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Weekly Recap #13

Il Weekly Recap torna a popolarsi di puntate questa settimane. I finali di stagione stanno arrivano, ma per fortuna sono ricominciate altre serie. Diamo un glorioso bentornato a Game of Thrones, che ha cominciato la stagione con grande sfortuna. Immagino che chiunque guardi la serie sappia dei quattro episodi che sono stati rilascati la settimana scorsa e sono quindi disponibili in internet. Io e Kia abbiamo deciso di seguire la programmazione normale, quindi abbiamo guardato solo la prima puntata. Detto questo, vi lascio al Recap 😉

Scorpion 1×21
Episodio pieno di tensione ed emozioni forti. Sono riuscita ad immedisimarmi con ogni personaggio e con ogni sentimento e penso che questa sia uno dei punti di forza della serie. Nonostante i protagonisti siano lontani anni luce da una persona comune in fatto di intelletto e connessioni umane, ci sono momenti in cui quelle differenze si annullano e riusciamo a comprenderli, a vederli meno robot e più “veri”. Walter scopre finalmente quello che Gabe gli sta nascondendo da anni e crolla. Non riesce ad accettare che l’uomo non gli abbia rivelato informazioni così importanti e si vede chiaramente che la cosa gli fa male. Gabe, che ho visto sempre come un padre per Walter, si fa da parte per fare il modo che il ragazzo riesca a lavorare senza essere distratto dai loro problemi.
I miei desideri di rivedere più spesso Ralph sono stati esauditi, perché in questa puntata il bambino è parte del team, anche se non avrebbe dovuto. Si rivela incredibilmente sveglio e coraggioso quando salva tutti sigillando un passaggio da cui sarebbe potuta uscire una sostanza tossica, mettendosi però in grave pericolo. Questo porta Paige a prendere una decisione molto difficile, che ha gravi ripercussioni su Walter e sul loro rapporto. Da una parte posso capire la scelta della donna, dall’altra spero – e sono abbastanza convinta – cambi idea in fretta. Il finale mi ha lasciata in ansia, anche se so che non succederà niente di grave. Aspetto con trepidazione la prossima puntata, che segnerà la fine di questa prima stagione di Scorpion. Per fortuna la seconda stagione è già stata confermata!!

 

Grey’s Anatomy 11×20
Ehm…questa puntata non mi è andata giù. Nella mia mente c’è un miscuglio di rassegnazione, noia, frustrazione e c’è una vocina che chiede continuamente: “Perché?!”. Immagino stiate pensando che io sia completamente pazza, ma giuro, lo sono solo un po’. Il riassunto in breve? Un aereo è caduto portando un sacco di feriti all’ospedale, Arizona e Meredith vanno in panico, Alex corre a destra e a manca per aiutare la Robbins che però dopo un po’ lo manda al diavolo, Derek è scomparso e tutti gli altri, invece di concentrarsi sui pazienti, raccontano a chiunque quello che è successo ai nostri protagonisti durante l’incidente aereo di qualche anno fa. Non parliamo dI Owen e Amelia che mi viene da sbattere la testa contro il muro. Per prima cosa, posso capire che Meredith e Arizona siano andate in panico, ma sicuramente chiedere ogni due minuti se stanno bene non aiuta. Seconda cosa, sentire Jo parlare di Lexie come se fosse gossip è stato un colpo al cuore. Manca a tutti noi e lei ne ha parlato come se fosse la sorella segreta di Meredith scappata a Las Vegas invece della sorella che tutti amavano morta in uno degli incidenti più gravi della serie. L’unico momento che ho apprezzato davvero è stato il discorso che Callie ha fatto ad Arizona quando quest’ultima ha scoperto che ad averle effettivamente tagliato la gamba era stato Alex. Le due condividono un bellissimo momento ed è stato stupendo vederle unite di nuovo, anche se solo per poco.
Mi impegno per parlare due secondi di Owen e Amelia, anche se, davvero, vorrei prenderli a sberle per farli svegliare. Entrambi sono testardi e orgogliosi e hanno una paura assurda di essere feriti e ferire l’altro. Ma a causa di queste paure si stanno allontanando e stanno sprecando un’occasione incredibile per tornare ad essere felici. Mettessero da parte una buona volta l’orgoglio e ammettessero i loro timori, forse potrebbero arrivare ad una soluzione.
Insomma puntata pessima, ma ovviamente è solo una mia opinione. Attendo la prossima sperando che sia meglio, anche se, ammettiamolo, non me ne può importare di meno di sapere dove è finito Derek. Tenete incrociate le dita, magari ci regalano comunque una puntata decente.

