Recensione: Principe azzurro per un giorno di Kasie West

Ciao! Dopo aver cominciato e mai finito le recensioni di un paio di libri ho deciso di riprovarci con questo: “Principe azzurro per un giorno” di Kasie West, ovvero la traduzione italiana di ‘The Fill-In Boyfriend’.

principe azzurro per un giorno
Titolo: Principe azzurro per un giorno
Titolo originale: The Fill-In Boyfriend
Autore: Kasie West
Editore: Mondadori
Disponibile in italiano:
Goodreads

La sera del ballo di fine anno, quando sta per entrare con il suo ragazzo e presentarlo finalmente ai suoi amici, Mia litiga con Bradley, che se ne va e la lascia sola nel parcheggio. La serata, però, è troppo importante per lei: è candidata a essere eletta reginetta della scuola, ma soprattutto deve dimostrare a tutti che Bradley esiste veramente. La sua amica Jules, infatti, la accusa di essere una bugiarda e di aver mentito sulla sua storia. Così Mia chiede a un ragazzo fermo in auto nel parcheggio di farle da cavaliere per la serata, fingendosi Bradley. L’esito di quella scelta avrà risvolti imprevedibili per Mia, che dovrà districarsi tra bugie e finti appuntamenti in un viaggio alla scoperta dell’amore e di se stessa.
Una storia dolce e passionale, che fa sognare e svela dove trovare l’amore: proprio qui davanti a te, se guardi gli altri con occhi diversi e ti fai conoscere per davvero.

Prima di tutto grazie a Chiara che me l’ha consigliato, ho davvero apprezzato. Unica pecca, nella traduzione italiana qualche congiuntivo è andato in vacanza. Ma ce la possiamo fare comunque.

Partendo dal presupposto che è un romanzetto rosa tranquillo tranquillo, uno parte già senza grosse aspettative di insegnamenti, ma col semplice intento di godersi una storia dolce e non troppo impegnata per passare del tempo. E così è stato anche se, pensandoci, questa storia ha anche una sua profondità. Perché nel romanzo in questione troviamo davvero una crescita, una maturazione di un personaggio che inizialmente è insopportabile, ma che va incontro a una presa di coscienza seguita dal cambiamento.

Andando con ordine. Mia – che nella versione inglese si chiama Gia, ma va bene comunque – frequenta l’ultimo anno di liceo ed è la classica ragazzina snob e popolarissima che troviamo in buona parte dei film americani. Conosciuta da tutti, presidentessa del consiglio scolastico, carina e con un gruppo di amiche altrettanto carine. La sua vita è incentrata sui social-network, sente il bisogno di rendere nota lì ogni cosa che fa, prestando più attenzione a quelli che al mondo reale. La sua famiglia sembra perfetta, l’unico punto dolente è il fratello che quando torna a casa dal college prova a dire la sua e viene azzittito perché rovina la quiete della famiglia.

I problemi iniziano nel momento in cui – lo dice la trama, non vi sto rovinando nulla – Bradley, il fidanzato quasi-modello di Mia, decide di mollarla proprio la sera del ballo di fine anno, proprio quando doveva presentarlo alle sue amiche.
Troppo legata alle apparenze e disperata al pensiero di andare al ballo senza cavaliere, Mia trova un ragazzo che finge di essere Bradley e litighi con lei a fine serata.
Il finto Bradley si comporta come da copione e tutto fila liscio. Il giorno dopo, però, Mia si ritrova a pensare al finto Bradley – di cui non conosce il vero nome – invece che alla sua rottura con quello vero.

È qui che inizia la storia di crescita della nostra protagonista, che dopo quella prima bugia alle sue amiche si vede costretta a inventarne molte altre, per rivedere il finto Bradley – che chiaramente non può presentare alle amiche che sono convinte che lui sia un infame traditore – e per provare a salvare la sua immagine a scuola.

Tutto questo la porta a rendersi conto che forse effettivamente la sua famiglia non è così perfetta, vorrebbe esternare i suoi sentimenti ma nessuno le chiede come sta. Scopre che l’espressione ‘sto bene’ può racchiudere più bugie di molte altre parole. Scopre che forse l’apparire e i social non sono tutto e che le sue amiche non sono forse così strette come pensava. Si trova a legare con ragazze con cui fino a qualche giorno prima non avrebbe mai parlato e ad esternare i suoi sentimenti come mai aveva fatto prima. Ma soprattutto scopre che ha dei sentimenti e delle idee che qualche volta si ritrovano a cozzare con quelli dei suoi genitori e delle sue amiche, ma che non per questo sono sbagliati e bisogna nasconderli.

