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Teaser Tuesday #7

 

Me ne sono ricordata stamattina di dover scrivere il Teaser di oggi e sono corsa a tirare fuori un pagina a caso dal libro che ho finito questo weekend. È il sesto libro di una serie che mi sta coinvolgendo davvero tantissimo, Cut & Run. Se non vi dispiace il genere, andate a dare un’occhiata.
teaser tuesday

Zane found himself alone with Mara. She sat across from him and narrowed her eyes before talking. “Now I know Ty ain’t exactly diligent about it, so I’m telling you. You need to know I expect certain things from my boys.”
Zane raised an eyebrow. He wasn’t certain he could stand another lecture from a disapproving mother. “Okay.”
“We do Christmas, Thanksgiving, and sunrise service at Easter. If you have to go to Texas for some of those, that’s just fine, but I expect a phone call. Chester’s birthday is in April, and do not bring him anything that fires projectiles or is sharp. Or, God forbid, sharp projectiles. Understand? Because Ty does it every year.”
Zane blinked. He wasn’t quite sure where this was going, or why she was telling him instead of scolding Ty about it. “Yes, ma’am.”
“Okay then.” She nodded and sat back. “Now, there’s supposed to be a cold snap coming, so be a doll and go out back and get some firewood for me, would you?” “Yes, ma’am,” Zane said, bemused.
He pushed open the creaky screen door and stepped outside into the cool night, lit by a half moon and a ton of stars above him. He limped to the woodpile and looked up at the sky to let it sink in that Mara meant it when she’d said “my boys.” Including him. It was more than he had any right to hope for, but he realized that deep down, he’d wanted to come here for exactly that reason.

Chapter 11 – STARS & STRIPES by Abigail Roux

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stars and stripesSpecial Agents Ty Grady and Zane Garrett have managed the impossible: a few months of peace and quiet. After nearly a year of personal and professional turmoil, they’re living together conflict-free, work is going smoothly, and they’re both happy, healthy, and home every night before dark. But anyone who knows them knows that can’t possibly last.

When an emergency call from home upsets the balance of their carefully arranged world, Ty and Zane must juggle family drama with a perplexing crime to save a helpless victim before time runs out.

From the mountains of West Virginia to a remote Texas horse ranch harboring more than just livestock and childhood memories, Ty and Zane must face their fears—and their families—to overcome an unlikely enemy and bring peace back into their newly shared world.

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Weekly Recap #14

Weekly Recap on the road questa settimana, scritto mezzo in treno e mezzo rubando il pc ad un amico. Doveva essere una settimana tranquilla, con solo Scorpion come puntata devastante, essendo un finale di stagione e invece è arrivata Shonda Rhimes a rovinarmi Grey’s Anatomy. Maledetta donna. Vi lascio a leggere, altrimenti ripartono le lacrime.

Scorpion 1×22
Puntata piena di ansia ed emozioni. Nonostante fosse improbabile che succedesse qualcosa di male, ho trattenuto il fiato per gran parte dell’episodio. Andiamo con ordine. Walter ha preso la macchina e ha avuto un incidente. Nessuno sa dove si trovi e, dopo un po’ che non si fa sentire, tutti iniziano a preoccuparsi. È stato bello vedere la reazione di ogni personaggio all’abbandono di Paige e, successivamente, alla scomparsa di Walter. Toby e Sylvester fanno fatica ad adattarsi all’assenza di Paige e cercano, invano, di contattarla. Si è notato che ci tengono a riaverla con loro. La reazione che ho apprezzato di più, però, è quella di Happy: la ragazza si sente abbandonata da una persona che considerava famiglia e, siccome non è da lei mostrare di esserci rimasta male, si arrabbia e se la prende con chiunque. Quando scoprono dove si trova Walter (con metodi decisamente poco ortodossi), gli altri tre geni si trovano a dover usare le loro conoscenze per salvare l’amico. Mi è piaciuto come Walter si sia dimostrato più umano del solito, cercando di far capire a tutti che ci tiene a loro. Cerca disperatamente di parlare con Paige, ma quando lei arriva sulla scena non riesce a dirle più di qualche parole. La scena finale, per quanto io l’abbia apprezzata, mi è sembrato un contentino a chi voleva un bacio tra i due. Tutto sommato è stato un bel finale di stagione.

