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WWW…Wednesday #16

Buongiorno!
Siamo a metà settimana e il nostro appuntamento con le letture in corso e future non poteva mancare. Siamo sempre curiosissime di sapere cosa state leggendo, quindi se volete lasciateci un commento qui sotto 😉

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In lettura

Da leggere

L’onda perfetta l’ho letto davvero in poche ore e ve ne parlerò a breve qui sul blog. Finalmente ho iniziato 4321, ma non so dirvi molto perché l’ho iniziato stamattina. The Cruel Prince è un libro di cui stanno parlando tutti al momento e non vedo l’ora di leggerlo anche perché mi manca leggere in inglese.

Letto

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Da leggere

Giuro che sto scrivendo la recensione di Di notte sognavo la pace, arriva a breve! Il chick lit della Dickinson si sta rivelando molto carino,
la lettura sta andando a rilento solamente perché mi manca il tempo materiale. Una più uno, invece, l’ho riesumato dalla TBR perché devo leggere un libro il cui titolo contiene un numero per la 2018 Ikigai Book Challenge, l’avete ,letto?

Recensione: Noi che (non) sappiamo amare di Eilan Moon

Buongiorno lettori! Il libro di cui vi parlo oggi è Noi che (non) sappiamo amare di Eilan Moon.

noi che (non) sappiamo amare cover

Titolo: Noi che (non) sappiamo amare
Autore: Eilan Moon
Editore: Self
Link di acquisto: Amazon

Giulia, una studentessa di origini romane, è alle prese con un punto di svolta della sua vita. La sua famiglia le ha sempre dato tutto il sostegno economico di cui aveva bisogno, ma non le ha mai offerto l’unico bene che fosse realmente prezioso per lei: l’affetto. Per questo, stanca della vita che conduce e della caotica città, decide di trasferirsi a Jesolo per ricominciare e diventare finalmente autonoma. Abbandonata dall’amica Rossana, Giulia si ritrova a convivere con un ragazzo sconosciuto e con la sua cagnolina Magia in una bella casa di Jesolo, circondata dal silenzio e dalla natura. Massimo, il suo coinquilino, è un ornitologo estremamente affascinante che sogna un dottorato in Irlanda e che allontana qualunque ragazza affermando di essere gay. Ciò che Giulia non sa è che Massimo, in realtà, non solo è etero ma è anche attratto da lei quanto lei lo è da lui. E allora perché entrambi rifiutano di cedere ai loro sentimenti?

Vi dico da subito che il mio giudizio per questo libro è un nì. Ora vi spiego le motivazioni.

Partiamo dalle cose positive, che in realtà sono molte.
Ho trovato molto bella l’idea che sta dietro a Noi che (non) sappiamo amare. Due ragazzi feriti dall’amore, in modi completamente diversi, che si incontrano ma non sanno come comportarsi di fronte a questo sentimento. Ne hanno paura, ma allo stesso tempo ne sono attratti. Sanno che si potrebbero far male, ma c’è qualcosa di più forte che fa loro abbassare le difese.

Giulia è una ragazza che ha tutto quello che di materiale si possa desiderare. Cresciuta in una ricca famiglia romana, i suoi genitori non le hanno mai fatto mancare nulla. Tranne l’affetto, la presenza, l’amore che un genitore dovrebbe dare a un figlio. Pensava di aver trovato qualcuno che le volesse bene in Rossana, la sua migliore amica, ma anche quella l’abbandona nel momento in cui trova un ragazzo. Giulia si ritrova così completamente sola, con la volontà di costruirsi una vita sua, indipendente e lontano da casa. Si ritrova così a Jesolo, a condividere un appartamentino in un agriturismo con Massimo.

Anche Massimo, ovviamente, è bellissimo, intelligente. Simpatico. Sì, quando non ha degli attacchi di quello che possiamo definire bipolarismo. Un momento è carino-gentile-cordiale, il momento dopo non rivolge la parola a nessuno. Anche a lui la vita ha tolto molto e l’ha portato a credere che l’amore non sia una cosa sana, qualcosa che può far bene. È convinto che gli possa portare solo altro dolore da aggiungere a quello che già ha dentro e quindi decide di non fidarsi e di non lasciarsi andare con nessuna. Questo nonostante la presenza asfissiante di Michele, il suo migliore amico che tenta di accasarlo con qualsiasi essere di sesso femminile ci sia in giro.