Una storia d’amore quindi, come ci si aspetta, dolce e anche simpatica. Ma anche una storia di crescita. Ho trovato i personaggi – anche quelli secondari – ben caratterizzati e con tanto da dire. Il percorso di ognuno è evidente, anche se talvolta non porta da nessuna parte.

Mi fece l’occhiolino. «A proposito, dove sono le tue meravigliose amiche, questa sera?»
«Mmm.» Indicai un punto in cui Claire, Laney e Jules ballavano con un gruppo di ragazzi.
«Sei diventata troppo grande per loro?»
«Credo siano loro a essere diventate troppo grandi per me.»
«Non sono d’accordo.»
Non so perché quelle parole mi fecero venire le lacrime agli occhi. Poi qualcuno mi prese da dietro, facendomi quasi urlare. Nello stesso momento, Bec mi comparve davanti, quindi dedussi che le braccia che avevo ancora attorno alla vita fossero di Hayden. Rovesciai la testa per guardarlo.

Ultima cosa, pur non essendo una fan dei finali aperti, a maggior ragione se COSÌ aperti, devo ammettere che questo ci può stare. Non è un finale da fiato sospeso, ma più qualcosa che ci lascia immaginare quello che vogliamo.

rating 4
kia firma

That moment when tanti is meglio che one: Un giorno solo, tutta la vita #3

Buongiorno a tutti!
Siamo arrivati alla terza tappa di questa lettura di gruppo che, devo ammettere, mi sta piacendo davvero molto. Come forse si è notato dalla mancanza di mie recensioni, negli ultimi mesi sto facendo davvero fatica a leggere e non pensavo sarei riuscita a tenere il passo con le ragazze nella lettura di questo libro. Ovviamente mi sbagliavo e ‘Un giorno solo, tutta la vita’ è l’unico libro che stia leggendo volentieri.
Per chi è la prima volta che sente parlare di questa iniziativa, vi lascio i link ai post delle scorse settimane:

Provo quindi a spiegarvi in cosa consiste la tappa di questa settimana. Ci siamo divise in coppie (tramite un’estrazione casuale) e abbiamo posto delle domande. Ogni partecipante ha risposto per sé stessa e per la persona in coppia con lei. Abbiamo quindi confrontato le risposte per vedere se combaciavano e per ogni risposta giusta è stato assegnato un punteggio. La coppia vincitrice riceverà una piccola sorpresa.
Ringraziamo come sempre le ragazze che ci seguono nelle nostre piccole pazzie, quindi un abbraccio grande va a Cristina, Karen, Rachele e Veronica.

Che la sfida abbia inizio!

Coppia Rachele/Karen

Risponde Rachele per Karen

Quale pensi sia il personaggio preferito da Karen?

Lenka, sicuramente perché è dolce, sensibile, combattiva e Karen, come Lenka, non avrebbe mai lasciato la sua famiglia. La famiglia prima di tutto. So che le piaceranno anche moltissimo uno o due personaggi secondari. Non vi dico quali perché non me lo avete chiesto, ma uno di sicuro inizia con la F. √ corretta

Per come è fatta Karen, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

No, non visiterebbe mai volentieri un posto del genere, ma lo visiterebbe comunque perché è curiosa e vuole imparare sempre di più ed avere un quadro più dettagliato di tutte le informazioni, luoghi e immagini che quei posti racchiudono √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Sono super indecisa per il colore, ma direi l’arancione perché è una via di mezzo fra il giallo che è un colore brillante e solare e i colori caldi come marrone ecc… dico arancione. Errore!

Karen: L’azzurro, quel bell’azzurro del cielo di primavera e d’estate. Perchè mi dà l’idea della leggerezza, della libertà. Perchè è il colore che associo all’infinito e a tutte le possibilità che abbiamo dinanzi a noi. Nessun limite, nessun ostacolo per il nostro intelletto e le nostre passioni!

Punteggio 2/3

Risponde Karen per Rachele

Quale pensi sia il personaggio preferito da Rachele?