 

Outlander 1×10
Faccio fatica a scrivere qualcosa di costruttivo su questa puntata perché non mi ha lasciato più di tanto. Claire e Jaime che si divertono tra le lenzuola sono sempre molto interessanti, ma lo show non si può basare solo sul meraviglioso fondoschiena che si ritrova il nostro scozzese preferito. Mi è piaciuta la scena in cui Claire si confronta con Laoghaire (dovreste sentirmi pronunciare questo nome, è uno spasso), perché si vede che è pronta a lottare per il suo uomo. Altra scena che mi è piaciuta e mi ha fatto venire i brividi, come mi era successo leggendo il libro, è quella sulla collina con il neonato. La storia è tragica e per noi poco accettabile e comprensibile e Claire fa fatica a lasciarlo semplicemente andare.
Tutta la storia con il Duca, per quanto importante, non mi ha lasciato niente, quindi scusate, ma non so veramente che dirvi, se non che l’attore che lo interpreta ha fatto un ottimo lavoro. L’ha reso un personaggio particolarmente intrigante.
Odio Geillis con tutto il cuore e le sue azioni sono terribili. Il marito è morto a causa sua e riesce a mettere nei guai Claire senza nemmeno pentirsene. Ho sempre pensato fosse pazza mentre leggevo, ma vederla agire nella serie me l’ha fatta disprezzare ancora di più.
Il finale fa pensare al peggio e spero di vedere presto la prossima puntata perché sono curiosa di vedere come hanno reso le scena che sta arrivando.

 

Once Upon A Time 4×17
Sono ancora shockata da questa puntata. I soliti personaggi passano in secondo piano perché i veri protagonisti di questo episodio sono Rumple, Robin, Marian e Zelena. Il tutto è un enorme flashback praticamente, perché finalmente scopriamo cosa è successo a Robin e cosa ha combinato Gold appena dopo essere stato bandito da Storybrooke. Alternate alle scene ambientate a New York, l’episodio ci racconta. tramite altri flashback, come le strade del ladro più famoso di sempre e Rumple si sono incrociate. La storia l’ho trovata interessante e mai noiosa, cosa nuova per me, che di solito odio i flashback in maniera incredibile. Rumple vuole che Robin rubi una pozione per guarire il cuore da una strega ad Oz e, nel farlo, il ladro incontra Will Scarlet. Capiamo anche perché i due si conoscono. A New York, invece, vediamo la famigliola felice (beh, felice direi di no, ma almeno ci provano) cercare la casa appartenuta a Neal. Regina infatti gli ha dato le chiavi per avere un posto in cui stare. Tra un inseguimento a cavallo e un furto di borse, i tre si sistemano per iniziare la loro nuova vita. Ovviamente arriva Rumple a rompere le scatole, ma si sente male e viene portato all’ospedale. Qui fa un nuovo fatto con Robin, che si ritroverà a dover rubare la stessa pozione di anni e anni prima. La svolta geniale che gli autori ci regalano, però, reguarda Marian. Spero abbiate già visto la puntata perché questo è decisamente spoiler, ma devo condividere la mia gioia con voi (anche se forse non dovrei essere così contenta): Marian è morta e Zelena, che invece sembra non morire mai, ha preso le sue sembianze. Quella donna è geniale e un cattivo eccezionale, ma soprattutto, se Marian è morta, possiamo tornare a sperare per il lieto fine di Regina. La puntata finisce con la nostra Evil Queen che viene posta davanti ad una scelta impossibile e sono dannatamente curiosa di scoprire che cosa deciderà. Per fortuna, la prossima puntata arriva in fretta. Rivedere Zelena e Robin è stato un piacere e non vedo l’ora di vedere cosa hanno in serbo per noi.