Che potevano fare, due anime così, se non incontrarsi? La storia si snoda tra tentativi di capire la vita, la persona che hanno di fronte, l’amore e cosa vogliono dal loro futuro. Ho apprezzato il finale, per quanto fosse abbastanza scontato e un po’ veloce. Mi è molto piaciuto, soprattutto verso la fine, il personaggio di Grazia, la panettiera per cui lavora Giulia a Jesolo.

In noi che (non) sappiamo amare ho trovato molto presente l’amicizia, il suo manifestarsi in diverse forme. L’amicizia distrutta con Rosanna, quella fortissima che lega Massimo e Michele da quando sono bambini, quella nuova e pronta a crescere di Giulia con Bettina.

Per finire le cose positive, la scrittura è fluida, piacevole. È un romanzo che si legge tutto d’un fiato, nella curiosità di vedere come le vite di Massimo e Giulia finiranno per incrociarsi.

Quello che non mi è andato giù – e che mi ha fatto togliere una stellina alla votazione finale del libro – è stato il modo di trattare alcuni temi più delicati, con superficialità e leggerezza quasi fastidiose. La finta omosessualità di Massimo per ‘difendersi’ dalle ragazze che non lo lasciano in pace, per esempio. Il suo denigrare costantemente il genere femminile forte del suo carisma che lo rende comunque ben visto.

SPOILER! (evidenziate per vedere il testo) Il quasi stupro di Giulia in spiaggia poi mi ha fatto salire un nervoso non indifferente. Dal fatto che è stato rimarcato più volte che aveva solo un costume che lasciava poco all’immaginazione (quale costume da bagno lascia molto all’immaginazione??), al lasciare andare i due uomini senza una denuncia né nulla, per concludere con Massimo che dice che ‘Nonostante il quasi stupro è stata una bella domenica’ poiché nel pomeriggio sono stati in sala giochi assieme. Sono rimasta un po’ stranita dalla cosa, considerando anche che sono dell’idea che non fosse una scena assolutamente necessaria ai fini della narrazione.

Comunque, se amate i romanzi rosa, quelli che fanno compagnia nei pomeriggi piovosi o in treno a noi pendolari, con una storia un po’ diversa dal solito, dategli una possibilità: se la merita.

Teaser Tuesday #151

Buongiorno lettori! Iniziamo la giornata con il Teaser Tuesday in cui vi lascio un passaggio di un libro molto carino che sto leggendo in questi giorni e che a breve sarà ospite di un’iniziativa qui sul blog: Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson. Lo conoscete?
teaser tuesday

Avevo letto tantissimo su Union Square, ma quando ci arrivai fu tutta un’altra cosa. Un’enorme piazza in pietra con al centro un’alta colonna corinzia sormontata da una statua della dea della Vittoria era circondata da ogni lato da negozi famosi, dei quali riconobbi subito i nomi: Macy’s, Saks Fifth Avenue, Tiffany, Neiman Marcus, Barney’s e Bloomingdale’s. Il rombo costante del traffico si mescolava nell’aria con il basso grido delle sirene dei camion dei pompieri e con il pittoresco tintinnio delle campane dei tram che risalivano Powell Street.
A essere sincera ero stata più attratta dai negozi e non mi ero soffermata sull’aspetto generale della piazza, ma quando mi ci trovai fu un tale spettacolo che avrei potuto restare lì tutto il giorno soltanto a guardare il mondo passare. Tuttavia ero in missione speciale per la mia migliore amica: Vicky era ossessionata da Macy’s da quando ci eravamo state durante il nostro viaggio a New York, due anni prima, e mi aveva implorata di comprarle qualcosa nel noto grande magazzino.
«Mi va bene anche una busta della spesa», mi aveva spiegato prima che partissi per San Francisco. «Quando siamo state in quello di New York non ho comprato nulla. Almeno così potrò fingere di essere una habitué».
Girando tra i reparti luminosi e luccicanti di Macy’s, era difficile credere di essere ancora nella stessa città dove solo il giorno prima avevo conosciuto la festosità chiassosa del Fisherman’s Wharf. Lì tutto era lucido, posizionato con cura ed eleganza, un po’ come la piazza intorno alla quale si aprivano i negozi.
Lizzie e io passammo ore a camminare tra i piani del grande magazzino, con addosso la sensazione di recitare in un episodio di qualche fiction statunitense. Fui tentata di gravare ancora sulle spese già spaventose della mia carta di credito – soprattutto quando vidi dei meravigliosi vestiti griffati in saldo – ma decisi di essere saggia, sapendo che le sette settimane e mezzo che avevo davanti l’avrebbero già messa a dura prova. Lizzie però trovò un paio di scarpe bellissime a metà prezzo e cedette al loro fascino, e anche se continuava a criticarsi per quel gesto di debolezza, che non era affatto da lei, per me era evidente quanto fosse felice del suo acquisto.
«Adesso hai solo bisogno di un’occasione speciale per indossarle», le dissi mentre pranzavamo alla Cheesecake Factory all’ultimo piano di Macy’s, su una terrazza a vetri elegante che affacciava su Union Square.
«Le metterò per Pablo».
«Non puoi metterle per camminare in casa, Lizzie! Dobbiamo trovare un uomo che ti inviti a una cena da sogno, in modo che tu possa portarle».
Mia cugina emise un rantolo. «Be’, buona fortuna. Credo che per me sia più sicuro un appuntamento casalingo col mio pesce rosso».

