sanity. And you know that when the day comes that you finally stop dreaming them, you will never stop remembering

Non sono una fan dei triangoli amorosi. Quasi non li sopporto, ma in questo libro l’ho trovato abbastanza appropriato. Molly è attratta da due uomini differenti, ma uno di loro sembra esistere solo nei suoi sogni e la ragazza non è in grado di capire se Dev è reale o se sta impazzendo. Jared e Dev rappresentano un po’ i due mondi tra cui Molly è divisa: quello reale e quello dei sogni. Spero vivamente che nei prossimi libri riesca a decidere chi dei due vuole, perché non penso mi piacerebbe vedere la storia del triangolo tirata avanti a lungo.

I personaggi sono tutti ben descritti, anche se l’attenzione principale è sempre su Molly e non ci viene data l’opportunità di conoscere bene gli altri. I suoi amici, Jared, Devlin e le altre persona sono lì, ma non presenti quanto Molly. Mi è piaciuta la relazione della protagonista con la sua migliore amica, perché si vede che tengono molto una all’altra.

Il libro è scritto bene e non è particolarmente difficile come livello d’inglese, quindi è un bel libro per quelli la cui lingua madre non è l’inglese. L’ho trovato facile da leggere e non riuscivo a poggiarlo, cosa che considero ottima per un libro. Mi è piaciuto che il romanzo sia molto descrittivo e un po’ mi sono sorpresa perché, solitamente, i libri narrati in prima persona ti mostrano il mondo e le persone attraverso un filtro, fatto delle idee e delle emozioni del personaggio.

Non c’è bisogno di dire che ho amato le parti ambientate nel mondo dei sogni. L’autrice ha descritto il luogo particolarmente bene e tutto sembra così magico che ho sperato più di una volta di poter saltare nelle pagine e vivere quelle avventure. Ho trovato affascinante il modo in cui si spostano nella città, da palazzo a palazzo su delle specie di carrucole. Trovo che sarebbe terrificante e fantastico allo stesso tempo.

Ovviamente, non poteva essere un mondo perfetto e scopriamo che esistono creature che strisciano nell’ombra di quella terra, creando quelli che noi chiamiamo incubi. Queste creature devono essere sconfitte e sembra che proprio Molly sia destinata ad aiutare le persone che vivono in questa terra a farlo. Sono curiosa riguardo il potere che Molly sviluppa nei suoi sogni, perché riesce a cambiare il mondo che la circonda, modellandolo a suo piacimento. Nel primo libro questa sua abilità viene appena accennata, ma spero che venga sviluppata meglio nei prossimi volumi.

Se siete dei fanatici dei sogni come me e se avete il coraggio di affrontare l’ennesima trilogia (lo so che ormai è un miracolo trovare un volume unico) questo potrebbe essere il libro perfetto per voi.

rating 4

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