 

Grey’s Anatomy 11×21
Sono letteralmente senza parole. La scorsa settimana, dopo aver visto il promo di questa puntata, ero abbastanza tranquilla. Mi aspettavo qualche problema, qualche minuto di ansia per qualche personaggio e basta. Non avrei mai potuto immaginare quello che la mente sadica della Rhimes aveva in serbo per noi. Spero abbiate già visto la puntata ma, se ancora non l’avete fatto, chiudete tutto per evitare spoiler.
La prima metà, per quanto mi abbia fatto sorgere dei dubbi circa la disposizione geografica di Seattle, mi ha lasciata abbastanza indifferente. C’è Derek, c’è un incidente d’auto e, di conseguenza, c’è Derek che salva vite. Mi era sembrato strano un episodio così Derek-centrico, ma i rumor sull’attore che voleva lasciare la serie li avevo letti, quindi ho pensato iniziassero a darci degli indizi su cosa lo avrebbe allontanato da Seattle per giustificare l’assenza del personaggio nella prossima stagione.
Da una parte avevo ragione, sono riusciti a far uscire Derek dallo show, ma non mi aspettavo questo.
Shonda è famosa per ammazzare personaggi, ma questa è inaccettabile. La seconda metà della puntata è stato un susseguirsi di scene e decisioni idiote che hanno reso l’addio a uno dei personaggi storici ridicolo. È tutta la stagione che dico che Derek era diventato inutile e parecchio antipatico, ma meritava di più. Non un incidente assurdo, dei medici incompetenti e nessuna possibilità di salvezza.
È stato ridicolo che abbiano chiamato Meredith e che lei non abbia chiamato nessuno prima di staccare la spina. Assurdo che Amelia, le sorelle o la madre non siano state contattate e inaccettabile tutta la storyline che su è svolta in quella sottospecie d’ospedale.
L’unica nota positiva è stata la bambina, che si è dimostrato coraggiosa e, nel momento in cui ha visto Derek sdraiato lì, incapace di comunicare, ha espresso tutta la disperazione che abbiamo provato noi spettatori.
Sono proprio curiosa di vedere cosa si inventerà Meredith per giustificare il fatto di non aver chiamato Amy o come gli autori spiegheranno l’assenza di Cristina in un momento così traumatico della vita della Grey. Non sono in grado di dire altro, quindi torno a piangere nel mio angolino.

 

Once Upon A Time 4×18
Ci siamo quasi, stanno per regalarmi quello che ho aspettato per mesi: Emma cattiva. Sono troppo curiosa di vedere come gestiranno la cosa e cosa dovranno fare gli altri personaggi (soprattutto Henry spero) per farla tornare buona. In questa puntata ci viene raccontata la storia di Cruella, che però non mi ha entusiasmata particolarmente. Veniamo a sapere che lei e l’Autore si conoscevano da tempo e tra un flashback e l’altro capiamo che la donna è totalmente psicopatica e che il suo happy ending è la morte dell’autore, l’uomo che le ha creato un sacco di problemi e le ha tolto la capacità di uccidere. La chiave della puntata è proprio l’incapacità di uccidere di Cruella e l’ignoranza da parte di tutti i buoni di questa cosa. Quando la donna rapisce Henry e tutti accorrono a salvarlo, lei lo minaccia con una pistola. Prima che qualcuno possa impedirlo, Emma la colpisce e Cruella cade da un dirupo e muore. La scelta di Emma di far del male ad una persona, nonostante questa stesse minacciando il figlio, è il primo passo perché il suo cuore inizia a diventare oscuro e mi è piaciuta un sacco. La prossima puntata promette grandi colpi di scena e l’arrivo di Lily a Storybrooke. Non vedo l’ora di vedere l’incontro tra lei ed Emma perché prevedo scintille.

 