Sono sicura che abbia amato diversi personaggi, ma forse il suo preferito è Lenka, per la sua forza e la sua generosità. Pur tra stenti ha sempre rivolto uno sguardo agli altri, non si è chiusa ed abbandonata alla propria sofferenza. Sottraeva quel poco che poteva per regalare un sorriso e la possibilità di un mondo diverso e colorato ai bambini del ghetto.√ corretta

Per come è fatta Rachele, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Credo che Rachele non solo andrebbe a visitare il campo ma ti porterebbe con sè! Tanta sofferenza non può esser dimenticata.√ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Oh, che indecisione! Inizio col dire che la associo ai colori pastelli. Il rosa, il violetto, l’azzurro, il verdino, il giallino, il bianco sono tutti suoi colori, delicata e dolce com’è non solo nei colori e nei movimenti del viso, ma anche nel tono e nelle sfumature della voce.
Tra tutti, però, il mio preferito è il verde. Nominate Rachele e la prima immagine che mi salta in mente è lei sulla panchina col libro Il cavaliere d’inverno illuminata dalla luce del sole. √ corretta

[Rachele: Non saprei quale colore…proprio no. Il verde? Dice verde perché è quello che mi piace di più in questo momento. il verde mi da tranquillità, e io sono una ragazza tranquilla.]

Punteggio 3/3

Punteggio totale Rachele/Karen 5/6

Coppia Veronica/Cristina

Risponde Veronica per Cristina

Quale pensi sia il personaggio preferito da Cristina?

Il suo personaggio preferito è Lenka perchè è dolce,romantica ma anche forte e determinata,sempre pronta a combattere per quello in cui crede. Errore!

Cristina: Non ho un personaggio preferito… tra tutti mi sento più in sintonia con Josef.

Per come è fatta Cristina, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Non lo so,forse se andasse con altre persone si. Affrontare certe brutture umane in compagnia di qualcuno che ti sostiene è sempre di grande conforto. √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Rosso,decisamente,come la passione,perché la prima volta che ho incontrato Cri,in libreria ha stupito tutte dicendo che aveva letto gran parte dei libri della sezione erotica ^____^ l’ho adorata da subito! Errore!

Cristina: Grigio nebbia, temo. Non so spiegarvi il perchè, sinceramente. Credo che la nebbia di stamattina mi sia entrata dentro 😀

Punteggio 1/3

Risponde Cristina per Veronica

Quale pensi sia il personaggio preferito da Veronica?

Umh. Oddio. Non ne ho la più pallida idea…Lenka, forse? Errore!

Veronica: All’inizio del libro mi piaceva la sorella di Josef,perchè è l’unica che sembra capire e accetta la motivazioni di Lenka per non partire.Poi sono affascinata dal personaggio di Amalia,spero nell’ultima parte di sapere di più su di lei.

Per come è fatta Veronica, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Si, credo che riuscirebbe a visitarlo. Temo non volentieri però. √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Verde. Verde bosco, se capite quello che intendo. è un colore che calma, ma che è anche corposo e pieno di vita. Errore!

Veronica: Il mio colore preferito è il viola,mi calma l’umore.

Punteggio 1/3

Punteggio totale Veronica/Cristina 2/6

Coppia Kia/Mon

Risponde Kia per Mon

Quale pensi sia il personaggio preferito da Mon?

Pensando alla Mon penso subito a Lenka, o a sua madre e a Rita . Il collegamento? L’amore per il disegno. Così come questi 3 personaggi cercano in qualche modo una salvezza nel disegno che diventa un modo per aiutare i bambini ma anche sé stesse a vivere una vita migliore, anche lei, spesso, lo usa come valvola di sfogo. Errore!

Mon: Mi piace molto Josef, sia da giovane che da anziano. Mi piace che abbia lottato per portare Lenka via con sé, ma mi piace che abbia capito perché lei abbia deciso di non partire. Nei racconti di lui più anziano mi piace che lei sia sempre nei suoi pensieri e come cerchi in ogni modo di scoprire cosa le sia successo, senza però smettere di pensare a tutte le persone che sono entrate nella sua vita del frattempo. Dalle scene descritte mi sembra un uomo con i suoi difetti e i suoi demoni, ma capace di essere un padre presente e un nonno davvero dolce.

Per come è fatta Mon, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Farebbe fatica,molta. Non per la non volontà di conoscere quello che è stato, anzi, ma proprio per sensibilità personale. √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Il blu. In tutte le sue sfumature a partire dall’azzurro fino al blu notte. Come il suo carattere che va a giornate. Un giorno è un azzurro chiaro gioioso e tutto da vivere. Il giorno dopo blu notte, e occhio a chi si avvicina (ti voglio bene ♥️) √ corretta

[Mon: Dovessi scegliere il mio colore preferito sarebbe il verde o il verde acqua, ma qui stiamo chiedendo quale colore mi rappresenta. Mmm, posso essere a strisce? Un po’ grigio tempesta perché nelle mie giornate no (e sono tante) il mio umore è di quel colore lì e un po’ l’azzurro cielo, perché è un colore che mi rallegra le giornate.]