 

Game of Thrones 5×01
Abbiamo atteso quasi un anno per vedere questa puntata e le aspettative non sono state deluse. Nonostante il rilascio anticipato dei primi 4 episodi ci abbia lasciate un po’ sconfortate perché non sapevamo se vederle tutte o meno, alla fine abbiamo deciso di vederne una a settimana come se non fosse mai successo nulla.
La puntata mostra quasi tutti i personaggi principali (tranne Arya, maledetti loro). Inizia con un flashback in cui una giovanissima Cersei (già cattiva come non mai) interroga una donna circa il suo futuro che si prospetta tutto tranne che roseo anche se perfettamente azzeccato. Ho riso per metà della premonizione.
La vediamo poco dopo, ormai adulta, che piange la morte del padre e se la prende con Jaime che, poverino, si fa insultare senza ribattere. Tyrion, epico come sempre, arriva a casa di Illyrio (ve lo ricordate dalla prima stagione?), dove Varys, colui che lo ha portato lì, gli rivela che c’è un piano in atto per portare Daenerys a regnare come Regina dei Sette Regni e che vogliono che Tyrion li aiuti. Da brava amante sia di Dany che di Tyrion, ho iniziato a saltellare sulla sedia a questa notizia.
Dany sta avendo qualche problema a governare la gente di Mereen, ma sono sicura che troverà il modo di farsi valere. I suoi draghi mi turbano, non riesce più a controllarli e li teme, quindi non so quanto riuscirà a tenerli rinchiusi ancora, prima che si ribellino del tutto ed inizino a combinare disastri. Senza contare che il più grosso dei tre è sparito da qualche tempo.
Jon, il caro Snow, sempre più affascinante, si ritrova spinto da Stannis e Melisandre a dover prendere una decisione importante. Il suo discorso con il Re Oltre la Barriera ci dimostra quanto stia crescendo come uomo, nonostante – ma forse anche grazie – alle varie difficoltà che si ritrova ad affrontare. Finale di puntata da urlo per lui, anche se, secondo me, certi suoi comportamenti irresponsabili. rischiano di portargli un sacco di guai. Considerando anche che non è proprio ben visto dai “big” della Barriera.

 

Siamo alla fine anche di questa settimana. Le puntate sono quasi il triplo di quelle della settimana scorsa e wow, mi sembra di aver scritto per sempre. Ringrazio Kia per avermi assistito nello scrivere di Game of Thrones e Outlander, perché mi viene difficile parlare decentemente di queste due serie da sola. Alla prossima settimana!!

 

Liebster Award 2015

liebster award 2015

Prima di iniziare a ringraziare chi ci ha nominate, due righe per spiegare cosa sono i Liebster Award 2015.

Cosa è il “Liebster Award 2015”?
È un premio che viene conferito ai blogger al semplice scopo di farli conoscere in rete. I blog nominati avranno a loro volta il compito di conferire il premio ad altri blog, e così via. In questo modo ci sarà la possibilità di conoscere, magari, qualche angolino ancora inesplorato, o qualche blog nato da poco.

Le regole:
· Ringraziare il blog che ti ha nominato.
· Rispondere alle 10 domande.
· Nominare altri 10 blog.
· Porre 10 domande.
· Comunicare la nomina ai 10 blog scelti.

Ringraziamo di cuore Lorena del blog Petrichor per averci nominate. È stato inaspettato e davvero molto apprezzato ♥️
Essendo in tre a dover rispondere, il post sarà sicuramente lunghetto, ma speriamo di non annoiarvi troppo!
Lorena si è impegnata per renderci la vita difficile considerando che per rispondere ad alcune domande ci abbiamo messo giorni.

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Quale è il libro che ha cambiato la tua vita e perché?