Outlander 1×11
Mamma mia che puntata. Aver letto il libro prima di vedere la serie mi permette di affrontare ogni puntata senza l’ansia di non sapere cosa succederà poi, ma episodi come questo mi sconvolgono comunque. Un applauso all’interpretazione di tutti gli attori, che hanno fatto un ottimo lavoro nel rendere ogni scena. Claire e Geillis devono affrontare un processo con l’accusa di essere streghe e, diciamolo, l’intera situazione è spaventosa e mette un’ansia assurda.
Ned è stato grandioso ma, essendo il bravo avvocato che è, sa di non potere salvare entrambe e sa che Geillis è spacciata. Offre una via di scampo a Claire, che però rifiuta di accusare l’amica. Avrei voluto prendere a ceffoni ogni testimone, ma in particolare Laoghaire, piccola serpe infame, che si è dimostrata la peggiore di tutti. Da brividi la scena della frustate a Claire e quella in cui Geillis confessa di aver stregato l’amica, salvandola.
Jamie conferma ogni volta di essere un uomo meraviglioso e di fidarsi ciecamente della moglie. In questo episodio ci viene mostrato uno dei momenti che attendevo di più: la connessione di Claire al marito. La donna gli racconta ogni cosa, dal fatto che viene dal futuro, al come è arrivata nel passato, al perché sa così tante cose sulla storia degli inglesi e degli scozzesi. Jamie la ascolta e alla fine le dice che, nonostante non abbia capito tutto della spiegazione, le crede. Lo fa con una semplicità tale che mi sono chiesta se ci siano davvero uomini come lui al mondo.
Jamie capisce la moglie, la sostiene ed è disposto a rinunciare a lei per renderla felice. Nel finale, infatti, la riaccompagna al cerchio di pietre perché possa tornare nel futuro da Frank. Nonostante conoscessi già la scelta di Claire, quando l’ho vista tornare e svegliare Jamie con un dolcissimo “On your feet, soldier” ho iniziato a sorridere come un’ebete. Quei due migliorano la mia settimana..non vedo l’ora di vedere la prossima puntata, in cui finalmente vedremo la casa di Jamie, Lallybroch.

 

Game of Thrones 5×02
Io faccio sempre una fatica madornale a scrivere di questa serie e questo giro non c’è nemmeno Kia ad aiutarmi perché ancora deve finire di vedere la puntata. Gli sviluppi più importanti direi che sono avvenuti alla Barriera dove, con mia grande sorpresa, Jon è stato messo a capo dei Guardiani della Notte. Sono curiosa di vedere se riuscirà a gestire un ruolo così importante. Brienne e Podrick trovano in una taverna Sansa e Ditocorto, ma la piccola Stark rifiuta categoriamente l’aiuto della donna, decidendo di proseguire il suo viaggio con Ditocorto. Capisco che abbia delle difficoltà a fidarsi delle persone ormai, ma non so quanto l’uomo sia invece degno di fiducia.
Daenerys cerca di dare giustizia al suo popolo, ma temo si stia dimostrando più crudele del necessario. Sicuramente la cosa le si rivolterà contro in modo piuttosto violento, come abbiamo potuto vedere dalla piccola rivolta avvenuta dopo l’esecuzione di un uomo.
Arya è arrivata a Braavos e si dirige immediatamente alla House of Black and White dove però incontra qualche problema. Alla fine riesce ad entrare, ma non si comprende cosa ci faccia lì esattamente. Incontra anche un vecchio conoscente che non si vedeva da un po’. Sono curiosa di vedere cosa combineranno lì dentro e quali siano i piani di Arya.
Poco da dire su quello che sta succedendo ad Approdo del Re. Cersei sta regnando usando il nome del figlio e nessuno sembra avere il coraggio di contraddirla, tranne suo zio, che le fa una bella ramanzina.

 

Orphan Black 3×01
Eccoci qua con la prima puntata della terza stagione di questa serie che ormai mi ha totalmente conquistata. La settimana scorsa ho provato a darvi 5 buoni motivi per iniziare a guardarla e in questo episodio quei motivi vengono confermati.
Sarah è scappata insieme alla figlia dalla Dyad e viene a scoprire che esiste un programma identico a quello che ha generato lei, che però ha messo al mondo cloni di sesso maschile. Sarah parla con uno di questi cloni che sembra sapere parecchie cose, incluso che una della sorelle della ragazza è stata rapita. Si mette in contatto con tutte finché scopre che Helena è sparita. La bionda è nella mani dell’esercito e non si capisce bene quale sia il loro obiettivo. La ragazza viene tenuta in una cassa di legno e scopriamo che soffre di allucinazioni che la aiutano a superare i momenti più difficili. Nel frattempo Delphine ha preso il posto di Rachel (attaccata da Sarah alla fine della seconda stagione) e la cosa, nonostante stia cercando di aiutare le ragazze, non mi convince per niente. La francese, infatti, mi ha fatto venire i brividi quando interroga Rachel, torturandola senza alcun rimorso.
Cosima non ha detto niente alle altre riguardo al libro che Duncan le ha lasciato, ma spero vivamente si faccia aiutare e trovi una cura per la malattia che le sta colpendo, perché sarebbe un vero peccato perderla.
Siobahn sembra aver perso la fiducia di Sarah, ma sono certa che in qualche modo riuscirà a recuperarla, anche se ancora non sono riuscita a capire quanto effettivamente sia coinvolta nella storia dei cloni.
Insomma, grande apertura di stagione. Per ora Orphan Black non perde nessun colpo e non vedo l’ora arrivi la prossima puntata.