Punteggio 2/3

Risponde Mon per Kia

Quale pensi sia il personaggio preferito da Kia?

Aiuto. Sono idecisa fra Lenka e Josef, ma vado con la prima, per la sua dolcezza e tenacia. Errore!

Kia: il mio personaggio preferito credo sia Josef, perché mi ritrovo nel suo tenersi dentro le cose che lo fanno stare peggio, pensandoci spesso ma senza lasciar trasparire molto.

Per come è fatta Kia, per la sua personalità, credi che riuscirebbe a visitare un campo di concentramento come Terezin? Credi che lo farebbe ‘volentieri’?

Penso riuscirebbe e vorrebbe andare a visitarne. Andare a visitare questi luoghi, dopotutto, è fondamentale per ricordare e cercare di non ripetere gli stessi errori commessi in passato. √ corretta

I disegni rappresentano una componente importante soprattutto di questa parte del libro. Dovessi scegliere un colore per definire la tua ‘compagna’, quale sarebbe? Perché?

Sono tentata di dire grigio o nero considerato il caratterino della ragazza, ma lei è a strisce (o a pois) grigie e gialle. Le prime per il suo umore nelle giornate no, le seconde per quanto è solare nelle giornate buone. Errore!

Kia: Essendo fissata col fucsia direi quello, ma non saprei davvero il perché.

Punteggio 1/3

Punteggio totale Kia/Mon 3/6

Eccoci quindi alla fine della sfida di questa settimana. È stato sicuramente molto divertente leggere le risposte di ognuna e vedere quanto ci avevamo azzeccato.

Facciamo un applauso virtuale alla coppia vincitrice, con quasi punteggio pieno: Rachele e Karen!

Alla prossima settimana!

Teaser Tuesday #33

Buongiorno a tutti!

Sto leggendo davvero poco in questi mesi, quindi trovare un libro da cui tirar fuori un Teaser non è così semplice. Per fortuna nei mesi precedenti avevo fatto una bella scorpacciata di libri e sono andata a recuperarne uno che mi era piaciuto parecchio. Crossroads è un libro che si legge in fretta e mi è piaciuto particolarmente come è scritto. Spero di incuriosirvi un po’ con questo Teaser e vi auguro una buona lettura!

teaser tuesday

Logically, he knew Bryce had a lot on his mind. He was hoping the reason Bryce hadn’t called was that he didn’t want to discuss things while Nick was working, but that didn’t stop him from thinking the worst.

He would just go to Bryce’s house when he got home. That’s all there was to it. Regardless of what happened, Nick needed to know the truth. They could tackle whatever happened head on, or they’d walk away, but at least Nick wouldn’t be in the dark.

A few minutes later he pulled into his driveway. As his lights moved across the garage, he saw Bryce leaning against it. He looked up when Nick parked and their eyes met.

Bryce looked a mess. Nick had never seen him like that before, and just like that, he fucking knew things were about to change. That whatever this was between them could be ending before they even had the chance to really see what it was.

Maybe that was for the better. Though, the weight on his chest didn’t feel like it would be better, and Nick couldn’t make himself move. Not until Bryce nodded toward the house, as if to tell Nick to come here.

He went.

“Hey,” Nick shoved his hands into his pockets.

“Hey,” Bryce pushed a hand through his hair. Great. They were both doing nervous gestures. That didn’t bode well. “Why are you standing out here?” Nick almost reached for him, but didn’t. He couldn’t read Bryce right now and wasn’t sure it was the right thing to do. They were skating a thin line together. In the bedroom, everything was great. Friendship-wise, it was fantastic. It was everything else they still had to figure out.

Bryce shrugged. “I just got home and figured I’d wait for you.”

Fuck it. If it was the wrong thing to do, so be it. Nick stepped forward, right up against Bryce, in the darkness of his driveway. The moon was bright, giving him enough light to make out some of Bryce’s features—the stubble on his face, the curve of his jaw. The frown on his lips and confusion in his eyes. “This okay?” he asked as he leaned close, one of his legs between Bryce’s and the other on the outside. Their bodies touched. Nick cupped his face.

“This is better.”