Anna: Cambiare la vita è un’espressione che implica grandi svolte o qualcosa del genere, nel mio caso niente di simile. Diciamo che ho amato profondamente Piccole Donne e ho sottolineato pagine intere perché ci sono un sacco di insegnamenti nascosti molto utili.
Kia: ‘L’ultimo elfo’ di Silvana De Mari. Sono cresciuta con mamma che mi leggeva libri e mi faceva leggere e mi è sempre piaciuto. Sono stata avvicinata alla lettura soprattutto con i libri di Bianca Pitzorno e Roal Dahl. Ma L’ultimo elfo è stato uno dei primi libri che ho riletto più volte, di cui ho aspettato il seguito e poi i libri successivi della serie facendo i salti di gioia quando me li regalarono. Un po’ come la serie della Bambina della Sesta Luna, per capirci.
Mon: Cambiare la vita è un’espressione molto importante e forse la mia risposta sembrerà banale, perché ci sono sicuramente libri più importanti che, se letti, cambierebbero davvero il mio modo di vedere il mondo ma, fino ad ora, la magia più grande per me l’ha fatta la saga di Harry Potter. Sono i libri che mi hanno fatta innamorare definitivamente della lettura. Avevo 7 anni quando mi hanno regalato il primo, ma non mi era piaciuto subito. Un anno dopo ho riprovato e qualcosa, nella mia mente, ha fatto click! Come tanti altri sono cresciuta con Harry Potter e mi ha spinta a non smettere mai di leggere.

Quale è secondo te la miglior trasposizione cinematografica/televisiva di un romanzo che hai letto?

Anna: Purtroppo ho letto veramente pochi libri di cui hanno fatto poi una trasposizione e nessuna di queste mi ha entusiasmato.
Kia: Premetto che non sono una grandissima amante dei film. Non ne vedo molti, non perchè non mi affascini quel mondo ma perché trovo sempre mille altre cose da fare che mi attirano di più. Ultimamente ho visto Divergent che, come trasposizione, mi ha piuttosto soddisfatta.
C’è anche da dire, però, che dopo molte delusioni tendo non inserire tra i pochi film che vedo le trasposizioni di romanzi per evitare delusioni (a titolo di esempio, Eragon – mi vengono i brividi di terrore lungo la schiena solo a pensarci).
Mon: Orgoglio e Pregiudizio della BBC del 1995. Sono sei episodi da più o meno un’ora e mezza l’uno che raccontano la storia per filo e per segno. Se sei come me, innamorata dei personaggi e dell’atmosfera del libro, questa serie può solo aumentare l’amore.

Scegli il tuo libro preferito e descrivi la sua colonna sonora ideale.

Anna: Libro preferito “Le Cronache di Narnia” ma descrivere la colonna sonora sarebbe impossibile perché raccoglie sette storie ognuna delle quali meriterebbe la sua. Allora scelgo uno dei libri che più mi sono piaciuti, cioè “Io prima di te” e come colonna sonora direi “When you’re smiling” di Louis Armstrong.
Kia: Non ce la posso fare, corro a nascondermi prima che mi insultiate, ma anche nei film non faccio troppo caso alle colonne sonore. E non sarei minimamente in grado di pensarne una io. La musica che ascolto, soprattutto ultimamente, è moooolto limitata e perlopiù mi accompagna quando vado a correre, quindi nulla che possa funzionare come colonna sonora.
In questo momento credo che mi metterei a pensare a ‘Il Circo della Notte’ di Erin Morgenstern, ma davvero non saprei nemmeno da che parte iniziare.
Mon: Premettendo che di musica non me ne intendo per niente e ascolto veramente poco e a caso, il libro preferito è Orgoglio e Pregiudizio, quindi per il tempo direi “Through the kaleidoscope” di Steven Cravis o “Stella del Mattino” di Einaudi.

La tua coppia preferita?

Anna: Sono indecisa tra Elizabeth Benneth e Mr. Darcy (Orgoglio e Pregiudizio) oppure Jo March e il prof Bhaer (Piccole Donne). Più che altro sono le due coppie letterarie a cui sono particolarmente affezionata.
Kia: Da brava romantica, mi innamoro puntualmente di quasi ogni coppia che trovo nei libri che leggo. Andando all’indietro dall’ultimo libro letto mi vengono in mente Marco e Celia de Il Circo della Notte, Marco e Maia di Tutta Colpa del Mare, Anna e Etienne di Anna and The French Kiss o anche Grace e Michele di Trentatrè. Ups, avevi detto una. Mi fermo qui, allora. Ah no, devo aggiungere Camryn e Andrew de Il Confine di un Attimo.
Mon: Lo ammetto, cambio coppia preferita più o meno ogni due libri, quindi questa domanda non fa proprio per me. Sono programmata per fangirlare più o meno con tutti i libri e i telefilm, quindi a questa domanda risponderò con la mia coppia preferita del momento: Ty e Zane della serie Cut&Run. Ovviamente ci sono quelle storiche che rimaranno sempre, come Elizabeth e Darcy, oppure i personaggi che avrei voluto insieme e non è accaduto (Jo e Laurie) e coppie impossibili che trovano sfogo solo nelle fanfiction (Draco e Hermione). Insomma, datemi due personaggi a caso e state certi che, se hanno un minimo di chimica tra loro, a me parte la ship.