 

Eccoci alla fine anche di questa settimana. Vi auguro un bel weekend e una splendida settimana.

Recensione: The DUFF di Kody Keplinger

Avrei voluto scrivere una recensione doppia, paragonando il libro e il film uscito da poco in America, ma purtroppo non sono ancora riuscita a vedere il film, quindi mi limiterò alla recensione del libro.
Ho scoperto il romanzo dopo aver visto il trailer del film, che mi aveva incuriosita parecchio, spingendomi a leggere la storia da cui era tratto.

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Titolo: The DUFF: Designated Ugly Fat Friend
Autore: Kody Keplinger
Editore: Little Brown/Poppy
Disponibile in italiano:
Goodreads

Seventeen-year-old Bianca Piper is cynical and loyal, and she doesn’t think she’s the prettiest of her friends by a long shot. She’s also way too smart to fall for the charms of man-slut and slimy school hottie Wesley Rush. In fact, Bianca hates him. And when he nicknames her “the Duff,” she throws her Coke in his face.

But things aren’t so great at home right now, and Bianca is desperate for a distraction. She ends up kissing Wesley. Worse, she likes it. Eager for escape, Bianca throws herself into a closeted enemies-with-benefits relationship with him.
Until it all goes horribly awry. It turns out Wesley isn’t such a bad listener, and his life is pretty screwed up, too. Suddenly Bianca realizes with absolute horror that she’s falling for the guy she thought she hated more than anyone.

La vita di ognuno è piena di etichette. In ogni momento e in ogni luogo, ognuno di noi verrà sempre etichettato in qualche modo.
Il liceo, in America soprattutto (almeno stando a quello che raccontano film, libri e serie tv), è il luogo in cui la nostra etichetta conta di più. State certi che se il primo giorno vi è stato affibbiato un soprannome imbarazzante per qualcosa che avete combinato, non riuscirete a scrollarvelo di dosso fino al giorno della maturità. È proprio di queste etichette che parla The DUFF, un libro che inizialmente non sapevo bene come inquadrare.
Avevo visto il trailer del film e mi aspettavo qualcosa di completamente diverso. Mi aspettavo una protagonista tranquilla, timida, spinta dal desiderio di cambiare il modo in cui gli altri la vedono e di togliersi il soprannome di DUFF (Designated Ugly Fat Friend). La DUFF non è necessariamente brutta o grassa, ma è quella, all’interno di un gruppo, che risalta meno, quella con cui è facile parlare e rapportarsi perché il suo unico scopo è aiutarvi a fare colpo sulle sue amiche. Pensavo di incontrare una protagonista insicura circa il proprio aspetto e la propria vita sentimentale, invece mi sono ritrovata a leggere di una ragazza forte, sarcastica, acida come poche e parecchio determinata ad evitare Wesley Rush a tutti i costi.

I was the Duff. And that was a good thing. Because anyone who didn’t feel like the Duff must not have friends. Every girl feels unattractive sometimes. Why had it taken me so long to figure that out? Why had I been stressing over that dumb word for so long when it was so simple? I should be proud to be the Duff. Proud to have great friends who, in their minds, were my Duffs.

Ho adorato Bianca fin dalle prime righe, con il atteggiamento scostante e le battutine sarcastiche sempre pronte. Ha una situazione complicata a casa, non crede nell’amore al liceo, convinta che per l’amore vero serva tempo e tanto lavoro. Ha due carissime amiche, Casey e Jessica, con cui però non riesce a confidarsi del tutto. La storia arriva ad un punto di svolta quando un’insegnante la mette in coppia con Wesley per scrivere un saggio.

Anche qui, il personaggio di Wesley mi ha stupita. Mi aspettavo il tipico ragazzo ricco, star di qualche sport a caso, circondato da amici e da ragazze, ma non è così. Certo, è bellissimo, ricco e con una ragazza diversa nel letto ogni notte, ma ha anche una situazione familiare non ideale, pochissimi amici di cui si fida davvero e usa il sesso come distrazione dai suoi problemi.
Quando i due vengono messi insieme per il progetto scolastico, iniziano un rapporto di amicizia che passa dalle ore tra le lenzuola a discorsi pieni di battute e frecciatine sarcastiche. Entrambi iniziano piano piano ad aprirsi e imparare a conoscersi, senza rendersi conto da subito che quella che c’è tra di loro non è più solo un’amicizia.