Chapter 28 – CROSSROADS di Riley Hart

divisore dx

crossroadsAfter divorcing the woman he’d been with since he was seventeen, Nick Fuller is starting over. He owns the restaurant of his dreams and he’s determined to meet new people, find new passions, and experience life to its fullest. Easier said than done—that is until he meets his new neighbor, Bryce Tanner…

Bryce is all about a good time. He plans to show Nick how it’s done, help him meet a few women, and enjoy the gift of the single life he’s been given. But things don’t go as planned, and soon they realize they’d rather be together than with anyone else.

Neither man has ever wanted another guy, but there’s a connection between them from the start—a spark they can’t deny. They find themselves navigating an unfamiliar new world and dealing with unforeseen obstacles. Physical desire isn’t enough, and now Nick and Bryce are at a crossroads. They have to decide which way to go: the easy path they’ve always followed, or the one that’s determined to trip them up at every turn.

mon

Recensione: Kyoukai no Kanata – I’ll be here: Mirai-hen

Buongiorno a tutti! Ultima settimana di tirocinio per me e ancora una tesi da finire. Ma oggi non siamo qui per parlare di me, bensì di un film che ho atteso per mesi e mesi. Non so se vi ricordate ma un po’ di tempo fa avevo recensito il primo film tratto da un anime giapponese. Ebbene, oggi finalmente riesco a fare la recensione della seconda parte del film. Nonostante il film sia uscito in Giappone a metà aprile, l’ho trovato nel web solo una decina di giorni fa, il punto è che tanto sognavo di sapere come si sarebbe conclusa la storia che praticamente ogni giorno controllavo se era uscito su Internet. La Mon conosce ben quanto io abbia atteso questo momento e oggi scopriremo insieme come prosegue la storia.
(La recensione della prima parte la trovate qui)

Kyoukai no Kanata - I'll be here: Mirai-hen
Titolo originale: Gekijouban Kyoukai no Kanata – I’ll be here: Mirai-hen
Regia: Taichi Ishidate
Anno: 2015
Durata: 92 min
MyAnimeList

Seconda e ultima parte del film. Capitolo futuro.

Allora, nello scorso film ci eravamo lasciati con Mirai che ricompare ma non si ricorda più né chi sia né dei suoi amici. La perdita della memoria è infatti il prezzo da pagare per essere tornata indietro dopo lo scontro con il kyoukai. Quando Akihito scopre che Mirai non si ricorda più niente, decide di mentirle dicendo che tra di loro non è mai successo niente e che lei è una normale ragazza umana. Il dover far finta di niente lo fa soffrire e mantenere un comportamento distaccato nei confronti di Mirai che invece, in qualche modo, si sente incuriosita dal ragazzo. Quindi, per tutta la prima metà abbondante del film ci sono loro due che non riescono mai a confrontarsi liberamente e Akihito si comporta un po’ da codardo e piagnucolone (capisco il trauma di scoprire che la ragazza che ti piace non si ricorda più di te ma non puoi tu decidere di nasconderle la verità e continuare a svignartela quando lei cerca di scoprire giustamente qualcosa). Infatti, ad un certo punto, lei non ce la più e fa una sfuriata che finalmente aiuta il fragile Akihito a darsi una svegliata.

Ovviamente incontriamo anche i personaggi che abbiamo conosciuto nel capitolo scorso e un nuovo pericolo si scatena contro i nostri protagonisti: la diffusione di uno youmu progettato da Miroku, il tipo del Dipartimento di Osservazione degli spiriti guerrieri, che sfrutta la negatività e l’oscurità nell’animo delle persone per controllarle. Non voglio scendere oltre nel dettaglio, ma se vi state chiedendo se Mirai recupera la memoria la risposta è ‘si!’. Se invece volete sapere se alla fine si metteranno insieme questo non posso dirvelo.

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Ritroverete nel film tutto quello che ci ha fatto innamorare dell’anime, una sigla spettacolare ed emozionante, scene di combattimenti esaltanti, dei casini assurdi che non vi aspettereste e, in più, abbiamo l’onore di vedere alcune scene dell’infanzia di Mirai e Akihito anche se si tratta di infanzie non troppo felici. Gli avvenimenti in questo capitolo finale ci fanno conoscere tutti i nostri protagonisti più in profondità e molti dei misteri e delle cose che non erano mai state spiegate acquisiscono un qualche senso logico.

I’ll be here ovvero ‘io sarò qui’ è la promessa tacita che Mirai e Akihito si scambiano, una scelta che li renderà più sinceri l’un l’altro e che li porterà verso una nuova strada insieme. Spero di non avervi svelato troppo però, mi raccomando, non perdetevi la scena dopo i titoli di coda che è il momento che tutti noi fan della serie aspettiamo!
rating 4
anna firma