Di quale libro vorresti leggere una continuazione? Cosa succederebbe dopo secondo te?

Anna: Ci ho pensato tanto e intensamente ma non me ne viene in mente neanche uno, non vogliatemene per questo.
Kia: Questa domanda mi mette ansia, io ve lo dico. È una settimana che ci penso e non sono riuscita a farmi venire in mente nulla. Sarà che ultimamente trovare uno standalone è un’impresa, e quindi – bene o male – le continuazioni le abbiamo tutte. O forse sono semplicemente io che rimuovo dalla memoria i libri che finiscono un po’ a caso. Quindi, non odiatemi, ma non mi viene proprio in mente.
Mon: Sono banale se dico di “Orgoglio e Pregiudizio”? Ormai l’ho messo ovunque questo libro, ma diciamolo, qui non ha sperato almeno una volta di leggere ancora di Elizabeth e Darcy? Ho letto parecchi libri in cui altri autori hanno preso in mano i personaggi della Austen per inserirli in vari contesti e avventure, ma leggere una continuazione orginale sarebbe meraviglioso.

Cambieresti il finale di qualche romanzo che hai letto?

Anna: Chiedo perdono anche qui ma non saprei, solitamente i romanzi che leggo li scelgo attentamente in modo che i finali siano degni, cioè che funzionino con il resto della storia (anche se a volte possono essere dolorosi). Quindi in realtà non saprei.
Kia: Sono una personcina sensibile, piango spesso in fondo ai libri o ci rimango male e vorrei che le cose non fossero andate così. Tra gli ultimi libri letti l’esempio più eclatante è ‘Trentatrè’ di Mirya. Ci sono rimasta COSI male. Però, pensandoci, non poteva finire diversamente. Sarebbe bello cambiarlo, ma perdendo le lacrime sul finale, il libro perderebbe anche molto significato.
Mon: Negli ultimi mesi c’è stato un solo libro che mi ha devastata al punto da desiderare un altro finale: Trentatré di Mirya. So che non sarebbe stato possibile scrivere un finale differente perché non esiste modo per terminare il romanzo in maniera diversa, ma è stato comunque un colpo al cuore e, ogni tanto, ripensandoci, vorrei fosse finito in un altro modo.

Se fossi il personaggio di un libro, quale sarebbe il genere e quale la trama?

Anna: Vorrei essere tipo una giornalista (o comunque una donna in carriera) che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato e viene coinvolta in un crimine. A questo punto riesco a  incastrare i colpevoli e magari salvare qualche vita. Quindi direi che il genere è thriller misto azione.
Kia: Romanzo rosa, sempre e comunque. Una storia tutta felice e zuccherosa piena di amore con tante lacrime di gioia alla fine. Mi rendo conto di quanto poco profondo sia questo pensiero, ma almeno nei libri le cose devono andare bene.
Mon: Genere direi un fantasy, tendenzialmente con la magia. Non ho fantasia, quindi se dovessi immaginarmelo sarebbe probabilmente un cosa vista e rivista e piena di cliché. Lotta tra due fazioni, mi piacerebbe essere dalla parte considerata “cattiva” perché è un punto di vista che viene sempre considerato troppo poco e che spesso viene frainteso. A volte chi consideriamo cattivo è semplicemente diverso. Se ci sta in mezzo anche una storia d’amore (niente triangoli o amori impossibili) ben venga.

Quanti libri cartacei possiedi?

Anna: Miei miei saranno 35 circa.
Kia: Uhm, calcolando i MIEI, saranno circa un centinaio. Considerando però che da due anni a questa parte leggo quasi solo in digitale e che sono sempre stata assidua frequentatrice della biblioteca. A casa, però, ne ho molti di più perché ci sono anche quelli delle mie sorelle e di mia madre, tutte lettrici più o meno accanite.
Mon: Ho un Kindle tra quasi tre anni e ormai di cartacei non ne compro quasi più. Mi piacerebbe poterli comprare tutti, ma purtroppo costano davvero tanto e per ora la cosa non è fattibile. Contando i libri che compravo quando avevo 10-12 anni fino a qualche anno fa, direi un centinaio abbondante.