Vorrei dire qualcosa sui personaggi secondari, ma ammettiamolo, qui i veri protagonisti sono Bianca e Wesley. Sono loro a crescere, imparare nuove cose e a lottare per avere qualcosa in più dalla vita. Jessica e Casey sono dei bei personaggi di sfondo, delle vere amiche che sostengono Bianca anche quando vengono messe da parte e ho apprezzato parecchio il padre della ragazza. Nonostante i suoi problemi, i momenti padre-figlia sono stati dolcissimi e, alla fine, è costretto a fare una scelta per sé stesso e per Bianca.

No matter where you go or what you do to distract yourself, reality catches up with you eventually.

The DUFF riesce a stupire perché non è solo una storia d’amore tra due ragazzi, ma una storia d’amicizia e di famiglia, una dimostrazione che nella vita serve coraggio e sicuramente un po’ di autoironia. Mostra che nella vita, almeno una volta, tutti noi siamo stati o saremo delle DUFF e che la cosa non deve essere per forza negativa. Fa capire a noi, come a Bianca, che le apparenze ingannano e che l’amore non è mai facile. Come nelle fiabe migliori, al cuore non si comanda e quel ragazzo su cui non avremmo scommesso due soldi, si dimostra l’incastro perfetto per noi.

rating 4

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Intervista a Chiara Parenti + Giweaway

Buongiorno a tutti!
Eccoci qui a festeggiare definitivamente i nostri primi sei mesi sul web! Dopo un mese di recensioni – countdown, oggi arriviamo alla sorpresa finale che abbiamo pensato per voi: un’intervista a Chiara Parenti che si è dimostrata disponibilissima fin dalla nostra prima timidissima mail. A questo proposito vorremmo ringraziarla di cuore per la gentilezza e il tempo che ci ha dedicato.

Prima di passare all’intervista, vi lascio un paio di informazioni tecniche. Il Giveaway è ancora attivo e lo resterà per un’altra settimana, fino alla mezzanotte tra il 29 e il 30 aprile. Il 30 pubblicheremo un post in cui annunceremo il vincitore. Vi ricordo anche che le entries relative alle condivisioni sono accumulabili ogni 24h, quindi – se ne avete voglia – potete sbizzarrirvi.

Ma adesso la smetto di tediarvi e passo all’intervista. Buona lettura!

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Ciao Chiara! Prima di tutto benvenuta nel nostro blog e grazie mille per la disponibilità nel rispondere alle nostre folli domande. Prima di scoprire le sue risposte, vediamo come si descrive lei.

Sono arrivata sul vostro pianeta 34 anni fa e ci sto molto volentieri. Sono giornalista e addetta stampa, ma lavoro anche con i libri che mi piacciono tantissimo. Abito a Carraia-County, una spolverata di casine tra i campi e l’A11, in provincia di Lucca. Sono brava a fare la raccolta differenziata e odio i cetrioli e le pulizie di primavera. La settimana in cui ho lavorato come rappresentante di aspirapolvere è stata la più terrificante della mia vita.

Dotata di almeno 45 personalità diverse che albergano allegramente nella mia testa, adoro scrivere storie, per poter dar voce a ognuna di esse. Sono pigra e fermamente convinta che se una cosa è troppo lontana per essere presa senza alzarmi dal divano, allora è una cosa che non mi serve. Il mio motto è: non fare oggi quello che puoi tranquillamente fare domani.

Ho un Topino Adorato, una Lady Gaga come gatto, e scrivo cose buffe su un blogghino che si chiama Il Giardino d’estate, che aggiorno con una cadenza giornaliera. Cioè settimanale. No, forse quindicinale. Insomma, ogni volta che me lo dicono le vocine nella mia testa.

Dove trovarla: Facebook | Twitter | Goodreads | Blog

Cominciamo! Scrivi a mano o a computer?

Al computer, ma prendo appunti qua e là dove capita: quaderni, fogli, tovaglioli o sulle mani…

Considerando la tendenza dell’editoria italiana ad essere, in un certo senso, restia ai libri in formato digitale, come mai, per i tuoi, è stata presa la scelta di pubblicare solo in digitale?