Capitolo 8- Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson

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un amore dolcemente complicato cover
Un singolo giorno può cambiare tutto. Nell Sullivan è nota tra i suoi amici per essere la precisina con un “piano quinquennale”. La sua agenda è sempre fitta di impegni e non c’è nessuno in tutta Londra altrettanto organizzato e responsabile. Ma quando si trova senza un lavoro e di nuovo single nello stesso giorno, Nell decide che è arrivato il momento di smetterla di pianificare tutto e cominciare a correre dei rischi. È così che mette insieme i suoi risparmi per concedersi finalmente un viaggio verso la città nella quale tutto è possibile: San Francisco. Neanche il tempo di arrivare, e viene accolta da una variegata e bizzarra ondata di nuove conoscenze, tra cui l’intrigante e bellissimo Max. Molto presto, grazie a loro, comincerà a sentire la città californiana come una seconda casa. Ma, arrivato il momento di tornare a Londra, metterà in valigia anche la nuova Nell, quella più spontanea e rilassata? E la magia di San Francisco continuerà a produrre effetti anche a miglia e miglia di distanza?

Letture del mese: Gennaio 2018

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Titolo: Il suo chiodo fisso (In the Line of Duty #1)
Autore: Cathryn Fox
Genere: Romance
Pagine: 228

Recensione
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Titolo: Magic (Shades of Magic #1)
Autore: V. E. Schwab
Genere: Fantasy
Pagine: 416

Recensione
Goodreads

Titolo: Wildcat
Autore: Scarlet Blackwell
Genere: Romance
Pagine: 132

Recensione
Goodreads

Titolo: Fandom: Saresti disposta a morire per la tua storia preferita?
Autore: Anna Day
Genere: Fantasy
Pagine: 514

Recensione in arrivo il 15 febbraio
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Titolo: Ogni giorno (Every Day #1)
Autore: David Levithan
Genere: Romance
Pagine: 370

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il libro di julian cover
Titolo: Il libro di Julian. A Wonder Story
Autore: RJ Palacio
Genere: Fiction
Pagine: 128

Recensione
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Titolo: Nel mare ci sono i coccodrilli
Autore: Fabio Geda
Genere: Non-fiction, Biografia
Pagine: 155

Recensione
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nel mare ci sono i coccodrilli
so tutto di te cover
Titolo: So tutto di te
Autore: Clare Mackintosh
Genere: Thriller
Pagine: 488

Recensione
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Titolo: Albion (Albion #1)
Autore: Bianca Marconero
Genere: Urban Fantasy, Young Adult
Pagine: 400

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albion cover
noi che non sappiamo amare
Titolo: Noi che (non) sappiamo amare
Autore: Eilan Moon
Genere: Romance
Pagine: 210

Recensione
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Titolo: La libreria dove tutto è possibile
Autore: Stephanie Butland
Genere: Romance
Pagine: 225

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la libreria dove tutto è possibile
di notte sognavo la pace
Titolo: Di notte sognavo la pace
Autore: Carry Ulreich
Genere: Non fiction, Diario
Pagine: 270

Recensione
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