L’ultimo libro che hai comprato per via della sua copertina?

Anna: Non ho mai comprato un libro per la copertina, sono molto delicata sui libri e per comprarne uno oltre ad una bella copertina deve avere una trama interessante.
Kia: Sono maniaca delle copertine, quando entro in libreria la trama passa decisamente in secondo piano. Ultimamente le copertine italiane mi stanno un po’ deludendo, soprattutto mi urta notevolmente la moda di rifare tutte le copertine con le immagini tratte dai relativi film. Apprezzo, per esempio, che per Insurgent abbiano fatto la ristampa con la copertina originale e la sovracopertina relativa al film. Tornando alla domanda, l’ultimo libro che mi ha presa per via della sua copertina a prescindere dalla trama è ‘Tutta colpa di un libro’ di Shelly King, vi farò sapere com’è.
Mon: Paperweight di Mag Haston. L’ho preso senza nemmeno leggere la trama, guardando solo la copertina. È semplice, con pochi colori, ma bellissima.

La tua citazione preferita?

Anna: “Some journeys take us far from home. Some adventures lead us to our destiny.” E, se posso metterne un’altra sempre tratta dalle Cronache di Narnia: “But courage, child: we are all between the paws of the true Aslan.”

Kia: Posso mettere tipo tutto il Piccolo Principe? No, eh. Allora, se proprio devo scegliere. Scelgo il discorso della volpe al Piccolo Principe. Il passaggio che mi ha definitivamente fatta innamorare di questo libro. Chiedo scusa per la lunghezza, ma è impossibile tagliare più di così. 

«Vieni a giocare con me», le propose il piccolo principe, «sono così triste…»
«Non posso giocare con te», disse la volpe, «non sono addomesticata».
«Ah! scusa», fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
«Che cosa vuol dire “addomesticare”?»
«Non sei di queste parti, tu», disse la volpe, «che cosa cerchi?»
«Cerco gli uomini», disse il piccolo principe. «Che cosa vuol dire “addomesticare”?»[…]
«È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei legami”…»
«Creare dei legami?»
«Certo», disse la volpe. «Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo».
«Comincio a capire», disse il piccolo principe. «C’è un fiore… credo che mi abbia addomesticato…»
«È possibile», disse la volpe. «Capita di tutto sulla Terra…[…]Se tu vuoi un amico addomesticami!»
«Che bisogna fare?» domandò il piccolo principe.
«Bisogna essere molto pazienti», rispose la volpe. «In principio tu ti sederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…»
Il piccolo principe ritornò l’indomani.
«Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora», disse la volpe. «Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti».

Mon: Sono due e non posso scegliere, quindi le metto entrambe:

  1. “Don’t be afraid of death; be afraid of an unlived life. You don’t have to live forever, you just have to live.” – Tuck Everlasting
  2. “It does not do to dwell on dreams and forget to live” – Harry Potter and the Philosopher’s Stone

 

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Le nomination sono state complicate da decidere, in quanto ci sarebbe piaciuto nominare blogger che però erano già state nominate e avevano, di conseguenza, già risposto a varie altre domande. Non arriviamo quindi a 10 blog, ma speriamo queste nomine vengano apprezzate comunque.

Nominiamo quindi:

Le nostre domande per loro:

  1. Se potessi andare a cena con un qualsiasi scrittore/scrittrice, chi sceglieresti?
  2. Chiedere il libro preferito è un cliché, quindi, qual è il libro che più hai detestato?
  3. Cerchi di tenerti al passo con le tendenze letterarie oppure sei fedele al tuo genere? Nel secondo caso, quale?
  4. Sei una di quelle persone che riesce a vedere i film tratti da libri o preferisci non rischiare di rovinarti la storia che hai letto?
  5. L’apertura del blog ha cambiato il tuo rapporto con la lettura? Ti ha permesso di conoscere nuove persone e stringere amicizie?
  6. Riesci a scrivere i post di getto o ci metti molto tempo perché devi riflettere su quello che scrivi?
  7. C’è un libro che hai paura di leggere (troppo lungo, pesante, boh)?
  8. Immagina di avere davanti una persona che non ama leggere, ma che vuoi “convertire alla lettura”: Quale libro gli proporresti?
  9. Oltre ai lettori del blog, hai qualcuno di speciale con cui condividi la passione per i libri?
  10. Una frase che riassuma cosa rappresenta per te la lettura.