I miei romanzi fanno parte di “Youfeel” (Rizzoli), la collana di ebook romance pensata appositamente per il pubblico femminile. Sono romanzi volutamente brevi e solo digitali per smartphone, tablet ed ereader.

Preferisci leggere libri cartacei o in formato ebook?

Sarò sincera: sia come autrice che come lettrice, preferisco il cartaceo, anche se spesso finisce che leggo in ebook per una questione di praticità. Come autrice, inutile negare che preferirei il cartaceo e che ogni notte nei miei sogni – ma anche di giorno, a dir la verità ̶ immagini di approdare un giorno in libreria.

Nei tuoi libri, qual è il tuo personaggio preferito e quale quello più simile a te?

Il mio preferito è Marco, il protagonista maschile di “Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito)”. È dolce, romantico e nelle sue vene scorre il mare. Come si può resistere a Re Tonno Dei Sette Mari?
Quello più simile a me, invece, è Katie Baker, la protagonista di “Con un poco di zucchero”. Vive sulla sua nuvoletta, pratica yoga e ama in egual misura gli animali e contare gli scalini. Praticamente il mio alter ego!

Puoi dirci qualcosa dei tuoi progetti futuri?

Al momento sto lavorando su una nuova storia che però è qualcosa di molto, molto diverso rispetto alle altre. Non dico niente per ora, un po’ per scaramanzia e un po’ perché non ne ho idea di cosa verrà fuori. Però spero tanto che vi piacerà!

Abbiamo poi pensato ad una domanda per ogni libro. Cominciamo con “Tutta colpa del mare”: hai preso spunto da avvenimenti reali o hai inventato tutto?

Ho preso più che altro spunto dal film “Una notte da leoni”. Certo, poi se dici mare, io dico Versilia. Abitando a Lucca e quindi a soli pochi chilometri di distanza, è lì che ho passato la maggior parte delle estati da quando ero piccolissima. Perciò ambientarci la storia di Marco e Maia è stato naturale per me, e i ricordi che ho di questo “mare”, sono quelli di una vita. Anche i personaggi hanno il loro “alter ego” nella realtà. Io non ho fatto altro che unire tutto questo in un cocktail “esplosivo”.

“L’importanza di chiamarsi Cristian Grei” è nato già collegato al fenomeno “50Shades” o hai unito le due idee dopo?

Dunque l’idea ha preso vita pian piano. A dire il vero non ricordo un momento in particolare, ma di sicuro pensavo a una specie di “Anti-Christian Grey” ogni mattina l’estate scorsa quando andavo in treno da Lucca (dove vivo) a Firenze (dove lavoro). Prato è una delle fermate e un bel giorno qualcosa dev’essere scattato…

A proposito, hai visto il film “Cinquanta sfumature di grigio”?

Sì, ero troppo curiosa. Avevo letto il libro perché dopo che mi era venuta l’idea per il romanzo, dovevo saperne di più per trovare particolari interessanti da ribaltare con il mio Mr Grei. Be’, ho preferito di gran lunga il film!

“Con un poco di zucchero”, invece, richiama molto il personaggio di Mary Poppins e abbiamo notato che viene nominata anche in altri tuoi lavori. Come è nata questa passione?

Non saprei, forse perché sono cresciuta a pizza e cartoni e film Disney, quindi i personaggi che hanno segnato la mia infanzia ormai sono impressi nel mio DNA. E alla mitica Mary Poppins spetta un posto speciale nel mio cuore. “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù!”: questo è anche il mio motto!

Per rimanere in tema con il nostro blog, guardi serie tv?

Of course! Le mie preferite sono “Glee” e “Grey’s Anatomy”. Sto cercando di appassionarmi a “Outlander” visto che tutti ne parlano, ma non ci riesco. È tanto grave?

Ehm, è decisamente grave! Ma possiamo chiudere un occhio.
Qual è il libro che dovrebbero leggere tutti e quale il film che tutti dovrebbero vedere?

Secondo me, il libro che tutti dovrebbero leggere è “Il cavaliere d’inverno” di Paullina Simons. Il mio film del cuore, invece, è e resterà sempre “Titanic”!

Per concludere, una domanda random: Cioccolata bianca, al latte o fondente?

Al latte tutta la vita!

Ecco qui! A costo di diventare monotona, ringrazio ancora Chiara per averci dedicato del tempo e spero che abbiate apprezzato questa nostra sorpresa e le domande.

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