Recensione: Con un poco di zucchero di Chiara Parenti

Ed eccoci qui, all’ultima delle tre recensioni che abbiamo pensato per i festeggiamenti. Manca solo una settimana alla sorpresa, non siete curiosi?
Vi ricordo inoltre che avete ancora due settimane per partecipare al giveaway e che le entries relative alle condivisioni le potete raccogliere anche più di una volta.

Detto questo, buttiamoci nella recensione. Il libro di oggi è ‘Con un poco di zucchero’ di Chiara Parenti.

con un poco di zucchero
Titolo: Con un poco di zucchero
Autore: Chiara Parenti
Editore: Rizzoli (YouFeel)
Disponibile in italiano:
Goodreads

A trent’anni suonati Matteo Gallo, aspirante scrittore senza soldi e senza speranze, è costretto a vivere con la sorella Beatrice e “loro”, Rachele e Gabriele, i due scatenatissimi nipotini. Nessuna delle tate finora ingaggiate è riuscita a domarli. Ma ecco che, come per magia, un pomeriggio di fine settembre, un forte vento che spazza le nubi dal cielo porta tata Katie.
Beatrice e i suoi bambini restano subito incantati da questa ragazza inglese un po’ stravagante e scombinata, che fa yoga, mangia verdure, va pazza per i dolci… e che con le sue storie fantastiche e i suoi giochi incredibili è in grado di cancellare l’amaro della vita. Matteo invece cercherà (o crederà) di sottrarsi al suo influsso: ma sarà tutto inutile, perché Katie compirà su di lui la magia più grande. Quella dell’amore.
Dall’autrice del romanzo rivelazione dell’estate 2014 “Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito)” una nuova, divertente e supercalifragilistichespiralidosa storia d’amore, che fa rivivere il mito di Mary Poppins.

Altro libriccino da leggere per tirarci su il morale in quella mezza giornata di sconforto che sono sicura capiti a tutte. Perché è certo che almeno un sorriso ve lo strapperà: vi dirò la verità, io ho riso parecchio.

Quando leggiamo il titolo, la prima cosa che ci viene in mente è Mary Poppins e, in realtà, tutta la storia ruota intorno a questa figura. Katie Baker arriva con il vento, con un ombrello che continua a volarle via dalle mani e con una borsa a forma di papera.
Devo ammettere che Katie non è, per me, una persona facile da capire e a cui relazionarsi. Sono una persona piuttosto scontrosa e pessimista e personaggi come lei, allegri, solari e sempre felici, mi fanno venire il nervoso, perché io non riesco ad essere così. Io sono un po’ come Matteo, l’altro protagonista, all’inizio del libro. Matteo vive con la sorella Beatrice e i nipotini, da lui soprannominati “Gli hobbit”. Non sa esattamente cosa fare della sua vita dopo essere stato sfrattato dal suo appartamento e avendo un blocco dello scrittore che sembra non avere fine. È pessimista, cinico e sarcastico, un amore insomma. Il suo sogno è riuscire a terminare il romanzo che sta scrivendo per poi raggiungere il suo amico Simone a Londra che, a giudicare dalle chiamate tra i due, se la sta spassando alla grande. Tutta la sua energia viene spesa per tentare, ovviamente inutilmente, di raggiungere questo obiettivo.

Alzo le mani, disarmato. «Oh, certo!» sbuffo risentito. «Se per eccentrica intendi passivo-aggressiva come il Krakatoa in eruzione, allora sì, è solo un po’ eccentrica!»

Come si diceva, Tata Katie è l’esatto opposto di Matteo.
Vive su una nuvoletta, in una bolla di serenità e gioia insieme ai suoi cincillà. Ha un grande amore per la vita ed è convinta che praticamente nulla possa andare storto se ci si mette buona volontà e tanta gioia nel farlo. Con il suo sorriso e la sua positività, conquista da subito Rachele e Gabriele, i due terremoti. Anche Bea viene attratta da subito da questo ‘raggio di sole’ che arriva nella sua vita portando la serenità che aveva perso da quando il marito se ne era andato.
Insomma, Katie riesce a farsi amare da tutti e tenta in tutti i modi di infondere la sua positività anche allo scontrosissimo Matteo.

Gli hobbit sono meravigliosi. Dolcissimi e pieni di fantasia, assecondano Katie in ogni sua idea e partecipano ad ogni avventura o gioco con entusiasmo e gioia. Beatrice, anche se sviluppata poco e meno presente di tutti gli altri, impara tante cose dalla tata e riesce a trovare la strada per essere felice. Ci sono molti personaggi secondari, come Irina, la tata che ha preceduto Katie, andata a lavorare per il vicino di casa, oppure Tobia Adorato, nominato così tante volte e causa di parecchi equivoci. Sono personaggi poco sviluppati, un po’ come era successo negli altri due libri che abbiamo recensito, ma ognuno di loro ha caratteristiche e personalità ben distinguibili che li rendono interessanti.

La prendo, la sollevo da terra stringendola forte e lei mi abbraccia stretta. Quando ci baciamo, è davvero una magia.
E poi si alza il vento.

Tata Katie, insomma, fa parecchie magie e sconvolge la vita di chiunque la incontri. Matteo impara che c’è qualcosa di più importante dell’avere successo e tante modelle intorno, che a volte, per ottenere la felicità, bisogna lottare per la persona che si ama (e indossare tutine colorate aderenti) e che forse basta veramente solo un po’ di zucchero per rendere tutto più semplice.

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#2 – 5 motivi per…guardare Orphan Black

Non vi aspettavate un nuovo appuntamento con questa rubrica così presto vero?
Volevo parlare di questa serie un po’ di tempo fa, quando ho iniziato a vederla, ma tra una cosa e l’altra non sono mai riuscita a scrivere il post. Considerando che tra meno di una settimana inizierà la terza stagione, ho approfittato nella nostra nuova rubrica per parlarvene.

5 motivi per

Cos’è Orphan Black?
È una serie televisiva canadese di fantascienza di cui sono state mandate in onda due stagioni. La terza stagione inizierà il 14 aprile 2015 su BBC America. In Italia sono state mandate in onda le prime due stagioni.

Di cosa parla?
Narra la storia di Sarah Manning, una ragazza orfana che, dopo avere assunto l’identità di una persona a lei straordinariamente somigliante, scopre di essere frutto di un esperimento scientifico.

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5 buoni motivi per cui qualcuno dovrebbe guardare Orphan Black.

  1. È una storia originale, che ancora non avevo mai visto. L’idea di base è complessa e piena di mistero. Mi ha colpita immediatamente perché è una cosa difficile da immaginare, ma non così impossibile al giorno d’oggi. Fa riflettere sul fatto che magari qualcuno abbia già fatto qualcosa del genere e nessuno ancora ne sappia niente.
  2. Ogni stagione è composta da solo 10 episodi e fino ad ora sono state mandate in onda solo due stagioni. La terza inizierà a breve. È la serie perfetta per un recupero da vacanze, perché si smaltisce davvero in fretta.
  3. È una serie tv che ti tiene incollati allo schermo. Un episodio tira l’altro. Ad ogni puntata sorgono così tante domande che non si può fare altro che guardare quella dopo per cercare le risposte.
  4. Tatiana Maslany. Lei è il motivo per cui ho cominciato la serie. In un gruppo su Facebook parlavano di quanto fosse brava come attrice perché interpreta così tanti personaggi diversi. Tatiana, infatti, impersona la protagonista Sarah e tutti i suoi cloni. Fino ad ora ne ho contati più o meno 9, ma sicuramente ne avrò dimenticato qualcuno. È incredibile, perché ogni personaggio ha caratteristiche e personalità diverse e Tatiana riesce a mostrare chiaramente queste differenze.orphan black
  5. I personaggi secondari, esclusi i cloni, sono interessanti e ben costruiti. Felix, Siobhan e Kyra sono fra i più importanti, ma ce ne sono molti altri che sono certa vi faranno apprezzare la serie.

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